Emanuele Linfatti e Matteo Creatini, protagonisti di Margini, raccontano com'è stato lavorare all'unico film italiano nella selezione ufficiale della 37° Settimana della Critica a Venezia 79.
00:00I vostri personaggi fanno di tutto per inseguire un sogno, voi che cosa fareste?
00:09Sicuramente l'inseguire i sogni è un po' il tema centrale, oltre all'amicizia del punk chiaramente di questo film
00:15e come diciamo spesso anche tra di noi, penso che sia interessante vedere un po' il clash che c'è tra la voglia di sognare dei ragazzi del film
00:26che possiamo dire è anche la nostra voglia di sognare, ognuno nel proprio campo, ognuno nel proprio lavoro
00:30che si scontra poi con l'immobilità e con il contesto attorno che è veramente ostile
00:36che quindi fa di tutto per disincentivarti dal sognare, dal farti credere che puoi farcela, realizzare i tuoi sogni e a fare quello che vuoi
00:44quindi noi sogniamo, bisogna vedere se il mondo intorno a noi ci permette di farlo
00:49Sì, sottoscrivo tutto
00:51E invece quanto c'è di voi, i vostri personaggi?
00:56È inevitabilmente, non so come dire, poi forse Edoardo ha una pazienza che io non ho
01:04però non so, è come parlare di Edoardo, è un personaggio di fantasia, quindi è come non parlarne, non so
01:11quindi c'è sempre tutto, cerchi sempre di avvicinare quello che c'è scritto sul foglio a te
01:17perché il foglio è vuoto, le battute sono vuote, non vuote a livello di concetto, a livello tecnico, finché non le riempi
01:26quindi riempi di te sempre
01:29Per quanto mi riguarda è inquietantemente aderente il personaggio perché, a parte magari qualche piccolezza di...
01:35Io non suono il violoncello, però sono musicista, vengo dalla provincia, quindi è stato a tratti commovente, a tratti divertente, a tratti un po' inquietante
01:46vedere come certi passaggi, penso suonare la festa dell'unità, avere problemi con il comune, organizzare una festa, sono veramente delle dinamiche che accadono costantemente, almeno nella mia vita da musicista di provincia, sono accadute tutte
02:00e quindi posso dire che somiglio molto al personaggio, anche se poi chiaramente siamo due persone diverse
02:06Il film è ambientato nel 2008, quindi è un passato, ma non è un passato tanto lontano
02:13Com'è stato mettere in scena e entrare in un film in costume, che però è un in costume così prossimo?
02:22È strano perché personalmente avevo 13 anni nel 2008, quindi si è trattato di vivere il mio momento da 25 anni prima
02:32Quindi è stato veramente strano perché mi sono ritrovato ad essere un 25enne 10 anni prima rispetto a quando poi lo sono stato effettivamente
02:39e quindi si è interessante, poi mancavano i social, c'erano tante dinamiche diverse
02:44quindi è stato bello anche vedere come si sviluppava l'amicizia, come si sviluppava la musica, come si creavano i rapporti in quel momento lì
02:53che personalmente non ho vissuto così intensamente, quindi sì, è stato un bel tuffo in un passato prossimo
02:59E' assurdo pensarci, ci penso che me lo chiedi
03:05Poi la ti viene, sembra una roba molto normale, però effettivamente fai un costume
03:10Eh beh sì, proprio
03:11Costumi che rappresentano un passato, se ne può fare solo un revival di quella roba
03:17però ed è stato, secondo me è stata una delle cose che più ci ha aiutato
03:25l'oggettistica, i costumi, gli oggetti che ci passavano sotto mano
03:32le macchine in cui stavamo sono quelle, cioè sono i film
03:36sono quello che ci ha veramente aiutato fino a fondo, profondamente
03:42perché poi si possono fare discorsi sui massimi sistemi
03:46quando prepari una scena, quando prepari...
03:48ma poi ciò che tocchi, ciò che vedi è quello che conta e ti cambia
03:53Come descrivereste il punk con una sola parola a qualcuno che non sa assolutamente cosa sia?
04:01Ribelle
04:01In una parola è difficile, la dico, anche se non è totalmente esaustiva, però schiantarsi
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