Un’orchestra di bambini, un palcoscenico bianco che sembra sospeso nel tempo e abiti che trasformano la memoria in futuro: così Maison Margiela ha scelto di presentarsi alla Paris Fashion Week. La collezione Primavera-Estate 2026 firmata da Glenn Martens ha portato in scena non solo moda, ma un’idea di continuità, dove ogni capo diventa un ponte tra archivio e innovazione.
[idgallery id="2644204" title="Star ed eventi alla Paris Fashion Week Primavera-Estate 2026"] Musica classica a bordo passerella Il Centquatre-Paris, spazio simbolo di rigenerazione urbana, è stato scelto come cornice. Lì, 61 giovanissimi musicisti provenienti da Romilly-sur-Seine hanno intonato Strauss, Mozart e Chopin, regalando un inizio commovente. Un gesto che ha reso la passerella più umana e teatrale, in perfetta sintonia con l’idea di una moda che vive tra arte e vita reale.
[caption id="attachment_2647208" align="aligncenter" width="1024"] La sfilata di Maison Margiela: sullo sfondo un'orchestra di 61 giovanissimi musicisti[/caption]
[idarticle id="2491482,2645257" title="Maison Margiela, Glenn Martens è il nuovo direttore creativo,In o Out: i look chic e quelli choc dallo Street Style di Parigi Primavera-Estate 2026"] La collezione PE 2026 di Maison Margiela La collezione Primavera-Estate 2026 di Maison Margiela ha aperto con un tailoring che reinventa il gilet da smoking: giacche dalle spalle arrotondate, pantaloni a cavallo basso e tessuti che spaziano dal denim alla pelle. I slip dress, ispirati al vintage, diventano strati che rivestono giacche maschili o si fermano con nastri improvvisati. Le stampe floreali, simili a carte da parati che si scrostano, aggiungono una nota romantica e decadente.
[idgallery id="2631834" title="I look più belli dalle sfilate Primavera-Estate 2026"]
Tra gli highlight, scarpe senza tacco apparente – riprese dagli archivi – che ritornano in pumps e stivali, mentre il Tabi Claw debutta con un tacco in plexiglas. Le borse seguono la stessa logica trasformista: la Box Bag, in pelle termoformata, diventa clutch con un semplice gesto, e la gioielleria “a grappolo” racconta l’ironia teatrale tipica della maison.
[idarticle id="2645972" title="Gli occhiali più belli della Primavera-Estate 2026 dalle sfilate di Parigi"] Four Stitch mouthpiece, il volto come tela bianca Un elemento di forte impatto scenico è stato l’uso dei Four Stitch mouthpiece, accessori che coprono la bocca delle modelle creando un’espressione fissa e uniforme. Non si tratta di un vezzo estetico, ma di una scelta concettuale che affonda le radici nella filosofia della maison: cancellare l’individualità per dare centralità al capo, ribadire l’idea di anonimato e trasformare i volti in superfici neutre. In passerella, l’effetto è quello di una collettività che parla attraverso gli abiti e non attraverso i sorrisi. Un gesto che richiama l’approccio radicale di Martin Margiela e che oggi Glenn Martens reinterpreta come riflessione sul ruolo dell’identità in un’epoca dominata dall’iper-esposizione.
[caption id="attachment_2647212" align="aligncenter" width="1024"] Modelle sfilano con il moutpiece[/caption]
[idarticle id="2210431,539428" title="Le Tabi di Margiela sono tornate per restare. Ecco perché,Martin Margiela e le origini del nuovo lusso: la mostra The Hermès Years"] Maison Margiela PE 2026: Glenn Martens e la forza della continuità Glenn Martens firma una collezione che non ha bisogno di stravolgere per sorprendere. Ogni capo è pensato come «proposta per la vita reale», ma traduce il quotidiano in un linguaggio visionario. Maison Margiela conferma così la sua unicità alla Paris Fashion Week: una moda che emoziona perché rimane fedele a sé stessa mentre guarda sempre avanti.
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