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  • 4 mesi fa
ROMA (ITALPRESS) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si sta probabilmente accorgendo di quanto le questioni del mondo siano più complesse e intrattabili di quanto lui pensasse: dal Medioriente all'Ucraina ai rapporti con la Cina. L'ambasciatore Giampiero Massolo, nella nuova puntata della rubrica dell'Italpress Realpolitik analizza l'enorme complessità del quadro geopolitico e le difficoltà del capo della Casa Bianca.
mrv/abr

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Trascrizione
00:00Le guerre di Donald Trump? Credo che non sia facile per nessuno e anche il Presidente degli
00:10Stati Uniti che ha fama, che lui stesso accredita spesso e volentieri di grande deal maker,
00:18cioè di grande negoziatore, si sta accorgendo di quanto le questioni del mondo siano molto
00:24più intrattabili di quello che lui pensava. Lui ha bisogno di arrivare ad avere un successo
00:31in politica internazionale, ha bisogno di sistemare il Medio Oriente, ha bisogno di una tregua
00:38in Europa, questo intanto per tenere fede a quelli che erano le sue promesse elettorali
00:46nella campagna elettorale e poi per potersi meglio concentrare sul punto critico nodale
00:53principale per gli Stati Uniti, per entrambi gli schieramenti politici e repubblicani come
00:59democratici che sono i rapporti con la Cina. Si sta accorgendo però che la situazione sfugge
01:06di mano e che oggi come oggi non esiste in realtà una soluzione alle crisi e non esiste
01:13una vera e propria possibilità di arrivare ad un esito se non solo di mitigare i conflitti
01:19e cercare dei cessati del fuoco momentanei, ma anche quelli sono difficili. In Russia ha
01:25provato con le lusinghe, ha provato a lusingare Trump, ha provato a lusingare Putin, questo
01:31si è rivelato molto difficile perché Vladimir Putin non ha intenzione finché progredisce
01:38sul campo di arrivare a dei negoziati seri e dunque adesso è passato dalle lusinghe dalla
01:44carota al bastone. Sta facendo una cosa contraria con la Cina, nel senso che ha pensato che fare
01:51la faccia feroce con Xi Jinping, con i cinesi, avrebbe portato a un risultato immediato. Si
01:57è trovato ricattato sulle terre rare che servono all'economia americana, alle imprese americane
02:03e al settore della sicurezza americana e ora si è trovato un po' a rincorrere i cinesi
02:09sui dazi per cercare di trovare un accomodamento che è stato trovato, che sarà momentaneo
02:14ma intanto c'è, ricorrendo questa volta all'elusinghe e non alla minaccia. Quindi
02:20le due soluzioni sono speculari. E poi la parte medio orientale, dolorosa, drammatica,
02:26con tante vittime, con un Netanyahu che sicuramente da un certo punto di vista fa il gioco di Trump
02:32perché stabilizza, tende a improntare il Medio Oriente a sua immagine e somiglianza
02:38vale a dire con un Israele che è comunque uno Stato democratico e che in qualche modo
02:44assume nella regione un ruolo egemole. Ma a che prezzo? A prezzo di isolare Israele
02:50sul piano internazionale, a prezzo di tante vittime, a prezzo di una modalità attraverso
02:57cui Netanyahu agisce che rende impossibile agli arabi moderati sunniti ritornare su quella
03:05via degli accordi di Abramo che sono effettivamente il mezzo a cui Donald Trump tiene per cercare
03:13un assetto favorevole all'Occidente e che consenta al Medio Oriente di tornare ad una
03:18fase di sviluppo. Non è facile, ripeto, non è facile per nessuno e Trump se ne sta accorgendo.
03:25Speriamo che i costi, soprattutto per l'Europa, di tutto questo non siano eccessivi.
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