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https://www.pupia.tv - Roma - Presentazione del volume "Il Destino di un Bomber" di Andrea Carnevale - Conferenza stampa di Carmela Auriemma (24.06.25)
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Trascrizione
00:01Ci ritroviamo qui oggi pomeriggio per la presentazione del libro Il destino di un bomber di Andrea Carnevale.
00:11Prima di iniziare mi va di dire che se qualcuno 35 anni fa mi avesse detto che oggi alla Camera dei Deputati avrei moderato la presentazione del libro autobiografico di Andrea Carnevale, mio idolo in quegli anni,
00:27gli avrei semplicemente sorriso definendolo pazzo. Invece ci ritroviamo qui ed è una cosa non bella di più.
00:36Ringrazio per la presenza l'Onorevole Stefania Scare, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere.
00:47Ringrazio chi oggi ha permesso tutto ciò, l'Onorevole Carmela Auriemma, che appena un mese fa, quando ho accennato la cosa, in tre parole mi ha detto si può fare,
01:01sentendo anche l'argomento molto delicato che dopo andremo ad affrontare.
01:06Ringrazio di cuore Andrea Carnevale per essere qui oggi presente, nonostante gli impegni degli ultimi mesi che l'hanno visto in giro per l'Italia senza tregua.
01:14Ringrazio per la presenza alla Scuola Calcio Royal Cerrana, rappresentata dai fratelli Frezza e tutti i giovani calciatori presenti.
01:26Ringrazio inoltre l'ingegnere Bova e sua moglie, l'avvocato Fontana, e un ringraziamento particolare ad Achille, che ha permesso e ha organizzato il tutto.
01:35Io Andrea l'ho conosciuto nel 2013 a Udine, dove per motivi lavorativi mi ritrovai all'Udinese Calcio e me lo ritrovai di fronte.
01:48Ho avuto poi nel tempo la fortuna di conoscere la persona e non solo il personaggio, anche se in Andrea la persona e il personaggio coincidono perfettamente.
01:56Una persona per bene, educata, disponibile, risolutiva e capace.
02:01Ho letto il libro Il destino di un bomber, un libro scritto benissimo, un libro che racconta i successi ma anche i drammi di Andrea Carnevale.
02:10Tanto per incuriosire chi non l'ha ancora letto, il libro è stato scritto usando frequenti flashback e flash war.
02:16Quindi la storia non scorre lineare, bensì miscela passato, presente e futuro.
02:24Un vissuto talmente imprevedibile che sembra creato apposta per fare un libro o un film.
02:30Il destino di un bomber è un libro che va letto tutto d'un fiato, che ti incuriosisce e ti incolla alle pagine in modo talmente semplice che vorresti non finisse mai.
02:37Una storia che si fatica ad immaginare vera, tanto è articolata e ricca di episodi chiave, episodi che repentinamente cambiano la vita senza chiedere mai permesso.
02:49L'infanzia di Andrea trascorre in modo normale, insieme ai suoi fratelli e genitori.
02:54Nel periodo dell'adolescenza invece la cosa si complica non poco, al punto di diventare addirittura drammatica dal punto di vista familiare,
03:01dove in modo violento ha perso a poco tempo di distanza entrambi i genitori.
03:09A questo punto la tua gioventù, Andrea, sarà ricca di sacrifici e di incertezze,
03:14per poi arrivare alla prima età adulta, ovvero tra i 25 e i 30 anni e alla consacrazione definitiva dell'uomo e del campione,
03:23che ti hanno visto raggiungere tutto, praticamente tutto, scudetti, coppovefa, matrimonio, partecipazione al mondiale.
03:29Ma il tutto non finisce lì, perché il destino, dopo questa parabola ascendente, spettacolare,
03:36ti ha riservato momenti altrettanto bui, quali squalifiche, accuse pesanti,
03:40anche dal punto di vista familiare hai dovuto ricostruire la tua vita.
03:45Andrea, puoi introdurre un attimino perché hai scritto questo libro
03:51e perché dopo aver tenuto questa storia particolare, per 50 anni dentro, hai deciso di renderla pubblica?
04:01Buon prevenimento a tutti e intanto vi ringrazio.
04:04Grazie Carmela, grazie alla capitata.
04:07Sono in un posto, insomma, per me è emozionante, però mi piace raccontare la mia storia.
04:21Io ho voluto scrivere questo libro qui, caro Francesco, ringrazio anche te,
04:28perché non ho voluto scrivere il solito libro banale di un calciatore,
04:36che ho avuto anche la fortuna di giocare con due personaggi più forti del mondo,
04:41ascoltate bene i bambini, di cui è un certo Zico e poi un certo Maradona.
04:48Però io l'ho scritto perché il campione e i campioni di cui ho avuto la fortuna di giocare,
05:00per me deve essere il secondario.
05:03Non ho voluto scrivere il solito libro di Andrea Carnevale che vince scudetti a Napoli,
05:10vince la Coppa UEFA, vince la Coppa Italia, ha fatto i mondiali, ha fatto le Olimpiadi.
05:16Mi ritengo veramente un ragazzo fortunatissimo, però io ho fatto sto libro perché a distanza di tantissimi anni
05:26avevo la necessità, il bisogno di comunicare alle nuove generazioni, soprattutto ai bambini che sono qui,
05:37ma soprattutto anche a quelle poverette mamme che soffrono e che ha sofferto, come ha sofferto mia madre 50 anni fa
05:52perché è stata ammazzata brutalmente da quel padre che si chiama Gaetano Carnevale,
05:59di cui io non sono fiero, non sono fiero di quell'uomo lì perché insomma mi ha portato via una mamma,
06:08una mamma straordinaria, una mamma di sette figli e quindi si rimane orfani a solamente 14 anni.
06:18E quindi io voglio dare un messaggio, visto che oggi sono qui nella Camera dei Deputati,
06:22soprattutto alle istituzioni e che sto vedendo che mi stanno seguendo la carta stampata,
06:30le televisioni, i giornali, riviste, di cui io sono veramente strafelice perché non mi sarei mai immaginato
06:42una cosa del genere. Però la mia storia ha incuriosito un po' tutti perché dicono
06:48cavolo, Carnevale lo conoscono solamente per il passato e magari oggi perché produco giocatori io.
06:59Io lavoro all'Udinese da 23 anni, quindi insomma faccio un bellissimo lavoro e ne sono pienamente orgoglioso.
07:09E allora quindi stavo dicendo che dopo 50 anni ho voluto dare questo messaggio forte, perché deve essere forte.
07:21Un messaggio soprattutto alle nuove generazioni, ai bambini che vedo qua di fronte, che per me siete la gioia più grande del mondo.
07:28E poi alle mamme, alle mamme, come dicevo prima, che devono denunciare perché mia madre non ha denunciato.
07:38Mia madre ha protetto quei bambini, che eravamo sette, perché ci diceva sempre
07:45lasciate stare perché quell'uomo lì diventa ancora più cattivo.
07:49E mentre io ero un bambino come voi, molto scaltro, molto svelto, perché le mie scene non finivano mai.
07:55E allora spesso andavo in caserma al paese, andavo a denunciare, chiaramente, verbalmente,
08:03perché 50 anni fa insomma non c'era la denuncia scritta, e continuavo sempre a dire al maresciallo
08:10guarda che prima o poi succederà qualcosa, mia madre tutte le sere subisce delle cose
08:16che lei neanche si può immaginare. E questo maresciallo mi risponde continuamente
08:23per settimane, mesi, fin quando non vediamo il sangue, chiaramente io non posso fare assolutamente niente.
08:31Ecco, è un po' forte questa storia qui, anche per i bambini, però io mi auguro possa servire
08:39anche a voi, magari, che ne so, in futuro, spero mai, magari possa servire.
08:47E quindi ho voluto fare a tutti i costi questo libro qui e far capire che non l'ho scritto solamente
08:53per gli Scudetti, per Maradona e per Zico, l'ho fatto per i femminicidi, perché oggi è diventato un cancro,
09:00il femminicidio, lo vediamo tutti i giorni, sono stati ammazzate le donne, mi scuso per questa frase qui,
09:08insomma un po' brutale, però 118 femminicidi in un anno, quindi credo che siano un po' tanti,
09:17noi dobbiamo fare assolutamente qualcosa, mi appello anche alle istituzioni, alla Camera dei Deputati,
09:23perché quello che è successo 50 anni fa a mia madre non devono più succedere,
09:28anche se succedono, però ecco, io non vorrei, insomma, che questi bambini qua un giorno
09:35rimanessero orfani, come sono stato io 50 anni fa.
09:47Queste sono parole altamente toccanti, che per chi ha letto il libro, diciamo,
09:58riesci a capire il dopo, infatti la domanda che voglio fare ad Andrea è, subito dopo che è successo
10:05l'evento, tu stavi giocando come può giocare un bambino di 14 anni, la prima cosa che hai fatto
10:10è la tua prima reazione, nel libro viene riportata che hai preso un barattolo mettendo il sangue
10:16dentro e hai inveito contro il maresciallo, diciamo, dei carabinieri, dicendo guarda adesso
10:23il sangue ce l'hai, puoi credere a quello che io sto dicendo.
10:26Sì, anche questo Francesco è una cosa fortissima, però quel bambino lì di 50 anni fa aveva una
10:33rabbia dentro perché non era la prima volta, come ho detto prima, ma bensì erano diverse
10:39volte di cui io con mio fratello, insomma, salivamo al paese per denunciare e questo solido
10:47maresciallo, chiaramente dopo un minuto ci mandava a casa perché chiaramente ci diceva
10:52sempre la stessa frase, fin quando non vediamo il sangue non possiamo fare assolutamente niente.
10:58Faccio una premessa, io non ce l'ho con le forze dell'ordine, con la divisa perché io
11:05ho massimo rispetto di cui il mio gesto è stato solamente un gesto di quel bambino incazzato,
11:13scusatemi, permettetemi, insomma, questa frase così brutale, perché non mi ha voluto
11:19ascoltare, quindi il mio gesto andando nel fiume ho preso i frammenti di mia madre, l'ho
11:26messo nel barattolo e così sono saliti al paese e gli ho consegnato al maresciale, gli
11:31ho detto, lei voleva il sangue, eccolo qui, glielo ho portato, quindi mi dispiace, insomma,
11:38però è stato un gesto più di rabbia che, insomma, è stata la rabbia perché io sapevo
11:47che prima o poi potesse accadere perché quell'uomo lì era diventato veramente, come posso dire,
11:54disumano, disumano. Poi per quello che ha fatto, insomma, è ancora più disumano, un
12:00gesto così efferato, che non dico perché ci sono i bambini oggi, però il gesto che
12:06ha fatto nei confronti di mia madre, insomma, è stato veramente brutale.
12:10I tuoi avvertimenti, diciamo, che potevano, avrebbero potuto scongiurare quella che era
12:17la tragedia, era questo il tuo obiettivo quando effettivamente cercavi di denunciare alla vicina
12:23caserma i comportamenti di un papà un po' troppo esuberante e un po' troppo irascibile.
12:32Andrea, mi va di chiederti anche un'altra cosa, la reazione che hai avuto da quel giorno in poi,
12:39quindi capire effettivamente come si possa un bambino di 14 anni insieme ai tuoi fratelli
12:48più grandi, ripartire da capo e affrontare e diventare un campione nello sport, un campione
12:57della vita, perché io ripeto, io conosco, ti conosco come persona e poi ne hai passate
13:04tantissime altre, ma hai raggiunto anche degli obiettivi inimmaginabili, forse per qualsiasi
13:09tipo di persona comune.
13:10Francesco, è un dato di fatto, è stato un dato di fatto, insomma, ci siamo resi conto
13:18che in famiglia eravamo senza chiaramente una mamma, una mamma di cui un padre era in
13:30carcere criminale a Santa Maria Capovetere, volevo solamente fare un inciso.
13:37mio padre ha amiazzato la mia madre, dovete sapere che quando io cominciavo ad essere
13:42un po' famoso e giocavo nell'Avellino, a solo 16 anni e mezzo, venne un prete di cui
13:49io ho fatto il primo gol in Serie A e quindi chiaramente c'era la prima pagina, Carnevale,
13:55Salva l'Avellino, insomma, io ero un bambino sveglio già, insomma, già bravino.
14:00E questo prete qui, quando mi ha detto questa cosa qui, cioè, così, istintivamente, quel
14:11bambino, perché 16 anni, insomma, non si è adulti, anche se magari io ero molto adulto
14:17rispetto a tanti bambini, io non ho fatto altro di dire di sì al prete.
14:22Cioè, io volevo e avevo voglia addirittura di andare a salutare mio padre, addirittura
14:28ad apprezzarlo, perché il sentimento mio, e vi dico la verità, non era l'odio verso
14:35questo genitore qui, assolutamente, sapevo che avesse, insomma, fatto una cosa veramente
14:40brutale, però il sentimento verso mio padre era ancora amorevole e di cui io sono stato
14:49in carcere criminale, poi chiaramente mio padre è uscito dal carcere e chiaramente
14:57dopo sette anni, anche allora, insomma, le leggi non erano, non mi voglio sostituire
15:02a Carmela, permettimi, insomma, però le leggi erano solamente dai cinque ai sette anni,
15:09cioè con un omicidio così efferato, mi sembrava veramente inverosimile.
15:14E purtroppo il direttore del carcere gli disse, guarda, tra massimo una settimana o due settimane
15:22tuo padre, purtroppo lo facciamo uscire, e di che io rispose anche lì, perché anche
15:28lì ero un po' fumantino anch'io, e dissi, ma come? Questa ha ammazzato mia madre, adesso
15:33viene a casa, insomma, non è che stiamo parlando di un ragazzo, un signore normale, stiamo
15:39parlando di un pazzo che ha ammazzato con l'accetta mia madre, dice, guarda, la legge
15:43purtroppo è questa qui e quindi chiaramente deve ritornare assolutamente a casa.
15:48Dovete sapere che a casa io avevo, per fortuna, Pina, che oggi non c'è più, purtroppo la
15:56ringrazierò sempre perché era l'unica maggiorenne della casa, di cui è stata per noi fondamentale,
16:04sai perché? Perché quella donna lì che era maggiorenne ci ha tenuto a casa tutte e sette,
16:10perché i servizi sociali ci volevano portare una di qua, una di qua, una di qua, e mentre
16:16questa Giuseppina, mia sorella cara, ha detto no, qua non si muove nessuno, quindi io ringrazierò
16:23sempre la mia famiglia, le tre sorelle più grandi di me, e quindi io, che dire, per me è
16:32stata la mia fortuna, ma ritornando a prima, Francesco, scusate se mi sono dilungato proprio
16:37per far capire ai bambini di amare anche i vostri genitori, io nonostante ciò abbia fatto
16:44questa cosa qui, cercate di amare soprattutto i genitori, il papà e soprattutto le mamme
16:49e tenetevele strette perché io non chiamo mamma da 50 anni, quindi mi manca mia madre,
16:56assolutamente sì, mi manca, però questa è una realtà che dobbiamo assolutamente
17:02accettare. Ritornando a quello del bambino come ho fatto, caro Francesco, se mi dilungo
17:10fermami, ho capito subito che era una vita in salita, mi sono messo a correre per lavorare,
17:21io lavoravo, ragazzi, dovete sapere, io facevo sport la notte e il giorno io chiaramente
17:30lavoravo, lavoravo, facevo il fabbro, facevo, lavoravo in segheria e portavo a casa 15.000
17:38lire a settimana e io ero il bambino più felice del mondo perché avere 15.000 lire in tasca
17:45e portarla a casa alle mie sorelle per me era veramente straordinario perché quelli
17:5115.000 lire ci permettevano di andare avanti perché è stato un momento molto drammatico,
17:58il paese si è, si è, diciamo, stretto, esatto, stretto attorno alla famiglia, fece una questa
18:07per farci mangiare perché è la verità e poi io ho fatto il mio percorso, ho cominciato
18:13a pedalare in tutti i sensi, mia sorella mi menava, ovviamente non menava, mi dava i
18:21scappellotti, mi diceva tu devi andare a lavorare assolutamente perché servono i soldi e io
18:27facevo l'uno e l'altro e allora una sera io gli ho risposto, una mattina, gli ho detto
18:32Rossana stai tranquilla che io prima o poi diventerò un grande giocatore, ti porterò
18:37tutto, ti porterò, ti farò la macchina, vi farò la casa, vi farò la lavatrice, vi
18:45farò l'armadio, vi sposerò tutto e tutto questo ragazzi è accaduto perché la mia forza
18:52interiore e forse anche questa cosa efferata ha così colpito la mente, il corpo, il cuore,
19:02che è stato anche più doloroso insomma del dolore e quindi quel bambino lì cominciava
19:12a sbocciare e a diventare un bravissimo giocatore, chiaramente poi sono arrivato a grandi livelli,
19:21assolutamente sì, sono un ragazzo assolutamente fortunato.
19:26Andrea io ti interrompo qui perché magari il proseguo del tutto, facciamo fare qualche
19:34domanda anche ai bambini dopo, io adesso volevo presentare un attimino, volevo lasciare la
19:41parola all'onorevole Stefania Scari che è una deputata e avvocato modenese, dal 2018 è stata
19:48eletta alla Camera dei Deputati con il Movimento 5 Stelle, è membro della Commissione Giustizia
19:52delle Commissioni di inchiesta parlamentare antimafia sul femminicidio, sulla scomparsa
19:57di Emanuele Orlandi e Milena Gregori e su fatti accaduti presso la comunità del porteto,
20:02si occupa di contrasto alla violenza sulle donne, parità del genere, lotta alla mafia, lavoro
20:06e diritti civili, praticamente oggi è la persona più adatta per restare in questa sede,
20:14è la relatrice e prima firmataria del Codice Rosso, prima firmataria tra le altre proposte
20:19di legge per l'introduzione dell'educazione affettiva e sessuale nelle scuole, per l'inserimento
20:23delle donne vittime di violenza nelle categorie protette ai fini del collocamento obbligatorio
20:28al lavoro, per l'estensione della durata del concetto delle donne vittime di violenza
20:32di genere.
20:33Riascerei un attimino la parola.
20:34Grazie, grazie mille e buon pomeriggio a tutte, buon pomeriggio a tutti. Innanzitutto
20:44ci tengo a ringraziare la collega amica Carmiela Auriemma per aver organizzato questa importantissima
20:50conferenza stampo, veramente grazie di cuore. Francesco ha finito, grazie. Un grazie sincero
20:59al dottor Andrea Carnevale, grazie perché il suo libro è un libro meraviglioso, è fondamentale
21:08che venga letto soprattutto dai bambini, dalle bambine, dai giovani, perché nel suo libro
21:14io l'ho letto veramente in una notte, è stato meraviglioso perché è un messaggio d'amore.
21:22dentro è veramente, dalla prima all'ultima pagina, è un messaggio d'amore verso la mamma,
21:29ma anche questa fortissima mancanza che è durata 50 anni, si sente veramente dalla prima
21:36all'ultima parola.
21:38Quello che ci tengo a dire è che quello che è successo a sua madre è quello che non dovrebbe
21:45mai succedere, perché è avvenuto in un contesto, in un paese piccolo, dove la violenza veniva
21:55giustificata, tollerata e doveva essere risolta all'interno delle mura familiari, o comunque
22:03rimanere dentro, non uscire, perché altrimenti, come diceva sua madre, provava vergogna, quando
22:10in realtà doveva provare vergogna chi commetteva violenza e l'intera società intorno che lo
22:18tollerava.
22:19In 50 anni ci tengo a dire che le norme sono cambiate, sono 50 anni che si scrivono leggi
22:26per contrastare il fenomeno criminale strutturato della violenza di genere, però ancora oggi,
22:332025, viene uccisa una donna ogni tre giorni, una donna ogni tre giorni, e in tre casi su
22:43quattro chi fa del male è chi ha le chiavi di casa, e quindi all'interno della famiglia,
22:49mariti, finanzati, compagni, ex.
22:53E allora quello che noi stiamo cercando di fare, perché in questi 50 anni sono state introdotti
22:59nuovi reati, penso al revenge porno, alla diffusione di immagini di contenuto intimo
23:05in rete, penso per esempio al dire che un bambino che assiste alle violenze è vittima
23:16a tutti gli effetti, quindi non solo se le subisce, ma anche se le assiste, perché è
23:22una violenza assistita, terribile, che porta da grande, se cresce a pane violenza, spesso
23:28a reiterare quelle violenze. Abbiamo inserito reati come la deformazione permanente del viso,
23:36l'omicidio di identità, non ti uccido, ma voglio che nessuno ti possa più guardare.
23:43Abbiamo previsto tante norme anche per tutelare chi denuncia, però quello che parallelamente
23:50non è mai, mai stato fatto e su cui noi ci battiamo, soprattutto per i bambini, le bambine,
23:57i giovani, è introdurre l'educazione affettiva e sessuale dai primi banchi di scuola.
24:03E questo è fondamentale perché è doveroso che sia dato un alfabeto gentile delle emozioni,
24:12io lo chiamo così, aiutare a parlare delle emozioni, a tirarle fuori, anche quelle più
24:18difficili. La rabbia fa parte della vita, un rifiuto fa parte della vita, succede, però
24:25si va avanti, si supera. Così come la gelosia, che magari può essere trasformata in positiva
24:31per dire faccio ancora meglio. Quello è un esempio su cui magari voglio cercare di arrivare
24:38e la trasformo in una modalità positiva, perché senza avere questi strumenti, senza
24:45questa prevenzione, senza avere una risposta alle domande che magari mi faccio sulla mia
24:52affettività, sui miei sentimenti, sulle mie emozioni, sulla mia sessualità, sul mio corpo
24:57che cambia, queste risposte, se non le trovo, magari le cerco altrove. E se quella altrove
25:04la rete può diventare estremamente pericoloso e noi lo dobbiamo impedire. Per questo stiamo
25:11lottando con Carmela, con tutte le nostre forze, perché veramente non ci sia mai più
25:16un femminicidio affinché i bambini imparino a litigare bene, imparino il rispetto di se
25:24stessi e il rispetto degli altri e venga estirpato fin dall'inizio tutti quei germi dell'intolleranza
25:33che possono degenerare in violenza e nella peggiore delle ipotesi, nel femminicidio.
25:40Quindi grazie perché nel suo libro c'è tutto questo, formazione, prevenzione e soprattutto
25:46ci tengo a dirle che lei ha dimostrato veramente con questo lavoro di essere un campione non
25:52solo sul campo ma anche nella vita. Grazie.
26:00Ringraziamo l'onorevole Stefania Scari per le bellissime parole. Effettivamente bisogna
26:06cogliere quello che lei stessa dice, quindi i bambini, i nostri figli devono imparare a
26:12gestire i no. Devono essere bravi a non ribellarsi ma a incassare e magari avere una forza maggiore
26:24per poter affrontare il no che magari l'amichetta, la fidanzata, quando poi sarete un po' più
26:31grandi, vi dirà. Adesso Andrea, oltre questa parte un pochino bruttina, ha anche fatto delle
26:40cose eccezionali come ha avuto la fortuna di vivere gli scudetti del Napoli, perché
26:47dovete sapere che lui è anche tifoso del Napoli, oltre ad essere stato un calciatore
26:54e uno dei protagonisti dei due scudetti della Coppa UEFA, ma soprattutto ha giocato il Mondiale
27:03che è un tema abbastanza delicato in questo momento, la nostra nazionale non riesce più
27:07ad accedere alle fasi finali del Mondiale. Voi avete qualche domanda da fare? Magari
27:15qualcuno di voi ha idea di voler diventare calciatore, voler fare qualcosa in futuro, voler vincere
27:23ovviamente, diventare come Andrea, arrivare in Serie A, giocare in nazionale? Se qualcuno
27:30di voi ha qualche domanda da fare, Andrea è felice. Non vi vergognate i bambini.
27:36Spingi il bottoncino? Mi chiamo Lorenzo e vorrei fare una domanda ad Andrea. Come è stato
27:49giocare con Maradona? È stato bellissimo. Allora, ti racconto un aneddoto. Devi sapere
27:59che quando io giocavo l'Udinese avevo l'età di 23 anni e quando mi hanno detto che mi aveva
28:05preso il Napoli e il Presidente mi disse, ma sai con chi vai a giocare? Io gli ho detto, no,
28:11con chi? Cioè, ero talmente giovane, insomma, talmente preso. E lui mi fa, vai a giocare con
28:17un certo Diego Armando Maradona? Cavolo, faccio io, madonna. Non mi sembrava veramente vero,
28:23perché un bambino, cioè un bambino, sì. Io parto sempre da quel bambino che, sì, ci credevo io,
28:32ma mai aver creduto di andare a giocare con il più grande della terra. E allora dovete
28:40sapere che quando io mi allenavo vicino a Diego, dovete sapere che la massima concentrazione
28:49che potesse avere Andrea Carnevale era una cosa straordinaria, perché io non mi potevo
28:55permettere di sbagliare un passaggio, perché lui era talmente un fenomeno che a me mi dava
29:01tutta la concentrazione possibile. Cioè, solo per farvi capire, stare a fianco a un campione
29:06come lui, chiaramente bisogna fare i sacrifici, allenarsi, fare il supplemento di allenamento.
29:14Io, devo essere sincero, ho giocato con il più grande della terra e non bisogna solamente
29:20avere il talento, ma bisogna avere soprattutto la personalità, ragazzi, per giocare a fianco
29:26dei campioni. Talento, ma soprattutto grande personalità. Per me è stato magnifico giocare
29:31con lui.
29:41Vai Salvatore, vai!
29:49Allora, questo, bravo, bravissimo, Salvatore. Qui c'è una data che io non posso assolutamente
30:02dimenticare, perché lì abbino un po' quello che è stato il massimo, diciamo, per quel
30:11bambino che ha sempre sognato, quando avevo 14 anni, di vincere qualcosa nel calcio. Quindi
30:20ti dico, il 10 maggio per me è stata una data storica, perché il Napoli per la prima
30:29volta nella storia, diciamo, della società, del popolo napoletano, vince lo scudetto per
30:35la prima volta nella storia. Ma lì ho abbinato anche un'altra cosa, cioè quel giorno lì,
30:42del 10 maggio, quando io faccio un bellissimo gol di cui ho dato la soddisfazione al popolo
30:50napoletano, perché io volevo che gioiva il popolo napoletano, perché a volte, sai, tra
30:56nord e sud c'è sempre stata questa rivalità, ma Maradona è stato preso soprattutto per vincere,
31:03per un riscatto, soprattutto per il sud, ma anche noi sapevamo questa cosa qui. Quindi
31:09noi siamo partiti nella convinzione che il Napoli potesse vincere, diciamo, il primo scudetto.
31:18E così è stato. E la seconda cosa è che io quel giorno lì l'ho dedicato anche silenziosamente
31:25alla mia famiglia, ma soprattutto a mia madre, perché è stato il giorno più bello
31:31che, insomma, da quando io ho iniziato a fare il professionista, perché è stato il giorno
31:37del riscatto di quel bambino rimasto orfano che sognava quel campo che poi, insomma, è
31:44stato Napoli. Io sono un ragazzo del sud, sono come voi, mi sento come voi e quindi vincere
31:50lo scudetto a Napoli lo consiglierò sempre a tutti.
31:55Quindi, 10 maggio 87, è il gol alla Fiorentina.
32:00Sì, è il gol alla Fiorentina che, insomma, è assancito il primo storico scudetto del Napoli.
32:06Allora, prima di concludere facciamo fare l'ultima domanda a Annunzio.
32:12Velocemente.
32:13Come è stato giocare il mondiale con la nazionale?
32:20Lì c'è stata un po' una delusione, ragazzi. Purtroppo nella vita accadono anche queste qua.
32:27Preparate eventualmente anche voi. Ci sono delle gioie, come il 10 maggio 87, ma ci sono
32:33anche, diciamo, delle gioie tipo Italia 90, di cui io sono partito titolare insieme a Gianluca
32:40Viale, che purtroppo oggi non c'è più. E poi, chiaramente, il mio mondiale è terminato
32:49per una bestemmia che voglio che voi non dovete seguire l'esempio di Andrea Carnevale.
32:58Ma più che una bestemmia è stata un'impregazione, perché io stavo giocando talmente bene, che
33:03praticamente mi sono lasciato andare e l'allenatore, una televisione di allora, mi ha purtroppo
33:10colpito il labiale che mandava a quel paese, l'allenatore, non dovete mai farlo, eh ragazzi,
33:17eh, ve lo dico, se no vi fottete il mondiale. E così mi hanno fottuto anche a me. Praticamente
33:23dopo quel Vaffa, l'allenatore vicini ha ritenuto che è stata un'offesa da parte mia nei suoi
33:30confronti e mi ha escluso dal mondiale. E così per me è stata una grandissima delusione.
33:36Diciamo che qui gioca in casa da questo punto di vista. Allora, io passerei la parola
33:49alla nostra onorevole Carmela Auriemma, che nonché vicepresidente vicaria del gruppo Movimento
33:545 Stelle della Camera dei Deputati. Grazie, Francesco. Approfitto, c'è il collega Agostino
34:01Santillo qui presente e lo ringrazio per la presenza. Io innanzitutto ringrazio Francesco
34:07per questa idea che ha avuto e subito abbiamo fatto questa interazione di contatti positivi
34:14e poi la collega Stefania che non lo dice ma ha una serie di riconoscimenti e secondo
34:19me lo riconoscono tutto il Parlamento, il suo grande lavoro che fa per appunto contrastare
34:26il femminicidio e quindi sono contenta che su questo tema ci sia lei perché veramente
34:31fa un lavoro enorme. Il tuo libro ci dà uno spaccato secondo me fondamentale anche per noi
34:38da questo lato qua, che sono i figli delle vittime di femminicidio, di cui vivono un dramma
34:45nel dramma perché lo dici bene tu. C'è il legame con il padre che è comunque un legame
34:51di sangue e che comunque diciamo non si cancella così facilmente e poi c'è il dramma
34:58di rimanere da soli e di vivere un lutto terribile. Io credo che la perdita della madre sia forse
35:04il tutto, diciamo, una persona, io ho perso pure un padre piccola ma io ti dico sempre
35:09che la mamma, non lo so perché, è la mamma. E quindi questa cosa di, questa tua, la tua
35:18famiglia come ha reagito? Cioè mantenersi uniti e tu hai avuto questa capacità di, nel
35:24calcio, di avere una sorta di riscatto per te ma anche per la tua famiglia e quindi per
35:31tutti, per i tuoi fratelli e per le tue sorelle. Quindi questa, questa storia è veramente una
35:35storia di amore molto bella che, ti dico la verità, va quasi in contropiano invece la
35:42tua grande, ovviamente, carriera calcistica perché se io penso che tu hai giocato con
35:47Maradona per noi che siamo, diciamo, di Napoli è qualcosa di incredibile. Però è talmente
35:53forte il tuo messaggio che io, diciamo, che leggo il libro quasi va sottofondo rispetto
35:59e quindi veramente hai fatto un dono dopo 50 anni importante perché questi messaggi vengono
36:09veicolati anche dai senti appunto del mondo dello sport, del calcio e tu lo sei, sono,
36:16sappiamo anche tutto il lavoro che fai per i giovani promessi e quindi è importante, diciamo,
36:23sei come un punto di riferimento e quindi questa cosa è fondamentale perché la vera battaglia
36:28è sui ragazzi, sui, sui, rompere questo meccanismo di possesso che, diciamo, emergeva anche con
36:36tuo padre che però aveva anche un altro aspetto che secondo me è molto sottovalutato e molto
36:40nascosto, i problemi psichiatrici che si vivono nelle famiglie e che non vengono affrontati
36:46e che molto spesso sono abbandonati, un sistema sanitario che, diciamo, abbandona gli ultimi
36:52ancora di più queste malattie psichiatriche. E quindi questo tuo libro è stato veramente un bel
37:00percorso, pure io l'ho letto velocemente, diciamo, un giorno l'ho letto tutto e quindi mi sono
37:06appassionata a questa tua storia incredibile. E poi una nota particolare, a me piace molto il fatto
37:14che tu, al di là del fatto che stavi nel Napoli con Maradona, però tu volevi stare in campo e quindi
37:21questa cosa di mettere in discussione pure da andare via dal Napoli di Maradona, che c'è solo per il fatto
37:26diciamo di stare, diciamo, negli spogliatori, uno non ci va bene. E tu invece metti in discussione
37:31questa cosa perché l'essere in campo è la più importante e quindi questo è un messaggio
37:36molto bello, non stare ai margini e non accontentarsi di un ruolo, diciamo, di fama, ma essere
37:44protagonisti e quindi questo è un messaggio per i giovani che secondo me è fondamentale, essere
37:49protagonisti indipendentemente dal luogo, ma stare sul campo e determinare. Tu, lo leggo ogni volta
37:55che, diciamo, ti cercavi, no, di scendere in campo e volevi essere protagonista e questo
37:59è veramente una cosa che mi ha colpito molto di te. E poi mi rimane molto impressa la figura
38:06del presidente Limpa, il tuo primo, che è una generosità che ti lascia e in campo però
38:14chiede palloni per… No, quella è una storia bellissima perché, vedi, nella vita tutti abbiamo
38:20bisogno anche degli altri. E io mi ritengo, anche allora, ero un ragazzino, ma veramente
38:29fortunato, cioè ho avuto la fortuna di incontrare delle persone e uno di queste era questo
38:35Gemino Limpa che io ho menzionato perché ci sono due o tre figure. Uno che si chiama
38:41Bonduoli che mi manda in Sardegna, che avevo 14 anni, mi mette su una nave e parto da solo,
38:48ma non so dove vado. Cioè, un bambino non sa dove va. Sa solamente, dice, quando arrivi
38:54a Olbia, stai lì che ti vengono a prendere. Però io sto cinque ore sulla panchina ma non
39:00vedo nessuno che mi viene a prendere perché io attracco, non io, la nave alle sette e quindi
39:05chiaramente sto lì a quattro ore e poi mi vengono a prendere per fare un provino. Poi questo
39:11presidente che era affezionato, sapendo della storia, è che la domenica per me era un giorno
39:18bellissimo, ragazzi. Sapete perché? Perché la domenica, oltre allo sport di cui io ero
39:26pazzo ed è stata la mia fortuna, io mangiavo i gnocchi col pollo tutte le domeniche. Quindi
39:33per me era il giorno più bello della mia vita perché mangiavo, ma non sto scherzando,
39:38ragazzi. Quindi datevi da fare. Non pensate al denaro oggi. Il denaro verrà, è una conseguenza
39:46perché oggi la differenza tra i miei tempi e i tempi di oggi, sa quali sono? Scusami
39:52Carmela, mi permetto, è il denaro. La prima cosa che fa il genitore è il denaro. Mentre
39:59io giocavo per fame, per un piatto di pasta, sia a pranzo sia alla cena. Se voi siete bravi
40:06e giocare a calcio, inizialmente dovete avere anche voi la personalità di fare un percorso.
40:15Va bene? I soldi sono una conseguenza. Più diventi bravo, più diventi forte, più giochi
40:20in Serie A, più giochi in nazionale e più guadagni i soldi. Ma non deve essere la prima
40:25cosa alla vostra età primaria. Deve essere solamente lo sport e arrivare a certi obiettivi.
40:32Quello che ha fatto questo signore davanti a voi.
40:41Quindi, concludo magari con un ultimo messaggio, se puoi lasciare ai ragazzi che abbiamo fatto,
40:47ci siamo confrontati su come adesso è il mondo del calcio, un po' più di star,
40:52rispetto invece a un calcio che era soprattutto sacrificio e in contatto con le persone.
41:01Io non mi ci vedo, devo essere sincero, io sono all'antica, ma sono anche un direttore sportivo
41:08moderno, sono cambiati i tempi e ci mancano. Però il calcio di oggi, queste star che noi vediamo
41:18da tutte le parti, un po' di staccato verso il proprio tifoso, verso le proprie persone,
41:26i bambini e quant'altro. Io sono completamente diverso. Mi reputo una persona all'antica e
41:36ne sono fiero perché io la prima cosa che facevo, vi dico l'ultima cosa, i miei amici,
41:44mia moglie, i miei figli mi dicono, ma tu non c'è una maglietta del Napoli, tu non c'è
41:50una maglietta della Roma. Sai perché ragazzi? Io ho fatto felice quei bambini che vedevo
41:56sempre in Andrea Carnevale, cioè mi sognavo davanti a me sempre che Andrea Carnevale è orfano,
42:04che aveva bisogno, aveva bisogno d'affetto e quindi le mie magliette, nonostante che fosse
42:09anche la maglietta di Diego Armando Maradona, io le ho regalate tutto. Ma sono veramente
42:16contento di averle regalato perché quei bambini là io le ho fatti felici e così era il mio carattere.
42:23Allora dopo questo confronto e dopo le belle parole di tutti i presenti, penso di essere
42:35ormai arrivati alla fine di questa presentazione.
42:39La vittoria più bella, più sofferta c'è anche nel Napoli.
43:09dove insomma lo posso dire. Noi siamo partiti con un obiettivo, quello di vincere in campo
43:19internazionale e mi auguro che il Napoli lo possa fare perché sono 30 anni che non vince
43:24in campo internazionale, quindi è un auguri che faccio anche a Napoli perché vincere in
43:30campo internazionale secondo me è ancora più bello, ci manca lo scudetto lo scudetto, però
43:36insomma vincere in campo internazionale è un'altra storia, io mi ricordo Stoccardi
43:42i 30.000 della curva, è impossibile la Coppa UEFA, è impossibile dimenticare questo episodio,
43:54però un gol che io ho in mente perché poi ci ha portato quasi alla finale, perdemmo 2-0
44:01a Torino in Coppa UEFA ed era una partita a ritorno un po' difficilissima, però ragazzi
44:08con Diego Maradona, Carega, Giordano, Carnevale era quasi possibile ribaltare e così è stato.
44:16E noi vincemmo al San Paolo con un gol mio 2-0 all'Aguentus e poi al centodiciannovesimo
44:24che c'è con Renica, però il gol più importante l'ho fatto io 2-2 perché ci portava ai tempi
44:30supplementari, quindi 2-0 scusa.
44:33Esatto, esatto, quindi la partita più importante diciamo in campo internazionale è stato 3-0
44:41all'Aguentus nell'88-89, molto importante.
44:47Adesso come una bambina anche l'onorevole Auriemma ha una domanda.
44:53Non possiamo non approfittare, Andrea ci dici proprio un aneddoto intimo, segreto con Maradona
44:59che puoi condividere con noi che non è...
45:01No, quella è privata.
45:03Che non è la ribalta della...
45:06Allora, solo per farvi capire chi è l'uomo Diego Armando Maradona, chiaro poi la carta
45:12stampata a volte insomma qualcuno l'ha un po' denigrato, però io posso solamente dire
45:17che io ho avuto a che fare con un ragazzo simile al mio, simile a me, povere tutte e due,
45:27lui veniva dall'Argentina povera, io venivo da Montesambiaggio con la sofferenza di essere
45:33un bambino orfano e mi ha colpito, ce ne sono tantissime insomma, però una la voglio
45:41dire, nel 99 quando mi sono separato io incontrai Diego in Brasile e volevo andare a vedere
45:51il Carnevale di Rio e leggo sui giornali che c'era Maradona al ospite, ospite, attenzione,
46:00ospite, cioè Diego era praticamente ospite al Carnevale di Rio dove lui veniva anche pagato.
46:09E allora andai a Copacabana e al primo albergo di cui andai io lo trovai in piscina.
46:15insomma non ci vedevamo da circa 8-9 anni e io vado in piscina e trovo Diego in piscina
46:23quando mi vede e fa la solita festa, Andrea c'è una roba così emozionante e lui mi chiede
46:29per farla breve, ma cosa fa in Brasile? Beh sono andato a vedere il Carnevale però perché
46:35ci tenevo a vedere il Carnevale di Rio avevo questo insomma pensiero in mente, in testa
46:41che non avevo mai visto insomma la sfilata e però gli dico Diego ma io non c'ho i pass
46:48non c'ho i biglietti, non ti preoccupare. Lui chiama il manager e gli dice senti fai portare
46:55due pass per Carnevale e il suo amico che me li porto con me al Camaroccia insomma al Carnevale
47:03di Rio. Al manager gli risponsono di no e quindi chiaramente ho detto ma no ma Diego ma
47:09lascia stare non ti preoccupare non voglio dargli fastidio. Che fa Diego? Prendi il telefono
47:15chiama lui personalmente e Diego disse attenzione se entro mezz'ora non portate due pass per
47:23mio fratello Andrea Carnevale e l'altro fratello io prendo l'aereo e me ne vado. Diego poteva
47:30dire benissimo ma non sto scherzando perché lo pagavano era la stella del Camaroccia del
47:37del Carnevale di Rio dopo mezz'ora sono arrivati due pass e mi ha fatto fare un Carnevale a
47:45tutti i sensi nel salottino suo straordinario cioè c'era il presidente del Brasile c'era
47:52Pelé c'era Zigo tutti i grandi campioni della terra erano nel palco insieme a noi quindi
47:59ho passato una serata che ancora non posso dire altro però insomma in Brasile insomma
48:06è sempre il Carnevale tutto qua.
48:11L'uomo di Maradona c'è un aneddoto che riguarda la nostra città che secondo me dice molto di
48:17quanto lui era questa parte umana no? C'era una bambina doveva essere sottoposta a un'operazione
48:23un bambino un'operazione particolare molto costosa in America e c'è perché in tutto
48:29questo diciamo il gancio poi c'è una persona da Cerro nostro concittadino che è nostro amico
48:35Puzzone che è stato nella squadra del Napoli e chiede a Maradona di fare questa partita di
48:42beneficenza ad Cerra in un campo sportivo che era un campo di patate cioè non esisteva
48:47cioè era proprio e in quell'occasione Maradona dice subito di sì ma l'assicurazione raccontano
48:54che l'assicurazione non gli voleva coprire questa partita perché era pericolosissimo giocare
49:00in quel campo e invece lui decide di venire e raccolgono i soldi per operare questo ragazzo
49:05quindi la generosità di...
49:07Ma beh ma Diego quando decideva insomma non è che avesse paura di Bianchi, Ferlaino o il
49:13Presidente della Repubblica a tutto rispetto cioè Diego quando decide una cosa ma non
49:19solamente quella cosa lì dovete sapere che Diego faceva, Diego faceva molta beneficenza
49:25e nessuno lo sapeva però questo era un caso particolare perché c'ero anche io e quando
49:32gli hanno chiesto di questa partita qui cioè Diego ritorna bambino si mette nei panni di
49:38quel bambino lì che aveva bisogno e necessitava di un intervento e Diego non si è fatto nessun
49:45problema cioè è andato ad Acerra con la rete con la rete attorno insomma ha giocato con
49:52degli amici di Acerra ecco come è possibile che Maradona gioca dentro un campo di Acerra
49:59sotto la pioggia con i compagni e fa beneficenza per quel bambino che si doveva operare cioè
50:08questo è una roba che nessuno avrebbe mai fatto cioè un campione come Diego Armando Maradona
50:13oggi sarebbe impensabile che Messi andasse che ne so che va ad Acerra a fare una partita di
50:20beneficenza io non ci credo
50:22e qui mi riallaccio all'intervento che ho fatto prima Diego aveva io ho conosciuto Maradona
50:36tramite i racconti di Andrea l'amicizia di Andrea mi ha fatto conoscere delle cose di Maradona
50:41e lì c'è differenza tra persona e personaggio lui aveva creato il personaggio Maradona e poi
50:47c'era la persona Diego e quindi il retroscenso quello che non ha fatto Andrea Carnevale perché
50:51Andrea Carnevale è Andrea Carnevale come persona e personaggio come lo vedete così è forse
50:56in campo il libro dice che effettivamente si trasformava un po' si trasformava riusciva a
51:02a diventare una persona diversa ma solo in quel rettangolo di gioco io ringrazio comunque tutti
51:08i presenti chi effettivamente è venuto da Acerra per raggiungerci portare questi questi giovani
51:15calciatori sperando che un giorno possano essere avere la possibilità di essere visti
51:20da Andrea Carnevale magari ingaggiati per una squadra di Serie A
51:23andatevi da fare ragazzi eh io lavoro nell'Udinese quindi è il mio lavoro che sono 23 anni scusa
51:30Francesco sono 23 anni che faccio questo mestiere qui questo lavoro ed era destina anche questa
51:38questa questa questo mio lavoro perché a me piace comunicare con i bambini con i miei giocatori
51:45cioè mi vedo una sorte di San Francesco perché le cose che mi sono capitate a me a livello generale
51:54e sono cose diciamo che accadono nella vita e bisogna anche aspettarselo nella vita io vi auguro
52:02di no a me mi sono capitate tantissime cose ma io ne sono uscito sempre con grandissima dignità
52:09eh forse la tragedia che mi ha toccato mi ha dato una forza da leoni eh sono riuscito a arrivare a
52:16grandissimi livelli e quindi che dire ragazzi io sono un ragazzo veramente fortunato quindi
52:24datevi da fare che io sono presente in tutta Italia ragazzi l'Udinese è una delle società
52:31migliori a livello di scouting e io ne sono orgoglioso ne faccio parte ho fatto tantissimi
52:39campioni oggi a Francesco gli ho fatto vedere i campioni che abbiamo prodotto gli ho fatto
52:44vedere prima e ce ne sono tantissimi ne dico uno solo Sanchez conoscete Sanchez? Sì dai
52:54ecco quello è un ragazzino che ho preso io a 17 anni anche va a fundi esatto li riconoscono
53:02quindi datevi da fare perché noi siamo presenti anche in Campania abbiamo delle società noi in
53:09campiana in Campania abbiamo delle academy quindi noi siamo presenti un po' tutti in Italia
53:15quindi datevi da fare e vorrei vedere qualcuno di voi anche in Friuli eh all'Udinese calcio va
53:22bene in bocca al lupo ragazzi
53:24l'onorevole canta la messa che doveva essere presente però per impegni al Senato non ha potuto raggiungerci
53:36sta intervenendo sui campi pregrelli va bene va bene va bene
53:42giusto

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