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DivertentiTrascrizione
00:00La coppia Powell e Pressburger nasce in una maniera curiosa, soprattutto si firma in una
00:05maniera curiosa dal quarto o quinto film che fanno insieme in avanti, perché loro firmano
00:11scritto, prodotto e diretto da Michael Powell e da Emery Pressburger.
00:14Powell faceva il produttore e il regista, era l'occhio, Pressburger scriveva.
00:30Questa settimana Wonderland al Torino Film Festival.
01:00La Wonder Parade della settimana.
01:02Ma per cominciare, poppa in calzo.
01:13Emily è la mia migliore amica, è una persona meravigliosa, elegante.
01:19Ti va un drink? Facciamo bere anche loro?
01:21Madre, donna in carriera e fan fatale al tempo stesso, Emily diventa l'ossessione di Stephanie,
01:26mamma modello che propone consigli e ricette sul suo vlog e ha bisogno di lasciarsi un
01:31po' andare. Anche per questo la conturbanta Emily esercita su di lei tanto fascino, pur
01:36con i suoi misteri e i suoi modi decisi.
01:38È un enigma, mia moglie. Impossibile afferrarla.
01:42Mi hai fatto una foto?
01:44Cancella.
01:45Aiuta pure che abbia le fattezze mozzafiato di Blake Lively, recentemente quasi unica interprete
01:51di Paradise Beach, dove bloccata su uno scoglio se la vedeva contro uno squalo.
01:55Se là affrontava una prova fisica, qui è al centro di un più sottile gioco di seduzione
02:00e intrigo che già nelle prime mosse evoca un triangolo.
02:03Mesi fa Sean e io abbiamo invitato un assistente del suo corso per una cena e un rapporto a
02:08tre.
02:09E Sean non era geloso di lui?
02:11Ho detto che era un lui?
02:12Quando Emily misteriosamente scompare, c'è un crescente sospetto che tutto sia parte di
02:16un suo piano. Non a caso, il romanzo di Darcy Bell, da cui il film è tratto, è stato
02:21avvicinato a Gone Girl, di Gillian Flynn, ma qui forse anche il marito è parte dell'inganno.
02:26Inoltre Emily, o chi per lei, dissemina elementi che inquietano Stephanie.
02:30La donna sospetta di essere raggirata al punto che dirà di sentirsi come in I Diabolici
02:37di Clouseau. E infatti in Un Piccolo Favore ci sono tutti gli elementi del thriller psicologico,
02:43sovvertiti però da un dilagante tono ironico che a tratti sfiora l'autoparodia.
02:48Originale giusta posizione di risate e tensione, il film è stato anche un raro caso di successo
02:53al box office per un'opera a medio budget. Ne abbiamo parlato presso il NIA, ossia il
02:58mercato internazionale dell'audiovisivo di Roma, con il regista Paul Figg.
03:03Un Piccolo Favore è un thriller in cui ho infuso anche un grande senso comico. Rappresenta
03:08la classica situazione in cui alla gente piace sentir ridere le persone intorno a sé e rimanere
03:14scioccata insieme agli amici nel pubblico. Si tratta di un film piccolo, che però fa le
03:19cose in grande. A me piacciono i film piccoli come questo. Ce ne sono alcuni che funzionano
03:24molto bene sulle piattaforme streaming perché sono più personali, per così dire. Se però
03:29vogliamo cercare di arrivare nel cinema e farli funzionare, abbiamo il compito di capire come
03:34raccontare le nostre storie affinché sembrino grandi, a prescindere dalle dimensioni del budget
03:39a disposizione.
03:52Una papera, un maiale e una volpe entrano nella post-apocalisse. Sembra una barzelletta e invece
03:58è Mutantier Zero, Road to Eden, che vive nel contrasto tra il serio dell'ambientazione e il
04:04faceto dei propri personaggi. Buffi dell'aspetto, ma drammaticamente coerenti. La papera Dux e il
04:11cinghiale Bormin sono una coppia da bad movie, uno sarcastico e loquace, l'altro mortalmente
04:17pragmatico.
04:21Le loro avventure, cui si aggregano anche mutanti più umani, hanno luogo nella zona, come in un
04:27piccolo omaggio a Stalker di Tarkovsky. La loro origine è però il gioco di ruolo svedese
04:31Mutant, che esordina gli anni Ottanta per attraversare diversi reboot, fino all'ultimo
04:36del 2014, tuttora in corso. La trasposizione videoludica fonde con originalità due tecniche
04:43di gioco. La furtività in tempo reale e lo strategico a turni con visione isometrica, il
04:49tutto con grafica di qualità, animazioni curate e un ricco impianto narrativo. Sviluppato
04:57dai Bird the Ladies Studio, Mutantier Zero racconta della solita comunità sopravvissuta
05:02biblicamente in un'arca e della ricerca dell'Eden, che dovrebbe custodire le meraviglie tecnologiche
05:07precedenti alla catastrofe, avvenuta per il riscaldamento globale con conseguente pandemia.
05:15A fare la differenza sono i mutanti protagonisti, che ignorano le proprie origini e solo nell'Eden
05:20possono trovare le risposte su se stessi. Il loro viaggio è così una ricerca identitaria
05:25come nelle migliori epiche.
05:44Incastonato nel centro storico della città Sabauda, disseminato tra diversi spazi dedicati
05:49alla cultura cinematografica, prima fra tutti la Mole Museo e le otto sale che ospitavano
05:54i 149 film delle varie sezioni, si è svolto a Torino il 36esimo Festival del Cinema.
06:02Moltissimi premi assegnati. L'ambito riconoscimento miglior film dell'edizione 2018 è stato conquistato
06:09da Wild Life. Esorbio dell'americano Paul Dano, attore passato alla regia con un compatto
06:15dramma familiare ambientato nel Montana Infuocato degli anni Sessanta.
06:22Se nel corso del 2018 molti festival hanno celebrato i 50 anni degli zombie di Giorgio Romero,
06:28nell'occasione del centenario della nascita la direttrice Emanuela Martini ha voluto ricordare
06:33il padre degli zombie spagnoli, Amando de Ossorio.
06:37Amando de Ossorio è stato negli anni 70 uno degli iniziatori dell'horror spagnolo.
06:42Gli spagnoli sono sempre stati abbastanza bravi nell'horror, hanno quella tradizione
06:49e negli anni 70 si è sviluppata, tra l'altro ha anche intrecciato il cinema d'autore,
06:55l'horror spagnolo per esempio con Carlos Aura.
06:57E De Ossorio in quegli anni aveva pochissimi soldi, però si è inventato una creatura,
07:03anzi delle creature, che sono i risuscitati ciechi, dei cavalieri maltesi, morti ma non morti,
07:11che in determinate circostanze escono dalle tombe e vanno ad assalire gli umani.
07:17Ossorio dimostra quello che è nel momento in cui arrivano i risuscitati ciechi,
07:23perché è uno che ha un grande stile, è uno stilista veramente.
07:26Mentre il cinema di genere americano insiste a rifugiarsi stancamente nella reiterazione
07:35di formule usurate, il cinema europeo continua invece ad esplorare con successo e originalità
07:40quella terra di nessuno compresa tra la ricerca d'autore e i generi.
07:44Torino ha offerto una interessante panoramica che spazia dalla Spagna all'Inghilterra,
07:49dalla Francia alla Scandinavia.
07:51Wonderland ha scelto alcuni titoli rappresentativi dei generi prediletti.
07:56Dalla Svezia, il collettivo Crazy Pictures per il debutto nel lungometraggio
08:02firma il catastrofico bergmaniano Unthinkable.
08:06Disceso dal successo di una decina di cortometraggi diffusi su YouTube,
08:10il film indaga i sentimenti familiari e le relazioni umane di una piccola comunità
08:15quando tutto è travolto da eventi apocalittici.
08:20Lo sceneggiatore e attore protagonista del film, Christopher Nordenroth, ha conversato con noi.
08:26Non ci prefissiamo di fare film politici, nel senso che non abbiamo l'obiettivo di dire
08:32come le cose dovrebbero essere, ma vogliamo realizzare film che riguardino tematiche sensibili
08:37e concentrarci sui personaggi, perché siamo molto interessati all'essere umano.
08:43Per questo abbiamo cercato di realizzare un film sulle persone di minore importanza,
08:48ma i problemi delle persone di minore importanza sono gli stessi problemi che hanno tutti gli altri.
08:56Questo è il grande problema che abbiamo in Svezia, ovvero parlare delle nostre emozioni.
09:00Siamo molto chiusi, ci deprimiamo, ci ghiacchiamo e poi ci picchiamo.
09:10Non avevamo molto denaro, cercherò di dirlo con un'espressione svedese,
09:17trolla mcnena.
09:18Ovvero abbiamo cercato di fare soldi con le ginocchia, perché abbiamo realizzato molte cose dal vero,
09:27come le automobili.
09:29Costruito modelli, modelli in miniatura che poi abbiamo filmato.
09:33Gli elicotteri in realtà sono stati realizzati con la computer grafica,
09:38ma non quello che cade sulla chiesa.
09:40Quello è l'unico reale.
09:41Il fatto che la Svezia potesse essere attaccata sembrava pura immaginazione.
09:53Ma nel corso degli anni, mentre stavamo lavorando il film,
09:57le sensazioni politiche a livello internazionale, le situazioni belliche,
10:01hanno reso la storia sempre più vicina alla realtà.
10:08Meta alla moda del turismo naturalista.
10:11L'Islanda dei paesaggi primordiali di ghiaccio e fuoco ha il suo volto torbido e violento.
10:18La tragica parabola di due fratelli alla ricerca di un facile guadagno con lo spaccio della cocaina
10:23la racconta in un noir cupo e spietato, sorprendente opera prima,
10:28il regista di Vultures, Borkur Sigthurson.
10:30Il problema dell'oppio è più critico che mai.
10:35In realtà l'Islanda ha sempre avuto il problema della droga, in un modo o nell'altro.
10:39Non è nuovo. Piuttosto possiamo dire che la portata del consumo di opio ha raggiunto sicuramente un nuovo picco.
10:46Parlare della droga è un modo per indagare su altre caratteristiche dell'Islanda
10:56e soprattutto sulla condizione umana in Islanda.
11:01Ritengo che il film rappresenti un'esplorazione all'interno del comportamento umano,
11:05che è una cosa essenziale per me, e che osservi l'Islanda da una prospettiva molto più ampia,
11:11focalizzandosi su un elemento sociologico molto significativo.
11:16Per me si tratta di una caratteristica radicata nello scoppio della crisi economica in Islanda tra il 2003 e il 2008.
11:23Dalla Danimarca arriva il più apprezzato thriller di scena al festival.
11:32Rispettando unità di luogo e di tempo, The Guilty, il colpevole, di Gustav Müller,
11:37racconta la lunga notte di un poliziotto alla vigilia di un procedimento disciplinare.
11:41Relegato alla scrivania di un centralino, Asger Ulm risponde alla chiamata di emergenza
11:46di una donna sequestrata dal suo ex marito.
11:48Senza mai abbandonare la sala operativa, regista e protagonista ci accompagnano virtuosisticamente
11:54attraverso un thriller in cui il semplice intrecciarsi delle voci da un capo all'altro del telefono
11:59e la successione dei colpi di scena producono una implacabile e crescente suspense.
12:05Al Torino Film Festival, la solo di Jacob Cedergren è balso all'interprete il premio al miglior attore,
12:12che si è aggiunto alla migliore sceneggiatura e al premio del pubblico.
12:18Si conferma un talento fuori dagli schemi, l'inglese Peter Strickland,
12:22che con In Fabric torna alle sue atmosfere eleganti e perverse,
12:27imbastendo una intrigante fiaba nera per adulti su un abito rosso stregato
12:31venduto in un misterioso grande magazzino dominato da enigmatici rituali.
12:35Lo spagnolo Rodrigo Sorogoyen, già autore del bel thriller madrileno Che Dio ci perdoni,
12:43costruisce per il suo nuovo film El Reino il ritratto di Manuel Loves Vidal,
12:48politico corrotto giunto alla resa dei conti.
12:51Attaccato dai media, abbandonato dal partito, espulso dal regno,
12:56l'uomo, interpretato da un grande Antonio della Torre,
12:59si trova improvvisamente isolato e in balia di forze minacciose.
13:02Sul modello dei capolavori del cinema politico paranoico,
13:06il film diventa un percorso ansiogeno e tesissimo
13:09dentro una notte metaforica e non solo.
13:14Infine, la Nuita d'Evore Le Monde sceglie per la sua claustrofobica Apocalisse Zombie
13:19lo sguardo obliquo e minimalista di un sopravvissuto.
13:22A risveglio dopo un party notturno, Sam scopre che gli ospiti della festa,
13:26come tutti i parigini, si sono trasformati in famerici morti viventi.
13:30Chiuso nell'edificio e dotato di scorte,
13:33si ritrova alle prese non solo con la minaccia delle creature,
13:36ma anche con la propria tragica condizione di ultimo uomo sulla Terra,
13:41costretto a una irresolubile solitudine.
13:45Il Pasolini dei controcampi girati a centinaia di chilometri l'uno dall'altro
13:50avrebbe certo apprezzato questo vortice antropologico
13:53filmato tra Marocco e Friuli,
13:55sospeso tra fantascienza apocalittica e manifesto umanista.
13:59Al suo primo lungometraggio, il regista udinese Yassin Marco Marroppu
14:03ha raccontato l'avventura produttiva e la prospettiva culturale di
14:07Catarsis or the Affina Tales of the Lost World.
14:10Abbiamo avuto la fortuna di assistere al collasso di tutti gli ordini
14:14in questa generazione.
14:16Gli ordini religiosi, ideologici, politici, economici,
14:21tutto si è scatafasciato.
14:22E c'è un vuoto che sentiamo tutti dentro.
14:26Allora, questo è un piccolo goccio,
14:29questo Affina ce ne sono altri nel stesso momento di varie diverse entità,
14:33altri centomila che stanno succedendo nel mondo
14:35per cercare di un po' riempire questo vuoto.
14:39Ed è questa la forza che ha fatto sì,
14:42che tutte le realtà coinvolte dalla Serbia,
14:45ai paesi baschi, al Libano,
14:47hanno spinto perché si sono sentiti in quanto filmmaker tutti una responsabilità.
14:58Il cuore dell'uomo è secco e quindi non piove più.
15:02C'è questa interrelazione spaziale e a livello umano
15:06che è un film di sensazione, non è che c'è una struttura narrativa.
15:11Si potrebbe anche non parlarne mai.
15:13Noi vogliamo superare questo concetto di appartenenza
15:17perché è quello verso cui, in quanto umanità,
15:21stiamo tendendo la prima grande era umana di mixità.
15:27E quando sei figlio, frutto di mixità,
15:31sei una realtà, sei l'altra realtà,
15:33ma non sei realmente né quella né questa.
15:35Sei entrambi, nessuna delle due, quindi sei tutto.
15:40Altri due film italiani lambiscono il cinema di genere
15:42spaziando dalle montagne innevate del Piemonte
15:45alla campagna modenese intrisa di pioggia.
15:48Il Mangiatore di Pietre, tratto da un romanzo di Davide Longo,
15:51è un giallo che si snoda tra presente e passato,
15:54immerso in un paesaggio maestoso
15:56e dominato da personaggi ispidi
15:58che il cinema italiano non aveva mai raccontato.
16:01Il romanzo da cui è tratto il film
16:05è ambientato in un'epoca che potrebbe essere degli anni Ottanta,
16:10un po' così, ma è lasciato molto vago, molto aperto,
16:14perché è un simbolo, un po', una metafora.
16:17Diciamo che quando io ho cominciato a lavorare a questo progetto
16:19non c'era tutta la storia dei migranti
16:23che muoiono qua nelle valli, su della Val Susa,
16:28un po' qua e là, no?
16:29E' una cosa che è cominciata proprio quando noi abbiamo finito le riprese del film.
16:34Non era una speculazione di usare il tema dei migranti, eccetera, eccetera.
16:39Però di fatto è storia attuale, è un tema importante presente
16:43e sono ben felice che il film in qualche modo lo affronti.
16:47Eri un bravo passatore.
16:49O magari il ragazzo gli sta insegnando il mestiere, no?
16:52Mangia Pietre.
16:54Certo potrebbe andar male.
16:55Magari possono trovare i corpi di quella povera gente.
17:02E' un uomo che vede intorno appunto il crollo, il tramonto di certi valori.
17:08Lui ha fatto il passere effettivamente
17:10e probabilmente c'è anche una componente, anche come dire,
17:14era un mestiere, era un lavoro,
17:16ma ad esempio l'ha abbandonato quando è cominciato invece il commercio
17:20e il trasporto della droga.
17:22Sentimi bene, c'è una cosa che non si trova.
17:27Forse mi puoi aiutare tu a ritrovarla.
17:30Non so di che parli.
17:32E' sempre all'insegna di certi principi che lui muove la sua relazione con il mondo.
17:38E visto che appunto il mondo ormai è diverso da lui,
17:41vive in solitudine, come un'eremita,
17:44molto più che spartanamente,
17:48è diventato quasi un pezzo di montagna,
17:50è diventato quasi un elemento naturale.
17:53E' un montonaro del Piemonte,
18:00le valli del Cunesi,
18:02e prende un siciliano.
18:04Eravamo veramente a rischio di interrompere il film dopo una settimana,
18:07perché io stavo andando a così,
18:08ma ipotermia, come si dice, queste robe qui.
18:10Cioè ero a rischio, collasso sempre.
18:13Su di me hanno collaudato le più grandi imbottiture
18:16di cui erano capaci per rianimarmi,
18:20per permettermi di pronunciare delle parole,
18:24cioè di senso compiuto.
18:26Perché io ero veramente...
18:27E per cui, non so,
18:28lui ha avuto i suoi riferimenti,
18:29il mio riferimento era Lorenzo d'Arabbia.
18:31Perché l'unico modo per sopravvivere dal gelo
18:33era immaginare un deserto,
18:35cioè qualcosa che somigliasse più alla Sicilia.
18:37Quindi io stavo là dentro pensando,
18:39vedevo cammelli invece di pinguini,
18:40era tutta una roba di autosuggestione.
18:49Il noir è un pretesto,
18:51quindi l'azione è ridotta quasi a meno.
18:55La preoccupazione che c'era durante il montaggio
18:57è troppo ellittico,
19:02troppo a volte lasciato in off
19:04quello che succede nel film,
19:07che forse lo spettatore potrebbe perdersi
19:09in questa baghezza così.
19:12Però, d'altra parte, a me piace.
19:18L'ultima notte,
19:19produzione completamente indipendente,
19:22è la cupa discesa in un torbido intrigo familiare
19:24narrato con i modi del gotico rurale.
19:28Sospeso tra dramma e thriller a forti tinte,
19:30ha, malgrado gli esegui mezzi economici,
19:32una resa visiva di grande impatto.
19:34È ispirato questo caso di Corona Canera,
19:41è avvenuto qualche anno fa nella mia città.
19:46Suscitò clamore per le modalità dell'omicidio
19:50e anche per le condizioni di vita della famiglia coinvolta.
19:53Quindi attirò subito la mia attenzione
19:55perché cominciai a farmi delle domande,
19:59tipo come è possibile che a pochi minuti
20:02dal centro storico, dai negozi, dai ristoranti,
20:04possa esistere una realtà ancora come questa.
20:07Quindi ho scritto l'ultima notte anche per questo,
20:10per cercare di darmi delle risposte.
20:12Non hai parlato nessuno di quella notte, è vero?
20:15Di cosa hai visto? È così, è vero?
20:19Te lo ricordi?
20:20È una storia che è ideale, date le tematiche,
20:24per una mattonata d'autore.
20:27Solo che io non volevo tirare proprio
20:30una mattonata in testa allo spettatore.
20:32Quindi ho lesinato un po' su certe caratteristiche
20:35dell'art house psicologico,
20:37i silenzi, gli sguardi.
20:39Io ho spinto il più possibile sul pedale del genere,
20:43del trillo.
20:44Ho cercato di mantenere un equilibrio
20:46fra gli elementi della front story,
20:47quella della back story,
20:48quindi una messa in scena veloce,
20:51di 80 minuti,
20:52piena degli ingredienti che più amo nel cinema,
20:55quindi regia, fotografia, musica,
20:58senza però dimenticare il personaggio,
21:01la costruzione del personaggio.
21:03Quindi cercare di mantenere un equilibrio
21:05fra il cuore del conflitto
21:07alla percezione del conflitto.
21:13Frank è un personaggio molto complesso,
21:16soprattutto la relazione con le sue due sorelle.
21:19Sono tutti e tre molto legati
21:21da un filo che le accomuna,
21:23purtroppo è un filo non tanto positivo.
21:26Questa parte di sofferenza che lui ha dentro
21:30è quel lato, fra virgolette, umano
21:32che gli permette di non essere raffigurato
21:34come il male assoluto, ovviamente,
21:36che in alcuni momenti del film viene fuori,
21:39per cui credo che lo spettatore
21:41possa anche un po' empatizzare con lui.
21:44Mi stai facendo male, smettere.
21:46Ero bene.
21:48Stai ancora facendo...
21:49Finché abbiamo interamente autoprodotto,
21:52proprio perché io mi sono sempre rifiutato
21:55di accettare certe dinamiche logiche produttive,
22:00consolidate,
22:01il nostro film è un biglietto da visita
22:02che spero serva per dimostrare il nostro potenziale.
22:06Ci siamo messi insieme
22:07perché avevamo voglia e la volontà
22:11di creare un prodotto
22:12che potesse farci conoscere.
22:15Tra i pochi nella storia del cinema
22:20a meritare l'abusato aggettivo visionari,
22:23l'inglese Michael Powell
22:24e l'ungherese Emmerich Pressburger
22:26sono stati tributati
22:27di una irresistibile retrospettiva
22:29che ha offerto al pubblico di Torino
22:31la possibilità di conoscere su grande schermo
22:33i capolavori delle eccentrica coppie.
22:35La direttrice del festival,
22:37storica del cinema inglese
22:38e curatrice del catalogo,
22:39ha ripercorso per noi
22:41la lunga e avventurosa storia del duo.
22:43La coppia Powell Pressburger
22:45nasce in una maniera curiosa,
22:47soprattutto si firma in una maniera curiosa
22:49dal quarto o quinto film
22:51che fanno insieme in avanti,
22:53è un credit unico nella storia del cinema
22:55perché loro firmano scritto, prodotto e diretto
22:59da Michael Powell e da Emmerich Pressburger.
23:01Magari è stato fatto per un film,
23:03loro lo fanno per 14 film
23:04che sono tra l'altro i loro film più spettacolari.
23:08Powell faceva il produttore e il regista,
23:10era l'occhio,
23:11era quello che si immaginava i trucchi,
23:13che vedeva le cose,
23:14che vedeva le immagini.
23:16Pressburger scriveva.
23:17Fanno un Technicolor bizzarro
23:23perché non è il Technicolor
23:24che arriva da Hollywood,
23:26che è ancora un po' lucidato,
23:27il Technicolor degli anni 40 hollywoodiano,
23:30è ancora molto patinato,
23:31molto lucido,
23:32poi ci saranno autori successivi
23:34nella seconda metà degli anni 40,
23:35soprattutto negli anni 50 americani,
23:37che lavoreranno,
23:38non so, Nicholas Ray per dire,
23:40che lavoreranno questo Technicolor.
23:41Loro lo rendono molto più espressivo,
23:43molto spesso vanno su toni molto scuri,
23:45molto cupi.
23:53Scarpette Rosse è capolavoro assoluto,
23:55è il melò mescolato
23:57con questa fantasia eccezionale del balletto,
24:00che è tratto ovviamente
24:01da Scarpette Rosse di Anderson,
24:03che è tutto fuorché teatro fotografato.
24:05Powell tenta di fare qualche altro film,
24:08non ci riesce e ne fa uno molto piccolo.
24:19Questo film si chiama Pipping Tom,
24:21che in italiano è l'occhio che uccide.
24:23Mark Lewis, che è il protagonista di Pipping Tom,
24:25viene fuori nel 1960,
24:27e nello stesso anno viene fuori un altro manioco,
24:29che è Norman Bates,
24:30Psycho di Hitchcock.
24:32Entrambi, molto di più Pipping Tom,
24:35che non Psycho naturalmente,
24:36sono anche veramente una riflessione
24:38sul cinema e sulla paura al cinema.
24:41Negli anni settanta è arrivata
24:42la riscoperta di entrambi,
24:44che è arrivata dall'America,
24:45è arrivata da Scorsese,
24:46De Palma, Spielberg, Coppola,
24:49che li hanno sempre dichiarati
24:50come loro maestri.
24:51Nella Wonder Parade di questa settimana,
25:09al quinto posto,
25:11in un mondo devastato,
25:12intere città sono diventate
25:14predatrici meccanizzate.
25:16Dal romanzo di Philip Reeve,
25:18Peter Jackson produce una visione
25:20steampunk del colonialismo.
25:22Macchine mortali,
25:24di Christian Rivers.
25:26La vita di Gary Gygax,
25:28il creatore di Dungeons & Dragons
25:30insieme a Dave Arneson,
25:32raccontata come una partita D&D,
25:34dove il lettore del fumetto
25:35è proiettato nei vari personaggi.
25:38Rise of the Dungeon Master,
25:39di Coren Shadmi e David Kushner.
25:42In quarta posizione,
25:44reinvenzione horror a fumetti
25:45di uno dei più celebri miti
25:47dell'antica Grecia,
25:48con un teseo viziato,
25:50un'Arianna tosta e guerriera
25:52e un disegno che spazia
25:53dal meraviglioso all'orrifico.
25:56Kill the Minotaur,
25:57di Chris Pasetto,
25:58Christian Cantamessa
25:59e Lucas Kettmer.
26:01L'apparenza condanna,
26:03la verità inganna.
26:05Rilancio con star
26:06del thriller all'italiana,
26:07remake dello spagnolo
26:08Contratiempo.
26:10Il testimone invisibile,
26:11di Stefano Mordini.
26:13Tutta la scena del crimine
26:14è stata preparata per incastrarmi.
26:16Al terzo posto,
26:21dopo aver sgominato i dittatori
26:22nei capitoli precedenti,
26:24lo scavezzacollo
26:25Rico Rodriguez
26:26sfida l'organizzazione
26:27che li sosteneva
26:28in cerca di risposte
26:29sul destino di suo padre.
26:31Spettacolare e adrenalinico è
26:33Just Goes For
26:35di Avalanche Studios.
26:35E se al 9000
26:40ce l'avessero anche i russi?
26:42La guerra fredda
26:43a colpi di intelligenza artificiale.
26:46Dal romanzo del 1966
26:47di Dennis Veltan Jones
26:49arriva in DVD
26:50dopo 48 anni
26:52Colossus,
26:54The Forbidden Project
26:55di Joseph Sargent.
26:57Al numero 2,
26:592093,
27:00Odissea nello spazio.
27:01Un team di scienziati
27:03e un telepata
27:04in cerca del primo contatto
27:06per salvare la Terra.
27:08Ma dovranno prima
27:09salvare se stessi.
27:11Da un racconto del 1980
27:13di George R. R. Martin,
27:15il padre del trono di spade,
27:17Night Flyers
27:18di Jeff Baller.
27:21Lo sguardo visionario
27:22degli artisti
27:23spezzati sulla Grande Guerra.
27:25Rilettura fantastica
27:27della storia
27:27per Colore Inferno
27:29a cura di Cecilia Valagussa
27:31e Ariel Macchi.
27:33E in testa
27:33alla Wonder Parade
27:34della settimana
27:35l'epopea dei meca
27:37tra la Gold Drake Generation
27:38e i fan
27:39del nuovo millennio.
27:41Secondo
27:41e ultimo volume
27:42dell'unica enciclopedia
27:44occidentale
27:44dedicata ai
27:45Super Robot Files
27:471982-2018
27:49l'età d'oro
27:50dei robot giapponesi
27:51nella storia degli anime
27:52del collezionismo
27:53di Fabrizio Modine.
27:55Il programma di controllo
27:57e riconoscimento del volto
27:58attraverso un sistema
27:59di intelligenza artificiale
28:01sviluppato dal governo cinese
28:02è già attivo
28:04in 16 città
28:05della Repubblica Popolare.
28:06Oltre 170 milioni
28:08di telecamere
28:09di sorveglianza
28:10che diventeranno
28:11600 milioni
28:12nel 2020
28:13e con gusto beffardo
28:14l'hanno chiamato
28:15Skynet.
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