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  • 21/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma -​ Risparmiatori traditi - Conferenza stampa di Valentina Barzotti (21.05.25)

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Trascrizione
00:00Allora iniziamo così abbiamo la possibilità di fare più interventi e innanzitutto buongiorno
00:08a tutti.
00:09Io ringrazio la collega Barzotti che ha organizzato questo momento di confronto e condivisione
00:15e anche diciamo di restituzione di un lavoro che dura da oltre due anni e che riguarda
00:22appunto una vera e propria truffa che stanno subendo circa trentamila risparmatori su cui
00:28il Movimento 5 Stelle dal primo momento ha sostenuto e sostiene pienamente questa battaglia
00:33di restituzione e soprattutto di giustizia che riguarda appunto stavamo dicendo trentamila
00:41risparmiatori.
00:42Abbiamo presentato ordini del giorno, emendamenti, vari interventi in aula, richieste anche di
00:49chiarimenti e adesso c'è il collega anche Gian Mauro che lui è membro della commissione
00:54di vigilanza su cassa depositi e prestiti quindi aggiungiamo un altro tassello a questa
01:00diciamo battaglia che riguarda appunto l'intermediario e non rubo tempo agli interlocutori perché
01:08oggi è una giornata importante, si è discusso al TAR il ricorso sostanzialmente che ha fatto
01:14poste sulla già pronuncia dell'autorità antitrust che certifica questo atteggiamento
01:19poco chiaro che ha avuto poste sull'emissione di una serie di titoli ai risparmiatori.
01:27Chiudo facendo soltanto una precisazione, io vengo da un territorio dove i buoni postali
01:34venivano regalati dai nonni con i risparmi dei nonni o dei genitori ai bambini, alle
01:39comunioni, ai battesimi, quindi parliamo di risparmiatori fragili per lo più, non pensiamo
01:45quando parliamo ai risparmiatori di questo settore qua come grandi operatori economici
01:51ma veramente il padre di famiglia, il nonno che fa un regalo, un'occasione al nipote,
01:59quindi diciamo sostanzialmente persone abbastanza fragili che hanno investito i propri risparmiatori,
02:06io personalmente ho incrociato più volte persone che hanno sottoscritto questi buoni
02:12titoli fruttiferi postali tra cui una persona che aveva investito tutto ciò che aveva regalato
02:18il figlio alla prima comunione che erano un milione e 1500 euro, quindi poco più di 1500
02:25euro, quindi l'importanza di questa battaglia e soprattutto rispetto ai destinatari che
02:29veramente molte volte hanno visto in quel piccolo investimento la possibilità di dare
02:34ai propri figli e nipoti un respiro in più, un'occasione in più in termini di studio,
02:38in termini di borse di studio e che oggi invece si vedono sottratti per un atteggiamento
02:43poco chiaro e poco leale di poste. Nello specifico ci penseranno i nostri interlocutori che ringrazio
02:53perché veramente si sono messi a disposizione di una battaglia importante e la collega Barzotti
02:58che dal primo momento ci ha sostenuto a piene mani e a pieno lavoro questa battaglia. Grazie a tutti.
03:09Sulla parola il collega Giamauro Dell'Olio.
03:12Sì, grazie Valentina, buongiorno a tutti.
03:18Dunque, sarò molto rapido, sulla questione ancora non abbiamo incominciato a parlare
03:23in Cassa dei Possibili Prestiti perché dovremmo fare un primo incontro, dovremmo fare degli
03:29incontri composti perché questa questione la vorrò porre a poste perché è qui il
03:34punto importante che in tutte le varie emozioni, tutte le varie richieste, dichiarimenti, interrogazioni
03:41che sono state effettuate, poste risponde sempre solo sull'aspetto delle percentuali,
03:46non risponde mai sul fatto della sanzione dell'azione dell'autorità garante del controllo
03:51del mercato relativamente al fatto che non avevano inserito fogli informativi e questo
03:57carica su poste una responsabilità che è molto forte perché poste è il soggetto che
04:02per lo Stato, che è presente in tutti i comuni italiani sostanzialmente, il soggetto
04:07cui la raccolta di poste serve a Cdp per fare degli investimenti, poste è ancora nel saldo
04:14controllo dello Stato italiano, quindi un comportamento, un'azione che va a contrastare
04:21sostanzialmente i piccoli risparmiatori che hanno appunto come ha detto la collega prima
04:26che hanno dato spesso tutti i loro fondi, tutti i loro risparmi dati a poste è un'azione
04:33che è contro quello che dovrebbe fare un governo, in questo caso credo che sia fondamentale
04:39che poste si assuma una sua responsabilità che in qualche maniera nonostante abbia già
04:44dovuto devolvere la parte dei soldi al fondo vittime per usura, comunque ha una sua responsabilità
04:51e deve far fronte a questa responsabilità, tanto più che in questo momento poste sta
04:55cercando di cambiare pelle, prima è diventata banca, adesso fa investimento, mette soldi
05:01su Tim, sta facendo uno spostamento molto più di mercato, ma questo non significa che
05:06non debba ricordare da dove è partita e come ha potuto costruire tutto l'impero, grazie
05:12a tutti i singoli risparmiatori italiani, quindi non può semplicemente perché non
05:17ha fatto quello che doveva fare, incamerare sostanzialmente e passare ad altri fondi
05:22perché i risparmiatori devono essere tutelati. E mi fermo qui perché credo che sia importante
05:27invece sentire i nostri ospiti, grazie a tutti. Passo subito la parola al professor Dolmetta
05:37che ci farà un quadro sulla problematica rispetto alla giurisprudenza. Buongiorno,
05:46conviene prima di tutto esplorare un momentino il problema quale è nella sua realtà specifica,
05:54si parla di buoni postali fruttiferi, che è il risparmio tradizionale del piccolo risparmiatore
06:03italiano ed è un tipo di utilizzo del risparmio che è storico in Italia e soprattutto nasce
06:13in relazione al fatto che cento anni fa la bancabilità del territorio era molto ridotta,
06:24quindi le banche erano solo nelle grandi città o nei paesi grossi, mentre invece il risparmio
06:30veniva drenato, era possibile drenare il risparmio un po' dappertutto per dire la verità.
06:39Questo è buoni postali, buoni postali fruttiferi. Verso la fine degli anni 90,
06:46inizio anni 2000, si è cominciato a verificare un fenomeno che è poi esploso, diciamo,
06:54verso la seconda metà degli anni 10 e sta ancora verificandosi, che è questo. Molti sottoscrittori,
07:04molti risparmiatori che hanno sottoscritto buoni postali, non sono andati poi a ritirare
07:10tempestivamente i frutti del loro investimento, cioè il capitale e gli interessi. Non sono andati,
07:17ora il fatto in sé è strano, per essere precisi non sono andati per dieci anni,
07:23che non è un termine proprio brevissimo. E per la verità anche il fatto che dei buoni
07:33postali siano stati scoperti successivamente, trent'anni, quarant'anni dopo, è un po' un
07:41fenomeno della tradizione, ma si tratta di fenomeni isolati. Il nonno non ha mai detto
07:48niente, nessuno ha messo il documento nel cassettone, poi è morto, nessuno ci ha mai
07:58andato a guardare, eccetera. Questo appartengono alla tradizione dell'Istituto. Un conto però,
08:03quando ne capitano uno l'anno, due l'anno per dire, un conto è quando ne capitano tanti. Quando
08:10c'è il fenomeno diventa sostanzialmente, si avvicina, diciamo così, si approssima alla massa.
08:18Qui noi ne abbiamo un trentamila, ecco. Allora è strano, è strano che una persona di buon senso,
08:26che proprio dai suoi investimenti, è già stato detto, ma sostanzialmente il risparmiatore postale
08:34è un risparmiatore fragile e un risparmiatore povero, cioè fa fatica anche a mettere insieme
08:41il taglio minimo del buono postale, che poi naturalmente è cambiato negli anni, ma una
08:47volta era 50 mila lire per dire, poi è diventato di più, ma insomma comunque un taglio sempre minimo.
08:53È strano questo fatto, che così tanti risparmiatori, sì fragili ma anche poveri,
09:03si siano perduti il loro investimento. Questo fatto in sé, in termini di massa proprio,
09:10in termini cioè di grandi numeri, fa venire il sospetto in sé, fa venire il sospetto che ci sia
09:17qualcosa che non funziona, che non ci sia qualcosa che non funziona, per così dire,
09:22dalla parte del manico. Adesso non è il caso di andare molto in profondo, però diciamo che
09:32chi emette i buoni è Poste Italiane. Poste Italiane all'epoca della fine degli anni 90 era
09:41una azienda autonoma di Stato, poi nel 2003 è diventata una società per azioni, sempre peraltro
09:49di proprietà di cassa depositi e prestiti, che è sostanzialmente il forziere un po' dello Stato
09:57italiano come concetto. Comunque Poste non ha mai dato una grandissima rilevanza, per dire la
10:07verità, alla persona del risparmiatore. Cioè se noi facciamo un confronto molto veloce tra il
10:16risparmiatore bancario, cioè quello che va in banca e mette i suoi risparmi in banca, e il
10:21risparmiatore postale, colui che perché gli manca il posto, per tradizione, perché non ha idea,
10:27per tantissime ragioni va in posta, è sempre stato trattato meglio, non dal punto di vista
10:32del rendimento, ma dal punto di tutto il resto, diciamo così, quello bancario.
10:38Tutela anche?
10:41Sì, tutela. Allora per essere chiari, diciamo, se il risparmiatore bancario aveva pochi margini di
10:52tutela, il risparmiatore postale non ne aveva zero. Perché poi questo? Perché Poste è sempre
10:58stato considerato dallo Stato italiano un ente fragile, lui fragile. Perché è un ente fragile?
11:06Perché ha istituzionalmente una professionalità minore di quella che hanno le banche. Allora,
11:13se tu metti un'organizzazione che ha sempre fatto le raccomandate, ha distribuito la posta,
11:26la metti a fare buoni postali, è già un grande problema, un problema organizzativo. Il pensiero
11:34dello Stato, un pensiero che io non ho mai condiviso, è quello che è più debole, più tutela
11:39lo Stato. Cioè l'organizzazione più debole deve essere più tutelata, nei confronti del mercato,
11:48dell'organizzazione più forte. Per dire ancora oggi, noi abbiamo 4 milioni di mutui fatti dall'Inps
11:59che sono fuori dalla normativa della trasparenza bancaria. Il che è un assurdo, perché 4 milioni
12:07di mutui sono tanti. E sono mutui tutti a dipendenti, ma voi immaginate che i dipendenti
12:14sono anche quelli della Camera dei Deputati. Cioè è un numero enorme. Va bene, in sostanza questo
12:23poi verso la fine degli anni 90 eccetera, dalla seconda metà degli anni 80 per la verità, con
12:36il ricepimento della seconda direttiva bancaria europea, le distanze dell'Italia dall'Europa dal
12:43punto di vista bancario e di riflesso ulteriore dei diposti dalle banche si sono un po' ridotte,
12:51un po' ridotte. Ancora oggi noi non abbiamo, ed è terribile secondo me, un'equiparazione di poste
12:59a una banca ordinaria. Come non abbiamo un'equiparazione per l'Inps, per dire, e anche per un'altra serie
13:09di soggetti pubblici. Va bene, questo comunque è un altro discorso. Nella via dell'avvicinamento si è,
13:16prima si pensava, si diceva anche la normativa, che tutto quello che capitava ai buoni bastava
13:24metterlo sulla Gazzetta Ufficiale, per di più Gazzetta Ufficiale parte 2, neanche parte 1.
13:30Parte 2 è che per andarsela a prendere una volta si andava a Milano in galleria. Adesso poligrafico
13:37non c'è neanche più, c'è la Mercedes che non dà la Gazzetta Ufficiale, ma comunque era un modo di
13:45informare totalmente disinformante. Nel 2000 è stato introdotto un obbligo, un decreto ministeriale,
13:57che poste consegnassero, debbono consegnare, un foglio che si chiama FIA, foglio analitico,
14:05un foglio informativo analitico, contenente tutte le specifiche del titolo, che poi sono quattro,
14:12non è che sono molte, tra cui la durata. Ebbene, cosa è successo, per semplificare,
14:18che Poste Italiane non ha dato corso all'obbligo, nel senso che non ha consegnato. Se tu, tu che andavi a sottoscrivere,
14:29glielo chiedevi, magari te lo dava. Non teneva la prova, questo era proprio un difetto strutturale
14:36dell'organizzazione. Cioè, le poste fino al 2010, non a nove, non hanno tenuto un elenco dei buoni emessi.
14:47I buoni, cioè, lo perdevi e finito. Ma neanche Poste lo sapeva, che indica, onestamente, una debolezza
14:57della struttura organizzativa particolarmente elevata. Va bene, non lo consegnavano, se glielo chiedevi,
15:05delle volte te lo davano. Ma per chiedergli, non vuol dire che eri già più o meno informato.
15:10E quindi il cane si mordeva la coda. E' successo che delle volte, più delle volte, Poste abbia messo o niente
15:19sul documento cartaceo, oppure abbia messo la dicitura a termine. Quale termine? Non lo dice.
15:28Non c'è un termine, che può essere qualunque. Volendo, uno dice, certo, puoi anche chiedere che termine è,
15:35poi, insomma, può informarti. Ma il problema è che è il tipo di domanda di mercato che è particolare.
15:46Che, non essendo in grado per mentalità di andare dalle banche, va all'ufficio postale.
15:58Va bene, dopodiché sono stati tanti, questa è la genesi, diciamo, un pochino, della faccenda,
16:04ci sono stati tanti casi, che sono emersi anche dall'Associazione dei consumatori, eccetera,
16:13in cui, appunto, si è prescritto il buono e Poste ha detto, io non ti pago.
16:19I canali che sono stati aperti sono due, uno della giurisprudenza ordinaria e uno della giurisprudenza amministrativa.
16:28La giurisprudenza ordinaria ha un esito alterno, perché quello che succede è che la mancata, di fatto,
16:38la mancata consegna, la prova della mancata consegna del FIA comporta che c'è un inadempimento dai buoni del 2000 in poi,
16:55emessi dal 2000 in poi, c'è un inadempimento da parte di Poste che deve risarcire il danno.
17:03Allora, risarcire il danno, se ci si va vicino, se non è pari, si va vicino vicino, insomma, adesso.
17:10Poi c'è tutto un discorso di struttura tecnica che lasciamo da parte, quello che adesso, per semplificare, possiamo dire che la giurisprudenza ordinaria,
17:22giudice di pace, tribunale, Corte d'Appello è alterna.
17:29Dal punto di vista del giudizio, della tutela giudiziale nei rapporti contrattuali Poste è sempre stata, tra virgolette, ma insomma abbastanza tutelata,
17:43di stanno abbastanza privilegiata nei giudizi ordinari.
17:47Solo recentemente e solo qualche piccola crepa si è aperta da quest'angolo visuale.
17:53Posso ricordare, insomma, tanto per dire la facoltà di pariuso, ma su altri aspetti è granitica la giurisprudenza contro i risparmiatori
18:08e il caso appunto delle serie QP è manifesto.
18:12Nel caso della prescrizione la giurisprudenza è alterna, però va detto, e questo è il punto fondamentale, che è giurisprudenza massimo di Corte d'Appello.
18:27Cioè un pronunciamento della Corte di Cassazione non c'è ancora stato e si aspetta che ci sia.
18:36Veramente non dovrebbe tardare un'infinità, però non possiamo saperlo questo come discorso e timori ce ne sono, per la verità.
18:48Anche in considerazione del pregresso che c'è stato nella Corte di Cassazione sui buoni postali casi precedenti.
18:58L'altra questione, quella amministrativa, il comportamento di poste ha convinto, diciamo, l'autorità garante della concorrenza del mercato
19:07che l'atteggiamento ottenuto da posta appunto negli anni 2000 e poco dopo, cioè i primi anni 2000 e poco dopo,
19:15abbia concretato una pratica sleale, una pratica commerciale sleale che è punita dal codice del consumo.
19:26Questo discorso della mancata informazione specifica, questi doppie in due, mancata informazione specifica al momento dell'emissione,
19:37mancata informazione specifica al momento della scadenza del titolo, questo in linea di principio.
19:47L'autorità garante ha sanzionato poste anche con una multa, in realtà la multa non è molto forte, è piuttosto modesta, però supera il milione.
20:01Si pensava potesse essere di più in relazione anche comparativa, diciamo così, con altre vicende.
20:09Poste naturalmente è impugnato e si sta svolgendo il giudizio davanti al Tar, Tar Lazio naturalmente.
20:19Proprio stamattina l'Avvocato Peris Echedìo e anche l'Avvocato Gherignani, veramente, siamo andati a discutere all'udienza pubblica davanti al Tar.
20:31Poste ha fatto, noi abbiamo detto le nostre ragioni, Poste ha detto le sue, ma si è riportato.
20:39Siamo passati alla parola all'Avvocato Rita Persico.
20:41Sì, ecco, niente, per dire che stiamo aspettando questo, ecco.
20:48La parola all'Avvocato Rita Persico.
20:50Ok, grazie mille.
20:53Io volevo portare un esempio, perché c'è molta confusione e mi sono resa conto che anche durante l'udienza di oggi la confusione la portano anche un po' le altre parti.
21:04Nel senso che i buoni sono stati emessi da casse depositi e è dal 1929 che esistono.
21:12Ma nel corso, ovviamente, di tutto questo tempo, le caratteristiche sono cambiate, anche per essere, immagino, in linea ed essere competitivi con il sistema bancario.
21:27Questo caso specifico riguarda dei buoni degli anni 2000, dove sostanzialmente, a seguito di una modifica introdotta con un decreto, i buoni non erano più i classici moduli che rappresentavano la durata e il rendimento.
21:47Quindi io lì, nel momento in cui sottoscrivevo un buono, mi rendevo perfettamente conto di quale fosse la durata e il rendimento.
21:57E se lo dimenticavo, il problema era mio.
22:01In questo caso, nei casi che abbiamo avuto modo di vedere, invece, il modulo non presenta nessuna indicazione.
22:11Nel momento in cui arrivo allo sportello e mi dicono, perché questo è successo, per esempio, al signor Mazzucotelli,
22:22questo è un buono ventennale e lo prendo, investo e lo metto via.
22:30A lui, il problema non se l'è dimenticato, lui tutti gli anni andava all'ufficio postale a fare l'ISE per le tasse universitarie della figlia.
22:42Nel momento in cui va, ed è il 2022, e sapeva benissimo quanti buoni possedeva, e non era uno, erano stati fatti tra gli anni 2002 e il 2006.
22:55Lui va, verifica che mancano due buoni e subito si accorge perché mancano i due buoni.
23:02E addirittura aveva la dichiarazione per l'ISE dell'anno precedente.
23:06E all'ufficio postale gli dicono, ah ma si è prescritto.
23:10Come si è prescritto?
23:12Si, non ha portato allo sportello per il rimborso e questo, i suoi soldi non li vede più.
23:19Quindi, quello che emerge è che il risparmiatore, dalla mia esperienza, non si è dimenticato, ma si è fidato di informazioni ricevute allo sportello.
23:32E nel momento in cui io ricevo da chi è il mio interlocutore che mi dovrebbe dare l'informativa essenziale per comprendere quello che è il contenuto del mio investimento,
23:44ricevo l'informazione e di durata ventennale, avrei potuto chiedere il FIA, ma perché tu non me l'hai dato?
23:53Cioè, se negli anni 80 l'unico modo, sulla base dell'orientamento della Cassazione, per conoscere il rendimento, la durata, le caratteristiche, era la pubblicazione in gazzetta ufficiale,
24:08ma dal 2000 non è solo prevista la pubblicazione, è anche prevista proprio la consegna di questo documento.
24:16E addirittura dal 2005 in poi non è nemmeno più prevista la pubblicazione in gazzetta ufficiale, ma c'è semplicemente il comunicato dove si dice è stata emessa questa serie.
24:29Quindi come fa il risparmiatore? Abbiamo detto dalle capacità, ma soprattutto, voglio dire, a prescindere dal livello, se io vado in posta, se io vado in banca, devono sapermi dire perché la qualifica è la loro professionale e non è la mia.
24:48È stato addirittura detto dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea che il direttore bancario deve essere considerato alla pari del cliente al dettaglio, e quindi il direttore di un istituto bancario che dovrebbe avere delle competenze specifiche,
25:03perché in quel momento sta ricevendo delle informazioni che lui chiede al suo interlocutore, che è un professionista, che in quel momento sta svolgendo un lavoro per lui.
25:14Quindi perché io, risparmiatore, che è stato ben descritto dal provvedimento dell'autorità, che posseggo delle conoscenze minime, devo io essere io che chiedo un documento che deve essermi consegnato?
25:29Assolutamente, questa è una battaglia che sicuramente deve essere portata avanti e che vedremo poi l'esito, sia dal punto di vista amministrativo che civile.
25:44Invito qui l'Avvocato Paolo Garagnani.
25:54Buongiorno a tutti.
26:10La scritta alle mie spalle ci dice che siamo arrivati finalmente, e grazie a chi ci ha ascoltato tanto e tanto si è preso cura della questione, davanti alle massime autorità e alla massima espressione della democrazia in Italia.
26:27E come massima espressione del sistema democratico noi cerchiamo di ottenere una riparazione a una struttura che fino a questo punto non ha avuto sistematicamente la tutela che merita.
26:44E dico questo perché tagliando in maniera brutale rispetto alle fini argomentazioni giuridiche rimane un dato di fatto che è inconfutabile.
26:54Quando il risparmiatore va alle poste, indipendentemente da chi abbia emesso il buono, dal fatto che la società sia un ente pubblico, sia diventato un ente privato, il risparmiatore sottoscrive un contratto, fa un contratto.
27:08Ed è un contratto che, al di là di qualunque altra argomentazione si voglia sostenere, deve sottostare alle regole generali del contratto.
27:19Quindi non può mancare a tutela di questo contratto l'espressione del principio di buona fede e di correttezza.
27:32Quando io vado a comprare un buono postale, chi me lo vende, che è colui che sa vendermelo o dovrebbe sapere vendermelo, deve comportarsi sapendo che io, come la giurisprudenza migliore sta dicendo,
27:47io mostro una disparità informativa rilevante, deve dirmi le cose che la legge impone che dica.
27:55E dal 2000, il decreto ministeriale che impone la consegna del foglio informativo analitico, impone alla parte che colloca il buono di dare delle informazioni che sono necessarie e che servono per garantire all'utente debole
28:16una completa ed effettiva informazione, diceva il professore, sono pochi poi questi elementi che devono essere dati, tra questi c'è sicuramente e certamente la durata del buono.
28:29La questione, a mio parere, è modestissima, però è tutta qui.
28:33Se questa cosa non viene fatta, c'è già un vizio genetico nella formulazione di quel contratto che impone alla parte che ha violato il principio di buona fede e di correttezza e in funzione di quel principio una sua manifestazione che ne discende,
28:54cioè l'obbligo di lealtà e di cooperazione, che rende sacrosanto che il danno sia risarcito.
29:02E il danno va risarcito, tra l'altro, limitando il diritto, perché comunque non dimentichiamoci che chi sta agendo, sta agendo per qualcosa di meno di quello che si aspettava, non si prenderà più gli interessi, ma almeno il Capitale se lo deve riprendere.
29:16Dicevo siamo, e la scritta alle mie spalle lo dice, davanti alle istituzioni democratiche al loro massimo grado.
29:24Allora, dove la giurisprudenza non è riuscita, o dove la giurisprudenza è riuscita in parte, perché ci sono sentenze secondo me illuminate e chiarissime, che in quattro facciate spiegano tutto in maniera estremamente dettagliata, penso alle ultime produzioni della Corte d'Appelo di Milano, ma non solo quelle.
29:44Ma purtroppo non tutte le sentenze sono di questo stampo e sono orientate in questo modo.
29:50Dove non è riuscita la giurisprudenza, da avvocato non posso che sperare che la giurisprudenza prenda una posizione di tutela assoluta di queste vessazioni, risparmiatori traditi, ma traditi da chi?
30:04Traditi dallo Stato.
30:07Dove non è riuscita la giurisprudenza, dove potesse non riuscire la giurisprudenza, noi ci auguriamo che almeno l'azione politica più illuminata riesca a riportare quel minimo, almeno quel minimo di giustizia che noi continuiamo a combattere per ottenere, almeno in forma di risarcimento del danno, la restituzione del capitale.
30:30Non mi dilungo sugli aspetti tecnici perché credo che il punto di cui dover parlare sia questo e soltanto questo.
30:36E vi ringrazio molto.
30:43Buonasera a tutte e a tutti.
30:46Allora, quello che ci tengo innanzitutto a dire è un ringraziamento particolare ai professionisti che stanno portando avanti con coraggio, determinazione, impegno, competenza, sensibilità umana questa battaglia e quindi veramente un ringraziamento particolare all'Avvocato Paolo Garagnani, all'Avvocato Rita Persico, al Professore Aldo Dolmetta,
31:11che stanno scrivendo a discapito di un silenzio incredibile su questa questione.
31:19Loro continuamente si danno da fare.
31:24Devo dire che il Professore Dolmetta ha scritto tantissimo anche su Sole 24 Ore, su questo tema.
31:30E questo aiuta, insomma, a bucare un po' il mainstream rispetto a questa problematica.
31:39Ci tengo a ringraziare il Movimento 5 Stelle, quindi la nostra Presidente Vicaria Carmela Uriema, il collega Gian Mauro Dell'Olio, che sono venuti qui a far capire quanta è la sensibilità della nostra forza politica rispetto a questo tema, che riguarda le persone più fragili, le persone deboli.
31:56E quello che è importante da capire è che chi non ha niente ha solo lo Stato.
32:03E allora, quando manca lo Stato, quando risparmio viene tradito, quando viene violato l'articolo 47 della nostra Costituzione, che incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme, allora cosa resta a queste persone?
32:17Non resta niente. Sono perse e schiacciate da un sistema che non li ascolta e, se può, prende e basta.
32:26Allora, per questa battaglia che abbiamo chiamato poste gate, perché poste gate?
32:33Perché abbiamo un provvedimento della GCM che in questo momento è sotto impugnazione, infatti abbiamo detto siamo al Tar, questa mattina l'udienza al Tar, il Tribunale si è riservato, questo vuol dire che tra qualche periodo avremo l'esito, insomma, la decisione del Tar rispetto al provvedimento della GCM.
32:56Che cosa dice l'autorità garante della concorrenza del mercato a ottobre 2022?
33:01Dice poste, hai sbagliato e hai sbagliato di grosso e io ti sanziono, ti sanziono per 1,4 milioni di euro.
33:09Perché?
33:09Perché 30.000 risparmiatori almeno non hanno ricevuto le informazioni che avrebbero dovuto ricevere prima di prendere questi buoni fruttiferi postali.
33:20Come già stato detto in un minilungo, il buono fruttifero postale è uno strumento del piccolo risparmio, quindi è uno strumento semplice che viene utilizzato appunto sulla base anche di informazioni semplici, cioè la durata, la scadenza, queste due informazioni di base.
33:38E allora 30.000 risparmiatori almeno, 300 milioni dal 2018 a marzo 2022 di denari che sono andati persi, questi sono dati MEF, persi nel FIR, che è il Fondo dei Risparmiatori Truffati, quindi, diciamo, oltre al danno anche la beffa, perché?
33:58Perché il FIR, che è quel famoso Fondo dei Risparmiatori Truffati, non so se vi ricordate anni fa, raccoglie i buoni andati in prescrizione, gli importi dei buoni andati in prescrizione, quindi praticamente sono sempre gli stessi soldi dei piccoli risparmiatori che vengono utilizzati.
34:16E questo è delirante per quanto mi riguarda, perché è evidente che l'azione debba essere ben diversa, cioè il MEF, e quindi questa è l'azione politica che noi stiamo facendo, deve creare un fondo apposta dedicato a questo piccolo risparmio, a questa casistica, che è una casistica, vi assicuro, molto presente all'interno dei tribunali di merito.
34:44L'ultima è stata citata, la Corte d'Appello di Milano, che ha dato ragione ai risparmiatori, quindi il tema c'è, non è che 30.000 persone si sono svegliate la mattina e si sono ricordate di avere un buono fruttifero postale, non è andata così, ed è anche ingiusto raccontarla così.
35:00Quindi, io penso che serva innanzitutto un tavolo di confronto, una presa in dato di una situazione difficile. Comunque vada la causa giurisdiziorale che è in corso, il tema è centrale ed è politico, quindi sia che viene confermato il provvedimento della GCM, sia che non viene confermato, qui ci sono 30.000 persone, minimo, che hanno avuto questo problema,
35:29e quindi non ci si può girare dall'altra parte. E non ci si può girare dall'altra parte, ha maggior ragione sul fatto che Poste, come ha detto il collega Giammaro dell'Oglio, sta cambiando pelle e quest'anno ha staccato un dividendo di 418 milioni per il Tesoro e 494 milioni per Cassa Depositi e Prestiti, quindi non è che mancano i soldi, i soldi ci sono, bisogna semplicemente prendere atto di un problema.
35:58Quindi lavorare sulla questione e cercare di trovare una soluzione. Quindi io penso che quello che noi stiamo facendo oggi sia molto importante, ma non è da oggi che stiamo lavorando sulla questione, perché ovviamente stiamo affiancando i legali in varie iniziative, questa è la terza conferenza, diciamo, stampa che facciamo, l'abbiamo portata a Milano, l'abbiamo portata a Bologna, adesso la portiamo a Roma,
36:24ma comunque l'idea è quella di attivare un po' tutti i presidi che abbiamo a livello italiano, penso ad esempio alle regioni dove per esempio in regione Lombardia è stata depositata un'interrogazione dove si va a capire quante persone in Lombardia hanno avuto questo problema, hanno sottoscritto dei buoni e così via dicendo in vari posti in Italia.
36:47Sappiamo che ovviamente questo è un tema che tocca particolarmente il Sud Italia in realtà, perché abbiamo tante sollecitazioni dalla Calabria, dalla Campania e dalla Puglia, e quindi se non gli diamo noi voce a queste persone è difficile che qualcun altro le la dia, quindi sono molto orgogliosa che il Movimento 5 Stelle si stia occupando di questa problematica delicatissima.
37:14Abbiamo fatto tanto per quello che potevamo fare dall'opposizione, abbiamo fatto gli emendamenti in legge di bilancio con la richiesta del fondo, abbiamo chiesto una rimessione in termini per tutti quei buoni che sono scaduti durante il periodo del covid, per esempio, cosa che aveva messo in difficoltà moltissimi risparmiatori e quello che ci tengo a far capire è che se tutte queste persone a un certo punto si sono accorte che i loro buoni erano andati in prescrizione,
37:44o peggio se ne sono accorti, quando sono andati ovviamente a riscuotere, è perché per tanto tempo Poste ha sempre collocato dei buoni più che ventennali, cioè quindi di una durata molto lunga, a un certo punto dal 2000 in poi ha cambiato questa durata ed è diventata una durata più breve,
38:06cioè venivano collocati sia buoni, venivano dati, sia dei buoni ventennali, quindi di una durata lunga, a fianco a dei buoni di durata più breve, quindi un doppio binario, ma senza dare le informazioni, è chiaro che la gente va in confusione, si fida di una prassi consolidata e quindi è evidente che non si possa pretendere nulla dai consumatori, anzi è assolutamente becera la propaganda di chi ci dice che la responsabilità è dei consumatori,
38:36l'abbiamo sentita mille volte, vabbè però loro dovevano attivarsi per andare a chiedere, dovevano essere parte diligente, ma non credo proprio, la parte diligente è in capo a Poste che avrebbe dovuto consegnare il FIA, quindi il foglio illustrativo analitico in cui ci sono tutte le informazioni, questo non è stato fatto, per cui è evidente che Poste dovrà rispondere per quanto ci riguarda,
39:01poi chiaramente a livello politico andiamo su un tema più normativo che appunto sono le iniziative e gli atti di sindacato ispettivo che abbiamo portato avanti, continueremo a portarli avanti sperando che qualcosa si smuova,
39:18io penso che noi stiamo un po' smuovendo insieme, questa azione congiunta sta smuovendo qualcosa perché appunto sento che c'è molta attenzione su questa tematica, però vogliamo vedere ovviamente che il governo Meloni si prenda in carico questa questione e la smetta di girarsi dall'altra parte come fa praticamente con tutti i problemi che riguardano le persone più in difficoltà, grazie.
39:49Ancora di più rende fattibile l'azione politica, perché nel momento in cui noi chiediamo soltanto il capitale, quindi la restituzione di quello che hanno sostanzialmente dato, questi soldi non è che sono spariti all'improvviso, ma sono andati a finire in questo fondo di indennizzo, quindi noi non stiamo chiedendo allo Stato di mettere mano alla tasca trovando nuove risorse,
40:15ma queste risorse dei risparmiatori sono andate in un fondo, quindi non si sono smaterializzate, sono lì, quindi si tratta soltanto di restituire quello che loro hanno dato, per questo l'immagine dei posti per me è molto importante,
40:34nel momento in cui uscisse fuori veramente come dovrebbe uscire, che il poste sostanzialmente ha praticato un comportamento illegittimo, perché era un suo obbligo e perciò il cartaceo più che quello che viene detto agli sportelli, per quello che ci ha detto pure il professore, perché molto probabilmente il personale di poste non era neanche adeguatamente formato, quindi per questo l'obbligo di ciò che era speriscritto era molto importante, soprattutto per poste, prima ancora il Banco.
41:03E dico un'altra cosa, perché chi entra in posti, soprattutto risparmiatori debili, entra sostanzialmente non nella banca, ma entra in un ente che è di prossimità, quindi molto più vicino, è molto più amico, noi li vediamo chi utilizza anche i conti correnti postali, di certo non è l'imprenditore che entra in banca o anche il professionista,
41:30ma sono i piccoli, veramente i piccoli risparmiatori o persone che devono prendere sostanzialmente la pensione piuttosto che il reddito cittadino, quindi per questo motivo ancora di più ci deve essere una responsabilizzazione di poste, non è possibile che poste che è debole poi deve essere forte con i deboli, questo è un concetto che non può passare.
41:51Quindi ancora di più azione politica è importante, perché noi ne stiamo chiedendo chissà chi e rispetto alla tutela d'immagine che ha poste, rispetto a questo che è veramente uno scandalo, dobbiamo insistere ancora di più chiedendo semplicemente la restituzione di quello che è stato tolto, sottratto in maniera illegittima a tantissimi italiani e italiane.

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