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  • 3 settimane fa
ROMA (ITALPRESS) - Il vertice tra le due superpotenze in Corea del Sud rappresenta un'occasione per riflettere su come si sta assestando il sistema delle relazioni internazionali. L'ambasciatore Giampiero Massolo, nella nuova puntata della rubrica dell'Italpress Realpolitik, parla del nuovo ordine mondiale e del ruolo dell'Europa.
mgg/mrv/azn
Trascrizione
00:00Xi, Trump e il sistema internazionale. Il vertice fra le due superpotenze in Corea del Sud ci dà
00:12l'occasione per riflettere a come si sta assestando il sistema delle relazioni internazionali. Finito
00:20l'ordine mondiale liberale, quello delle regole, non sembra che ci sia una potenza che da sola
00:28possa o voglia quest'ordine da un lato ritabilirlo, dall'altro dettare delle regole nuove. Sembra
00:36che più che altro i più potenti cerchino di far valere le proprie ragioni e i meno potenti
00:42cerchino di accomodare al meglio, evitando di scegliere fra i più potenti e cercando invece
00:50di mantenere un certo equilibrio, adulando magari il Presidente Trump e dall'altra parte cercando
00:57alternative per non perdere troppo di indipendenza, per non esagerare indipendenza. Di fatto quello
01:06che sta succedendo è che a un ordine che se ne va non sembra subentrare un ordine di ordine
01:14diverso, ma sembra più che altro svolgersi una dinamica che si svolge su due prospettive.
01:21C'è la prospettiva dei più potenti, quindi Pechino, Washington, a quali si aggiunge anche
01:27Mosca, che non è di uguale potenza ma che sicuramente ha un forte potere di ricatto e di
01:32interdizione per via dei suoi armamenti nucleari, che in qualche misura evitano di confrontarsi
01:41e di affondare il colpo in maniera troppo rilevante fra di loro. È come se cercassero una vita
01:48parallela, di rendersi compatibile, di far valere i propri conflitti quando occorre, le
01:55proprie ragioni, ma senza mai arrivare alle estreme conseguenze. Questo provoca negli altri
02:01Paesi il fatto che ci sia una crescente confluttualità, il fatto che le guerre non finiscano, il fatto
02:07che ci sia in qualche misura delle potenze magari medie che cerchino di far valere le proprie
02:13ragioni, avendo uno spazio spropositato a loro disposizione. Devo dire che anche l'Europa
02:20si trova in questo contesto, cioè da un lato i grandi che non si mordano, dall'altro quelli
02:26che grandi non sono, che confliggono. Se non sviluppa molto rapidamente una sua resilienza,
02:33se non si dota di una forma di governance basata soprattutto sul raccordo fra i Paesi
02:38più grandi, se non cerca attraverso la formula dei volenterosi di potenziare la propria difesa,
02:45se non cerca di rafforzare la propria competitività e resilienza, rischia di perdere di indipendenza,
02:53perdere di autonomia e non dico che in quel modo l'Europa si trasformerebbe in una superpotenza,
03:00ma sicuramente eviterebbe di essere oggetto della superpotenza altrui. Il tempo però stringe.
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