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https://www.pupia.tv - Roma - Fondazione Randstad AI & HUMANITIES: report AI - Conferenza stampa di Giulio Centemero (22.10.25)
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00:00Buongiorno e grazie a chi è in sala e buongiorno e grazie a chi ci segue sulla web tv della
00:09Camera dei Deputati. Per me è un immenso piacere introdurre questa conferenza di presentazione
00:17del rapporto 2025 della Fondazione Randstad AI and Humanities. Si parla tantissimo di
00:25intelligenza artificiale e spesso senza nemmeno cognizione di causa. L'abbiamo vista come
00:32nella migliore delle tradizioni molto spesso come una tragedia. Abbiamo spesso soprattutto da queste
00:40parti voluto sottolineare solamente i rischi e non le opportunità anche se come dimostra questa
00:50ricerca ci sono tantissime opportunità anche relative al mondo del lavoro e soprattutto ci
00:58sono tantissime opportunità se pensiamo per esempio al tema della longevità e del calo delle nascite che
01:06sono due mega trend, due trend quasi globali, non riguardano tutte le geografie ma molte, sicuramente
01:15il mondo sviluppato di cui purtroppo spesso nel mondo istituzionale si parla poco perché ci si perde
01:22nel quotidiano, nel quotidio. Quindi non spendo altre parole e vi ringrazio per essere qua e Lorenzo
01:30Buongiorno a tutti.
01:35Grazie Giulio, chiamo a rappresentare e raccontarci la fondazione Randstad AI and Humanities e Fabio
01:42Costantini è amministratore legato di Randstad Enterprise e rappresentante e consigliere
01:46della fondazione.
01:57Grazie mille Lorenzo, buongiorno a tutti. Prima cosa, grazie mille di essere intervenuti a questo evento.
02:04Io direi che esattamente un anno fa ratificavamo dal notaio la nascita di fondazione Randstad
02:10e oggi l'opportunità era di realmente condividere il lavoro del primo anno in realtà, quindi
02:17fondazione ancora giovanissima ma condividere con voi e poi quello che non tanto i risultati
02:23l'inizio di scenario e che va a validare un po' le motivazioni per le quali fondazione è nata.
02:30Quindi Randstad crea fondazione per guardare alla più grande sfida in questo momento, nei prossimi
02:403-5 anni sul mercato del lavoro, che è quella dell'equilibrio tra le tecnologie e le scienze
02:45umane, cercando come primo aspetto di un po' rifuggire alla banalizzazione del quante professioni
02:53scompariranno e dare dei numeri, ma in realtà aprire un percorso di scoperta tenendo vicini
03:00degli stakeholder che sono le aziende con le quali lavoriamo ma anche start up, quindi un ecosistema,
03:07le istituzioni e quindi per me è un grandissimo onore oggi essere stati ricevuti qui alla
03:12Camera dei Deputati perché il tema del poter trovare la modalità di condividere le sostanziali
03:19problematiche che avremo e le opportunità che ci saranno sul mercato del lavoro, ma anche
03:24un altro punto per me fondamentale come intervenire sulla transizione tra il mondo dell'istruzione
03:30e il mondo del lavoro, il Deputato parlava di megatrend, sono oggettivi e quelli, trend
03:35demografico, quindi nascite in calo, ma oggi il mondo del lavoro, l'innovazione tecnologica
03:42è tanto più veloce di quanto in realtà stia evolvendo il mondo dell'istruzione, quindi
03:48creare questo punto di connessione per noi dentro fondazione, un altro ingrediente, un altro
03:52stakeholder fondamentale sul quale stiamo investendo, abbiamo investito e investiremo è quello
03:57di tenere vicine le istituzioni in una logica non tanto di policy making, un po' il nostro
04:02sogno, ma di poter mettere a contributo tutto il sapere e le aree di scoperte che avremo
04:08attraverso gli incontri e attività di ricerca con le università per capire effettivamente
04:14dove puntare e come creare delle alleanze nel mondo dell'istruzione con il tema delle
04:20tecnologie, quindi meno resistenza, come ragionare sul normare, è indispensabile ma forse
04:25non partire dalla normativa per restringere un campo che è molto più veloce e molto
04:29più inesorabile e immaginare davvero che in realtà cambieranno le professioni, ma a
04:36questo punto mondo dell'istruzione e il principale asset che oggi le aziende hanno, che è le
04:42persone che oggi lavorano in azienda, che sono generazioni che lavoreranno a lungo e le
04:48tematiche di, oggi si dice, upskilling e reskilling, ma come aumentare e migliorare quelle
04:54competenze indispensabili per l'utilizzo al meglio delle tecnologie, reskilling, come
05:00cambiare proprio il mix delle competenze di alcuni profili ed effettivamente anche quali
05:05professioni saranno ibride, sempre più ibride o sostituite ma ne nasceranno delle altre
05:10e quindi oggi con il rapporto che andiamo a presentare diamo una prima vista di come abbiamo
05:15lavorato e qual è la direzione verso la quale andiamo, riteniamo ancora ci voglia evidentemente
05:19del tempo, ma speriamo che raccogliate l'interesse e poi siamo a disposizione per tutti i approfondimenti
05:27del caso. Lorenzo ho parlato troppo, ho capito che stai dicendo.
05:31Scusate, sarò molto cattivo, ecco, perché abbiamo un'ora esatta, quindi abbiamo tanti
05:37relatori e tanti argomenti, però non ti avevo interrotto.
05:40Allora entriamo nel vivo appunto della ricerca di Rasta che ricorda la fondazione fatta con
05:50il Research Institute di cui il professor Colombo che chiedo di raggiungermi qui a presentare
05:55questa ricerca che è frutto del lavoro della fondazione di Research Institute di una serie
05:59di incontri fatti durante l'anno che hanno prodotto una serie di riflessioni che sono qui
06:04di contenuti, arricchite di dati e lascio a te professore presentare.
06:13Grazie anche per la vostra presenza qui, io sono semplicemente il front end di un gruppo
06:18di ricerca che supporta validamente il lavoro della fondazione. Quello che in questo anno
06:27abbiamo fatto è cercare di analizzare un po' più in dettaglio come le AI e le nuove
06:36tecnologie influenzino il mercato del lavoro italiano. Lo facciamo partendo da una premessa
06:44e la premessa è che l'intelligenza artificiale ha un potenziale di spinta alla produttività
06:53che è notevole. Nel nostro paese questo è cruciale per due motivi. Il primo motivo è
06:59perché siamo uno dei paesi in cui la crescita della produttività è più bassa tra tutti
07:03i paesi dell'Ocse, quindi poter usare degli strumenti che ci consentono di incrementarla
07:08è fondamentale. Soprattutto perché l'AI agisce nei settori dove la produttività è più
07:15bassa tipicamente i servizi. Il secondo motivo è legato al calo demografico. Le proiezioni
07:23dell'Istat ci dicono che da qui al 2030, che dal punto di vista dei tempi è praticamente
07:29dopo domani, noi rischiamo di perderci con un milione e mezzo di lavoratori della forza
07:36lavoro. Quindi l'impecchamento della popolazione fa sì che andiamo incontro a meno persone che
07:42lavoreranno. Avere una tecnologia che supporta in questo il lavoro delle persone potrebbe
07:50essere un ottimo strumento per poter compensare la perdita di forza lavoro che c'è.
07:59Come l'AI impatta sul mercato del lavoro? Impatta di fatto in due modi. Se uso una terminologia
08:08cara agli economisti, il primo modo è quello che chiamiamo in gergo il margine estensivo,
08:14cioè quanti lavori l'AI sostituisce, quindi distrugge, quanti lavori crea ex novo. Penso
08:22che nessuno in quest'aula, tutti pensiamo che nel giro di qualche anno ci saranno ben pochi
08:28autisti in circolazione, semplicemente perché le macchine si guideranno da sole. Questo è
08:34un esempio del fatto che l'AI evidentemente distruggerà dei posti di lavoro. Al tempo stesso
08:41abbiamo conosciuto la nascita, abbiamo visto la nascita di tantissimi lavori in ambito
08:47tecnologico che prima non esistevano. Quindi questo è il primo effetto e questo è l'effetto
08:53che tutti sottolineano. In realtà questo effetto non è l'effetto principale, perché di tutti
09:00i lavori che verranno fatti, la maggior parte di questi lavori continuerà a esistere. Quello
09:05che però accadrà, e questo è il cosiddetto margine intensivo, è che questi stessi lavori
09:09verranno trasformati dalla tecnologia. E questo è un aspetto interessante. Nell'aula ci sono
09:17molti giornalisti, ditemi voi quanto la vostra professione è stata trasformata in pochi
09:22mesi dall'intelligenza artificiale generativa. Ho pensato anche alla professione dei medici,
09:28visto la capacità di questi strumenti di riconoscere le immagini, sempre più i radiologi
09:33dovranno imparare a lavorare con queste tecnologie. Allora questo è un aspetto interessante, perché
09:41ha a che fare con come le tecnologie cambiano il modo con cui noi lavoriamo. E lo fanno
09:50in un modo da un certo punto di vista inaspettato, dall'altro anche in maniera assolutamente
09:57rilevante. Per darvi un'idea, noi abbiamo cercato di stimare qual è l'impatto, usando
10:10questo termine che chiamiamo esposizione, che è un termine neutro, della intelligenza
10:15artificiale nel mercato del lavoro italiano. L'abbiamo fatto andando a guardare attività
10:20per attività, cosa fanno nelle singole professioni e poi stimando, ci sono tanti anche studi che
10:27lo fanno, qual è l'impatto sulle singole professioni dell'intelligenza artificiale.
10:32e l'abbiamo rapportato alla forza lavoro italiana. Mentre, diciamo così, le tecnologie
10:42classiche, che sono quelle legate all'automazione, impattano circa 10 milioni di lavoratori in
10:49Italia, quindi sono quasi metà della forza lavoro italiana, ma solo il 10% di questi sono lavoratori
10:59high skilled, l'intelligenza artificiale impatta 8 milioni e mezzo di persone, di cui 67%
11:06high skilled. Perché? Perché questa è una tecnologia quindi che impatta su occupazioni
11:11che prima di adesso erano stati considerati immuni all'impatto del progresso tecnico, anzi
11:18erano quelli che hanno sfruttato di più il progresso tecnico, perché di fatto l'intelligenza
11:22artificiale ha a che fare con attività di carattere cognitivo non rutinario che noi pensavamo
11:28essere non intaccabili dalla tecnologia. Gestire questo processo è la sfida che abbiamo
11:36di fronte, che è una sfida duplice. Un primo luogo è una sfida sul sistema educativo, perché
11:42è evidente che l'intelligenza artificiale cambia il modo con cui noi apprendiamo. Non
11:47apprendiamo più, noi siamo abituati ad apprendere, almeno quelli che hanno almeno la mia età,
11:52sono abituati ad apprendere con un metodo di apprendimento che possiamo chiamare di carattere
11:56riflessivo. Abbiamo studiato sui libri, abbiamo pensato, abbiamo cercato di capire una cosa
12:03piuttosto che l'altra, eccetera. L'apprendimento basato sull'intelligenza artificiale è più
12:08di tipo reattivo, domanda-risposta. Cambia il modo con cui si apprende e nei dibattiti
12:18che abbiamo avuto insieme alla fondazione ci hanno anche spiegato, ad esempio, che diverse
12:23aree del cervello vengono attivate a seconda del modo di apprendimento. Allora, questo evidentemente
12:29costituisce una sfida per il sistema formativo. Non possiamo più pensare che in presenza di
12:34questi strumenti insegniamo ai nostri studenti e ai nostri ragazzi allo stesso modo in cui
12:39insegnavamo prima. Al tempo stesso però questi strumenti sono uno strumento potente di conoscenza,
12:46quindi sfruttare la potenza della conoscenza nel modo più appropriato potrebbe essere un
12:53enorme vantaggio per il sistema formativo ed educativo. In secondo luogo, e questa è
12:57l'altra grande sfida, è nell'ambito aziendale. Dobbiamo imparare a far lavorare le persone con
13:05le macchine, non al posto delle macchine. Dico macchine in termini generali, con la tecnologia
13:10non al posto della tecnologia, ma questa è una sfida notevole. In più è complicata,
13:17diciamo così, dal fatto che la maggior parte delle occupazioni che sono più esposte al progresso
13:23tecnico e soprattutto all'intelligenza artificiale sono anche le stesse professioni che tendono
13:28a essere svuoti più da remoto. Il che significa che le aziende devono gestire una forza lavoro
13:37che interagisce da distanza con degli algoritmi o con delle macchine e al tempo stesso deve
13:44imparare a cooperare tra di loro. Questo è una sfida epocale. Penso che il dipartimento
13:51di HR management sia forse la funzione più cruciale per un'impresa. Un'impresa che è
13:58in grado di catturare e gestire al meglio questo processo e quella che avrà successo.
14:05Ultimo tema è quello della governance. È un tema su cui siamo anche molto confrontati.
14:14è chiaramente un problema che è un problema rilevante perché non sappiamo bene questi
14:24algoritmi come sono costruiti, non sono molto trasparenti e soprattutto noi non abbiamo
14:28il possesso della tecnologia perché in realtà non abbiamo una sovranità tecnologica in questo.
14:36Questo però non ci deve fermare perché se abbiamo perso il treno dello sviluppo
14:43dell'AI, non dobbiamo perdere il treno dell'adozione dell'AI perché altrimenti sarebbe una perdita
14:49per tutti.
14:51Grazie, grazie professore.
14:56La fondazione, grazie professore, la fondazione Reinstad ha promosso un PhD coordinato dal professor
15:05Lesley che è professore di etica e tecnologia alla Queen's Binary University e l'Allan Turing Institute
15:12e la ricerca, il PhD di ricerca è stato sviluppato da Elona, da studentessa Elona Shatri
15:20che si è recentemente preso appunto, ha concluso il suo PhD.
15:25La ricerca riguarda le attività svolte durante la fellowship con UNESCO, quindi grazie al contributo
15:32alla presenza del professore all'interno, la collaborazione del professore all'interno
15:35di UNESCO, focalizzata sullo sviluppo di strumenti e metodologie per aiutare i governi e istituzioni
15:39a progettare e implementare politiche pubbliche sull'intelligenza artificiale in modo etico
15:43e responsabile.
15:45Uno dei motivi per cui poi abbiamo anche proprio deciso di promuoverla in questo luogo.
15:49Now we're gonna switch to English, professor.
15:51I'm sorry you didn't understand anything.
15:53I mean what happened till now, but I mean the stage is yours and Elona, the stage is yours.
15:59Thank you so much.
16:00It's really a pleasure to be here.
16:02Thank you for inviting us to come and present the research.
16:06So the context of the project, and it really will be Elona who's just received her doctorate
16:12a couple months ago, right?
16:16Elona will present the research, but I'll just put it into context for everybody.
16:20So we know that the past couple of years we've experienced a real industrial revolution
16:25in AI, unprecedented.
16:27So in 2022 November, ChatGPT is launched.
16:31That then triggers a kind of a windfall for both small companies adopting the Gen AI applications
16:40that are basically anchored in the activities of larger companies.
16:46So in tandem with this, UNESCO's been working to advance what's called the AI ethics recommendation.
16:56So in 2021, the 193 UNESCO member states adopted this AI ethics recommendation.
17:02It was the most inclusive AI ethics guidelines or framework ever published.
17:09The 193 member states cover obviously Africa, Central and South America, Southeast Asia,
17:14all of the countries.
17:16And so basically at the time in late 2021, UNESCO really wanted to have some practical instruments
17:24or mechanisms that came along with this framework.
17:27And so I'm on the high-level expert group that's in charge of advancing the recommendation.
17:33And also I chair a second high-level expert group for UNESCO on ecosystem-level AI governance.
17:38And so at the time, what UNESCO wanted to do is they wanted to construct what's called a readiness assessment methodology.
17:46And so basically this is a methodology that's used by UNESCO member states to assess their preparedness
17:55to adopt and advance artificial intelligence responsibly and in a human rights-based way.
18:02And I remember in 2022 when we finished it, we thought we would get about half a dozen member states
18:11to pilot the readiness assessment methodology, which is done, it's pretty extensive.
18:15It covers social, legal, infrastructural, technical, covers many different areas of readiness.
18:24And so we thought we'd have maybe half a dozen, maybe a dozen that would actually go through this extensive process
18:30of evaluating the country's public sector readiness to adopt the AI.
18:35Within a year we had, I think, four dozen.
18:38Within now two or three years we have six dozen.
18:41So I think almost 70 UNESCO member states that are doing this.
18:46And these states range from, you know, what we'd recognize in the EU context,
18:51but also primarily in Africa and Central and South America, Southeast Asia, basically all over.
18:58So basically our project in this context comes from the, we have so much information coming in
19:07from these readiness assessment methodologies that the UNESCO wanted to sort of translate some
19:13of these findings from all over the world into a usable facility to advance ecosystem level AI governance,
19:21which is to say if you just imagine the pressures, infrastructural pressures that these member states have to adopt responsibly, right?
19:30You need good data infrastructure, you need compute infrastructure, you need soft infrastructure,
19:38you need skills infrastructure, and there are real challenges for the member states
19:43to catch up with what is this rapid pace of adoption.
19:47And so basically this project supported generously by Runtstad Foundation was to build this facility
19:54so that some of the insights from these readiness assessment methodologies could be translated into usable policy
20:00for both nation states from the global south, but also from the EU and in the global north in Asia as well.
20:10So with that, I'll turn it over to Alona who will give a little bit more about the project.
20:15Yeah, I will just talk a little bit shortly because it will build up on what David already mentioned.
20:20So in the past six months, we were working in three work streams with UNESCO.
20:25The first one is the supporting G20 presidency, South African presidency,
20:30on creating the technology policy assistance facility.
20:34The second one is helping the Flamish government with getting them AI ready basically on the public administration side.
20:41And the final one is understanding and trying to see if there are any trends,
20:46emergent trends coming from the readiness assessment methodologies from these different countries.
20:52So in the technology policy assistance facility, as I said, was supported by UNESCO and it was under, it was welcomed,
21:03I think it was, yeah, beginning of October in one of the conferences in the G20 in South Africa.
21:10And the idea behind this facility is to help G20 members, but also other countries and especially the SIDS and the developing countries.
21:24But that's not the extent of it.
21:26Any country can actually use the technology policy assistance facility.
21:31And then what does the facility include?
21:34It includes the, there is an expert site directory, which are coming usually from the experts networks, which are built in UNESCO.
21:44Then you'll have the training and guidance and case studies coming from different countries
21:50and how they have used, usually how they've used the readiness assessment methodology
21:55and the recommendations that are coming from these trends in policy making.
22:00And these are some of the parts of the facility.
22:04I was, I was leading the work on creating the, the policy design tool.
22:12And this tool is, is almost like designing a menu.
22:17And it can be tailored to different countries and different policy makers on how they want to use it.
22:24So it's made for public administration, anyone who works in policy making, researchers and so on.
22:32And it covers the key areas that David already mentioned.
22:34So one of the areas is the enabling infrastructure, which would allow for AI governance
22:41and exploring how AI could actually, could actually help public administration, but not only that.
22:47Legislation and policy, sustainability and society, economic measures and innovation.
22:52And finally, research and capacity building.
22:56So this is a look, this is the, the view of the policy tool that I developed during the fellowship.
23:03And there is a barcode, which is not totally visible in there.
23:07But if you approach me after this, I can give you the link to it and you can see it yourself.
23:13It will probably not work on your phones.
23:15So this is better on the web, but it's, it's quite an interesting tool because it does translate
23:21all these findings from the readiness assessment methodologies and the AI ethics recommendations
23:26that are coming from UNESCO into a tool that is very easy to use for anyone in policy making.
23:33And this tool includes, as you can see, so you have the policy initiatives across these five
23:38different areas and then across five different stages of development of these policies.
23:44Then we also give some examples on how different countries have been using or creating such policies.
23:55so you can actually have an idea on how different countries use this policy.
24:00And then we also have a list of, okay, well, you can, you can, I would love if everyone
24:08can go and explore it.
24:10And then the other one is, again, helping the Flamish public administration in different work
24:16streams and getting them AI ready.
24:19And then the analysis of the REVs.
24:23I was saying that before that I'm sorry, it's a little bit, I'm in bed, I'm in bed, I'm
24:28in bed, I'm in bed, I'm in bed, I'm just for interrupting you, stopping you, but I'm sorry,
24:32it's my job now.
24:33Yeah.
24:34Okay, thank you very much.
24:36Thank you.
24:37Applaus
24:38E abbiamo voluto adesso portare anche, diciamo, esempi di applicazione, cosa succede oggi nel mondo
24:47del mondo.
24:49Chiamo con me Anastasia Buda che è Head of ESG CSR Internal Communication di Samsung e Gianpaolo
24:57Barozzi che è Chief Innovation Technology Officer di Cisco.
25:07Siamo quasi nei tempi, quasi.
25:09Allora, abbiamo appunto avuto, diciamo, sia la spiegazione di questo rapporto tra responsabilità,
25:23etica e competenze soft nell'utilizzo dell'AI oggi nelle aziende.
25:28proveremo un attimo a dipanare il discorso attraverso appunto il vostro racconto e inizio da Anastasia Buda
25:38chiedendogli appunto questa responsabilità sociale e competenze soft.
25:43C'è un fattore che è sempre più importante e crescente della competenze umane, delle soft skill in questo rapporto con l'AI.
25:52Mi piacerebbe appunto avere il tuo punto di vista e la tua esperienza su questo.
25:57Allora, innanzitutto grazie mille per l'invito e anche un po' emozionante, insomma, sedere in questa cornice.
26:07Allora, io ti porto una testimonianza che è data ovviamente dalla mia esperienza sul campo.
26:16Noi come responsabilità sociale, insomma, da oltre dieci anni lavoriamo nel mondo della formazione.
26:23E mi piace sempre dire, e a volte insomma un po' le scuole, le università, anche i nostri stakeholders si stupiscono
26:30perché si chiedono, insomma, come mai Samsung non porti gli smartphone, la tecnologia all'interno delle classi
26:39perché non inseriamo a fare coding, perché non insegniamo a progettare uno smartphone.
26:44E in realtà la mia risposta è sempre la stessa. La nostra non è un'azienda che fa tecnologia.
26:51La nostra è un'azienda che da sempre investe in innovazione.
26:55Ci sono i colleghi di Cisco, insomma, o comunque pensiamo anche a IBM, numero uno per brevetti depositati.
27:01Insomma, aziende che sono nel territorio a livello globale in questi termini
27:07non possono pensare di sopravvivere sul territorio e di considerarsi aziende sostenibili
27:13se non investono prima di tutto in innovazione.
27:16E innovazione ovviamente parte dalla ricerca e la ricerca parte dalla formazione.
27:22Quindi il punto centrale di perché lo facciamo, perché dobbiamo trasferire competenze.
27:27E questo obbligo, questo senso civico, questa responsabilità civica ovviamente attiene al mondo delle istituzioni,
27:37al mondo della ricerca, ma anche al mondo delle aziende.
27:42Cosa osserviamo?
27:44È banalmente che in dieci anni io ho cambiato all'interno del mio mestiere centomila mestieri.
27:51Lavorando nel mondo delle scuole sono cambiate anche le priorità.
27:54Prima si parlava di coding, quindi era una grande innovazione anche introdurre l'ora del codice nelle scuole.
28:01Poi si parlava di digitalizzazione della didattica, quindi un passaggio da didattica frontale a didattica collaborativa.
28:08E poi ancora il tema del cyberbullismo, del galateo digitale, delle fake news.
28:15E ad oggi ancora il tema dell'intelligenza artificiale.
28:18Il tema è sempre lo stesso, nel senso che se noi pensiamo anche alle nostre generazioni,
28:24c'è sempre stata una tecnologia, c'è sempre stata un'innovazione che entra nel mercato
28:30e ognuno di noi ha dovuto fare i conti con il cosiddetto re-skilling.
28:35Anch'io ho dovuto continuare a investire in formazione.
28:41Quello che cambia oggi è la velocità e purtroppo su questo non possiamo vincere.
28:48Ho partecipato a un convegno qualche settimana fa e la domanda un po' provocatoria era
28:55la lepre può essere raggiunta dalla tartaruga?
29:00E la risposta era assolutamente sì attraverso la democrazia, attraverso il pensiero critico.
29:07Questo luogo è la testimonianza del fatto che le cose, le infrastrutture, il controllo, non il legare,
29:16ma il controllare, far funzionare al meglio, disciplinare, tutolare i nostri giovani, ovviamente,
29:23che sono il futuro, è qualcosa che va fatto con lentezza.
29:26E la lentezza significa anche pensiero critico.
29:29E ricordo perché spesso la parola pensiero critico viene utilizzata, ma qual è la vera definizione?
29:35Pensiero critico è cercare di guardare l'altro, di rifletterci nell'occhio dell'altro,
29:42cercando di mettere da parte tutti i nostri preconcetti, tutti i nostri bias, tutte le nostre certezze
29:48e questo è un lavoro non semplice rispetto al quale abbiamo un obbligo formativo importante.
29:54Quindi una competenza di soft skill per il pensiero critico, ma è interessante anche vedere la parte
29:59di formazione e competenze sul mondo ICT, perché l'AI poi nasce, non dico finisce,
30:04ma nasce e si coltiva nel mondo ICT.
30:07Gian Paolo Barozzi.
30:09Dunque, prima di tutto, ancora grazie di essere qua, è veramente un momento importante.
30:16Io mi occupo di tecnologie di innovazione a livello globale per Cisco seduto a Milano,
30:21quindi ho l'opportunità di partecipare sia alla vita del nostro paese che avere un osservatorio
30:27molto più ampio.
30:28La cosa interessante è che fin dagli anni sessanta con il libro Le due culture di Snow,
30:35la parte più umanistica, la parte più tecnologica, c'è sempre stata questa grossa distinzione.
30:41Noi siamo due anni che stiamo facendo un'analisi delle competenze necessarie nel nostro ambito,
30:47nell'ambito ICT.
30:48facciamo un'analisi di 50 lavori all'interno del mercato del G7, quindi Italia inclusa,
30:56e ci chiediamo quali sono le competenze necessarie e soprattutto come l'intelligenza artificiale
31:01sta influenzando questi lavori.
31:03Il risultato è che su 50 il 78% ha avuto una grossa accelerazione sulla necessità di competenze AI,
31:13ma la cosa ancora più interessante è che da quest'anno abbiamo visto l'inizio di una richiesta
31:18e una necessità di specializzazione e competenze umanistiche, quindi un ponte tra questi due mondi.
31:26Il modo più semplice per capirlo è che noi stiamo sviluppando grandi modelli di linguaggio,
31:34quindi i linguisti straordinariamente stanno tornando ad essere estremamente importanti ed interessanti,
31:41ma soprattutto abbiamo visto una grossa intenzione e interesse nei confronti dell'etica e della filosofia.
31:51Abbiamo un aumento del 170% e del 150% di competenze filosofiche e etiche in lavori dell'ICT.
32:02Quindi questo è un elemento estremamente interessante perché ci permette in un momento come questo,
32:09in cui è stata citata la rivoluzione industriale, ma dal mio punto di vista credo che noi non abbiamo mai vissuto
32:16una trasformazione tecnologica e sociale come quella che stiamo vivendo in questi giorni,
32:22per la sua diffusione e soprattutto per la sua velocità, come si diceva prima.
32:29Io ho un gruppo WhatsApp con amici che lavorano nello stesso campo ed è intitolato
32:34cosa è successo ogni tanto che dormivamo, perché ogni mattina ci svegliamo e c'è una novità.
32:39Quindi l'importante è mantenere la capacità di sviluppare queste competenze.
32:45Quindi rimango un attimo su di te, perché poi qui si apre anche un tema che è capacità,
32:53ma anche un tema di responsabilità, no?
32:56Cioè in questa epoca di agency, agenti autonomi, no?
33:01Ma quindi la responsabilità doveva finire?
33:04Come articoliamo il discorso della responsabilità all'interno delle nostre aziende?
33:08È vero che è un tema legislativo, ma poi diventa un tema operativo di tutti i giorni?
33:13Sì, è molto bella la definizione della responsabilità,
33:17perché come azienda abbiamo deciso di chiamarla Responsible AI,
33:21quindi un'intelligenza artificiale applicata in modo responsabile nell'azienda.
33:28Prima è stata citata la parola controllo.
33:31Devo dire che a me piace molto di più il concetto di responsabilità e di governance,
33:37che non è un semplice controllo, ma è la decisione comune di cosa fare e come farlo.
33:45Dal passare dal si può fare, quindi lo facciamo, al si può fare, ma decidiamo di non farlo.
33:53Quello che si sta sviluppando sia in ambito pubblico che privato è la definizione di principi,
34:00quindi di nuovo torniamo alla filosofia.
34:02Anche all'interno di aziende tecnologiche noi abbiamo sviluppato dei principi di applicazione dell'intelligenza artificiale,
34:08che pongono l'uomo al centro.
34:10Dov'è la responsabilità?
34:12Ci sono due concetti molto interessanti che vengono dall'inglese.
34:16Human in the loop, quindi l'essere umano nel loop di funzionamento dell'intelligenza artificiale,
34:23quindi non abbandonare mai lo strumento a se stesso.
34:27E man mano che gli agenti si sviluppano è human over the loop.
34:33Anche quando l'intelligenza artificiale incomincia a svolgere delle attività molto più complesse,
34:40lavorando tra agenti, l'uomo deve essere, l'essere umano deve essere sempre coinvolto.
34:47Quindi la responsabilità è e deve restare da parte dell'essere umano.
34:52E chiudo, è una collaborazione che deve essere fatta tra pubblico e privato.
34:57Perché quando manca questo allineamento nel sonno della ragione si creano mostri.
35:05E questo è uno dei motivi principali per cui proprio siamo qui,
35:11perché crediamo fortemente che tutto il lavoro che stiamo facendo
35:14è anche un lavoro che deve essere sposato dal pubblico.
35:17Abbiamo avuto prima l'onore di presentare questo lavoro al Presidente della Camera Fontana,
35:22che appunto si è sentito anche protagonista di questa warning generale di come trovare,
35:31per cui ci ha invitato a promuovere congiuntamente poi un convegno di cui vi aggiorneremo sicuramente
35:37qualora appunto avremo più certezza di date e del suo sviluppo.
35:43Ma è interessante questo tema di responsabilità,
35:46perché alla fine è human in the loop over the loop,
35:49ma la responsabilità è dell'uomo.
35:51Perché è inutile provare, come si è tentato a volte,
35:54di addossare responsabilità alle macchine.
35:56Le macchine non possono, e la legge su questo,
35:58tutte le leggi dagli acti in giù sono molto chiare,
36:01le macchine non possono avere responsabilità.
36:03Ora quindi mi dico la nostra responsabilità in primis è quella di educare la macchina,
36:07cioè di eliminarne i bias, e voi come state, la vostra esperienza su questo?
36:14Noi, l'azienda che rappresento fa il prodotto, ok?
36:22Quindi è innegabile che ci sia una responsabilità,
36:26perché è il luogo dal quale insomma si abilitano tutta una serie di cose.
36:32e muto le parole dei colleghi, nel senso che abbiamo detto
36:37se da una parte c'è il pensiero critico, dall'altra ci sono i bias, no?
36:44E penso che ognuno di noi non possa, diciamo, nascondersi
36:51e non ammettere a se stesso che comunque ognuno di noi ha una serie di bias,
36:56cioè per natura li abbiamo, abbiamo tutta una serie di preconcetti.
37:01Io vengo da una mamma del sud-est asiatico e, piccola storia triste,
37:08insomma, quando mi sono trasferita con mio marito andai alla prima riunione di condominio
37:13e l'amministratore di condominio era convinto che io fossi la tata filippina dei figli di mio marito,
37:22cosa che ovviamente non era corretto, ma chiaramente ho offeso tantissimo l'amministratore di condominio,
37:29ma detto ciò, nella sua testa c'era un bias più o meno veritiero.
37:35Se noi pensiamo alla macchina, se pensiamo all'intelligenza artificiale,
37:39prima cosa il termine, che ha inventato il termine
37:43intelligenza artificiale fondamentalmente voleva vendere, voleva prendere dei fondi, no?
37:49Voleva attirare degli investitori, quindi ha deciso di chiamare questa cosa come un qualcosa di intelligente.
37:55E noi, in un qualche modo, ci siamo autoconvinti che l'intelligenza artificiale sia intelligente.
38:01Anche questo è un bias.
38:03In realtà l'intelligenza artificiale, ad oggi, è una scatola che ovviamente,
38:07adesso c'è tutto il tema dell'intelligenza generativa, però va da sé,
38:11e non possiamo nasconderlo, che sia un grande basket alimentato da una cultura tipicamente occidentale
38:21e da una visione sicuramente anche prettamente maschile.
38:25Ovviamente non ne faccio un discorso stessista, ma va da sé che noi nei libri di scuola,
38:29alle medie, alle elementari, in università e alle superiori, abbiamo studiato tipicamente da
38:35e attraverso una narrazione maschile e una narrazione occidentale.
38:41Questo chiaramente è un tema sul quale riflettere, ma che rappresenta non un rischio, un'opportunità.
38:47Abbiamo l'opportunità di cambiare le cose e di educare la macchina affinché questa macchina,
38:54questa intelligenza sia veramente inclusiva, abbia il numero minimo necessario di bias
39:03e abbia una visione più completa.
39:05Questo perché dobbiamo farlo? Perché è innegabile, possiamo dire smartphone sì, smartphone no,
39:10educazione sì al digitale o meno, siamo più o meno nativi digitali,
39:15ma mia figlia studia attraverso l'intelligenza artificiale.
39:19Impedirglielo ha risultato zero.
39:22Quindi o da una parte la educo al pensiero critico,
39:25dall'altra parte la educo a capire che la signora del Pulizie non è necessariamente filippina,
39:32come il terrorista non è necessariamente vestito alla Rambo.
39:40La raccontento l'amministratore di condominio di avere la sua GAF in diretta nella sala stampa.
39:47In diretta stampa, assolutamente.
39:49Vabbè, ma è la giusta vendetta, è la giusta vendetta.
39:52Un'ultima veramente domanda telegrafica e un po' fuoricopione, vi dico anche perché,
39:59perché ormai soprattutto sulla stampa, diciamo, estra si legge, siamo nell'hype delle AI,
40:04cioè stiamo già cominciando a leggere più e più critiche che dicono
40:07la bolla per questioni finanziarie, sono una serie di dati, siamo in bolla,
40:11sta saltata, anzi forse è già saltata, le aziende la stanno di smettere, eccetera, eccetera, eccetera.
40:17Vostra opinione, perché qua non si parla né di fatti, né potete ovviamente,
40:22e magari qualcosa non potete neanche dire, quindi, insomma, vostra opinione,
40:26è la stessa cosa che è successa nel dot com, cioè la grande bolla, eccetera, e si sconfia tutto,
40:31o qua qualcosa c'è di diverso, telegrafico?
40:34No, assolutamente no, nel senso, non voglio parlare dell'aspetto finanziario
40:45in cui c'è indubbiamente un circolo di autopompaggio, ma la tecnologia è qui per restare.
40:55La tecnologia è già tra di noi, è già nei nostri telefoni, è già nella maggior parte dei nostri strumenti,
41:02quindi assolutamente no.
41:05Però fatemi dire una cosa per chiudere.
41:07Continuiamo a parlare di, mi è piaciuto moltissimo questa intelligenza artificiale, due pensieri.
41:12Il primo, un grande teorico della computer science ha detto che chiedersi se un computer pensa
41:21non ha senso come chiedersi se un sottomarino nuoti.
41:26E la seconda cosa è, io ho grande fiducia negli esseri umani, perché fino adesso c'è una cosa
41:33che l'intelligenza artificiale non è riuscita a fare, ed è essere generosa.
41:37Nel codice dell'intelligenza artificiale c'è sempre un obiettivo, sempre.
41:44La nostra capacità di prendere delle decisioni che sono a volte totalmente contro ogni nostro vantaggio
41:52o ogni nostro scopo è ancora un elemento di grande differenzazione.
41:57Quindi non è una bolla e noi, secondo me, possiamo stare seri.
42:02Cito il termine del dottor Questantini, il megatrend.
42:09I megatrend sono un fenomeno che riguarda più generazioni e che noi non possiamo fermare,
42:18indipendentemente da cosa facciamo o non facciamo, quanto limitiamo e non limitiamo.
42:23Quindi l'intelligenza artificiale fa parte dei megatrend, quindi dobbiamo imparare a navigare all'interno di questo sistema.
42:31Una marea che comunque non si può fermare.
42:35Va bene, grazie mille, grazie.
42:37Grazie.
42:41Allora, prima di chiudere e quindi dare la parola al padrone di casa, all'onorevole Centemero, per la chiusura lavori,
42:46io ci tengo a fare un ringraziamento a tutti coloro che sia dal Research Institute che dalla Fondazione Ranstan
42:51hanno lavorato quest'anno per l'emerge di questi contenuti, ovviamente per un ringraziamento a Elona Sciatri,
42:58e al Professor Leslie per il loro contributo, ma soprattutto, e qui vado in ordine sparso,
43:03a Rossella Fasola, Federica Romano, a Fabio Costantini, per il lavoro che abbiamo fatto fino a...
43:11e al Professor Emilio Colombo, per il lavoro che abbiamo fatto fino adesso, e un ringraziamento a tutte le aziende che stanno sostenendo,
43:19e più che altro partecipando a questo workshop di ricerca, come noi l'abbiamo definito.
43:26Grazie.
43:31Grazie, grazie Lorenzo, grazie a tutti.
43:35Essendo in Commissione Finanze ho colto lo spunto che viene posto più volte rispetto a...
43:41Siamo in una bolla come ai tempi di Tiscali, buongiorno.it, o non siamo in una bolla?
43:45E questo, dal punto di vista finanziario, lo andremo a verificare.
43:48È vero che i multipli sono alti, appena ci metti le AI, ma è anche vero che è pura forza tecnica finanziaria.
43:56Dall'altro lato, è molto importante quello che state facendo, al di là della dimensione del lavoro,
44:04che è un po' il vostro mestiere, però nella relazione tra tecnologia e umanesimo.
44:10Perché spesso quando si pensa alla tecnologia, si pensa al futuro, pensiamo a riferimenti come Axley o Orwell,
44:22quindi un futuro triviale o un futuro tribale, però la speranza viene da Asimov, secondo me,
44:31dove si capisce nella sua mitica opera che solo l'uomo può decidere di usare la tecnologia per fare male all'uomo.
44:40E quindi dobbiamo essere noi in grado di usarla per bene, a servizio dell'essere umano.
44:47Grazie e grazie per essere venuti.
44:49Grazie.
44:51Grazie.
44:52Grazie.
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