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https://www.pupia.tv - Roma - Gestione rifiuti settore tessile - Audizione - Confcommercio
Alle ore 15.10, la Commissione Ambiente svolge l'audizione di rappresentanti di Confcommercio, sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore tessile. (28.05.25)
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Trascrizione
00:00...di rappresentanti di ConfCommercio, sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estese del produttore e della gestione dei rifiuti del settore tessile.
00:07Ringrazio Maurizio Grifoni, che è l'oratore componente di Giunta con incarico su Economia, Circolare e Solidarietà,
00:12Francesco Stifano, direttore centrale in relazioni istituzionali e legislativi,
00:17e per Paolo Macciocchi, responsabile del settore Ambiente e Utilitis.
00:21Però c'è una dottoressa, Francesca Stifano, e l'ho detto infatti.
00:25Benissimo, andiamo bene così.
00:26Per la partecipazione dei nostri lavori, ricevete immediatamente la parola.
00:29Prego.
00:29Prego, dottore.
00:30Grazie, Presidente.
00:32Allora, premessa, il settore del tessere di abbigliamento, che comprende calzatore, accessori, peletterie e tessere per la casa,
00:39rappresenta un motore strategico per l'economia nazionale, con un impatto significativo su produzione, distribuzione, occupazione e export.
00:47Proprio per la complessità e l'importanza di questa filiera, la responsabilità estesa del produttore, EPR,
00:52si configura come uno strumento normativo e imprescindibile per promuovere una gestione integrata e circolare del ciclo di vita dei produttori.
00:59L'EPR impone ai produttori non solo l'obbligo di immettere i prodotti sul mercato, ma anche la responsabilità di organizzare e finanziare la raccolta, il trattamento e il recupero dei rifiuti post-consumo,
01:12internalizzando i costi ambientali associati e incentivando soluzioni innovative e sostenibili.
01:18Questo principio, oltre a rappresentare un'importante leva per la tutela ambientale, contribuisce a modellare un sistema produttivo più responsabile,
01:25in grado di generare valore condiviso e di rispondere efficacemente alle esigenze di un mercato sempre più attento ai temi della sostenibilità.
01:32Alla luce di ciò, la sostenibilità di sostenibilità e di sostenibilità deve essere letta e perseguita attraverso un approccio integrato che contempli tre diverse dimensioni.
01:41Sostenibilità ambientale si concretizza in una gestione responsabile e circolare delle risorse che interessa l'intero ciclo di vita del prodotto,
01:48dalla selezione e utilizzo delle materie prime, ai processi produttivi, alla logistica, fino alla gestione post-consumo dei rifiuti tessili.
01:55Tale approccio richiede l'adozione di pratiche operative efficaci di riutilizzo, riciclo e trattamento,
02:01conforme ai principi stabiliti della normativa europea in materia di economia circolare e gestione dei rifiuti.
02:07Sostenibilità economica è necessario garantire una relazione equilibrata tra qualità del prodotto e prezzo di mercato,
02:12al fine di assicurare la competitività del settore nel contesto globale e l'accessibilità per il consumatore finale,
02:18senza compromettere la sostenibilità ambientale e sociale, infatti sostenibilità sociale.
02:23Il prodotto tessile deve rispacchiare valori etici fondati sul rispetto dei diritti dei lavoratori,
02:29sulla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla garanzia della salute dei consumatori,
02:34in linea con i principi di responsabilità sociale e di impresa.
02:37Nel deriva che ogni nuova regolamentazione su questi ambiti dovrà assicurare effetti positivi congiunti su tutte queste dimensioni,
02:44evitando impatti squilibrati o pregiudizievoli per la filiera.
02:47A tal proposito accogliamo con favore i risultati della consultazione pubblica promossa dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
02:54in collaborazione con il Ministero delle Imprese e dei Made in Italy,
02:57finalizzata a definire nuovi obblighi per la filiera tessile,
03:01con particolare attenzione a progettazione, produzione, smaltimento e riciclo.
03:05Questo intervento, anticipando l'iniziativa europea,
03:08rafforza il ruolo strategico dell'Italia nella transizione sostenibile del settore e ne valorizza la competitività.
03:14Di seguito riportiamo alcune notazioni che riteniamo indispensabili per costruire un quadro regolatore efficace e sostenibile per l'intero settore.
03:22Elementi di contesto e criticità per l'MPMI della distribuzione commerciale del tessile.
03:27È imprescindibile evidenzionare la necessità di un'attenzione specifica e puntuale verso le microimprese
03:32che costituiscono la quasi totalità della filiera italiana nel settore del tessile e abbigliamento.
03:37Qualsiasi intervento normativo o regolamentare che imponga adempimenti amministrativi aggiuntivi,
03:41onere economici incrementali o obblighi di compliance tecnico-procedurale rischia di produrre un impatto sproporzionato
03:47proprio su questo segmento, con possibili effetti negativi sul piano economico-finanziario,
03:52riducendo la competitività delle microimprese più in generale e compromettendo la resilienza
03:56e la tenuta strutturale dell'intera filiera del comparto tessile.
04:00In questo senso l'obiettivo strategico deve garantire una distribuzione equa e bilanciata degli impatti normativi,
04:06affinché la trasformazione sostenibile della filiera sia inclusiva e non penalizzi la componente microimprenditoriale
04:13che costituisce la spina dorsale del commercial dettaglio a tessile in Italia.
04:17Occorre inoltre tenere in debito a considerazione anche gli effetti prodotti sulle micro e PMI
04:21della distribuzione commerciale della moda interessate alla raccolta dei prodotti usati
04:25o dalle rimanenze di magazzino dal punto di vista gestionale, organizzativo, degli spazi commerciali
04:30e della possibile concorrenza con le aziende di maggior dimensione e più strutturate.
04:33Nel regime PR anche i negozi di prossimità, pur non essendo considerati tra i principali attori della filiera,
04:39sono comunque coinvolti attivamente come punti di raccolta dei capi usati da parte dei consumatori.
04:44Questa responsabilità comporterà per i punti vendita diversi costi aggiuntivi,
04:48tra cui affitto di spazi nei negozi o magazzini da destinare esclusivamente ai capi usati,
04:53gestione degli arresti usati, con aumento dei tempi di lavoro del personale,
04:56necessità di spazi aggiuntivi per lo stoccaggio, sottratti alla vendita,
04:59adeguamento dei sistemi informatici, hardware e software per riconoscere etichette, QR code, simboli, codici a barra,
05:06aggiornamento dei registratori di cassa per fornire una chiara informazione alla clientela sul contributo ambientale,
05:11maternale informativo e pubblicitario come contenitore per la raccolta, vetrofania, cartelle e campagne di comunicazione.
05:17Per questi motivi si chiede che vengano previste misure di sostegno economico, bonus moda o contributi per lo smaltimento delle rimanenze
05:24e strumenti concreti per aiutare i negozi di moda ad adottare pratiche sostenibili e a comunicare in modo efficace ai clienti le novità in tema di sostenibilità.
05:32Una delle priorità di qualsiasi intervento normativo deve essere l'istituzione di una disciplina chiara e dettagliata
05:37che definisca in modo esaustivo la filiera di gestione dei rifiuti tessili urbani post-consumo, articolandole in modo operativo e funzionale nelle seguenti fasi.
05:45Raccolta differenziata e selettiva presso i punti di produzione di rifiuti o centri di raccolta autorizzati.
05:50Primo stoccaggio temporaneo e sicuro con registrazione puntuale delle quantità e caratteristiche del materiale raccolto.
05:55Trasporto verso impianti specializzati di selezione e trattamento.
05:58Operazione di preparazione del riutilizzo e riciclo del materiale tessile.
06:02Attività di riutilizzo dei prodotti tessili.
06:04Processi di riciclo.
06:05Recupero energetico per la frazione non riciclabile in conformità alle normative ambientali vigenti.
06:10Smaltimento finale residuale limitato ai soli materiali non recuperabili con metodi alternativi.
06:15È imprescindibile che siano identificati in maniera esplicita tutti gli operatori coinvolti in ciascuna fase del ciclo,
06:20attribuendo chiaramente responsabilità e obbliga a ciascun anello della catena di gestione.
06:25Ciò potrà assicurare trasparenza e accountability.
06:27Inoltre, una tracciabilità completa del percorso dei rifiuti di tessili e condizioni necessarie per monitorare
06:32l'efficacia del sistema e per introdurre correttivi mirati a migliorare l'efficienza complessiva.
06:37Relativamente al contributo ambientale, si suggerisce di prevedere un'esenzione esplicita
06:41per i prodotti tessili e commercializzati con marchio private label, presso i punti vendita,
06:46condizione che venga documentato tramite fattura che il produttore terzo abbia già assolto l'obbligo contributivo.
06:51I prodotti a marchio del distributore sono realizzati da un produttore terzo che solitamente ha già assolto
06:56l'obbligo del contributo EPR al momento dell'emissione del mercato.
06:58Se anche il distributore fosse tenuto a pagamento, si creerebbe un'applicazione ingiustificata del contributo
07:03per lo stesso prodotto.
07:05È fondamentale assicurare la partecipazione effettiva e continuativa delle associazioni di categoria
07:09maggiormente rappresentativa a livello nazionale degli operatori di raccorte e selezione di rifiuti tessili
07:16nella definizione degli obiettivi di preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero.
07:20Talle associazioni detengono infatti i dati puntuali e aggiornati sull'effettiva destinazione
07:24dei materiali end of waste e posseguono un'esperienza consolidata e indispensabile per calibrare
07:29obiettivi realistici e tecnicamente sostenibili e per garantire che la preparazione per l'utilizzo
07:34sia prioritaria rispetto ad ogni altra operazione di recupero nel rispetto della gerarchia dei rifiuti.
07:39Conclusioni.
07:40Una gestione sostenibile ed efficiente dei rifiuti tessili urbani post-consumo deve appoggiare
07:45su alcuni principi fondamentali.
07:47Trasparenza e tracciabilità rigorosa e sistematica lungo l'intera filiera.
07:52Definizione e applicazione di strategie concrete, vincolanti e misurabili per la progressiva
07:56riduzione dello smaltimento e il potenziamento del recupero.
08:00Rafforzamento del ruolo attivo e della responsabilità estesa dei produttori nella gestione integrata
08:05del ciclo di vita dei prodotti tessili.
08:07Definizione di obiettivi quantitativi, realistici, graduati e condivisi in linea con le capacità
08:12operative tecnologiche di mercato del settore.
08:15Solo l'approccio integrato, cooperativo e sinergico tra istituzioni pubbliche, operatori
08:19economici e cittadini potrà garantire la realizzazione di un sistema tessile circolare
08:24efficace, in grado di generare valore economico e ambientale nel pieno rispetto dei principi
08:29delle direttive europee e nazionali sull'economia circolare.
08:33Io penso che veramente anche la modalità con la quale è stata proposta questa relazione
08:40da parte dei rappresentanti di Commercio non può a che non trovarci contenti rispetto
08:45alla forza.
08:46Allora intanto volevo chiedere ai colleghi Calabate.
08:50Sì, grazie Presidente, sì sì anch'io ho seguito, quindi ci trovo d'accordo su molte
09:04cose, volevo solo chiederle un passaggio che non mi era molto chiaro, quale tipo di etichetta
09:12c'era qualcosa di cui ha parlato, che quindi se sono già all'interno di un certo discorso
09:21possono essere esonerati, quindi mi sta parlando di un'etichetta ambientale già interna, di
09:26un consorzio, di qualcosa e poi volevo chiedere se, appunto Commercio, quindi noi stiamo parlando
09:35di tutte le tipologie, quindi diciamo le categorie merceologiche di tessile, che noi dividiamo
09:40in tre, quindi non so, abbigliamento, sicuramente la parte di tessuto o non tessuto e i materassi.
09:48Su questi qui sapete se ci sono delle criticità proprio perché tutto è tessile, ma noi lo
09:54sappiamo benissimo, un prodotto è diverso dall'altro, uno può essere più facile applicare
09:58tutto quello che stiamo dicendo, l'altro invece sta avendo dei problemi.
10:02Nella vostra esperienza quale di questi settori sta avendo dei problemi e secondo voi in che modo
10:07li possiamo aiutare perché tutti devono essere portati allo stesso livello.
10:11Grazie.
10:12Grazie, collega Mazzetti, prego.
10:15Grazie Presidente, grazie alla Commercio per questa esaustiva relazione che naturalmente
10:21è stata molto importante per il lavoro che stiamo facendo in Commissione, ma soprattutto
10:26deve essere anche un lavoro che deve andare in Europa perché è lì che si decide tutto
10:32il tema. L'EPR che dà molta preoccupazione al distretto Test del Pratese da cui provengo,
10:39già abbiamo fatto diversi incontri al Ministero, noi abbiamo la grande perplessità e temore
10:45che questa nuova direttiva di estenda, vorremmo anche venire stessa, alla filiera a Monte e dove
10:55c'è la piccola e media impresa, dove c'è tutto il manufatturiero e naturalmente Prato
11:00che è una città che è basata sul semilavorato e su tutto quello che è il riciclo, abbiamo
11:06fatto anche oltre la storia ma anche un investimento tecnologico molto importante proprio perché
11:12la direzione era questa. Ora sento che si va molto di più a livello europeo su premiare
11:19diciamo la parte a valle, cioè la parte commerciale che metterebbe molto in crisi la parte a Monte,
11:27cioè il manufatturiero e soprattutto c'è tutto il tema di andare molto verso il riuso mentre il nostro
11:34territorio nazionale nel settore è sempre stato, perché fino a qualche anno fa andava di moda
11:42in riciclo andata in questa direzione. Per cui da parte vostra credete che sia diciamo
11:47opportuno anche specificare questo tema che ho sentito poco e noi abbiamo anche in tutto
11:55distretti diciamo non solo del test ma soprattutto il tema del fine rifiuti perché questo è un
12:01settore in cui ancora oggi dal 2018 non c'è regolamento, cioè quando un rifiuto cessa di
12:07essere tale e per il quanto riguarda gli scarti testi e tutto questo avverrà, pare, dopo che è
12:14stato approvato il testo dell'EPR. Ecco voi state in grado oggi di dire anche su questo tema come
12:21vedete la situazione e come pensate che i consorzi si possono diciamo costruire affinché sia le filiere
12:27a monte che a valle non siano penalizzate. Grazie. Grazie a lei, collega Mazzetti, se non c'è nessun altro
12:33intervento darei la parola al dottor Masciocchi credo per la risposta alle due colleghe parlamentari.
12:37Prego. Eccomi. Allora proverò a dare qualche flash di risposta. Abbiamo tre minuti. Abbiamo tre
12:49minuti quindi sarà proprio un flash. Allora per quanto riguarda la prima domanda io penso lei si
12:54riferisse al tema del marchio cioè del private label cioè di quei prodotti che hanno che sono stati
13:02realizzati direttamente da distributori. È chiaro che lì si può configurare il problema di una doppia
13:10contribuzione perché la norma imporrebbe l'obbligo diciamo del pagamento del contributo al produttore
13:17però in questi casi è il distributore direttamente che immette nel consumo il prodotto quindi
13:25bisognerebbe chiarire chiaramente che vi è soltanto un soggetto che paga in assenza di questo
13:32chiarimento di questo chiarimento si potrebbero a dover trovare a pagare due soggetti il produttore
13:38e diciamo il distributore che nel caso di specie coincidono. Quindi dovrebbe essere chiaro e chiarito
13:45che vi debba essere nel caso di specie una appunto un'esenzione da parte del distributore.
13:52Per quanto riguarda l'altro tema che è stato posto cioè se vi sono dei settori in particolare
14:02ove noi dalla nostra esperienza abbiamo rilevato particolari criticità io devo dire no. Io le criticità
14:10le ho evidenziate le ho come dire raccolte soprattutto in relazione alla classe dimensionale
14:15dell'impresa dove vediamo che sono soprattutto le imprese come le chiamiamo le MPMI cioè le imprese
14:22di più ridotte dimensioni che peraltro sono la quasi stragrande maggioranza del settore poi del commercio
14:28nel settore dei tessili trova questo tipo di difficoltà proprio per una dimensione oggettiva
14:36del punto vendita che dovrebbe essere diciamo in quanto dovrebbe esservi uno spazio dedicato
14:42a contenere diciamo questi prodotti che verrebbe sottratto all'attività di vendita ed è chiaro
14:50che è una questione di proporzionalità nelle superfici più grandi vi è più possibilità di gestire
14:56questi questi questi rifiuti questi prodotti mi correggo perché per venire all'altro tema
15:02che è un tema fondamentale che è stato posto il fine vita rifiuti e sì questo è il tema
15:08fondamentale perché noi se non unitamente a una disciplina normativa sull'EPR non regolamentiamo
15:18anche l'end of west cioè il fine vita di questi prodotti è il rischio che siano considerati
15:25rifiuti con tutti i problemi amministrativi autorizzativi gestionali che questo comporta
15:32quindi di pari passo con la normativa sull'EPR dovrà necessariamente procedere anche la normativa
15:39sul fine vita rifiuti perché no sul distretto di Prato io quello che sì è vero l'altra
15:46l'ultima domanda io quello che dico è giustamente perché ovviamente oltre al tessile comunque
15:54sì Prato però ho finito il tempo quindi cioè Prato ma insomma in maniera come dire Prato
15:58concretamente ecco mettiamo la cosa Prato concretamente sì capisco l'esigenza di tener conto di entrambe
16:04le esigenze perché c'è la parte a valle e la parte a monte ovviamente dal nostro punto
16:10di vista sta più a cuore diciamo la parte che noi rappresentiamo cioè quindi la parte
16:16della distribuzione anche perché la parte produttiva già dovrebbe diciamo essere accompagnata
16:25da diciamo da interventi agevolativi per il pagamento del contributo ambientale
16:32in quanto poi che poi verrebbe scaricato sul sugli altri soggetti come succede nel sistema
16:40consortile sul tema degli imballaggi e il produttore che paga il contributo ambientale
16:46con A in questo caso ma che poi riversa a valle sugli altri soggetti della filiera che sono
16:52quindi alla fine quelli che poi concretamente pagano quindi è un sistema diciamo a cascata
16:58in qualche misura che dovrebbe replicare il sistema di gestione degli imballaggi e quindi
17:03del CONAI e consorti di filiera.
17:05Grazie grazie dottore penso che abbiamo esaudito tutti i vari requisiti ringraziamo quindi i rappresentanti
17:11di ConfCommercio per il contributore dei nostri lavori e dichiariamo conclusa l'audizione
17:15formale che credo fosse l'ultima di questa serie di audizioni.
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