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https://www.pupia.tv - Roma - Il riciclo dei pannelli fotovoltaici - Conferenza stampa di Martina Semenzato (17.06.25)

#pupia
Trascrizione
00:00Grazie le persone presenti e quelle che ci stanno seguendo. Oggi un incontro a cui io
00:10ci tenevo particolarmente. Io sono capogruppo in Commissione Ambiente, sono anche presidente
00:17della Commissione Femminicidio e Violenza di Genere, però oggi sono in veste di capogruppo
00:24della Commissione Ambiente su un tema e su una città a me particolarmente cara. Il tema
00:29ovviamente è quello del riciclo dei pannelli fotovoltaici e la città particolarmente cara
00:35è Venezia, ovviamente dove io sono nata. Parto con l'ordine inverso per i ringraziamenti,
00:44ringraziando innanzitutto l'ingegnere Pietro Giovanni Ceschier a cui devo lo stimolo di
00:50questo incontro. Ci siamo conosciuti in quel di Venezia durante un sopralluogo degli impianti
00:57della Veritas. Mi ha profondamente colpito la sua capacità, il suo lavoro, il suo essere
01:04un ingegnere giovane ma così illuminato e quindi ci siamo ripromessi che avremo presentato
01:12il suo lavoro alla Camera dei Deputati e oggi siamo qui. Ringrazio l'ingegnere Fabio Pegorin,
01:18manager di EIT Row Materials e ringrazio l'assessore Massimiliano De Martina che è assessore
01:25all'ambiente, all'urbanistica e all'edilizia privata del Comune di Venezia che doveva essere
01:29qui stamattina ma purtroppo per un imprevisto personale non è riuscito a raggiungere la sede
01:35però ci ha mandato due righe che ci tengo a leggere e a portare il suo saluto. Mi dispiace
01:43non poter essere presente oggi all'appuntamento da lei promosso, desidero comunque far giungere
01:49il mio saluto e il mio apprezzamento per il valore dell'incontro odierno che pone al centro
01:55temi cruciali per il futuro del nostro Paese e delle sue città più fragili. Nello specifico
02:01l'esperienza di cui quotidianamente si impegna nella nostra Venezia in attività di ricerca e
02:07di sviluppo tecnologico. Venezia, simbolo globale di bellezza e vulnerabilità, è da tempo
02:14impegnata in un ampio programma di interventi strutturali e ambientali per rispondere in modo
02:21concreto alle sfide dei cambiamenti climatici e per salvaguardare l'equilibrio della laguna.
02:28Tra i principali interventi già operativi voglio ricordare l'entrata in funzione del sistema
02:34Mose, che protegge la città dall'alta marea e ha già dimostrato l'efficacia. La data di
02:40nascita di Venezia è il 25 marzo del 421. Quella della rinascita di Venezia è il 20 ottobre
02:492020, giorno in cui per la prima volta è entrato in funzione il Mose, in un evento di marea eccezionale
02:57e la città per la prima volta nella sua storia è rimasta asciutta. Ancora l'emozione è tanta,
03:05possiamo parlare quindi di una Venezia pre-Mose e di una Venezia post-Mose. A questo si affiancano
03:12lavori fondamentali come l'innalzamento delle rive urbane che permettono di contenere i fenomeni
03:19di sommersione anche al di fuori delle chiusure del sistema Mose. Dopo decenni di stallo è stata
03:27ripresa l'attività di scavo dei canali interni e lagunari, indispensabile per la rigenerazione
03:33delle acque e il corretto funzionamento dell'idrodinamica lagunare. Parallellamente si sta completando la
03:40realizzazione del nuovo acquedotto, un'infrastruttura strategica per la sicurezza indrica e per la riduzione
03:46delle perdite lungo la rete. Sulla terraferma il Comune ha avviato un importante piano di incremento
03:53del patrimonio arboreo, convinti che la forestazione urbana sia uno strumento essenziale per mitigare
04:00l'impatto delle ondate di calore e migliorare la qualità dell'aria. Alla gestione del verde si unisce
04:06la messa in sicurezza del sistema idrografico attraverso nuove vasche di laminazione e opere di controllo
04:13delle acque fluviali, che tutelano il territorio da eventi meteorici estremi sempre più frequenti.
04:20La città di Venezia, pur con le sue complessità territoriali, si sta progressivamente aprendo al
04:26tema delle energie rinnovabili, integrandole all'interno di una visione più ampia di transizione
04:32ecologica e resilienza urbana. Tuttavia, il contesto ambientale e paesaggistico impone vincoli
04:39specifici che rendono l'adozione di queste tecnologie più selettiva e diffusa, piuttosto
04:47che su larga scala. Uno dei fronti strategici è la transizione energetica dell'ex polo industriale
04:54di Marghera, storicamente legato a raffinerie e chimica pesante. Oggi si punta su idrogeno verde
05:01e impianti di bioenergie, per questo diventa strategica la collaborazione tra pubblico e privato
05:07per attrarre imprese nel settore clean tech e circular economy. La presenza oggi della realtà
05:14veneziana start-up nove tech ne è un esempio virtuoso. Alle donne e agli uomini che la rappresentano,
05:21cioè scienziati e ricercatori, va il mio più accorato ringraziamento. Venezia non può puntare
05:27su impianti rinnovabili, invasivi o massivi, ma sta costruendo una rete di interventi intelligenti,
05:35localizzati e compatibili, soprattutto in terraferma e nelle aree industriali in transizione,
05:42promuovendo l'efficienza energetica e una cultura di produzione distribuita. Venezia promuove
05:49anche una transizione nei trasporti, aumento delle colonnine di ricarica elettrica, così
05:55in terraferma, così in città antica e isole delle laguna, con palli di ormeggio per la ricarica
06:01delle barche con propulsione elettrica. Progetto di elettrificazione graduale della flotta di
06:07trasporto pubblico locale, sia autobus che l'intera flotta di navigazione, sia per incentivi
06:15la micromobilità con bike sharing, scooter elettrici e incremento delle piste ciclabili.
06:21Ad oggi circa 200 km realizzate ed altri 20 km in fase di progettazione. Queste azioni
06:28non sono isolate, ma fanno parte di una visione integrata che Venezia sta portando avanti con
06:34rigore e responsabilità, in dialogo con il mondo scientifico, con le istituzioni europee
06:40e con la cittadinanza. Il nostro impegno è continuo, perché siamo consapevoli che la salvaguardia
06:47di Venezia e della sua laguna non riguarda solo la nostra città, ma rappresenta una sfida
06:53nazionale e internazionale. Venezia non è soltanto uno dei luoghi più iconici del mondo,
06:59ma anche uno dei contesti più difficili da governare. È una città che non ha strade,
07:05ma canali, che non ha fogne tradizionali, ma sistemi complessi di pompaggio, che vive
07:11in bilico tra acqua dolce e salmastra, tra la fragilità del patrimonio storico e la necessità
07:17quotidiana di garantire sicurezza e vivibilità ai suoi abitanti.
07:22Gestire Venezia significa agire in un equilibrio continuo. Ogni cantiere, ogni manutenzione,
07:29ogni opera deve rispettare vincoli ambientali e artistici rigorosissimi e al tempo stesso rispondere
07:36con tempestività alle nuove sfide del clima, dell'urbanizzazione, della pressione turistica
07:44e sociale. Per questo Venezia non è solo un bene da conservare, è un laboratorio globale,
07:50un patrimonio dell'umilità riconosciuto dall'UNESCO, che sta reinventando giorno per giorno.
07:57Mi avvio alle conclusioni. La città sta guardando avanti anche grazie a programmi europei, a progetti
08:03di comunità energetiche, all'innovazione urbana in ambito energetico, idrico e digitale.
08:10Siamo consapevoli che ciò che sperimentiamo oggi a Venezia potrà rappresentare una risposta
08:15per molte altre città costiere europee domani. Abbiamo bisogno di alleanze forti, istituzionali
08:26e tecniche di una politica capace di sostenere con convinzione chi, come Venezia, non chiede
08:32solo tutela, ma strumenti per costruire un futuro all'altezza del proprio passato.
08:38Rinnovo l'augurio per la migliore uscita di questo appuntamento. Buon lavoro a tutti.
08:43Assessore Massimiliano De Martini. Grazie.
08:45Allora, iniziamo questo dialogo, no? Delle battute reciproche e cerchiamo di capire meglio
08:53il tema di oggi, cioè il riciclo dei pannelli fotovoltaici a partire dalla Novetec, ma anche
08:59poi da chi sostiene ovviamente questo start-up. Ingegnere Pegorin, ci vuole un po' spiegare
09:05che cosa fa la sua azienda, 8ROM Materials, e perché poi è anche importante parlare di materie
09:13prima, no? Perché sembrano questi argomenti così lontani da noi, dal nostro essere, dalla
09:18nostra quotidianità, invece fanno parte della nostra crescita umana e spessissime volte condizionano
09:25la nostra crescita e il futuro delle nostre generazioni. Prego, Ingegnere.
09:29Assolutamente. Intanto grazie all'onorevole Semanzato, all'assessore De Martini, anche agli
09:35organizzatori in generale e a Pietro che mi ha coinvolto in questo incontro. Allora, noi da
09:40dieci anni ci occupiamo a livello nazionale, ma anche a livello europeo, perché siamo
09:45IAT Romaterials, quindi siamo cofinanziati dall'Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia
09:51che circa 15 anni fa decise di creare organizzazioni parallele, ciascuna di esse focalizzate su particolari
10:01settori. Noi ci occupiamo di materie prime critiche, soprattutto metalli e minerali. Il motivo per cui
10:07noi esistiamo e il motivo per cui noi dal 2015 facciamo quello che facciamo nel migliore
10:13dei modi possibili, almeno per quanto ci è concesso, è perché l'Europa ad oggi, nonostante
10:20siano passati dieci anni, è quasi completamente dipendente dall'importazione di materie prime
10:26critiche e strategiche. Sono tutte materie prime di cui sicuramente avete sentito parlare, si parla
10:33di litio, si parla di cobalto, molto spesso e molto recentemente si è parlato molto anche di
10:42terre rare, quindi sono tutti metalli, sono categorie di metalli e minerali che sono necessari per il
10:49supporto di tecnologie senza le quali noi non potremmo di fatto fare quello che facciamo ogni giorno.
10:54non si parla solo di veicoli elettrici, non si parla solo di pannelli fotovoltaici, non si
10:58parla solo di turbine eoliche, si parla di cellulari, si parla di qualsiasi tipo di dispositivo
11:04elettronico, si parla molto più frequentemente anche del settore difesa. Quindi sono tutte materie
11:11che noi non abbiamo in Europa, che importiamo spesso da paesi con i quali abbiamo relazioni
11:18che sono diciamo molto fluttuanti, non sempre consolidate e affidabili e quindi dobbiamo cercare
11:27dei modi o più modi, molti modi anzi perché lo facciamo tramite il supporto a start up, tramite il supporto
11:33a formazione, tramite il supporto ai nostri partner, tramite la creazione di partnership strategiche,
11:39dobbiamo cercare in modo di rendere l'Europa più resiliente, non completamente indipendente,
11:45ma sicuramente più resiliente. Tramite politiche di supporto a progetti, si parla di progetti
11:52legati all'estrazione, all'esplorazione, al processo, al riciclo per chiudere il cerchio,
11:59quindi in una tematica di circular economy. Quindi questo è grosso modo quello che facciamo,
12:05cercare di andare a ridurre quella che è la grossissima domanda europea per quanto riguarda
12:10materie prime critiche strategiche, andando a ridurre la differenza tra quello di cui abbiamo
12:15bisogno e tra quello che noi possiamo produrre, andando di fatto a ridurre, a diversificare
12:19le catene di valore, andando a ridurre i rischi legati a degli improvvisi problemi legati
12:26all'approvvigionamento. Grazie per la domanda.
12:30Grazie. Pietro, allora, perché il riciclo dei pannelli fotovoltaici rappresenta una sfida
12:37così strategica per il futuro? Però forse prima di rispondere a questa domanda sarebbe
12:41bello, questo è fuori programma, ovviamente, che ci raccontasse un po' di lei, no? Insomma,
12:47la passione, gli studi, perché una si approcciano e arriva ad essere poi il fondatore di una
12:54start-up illuminata e perché questa grande sensibilità sul tema ambientale e quindi
13:00nella specificità il riciclo poi dei pannelli fotovoltaici. Però ci piacerebbe anche capire,
13:05perché poi ci ascoltano anche tanti giovani ragazzi e tante giovani ragazze, lo stimolo
13:12da dove viene?
13:13Sì, beh, allora intanto, vabbè, ringrazio l'onorevole Semenzato, come detto per questo
13:20incontro, insomma, a cui tenevo molto. Beh, io ho fatto, vabbè, ho studiato ingegneria
13:27all'Università di Padova, ho fatto il dottorato là e già lì mi sono avvicinato a questa
13:32tematica del recupero da rifiuti. E appunto, già riconoscendo l'importanza che ha presentato
13:39Fabio, nel senso, noi continuiamo a estrarre materiali vergini, a lavorarli, però spesso
13:46abbiamo le cosiddette miniere urbane, cioè abbiamo degli elementi che sono presenti nei
13:50nostri telefonini, nelle nostre tasche, nei nostri computer, che in gran parte vengono
13:55persi, poi ripeto, dipende da che elemento, però il riciclo aveva bisogno di essere ottimizzato.
14:04Durante già l'Università di Padova ho seguito un progetto europeo che si occupava di questo,
14:09quindi già mi ero avvicinato alla tematica di riciclo dei pannelli fotovoltaici e successivamente
14:16nel 2020 ho pensato appunto di affrontare questa start-up. Mi sono un po' lanciato, non
14:22sapendo bene insomma come sarebbe finita, ho avuto la fortuna appunto di avere da un
14:30lato la sensibilità del gruppo Veritas, che è appunto la municipalizzata che opera nel
14:35comune di Venezia, che aveva appena aperto questo centro ricerca, il Green Propulsion
14:39Lab, che quindi ha avuto piacere insomma di ospitarmi e mi ha supportato. E dall'altra
14:44realtà come le tiro material, che invece si occupano specificatamente di questo, che quindi
14:50mi hanno dato un supporto iniziale. Ingegnere quanti anni ha? Quasi 35. E quando ha fondato
14:58questa start-up? Nel 2020, prima dei 30 anni, poco prima. Allora Fabio, si possono avere delle
15:07grandi idee, delle idee illuminate, però poi c'è bisogno di qualcuno che queste idee le
15:12sostenga, le porta avanti, no? E le supporti anche finanziariamente. Ecco, io volevo capire
15:18come supportate, come seguite queste start-up, anche forse come individuate poi quali sono
15:25le start-up da finanziare.
15:28Grazie per la domanda. Allora, noi supportiamo start-up che bussano alla nostra porta, consapevoli
15:35di quello che facciamo. Supportiamo anche start-up che noi identifichiamo tramite la nostra
15:39partecipazione ad eventi. Lo facciamo tramite, utilizzando noi comunque fondi pubblici, lo
15:45facciamo tramite delle call pubbliche, che sono costantemente aperte. Abbiamo delle call
15:51dedicate a start-up, delle call dedicate a progetti un po' più corposi, abbiamo delle
15:56call che vedono la partecipazione di nostri partner assieme a start-up, programma che Pietro
16:02conosce benissimo anche come primo partecipatore all'interno di questo tipo di progetti. È
16:11molto difficile, perché noi supportiamo solitamente start-up che sono state create da poco. Abbiamo
16:18a che fare con individui estremamente ambiziosi, estremamente ottimisti, estremamente volenterosi,
16:25estremamente giovani anche, tante volte, quindi è molto difficile scegliere l'unicorno, il
16:34caso che sicuramente sarà vicino. Forse anche vanno poi un po' indirizzati, questo mi sta
16:39dicendo? Sì, lo facevamo e cerchiamo di farlo ancora. Lo facevamo con dei programmi dedicati
16:44dove facevamo anche formazione, però poi ci siamo resi conto che era meglio focalizzarci
16:49su casi un po' più maturi, su casi che avevano già un'idea più consolidata di quello
16:55che sarebbe stato il loro prodotto e di quello che era il mercato che avrebbero raggiunto
17:00con la loro soluzione. Dal 2016 abbiamo supportato più di 600 start-up. Le statistiche sulle start-up
17:08parlano molto chiaro. La maggior parte delle start-up falliscono dopo qualche anno. Sono felice
17:14di vedere Pietro ad oggi ancora qui a parlare con noi dei pannelli fotovoltaici. Quindi,
17:20per farla breve, noi quando abbiamo a che fare con questi casi, con questi individui, è
17:25molto difficile selezionare dei casi. Uno dei fattori a cui noi diamo maggiore importanza
17:31è le persone che sono a capo di queste aziende.
17:34Infatti, Fabio, una delle domande successive è proprio quali sono i criteri di scelta per
17:42individuale o una start-up, se sono il potenziale tecnologico, se è già, come dire, una ricaduta
17:51sul mercato, o se invece la parte umana e di team, della capacità del team, ma anche
17:58della creazione delle risorse umane, ha un ruolo importante poi nella scelta della start-up
18:04su cui investire.
18:05Assolutamente. Quindi c'è l'aspetto tecnologico che deve essere comunque allineato con quello
18:11che facciamo. Quindi deve essere un'azienda che va comunque a toccare la filiare delle
18:15materie prime critiche e strategiche. Deve essere una tecnologia. Noi siamo tutti o geologi
18:21o ingegneri. Io sono ingegnere, anche io ho lavorato all'Università di Padova. Quindi
18:25abbiamo una discreta conoscenza di quale siano le tecnologie disponibili sul mercato, anche
18:30per permetterci di capire quanto migliore e che margine migliorativo la tecnologia proposta
18:36dalla start-up in questo caso abbia rispetto a quello che è già stato ritrovato nel mercato
18:41e che ha già avuto un successo o meno. E poi sicuramente le persone. Vogliamo vedere
18:46persone che sono pienamente motivate e dedicate alla start-up. Spesso si sente parlare di start-up
18:53fondate, però poi ci si rende conto che solo il 20% del tempo del fondatore viene dedicato
18:57alla start-up. L'80% magari in altri lavori che non c'è nulla di sbagliato, però non
19:02è quello che cerchiamo da un punto di vista strategico. E sono elementi che abbiamo ad esempio
19:07trovato in Nintec, così come in altre start-up, inclusi anche potenziali competitor di Nintec,
19:13perché noi investiamo in Europa tramite i nostri vari programmi e tramite diversi sistemi
19:22di finanziamento e strumenti finanziari. E questi sono gli aspetti che noi principalmente
19:29cerchiamo quando riceviamo proposte da parte di compagnie.
19:32Pietro, che cos'è Novetec o Nintec? Se vogliamo parlare un po' più italiano, un po' più
19:40internazionale, no? Le sue origini un po' ce le hai raccontate, ma anche qual è la sua
19:45missione? Poi anche magari se ci racconti un po' nella specificità di cosa consiste questa
19:52azienda, chi c'è in questa azienda, che tipo di lavoro fate, no?
19:56Certo, allora diciamo... Perché l'argomento del riciclo dei pannelli fotovoltaici non è
20:02un argomento da cena tra gli amici, quindi insomma capirlo un po' più nel dettaglio
20:07aiuta anche a capire da dove vengono fuori le idee e come si mettono a terra.
20:11Sì, beh, diciamo, la questione dei pannelli fotovoltaici intanto è molto importante per
20:16i quantitativi installati. Noi appunto dal rapporto del GSE abbiamo avuto 10 gigawatt installati
20:25in Italia nel 2011, grazie agli incentivi, comunque poi è diminuita la quantità, è
20:31ripresa negli ultimi anni e comunque siamo a 7 gigawatt nel 2024. Per tradurre sono 37
20:37in Italia, 180 milioni di pannelli installati. Il discorso qual è? Che hanno una vita utile
20:44di circa 25 anni, salvo incidenti, per cui finita quella devono essere riciclati.
20:50e attualmente le tecnologie di riciclo sono molto, diciamo, semplici concettualmente,
20:56nel senso si vengono macinati. Questo cosa significa? Un processo semplice economico,
21:02ma spesso si perdono quelle materie prime di cui parlava poco fa Fabio. Quindi noi abbiamo
21:09aperto nel 2020 con un'idea migliorare il processo di riciclo. Noi avevamo l'idea di un nuovo
21:16approccio, differente dalla semplice macinazione, e dopodiché la difficoltà è stata dimostrarlo.
21:25Perché quando uno pensa di rendere reale l'economia circolare non basta sviluppare
21:31un'applicazione sul telefono e finita lì. Servono impianti industriali. Quindi nel nostro
21:37caso dimostrare l'idea significava realizzare, seppur in piccolo, un piccolo impianto industriale.
21:41E la difficoltà, per cui appunto sono fondamentali le associazioni, il supporto delle
21:48etiro material, piuttosto che poi abbiamo ricevuto un premio da Intesa San Paolo Vita,
21:53che pure ci ha aiutato, è appunto che realizzare questa sperimentazione a livello industriale
21:59significa tempi e costi che di solito non sono compatibili da chi investe in start-up.
22:06Chi investe in start-up vuole un ritorno di investimento molto rapido, non si aspetta un punto
22:11con un capital intensive di questo tipo. E di conseguenza, insomma, in qualche modo
22:17anche personalmente costruendoli internamente queste macchinari, siamo riusciti comunque
22:23appunto a brevettare le nostre soluzioni, a raccogliere fondi. E nel 2023 appunto tramite
22:31Veritas abbiamo autorizzato l'impianto sperimentale, l'abbiamo testato e quello che stiamo facendo
22:37adesso è appunto assieme a Veritas realizzare il primo impianto industriale in Italia con
22:43questo tipo di processo dedicato al recupero.
22:47Quindi per far capire a chi ci ascolta, intanto chi siete, tu parli sempre al plurale, chi fa parte
22:54di questo team, quanti siete insomma?
22:56Allora diciamo che siamo una decina, di cui però alcuni sono personale in prestito
23:03dalla Depuracque o dalla Veritas, che è appunto Depuracque che ha investito nel 2022 direttamente
23:08nell'azienda. Quindi poi assunti, alla fine siamo quattro ragazzi.
23:14E voi avete fatto, insomma quello che ho visto io quando sono venuta a trovarti, è un micro impianto
23:21per testarne la bontà. Esattamente. Per testarne la bontà e replicarla poi su scala nazionale
23:29in maniera più ovviamente importante. Esatto, noi l'abbiamo costruito e una delle criticità
23:37è che trattando rifiuti, questo impianto, seppure piccolo, di ridotta capacità, ha dovuto
23:42comunque seguire un iteratorizzativo come impianto sperimentale.
23:46Com'è giusto che sia?
23:48Sì, sì, però anche una complessità normativa, diciamo, dal lato start-up che abbiamo dovuto
23:52gestire come registri di carico, scarico, rifiuti, insomma tutta una serie di, diciamo,
23:58incombenze. E sì, nel 2023 abbiamo testato su più di una tonnellata di pannelli, abbiamo
24:04dimostrato la qualità dei materiali recuperati, che quindi non si limitano al vetro o al profilo
24:11di alluminio, ma abbiamo recuperato il rame, il silicio metallico, che è appunto un materiale
24:15critico per l'Europa, abbiamo dimostrato che riusciamo a recuperare l'argento, ma
24:20anche abbiamo verificato che comunque i consumi energetici erano limitati, abbiamo verificato
24:26che le emissioni rispettavano i limiti normativi e abbiamo anche svolto con l'Università di
24:31Padova un LCA, un'analisi del ciclo di vita, che dimostrasse il vantaggio ambientale, perché
24:38spesso dire che è conveniente per l'ambiente è un'affermazione generica, però ormai ci sono
24:45gli strumenti che sono appunto questa analisi LCA per certificare, va bene, per ogni categoria
24:51di impatto, adesso non so quanto sia, ci sono diverse categorie di impatto, una, la famosa
24:58è quella in termini di risparmio di CO2 equivalente, però ce ne sono tante altre e quindi c'è proprio
25:04un profilo ambientale del processo e quindi abbiamo verificato per esempio che risparmiamo
25:103,8 tonnellate di CO2 per ogni tonnellata di pannello riciclato.
25:17Pietro, ti faccio un'altra domanda, i temi ambientali sono temi fortemente dibattuti, sono
25:22anche temi che spessissime volte prendono una connotazione politica, che oggi non entriamo
25:28nel merito ovviamente. Però se tu dovessi fare una riflessione sullo stato attuale delle
25:34tecnologie di riciclo, che riflessione faresti e quali anche criticità rappresentano, perché
25:43il tema del riciclo come tutti i temi ambientali è un tema un po' dibattuto tra i puristi ambientalisti
25:49e tu invece poi trova anche una nuova vita nelle cose. Quali riflessioni faresti tu sulle
25:56tecnologie del riciclo oggi? E se ci sono delle criticità anche magari specificatamente
26:02riguardo a quello su cui tu hai investito?
26:07Allora, una riflessione che farei e che è una cosa che cerchiamo di fare con alcuni progetti
26:13europei, non è semplice, è che appunto andrebbero confrontate facendo proprio questo lavoro di analisi
26:20LCA. Cioè per avere un confronto effettivo sul vantaggio ambientale andrebbe fatta questa
26:26analisi. Nel senso che chiaramente qualsiasi processo di riciclo ha anche un impatto ambientale.
26:32C'è il pannello fotovoltaico che noi ci aspettiamo ecologico, certo durante la vita non emette
26:37CO2, però nella produzione e nello smaltimento ha un impatto ambientale. Quindi ogni trattamento
26:43di riciclo ce l'ha. Per confrontarlo fra diverse tecnologie servono questi strumenti.
26:47non è facile reperire i dati. Premesso che le tecnologie esistenti, come dicevo, lo stato
26:54dell'arte in realtà è puramente meccanico, è un processo molto semplice, mentre altre
27:01sono poco utilizzate o come noi diciamo su scala pilota. Quindi adesso un confronto è
27:08difficile da fare.
27:12Fabio, prima ci ha raccontato ovviamente quali sono i criteri, le strategie.
27:17sono anche adottate per individuare queste start-up. Ci ha anche raccontato che ci sono
27:24tante idee, ma che stesse volte poi nascono e anche muoiono. Quelle che hanno la capacità,
27:32la forza ovviamente di progredire hanno dei tempi tecnici perché per dar vita ad una start-up
27:37per robustirla. Quindi la domanda che le volevo fare è poi se voi accompagnate anche queste
27:43aziende nel tempo e quindi poi siete anche di supporto, immagino, nel momento in cui da
27:48una start-up diventa azienda effettiva e quindi ha bisogno di quel processo di marketing commerciale,
27:55finanziario, amministrativo e quindi che poi metta a terra quelli che sono i processi di un'azienda
28:01nella sua interezza per entrare forte poi nel mercato e nel mercato del lavoro.
28:07Se mi permette di fare una parentesi, avete entrambi parlato di tempistiche sia per quanto
28:14riguarda una start-up sia per quanto riguarda e ancora di più per quanto riguarda progetti
28:20relativi all'estrazione e all'esplorazione mineraria. Si parla di progetti che hanno bisogno
28:25di 10, 15, 20 anni per cominciare a produrre. Quindi da qui la necessità di implementare
28:33strategie che vanno ben oltre la durata di un governo, ben oltre il gruppo di lavoro che
28:43sta lavorando, ben oltre la nostra durata anche per quanto riguarda i Tiro Materias, perché
28:47sono progetti che richiedono tantissimo tempo. Per quanto riguarda il supporto, allora,
28:55noi da poco, da circa un paio d'anni ci siamo spostati all'interno anche del private
29:00equity, quindi è per noi molto importante selezionare aziende, è importante per noi
29:04vedere aziende che superano questa fatidica valle della morte attraverso la quale riescono
29:12tramite l'attrazione di altri finanziamenti, tramite l'attrazione di investimenti da parte
29:18di privati, riescono ad oltrepassarla per poi arrivare a connetterli con degli investitori
29:23non necessariamente pubblici ma anche privati, per permettere loro di fare un passo oltre
29:28andando a sviluppare impianti, andando a sdoppiare nel caso spesso di impianti di riciclaggio
29:36i loro impianti all'interno di altre regioni e all'interno di altre nazioni. Quindi è importante
29:41un dialogo continuo con le start-up perché i mercati cambiano, le start-up e le strategie
29:47all'interno delle start-up evolvono, cambiano anche le strategie nazionali, cambiano anche
29:52le strategie europee in questo caso. Abbiamo visto negli ultimi anni un grandissimo shift
30:01che non è necessariamente uno shift che porta a togliere attenzione per quanto riguarda
30:06il settore dell'energia e della mobilità sostenibile, ma si parla sempre di più anche
30:11di tematiche legate alla difesa. Quindi è importante essere sempre vigili per capire il mercato, per
30:17capire quali sono le potenzialità e le opportunità, non solo da un punto di vista delle compagnie,
30:22ma anche da un punto di vista del modo che noi possiamo utilizzare per supportare queste
30:26start-up, passando anche per la finanza. Quindi voi rimanete nella vita di queste start-up
30:31alla fine, che poi non diventano più start-up, ma diventano aziende, rimanete nella vita di
30:35queste aziende. È quello che vogliamo. È quello che è insomma un obiettivo. Pietro,
30:41Nove Tech nasce nel 2020, oggi siamo nel 2025, quindi più o meno compie cinque anni, più
30:50o meno, no? Se tu dovessi fare un piccolo bilancio, quali risultati ti senti, col tuo team
30:59naturalmente di aver raggiunto, i quali obiettivi ti sei dato nel breve termine, ma se vogliamo
31:05essere anche, ovviamente, come lo dobbiamo essere, imprenditori lungimiranti, anche un
31:10po' più in là?
31:13Diciamo, il risultato principale, appunto, credo sia stato sviluppare e dimostrare questa
31:19tecnologia su scala pilota. C'è la sperimentazione di cui ho parlato poco fa, che comunque ci ha
31:24richiesto uno sforzo notevole, non solo in termini di costruzione dell'impianto, ma anche
31:31modifica, ottimizzazione, analisi dei materiali recuperati, appunto lo studio che abbiamo fatto
31:37LCA. L'obiettivo nel breve è scalare e quindi anche lì ci saranno delle difficoltà, nel
31:46senso che poi comunque industrializzare un processo di questo tipo ha comunque delle criticità,
31:51difficoltà tecniche, amministrative, spero di averle superate almeno gran parte. Quindi
31:58l'obiettivo nel breve termine è dimostrarlo su questo impianto che vogliamo realizzare lì a
32:03Porto Marghera, di capacità 5.000 tonnellate all'anno, in cui comunque abbiamo inserito degli
32:09ulteriori elementi di innovazione per quanto riguarda l'automazione, in particolare per lo
32:14smontaggio rispetto al prototipo. Vogliamo spingerci, proprio riconoscendo da ogni singolo
32:21pannello l'etichetta, quindi avendo un target, tracciando marca e modello, automatizzando
32:28smontaggio e caricamento. E poi gli obiettivi futuri, una volta riusciti a far funzionare
32:35bene questo, dimostrata la fattibilità quindi su scala industriale, è replicarlo, cioè proporre
32:40la nostra tecnologia in Italia o anche all'estero.
32:46Pietro sei un imprenditore che si dedica a H24, alla sua start-up, non rientra in quel
32:51caso in cui dedica il 20% e così ci risulta. Allora faccio una domanda che adesso riguarda
32:56tutti e due, quindi insomma chi vuole rispondere entrambi sul tema, che riguarda invece un po'
33:01più la mia attività, cioè quella del legislatore. Quanto è importante la normativa del settore,
33:07e secondo voi quanto è importante la normativa per incentivare lo sviluppo del settore?
33:17Potrei rispondere brevemente dicendo che è importantissimo, potrei sviluppare ulteriormente
33:22dicendo che c'è molto da fare per quanto riguarda lo sviluppo. Ci sono tantissimi imprenditori
33:28che hanno le idee più brillanti per quanto riguarda nuove tecnologie, conoscono bene il
33:33mercato, conoscono bene la loro tecnologia, conoscono bene come, sanno abbastanza bene
33:37come venderla, hanno bisogno di fare network e noi supportiamo anche tramite il network
33:42con più di 300 partner, quasi uniformemente divisi tra università, centri di ricerca
33:47e impresa. C'è da fare ancora molto per quanto riguarda il capitale umano. In particolare
33:52il settore delle materie prime critiche e strategiche è un settore che storicamente è sempre stato
33:57molto maschile. Quello che stiamo cercando anche di fare è spingere affinché l'interesse
34:06per il settore delle materie prime critiche raggiunga anche una componente fortemente
34:11femminile. In questo devo dire che siamo parecchio attivi da diversi anni. Abbiamo istituito...
34:17Prima Fabio mi raccontava di un progetto, ce lo vuole raccontare visto che ha aperto questa
34:21parentesi al femminile.
34:22Sì, molto brevemente. C'è questo progetto che si chiama Girls Go Circular, ragazze che
34:28vanno, praticamente è un modo di dire, perché praticamente le ragazze che entrano a far
34:34parte di questo concetto di circolarità di cui spesso si sente parlare quando si parla
34:39di queste tematiche. Ed è un progetto che utilizzando delle piattaforme online cerca di impartire
34:46nozioni di imprenditoria, ma nozioni anche tecnologiche e legate comunque al settore delle
34:52materie prime critiche e strategiche. A tutti, uomini e donne, ragazzi e ragazze, spingendo
34:58particolarmente però per attirare una maggiore componente femminile all'interno di questa
35:04tematica che, come dicevo, storicamente è sempre stata una tematica molto maschile. Quindi
35:10c'è tantissimo potenziale, perché fino ad oggi possiamo semplicemente, facilmente dire
35:14che abbiamo ignorato il 50% del capitale umano disponibile all'interno di questo settore.
35:18Quindi questa rappresenta sicuramente una grandissima opportunità di cui molti sono sempre più
35:26consapevoli che abbiamo fin troppo trascurato.
35:31Pietro, normative e interventi per il settore?
35:34Allora, normativa è cruciale, nel senso che intanto quando parliamo di rifiuti è un
35:43settore forse anche ipernormato. Da un lato la normativa spesso rischia di rallentare
35:50anche la ricerca, essendo così normato. Quindi forse per alcuni aspetti una semplificazione.
35:58Dall'altro è uno strumento efficacissimo. Da un lato, secondo me, dovrebbe promuovere
36:02l'utilizzo dei materiali riciclati, perché spesso il materiale riciclato, per raggiungere
36:08la stessa qualità del materiale vergine, chiaramente richiede dei costi superiori, quindi
36:12rischia di non poter competere con il materiale vergine.
36:15E dall'altra, anche, secondo me, bisognerebbe porre degli obiettivi minimi di riciclo dei
36:21materiali critici. Cosa che attualmente, ecco, apro una parentesi, perché ne discuteva
36:29la conferenza a Francoforte, il Waste War, settimana scorsa.
36:33E allora c'è chi sostiene che il processo di riciclo, perché venga utilizzato, deve
36:38essere economicamente conveniente. Io sono solo parzialmente d'accordo, nel senso che
36:43c'è un elemento che il mercato non prezza, non riconosce, che è il vantaggio ambientale.
36:52E questo elemento, se non lo fa il mercato, deve farlo la normativa, nel senso che è qualcosa
36:58a beneficio pubblico. E quindi, adesso, non che debba essere per forza un sostegno permanente,
37:05ma spesso, magari, è quel supporto che stimola lo sviluppo. Se pensiamo al fotovoltaico, ci
37:12sono stati dei incentivi, magari anche esagerati, che però hanno stimolato l'installazione, e
37:18non solo l'installazione, ma ha anche spinto l'industria verso una certa direzione, per cui
37:24adesso il fotovoltaico è diventato conveniente, anche senza incentivi. Allo stesso modo, la
37:30normativa europea, devo dire, è stata molto lungimirante nel 2012, la normativa 19-2012,
37:36che ha identificato, prescrivendo il riciclo dei rifiuti elettronici, classificando i pannelli
37:43fotovoltaici, quindi obbligando al riciclo. Perché, per esempio, l'Europa ha di fatto tutte
37:50le tecnologie d'avanguardia per il riciclo del fotovoltaico sono, essenzialmente, state
37:56sviluppate in Europa, proprio per questo motivo. Adesso, per esempio, negli stessi, che inizia
38:02a essere costoso, anche smaltire in discarica, vengono acquisite le tecnologie dall'Europa.
38:08Quindi, se è abbastanza lungimirante, la normativa può essere di stimolo, per cui, da questo
38:15punto di vista, io starei per alzare ulteriormente l'asticella, nel senso, non basta dire, recuperiamo
38:20l'80% in peso dal pannello fotovoltaico, perché recupero l'alluminio, recupero un po'
38:25di vetro e ho raggiunto il target. Se davvero vogliamo spingere nell'economia circolare,
38:31allora poniamo che il processo deve recuperarmi almeno un po' di argento, almeno un po' di
38:36silicio, almeno un po' di quegli elementi, parlo per i pannelli, ma potrebbe essere per
38:39le batterie, potrebbe essere per altri rifiuti. Cioè, questi elementi critici li devo recuperare
38:44da rifiuto. Non posso perderli.
38:47Quindi una normativa di stimolo e alziamo l'asticella, questo. Di nuovo una domanda
38:52per tutte e due, anche se ci stiamo avviando alle conclusioni. Cultura del riciclo o cultura
38:59ambientale nuove generazioni? Pietro, ti si approcciano le scuole, i ragazzi giovani, c'è
39:05una cultura che, secondo te, va stimolata e con quali strumenti? Tu sei esempio virtuoso,
39:11hai iniziato giovanissimo, una fuggita carriera universitaria e poi un'applicazione immediata
39:16nel mondo dell'imprenditoria? Le nuove generazioni sono reattive? Dall'altra parte, Fabio, come
39:21le stimoliamo? Perché poi sono sui giovani che dobbiamo investire. C'è questa cultura
39:26del riciclo, secondo te, che fa parte, tra l'altro, anche dell'educazione civica all'interno
39:33delle scuole? Anche se è un contenitore molto ampio, si parlano di tante cose. Quanto bisogna
39:37investire sulle future generazioni e quali strumenti, secondo te, abbiamo a disposizione
39:41anche per stimolarli ad una riflessione come la tua?
39:46Allora, io, secondo me, la sensibilità c'è, almeno da mia esperienza, messo che iniziamo
39:52anche ad assumere qualcuno, a cercare i ragazzi, io vedo che, almeno, quelli con cui siamo
39:56metrati in contatto, sono... Le scuole vengono a trovarti? Vengono a vedere quello che fai?
40:00Le scuole, diciamo, Veritas organizza spesso delle visite, per cui sì, sono sicuramente
40:06incuriositi, poi, chiaramente in funzione anche dell'età, sicuramente sono incuriositi,
40:11almeno da quello che viene fatto. Però, secondo me, in generale, sta aumentando la consapevolezza
40:17ambientale. Io adesso non so se sia dovuto ai percorsi, queste iniziative scolastiche,
40:23alle notizie, insomma. Però, secondo me, i giovani sono consapevoli dei problemi ambientali
40:29e... Ha processi formativi forse anche più immediati, come i social, piuttosto che una
40:34comunicazione diretta. Può essere, sì.
40:37Fabio, nuove generazioni, riciclo, sensibilità, educazione?
40:42Assolutamente, assolutamente d'accordo. La cultura va stimolata tramite la creazione anche
40:49di programmi. In particolare, da otto anni ci occupiamo di formazione a diverse fasce
40:56d'età, quindi si parte veramente a livello elementare, per passare a master, per finire
41:02poi a avere i propri corsi di formazione per lavoratori. Quindi è importante essere attivi,
41:09è importantissimo andare a stimolare la curiosità in questi ragazzi e poi tutto verrà da sé.
41:16Abbiamo avuto molti esempi in cui ragazzi che avevamo supportato a livello di elementari
41:22medie, cinque, sei anni dopo hanno creato un'azienda. Questo perché? Perché erano stati
41:30sensibilizzati da esperti, anche connettendoli con imprese, connettendoli con professori, con
41:35centri di ricerca e poi tutto è venuto da sé.
41:39Allora, io vengo da un papà operaio della Montefibre, quindi del comparto della chimica
41:47a Marghera. Venezia è la più antica città del futuro. Abbiamo sentito nella narrazione
41:53dell'assessore De Martin, tanti interventi ambientali, io ritengo virtuosi, che Venezia
42:03ha fatto sul tema ambientale anche per intervenire su quelli che oggi sono i cosiddetti shock ambientali,
42:09cioè anche degli eventi che non sono preventivabili. Quindi faccio la stessa domanda a Fabio e a
42:15Pietro, con una ricaduta ovviamente veneziana, quanto importante è il nostro territorio, quanto
42:21importante è stata Venezia poi nella tua storia imprenditoriale, quanto esempio virtuoso
42:26può essere Venezia la più antica città del futuro sulle politiche ambientali. Noi
42:32lo diciamo sempre, secondo noi Venezia è un esempio virtuoso da questo punto di vista,
42:37perché poi ha diversificato gli interventi. Venezia ha tante Venezie, insomma ci sono città
42:43diverse, quelle di acqua, quelle di terra e poi ognuna ha le sue caratteristiche. Pietro.
42:48Allora, sicuramente la realtà ci ha supportato, nel senso che il tessuto economico veneziano
43:03comunque era ricco di delle aziende che ci servivano, io adesso parlo proprio per costruire
43:09l'impianto, servono diversi componenti, quindi nella zona comunque si trovava l'azienda che
43:17poteva fornirci, il componente che ci serviva. Forse anche il risultato di una cultura ambientale
43:21però territoriale, no? Più sensibile all'investimento dal punto di vista delle nuove tecnologie,
43:28anche quelle del riciclo. Sì, sì, sì.
43:33Fabio, il territorio, quanto è importante il territorio? Questa era sostanzialmente la domanda
43:38ovviamente con la ricaventazione. Sì, io sono vicentino, quindi non conosco Venezia, probabilmente
43:44come la conoscete voi, però la conosco abbastanza per dire che Venezia, così come anche l'Europa
43:52se ci pensiamo, in confronto ad altre nazioni che da 20-30 anni si occupano di estrazione
43:58mineraria, rappresenta un banco di prova molto complesso per le dimensioni per Venezia, per
44:04il tipo di legislazioni in Europa. Quindi riuscire ad implementare determinate misure all'interno
44:11di contesti che per natura sono storicamente più complessi, porta sicuramente alla creazione
44:19di genio anche in chi poi è responsabile ad introdurre ad esempio sul mercato nuove soluzioni.
44:26Sappiamo benissimo che ad esempio se si parla di Veneto c'è un settore molto, c'è un network
44:32di aziende che sicuramente va a stimolare e ad aiutare aziende che hanno anche potenzialità
44:39di crescita che sono state create da poco. Contesto che comunque le espone anche ad una
44:46competitività maggiore. Però il contesto è sicuramente fondamentale. Il motivo per
44:52cui anche Pietro, magari potresti parlare anche del progetto in cui partecipi con Ninetech
44:58assieme ad altri partner europei, la creazione di network è sicuramente fondamentale.
45:02Sì, noi coordiniamo questo progetto, adesso si è concluso l'anno scorso, a Passival con
45:09partner in tutta Europa, poi per fare rete e risolvere questa sfida del migliorare il
45:17ciclo dei pannelli fotovoltaici non solo in termini di riciclo ma anche in termini di
45:21utilizzo e quindi sì, una collaborazione fondamentale.
45:26Bene, siccome il tempo è tiranno abbiamo concluso, tra l'altro è volata quest'ora di chiacchiere
45:32su un tema che può sembrare faticoso ma invece è un tema attualissimo e che dobbiamo portare
45:38nella narrazione delle nostre vite quotidiane perché rappresenta il futuro. Io penso che possiamo
45:44concludere innanzitutto ringraziando tutti e tutte voi, ringraziando Pietro Giovanni Cerchiere
45:52per la sua esperienza che è di esempio, per la sua start-up che ormai si sta già indirizzando
46:02a una nuova forma.
46:04In realtà ufficialmente da febbraio siamo diventati PMI Innovativa.
46:08Quindi ecco, non la vediamo più come start-up ma PMI Innovativa. Ringrazio Fabio Pegorin perché
46:18il supporto a aziende virtuose è fondamentale e ci lasciamo ovviamente con, penso, l'ultima
46:27battuta che abbiamo detto, l'importanza della rete, l'importanza di investire nel futuro,
46:34l'importanza di investire nelle buone idee ma anche l'importanza di una cultura ambientale
46:41che non sia ideologizzata ma che invece guardi effettivamente al bene comune soprattutto delle
46:47future generazioni. Per questo Pietro ti ringrazio perché così l'hai pensata e ne rappresenti.
46:55Un bellissimo stimolo per chi con l'ambiente poi ci lavora e ci lavora bene. Quindi grazie
47:02a tutti voi, grazie per essere venuti alla Camera dei Deputati, per aver portato questo
47:07esempio e a Pietro che da start-up è diventata piccola e media impresa.
47:11Grazie mille.
47:12Grazie.
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