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https://www.pupia.tv - Roma - ​Congedo parentale – Audizione – Confindustria e Confprofessioni
Alle ore 14.15, la Commissione Lavoro ha svolto l'audizione di rappresentanti di Confindustria e di Confprofessioni nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il congedo di maternità e di paternità obbligatorio, il congedo parentale, il congedo per la malattia del figlio, nonché altre misure a sostegno della maternità e della paternità.(15.10.25)

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Trascrizione
00:00...professioni nell'ambito, buongiorno, prego, comodatevi, bene, prego, prego, comodatevi
00:09pure, recante politica al testo unico, decreto legislativo 151, congello di maternità e
00:16paternità, si può partecipare anche da remoto, bene, trasmetteremo sulla web tv della Camera
00:25e deputati, a condizione che vi sia il consenso da parte di interessati, mi pare di sì, bene,
00:31quindi siamo già online, sì, intervengono in videoconferenza per Confindustria, l'avvocato
00:36Marchetti, Executive Advisor Lavoro e Relazioni Industriali, Area Lavoro, Welfare e Capitale
00:41Umano, l'avvocato Chiara Papaduli, Advisor Parlamento e Governo, Area Rapporti Istituzionali, presenti
00:49per Confcommercio, la dottoressa Larenza, componente ufficio studi di Confprofessioni, scusi qui
00:54Confprofessioni, sì appunto, non Confcommercio, c'è un refuso, scusate, la dottoressa Cicozzi,
01:01componente ufficio studi di Confprofessioni, circa dieci minuti a testa, passiamo la parola
01:06quindi all'avvocato Marchetti, buongiorno, prego, lo ascoltiamo, deve attivare il microfono,
01:24si dice il microfono ancora spento
01:29ci sentite adesso? Ottimo
01:40Buongiorno Presidente, grazie per l'ascolto che viene accordato a Confindustria su questi
01:51undici proposti di legge, noi come rappresentanti delle imprese non possiamo che premettere qualcosa
02:01che riguarda i problemi connessi alla riduzione della popolazione in età lavorativa connessa
02:07al calo delle nascite. Proprio ieri il direttore del nostro centro studi ha svolto un'audizione
02:13presso la commissione d'inchiesta sugli effetti della transizione demografica su questi temi,
02:18quindi abbiamo dei dati molto recenti. Sappiamo che si stima che nel 2050 le persone che hanno
02:28più di 65 anni potrebbero rappresentare quasi il 35% della popolazione e che sempre nel 2050
02:36si rischia il fatidico rapporto 1 a 1 tra lavoratori, cittadini in età lavorativa e non,
02:43quindi con problemi naturalmente molto pesanti anche per quanto riguarda da un lato il welfare,
02:51la spesa del welfare che potrebbe raggiungere, secondo la ragione generale dello Stato,
02:55nel 2043 un quarto del PIL, considerando pensioni, sanità e quant'altro, ma anche il problema
03:04collegato alla mancanza sempre maggiore di competenze, soprattutto nel settore industriale
03:10in senso lato che viene stimata già a generare 44 miliardi di euro di mancato valore aggiunto
03:17già ad oggi. Quindi sappiamo che i problemi della denatalità vengono attribuiti generalmente
03:27alla mancanza di un'efficace politica a supporto delle famiglie, peraltro leggiamo proprio oggi
03:35sulla stampa che alcune misure in questo senso dovrebbero essere introdotte nella legge di bilancio,
03:41quindi ne apprezziamo alla portata, però questo tendo a dire che è importante il giudere
03:48di misure strutturali, perché misure temporanee e limitate nel tempo, quindi non credo possano
03:56avere un'efficacia reale. Questo non per dire che le proposte di cui oggi trattiamo
04:01non abbiano la loro valenza, ma per dire che per noi è veramente determinante che la politica
04:07e sulla famiglia e sulla transizione demografica devono risultare centrali per il futuro del
04:14nostro Paese. Le proposte sono 11, oggetto della presente audizione, trattano molte tematiche,
04:23noi essendo poi previsto probabilmente un testo unificato ci soffermeremo soltanto sulle proposte
04:30più ricorrenti e quello che hanno maggiore impatto per le imprese naturalmente. La prima di
04:35questa è la proposta che vuole estendere il congelo di paternità obbligatorio fino addirittura
04:41a 5 mesi, modificando l'attuale credo in T7b, se è il testo unico della maternità e
04:48la paternità. Specialmente in questo momento storico in cui, come è stato anche evidenziato
04:55nell'audizione di ieri, c'è questo gap per trovare mano d'opera qualificata e imporre
05:06tempi di congelo obbligatorio ai padri lavoratori di questa lunghezza, questa portata e questa
05:12estensione temporale, non ci sembra una misura positiva. In più c'è da dire che semmai si potrebbe
05:21procedere sull'incentivazione del congelo parentale, cosa che è stato già fatto nell'anno
05:29corrente, che sembrerebbe, vuole essere anche un'usura che sembrerebbe, potrebbe essere
05:35prorogata. Quindi lasciare più alla responsabilità dei singoli che non imporre scelte ai singoli
05:44come sembrerebbe rispondere più a una visione dello Stato etico, piuttosto che a uno Stato
05:48liberale e laico, qual è quello nostro. Quindi vorremmo che l'incentivazione e non
05:57l'obbligo tenesse luogo alla disciplina di queste materie. E peraltro che ci sia un'impostazione
06:05di tipo dirigistico, queste proposte emerge pure dal fatto, un po' come cartina al tornasole,
06:13che si propone di reprimere chi ostacola l'esercizio dei diritti di assenza del lavoro
06:23del padre lavoratore, addirittura con la sanzione penale. Cosa che attualmente è prevista come
06:28tutela della lavoratrice madre e ha un senso, perché qui c'è di mezzo anche la salute ovviamente
06:34della lavoratrice, ma adottare lo stesso tipo di sanzione che ora è amministrativa perché
06:41ostacola l'esercizio dei diritti di assenza del lavoro per il padre lavoratore, francamente
06:45appare una misura del tutto sproporzionata e francamente anche poco logica, poco coerente
06:51col sistema sanzionatorio. Quindi in generale tutte le proposte di prolungamento del congetto
06:58obbligatorio, addirittura una proposta vuole raddoppiare tutti i congetti già normali,
07:04ma anche le misure che intendono, le proposte che intendono elevare le indennità o le previste
07:10non sembrano particolarmente positive per noi, anche perché chiunque abbia un minimo di esperienza
07:18sindacale sa che la maggior parte dei nostri contratti già colma il gap dell'indennità all'80%
07:25dando quindi a carico del datore lavoro il delta fino al 100% della retribuzione. Ora, ripeto,
07:34chi ha un minimo di esperienza sindacale sa che se mai passasse una norma che portasse al 100%
07:40l'indennità a carico dell'Inps, naturalmente le organizzazioni sindacali non lascerebbero
07:45che questo risparmio rimanesse in capo alle imprese, ma chiederebbero di reimpiegarlo, come è successo
07:54ad esempio a favore dei lavoratori, come è successo ad esempio nelle scelte che vengono fatte
07:59dai lavoratori a favore del welfare e dei previ risultati che hanno generato la stessa dinamica,
08:06la stessa identica dinamica. Quindi, francamente, noi da questo punto di vista non siamo favorevoli
08:12a queste misure. Hanno invece più senso le norme che intendono migliorare la disciplina del congetto
08:19per la malattia del figlio minore, anche perché c'è una disparità di trattamento
08:23tra impiego pubblico e impiego privato. Quindi, se si modellasse questa tutela di impiego privato
08:30alla stessa strega di impiego pubblico, ci sembrerebbe una misura di equità e quindi condivisibile.
08:38Mentre invece le proposte che sempre in questa materia tendono, vorrebbero aumentare i giorni
08:44lavorativi in cui il genitore può prendere permessi per sostenersi dal lavoro in caso di malattia
08:52dei figli minori, francamente non ci vedono particolarmente fuori, anche perché su questi congedi
08:58non c'è controllo della malattia del lavoratore, non sono previsti controlli e quindi si espongono
09:05anche possibili utilizzi di tipo non abusivo, diciamo così. Mentre invece certamente siamo
09:13a favore di tutte quelle misure che cercano di incentivare la ripresa dell'attività lavorativa
09:19da parte delle mamme, delle donne che hanno abbandonato il lavoro dopo la maternità. La relazione
09:26annuale sulla convalida delle dimissioni diffuse dal Ministero del Lavoro è obbligatoria per
09:31le dimissioni dei genitori e dei bambini da 0 a 3 anni, ci dice che la motivazione principale
09:37per questo abbandono è proprio la difficoltà di conciliare la vita lavorativa con la cura
09:45dei figli. Quindi in attesa che vengano potenziate le misure a cuore della maternità e dei servizi
09:53a tutela della maternità, quantomeno incentivare le riassunzioni, cioè la ripresa del lavoro
09:59da parte delle madri che hanno abbandonato il lavoro per questi motivi, ci sembrano buone
10:04idee, una buona proposta, diciamo così. In questo senso riteniamo che sarebbe opportuno
10:12ampliare la disciplina che attualmente prevede l'assunzione a termine, in affiancamento
10:18prima del parto della madre partoriente e estendere questa possibilità di affiancamento
10:26un contratto a termine anche successivamente al parto, al momento del rientro quindi della
10:32madre lavoratrice perché sappiamo che appunto ad esempio le madri lavoratrici hanno diritto
10:38ai congeri per l'allantamento, ai permessi per l'allantamento e quindi favorire il contratto
10:43a termine anche successivamente, l'utilizzo del contratto a termine con meno vincoli, anche
10:49successivamente al rientro al lavoro ci sembra una proposta condivisibile. Così come si potrebbe
10:56sempre favorire maggiormente il contratto a termine in questi casi, esentando ad esempio
11:02dal rispetto del cosiddetto stop in goccia, il divario che c'è tra un contratto a termine
11:09e l'altro, perché si sa che nell'utilizzo dei premessi e dei congetti di maternità e paternità
11:15e spesso vengono comunicate all'impresa con un certo ritardo e quindi consentire con
11:20maggiore facilità l'impiego dei lavoratori a termine in sostituzione sarebbe certamente
11:25auspicabile. Da ultimo vorremmo segnalare che c'è un elemento normativo su cui poi naturalmente
11:33manderemo la nota esplicativa più precisa, ma c'è un vero e proprio distorzione normativa
11:42che è conseguente all'introduzione del divieto di licenziamento fino ad un anno di vita
11:48del bambino a favore del congetto di paternità obbligatorio per tutelare il lavoratore che
11:53si avvale il congetto di paternità obbligatorio. Questa norma è comprensibile e nessuno la vuole
11:59mettere in discussione. La distorzione normativa sta nel fatto che non è stata adeguata la norma
12:05successiva, quella delle dimissioni che possono conseguire dopo la fruizione di questi congetti,
12:14laddove attualmente è rinforzante che se il lavoratore padre usufruisce del mero congetto
12:24obbligatorio di dieci giorni, al momento in cui si dimettesse avrebbe le tutele che riguardano
12:29praticamente le stesse tutele che riguardano la madre lavoratrice, cioè avrebbe diritto
12:36all'indennità di legge e di contratto per il caso di licenziamento, avrebbe diritto
12:42alla Naspi, non deve dare il preavviso. Ora se queste norme hanno un senso di tutela per
12:47la madre lavoratrice che si dimette, per il padre lavoratore che si dimette solo dopo aver
12:52fluido del congetto obbligatorio di dieci giorni ci sembra francamente una struttura
12:58dell'interpretazione della legge, quindi questo tipo di tutele andrebbero riservate soltanto
13:03nel caso in cui il padre si avvalesse del congetto di paternità alternativo, cioè quando
13:10il padre, per vari motivi previsti dalla legge, tiene luogo alla funzione che avrebbe dovuto
13:17svolgere la madre, ma non nel caso in cui il lavoratore risca soltanto tre dieci giorni
13:25di congetto obbligatorio, perché c'è ovviamente una, c'è a nostro viso una proprio una
13:30sproporzione nelle tutele previste in questo caso.
13:34Vi ho finito, vi ringrazio per l'attenzione.
13:36Grazie, avvocato Marchetti. Dunque, con professionista, c'è la parola alla dottoressa Larenza.
13:43Prego. Deve alzare e schiacciare. Perfetto. Eccoci. Grazie.
13:52Onorevole Presidente, onorevole deputate e deputati, buon pomeriggio.
13:57Grazie. Le presenti proposte di legge al vostro esame sono espressioni di un'esigenza
14:05sempre più avvertita nella nostra società, ovvero la promozione di un mercato del lavoro
14:11efficiente, inclusivo ed attento ai bisogni delle persone e delle famiglie, anche alla luce
14:18dell'inverno decomografico che sta affrontando il nostro Paese e la società europea nel suo
14:25complesso. Gli istituti che sono oggetto di regolamentazione all'interno delle proposte
14:30di legge sono da tempo oggetto anche di una costante rivisitazione normativa da parte del
14:38legislatore, ma anche delle parti sociali all'interno della contrattazione collettiva,
14:44con le finalità di implementare quelle che sono alle tutele attualmente in vigore, ma
14:50anche finalizzate ad una condivisione dei carichi familiari. È una linea che la nostra
14:57Confederazione sta seguendo da tempo, soprattutto come parte firmataria del contratto collettivo
15:06degli studi professionali. Stiamo inoltre seguendo queste tematiche anche a livello europeo,
15:13coordiniamo un progetto europeo proprio finalizzato alla valorizzazione delle parti
15:21sociali per favorire gli strumenti dedicati alla protezione sociale per fronteggiare quelle
15:29che sono le disparità di genere. All'esito di questa iniziativa abbiamo condiviso alcune
15:35raccomandazioni con gli altri partner europei, ovvero la promozione di meccanismi di compensazione
15:42economica per le interruzioni di carriera dovute all'assolvimento delle responsabilità
15:49di cura, identificando quindi il lavoro di cura non retribuito come un fattore che influisce
15:54fortemente sul reddito a lungo termine, nonché sui trattamenti pensionistici. E inoltre
16:01anche l'implementazione di congedi individuali e non trasferibili sorretti da un reddito sostitutivo
16:07adeguato e sufficiente al fine di disincentivare quelle che sono le richieste di congedo da solo
16:14un componente della famiglia. Sono sicuramente soluzioni e argomenti affrontati all'interno
16:23dei progetti di legge al vostro esame in termini di innalzamento di quelle che sono le tutele
16:31attualmente in vigore sia a livello di tempistiche che di indennità e riteniamo che siano condivisibili
16:39compatibilmente naturalmente alle esigenze di copertura finanziaria. Sono sicuramente finalità
16:48perseguite anche dalla contrattazione collettiva di più livelli e riteniamo quindi che vada
16:55anche sostenuta la contrattazione collettiva su queste tematiche, visti anche quelli che
17:00sono gli strumenti numerosi di welfare bilaterale che prevedono molte misure a tutela della conciliazione
17:10dei tempi di vita e dei tempi di lavoro. Quindi riteniamo che il sostegno alla genitorialità
17:16in generale non possa che passare attraverso una valorizzazione di questi strumenti condivisi
17:22dalle parti sociali. Riteniamo che sia importante anche quella che è la valorizzazione dei fondi
17:30interprofessionali per la formazione continua anche per le casistiche di reinserimento lavorativo
17:37di coloro che rientrano da assenze dovute a periodi di cura.
17:44Veniamo adesso agli aspetti che riguardano più specificamente i lavoratori autonomi e i liberi
17:50professionisti. I disegni di legge prevedono diverse misure dedicate a questa categoria di
17:57lavoratori e sappiamo che i dati riguardanti i lavoratori autonomi scritti alla gestione
18:05separata nonché i liberi professionisti mostrano una situazione particolare critica sul fronte
18:13del gap reddituale di genere e sull'accesso anche alle misure di tutela al sostegno della
18:21genitorialità. Una recente indagine dell'osservatorio delle libere professioni ha messo in luce proprio
18:27come vi sia una forte preoccupazione delle professioniste sull'impatto della maternità
18:34sulla propria carriera. Anche su questo tema le organizzazioni di rappresentanza si sono
18:42mosse e hanno atteguto tramite un dibattito particolarmente intenso anche l'introduzione
18:49di nuove tutele. Riteniamo in generale che una strada positiva da percorrere per offrire
18:57delle garanzie di continuità professionale sia quella del sostegno e del consolidamento delle
19:03forme aggregative, quindi società tra professionisti, società tra avvocati. Sono forme giuridiche
19:11che consentono di superare quelle che sono le limitazioni dello studio individuale tradizionale
19:19e quindi anche l'incentivazione a queste aggregazioni potrebbe sicuramente portare dei benefici nei confronti
19:27di realtà organizzative che sono capaci di assorbire senza traumi anche le vicende personali
19:35dei professionisti. Con specifico riferimento alle proposte contenute nei progetti al vostro
19:42esame, segnaliamo che la previsione di un'indegnità pari al 100% del mancato fatturato determinato
19:51dalle esigenze di cura, necessiti di coordinamento con la disciplina attualmente in vigore in materia
19:58di ISCRO, l'indegnità straordinaria di continuità reddituale e operativa che è rivolta ai lavoratori
20:04autonomi iscritti alla gestione separata IMS. L'ISCRO infatti interviene come ammortizzatore
20:11sociale in caso di calo del reddito del professionista a prescindere dalla causa che l'abbia determinato.
20:18pertanto quindi pur condividendo la necessità di tutelare la specifica situazione di coloro
20:25che sono coinvolti in esigenze di cura, segnaliamo l'opportunità di coordinamento con i contenuti
20:32dell'ISCRO. Consideriamo infine la particolare fragilità dei lavoratori autonomi iscritti
20:40alla gestione separata IMS e a quanto richiede più volte l'Unione Europea a base di pensare
20:47alla raccomandazione del 2019 sull'accesso alla protezione sociale per i lavoratori subordinati
20:54e autonomi. Ecco riteniamo che in questa direzione va la proposta di legge elaborata dalla consulta
21:03del lavoro autonomo del CNEL che rega appunto disposizioni in materia di welfare dei professionisti
21:11iscritti alla gestione separata e il testo a cui Confprofessioni ha contribuito con convinzione
21:18si pone l'obiettivo di integrare alcune prestazioni assistenziali dei lavoratori iscritti appunto
21:24alla gestione separata concentrandosi su indennità di maternità, sui congetti parentali, sulla
21:31malattia e anche su alcune semplificazioni in materia di ISCRO. L'articolo 1 di questa
21:37proposta di legge CNEL stabilisce anche un importo minimo per l'indennità di maternità a cui
21:44hanno diritto le lavoratrici autonomi iscritte alla gestione separata INPS. Un aspetto di notevole
21:51rilievo per queste misure è che queste potranno essere finanziate senza ulteriori oneri contributivi
22:00poiché verrebbero utilizzate le risorse che già confluiscono nella gestione separata attraverso
22:07i versamenti dei professionisti per finalità assistenziali che in massima parte sono giacenti
22:15e non utilizzate quindi per gli scopi determinati dalla legge. Viene infatti istituito un fondo
22:22dedicato a finanziare queste misure di welfare per i professionisti dotato di autonomia rispetto
22:29al fondo comune della gestione separata, quindi senza costi né per la finanza pubblica né per i
22:35professionisti. Cogliamo dunque l'occasione per segnalare questa importante iniziativa che appare oggi
22:43corrispondere alle esigenze impellenti dei lavoratori autonomi, liberi e professionisti, auspicando che
22:50quindi le forze politiche possano riconoscere in questa una soluzione adeguata agli interessi del Paese.
22:57Grazie mille.
22:59Allora grazie. Prego Noevole Barzotti.
23:06Grazie Presidente. Semplicemente per ringraziare gli auditi di oggi, per sensibilizzare sull'importanza
23:14del dibattito e delle audizioni che stiamo facendo in questi giorni su un tema così importante.
23:22consideriamo che se è vero che è difficile parlare del problema che riguarda il gap di genere
23:36perché è anche molto doloroso doverlo fare, nel senso che ci ritroviamo in una società dove dovremmo essere
23:45uguali donne e uomini, dovremmo essere già belli avanti su questi temi e invece non è così
23:53perché i dati sono veramente drammatici. Una donna su due nel nostro Paese non lavora,
24:00cioè le donne sono purtroppo ancora discriminate. Sono discriminate per retribuzione,
24:06le professioni ha fatto un accenno appunto a questo. Sono discriminate per occupazione,
24:13sono discriminate perché nel nostro Paese le donne sono all'ultimo posto per occupazione
24:19femminile rispetto agli altri Paesi dell'Unione Europea. Quindi siamo veramente in difficoltà
24:26come Paese. Bene che si parli di questo tema, bene il lavoro del Parlamento. Certo ci sono tante
24:35proposte di legge nel dibattito in questo momento però devo dire che ogni contributo è prezioso
24:42quindi leggeremo assolutamente con interesse la vostra memoria. Cercheremo per quanto riguarda
24:49la nostra forza politica di portare più emendamenti possibili nel momento in cui andremo a fare
24:58un testo base proprio rispetto anche appunto a queste sensibilità che avete portato sull'ISCRO
25:03che comunque è una novità importante, insomma è uno strumento introdotto non da tanto tempo
25:08ma nel corso dello scorso governo e per cui certamente insomma leggeremo come spunto critico
25:16e se migliorativo certamente andremo a proporlo. Grazie.
25:22Sì la ringrazio. Non mi pare ci sono altri interventi. Dunque grazie a Confindustria, grazie a Confprofessioni.
25:30Chiedo se hanno già inviato il documento. Mi pare di sì. Perfetto. Quindi Confindustria deve ancora inviarcelo?
25:38Sì. Va bene. Allora attendiamo il documento che poi metteremo agli atti a disposizione anche
25:42degli altri colleghi della Commissione. Grazie.
25:46Grazie.
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