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https://www.pupia.tv - Roma - ​RED III e correttivo FER - Audizioni – Marco Marchetti, Docente di Diritto della transizione energetica, presso l'Università Roma Tre e Paola Brambilla, coordinatrice sottocommissione VIA della Commissione VIA – VAS - AG 324 e AG 332
Alle ore 14.15, presso l'Aula della Commissione Ambiente, le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2023/2413, che modifica la direttiva (UE) 2018/2001, il regolamento (UE) 2018/1999 e la direttiva n. 98/70/CE per quanto riguarda la promozione dell'energia da fonti rinnovabili e che abroga la direttiva (UE) 2015/652 (Atto n. 324) e dello schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 25 novembre 2024, n. 190, recante disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, hanno svolto le seguenti audizioni:
- Marco Marchetti, Docente di Diritto della transizione energetica, presso l'Università Roma Tre
- Paola Brambilla, coordinatrice della sottocommissione VIA della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA – VAS
- rappresentanti del Gestore dei servizi energetici (GSE). (05.11.25)

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Trascrizione
00:00e dispongo all'attivazione della trasmissione attraverso la web tv della Camera.
00:04Le commissioni concludono oggi il ciclo di attenzioni informali
00:07nell'ambito dell'esame dello schermo di decreto legislativo
00:10recante attuazione della direttiva UE 2023-2413
00:14che modifica la direttiva 2018-2001, il regolamento 2018-1999
00:19e la direttiva 98-70 per quanto riguarda la promozione dell'energia da fonti rinnovabili
00:23che ha abrogato la direttiva 2015-652
00:26e dello schermo di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive
00:31al decreto legislativo 25 novembre 2024-1990
00:36recante disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
00:41L'ordine del giorno regala l'audizione informale
00:42Io chiedo un minimo di silenzio, perdonatemi, scusate.
00:47Io chiedo, nell'ordine del giorno regala l'audizione informale di Marco Marchetti
00:51docente di diritto della transizione energetica presso l'Università Roma 3
00:54e ringrazio il professor Marchetti per la partecipazione dei nostri lavori
00:57e gli cedo subito la parola. Prego, professore.
01:00Grazie, signor Presidente, signori deputati.
01:03Il mio intervento riguarda, diciamo così, una riflessione sulle modifiche del decreto 190
01:08alla luce di un testo legislativo che apporta diverse correzioni
01:13e che sembra delineare ormai un quadro verso il quale si sta formando il nostro sistema su questa materia.
01:20Alcune modifiche le ho trovate veramente opportune, soprattutto precisazioni lessicali e interpretative.
01:28Altre, confesso che mi hanno lasciato addestato perplessità,
01:31perché le modifiche sembrano indirizzare la riforma verso una unica direzione,
01:38quella dell'agevolazione, della collocazione in pianti fer,
01:41che risponde ovviamente a principi unionali e a principi ormai consolidati nel nostro ordinamento,
01:47ma forse che meritava più attenzione per quanto riguarda la possibilità di collocazione
01:53sui territori degli impianti fer, soprattutto dei grandi impianti e degli impianti olici,
01:58visto che a valle di queste collocazioni si assiste ormai a contestazioni delle comunità locali
02:04piuttosto rilevanti che creano qualche problema e soprattutto sembrano contraddire
02:09la direzione verso cui stiamo andando.
02:11Una filosofia di condivisione dei territori che forse avrebbe meritato più attenzione,
02:16anche perché noi sappiamo che la soluzione del problema forse non è tutta nell'individuazione delle aree idonee.
02:24Le aree idonee hanno dato una risposta a una mancanza di pianificazione
02:28che ha determinato particolari sofferenze in alcuni territori.
02:31Mi riferisco alla Tuscia, mi riferisco alla Puglia, mi riferisco a parte della Maremma,
02:36mi riferisco a alcune zone della Sicilia, mi riferisco a alcune zone della Basilicata,
02:41dove la saturazione territoriale ha toccato dei limiti che mostrano purtroppo un errore del nostro sistema.
02:47Queste correzioni però non credo che possano venire da un sistema che non considera
02:52questo criterio di collocazione più adeguato.
02:55Che cosa significa questo?
02:57Significa che il nostro ordinamento e il nostro modo di collocare gli impianti
03:01svela diverse difficoltà e diverse contraddizioni nel momento in cui non riesce a risolvere queste soluzioni di conflitto.
03:10Perché? Perché questi impianti spesso vengono vissuti come imposti dalle comunità locali
03:15e soprattutto dai comuni, che sono la prima trincea di scontro di questi impianti sui territori
03:21e che spesso sono la parte sofferente di questo tema.
03:24È stata una grande soluzione del 190 che è quando è stato emesso quello di attribuire ai comuni
03:30la competenza in materia di pass, perché è stata veramente una mossa geniale,
03:36perché ha consentito ai comuni di diventare protagonisti almeno di una parte settoriale di questa materia.
03:41Ma per il resto i comuni sono abbastanza silenti su questo punto e hanno pochissime prerogative.
03:46Tra l'altro, diciamo, le modifiche al 190 di questo testo contengono anche delle limitazioni
03:54che trovo particolarmente pesanti. Mi riferisco proprio a quelle che incidono sulla possibilità di condivisione
04:00con i territori e che forse eviterebbero situazioni come quelle che si stanno verificando in Val di Taro,
04:06come si stanno verificando a Dasciano, dove sono presenti stanze di parchi a olesci enormi sulle crete senesi,
04:13oppure situazioni come quelle che stanno vivendo molti impianti su Manciano,
04:18dove un territorio piccolo, a parcellizzazione molto forte, viene interessata da istanze per paleoliche
04:26e con la presenza di 20 istanze contemporanee di presentazione di impianti multipli.
04:32Quindi siamo in una situazione abbastanza difficile a livello territoriale.
04:35C'è a Valle un mondo che soffre questo tipo di impatto, che soffre questo tipo di collocazioni,
04:41che non riesce ad avere una voce adeguata in capitoli.
04:44Su Val di Taro e Vallecca, considerate che dall'ultimo progetto presentato di due impianti eolici abbastanza consistenti,
04:53che sono circa 70 mega, sono state presentate 700 posizioni da parte dei territori.
04:58Questo significa che c'è qualcosa che non funziona,
05:00significa che non c'è una condivisione dei grandi temi della transizione energetica.
05:05Qualche errore c'è, qualche possibilità di correzione dovremmo anche apportarla.
05:09Non ho condiviso, mi permetto di porvi una riflessione,
05:14perché non ho condiviso ad esempio il mancato utilizzo o comunque l'azzeramento
05:19da quel che risulta dall'articolo 3 del nuovo testo del 190
05:22sull'attuazione dell'articolo 16 della direttiva,
05:26la quale consente che per alcune parti del territorio, per alcune tipologie di impianti,
05:31la nozione di interesse pubblico prevalente possa essere accantonata
05:34per dare spazio a valutazioni istruttoriche approfondite.
05:37In questo modo, cioè con la soluzione che viene adottata di parificare nelle aree donne
05:42l'interesse pubblico prevalente sempre in maniera costante,
05:45si decuota quello che è la valutazione paesoggistica degli interventi,
05:49la valutazione degli impatti territoriali,
05:51e quindi si scende di livello qualitativo nel progetto degli impianti e delle collocazioni.
05:57Mentre noi abbiamo bisogno invece di recuperare la qualità progettuale,
06:01abbiamo bisogno di recuperare i sistemi di collocazione territoriali
06:04e di condividerli con i territori.
06:06D'altra parte, l'Italia su questo si apprestava una sfida,
06:09che era una sfida particolare, molto più ambiziosa.
06:12Il nostro territorio non è l'Olanda, non è il brandeburghese.
06:15Noi abbiamo problemi di collocazione a livello paesoggistico, territoriale, molto delicati.
06:19E quindi noi dovremmo cercare di mettere in questa materia
06:23più qualità progettuali, più attenzione,
06:26e soprattutto rendere più celere la materia
06:28attraverso sistemi di filtrazione diversi.
06:31Non è eliminando i filtri di valutazione,
06:33come per esempio ridurre i poteri della soprintendenza
06:35o ridurre i poteri istruttori dei comuni,
06:38che si raggiunge a questo risultato.
06:39Si raggiunge creando una filosofia di approccio completamente diversa.
06:43Da questo punto di vista, per esempio,
06:45reputo non felice la nuova nozione di cumulo sugli impianti,
06:49che viene suggerita dalla modifica al 190.
06:52Perché il cumulo viene dalla nostra tradizione giuridica ben precisa.
06:56Viene dall'articolo 4 del 28 del 2011,
06:59viene dal decreto ministrale del 2010,
07:01viene dal 152, il testo unico dell'ambiente,
07:04la quale consente una valutazione sommata
07:07di tutti gli intervenuti che avvengono in determinato territorio
07:11o in determinata area.
07:13Noi qui, con la modifica del 190,
07:16abborghiamo questa nozione di cumulo
07:18per sposarne una completamente nuova.
07:20Che cioè, che tiene conto innanzitutto di impianti della stessa fonte,
07:24come se io non dovessi sommare,
07:25a differenza di quello che dice il testo unico dell'ambiente nel legato 4,
07:29non dovessi sommare più tipi di interventi sul territorio,
07:31i quali complessivamente determinano un impatto particolare.
07:35E quindi questa è stata una limitazione che trovo molto forte.
07:38In secondo luogo, addirittura,
07:39si inserisce un concetto di cumulo
07:41limitato alla stessa particella catastale o a quella contigua.
07:45Cioè, non c'è più la visione di area vasta
07:47che era contenuta nel decreto ministeriale del 2010
07:50e che era contenuta nel 152.
07:52Non si fa più riferimento a un contesto territoriale,
07:55che nei nostri paesaggi, nei nostri territori,
07:57possa avere tipizzazioni di dimensioni abbastanza particolari e vari.
08:01No, si tiene conto di una particella catastale.
08:03Tenete conto che in Italia il catasto è disponibile dai privati.
08:07Io posso andare in catasto,
08:08fare un frazionamento di una particella
08:10e creare quindi autonomamente
08:12la possibilità di un cumulo meno sugli impianti.
08:14Questo non è accettabile.
08:16Cioè, è una prerogativa che avrebbe il privato
08:18che dominerebbe su una valutazione
08:21che ha invece una funzione oggettiva
08:23di diminuire o comunque ponderare
08:25gli impatti territoriali degli impianti.
08:28Oltre a questo abbiamo visto
08:29altri tipi di criteri che ci hanno lasciato per presso.
08:33Per esempio,
08:34la modifica della disciplina sulle misure compensative.
08:37Le misure compensative non sono un obolo per i comuni.
08:41Le misure compensative devono essere viste
08:43come il modo di entrare nel primo gradino,
08:46nel primo ingranaggio della transizione energetica italiana,
08:49che sono i comuni,
08:49sono una trincea territoriale prima a cui prestare attenzione.
08:53Condividere con le comunità locali
08:55le collocazioni di questi impianti
08:56attraverso le misure compensative è fondamentale.
09:00La cosa che avrei modificato personalmente
09:02sulle misure compensative
09:04sarebbe stata quella di accendere un fattro
09:06e rendere molto più trasparenti.
09:07E nello stesso tempo di obbligare
09:09il risultato delle misure compensative,
09:11come alcuni comuni più illuminati hanno fatto.
09:13Per esempio, comuni che hanno trasformato
09:15le misure compensative in poli energetici
09:17di proprietà comunale,
09:19comuni che hanno trasformato tutto questo
09:20in efficientamento di tutti gli edifici pubblici,
09:22o che addirittura vanno in autoconsumo
09:25con i propri impianti.
09:26Queste sono misure che consentono veramente
09:29di creare una filosofia di condivisione territoriale
09:32e una filosofia nuova nell'approccio all'energia.
09:35Invece, avere ridotto le misure compensative
09:37che erano quantificate dall'1 al 3%,
09:40averle ridotte in un caso dal 0,5 al 3%
09:45e in un altro dall'1 al 4%,
09:47ma limitate a 5 anni.
09:49Cioè, non al ciclo di vita dell'impianto
09:51come è stato fino adesso,
09:52ma a 5 anni.
09:54Quindi danno una prospettiva di grande vantaggio
09:56per le aziende che installano le imprese,
09:58ma penalizzando i comuni.
09:59Vado subito al volo.
10:04Quindi questo tema delle misure compensative
10:07invece andrebbe utilizzato proprio per dare
10:09una scienza in più ai territori,
10:10creare una filosofia di condivisione
10:12e trasformarle nel primo gradino
10:14dell'efficientamento energetico italiano.
10:16L'autonomia energetica si crea dal basso.
10:18Se noi rendiamo autonomi energeticamente i comuni,
10:21noi rendiamo autonoma energeticamente l'intera nazione.
10:26Dobbiamo partire da lì, come si faceva con la legge 865 del 71
10:29in urbanistica,
10:31quando potevamo pianificare l'espansione di area industriale
10:33e assegnarle per creare aziende con ricadute occupazionali.
10:38Grazie, professore.
10:39Prego, Simeani.
10:43Grazie, presidente.
10:44Devo fare complimenti al professore.
10:49Non per piageria, perché qui davanti,
10:52perché nelle varie audizioni che in questi giorni
10:55ho ascoltato su questi due provvedimenti
10:59ha sintetizzato in maniera chiara
11:02qual è l'obiettivo che questa commissione
11:07e le commissioni, in questo caso anche la decima,
11:09non solo con l'ambiente, dovrebbero seguire.
11:12Perché il tema che noi poniamo,
11:15ormai da tempo l'abbiamo detto,
11:17è ridetto, è ridetto, è ridetto,
11:19lo diciamo anche ora,
11:20è che al di là delle direttive comunitarie
11:23e degli obiettivi comunitari
11:25che l'Europa ci ha dato
11:26e che dobbiamo assolutamente mantenere,
11:29perché quei traguardi non sono asticelle da saltare,
11:33ma sono da attraversare,
11:34su quei punti nessuno,
11:39nessun sindaco, nessuna regione,
11:42io mi sono letto tutte le conferenze
11:44delle regioni di questi anni,
11:48nessuno ha mai messo in discussione
11:49gli obiettivi da raggiungere.
11:53Le uniche cose che sono state messe in discussione
11:57sono le procedure che sono legate al 199 del 2021,
12:05ma anche il decreto a Redonia
12:08che poi ha dato il...
12:11Perché?
12:12Perché il tema principale di un paese come il nostro,
12:16fatto di campanili, di paesaggio,
12:18di scelte di sviluppo economico
12:23che ci sono succedute negli anni,
12:28hanno così condotto attraverso una pianificazione territoriale
12:32che gli stessi comuni,
12:33nel rapporto con la regione, hanno sviluppato.
12:36Cioè la Val d'Orcia,
12:37che logicamente è un territorio bellissimo,
12:41un modello di sviluppo se l'è dato.
12:42Poi se l'agriturismo, l'azienda agricola
12:49si vuole dotare di, come dire,
12:54attraverso anche lo sviluppo
12:56dell'impresa multifunzionale agricola,
12:59una, o diciamo, un miglioramento
13:00della propria efficienza anche reddituale,
13:03quello è l'aspetto che bastava guardato.
13:05Ma un'altra cosa sono le crete senesi di Asciano
13:09pale da 300 metri che non si possono vedere.
13:13Allora cosa vuol dire questo?
13:15Che io credo che noi dovremo,
13:17intanto, come commissioni,
13:20sistemare quegli articoli che diceva il professore.
13:23E nello stesso tempo, nel decreto a Redone,
13:26dobbiamo rivedere il 199,
13:28perché solo lì noi possiamo, in questo caso,
13:32dare la possibilità alle regioni e ai comuni
13:34di poter scegliere qual è il modello
13:36di efficientamento energetico
13:38che l'Europa ci ha dato.
13:41Perché credo che loro possano sviluppare
13:44ancora di più dell'energia
13:46che noi chiediamo di produrre.
13:48Ancora di più, ma lo vogliono decidere loro.
13:50Il luogo e soprattutto la modalità,
13:53e soprattutto il tipo di...
13:56Termo, Presidente.
13:58Il montamiata,
14:00che si è dato un modello di sviluppo,
14:03anche di produzione di energia,
14:04come la geotermia,
14:06non può essere...
14:07Come dire, c'è quello,
14:08poi c'è ancora...
14:09Cioè, ci vogliamo mettere anche
14:10le paleoliche a Manciano
14:12o ci vogliamo dare le paleoliche a Arci dosso.
14:14Ecco, queste cose non è possibile.
14:15Cioè, c'è già un modello.
14:17Lì sviluppano il 30%
14:18dell'energia in tutta la Toscana.
14:20Ecco, io credo che sia
14:21un appesentimento
14:23che non può essere retto.
14:25Grazie, professore,
14:26di questa audizione,
14:27perché la condivido totalmente.
14:29Grazie.
14:29Grazie.
14:29C'è qualche altro intervento?
14:32No?
14:32Allora possiamo ringraziare il professor Marchetti
14:33per il contributore dei nostri lavori
14:35e dichiariamo concluso
14:35l'audizione informale.
14:37Grazie, professore.
14:37Grazie.
14:40È in presenza?
15:03Grazie.
15:33Grazie.
16:03Grazie.
16:04Grazie.
16:05Grazie.
16:06Grazie.
16:07Grazie.
16:08Grazie.
16:09Grazie.
16:10Grazie.
16:11Grazie.
16:12Grazie.
16:13Grazie.
16:14Grazie.
16:15Grazie a tutti.
16:16Grazie a tutti.
16:17Grazie a tutti.
16:18Grazie a tutti.
16:19Grazie a tutti.
16:20Grazie a tutti.
16:21Grazie a tutti.
16:22per l'audizione che ci consente anche di dare un piccolo contributo rispetto alla trasposizione
16:25di questa normativa europea.
16:55grazie a tutti.
16:56Grazie a tutti.
16:57indicazioni della Commissione della nostra Presidente agli aspetti di stretta attinenza
17:02ai percorsi valutativi che sono il primo stadio sotto profilo della valutazione di impatto
17:08ambientale di questo permitting più complesso. Allora io mi permetto di suggerire alcuni
17:13aspetti che sono proprio frutto dell'esperienza quotidiana del lavoro in Commissione. Il primo
17:19riguarda in particolare il tema dell'identificazione delle aree idonee in accoppiamento alle aree di
17:29accelerazione. Ecco sotto questo profilo vorrei sottolineare un problema che spesso si verifica.
17:40delle aree idonee quelle agricole poste in prossimità dei 500 metri da impianti industriali o da zone
17:52classificate come industriali che in prima battuta è corretto che si qualifichino come aree idonee ma
18:01che però generano un loop nel senso che una volta che un'area agricola viene ritenuta idonea in quanto
18:07a 500 metri da una zona produttiva o di sediamento produttivo automaticamente diventa
18:13una sorta di leva e di grimaldello a spesso domino per classificare anche tutte le aree agricole vicine
18:20come idonee. Ecco sotto questo profilo se la normativa prevedesse questa idoneità automatica
18:29esclusivamente con riferimento alla prima applicazione della vicinanza di 500 metri agli
18:37impianti industriali o ad aree classificate come industriali o produttive credo che gran parte del
18:44contenzioso e delle resistenze che troviamo anche come commissione nell'affrontare questi processi
18:51valutativi proprio già sotto il profilo della localizzazione troverebbe un buon punto di compromesso
19:01rispetto all'esigenza di accelerazione ma anche all'esigenza di evitare automatismi che possono poi
19:08pregiudicare anche la costrettezza e la serenità dei processi valutativi. Una seconda cosa la gli
19:15orientamenti della commissione 13 43 20 24 a nostro avviso hanno degli elementi che forse hanno degli
19:25aspetti di interesse per esempio dove suggeriscono l'obbligatorietà dello scoping per i progetti
19:32infrastrutturali relativi ad energie rinnovabili. Mi spiego lo scoping è una procedura che anche come
19:39commissione stiamo utilizzando con il favore dei proponenti perché orienta da subito il proponente
19:46alla presentazione di un studio di impatto ambientale completo che quindi poi non richiede richieste di
19:51integrazioni perdita di tempo e che assicura anche quella completezza sotto il profilo delle misure
19:57litigative e compensative che sono particolarmente importanti per l'accelerazione. Ecco anche questo
20:03suggerimento che viene dalla commissione europea potrebbe essere sicuramente importante. Altro tema
20:11quello delle banche dati e delle piazzaforme. La normativa appunto prevede l'utilizzo di queste banche
20:19dati di queste piattaforme appunto del GSE che potrebbero però essere anche dal punto di vista
20:28esplicito integrate con le due piattaforme europee che il documento di orientamenti della commissione
20:34europea evidenzia esistere già a disposizione degli stati membri per realizzare una banca dati uniforme. In
20:42particolar modo mi riferisco all'Energy Industry Geography Lab e IGL che quindi consente anche di
20:52interiorizzare all'interno delle ottime e meravigliose piattaforme del GSE una serie di
20:59aspetti importanti sotto il profilo della importanza della biodiversità vincolittica che molto spesso non
21:09compaiono e quindi sotto questo profilo potrebbe essere un elemento di ulteriore interesse. Ultimi
21:17due aspetti relativi a questo corpus normativo in fase di trasposizione riguardano in primo luogo
21:24proprio il ruolo della commissione via. Gli orientamenti della commissione evidenziano
21:29l'importanza che gli enti coinvolti nelle valutazioni ambientali dispongano di organismi
21:35adeguati anche sotto il profilo delle non solo delle competenze ma anche delle dotazioni che
21:42vengono messe a loro disposizione. Sotto questo profilo per noi è particolarmente importante il
21:48supporto istruttorio fornito da ISPRA e troviamo delle grosse difficoltà nel concludere il percorso di
21:56convenzionamento con ISPRA che fornisce un supporto istruttorio fondamentale all'istruttoria di valutazione
22:02ambientale della commissione. Infine l'ultimo aspetto e questo chiudo questa piccola parentesi di
22:10di audizione sul primo testo riguarda ovviamente la costruzione di un percorso di conciliazione e
22:20mediazione relativo proprio alle tematiche delle rinnovabili con una funzione anche di interpretazione
22:26di indirizzo. Ecco sotto questo profilo vorrei ricordare che già in qualche anno fa nell'ambito
22:35della penultima legislatura era stato proposto un disegno di legge prima firmataria alla senatrice
22:43Gallone che ipotizzava una mediazione ambientale. È importante sicuramente il ruolo di Arera che è già
22:50stato individuato all'interno dello schema probabilmente potrebbero essere nelle more
22:57dell'attivazione di questo strumento anche per renderlo capace di sopportare immagino una massiva
23:04attivazione da parte dei proponenti di valorizzare magari gli istituti di mediazione già esistenti ai
23:13sensi della normativa 28 2010 che già adesso lavorano in modo importante e hanno esteso le
23:21loro competenze dalla mediazione tradizionalmente civile anche a quella ambientale. Il disegno di
23:28legge era il 1630 del 2019 e credo di aver chiuso la parte sul primo schema. Abbiamo ancora circa un
23:41minuto avvocato. Passo al 190 quindi? Sì, se lei ce la fa in un minuto sì.
23:51Ce la faccio in un minuto. Sul 190 appunto oltre appunto all'auspicio che si intervenga su quel
23:59meccanismo appunto di sterilizzazione dell'effetto automatico sulle aree agricole idonee riguardava
24:07la necessità eh a nostro avviso di fare in modo che eh il l'acquisizione dei titoli edilizi possa
24:14avvenire all'interno dei procedimenti autorizzativi o di pass senza essere necessariamente protromico
24:23perché si tradurrebbe in primo luogo in un rallentamento in un secondo luogo in una complicazione
24:28perché dove questi procedure venissero sottoposti a via avere già un titolo rilasciato prima del
24:35percorso costituisce una eh evidente eh incongruenza rispetto al dettato euro unitario che invece
24:43chiede che le valutazioni ambientali precedano eh il rilascio di qualsiasi titolo. Il secondo
24:49tema è la particolare importanza che ha eh la eh l'affermazione della perdurante necessità
24:57sia della valutazione di incidenza anche dove non c'è la via perché in molti casi i proponenti
25:02la perdono per strada e questo ci pone in collisione con l'ordinamento euro unitario e in
25:08secondo luogo ricordarsi che le soglie di via questo non mi sembra di averlo trovato all'interno
25:13dello schema sono dimezzate nei casi previsti dal decreto ministeriale ministero ambiente del
25:19duemila e quindici e questo tema forse va ricordato i proponenti che spesso si scordano la via a
25:25maggior ragione quando le soglie della verifica sono dimezzate e a concluso ringraziandovi da
25:31vero per questo spazio di di audizione. Grazie. Stata assolutamente dentro i termini. Se ci sono
25:38dei colleghi che intendono intervenire altrimenti ringrazierei Paolo Abranvilla
25:43coordinatrice della sottocommissione via della commissione tecnica di verifica dell'impianto
25:47ambientale dell'impatto ambientale via VAS per il contributore sui nostri lavori e dichiariamo
25:52concluso l'audizione informale. Grazie avvocato. Grazie. Buon lavoro. Grazie presidente. Grazie
25:57onorevoli. Buongiorno. È tolta.
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