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  • 7 hours ago
Nato per indagare l’impatto delle malattie rare sulla vita delle donne, sia come pazienti che come caregiver, questo progetto è stato ideato e promosso da Alexion, AstraZeneca Rare Disease, in partnership con Uniamo - Federazione Italiana Malattie Rare, in collaborazione con Fondazione Onda, Censis e Altems. si avvale del contributo di un Comitato scientifico composto da esperti afferenti a diverse specializzazioni nell’ambito delle malattie rare e rappresentanti istituzionali. Nell’ambito dell’iniziativa, è stato realizzato un questionario disponibile anche sul sito di Women in Rare al seguente link: https://womeninrare.it/progetto-2025/ fino alla metà di ottobre 2025, al quale sono invitati a rispondere quanti soffrono di una malattia rara ma anche chi si prende cura di loro, tanto donne quanto uomini.

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00:00Continua anche ad ottobre, mese con diverse iniziative dedicate ai caregiver, la seconda
00:10edizione del progetto Women in Rare, nato per indagare l'impatto delle malattie rare sulla
00:15vita delle donne, sia come i pazienti che come i caregiver. Ideato e promosso da Alexion,
00:21AstraZeneca Rare Disease, in partnership con Uniamo, Federazione Italiana Malattie Rare,
00:27in collaborazione con Fondazione Onda, Censys e Altems, il progetto si avvale inoltre del
00:32contributo di un comitato scientifico composto da esperti afferenti a diverse specializzazioni
00:38nell'ambito delle malattie rare e rappresentanti istituzionali. Nell'ambito dell'iniziativa è
00:43stato realizzato un questionario disponibile sul sito di Uniamo fino alla metà di ottobre,
00:48al quale sono invitati a rispondere quanti soffrono di una malattia rara, ma anche chi si prende cura
00:53di loro tanto donne quanto uomini per indagare il tema del ritardo diagnostico. L'indagine intende
00:59analizzare diversi fattori, quali la difficoltà ad avere una diagnosi e per l'appunto cosa significa
01:05essere caregiver di una persona con una malattia rara. Ogni giorno infatti in Italia oltre due
01:10milioni di persone affrontano una di queste malattie, se ne contano circa 8 mila, aspettano
01:16una diagnosi, cercano risposte che tardano ad arrivare, rinunciano alla propria carriera. Sono
01:21madri, lavoratrici, figli e professioniste, sono pazienti e caregiver che hanno bisogno
01:26di essere viste e ascoltate. L'indagine è aperta a tutti, pazienti e caregiver, donne
01:31e uomini. Poiché, come spiega Andrea Enrico, presidente dell'associazione Linfa, lottiamo
01:36insieme i controlli neurofibromatosi, vivere con queste malattie è una sfida quotidiana.
01:41Ricevere una diagnosi di una malattia rara come la neurofibromatosi non è affatto semplice.
01:47e prima di essere il presidente di Linfa sono anche un paziente, un paziente con neurofibromatosi
01:55tipo 1. Io lo ricordo sempre, nella mia vita sono stato nella sfortuna, fortunato, perché
02:00sono nato con una pseudoartrosi a livello della tibia, quindi hanno dovuto intervenire subito
02:05e la fortuna è di aver avuto appunto dei genitori pronti a essermi vicino e a accompagnarmi
02:13tutto questo percorso che è stato non semplice. E voglio appunto, assieme all'associazione,
02:20trasmettere questo messaggio di non essere soli, perché è una malattia rara, ma è la
02:25meno rara. Quindi siamo tanti, purtroppo, i pazienti con neurofibromatosi. E proprio perché
02:32siamo tanti, la nostra voce deve essere sentita attraverso la partecipazione, ad esempio
02:38all'indagine che è tuttora in corso, che è Women in Rare, e quindi ora come non mai
02:43è importante raccogliere tutte le esperienze di tutti i pazienti, sia di quelli pediatri,
02:49ma anche dei pazienti adulti. E questo vale anche per i caregiver. Ci sono anche tanti papà
02:54che si prendono cura e anche la loro voce è importantissima.
02:58Le malattie rare costituiscono un universo variegato e complesso che porta con sé una serie
03:03di sfide uniche. In questo contesto, la donna è coinvolta non solo come paziente, il 52,4%
03:09delle persone che ne soffrono sono donne, ma anche come caregiver, pari al 90% del totale.
03:15E questo, soprattutto se si considera che nel 70% dei casi, le malattie rare vengono
03:21diagnosticate alla nascita, con screening neonatali, o come racconta Anna Maniero, vicepresidente
03:27di Linfa, esordiscono già nei primi anni di vita.
03:30Vivere come madre, nonché caregiver, di bambine con neurofibromatosi di tipo 1 oggi
03:35in Italia non è per niente facile. La mia storia è iniziata circa 5 anni fa, quando
03:42incinta all'ottavo mese di gravidanza della mia terza figlia. Quasi per caso è stata
03:48diagnosticata alle mie due prime figlie gemelle la neurofibromatosi, malattia rara, non curabile,
03:55e anche a una o nei miei paresi cerebrale non collegato alla neurofibromatosi e all'altra
04:03un tumore cerebrale collegato invece alla neurofibromatosi. Ecco, è stato sicuramente
04:11uno dei momenti più drammatici della mia vita. È l'inizio di un viaggio di dolore,
04:20di forza, di alti e bassi in cui io ancora oggi sono imbarcata. C'è un altro aspetto
04:27della mia storia che ci tengo a raccontare. La mia difficoltà quotidiana di gestire la
04:33vita lavorativa, familiare, personale, coniugale. Noi caregiver, che la maggior parte siamo donne,
04:40spesso siamo costretti infatti a rinunciare alla carriera o al lavoro stesso, nonché a
04:46prenderci poco cura della nostra salute, sia mentale che fisica. Un sacrificio invisibile,
04:55ma con un altissimo costo sociale, che mina l'autostima delle persone, l'indipendenza
05:00economica e la salute stessa dei caregiver. Il carico emotivo quotidiano per me è enorme
05:07e ogni giorno mi viene chiesto di trasformarmi in medico, psicologa, fisioterapista, autista,
05:14burocrate esperta dell'Inps, nonché moglie, lavoratrice, amica, ma poi alla fine sono una
05:21madre. Sono principalmente una madre con un amore immenso, ma anche con un costante senso
05:27di colpa di non fare abbastanza, di non essere all'altezza della situazione. La verità
05:33è che vorrei fare di più per le mie figlie, per garantire loro un futuro migliore in un
05:37mondo migliore. Un mondo che invece oggi, invece di garantire sempre più diritti e più
05:42deboli, tende a non garantire quelli essenziali, quelli costituzionali. So che la mia voce è
05:49è una piccola goccia nel mare, ma penso che insieme possiamo e dobbiamo fare la differenza.
05:56Chiedo a tutti e a tutte le caregiver che attraverso quest'anno del progetto Uomini
06:02Rare disponibile sul sito di Uniamo, di far sentire la loro voce, la nostra voce. La figura
06:09del caregiver deve essere riconosciuta, tutelata e supportata. Abbiamo bisogno di diritti, non
06:15solo di doveri. Abbiamo bisogno di un sistema che ci supporti, che ci ascolti, che ci dia
06:21la forza di andare avanti. Perché dietro ogni bambino malato c'è una famiglia che combatte
06:27ogni giorno e non possiamo assolutamente lasciarla sola.
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