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  • 2 giorni fa
Dal 16 ottobre sarà possibile vedere al cinema "Amata", un film drammatico, diretto da Elisa Amoruso, che tratta argomenti profondi e complessi quali la coscienza di sé, del proprio corpo e della capacità di quest'ultimo di procreare. Il tutto immerso nelle difficoltà che il mondo moderno ancora incontra nel regolare e, talvolta, decifrare l'essenza stessa della vita e i nostri ruoli al suo interno.

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Sul ruolo della maternità oggi, Miriam Leone ha detto: "È importante nella genitorialità, e questo il film lo fa assolutamente fare, avere un percorso di consapevolezza: diventare genitori significa mettere al mondo una parte anche di sé e quella parte di sé è la consapevolezza. Maddalena, il mio personaggio, attraversa un dolore profondo irrisolto e infatti, finché non lo risolve questo figlio non arriva".

"È strano da dire per chi ha 4 figli, ma non era una cosa tra le mie priorità, quindi ho scoperto la genitorialità strada facendo", ha aggiunto Stefano Accorsi.

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ServizioDi Roumeliotis)

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Trascrizione
00:00Questo film di Elisa Moruso ha come tema centrale la maternità.
00:05Siete tutte due genitori, perciò vi chiedo quanto è importante, quanto è definitiva la maternità
00:13o la sua assenza nel rapporto della coppia, nelle persone oggi?
00:19È sicuramente un cambiamento importante del quale non si torna indietro, ma nella vita non si torna mai indietro,
00:26nessuno torna indietro, è importante secondo me nella genitorialità e questo il film lo fa assolutamente fare
00:33e avere un percorso di consapevolezza, cioè diventare genitori significa mettere al mondo una parte anche di sé
00:39e quella parte di sé è la consapevolezza, quindi nel caso del mio personaggio Maddalena attraversa un dolore profondo irrisolto
00:48e infatti finché non lo risolve questo figlio non arriva decidendo di adottare, verrà messa chiaramente alla prova
00:56dal sistema che ti costringe ad avere un approccio psicologico, cioè deve fare l'analisi Maddalena
01:02che non vuole fare, si ostina e dura contro e verso il marito che pure la sostiene perché una donna in quel momento
01:09si sente molto sola, perché il corpo della donna è dentro questo tema, il grande tema
01:15e quindi bisogna non essere giudicanti secondo me come lo è il film.
01:21Stefano, l'ho il punto di vista maschile?
01:23Ma guarda sai, più che maschile io ti posso parlare del mio punto di vista perché io ho amici che hanno avuto un rapporto
01:30con la genitorialità molto diverso dal mio per esempio, io l'ho scoperta molto dopo aver avuto i figli, la genitorialità
01:35non è una cosa che, è strano detto da uno che ha quattro figli, ma non è una cosa che era proprio
01:42per un certo periodo della mia vita fra le mie priorità, ti parlo proprio molto sinceramente
01:48quindi ho scoperto la genitorialità e l'essere padre strada facendo, già nell'emozione della gravidanza sicuramente
01:56ma soprattutto nel mio caso, non so se è così per tutti gli uomini nel momento in cui ho avuto il mio primo figlio
02:01dal mio primo figlio in braccio e lì ti rendi conto che è qualcosa che è per sempre.
02:06In Italia oggi siamo riusciti ad avere una consapevolezza che il corpo è della persona, è della donna.
02:14Io penso che nel mondo non ci sia questa consapevolezza, non solo in Italia, perché il corpo della donna è
02:21dalla storia dell'arte e in poi il corpo della donna è in qualche modo oggetto ma adesso diventa soggetto
02:30e in questo diventare soggetto stanno cambiando le declinazioni, stanno cambiando i verbi, stanno cambiando gli aggettivi
02:36e sta cambiando la mentalità, però nel profondo ci sono secoli e secoli in cui altri hanno deciso per la donna
02:45e invece la donna alla fine dentro di sé sa quello di cui ha bisogno, solo che a volte non viene ascoltata.
02:52Questo è un film fatto da una donna, ci sono due donne principali, protagoniste.
02:59Quanto spazio c'è per il maschio all'interno del film?
03:04Sicuramente, guarda, mi è già capitato altre volte nel momento in cui tu lavori, a parte che sai,
03:10Elisa è una bravissima regista e quindi ha amato tantissimo entrambi i personaggi.
03:15C'è spazio, c'è spazio anche perché è un personaggio che è un punto di riferimento in questa coppia,
03:21in questo momento così difficile per sua moglie, è un personaggio anche perché comunque per quanto il suo desiderio di genitorialità sia forte,
03:29lui è anche un musicista, ha un suo appagamento in qualche modo, tutti i musicisti con i quali ha parlato mi hanno detto questo.
03:37Invece voglio tornare un attimo al discorso del corpo della donna, prima Emilia parlava dell'arte,
03:42ma una cosa che mi ha sempre fatto stranissimo, i canoni maschili dalla classicità in poi sono rimasti invariati,
03:49di bellezza maschile, di fisico maschile, se ci pensi, dall'antica Grecia ad oggi, più o meno sono gli stessi.
03:55Ma perché parli tu?
03:57No, certo, e oggi siamo arrivati dalla classicità greca a me stesso.
04:01Eh, a spettacoporti che calosca e agatosso è perso.
04:05Ma invece i parametri del corpo femminile sono cambiati tantissimo nella rappresentazione della...
04:10È un'evoluzione proprio.
04:11Certo, sì, ma se tu pensi alla rappresentazione della prima...
04:15Se tu pensi a un Kuros oppure alla Dea Terra, i fianchi erano là, adesso è il contrario.
04:19Cioè, il corpo femminile, la rappresentazione pubblica, e mi chiedo appunto, nello sguardo di chi è così cambiato,
04:26e quanto poi questa cosa è vero che Miriam dice, una donna lo sa nel suo profondo,
04:30ma spesso alle volte ascoltare quella voce non è così facile, secondo me.
04:33Grazie.
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