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https://www.pupia.tv - Roma - Presentazione Appello Start UP Italiane - Conferenza stampa di Andrea Volpi (03.12.25)

#pupia
Trascrizione
00:00Buonasera a tutti, grazie ai presenti per essere venuti qua stasera alla sala conferenze
00:20e stampa della Camera, io sono Roberto Magnifico, inquadro un attimo la questione, stasera ovvero
00:30oggi ho letto un articoletto uscito poco fa dove si parla di Sam Altman di OpenAI, chat
00:39GPT, che ha incontrato il fornitore di elettricità, l'Enel di turno dello stato del Texas, è andato
00:48da lui dicendo io avrei bisogno di un tot di terawatt di potenza elettrica per alimentare
00:57i miei centri di elaborazione dei dati, questo l'ha guardato dicendo ma lei mi sta chiedendo
01:05una quantità di elettricità che neanche l'intero stato del Texas richiede, questi sono i termini
01:14di paragone con cui abbiamo a che fare in tema di intelligenza artificiale generativa
01:21o meno che sia nel mondo, in particolare con gli Stati Uniti, Cina e altri concorrenti.
01:32E allora noi in Europa dove siamo, diciamo che stiamo parlando del Digital Omnibus che
01:40si sta presentando presso la Commissione Europea e lì abbiamo qualcosa da fare, insomma
01:46dobbiamo forse mettere un po' più di pressione su come rallentare il passo e la quantità
01:54di regolamentazione che sta legando un po' tutto il mercato in Europa e in Italia non ultima
02:01e quindi io voglio ringraziare di cuore la presenza dell'On. Giordano e Volpi stasera
02:09per parlare un po' di quello che possiamo fare, che dovremmo fare per cercare di alleggerire
02:19un po' questi pesi legislativi che ci legano un po' le mani. Quindi magari lascerei la
02:28parola prima a lei, On. Giordano e quindi poi alla fine passiamo.
02:38Grazie per essere qui. In realtà io sono stato caputato in questa conferenza, non all'ultimo
02:46secondo perché non è vero che è all'ultimo secondo, ma è un argomento che mi interessa
02:52moltissimo. Sono un utente intensivo, io e tutti i membri dei vari gruppi di lavoro
03:00che coordino di intelligenza artificiale, quindi diciamo una doppia motivazione, tripla, una
03:06per essere parlamentare italiano, la seconda per essere un utente di questo tipo di servizi
03:12e la terza per essere interessato a quello che succede in Europa nel mio ruolo sia di
03:18componente della Commissione delle Politiche Europee e qui sia di segretario generale del
03:23Partito Conservatore Europeo. Allora per noi la rotta è chiara, da una parte c'è la tutela
03:30della privacy che è sicuramente un diritto da conservare, ma dall'altra c'è anche il
03:38diritto all'innovazione. I cittadini europei hanno il diritto di poter utilizzare degli strumenti
03:46e di poter essere presenti in un mercato con degli strumenti prodotti in Europa e di poter
03:51competere con il resto del mondo. Non è una novità che per quanto riguarda l'atteggiamento
03:57del Partito Conservatore Europeo, ma anche di tutta la maggioranza italiana, l'atteggiamento
04:06rispetto alle politiche europee è un atteggiamento critico, nel senso che abbiamo la convenzione
04:14che la Commissione Europea, che l'Europa faccia troppo, entrando eccessivamente in tutta una
04:21serie di dettagli. Usiamo dire che noi abbiamo la miglior regolamentazione sull'intelligenza
04:27artificiale senza avere un'intelligenza artificiale. Quindi è una cosa che ci mette
04:32a rischio. Allora, da questo punto di vista mi sento di garantirvi che il problema è ben
04:39chiaro. Ovviamente si tratta di equilibri complessi perché bisogna mettere d'accordo 27 Stati
04:45in un contesto regolatorio del rapporto dei 27 Stati che è tutt'altro che semplice, ma per
04:53quanto riguarda questa maggioranza di governo e per quanto riguarda il Partito Conservatore
05:00Europeo non abbiamo dubbi. I diritti dei cittadini vanno tutelati, ma la libertà dell'innovazione
05:08di crescere va altrettanto sostenuta. Quindi manterremo questa linea.
05:13Grazie, grazie per l'intervento. Ora la parola ad Andrea Volpi.
05:24Grazie, buonasera, benvenuti alla Camera dei Deputati. Oggi presentiamo un'altra volta questo
05:31manifesto per un digital omnibus più vicino alle nostre esigenze. Dico nostre, delle start-up,
05:40dell'Italia in particolare, ma comuni a tutti gli Stati europei. Raccogliamo e rilanciamo
05:46questo appello. Più volte ci siamo confrontati su questa tematica. Chi mi ha preceduto, l'onorevole
05:54Giordano, ha sintetizzato bene qual è il nostro posizionamento in Italia e in Europa e noi anche
06:00quando abbiamo avuto l'opportunità nelle commissioni parlamentari di sottoporre dei quesiti
06:05al commissario Virkunnen abbiamo sottoposto quelle che oggi sono le richieste contenute
06:13in questo manifesto. Quindi una maggiore semplificazione, un legiferare meno e legiferare meglio, tener conto
06:21che esiste un mercato, quello del tech, sul quale rischiamo come Europa e come Italia
06:27di andare in difficoltà. Già i numeri attestano che rispetto a un interesse iniziale del 2023
06:33e il 2024 oggi i numeri sono in discesa. Quindi è evidente a tutti quanti che un miglioramento
06:40in termini normativi e legislativi possa anche comportare una maggiore attenzione e un maggiore
06:45investimento sul mercato. Questo perché è molto più facile oggi spostarsi in Gran Bretagna
06:54piuttosto che negli Stati Uniti, piuttosto che in Cina o su altri mercati. Noi invece siamo convinti
07:00che intervenire sull'innovazione e sulla competitività possa comportare una serie di benefici
07:06che sono basalmente quelli diretti sull'economia reale, quelli sul mondo del lavoro, quelli sulla
07:12reindustrializzazione o su una nuova industria che si può creare e si sta creando. Pertanto
07:18siamo sostenitori di queste richieste, siamo al fianco dei giovani innovatori ma di tutte
07:25quelle imprese che hanno scelto il cavallo dell'innovazione per arrivare a destinazione.
07:32Pertanto siamo qui per sostenere, sottoscrivere, sollecitare anche i nostri colleghi in Europa,
07:40l'abbiamo già fatto anche in un meeting a Washington, l'abbiamo fatto qui in Italia,
07:46a sollecitare un intervento serio, un intervento incisivo di semplificazione per quanto riguarda
07:53la normativa europea sul digitale e per assicurare a tutti coloro che scelgono il digitale
07:59un percorso innovativo funzionale, produttivo e che possa metterci in concorrenza con quello
08:08che è il mercato che sta creando tantissime economie in Italia e nel mondo. Per questo
08:14diciamo noi non possiamo fare altro che ringraziarvi e di continuare insieme questa attività
08:20di sollecitazione, di intervento a livello normativo e di mettere insieme tutte quelle
08:27tessere del mosaico che possono portare ad incidere nei luoghi giusti. Con noi continueremo
08:31a farlo, io con Antonio insomma siamo al vostro fianco. Grazie.
08:35Grazie, grazie per le parole. Vorrei passare ora la parola al Presidente dell'Associazione
08:42Nazionale Gioveni Innovatori, Gabriele Ferreri, prego.
08:47Grazie a tutti, buonasera, è un piacere tornare alla Camera dei Deputati, ringrazio tutte le
08:52istituzioni che hanno reso possibile questa manifestazione, tutte le persone presenti
08:56in collegamento. Noi come Associazione Nazionale Gioveni Innovatori torniamo con grande entusiasmo
09:02e ancora più rafforzati dopo l'ultimo passaggio fatto con i partner di Zest e tutti gli altri
09:07promotori di questo importante posizionamento per evidenziare come oggi l'Italia abbia necessità
09:13di accelerare quello che è il suo processo di innovazione e sviluppo. E per poterlo fare
09:18è fondamentale che ci siano le condizioni giuste. Pertanto questa nostra predisposizione
09:23che abbiamo già attenzionato positivamente a tutti gli stakeholder nei mesi scorsi e che oggi
09:29con importanza e puntualità andiamo a risottolineare non è soltanto una necessità ma un dovere
09:35in considerazione della grande sfida che siamo chiamati a portare avanti sia per il comparto
09:42delle start-up, il comparto delle PMI innovative, delle imprese con l'obiettivo di una visione
09:48più possibile sburocratizzata ma soprattutto con una risorsa adeguata a quella che è la sfida.
09:55E pertanto gli elementi che stiamo andando a portare oggi all'attenzione di questa nostra
10:00predisposizione li raccorda tutti e saranno poi le stesse realtà del mondo delle imprese
10:04che con piacere abbiamo portato qui oggi a rinnovare tale impegno con l'obiettivo che
10:10questo possa positivamente essere attenzione da tutti quelli che sono i rappresentanti europei
10:16e che l'Italia ha ovviamente portato a confronto nel sensibilizzare un elemento fondamentale
10:23per lo sviluppo del nostro economista nel Paese.
10:26Grazie.
10:28Grazie Gabriele.
10:29Quindi sì, insomma siamo qua sia come Zess Group, come AI Salon, come Italian Tech Alliance
10:38che è l'associazione del Venture Capito italiano a sottoscrivere quest'appello
10:45però prima di terminare ci sono dei founder qua che forse vorrebbero fare un intervento
10:54alzate la mano e venite, vieni dai vieni, vieni, venite, venite, grazie onorevole, grazie
11:06per il suo intervento e il suo appoggio. A presto.
11:26Presentatevi.
11:27Grazie dell'invito, io sono Lorenzo Luce, sono il fondatore CEO di una start-up che si
11:38chiama Big Profiles, facciamo AI, vendiamo tecnologie di intelligenza artificiale in 15
11:45nazioni del mondo e in primis vediamo l'enorme differenza di tempi burocratici e amministrativi
11:54di approvazione di progetti AI che hanno le aziende fuori dall'Europa e dentro l'Europa.
12:00Stiamo parlando di circa sei volte tanto da nostra esperienza perché chiaramente oltre
12:07all'AI Act, al GDPR, al Data Act ci sono tantissime normative da dover rispettare e anche da dover
12:14smarcare, cioè anche solo il tempo che l'azienda impiega per capire se rientra o no il progetto
12:21AI nella fattispecie di ognuna di queste decine di normative impiegate il tempo. Quindi anche
12:27lavorando su un progetto che non ricade in nessuna di queste normative comunque passano
12:33dei mesi e ogni anno ne arrivano di nuove. Non ultima la normativa d'ora sui sistemi bancari
12:40lavorando con una grande banca italiana soltanto per capire che noi non rientriamo nella normativa
12:48d'ora appunto sono passati dei mesi. Un punto secondo me importante che nel Digital
12:56Omnibus è passato un po' inosservato che secondo me è molto importante notare sono
13:04alcune modifiche richieste al GDPR. Perché faccio presente questo punto? Perché sono
13:08modifiche assolutamente sensate e benefiche per l'Europa e per il GDPR, ma arrivano dieci
13:15anni dopo l'introduzione del GDPR. Dieci anni nel mondo della tecnologia è un'era geologica
13:23e se vogliamo far passare dieci anni anche per migliorare l'AI Act non c'è il dubbio
13:35se l'Europa arriverà prima, seconda o terza nella sfida dell'AI, cioè è proprio fuori
13:40dalla competizione semplicemente. Purtroppo i tempi regolatori non sono compatibili con
13:45i tempi dell'innovazione. E limitare una tecnologia in toto, il GDPR era molto più virtuoso da questo
13:53punto di vista perché muoveva dei principi di finalità, non delle tecnologie. Limitare
14:00una tecnologia in toto è chiaramente azzoppare un'industria sul nascere, quindi come dire,
14:13se l'Europa vuole mortificare le industrie storicamente forti come quell'automotive europea
14:22con i suoi regolamenti e contemporaneamente azzoppare anche le industrie nascenti come quella
14:27sull'AI deve continuare in questa direzione. Altrimenti se non vuole far passare dieci anni
14:35come è stato per il GDPR per migliorare questa normativa serve una rivisitazione pesante
14:41che sia basata non tanto sulla tecnologia in sé quanto più su le finalità dell'uso
14:46della tecnologia. Non avevano fatto in tempo a pubblicare la bozza di AI Act che Google pubblicava
14:52il paper sugli agenti AI che non era ovviamente una tecnologia contemplata dall'AI Act perché
14:59non ce la si fa a stare al passo con queste nuove tecnologie. Sicuramente non saremo come
15:09dice la Lagarde, non siamo stati first mover sull'AI ma non saremo neanche second mover,
15:13e non chiediamo, e concludo, non chiediamo soldi, finanziamenti o politiche industriali ma
15:23soltanto di essere lasciati liberi di lavorare e concorrere in un mercato che ormai è globalizzato.
15:30Grazie, anzi io aggiungo non liberi di costruire ma liberi di fare errori, liberi di sbagliare
15:41nel percorso di innovazione perché innovazione significa sperimentazione, significa costruzione
15:49di modelli di business che non funzionano all'inizio spesso, però questo è il fondamento
15:55banalmente della ricerca e sviluppo e quindi qualsiasi tipo di attività di ricerca e sviluppo
16:01in particolare poi in tutto quello che abbiamo visto sviluppare in questi ultimi 20-30 anni
16:07è stato grazie all'opportunità di poter sbagliare e i soldi, ovvero i capitali che finanziano
16:13questi progetti di ricerca e sviluppo, finanziano sapendo che il 90% degli investimenti saranno
16:22fallimentari per l'appunto, però ciò nonostante hanno dato l'opportunità a quelle economie
16:29che hanno potuto lavorare senza essere così imbrigliati come purtroppo in Europa, in Italia
16:36in particolare, a creare quel valore e quella ricchezza che oggi vediamo banalmente negli
16:43Stati Uniti, insomma che negli ultimi 20-25 anni il PIL è passato da 10 mila miliardi
16:49a 25-26 mila miliardi, capitalizzazione di borsa da 10 mila miliardi di nuovo agli attuali
16:5662-63 mila miliardi, l'Italia PIL da 1,8 a 2,2 mila miliardi la capitalizzazione di borsa
17:05in 20-25 anni è rimasto fermo, quindi mettete nei panni di un investitore istituzionale
17:11come un fondo pensione o una cassa previdenziale che deve investire in asset che incrementino
17:18di valore negli anni, gioco forza A, deve diversificare B, verso quei mercati che offrino
17:26un ritorno. Comunque lascio la parola a Luca adesso e per trasparenza sono due start-up
17:32di portapolio di Zest, quindi prego Luca. Grazie Roberto e grazie a tutti per l'invito
17:37è importantissimo esserci oggi e oggi io parlo in qualità di CEO di EU che è una start-up
17:46che si occupa di intelligenza artificiale, una start-up italiana con sede in Croazia che
17:51supportiamo principalmente le imprese nella gestione in ambito legale e contrattuale ma
17:58anche come avvocato, perché sono avvocato e ho passato anni dentro il sistema normativo.
18:04Vi confesso che da entrambe le prospettive vedo chiaramente la stessa cosa. L'Italia
18:10e l'Europa stanno giocando una partita globale con il freno a mano tirato. Negli ultimi anni
18:15mentre Stati Uniti e Cina corrono nello sviluppo delle AI, noi abbiamo costruito spesso in buona
18:20fede un labirinto normativo che rende difficile perfino orientarsi. Lo dico nei numeri, dal 2019
18:28l'Unione Europea ha approvato oltre 70 nuove normative digitali, arrivando oggi a più
18:35di 100 leggi sul tech e 270 autorità regolatorie attive sui servizi digitali. È un ecosistema
18:44regolatorio che scoraggia più di quanto protegga. E mentre costruivamo questo mosaico di regole,
18:50la nostra quota di mercato tech globale è crollata dal 20% al 4% in vent'anni. Questo
18:56non è solo un dato economico, è un dato culturale identitario, perché i modelli di
19:01intelligenza artificiale, gli LLM, non sono solo tecnologia, sono contenitori di cultura.
19:07Se non ne sviluppiamo di nostri, all'avanguardia, addestrati con i nostri dati e le nostre lingue,
19:12fra dieci anni rischiamo di affidarci ad AI che riflettono categorie, valori, riferimenti
19:18e priorità non europee. È un continente che rinuncia a produrre tecnologia, rinuncia
19:23a raccontarsi. Come giurista capisco assolutamente e perfettamente la spinta alla tutela, ma dobbiamo
19:29trovare un equilibrio nuovo. Un'eccessiva produzione normativa in ambito AI può proteggere i cittadini
19:36di oggi, penalizzando quelli di domani, che vivranno in un contesto meno competitivo e con
19:42meno opportunità e meno capacità di incidere sulle tecnologie che useranno quotidianamente.
19:46Il GDPR, nato con finalità sacrosante, è intervenuto anni dopo la trasformazione
19:52digitale, non prima, e infatti ha trovato la sua collocazione. Oggi invece rischiamo
19:57di fare l'opposto, normare prima di capire, come diceva appunto Roberto. Lo vediamo nell'AI
20:02Act che introduce obblighi senza standard chiari e regola la tecnologia più dei rischi
20:07o dei casi d'uso. Soprattutto inserisce criteri tecnici già superati, come il famoso tetto
20:13dei 10 flops, che finiscono per penalizzare l'innovazione europea rispetto ai concorrenti
20:18globali. Ma non è solo un problema di singola norma, è un problema di stratificazione. Anche
20:24se abbiamo un mercato unico europeo, le culture diverse frenano naturalmente l'adozione.
20:30Se a questo sovrapponiamo norme rigide, divergenti tra i Paesi, il risultato è chiaro. Le soluzioni
20:35europee diventano meno scalabili, meno competitive e quindi meno investibili. E qui arrivo al punto
20:41fondamentale per l'ecosistema imprenditoriale. Senza un terreno fertile gli investimenti
20:46privati non arrivano e senza investimenti privati non nasceranno mai modelli europei in
20:50grado di competere con quelli americani o cinesi. Negli ultimi mesi però qualcosa si
20:55sta muovendo. 19 capi di Chessato hanno chiesto esplicitamente una semplificazione ambiziosa
21:00e il minimo indispensabile di nuove regolamentazioni. È un segnale politico fortissimo. Ma ora serve
21:06il passo successivo. Trasformare una presa di posizione in un cambiamento reale. Il digital
21:12omnibus era l'occasione per farlo, ma la proposta attuale è ancora troppo timida, troppo
21:16cosmetica rispetto alla sfida che abbiamo davanti. E allora da imprenditore, da giudista
21:21e soprattutto da cittadino europeo chiede una cosa molto semplice. Coraggio. Coraggio di
21:26alleggerire, non di aggiungere. Coraggio di fidarsi dell'innovazione e non di temerla. Coraggio
21:31di costruire un mercato realmente competitivo, dove una start-up possa nascere a Milano e scalare
21:36a Parigi, a Berlino o a Zagabria senza dover riscrivere ogni volta la propria compliance.
21:40L'Europa è ancora in tempo. Le sue start-up e EU, che rappresento e una di queste, sono
21:46pronte a fare la loro parte, a costruire un AI che rappresenti davvero la nostra cultura,
21:51i nostri valori, le nostre lingue e la nostra identità. Ma perché questo accado servono
21:55istituzioni che abbiano la stessa ambizione. È il momento di scegliere se vogliamo essere
22:00spettatori del progresso o protagonisti. Io credo che l'Italia e l'Europa possano ancora guidare
22:05questa trasformazione. Ma per farlo dobbiamo rimuovere ciò che oggi ci frena. La semplificazione
22:11non è un favore alle imprese, è un investimento nel futuro dei cittadini europei. Grazie.
22:15Grazie Luca. Allora, io non so se a questo punto c'è qualcun altro che vuole fare un intervento.
22:26prego, prego. Sì, sì, vieni, vieni, vieni. Ci vuole un microfono. Eccoci, sì. Salve a tutti e grazie
22:43per la possibilità di dire la nostra. Io sono Alessandro Raponi, sono CEO e co-founder di
22:48Tropico Security. Siamo una realtà italiana che fa sicurezza informatica e chiaramente
22:53sfrutta l'intelligenza artificiale all'interno della nostra piattaforma. Quindi siamo degli
22:59utilizzatori, oltre che anche noi cerchiamo di dare il nostro contributo a quello che è
23:04il panorama delle AI. Sono chiaramente d'accordo con quello che si ha detto fino adesso e oltre
23:10che da un punto di vista normativo il problema europeo è anche culturale. Quello che si dice
23:19molto spesso è che l'America innova, quindi crea innovazione, la Cina replica, l'Europa
23:27regolamenta. Non c'è cosa più vera. Da un punto di vista anche di campioni europei delle AI,
23:37se guardiamo al panorama vediamo che in giro per il mondo ci sono modelli incredibili, c'è
23:42una sfida che va avanti a colpi molto forti tra OpenAI, Google con Gemini. In Europa noi
23:52abbiamo Mistral che ha un programma ambizioso ma anche visionario perché sono l'unico modello
23:58open source. Da Cina c'è DeepSeek, ci sono altri modelli altrettanto competitivi. Il problema
24:06è che poi noi come startup che utilizza le AI da un punto di vista di modelli per portare
24:14tecnologia sul mercato, quando le aziende italiane e europee ci chiedono su quali modelli
24:20vi appoggiate, chiaramente noi non facciamo cose fatte in casa, noi facciamo un fine tuning
24:24dei modelli di AI che esistono sul mercato e quindi il problema è quando noi diciamo una
24:30parte abbiamo dei modelli Fentonati su CiaGPT, l'altra parte su Gemini, le aziende storcono
24:36gli occhi perché dicono i nostri dati poi finiscono all'interno di queste cassaforti
24:42americane, per non parlare di quello cinese. Quindi chiaramente ci appoggiamo, normalmente
24:49tendiamo di suggerire di andare su Mistral. Il problema è che i modelli di Mistral sono a
24:55volte meno performanti di quelli delle controparti americane o cinesi e quindi peggiorano anche
25:01la nostra tecnologia, quindi impattano negativamente su quella che è la tecnologia che noi portiamo
25:05sul mercato. Detto questo, non è soltanto un problema normativo ma anche culturale, poi
25:12la normativa pesa molto sulla cultura perché appesantisce i processi, appesantisce il modo
25:19di fare impresa, non incoraggia gli imprenditori e quindi creando un ambiente ostico all'innovazione
25:28e all'imprenditoria non si favorisce neanche la nascita di nuovi modelli, nuove intelligenze
25:34artificiali e secondo me da un punto di vista anche di interesse europeo ma anche nazionale
25:41sarebbe fondamentale che ogni paese promuovesse un'intelligenza artificiale made in Italy. Ci sono
25:46stati esempi, ci sono realtà che lo stanno facendo, c'è Fastweb che ha preso diversi
25:52data center, partnership con Nvidia e quindi ognuno sta cercando di fare la propria cosa
25:59ma serverebbe un approccio magari congiunto spinto dal governo, non soltanto a livello
26:06italiano ma chiaramente a livello europeo. La sensazione è che lo si faccia in maniera
26:12molto disorganizzata e quindi la normativa si è fatta bene e può invece supportare
26:18questo, adesso è un limite. Grazie.
26:22Grazie, grazie per il tuo intervento.
26:25Tu vuoi contribuire?
26:31Sì, scusate, volevo segnalare un altro caso interessante, la start-up Comunico che volevo
26:45invitare qui per fare un intervento, se preferisce Ferruccio Pastoro, Lucia Viola intervenire
26:50qui e che ringrazio per portare anche la loro preziosa testimonianza in quello che, come
26:55abbiamo detto, essere una testimonianza davvero importante di questo dibattito che evidenzia
27:00come le istituzioni si stanno muovendo positivamente ma che però è fondamentale usare il digital
27:05omnibus per intervenire in maniera profonda sulla IAC e sbloccare pertanto la competitiva
27:11del paese. Lascio con piacere, intanto parola a Lucia e grazie.
27:14Grazie Gabriele, grazie a tutti per l'invito. Allora, io porto una testimonianza che in realtà
27:27parte dall'estero perché la nostra start-up appunto che si chiama Comunico si occupa di
27:32intelligenza artificiale applicata al mondo delle lingue. Dico che parte dall'estero perché
27:37sia io che il mio socio, che è qui, Ferruccio Pastore, abbiamo vissuto per più di 15 anni
27:43all'estero, in particolare in Inghilterra, Spagna e gli ultimi anni passati in Giappone.
27:48Ma nonostante ciò, quindi nonostante aver toccato con mano, voglio dire la facilità con
27:56cui le cose avvengono negli altri paesi, abbiamo deciso di tornare. Abbiamo deciso di fare, di
28:02creare la nostra start-up qui in Italia perché crediamo che abbiamo tanto da dare e non possiamo
28:09farlo partire sempre dall'estero perché le cose sono più semplici. Che cosa abbiamo
28:14fatto? Quindi abbiamo creato una piattaforma digitale appunto per l'apprendimento linguistico
28:19che sembra una cosa banale perché tutti pensiamo a Duolingo che appunto è una realtà americana.
28:26però abbiamo creato questa piattaforma che mettiamo a disposizione di scuole, istituzioni
28:34e fondazioni enti del terzo settore. Queste fondazioni, scuole italiane hanno molto piacere
28:41a lavorare con noi perché appunto siamo una realtà italiana, quindi preferiscono lavorare
28:45con noi piuttosto che con una realtà straniera. Quindi ci troviamo in una fase in cui siamo nati
28:52da due anni, però abbiamo già ricevuto un investimento, abbiamo creato la nostra piattaforma
28:57proprietaria che usa appunto l'intelligenza artificiale per personalizzare percorsi di
29:03apprendimento. Mi appunto associo alle parole che hanno detto Lorenzo, Luca e Alessandro perché
29:11siamo nella stessa fase, cioè proviamo le stesse difficoltà. Quindi il mercato ci dà ragione,
29:19abbiamo già tanti clienti, ma noi ci troviamo ogni giorno, ci scontriamo con la realtà che
29:26poi è un po' difficile. Quindi niente, io sostengo pienamente quello che hanno detto
29:33gli altri founder e spero che appunto si metta in pratica la parola coraggio e si faccia qualcosa
29:42di concreto per semplificare un pochino anche la nostra vita.
29:47Grazie, grazie per il tuo intervento. Giulia, non so se tu vuoi, anche te...
29:54No, puoi salire qua.
30:04Non era programmato, però approfittiamo.
30:07Grazie Roberto e grazie a tutti, è un vero piacere essere qui con voi. Io rappresento la
30:19Eremos, uno spin-off dell'Università Campus Biomedico di Roma. Noi siamo specializzati nella
30:26creazione di nuovi biomarcatori digitali. Per biomarcatori digitali intendiamo ad esempio
30:31il battito cardiaco che spesso i vostri wearable vi vanno ad indicare. Per nuovi biomarcatori
30:37digitali intendiamo quelli che le misure che attualmente non sono ancora a disposizione, ad
30:43esempio noi utilizzando anche l'intelligenza artificiale abbiamo attualmente in uno studio
30:48clinico la validazione del nostro biomarcatore sul dolore acuto che viene in continuo raccolto
30:55sul paziente vigile. Io vorrevo soltanto aggiungere una piccola nota a tutto quello che avete
31:01detto che è estremamente interessante, anzi vi ringrazio veramente molto per questa iniziativa
31:06e la nota è nell'ambito sanitario ovvero che l'intelligenza artificiale parlando sia
31:14di modelli senza spaventare con i black box anche soltanto statistical machine learning
31:20se si deve passare un comitato etico in cui si devono utilizzare queste tecnologie il
31:26comitato etico dovete, scusate faccio un attimo un passaggio, che cos'è un comitato etico
31:31per chi non fosse nel settore troppo? Quando si va ad accogliere i dati di un soggetto sia
31:37esso un paziente o anche soltanto un volontario sano si deve passare un comitato etico che
31:44va a regolamentare e a controllare che tutto ciò che si andrà a fare con questo soggetto
31:51e anche i dati che vengono raccolti di questo soggetto ha un senso, ha un obiettivo che
31:58può in effetti avere un risultato positivo su chi ha quella patologia o anche su altri
32:05soggetti. Questo è un po' il lavoro del comitato etico e quando si deve utilizzare
32:11l'intelligenza artificiale tra le tecnologie che quindi il comitato etico deve andare ad analizzare
32:16e ad approvare, si deve mettere un moltiplicatore di veramente per 6 nei mesi che si devono attendere
32:23quindi sicuramente non prima di un anno il comitato etico andrà a dare l'ok e non prima
32:29di molte interazioni. Tra l'altro un grandissimo problema sempre in ambito innovazione, in ambito
32:38sanitario utilizzando intelligenza artificiale è quello che si va a fare con i dati, ovvero
32:43spesso i modelli vengono allenati su dati storici perché un problema, un collo di bottiglia
32:50è che quando si presenta una nuova ricerca si deve informare l'ente regolatorio, il comitato
32:58etico e anche il paziente stesso su tutto quello che si andrà a fare con i dati e qual è
33:03il fine di quell'analisi. È evidente che se invece il fine è andare a trovare qualcosa
33:08di nuovo, quindi puramente innovativo, non si può andare a definire fino in fondo tutto
33:14ciò che si farà con quel dato e l'obiettivo che si andrà a raggiungere e quindi questo
33:18rende estremamente limitante e rallenta moltissimo l'innovazione in ambito sanitario.
33:23Questo è il mio piccolo appello, se potete aiutare anche noi che cerchiamo di avere un
33:29impatto positivo sui pazienti e ci mettono veramente le ganasce ai piedi.
33:35Grazie, grazie Giulia per il tuo intervento prezioso. Questo è semplicemente un assaggio
33:42un po'... Ah sì, ok, ancora un altro. Vabbè, dai, l'ultimo e poi chiudiamo perché
33:49lo slot che ci è stato concesso è arrivato quasi alla fine.
34:02Prego.
34:03Buonasera, io sono Antonio Ruscitti, CEO e founder di D-Shop. D-Shop è un'azienda che opera
34:10nel settore della ristorazione, forniamo point of sale della nuova successiva generazione
34:17e facciamo largo uso di intelligenza artificiale, forniamo dei servizi che aiutano i ristoratori
34:22a prendere decisioni di business. Nella mia esperienza ho lavorato nel mondo anglosassone,
34:27americano e il problema della capitalizzazione di borsa, delle grandi opportunità, è molto
34:34sentito in termini di investimenti, soprattutto in questo momento. Noi viviamo con grande entusiasmo
34:40questo momento storico, però facciamo anche due conti. Nella sola San Francisco si producono
34:4720 aziende l'anno con una valutazione di oltre un miliardo, nell'intera Europa probabilmente
34:53una l'anno. Questo ci mette davanti a un ordine di grandezza differente anche degli investimenti
34:59necessari per riportare la competitività. Ecco, nella mia esperienza, soprattutto in America,
35:06quello che ho potuto vedere è che qualcosa di non regolamentato rappresenta un'opportunità.
35:12Noi per cultura probabilmente la interpretiamo come qualcosa da cui difenderci ed è per questo
35:17che molto spesso viviamo prima la fase della regolamentazione. Ecco, in questo momento storico
35:25stanno nascendo grandi industrie che noi dobbiamo governare, cavalcare, ma anche creare.
35:33Quindi viviamo questo momento con grande intensità, ma anche ottimismo e abbracciamo questo nuovo
35:40digital omnibus, ecco, pensando alla generazione del futuro. Grazie.
35:45Perfetto, grazie per l'intervento. Ora, prima di passare la parola all'onorevole Volpi
35:51per chiudere due secondi, solo per dire di nuovo appunto c'è l'appello di questo digital
35:59omnibus act e quindi per tutti coloro che vorrebbero partecipare, sottoscrivere, eccetera,
36:07fatevi sentire, sia presso Zest che presso AI Salon è fondamentale per cercare di mettere
36:17l'Italia e l'Europa al passo con quello che sta succedendo negli Stati Uniti ed in altri
36:24paesi dove questi elementi di frizione sull'implementazione dell'intelligenza artificiale non sono così
36:33restrittivi. Prego, onorevole.
36:37Grazie per concludere. Allora, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, io credo che anche
36:44le testimonianze che sono state rappresentate sono non solo convincenti, ma arricchiscono
36:49ancora di più con dei dettagli puntuali quanto sia necessario intervenire, quanto sia fondamentale
36:55intervenire per competere. Temi come quello della sicurezza, quello della salute, anche l'ultimo
37:02che riguarda uno dei nostri asset importanti del Made in Italy, quindi riuscire ad essere
37:07competitivi anche su quello, sono assolutamente convincenti e sono argomenti per parlare anche
37:12a chi è poco tecnico o che riesce a non calarsi molto bene in queste tematiche sicuramente attuali
37:21ma che non arrivano poi a tutti quanti. Quindi io credo che questo ulteriore passaggio sia
37:27un passo in più che facciamo in avanti, un passo che va verso la convinta rappresentazione
37:35che anche per il nostro Paese, soprattutto per il nostro Paese, modificare queste norme
37:41sia fondamentale. Ringrazio ognuno di voi non solo per essere venuti qui ma per aver costruito
37:48questo percorso insieme alle società e aziende che hanno scelto di rappresentarcelo. Quindi
37:55buon lavoro e proseguiamo questa attività perché sono convinto che anche in Europa i nostri
38:01colleghi europarlamentari porteranno avanti quello che abbiamo sostenuto in questa riunione.
38:07Grazie.
38:07Grazie.
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