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https://www.pupia.tv - Roma - Delega in materia edilizia - Audizioni – WWF, CONFORMA, Legambiente, IPPASO - Centro studi italiano e Coordinamento FREE
La Commissione Ambiente, nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge recanti delega al Governo per l’aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia, ha svolto le seguenti audizioni:
Ore 14.45 WWF
Ore 14.55 CONFORMA - Associazione organismi certificazione, ispezione, prove, taratura
Ore 15.05 Legambiente
Ore 15.15 IPPASO - Centro studi italiano
Ore 15.25 Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) (22.10.25)

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Trascrizione
00:00...della trasmissione attraverso la web tv della Camera dei Deputati.
00:05La Commissione prosegue oggi il ciclo di audizioni informali nell'ambito dell'esame in sede referente
00:09delle proposte di legge Camera 535 Santillo e Camera 2332 Mazzetti, recanti delega al
00:14Governo per l'aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa
00:18in materia edilizia. L'ordine del giorno reca l'audizione informale dei rappresentanti
00:23del WWF. Ringrazio Gaetano Benedetto, Presidente del Centro Studi del WWF, per la partecipazione
00:29ai nostri lavori, cedo la parola, pregandolo di voler sintetizzare e non dare lettura del
00:33documento eventualmente trasmesso alla Commissione o in corso di trasmissione. Prego, Presidente.
00:40Buongiorno, buongiorno a tutti, grazie dell'opportunità di questa audizione. Il WWF ritiene molto opportuna
00:47l'iniziativa che il Parlamento sta prendendo per un riordino della normativa in termini
00:52di diritti. Sappiamo benissimo che si tratta di una normativa molto complessa, si parla di
00:58ginepraio normativo, quando si parla di normativa edilizia. Le motivazioni sono chiaramente la
01:04superfettazione che la normativa statale ha avuta e l'addendum che tutte le normative regionali
01:09hanno portato in materia, anche con profonde diversità tra regione e regione. Per cui la
01:17necessità di un'omogeneizzazione di criteri e parametri e anche semplicemente di linguaggio
01:23noi la condividiamo. Il problema che si pone non è tanto nella legge delega di cui si sta
01:30discutendo, scorrendo i vari punti delle due proposte, le materie indicate sono ampiamente
01:38condivisibili, quanto dell'attenzione che la legge delega deve avere, deve esprimere nel contenere
01:47eventuali interpretazioni non volute nell'ambito dei decreti legislativi o del decreto legislativo
01:53che si andrà a fare. Ora noi abbiamo varie esperienze di applicazioni non correttissime
01:59delle leggi delega, cito quelle più vicine al mio mondo. Il decreto legislativo 42 2004
02:08sul codice dei beni culturali ha modificato le leggi 4 sulle reprotette e non era in legge
02:13delega. D'altra parte il testo unico ambientale, il decreto legislativo 152 aveva una legge
02:19delega che prevedeva ambiti di intervento ad esempio sulle reprotette che per motivi
02:23condivisibili non sono stati applicati. Per cui il tema sarà molto più il decreto legislativo
02:28che non la legge delega. Detto questo i testi che noi abbiamo sottoposto, ci sono stati
02:37sottoposti al dià della condivisione dei temi necessitano secondo me di alcuni approfondimenti
02:45che rimettiamo alla vostra attenzione. Noi ci muoviamo in un contesto dove il ragionamento
02:50del il problema del consumo del suolo non è mai stato risolto nel nostro paese. È un
02:57intervento nel campo edilizio, non può che prendere una posizione molto molto netta rispetto
03:02a questa tematica che peraltro non sempre si considera anche collegata alla strategia europea
03:09e nazionale sulla biodiversità che prevede il non netland tactic, cioè non toccare suolo
03:16libero come obiettivo al 2050. Per cui considerando anche i tentativi che sono stati fatti dal Parlamento
03:25italiano, cito per tutti il disegno di legge approvato dal governo del 2012, cosiddetto Catania,
03:33che interveniva in maniera molto molto puntuale su questa questione, nonostante non abbiamo
03:40una diminuzione del trend di consumo del suolo che l'ISPRA indica a due metri quadri secondo,
03:49nonostante il rischio, la sovrapposizione che questo problema ha sul tipo di territorio italiano,
03:55fragile da un punto di vista geologico, sismico, intrografico e via dicendo, non siamo mai riusciti
04:00a intervenire. Per cui quando parliamo di risistemare la normativa edilizia il problema è quello di
04:07definire un obiettivo globale dentro cui ci proviamo. E qui c'è un primo elemento di contraddizione
04:13nei testi che abbiamo visto perché da un lato in maniera molto molto condivisibile il consumo
04:19del suolo viene assolutamente indicato come tema da affrontare, ci sono degli articoli molto molto
04:30molto molto precisi, dall'altro però in maniera separata si parla di pianificazione edilizia,
04:39quasi che le due cose fossero correllate ma non strettamente connesse. Nel momento in cui si
04:45fanno indicare nella legge delega i principi di pianificazione che un decreto legislativo
04:51dovrebbe assumere e addirittura si prevede che questi devono essere rifatti ai criteri di
04:57sostenibilità e resilienza, cosa assolutamente condivisibile, non v'è dubbio che il problema
05:03del consumo del suolo è l'obiettivo principale della pianificazione edilizia che deve essere
05:07affidata con una nuova normativa. Cioè noi facciamo una nuova normativa edilizia per contenere
05:13il consumo del suolo e soltanto all'interno di questo tipo di perimetro riusciremo a leggere
05:19meglio le categorie di intervento che sono state anche indicate nelle proposte di legge,
05:27nei disegni di legge come oggetto di normazione futura, che cos'è una trasformazione territoriale,
05:33che cos'è una trasformazione del patrimonio edilizio. Se non ci muoviamo all'interno appunto
05:38di un contesto troppo ampio, queste categorie aprono spazio di intervento mentre invece devono
05:44essere assolutamente contenuti all'interno di un range che è quello del consumo del suolo zero.
05:52Detto questo ci sono alcune questioni che noi vorremmo sottoporre alla vostra attenzione.
05:59Dobbiamo evitare in qualunque modo che la legge delega sia o diventi una sorta di cavallo di troia
06:06per riaprire spazi a condoni edilizi. Per la verità questo rischio non c'è nei testi che abbiamo visto,
06:12però è evidente che questa ipotesi si potrebbe palesare, visto che ci sono affacciate alcune proposte
06:22in serie di dibattito parlamentare. Rispetto al tema del condono edilizio, mi preme farvi osservare
06:28che noi siamo di fronte a una situazione ancora non risolta per quanto riguarda i condoni precedenti.
06:34È clamoroso a dirsi, ma i tre condoni precedenti, quello dell'85, del 92 e del 2003, hanno prodotto qualcosa
06:43come 15 milioni e 400 mila pratiche, 15 milioni e 400 mila domande, di cui si stima non c'è un aggiornamento
06:51e forse una delega per avere un aggiornamento puntuale su questo sarebbe opportuna, non c'è un aggiornamento
06:57di quanto siano ancora le pratiche non risolte. L'ultimo dato che abbiamo della Sogea, che ha fatto un rapporto
07:04sul condono edilizio, nel 2019 ne stimava oltre 4 milioni di pratiche ancora non risolte.
07:09Per cui il tema di chiarire come da un lato non ci sia il consumo del suolo e dall'altro si chiude in maniera tombale
07:15veramente il passato con la definizione di queste pratiche giacenti, secondo noi è un obiettivo da darsi.
07:22Così come un obiettivo da darsi è quella della stabilizzazione di alcuni strumenti che erano stati individuati
07:28per accelerare la risposta delle pubbliche istituzioni sul condono edilizio.
07:34Penso ad esempio al fondo demolizioni sulle opere abusive che è stato normato e che è vicente.
07:43Solo per chiederle di contenere i tempi anche per lasciare spazio ad eventuali domande?
07:47Certo, certo.
07:51Dovrebbe essere stabilizzato e non rimesso alle disposizioni di norma finanziaria che di anno in mano si vanno a fare.
07:57C'è un altro tipo di fondo che riguarda questa materia che è il fondo a disposizione del Ministero dell'Ambiente per i parchi nazionali
08:08che ha dato sicuramente un grandissimo contributo per quanto riguarda alcuni interventi importanti che sono stati fatti.
08:20Questi strumenti sono assolutamente da stabilizzare, come a nostro avviso è da stabilizzare,
08:25in questa una legge delega potrebbe dare una risposta positiva,
08:30il bonus del restauro degli edifici storici che è stato anche implementato recentemente,
08:36ma parliamo sempre di uno strumento variabile con un fondo non sempre certo e disponibile.
08:44La stabilizzazione del fondo demolizione e del buono restauro degli edifici storici secondo noi potrebbe entrare in questo tipo di normativa.
08:54Ultima battuta, ci sono degli elementi di delicatezza ulteriori nel testo che è stato presentato,
08:59ad esempio il tema delle varianti in corso d'opera che ha affrontato la legge delega,
09:05secondo noi richiede di un preciso orientamento da parte del Parlamento,
09:10perché giustamente si fa osservare che si disciplina questa materia perché la giurisprudenza ha dato dei pareri contrapposti rispetto a alcune casistiche,
09:18non apro adesso qui il tema per mancanza di tempo,
09:21però rimettere a governo senza stabilire da che parte stiamo rispetto alle interpretazioni giurisprudenziali non ci pare esattamente corretto.
09:28Così come parimenti, la questione del cambio di destinazione d'uso a nostro avviso è molto molto molto delicata
09:35e si ripropone un tema degli standard urbanistici che devono essere comunque rispettati qualunque sia la soluzione
09:41che noi andiamo a dare rispetto alle nuove edificazioni.
09:44Il rischio che abbiamo è quindi avere una legge che comunque ha un fine assolutamente positivo,
09:50che rischia di essere non efficace nella sua applicazione se non sono messi degli obiettivi molto molto chiari
09:57e anche nella chiarezza di questi obiettivi, consumo del suolo zero, bisogna essere attenti poi a quello che è la densificazione,
10:04l'intensificazione che si ottiene del tessuto urbano che deve essere sempre correlata a degli standard urbanistici
10:10che non sono soltanto gli standard del verde, gli standard di viabilità, gli standard dei garage, le cose che sappiamo,
10:16ma deve essere anche in un contesto di viabilità più complessiva da valutarsi
10:19e che deve essere contestualmente previsto nel momento in cui andiamo a disciplinare questa materia.
10:24Ci riserviamo pertanto di intervenire con delle situazioni più puntuali
10:27quando ci sarà un testo definitivo di dibattito che sarà non solo di concertazione immagino
10:33quanto anche di implementazione rispetto al dibattito che la Commissione intenderà a fare.
10:38Grazie, grazie Presidente.
10:39Grazie, vedo la collega Labate che voleva fare un intervento.
10:43Prego, mi raccomando di contenere i tempi.
10:46Grazie Presidente.
10:48Sì, salve, sì, volevo chiedere appunto ai rappresentanti WWF che cosa ne pensano
10:52di una cosa che ogni tanto mettiamo, che è un emendamento che metto sempre,
10:56ossia l'utilizzo della carbon footprint come indicatore nel momento in cui appunto bisogna ricostruire.
11:05Cioè noi vogliamo ricostruire con la sostenibilità e molto spesso quindi possiamo utilizzare un nuovo indicatore
11:12che significa costruire a basso impatto 10 O2.
11:14Volevo sapere se voi eravate d'accordo con questo perché solitamente me lo bocciano.
11:19La risposta da un punto di vista tecnico è scontata.
11:25Noi quando vi diciamo dei bellissimi edifici in materiali innovativi ad altissima efficienza energetica
11:32spesse volte non consideriamo che da un punto di vista di impatto ambientale e di emissioni
11:37rischiano di costare di più per i materiali scelti che non risparmio energetico che riescono a ottenere.
11:43Per cui l'esigenza di avere una valutazione di carbon footprint soprattutto nel momento in cui parliamo di rigenerazione urbana
11:51considerando che le città sono poi tra i poli di inquinamento rispetto alle emissioni climalteranti
11:58è una cosa che a nostro avviso è auspicabile.
12:00Le auguro onorevole che venga accettata la prossima volta il suo emendamento.
12:03Ringrazio Gaetano Benedetto, Presidente del Centro Studi del WWF per il contributo reso ai nostri lavori
12:09e dichiaro conclusa l'audizione informale.
12:11Grazie.
12:12Grazie a voi.
12:13Buon pomeriggio.
12:33Buon pomeriggio.
12:43Il giorno rega l'audizione informale di rappresentanti dell'Associazione Organismi Certificazione e Ispezione
12:49Prove Taratura conforma nell'esame in sede referente delle proposte di legge C535 Santillo e C2332 Mazzetti
12:57Recanti delega al Governo per l'aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia.
13:05Ricordo ai nostri ospiti che l'audizione sarà trasmessa attraverso la web tv della Camera dei Deputati
13:09ove non vi siano obiezioni da parte loro.
13:12Ringrazio Alessandro Sudati, consigliere delegato Industri e Costruzioni, verifica di progetti controlli in corso d'opera
13:17a supporto al RUP e Maria Grazia Felicella, coordinatrice del gruppo di lavoro Ispezione delle Costruzioni della Conforma
13:23per la partecipazione ai nostri lavori e cedo loro la parola
13:25pregandoli di non di voler sintetizzare e non dare lettura del documento eventualmente trasmesso alla Commissione
13:30o in corso di trasmissione.
13:33Prego, consigliere.
13:35Grazie, grazie Presidente.
13:38Innanzitutto esprimo a nome mio e di conforme ringraziamenti per la possibilità di esprimere alcune considerazioni
13:44nell'ambito della legge delega di cui l'audizione è moderna.
13:49Mi permetto di introdurre un rapido profilo di conforma
13:51per chiarire l'ambito del profilo di rappresentanza della nostra associazione.
13:56Conforma è l'associazione degli organismi di certificazione, ispezione, prova e taratura
14:01che dal 2012 rappresenta le principali società nazionali e internazionali
14:05che in Italia operano nel settore della valutazione di conformità di terza parte indipendente e accreditata.
14:12Il settore dell'edilizia riteniamo che sia uno degli ambiti nei quali gli organismi accreditati
14:18operano nel nostro Paese in modo strutturato, organizzato e da non molti anni.
14:23In tale contesto la riforma rappresenta un'occasione di particolare rilievo
14:28per valorizzare il concetto di edilizia non solo come insieme di norme costruttive e urbanistiche
14:33ma come processo integrato di progettualità tecnica, sicurezza, qualità e sostenibilità.
14:39Il nuovo impianto normativo, come delineato nelle proposte di legge delega,
14:43mira infatti a rendere più efficiente, trasparente e coordinato il sistema di edilizio nazionale.
14:49In tale prospettiva la presenza di soggetti terzi e indipendenti come lo sono appunto gli organismi accreditati
14:55può costituire un elemento fondamentale di garanzia per la pubblica amministrazione e per la collettività.
15:01L'organismo di ispezione di tipo A in particolare, accreditato secondo la norma ISO 17020,
15:07è il soggetto che rappresenta il massimo livello di indipendenza e imparzialità
15:11perché scevro da qualunque collegamento con altri soggetti coinvolti nella progettazione, gestione, esecuzione e collaudo dell'opera.
15:20L'esperienza maturata nel settore delle verifiche di progetto, delle ispezioni in corso d'opera e delle certificazioni
15:26secondo noi può infatti offrire un contributo concreto al raggiungimento degli obiettivi del legislatore,
15:32semplificare senza rinunciare alla qualità e alla sicurezza, favorendo al tempo stesso la digitalizzazione,
15:38la trasparenza e l'affidabilità dei processi autorizzativi e realizzativi.
15:42In un sistema edilizio moderno e sostenibile, la collaborazione tra amministrazioni pubbliche,
15:49professionisti e organismi indipendenti, privati e accreditati, diventa quindi una leva strategica
15:55per il nostro Paese per garantire imparzialità, competenza tecnica e fiducia.
16:00Per dare un'idea concreta della portata e dell'importanza dell'attività di verifica indipendente,
16:05la nostra associazione ad esempio ha da tempo avviato al proprio interno, tra i soci che operano
16:10nel settore delle ispezioni e nelle costruzioni, una raccolta di informazioni, un ricco database
16:15riguardante il numero di non conformità rilevate durante le fasi di controllo.
16:20Dai dati raccoldi emerge infatti che su quasi mille servizi di controllo indipendente
16:25per un importo complessivo di lavori verificati di oltre 15 miliardi di euro, quindi un campione
16:30davvero significativo, sono stati riscontrati durante la prima fase di verifica circa 150
16:36mila rilievi e di questi oltre il 70% risultano essere una non conformità grave. Ciò vuol dire
16:43che appunto una non conformità grave è quando un elemento del progetto contrasta con leggi
16:49cogenti, norme di riferimento o con le richieste prestazionali espresse dalla committenza, o può
16:54essere tale da poter rappresentare oggetto di potenziale contenzioso economico oltre che tecnico.
16:59Dunque, ove quest'ultime non fossero state prontamente segnalate corrette, tali non conformità
17:05avrebbero comportato notevoli rischi alla sicurezza dell'opera, all'incolumità degli
17:10utenti, elevati rischi di contenzioso, rallentamenti nella realizzazione e ovviamente anche extra costi.
17:17In tale prospettiva Conforma condivide quindi pienamente l'impianto culturale e tecnico delle
17:23proposte legislativa, che valorizza la centralità del progetto e la qualità della progettazione come
17:28elementi fondanti di un'edilizia moderna e di una costruzione sostenibile orientata al bene
17:33comune. Tuttavia riteniamo che per rendere effettivi questi principi sia necessario dotare
17:39il sistema di strumenti operativi di garanzia ed è in questa logica che quindi si collocano
17:44un paio di proposte di emendamento avanzate da Conforma che intendono rafforzare l'impianto
17:49del decreto legge, introducendo due elementi complementari e coerenti con le finalità della
17:54legge delega. Il primo emendamento propone, in coerenza con la proposta che disciplina i
18:00soggetti del processo costruttivo e i controlli, di prevedere che nei casi di particolare complessità
18:05progettuale o di elevato impatto tecnico le attività di verifica e controllo possano essere
18:10affidate a soggetti terzi, indipendenti e imparziali, accreditati secondo lo standard
18:15internazionale della ISO 17020. Tale previsione risponde infatti a tre obiettivi concreti, prevenire
18:22conflitti di interessi, garantire imparzialità e competenza tecnica, allineare l'Italia alle
18:28migliori prassi europee dove il ricorso a soggetti terzi e indipendenti è consolidato
18:33in molti settori regolati. Si tratta in sostanza di introdurre un modello di controllo terzo
18:38e indipendente che rafforza la fiducia dei cittadini, degli operatori e della pubblica
18:43amministrazione. Il secondo emendamento si inserisce nel solco del principio della qualità
18:49e centralità della progettazione edilizia, proponendo di renderlo effettivo attraverso
18:53il coinvolgimento appunto di enti terzi per la valutazione dei progetti e la verifica
18:59della loro conformità ai criteri di qualità, sicurezza e sostenibilità. In questo modo
19:05la qualità non rimane un enunciato di principio, ma si traduce in un meccanismo operativo di
19:10garanzia, basato su criteri oggettivi e standard internazionali. Entrambe le nostre proposte sono
19:17pienamente coerenti con le finalità della legge delega, che individua come priorità la
19:22semplificazione amministrativa, la razionalizzazione dei processi edilizi, la valorizzazione della
19:28qualità progettuale, la sostenibilità e la sicurezza delle costruzioni e il rafforzamento
19:34della fiducia tra cittadini, professionisti e pubblica amministrazione. Conforma intende
19:39proporre tali emendamenti non come un'aggiunta burocratica, ma come una leva di modernizzazione
19:44del sistema edilizio nazionale, l'introduzione di meccanismi di verifica terza e indipendente,
19:50riteniamo che non appesantisca il sistema, ma al contrario lo rende più efficiente, snello,
19:55trasparente, credibile e riconoscibile, fornendo alle amministrazioni pubbliche un supporto
20:00tecnico qualificato, in linea inoltre con il principio europeo del DNSH e con l'articolo
20:069 della Costituzione sul valore del paesaggio e dell'ambiente. In tale prospettiva, e concludo,
20:12gli organismi accreditati ISO 17020 rappresentano uno strumento pronto e già riconosciuto dalla
20:18nostra pubblica amministrazione e dalla collettività, per garantire già nell'immediato un supporto
20:24tecnico qualificato, imparziale e indipendente. Essi costituiscono una risorsa quindi immediatamente
20:30operativa e strutturata in modo interdisciplinare, capace di assicurare valutazioni oggettive dei testi
20:37e verifiche di conformità fondate su competenza, responsabilità e indipendenza. In un momento
20:44in cui il nostro paese si appresta a riscrivere le regole del costruire, è essenziale riconoscere
20:49che edilizia significa anche progettualità tecnica, competenza verificata e valutazione
20:54oggettiva da parte di soggetti imparziali, a supporto della pubblica amministrazione e a
20:59garanzia del bene comune. Vi ringrazio e ovviamente rimaniamo a disposizione per eventuali domande.
21:05Grazie consigliere, c'è la collega Labbate, prego una domanda.
21:10Sì, grazie presidente. Una domanda veloce perché visto che siete appunto un organismo di
21:16certificazione e ispezione, voglio il vostro punto di vista sull'utilizzo dell'indicatore
21:21carbon footprint collegato appunto all'edilizia, una cosa che già stanno facendo in molte università
21:28ma a livello applicativo io ho fatto degli ammendamenti e non viene visto bene. Voglio
21:33il suo punto di vista. Salve.
21:35Consigliere, prego rapidamente.
21:37Prego.
21:38Sì, grazie. Ma ovviamente siamo molto favorevoli a questa impostazione e il contributo che la
21:47nostra associazione con tutti gli organismi di cui ovviamente fa parte è che una valutazione
21:52di conformità anche in tema di carbon footprint sia fondamentale. Quindi non possiamo che
21:59essere favorevoli a queste proposte di emendamento che ci vedono tra l'altro coinvolti anche in
22:05numerose attività di valutazione indipendente sulla sostenibilità dei cantieri edili e nell'ambito
22:11delle costazioni.
22:12Grazie consigliere. Ringrazio i rappresentanti dell'Associazione Organismi Certificazione
22:17Ispezione Prove Taratura conforma per il contributo reso ai nostri lavori e dichiaro così conclusa
22:23l'audizione informale.
22:41Grazie.
23:11Grazie.
23:27Grazie.
23:28...l'audizione informale di rappresentanti di legambiente nell'ambito dell'esame in sede
23:32referente delle proposte di legge Santilo e Mazzetti recante del legal governo per l'aggiornamento
23:36il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia.
23:41Ricordo al nostro ospite che l'audizione sarà trasmessa attraverso la web tv della Camera dei Deputati
23:46dove non vi siano obiezioni da parte sua.
23:49Ringrazio Domenico Fontana, responsabile del settore di generazione urbana di Lega Ambiente
23:53per la partecipazione ai nostri lavori e gli cedo la parola,
23:56pergandolo di voler sintetizzare e non dare lettura del documento
23:59eventualmente trasmesso alla Commissione o in corso di trasmissione.
24:03Prego.
24:03Allora, io parto da una riflessione.
24:10Dalla riforma del titolo V, nel 2001, questo Paese attende che si dia ancora concreta attuazione
24:15al dettato costituzionale che prevedeva livelli diversi tra il governo e il territorio, l'urbanistica e l'edilizia.
24:23Nello stesso anno, per la prima volta, finalmente, la prastagliata normativa riferibile all'edilizia
24:30veniva in qualche modo uniformata nel DPR 380, la cui in revisione oggi stiamo a discutere.
24:38Nel frattempo, in questi 24 anni, le leggi urbanistiche hanno continuato a susseguirsi sostanzialmente
24:45in modo scarsamente coerente tra di loro e altrettanto scarsamente coerente con le leggi urbanistiche nazionali
24:57che purtroppo ancora oggi vigono e risalgono al 1942 e successivamente al 1967.
25:05Allora, nel frattempo, in questi 24 anni, il 380 è stato cambiato innumerevoli volte
25:15sostanzialmente in due direzioni, tentando di semplificare le procedure approvative del titolo edilizio
25:20e facendolo diventare un testo che travalicava l'ambito dell'edilizia occupando gli altri due,
25:26quello dell'urbanistica e del governo del territorio.
25:28Tutto ciò ha prodotto, la confusione che è in premessa dei due PDL che oggi si discutono
25:36è, secondo noi, in uno scivolamento dalla semplificazione alla deregolamentazione.
25:41Per farmi capire, faccio un esempio che va al centro della questione 380, così come si è dipanato in questi anni
25:49e parlo dell'equiparazione tra la ristrutturazione edilizia e la demolizione e la ricostruzione.
25:55Perché se da un lato è del tutto condivisibile, per esempio, la modifica che abbiamo avuto nel 2020,
26:02quella che ha fatto saltare il vincolo rispetto della sagoma, perché non aveva alcun senso
26:08in caso di demolizione e ricostruzione il dovere per forza di cose mantenere la sagoma nelle aree
26:13vincolate paesagisticamente, visto che comunque poi c'era il baglio della sovrintendenza che ne valutava
26:18la compatibilità paesagistica, altrettanto non condivisibile invece è stato il superamento
26:25del 2022 del vincolo della cubatura. Perché demolire e ricostruire, realizzare un immobile
26:32che si poteva trovare in un altro sedime e addirittura avere, oltre che una sagoma diversa,
26:36pure una cubatura diversa, di fatto significava realizzare qualcosa che trascendeva dalla
26:41ristrutturazione edilizia e certamente rientrava nel concetto invece di nuovo edificato.
26:48Quindi quella trasformazione in realtà era finalizzata quasi esclusivamente a fare quello che poi abbiamo
26:57conosciuto meglio nelle tante discussioni che ci sono state sul sistema del Milano in questi mesi.
27:06Cioè si poteva demolire un garage piuttosto che un capannone e sostituirlo con un grattagelo
27:11con una semplice scia. E a giustificare questi effetti perversi delle modifiche che ci sono state
27:19non basta nemmeno la spiegazione che questo poteva servire ad agevolare la rigenerazione urbana.
27:24Perché la rigenerazione urbana, proprio perché sarà centrale nel nostro futuro, dovrà vedere adeguata
27:32la normativa e la strumentazione urbanistica piuttosto che l'illusione di entrambe le cose.
27:38La città del futuro dovrà essere capace di adattarsi al cambiamento climatico, di contrastarlo,
27:43di mitigare il rischio idrogeologico, ma dovrà essere anche più giusta e inclusiva per evitare
27:47i fenomeni di espulsione dei cedi più deboli che oggi non trovano più sul mercato offerte
27:54adeguate alle loro risorse economiche.
27:56E' piuttosto intuitivo che tutti questi obiettivi che dovrebbe avere la rigenerazione urbana
28:01non si possono ottenere per semplice sommatoria di interventi edilizi regolati da un testo
28:07unico sull'edilizia.
28:09Allora, perseverare su questa fraintesa idea di rigenerazione urbana sta consolidando un
28:15modello di città quale luogo esclusivamente degli affari del turismo e della residenza
28:19privilegiata.
28:20E' uno dei due testi che oggi siamo qui a discutere, secondo me cadono in questo equivoco.
28:28Mi riferisco essenzialmente al 2332.
28:33Perché, diciamo, se tutte le ragioni della premessa sono condivisibili, c'è la necessità
28:38di un ripensamento dell'apparato normativo relativo alla trasformazione edilizia volto
28:46a dare maggiore sostenibilità al sistema, se è questo l'obiettivo che ci vogliamo dare,
28:51allora l'ambito di intervento e le normative su cui dobbiamo intervenire non sono tanto quelle
28:56dell'edilizia quanto piuttosto quelle del governo del territorio.
28:59E purtroppo da troppi anni siamo in attesa di una legge sul governo del territorio di cui
29:04la politica in questi 24 anni si è totalmente disinteressata.
29:08Detto tutto ciò, non si può non convenire sulla necessità di una revisione del DPR 380,
29:14ma a nostro parere l'intervento legislativo si dovrebbe dare l'obiettivo di riportarlo
29:18al suo ruolo primigenio, cioè quello di testo unico dell'edilizia, eliminando quelle sovrastrutture
29:24che ne hanno cambiato sostanzialmente la natura.
29:27Entro nello specifico.
29:28Se nella prima parte, per esempio, il riordino delle categorie di intervento e dei titoli
29:33edilizi relativi, secondo me si può fare agevolmente senza stravolgere l'impostazione
29:38generale che appare ancora adeguata, questo in considerazione del fatto che in questi anni
29:43il numero degli interventi minori per i quali non sono necessari i titoli edilizi o bastano
29:48quelli semplificati si è notevolmente allargato.
29:53Per la seconda parte, per esempio, tutto il pezzo sulla vigilanza edilizia e del sanzionamento
30:01dell'abusismo edilizio, è certamente una parte che va rivista perché i dati a nostra
30:07disposizione ci dicono che quell'apparato normativo fino ad oggi non ha funzionato.
30:13E considerando che il disincentivo maggiore all'abusismo edilizio è certamente la certezza
30:19della demolizione del caso degli abusi insanabili, il Parlamento nel 2020 era intervenuto con l'articolo
30:2410 bis della legge 120, che aveva previsto lo spostamento delle competenze in caso di
30:30inerzia dei comuni ai prefetti. Purtroppo però immediatamente dopo è arrivata una circolare
30:34del Ministero degli Interni che ha deciso che quella norma si applicava esclusivamente
30:41all'abusismo edilizio, sostanzialmente rendendo vana quella norma.
30:46Allora, per esempio, nella seconda parte del testo unico, al nostro modo di vedere, bisogna
30:51garantire tempestività ed efficacia degli interventi di demolizione, intervenendo proprio
30:56su questo trasferimento di competenze ai prefetti, facendo riferimento anche all'abusismo storico,
31:03non solo a quello nuovo, e prevedendo anche adeguate risorse per quegli interventi.
31:09Infine, ma non meno importante, in una revisione eventuale del DPR 380, si dovrebbe prevedere
31:19una molto più efficace integrazione all'interno di un testo unico dell'edilizia, anche della
31:25normativa sull'efficientamento energetico del patrimonio edilizio. E ciò oggi appare
31:30ancora più importante rispetto a ieri, alla luce del fatto che, così come tutti gli altri
31:37paesi dell'Unione Europea, anche il nostro paese, entro la fine del 2026, si dovrà dotare
31:43di un piano nazionale per la riqualificazione delle case, così come previsto dalla direttiva
31:48case grid. In ultimo, per quanto riguarda gli aspetti che riguardano la sismica...
31:53Per quanto riguarda gli aspetti della sismica, quelli della terza parte del testo, per quanto
32:06ci riguarda le proposte che sono presenti nella proposta di legge 535, a nostro modo di vedere
32:16sono condivisibili. Quindi, diciamo, quel pezzo lì può essere assolutamente preso in
32:21considerazione. Io vi ringrazio per l'invito. Ci riserviamo di fornire nei prossimi giorni
32:28un documento più puntuale, diciamo, su tutte le questioni che ho sintetizzato brevemente
32:34in questo mio intervento e chiediamo, sin d'ora, ad essere coinvolti nei tavoli con i portatori
32:38di interessi che dovessero essere istituiti per discutere della proposta. Grazie.
32:43Grazie a lei. Prego la collega Mazzetti.
32:48Grazie, Presidente. Signor Fontana, grazie per la sua esposizione. Nella sua relazione
32:55intuisco che, insomma, molte parti forse non sono state sufficientemente affrontate. Volevo
33:02chiarire il fatto che questo è un testo unico delle costruzioni dove all'interno c'è tutto
33:09il tema dell'edilizia, dell'urbanistica e, di conseguenza, del governo del territorio
33:15con dei principi univoci che devono essere attuati su tutto il territorio nazionale, premettendo
33:24il fatto che, molto meglio di messa anche lei, che con la modifica del territorio quinto
33:28della Costituzione è diventata materia concorrenziale, tant'è che in questa proposta di legge delega
33:33si vuole proprio indicare quali sono le competenze di chi sono e il LEP per quanto riguarda
33:40le varie azioni. Forse non ha letto attentamente questa parte, ma qui vogliamo proprio chiarire
33:48questo. E dopo tanto tempo credo opportuno riparlare di edilizia e urbanistica che, dal nostro
33:57punto di vista, devono viaggiare sugli stessi binari e devono avere un impianto unico basato
34:05sui principi. Lei ha rammentato diverse cose, fra cui cose che ben poco rientrano in un
34:13testo unico delle costruzioni, delle leggi delega basate sui principi. Io volevo capire
34:19se i principi indetti dalla proposta di legge delega 2332 sono principi condivisibili o no,
34:28avendoli letti in modo esplicito. E soprattutto volevo capire da lei quali principi sono difformi
34:41dalla vostra linea che avete indicato. E poi buona parte del suo intervento si è basato
34:49su tutto quello che sono le sanzioni edilizie. Vi volevo far presente che questo testo non
34:54parla e non è neanche le competenze di poter agire su tutto il tema dell'abusivismo, che è
35:03altra cosa. Qui noi diamo delle linee di atti autorizzativi, di varianti e di quelle
35:10che sono necessarie per fare sì una vera e propria generazione urbano socio-economica,
35:16valorizzando la progettazione e la pianificazione dei principi base e poi, come lei saprà, se
35:23non sa te lo faccio presente, che quando c'è un testo di legge delega al governo, noi
35:29diamo i principi. Dopodiché ci sarà una commissione per il Consiglio di Stato e il Consiglio
35:36dei lavori pubblici che dovrà scrivere il regolamento e poi tornerà nelle aule parlamentari
35:40e verranno votate. Come è successo, e credo che l'esperienza ha insegnato, il codice
35:53appalti ha funzionato bene e questo testo è replicato sulla linea del codice appalti.
35:59Per cui magari faccia pure e son ben accette le sue segnalazioni, ma prima leggete bene
36:04le finalità e i principi di questa proposta legge delega. Grazie.
36:08Grazie collega Mazzetti. Dottor Funtana, giusto qualche secondo per la replica, se vuole.
36:15Ha già anticipato che farà arrivare un documento, quindi reputi lei. Prego.
36:19Sì, sì, daremo un documento. Non posso, non avendo il tempo, non intendo replicare in
36:28questa fase.
36:30Bene, la ringrazio. Domenico Fontana, responsabile del settore rigenerazione urbana di Lega Ambiente
36:35per il contributo reso ai nostri lavori e dichiaro conclusa l'audizione informale.
36:49Grazie.
37:19Ringrazio i nostri ospiti che l'audizione sarà trasmessa attraverso la web tv della Camera
37:46dei deputati, ove non vi siano obiezioni da parte loro. Ringrazio Alessandra Zumpano,
37:52consigliere di PASO Centro Studi Italiano, per la partecipazione ai nostri lavori e cedo
37:57a lei la parola pregandola di voler sintetizzare e non dare lettura del documento trasmesso alla
38:02Commissione.
38:03Buon pomeriggio.
38:11Innanzitutto ringrazio la Commissione per averci dato la possibilità di essere qui oggi.
38:19Il nostro Centro Studi apprezza molto questa opportunità in quanto la legge delega rappresenta
38:26un passaggio molto importante, un momento che tutti gli operatori del settore aspettavano
38:33da tempo, in quanto la normativa edilizia ormai è diventata molto complessa e difficile
38:42da interpretare. Siamo passati negli anni da una fase dove c'era una forte espansione
38:49edilizia a una fase dove le esigenze sono radicalmente cambiate. Oggi quello che è più
38:57importante è rigenerare, riqualificare e mettere in sicurezza il patrimonio edilizio
39:04esistente. La legge delega quindi è un'opportunità, un'occasione per ridare ordine, coerenza, visione
39:12a un settore che tocca comunque anche la vita di tutti i cittadini. Nelle nostre memorie
39:19che abbiamo depositato abbiamo fatto un'analisi puntuale di tutti gli aspetti, andremo a riassumere
39:27soltanto quelli che sono i punti di cardine. Il primo punto riguarda l'attribuzione delle
39:35competenze. Spesso abbiamo visto delle diatribe anche tra Stato, Regione e Comune. Con la riforma
39:45del titolo quinto, infatti spesso ci sono stati degli attavallamenti, quindi crediamo
39:52che sia importante determinare un equilibrio tra quelle che sono le istituzioni. Lo Stato
39:58deve poter stabilire i principi fondamentali e le regioni devono poterli adottare nella loro
40:06specificità dei territoriali, senza però stravolgerli. Altrettanto importante è la chiarezza
40:16e la semplificazione normativa. Semplificazione normativa che è ormai applicabile in vari settori.
40:25Nel prossimo periodo dovremo semplificare più di 200 procedure. Chi lavora nel settore
40:34edilizio sa, così come anche i tecnici, le imprese, le pubbliche amministrazioni, sa bene
40:40che ogni pratica diventa un percorso ad ostacoli. Le norme sono cambiate continuamente, differiscono
40:48le interpretazioni e quindi un nuovo testo unico deve essere chiaro, organico, scritto
40:56in modo semplice e coerente. Da questo punto di vista è bene che poi nella scrittura del
41:05testo unico ci sia un contavolo permanente di consultazione di tutti gli operatori del settore.
41:11e un altro nodo cruciale è quello dei titoli abilitativi. Negli anni il DPR 380 era nato
41:23con pochi titoli e poi si sono aggiunti una serie di titoli, la scia, la scia alternativa
41:30al permesso a costruire, la scila. Noi crediamo che sia importante ritornare un po' a quelle
41:37che erano le origini e a una semplificazione, permessa a costruire scia e edilizia libera.
41:45Soprattutto per quanto riguarda l'edilizia libera ci raccomandiamo che sia ampliato il
41:53novero degli interventi inclusi e soprattutto per quanto riguarda gli interventi di efficienza
41:59energetica che siano inclusi proprio nell'edilizia libera.
42:03Un altro aspetto molto importante è la digitalizzazione e la trasparenza.
42:13Parlare di riforme edilizia oggi significa anche parlare di digitalizzazione, di transizione
42:19digitale. Secondo noi servirebbe una piattaforma unica a livello nazionale dove poter gestire
42:28tutte le pratiche, in quanto ad oggi ogni regione ha le sue piattaforme e questo ovviamente
42:39diventa difficoltoso per dei tecnici che lavorano anche su tutto il territorio nazionale.
42:46Oltre a questo è importante il fascicolo del fabbricato.
42:50fascicolo del fabbricato che è uno strumento che può essere utile da più punti di vista.
43:00Può essere utile perché contiene tutta quella che è la vita di un immobile e deve essere
43:08raccordato ovviamente anche con il catasto, con tutte le banche dati della pubblica amministrazione.
43:15Questo può essere utile sia per quanto riguarda i controlli, ma sia anche da un punto di vista
43:23proprio per la commercializzazione degli immobili, in quanto avere tutto in un unico fascicolo
43:31sicuramente può facilitare anche questi aspetti.
43:37L'altro punto importante è la sostenibilità ambientale e la sicurezza strutturale.
43:43Oggi è necessario parlare di integrazione tra la transizione energetica, tutela ambientale e sicurezza.
43:58L'efficienza energetica non è più un settore diviso dalle edilizie e delle costruzioni, ma è qualcosa di integrato
44:07nelle stesse. Non possiamo più pensare a degli immobili con degli sprechi energetici.
44:16L'ultimo punto riguarda la gestione degli abusi di lizi.
44:21È un punto che bisogna affrontare con equilibrio perché poi ci sono diversi interessi in merito.
44:29Sicuramente sappiamo che ci sono migliaia di pratiche di sanatorie ferme che richiedono di essere in qualche modo gestite.
44:41Quindi si deve vedere una fase di chiusura delle pratiche pendenti e di dare anche una certezza giuridica.
44:49parallelamente bisogna agire invece su quelle che sono le difformità, con una distinzione chiara tra quelle che sono le difformità gravi
45:03e quelle che sono le difformità minori, e dare la possibilità di una regolarizzazione molto più semplificata,
45:11soprattutto per le difformità minori.
45:16Un'altra raccomandazione riguarda anche le tempistiche della legge delega, perché sono previste in una proposta 6,
45:28un'altra 10 mesi. Crediamo che comunque un tempo di 8 mesi sia quello sufficiente per riuscire a fare delle modifiche,
45:39a portare, diciamo, a concludere l'iter in maniera adeguata.
45:44Grazie.
45:47Grazie. Chiedo se vi sono colleghi per venire per formulare osservazioni o quesiti.
45:58Non ce ne sono. Allora ringrazio la rappresentante di PASO Centro Stuto Italiano per il contributo reso ai nostri lavori
46:03e dichiaro conclusa l'audizione informale.
46:09Grazie.
46:39Grazie.
47:09...reca l'audizione informale di rappresentanti del coordinamento fonti rinnovabili ed efficienza energetica
47:20nell'ambito dell'esame in sede referente delle proposte di legge 535 Santillo e 2332 Mazzetti
47:26recanti delega al Governo per l'aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia.
47:33Ricordo al nostro ospite che l'audizione sarà trasmessa attraverso la web tv della Camera dei Deputati
47:39ove non vi siano obiezioni da parte sua.
47:42Ringrazio Attilio Piattelli, presidente del coordinamento FRE, per la partecipazione ai nostri lavori
47:47e gli cedo la parola pregandolo di voler sintetizzare e non dare lettura del documento eventualmente trasmesso alla Commissione
47:54o in corso di trasmissione. Prego.
47:56Grazie, buongiorno e ringrazio la Commissione per l'invito.
48:01Allora, noi come associazione coordinamento FRE siamo un'associazione di secondo livello
48:07quindi raggruppiamo tante altre associazioni che fanno parte della nostra organizzazione
48:13che si occupano di ambiente, sostenibilità ambientale, efficienza energetica e rinnovabili.
48:18Quindi non mi dilungherò su tutta una serie di aspetti che sono già stati sollevati dai nostri associati
48:24tra cui ricordo Green Building Council Italia che ha fatto delle osservazioni abbastanza specifiche
48:30anche a Assistal e quindi vado solo a quelli che dal nostro punto di vista sono gli elementi essenziali
48:37in modo da anche semplificare molto l'audizione.
48:42Ovviamente apprezziamo tantissimo questo riordino della materia edilizia.
48:45segnaliamo due punti fondamentali.
48:48Il primo è che nelle deleghe che vengono date al Governo per la preparazione dei decreti legislativi
48:57è stato segnalato anche da Green Building Council Italia
49:00sarebbe indispensabile prevedere anche la partecipazione del MASE
49:04come soggetto da prendere in considerazione
49:06proprio perché tutte le tematiche che riguardano l'efficientamento energetico degli edifici
49:13e soprattutto appunto la nuova normativa di ricepimento comunitario
49:17la cosiddetta diciamo case Green
49:23è indispensabile che segua un ITER che poi sia supervisionato ovviamente dal MASE
49:29e quindi l'integrazione della materia edilizia con quella energetica.
49:33Analogamente per l'aspetto urbanistico
49:38soprattutto la proposta di legge 2332
49:43entra molto nel merito anche della pianificazione urbanistica
49:47ecco questo aspetto qui dal nostro punto di vista è fondamentale
49:52perché ovviamente poi ci sarà la necessità di un coordinamento accurato
49:58tutto con tutte le altre le altre le altre leggi però è fondamentale che
50:02la pianificazione edilizia non si dimentichi di quella urbanistica
50:06ma soprattutto sono cambiate moltissimo le esigenze
50:09quindi la la componente energia e produzione di energia diventa fondamentale
50:15anche all'interno delle città e quindi ricordiamo e anche soprattutto
50:19Chiediamo che sia data attenzione anche alla pianificazione energetica assieme a quella urbanistica, nel senso che devono andare di pari passo.
50:30Giusto per farvi un esempio, noi fino a 10-15 anni fa non avevamo esigenze energetiche per nulla, oggi in Italia esistono 2 milioni di impianti fotovoltaici collegati alle abitazioni, quindi più o meno, quasi tutti collegati.
50:45È evidente che le esigenze sono completamente cambiate, queste esigenze richiedono una pianificazione anche di carattere urbanistico e Assista l'ha ricordato molto questo punto, noi lo condividiamo ed è indispensabile che ci sia anche proprio un cambio culturale, si vada nella direzione di anche una pianificazione energetica quando si fa una pianificazione urbana.
51:07Per farvi un esempio, anche le università si stanno muovendo in questa direzione, ci sono delle università che hanno attivato dei master che sono proprio di Energy Urban Planning, ma proprio perché per cercare di portare avanti questa cultura.
51:22Quindi essenzialmente coinvolgimento del MASE e pianificazione urbanistica assieme a una pianificazione energetica.
51:29Grazie.
51:30Grazie, chiedo se vi sono colleghi che intendono intervenire per formulare osservazioni e quesiti, si prego collega Simiani.
51:38Sì, ringrazio il coordinamento FLE, che logicamente è sempre puntuale su questi provvedimenti.
51:51Io volevo, dirà che condivido totalmente quello che ha detto, l'abbiamo detto in commissione, l'abbiamo detto nelle nostre proposte di legge,
52:01non solo quello del piatto neumuratico, ma anche quello della onorevole Mazzetti, in cui, se si ricorda, nel convegno che abbiamo fatto l'altro giorno, lei era presente.
52:14Io ho detto chiaramente che ero d'accordo a votare addirittura il provvedimento Mazzetti, perché credo che sul tema noi dobbiamo assolutamente,
52:25al di là dei dettagli che sicuramente dobbiamo far emergere, sia quello di inserire nella discussione anche l'efficientamento energetico,
52:35visto che oggi anche in legge di bilancio noi abbiamo uno strimentito 50 sulla prima e 38 sulla seconda.
52:43Al di là delle percentuali, però serve una programmazione chiara, un codice unico degli incentivi e della pianificazione energetica
52:52che possa garantire, come ho detto anche in quel convegno che era presente, un'azione strutturale sia per le imprese,
53:02ma soprattutto anche per il risparmio dei cittadini.
53:04Noi sposiamo assolutamente questa idea, anzi ci piacerebbe anche capire la vostra proposta che possa argomentare anche nella documentazione
53:15che ci può inviare quali possono essere le soluzioni e insomma mettiamoci al lavoro.
53:22Un attimo, un attimo, prego prima l'intervento della collega Mazzetti.
53:27Grazie anche al collega Simeani, insomma, che ha detto un voto alla mia poverosa legge, per cui lo ringrazio pubblicamente.
53:38È un patto toscano.
53:40Per quanto riguarda il suo intervento, il Presidente è molto apprezzato e volevo capire da lei se nelle nostre proposte di legge
53:48i principi che sono generali, degli obiettivi da raggiungere, possiamo aggiungere qualcosa perché proprio nel discorso della pianificazione
53:59ma anche della rigenerazione ha perfettamente ragione che dobbiamo non solo pensare che è già importante la ristrutturazione,
54:07la rigenerazione dal punto di vista urbanistico, sociale ed economico, ma anche energetico è fondamentale.
54:15Sicuramente era necessario, credo, fare un testo unico delle costruzioni, che all'interno delle costruzioni ed edilizia urbanistica
54:22la parte energetica fa parte integrante perché è un'infrastruttura ormai imprescindibile quando andiamo a pianificare delle aree urbane
54:33e da lei se ci manda delle indicazioni specifiche di come interagire nella pianificazione urbana con l'energetico
54:41è importante per poter migliorare anche questi principi che abbiamo dettato e volevo capire da lei se i principi sono in linea su quanto da lei è sostenuto.
54:53Do la parola al nostro ospite per la replica. Prego, Presidente.
54:59Allora, diciamo, in questo intervento c'eravamo limitati esclusivamente a segnalare quelli che dal nostro punto di vista erano i principi.
55:07Poi ovviamente su questi temi che abbiamo sollevato ci riserviamo di mandarvi una nota un po' più approfondita.
55:14Assolutamente ci siamo. Secondo noi dal punto di vista della pianificazione energetica
55:19oggi c'è ancora un po' di ritardo e quindi su quello probabilmente bisognerebbe lavorare un po' di più
55:29in termini di quelli che poi sono il coordinamento delle norme inserendo qualcosa in più
55:34perché mentre sull'aspetto di efficienza energetica degli edifici tutti quanti ormai ne danno atto
55:41e quindi anche con il coinvolgimento del Mase poi si possono trovare delle giuste soluzioni
55:48anche secondo noi con degli obblighi perché ci devono essere degli obblighi.
55:52Per esempio le ristrutturazioni profonde devono avere degli obblighi di efficientamento,
55:57le nuove costruzioni devono avere degli obblighi, però ecco non mi dilungo.
56:00Sulla pianificazione energetica siamo un po' in ritardo perché manca la cultura della pianificazione territoriale
56:07a livello comunale. Questa è una cultura che secondo me dobbiamo portare in Italia.
56:12Oggi esiste la cultura della pianificazione ampia, quindi regionale, ma la cultura della pianificazione energetica urbana
56:18manca e invece diventa fondamentale perché il mondo dell'energia è totalmente cambiato negli ultimi dieci anni
56:25e coinvolge la mobilità, coinvolge l'autoproduzione di energia, coinvolge le reti sotterranee di distribuzione
56:32del calore a bassa temperatura. Quindi queste cose qui vanno integrate in una pianificazione
56:37che però vuol dire formazione dei tecnici, nuova cultura ed è ovvio che se le norme iniziano a recepire
56:43queste esigenze poi dopo ci sarà più possibilità che questa cultura si diffonda.
56:50Grazie.
56:53Ringrazio Attilio Piattelli, Presidente del coordinamento Funti Rinnovabili ed Efficienza Energetica
56:59per il contributo reso ai nostri lavori e dichiaro conclusa l'audizione informale.
57:03Grazie, grazie e arrivederci.
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