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ROMA (ITALPRESS) - Non più fanalino di coda. Il Mezzogiorno è tornato a crescere, anche più di altre aree del Paese, un trend che va avanti anche grazie alle politiche messe in campo dal Governo Meloni. A sottolinearlo è Luigi Sbarra, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il Sud, intervistato da Claudio Brachino, per la rubrica Primo Piano dell'agenzia Italpress. “Da tre anni il Mezzogiorno cresce, tutti gli indicatori economici e sociali sono di segno positivo, il Prodotto interno lordo aumenta più che nel resto del Paese - spiega Sbarra -, cresce l'occupazione, soprattutto giovanile e femminile, nella componente a tempo indeterminato, e ripartono gli investimenti, soprattutto quelli pubblici e privati. È il combinato disposto di misure, provvedimenti, varati da questo Governo che hanno portato a risultati concreti. Questo significa che quella narrazione un po’ stereotipata di un Mezzogiorno consegnato a una situazione di sottosviluppo e precarietà viene smentita dal fatto che quando ci sono politiche pubbliche mirate e reali il Sud è pronto a ripartire”.
sat/mrv
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NovitàTrascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brachino a questo nuovo appuntamento con Primo Piano, la più antica
00:15delle rubriche multimediali, almeno fatte da Benson, qui a Italpress con un tema di fondo,
00:23raccontare l'attualità attraverso l'arte dell'intervista a un esponente, a un membro dell'attualità
00:30medesima. Questo accade spessissimo nel mondo politico, ma succede anche per i libri, per
00:36i grandi manager, per i grandi portatori di contenuti e oggi ci ha avuto a trovare sicuramente
00:42una figura politica, perché è sottosegretario alle politiche per il Sud, Luigi Sbarra, benvenuto,
00:47che qui è stato, in questo studio, anche come leader sindacale, perché è stato per quattro
00:52anni se non sbaglio, segretario della CISL, quindi conosce già l'ambiente Italpress, ma
00:59oggi è venuto in un'altra figura, che su questa figura di sottosegretario per le politiche
01:04per il Sud facciamo questo primo piano prenatalizio, bene insomma, e poi ci faremo gli auguri alla
01:10fine, però intanto gli auguri li facciamo al nostro Sud, perché di questo Sud se ne parla
01:14sempre secondo me troppo e troppo poco, che ho scritto un libro sulle disuguaglianze, ma
01:19poi ne parliamo dopo, e quindi ci sono novità e correzioni in alcuni luoghi comuni che vanno
01:25messi a punto con numeri e interpretazioni alla mano, quindi sottosegretario la prima domanda
01:30è lo scenario complessivo del nostro Sud qual è? Non è più soltanto quello di una
01:35terra depressa dal punto di vista economico e sociale, qualcosa d'altro, giusto o no?
01:39Negli ultimi tre anni il mezzogiorno cresce, tutti gli indicatori economici e sociali sono
01:45di segno positivo, aumenta il prodotto interno lordo più che nel resto del paese, cresce l'occupazione
01:55soprattutto giovanile e femminile nella componente a tempo indeterminato e ripartono gli investimenti,
02:04soprattutto quelli pubblici e privati e il combinato disposto di misure e provvedimenti
02:13divarati da questo governo che producono risultati efficaci, concreti, questo significa
02:20che quella narrazione un po' stereotipata di un mezzogiorno consegnato ad una situazione
02:28di sottosviluppo, di precarietà viene smentita dal fatto che quando ci sono politiche pubbliche
02:38efficaci, mirate, reali, il sud è pronto a ripartire. Sta funzionando bene l'impatto
02:48del piano nazionale di ripresa e resilienza?
02:51La prima domanda che le avrei fatte mi ha anticipato, racconti un po' perché su questo
02:55c'è stata molta discussione, che i progetti non erano pronti, che i progetti non erano
03:00giusti oppure che i progetti c'erano ma poi si faceva fatica, questa vecchia idea del
03:05PNRR che i soldi ci sono e noi non siamo capaci di spenderli, forse va spiegato bene
03:10nel suo ruolo che cosa è successo per il sud, soprattutto per quanto riguarda la coesione
03:15la sua cava. Intanto il piano nazionale di ripresa
03:17e resilienza sta marciando benissimo, siamo già all'ottavarata riconosciuta dalla Unione
03:27Europea, a breve arriverà la nona, questo significa che l'Italia ha centrato tutti gli obiettivi,
03:37ha rispettato il cronoprogramma e si è distinta anche sulla qualità della spesa.
03:45al sud è stato riservato il 40% del complesso degli interventi e gli effetti sono assolutamente
03:58positivi, c'è capacità di spesa, penso a tutto il tema delle infrastrutture sociali,
04:06penso alla questione legata agli incentivi alle imprese e anche su formazione, competenza,
04:13lavoro, c'è l'impatto complessivo del piano nazionale di ripresa e resilienza al sud consente
04:21che si alzi il prodotto interno lordo e ripartono gli investimenti.
04:28Secondo elemento positivo che segnalo nel sud come elemento di positività è la riforma
04:36delle politiche di coesione, a cominciare dal fondo sviluppo e coesione, lei sa che i fondi
04:44di coesione europei e il fondo di sviluppo e coesione italiano per l'80% sono destinate
04:51al mezzogiorno per consentire di recuperare divari economici, sociali, infrastrutturali,
04:58naturali, il fondo di coesione sta viaggiando anche qui benissimo, per effetto di accordi
05:07di coesione che il governo Giorgia Meloni ha sottoscritto con tutti i governatori meridionali
05:14e anche del paese, terza questione che motiva questa crescita del PIL, questa ripartenza
05:22degli investimenti è legata all'impatto anche qui positivo della zona economica speciale,
05:29quarto elemento di successo è che in queste ultime tre leggi di stabilità, anche questa
05:35la quarta, il governo ha destinato risorse importanti per incentivare l'occupazione giovanile,
05:43femminile dei lavoratori svanteggiati.
05:45Ecco, su questo ci tornavo, adesso l'ha detto due parole che sono per me due temi, le interviste
05:51a me piacciono fare, mi piace farle, sai ci sono i giornalisti, io dico sempre sordi
05:55in senso metaforico, quando loro con le loro domande non sentono quello che dice l'intervistato,
06:00invece io mi aggancio a delle parole per poter fare un'intervista, sia anche un discorso,
06:05un discursus, no?
06:06Zess, ora spieghiamo cos'è, perché poi le sigle, molta gente, io quando, se prendete
06:12un microfono, qui siamo in via Piemonte, a Roma, insomma, allora conosce bene questa zona
06:16qua, è cominciata dall'inizio della via, arrivate fino alla fine con un microfonino e poi
06:21provate a chiedere alla gente se sanno cosi sono i LEA, cosi sono i LEP, quando sono
06:25arrivati qui a Via Veneto smettono, perché io l'ho fatto una volta per la guerra in Afghanistan
06:30e mi è venuto fuori il Mullah Omar, era una danza araba, no?
06:34Non era lì, era dei talebani, quindi noi quando facciamo comunicazione traduciamo tutto
06:37e poi voglio parlare di questa legge di bilancio, perché è ancora in corso, in discussione,
06:42deve essere approvata, diciamo al pubblico, entro la fine dell'anno per non incorrere
06:45in una procedura di inizio di esercizio provvisorio.
06:48Allora, prima di questo, però io le voglio chiedere una serie di questioni, ho fatto questo
06:54libro quattro anni fa, ho trovato molti dati che oggi vengono smettiti, no?
06:58Poi mi sono occupato di PMI e ho scoperto che molte PMI sono al sud e non sono nelle zone
07:04che noi pensiamo che siano, sempre le solide, no?
07:07Lombardia, Via Monte, Remiglia, invece ce ne sono, ce ne sono molte in Campania, ce ne sono
07:12molte in Puglia, sto soffrendo degli esempi, ma ce ne sono molte, quindi vuol dire ci sono
07:17delle start-up, vuol dire ci sono dei giovani, ho partecipato a un convegno sull'olio calabrese,
07:22ho visto che lei è anche calabrese, ho sentito parlare da alcuni politici regionali importanti
07:28che molti giovani stanno rinvestendo nelle imprese dell'agroturismo, anche locale, perché
07:34diventano ancora sostenibili economicamente, quindi questo mondo sta cambiando, non è più
07:40solo il mondo del record dei NIT, acronimo inglese che vuol dire non studio, non lavora,
07:44non si forma, non è più il record negativo di mille altre cose, cioè questo sud sta
07:50cambiando, ma mi interessa molto questo cambio di visione, prima ancora di farle le domande
07:54sul ZES e le leggi di bilancia, d'accordo o no?
07:56Il sud cambia perché finalmente, secondo me, c'è una visione unitaria, coordinata, integrata
08:04delle dinamiche di crescita e di sviluppo. Al sud il tessuto industriale produttivo si va
08:11rianimando, noi scontiamo, soprattutto in alcune regioni, in modo particolare del Mezzogiorno,
08:19la mancanza di aziende medio-grandi, ma sta diffondendosi un reticolo di piccole, medie,
08:30micro-imprese che sta trainando molto bene l'economia meridionale e come diceva lei,
08:39molte di queste esperienze sono animate dal protagonismo di giovani che si cimentano in
08:45progetti di impresa molto innovative, di start-up che vengono attivate, tanti giovani stanno
08:54dimostrando di avere consapevolezza, coraggio, visione, protagonismo ed è quello che serve
09:02per accompagnare ulteriormente e rafforzare le dinamiche di crescita e di sviluppo al sud,
09:08soprattutto in alcune filiere. Penso per esempio agli effetti positivi della filiera dell'agroalimentare,
09:15dell'agroindustria o penso a tante anche piccole aziende in Campania che scommettono sulle nuove
09:24tecnologie o su alcune filiere per esempio del tessile in Puglia, sta determinandosi una
09:33dinamica assolutamente positiva, un dinamismo soprattutto nelle piccole e micro aziende che
09:42fa ben sperare. Il compito della politica è quello di creare un contesto favorevole agli
09:49investimenti e di accompagnare gli investitori per avere successo e quello che sta oggi caratterizzando
09:59l'impostazione e la visione politica di questo governo che interviene al sud con progetti
10:07efficaci e merati, risorse, provvedimenti, accompagnamento e soprattutto uno stimolo forte
10:16a recuperare i decennali di vari economici e sociali con il resto del paese. Poi mi lasci dire
10:23da meridionale l'auspicio, la prospettiva è quella di far giocare al nostro mezzogiorno
10:31un ruolo vero di protagonista nella scena mediterranea che dopo tanti anni il mare nostrum
10:39ritorna ad essere crocevia di scambi economici, commerciali, culturali e io penso che il sistema
10:48della portualità meridionale e il fatto che il sud può essere considerato la testa di
10:55ponte dell'Europa verso il Mediterraneo è una prospettiva assolutamente positiva, incoraggiata
11:01da questo piano Mattei Varato e voluto da Giorgia Meloni.
11:06Ecco questo ha fatto bene a ricordarlo perché a noi nel terzo format che conduco io nel multimediale
11:12di questa agenzia di stampa, questo è il primo piano, poi c'è stato il Press Economy che coincise
11:18con la nascita della redazione milanese del 2022 e poi c'è da quest'anno Diplomacy Magazine
11:25il racconto della geopolitica che faccio con l'ambasciatore Segui, l'ambasciatore Massolo
11:30e vari paesi protagonisti, gli ambasciatori che sono qui a Roma che vengono, gli ambasciatori
11:34italiani in quel paese che contribuiscono a raccontarci come oggi il mondo sia connesso
11:40e come la geopolitica sia legata all'economia per cui la guerra in Ucraina ha spostato l'attenzione
11:46nella geopolitica del Mediterraneo che non è solo Nord Africa o Centro Africa e flusso di immigrazione
11:52ma è una geopolitica complessiva dove noi non siamo più il fanerino di coda geografico
11:57dell'Europa ma rovesciandole siamo in una posizione geografica di privilegio per essere
12:02un hub di riferimento di tutto un mondo che può energeticamente, economicamente, nella comunicazione
12:10delle navi, dell'energia e anche dei cavi sottomarini, delle nuove tecnologie, del passaggio
12:17dei dati, essere un punto di riferimento. Il nostro Mediterraneo e il nostro Sud hanno
12:23rovesciato dal punto di vista, da fanerino di coda, dell'Italia e dell'Europa appunto
12:29da punto diciamo quasi d'avanguardia, me lo concedete questo tema?
12:33È così, proprio così.
12:34Da fanerino di coda, avanguardia.
12:36Allora, al di là delle battute, ZES, spieghiamo cosa vuol dire questo acronimo, spieghiamo
12:47brevemente una storia, la funzione che ha oggi, come funziona. Questo è importante
12:51se noi agenzie di stampa, anche per dare delle notizie a chi ci sente, sono imprenditori,
12:56giovani, start-up, aziende, sentiamo che cos'è.
12:59Il mezzogiorno per ripartire a necessità di poter godere di fattori di vantaggio rispetto
13:08al resto del Paese. Vantaggi fiscali, di semplificazione burocratica e amministrativa, vantaggi legati
13:20anche al controllo del territorio sotto il profilo della legalità, della sicurezza, incentivi
13:27differenziati rispetto ad altre area del Paese sulla occupazione giovanile e femminile.
13:36Tra i fattori che questo governo ha deciso di concentrare soprattutto al Sud c'è questa
13:45ZES, zona economica speciale, che determina una condizione vantaggiosa per chi vuole fare
13:56investimenti impegnando due parametri importanti. Il primo è quello della semplificazione amministrativa.
14:06Attraverso uno sportello a Roma, attraverso la struttura di missione della ZES, ogni investitore
14:14telematicamente può rivolgersi per avanzare un'idea progettuale e chiedere in tempi assolutamente
14:22brevi, tutte le autorizzazioni necessarie. Le faccio un esempio. Mediamente per fare un'attività
14:35e un investimento al Sud si va oltre, ma oltre i 100 giorni. In questi due anni con la ZES operativa
14:46la media di tempo per il rilascio delle autorizzazioni è intorno ai 40 giorni.
14:55Meno dalla metà.
14:57Quindi c'è molto interesse a utilizzare questa misura per il pezzo che riguarda le autorizzazioni
15:05uniche. Secondo vantaggio è di accedere a benefici fiscali tramite il credito d'imposta,
15:15rivolgendosi direttamente all'Agenzia delle Entrate. La ZES nasce nel 2017 in coincidenza
15:25con otto aree portuali e retroportuali. Gli effetti, mi lasci dire, degli anni successivi
15:32sono stati pressoché insignificanti. Nell'autunno del 2023 questo governo, Giorgia Meloni, l'ex
15:40ministro alla coesione FIT, operano un processo di riforma allargando il perimetro della ZES
15:49all'intero Mezzogiorno e anche alla regione Abruzzo. I risultati sono stati eccellenti.
15:57Nel 2024 e nel 2025, dati di queste ultime ore, sono state rilasciate quasi mille autorizzazioni
16:10uniche. Nel 2024 l'Agenzia delle Entrate ha riconosciuto 6.800 domande di richiesta di beneficio
16:23fiscale con 2 miliardi e 500 milioni di Euro riconosciuti nel 2024. Qualche giorno fa abbiamo
16:34i dati del 2025. Da 6.800 domande del 2024 alziamo a 10.300. 7 miliardi di investimenti,
16:483 miliardi e 600 milioni di richieste di beneficio fiscale, tant'è che proprio in queste ore stiamo
16:56un pochino attivando tutte le necessarie azioni per implementare le risorse già programmate con
17:06la legge di stabilità del 2025 che erano 2 miliardi e 200 milioni più bassi della richiesta
17:14degli investitori. Proprio in queste ore e in pochissimo tempo abbiamo implementato questa
17:22dotazione finanziaria con ulteriori 532 milioni qualche ora fa presentato. Dobbiamo continuare
17:34e io mi impegnerò nelle prossime ore per consentire di recuperare ulteriori risorse finalizzate a
17:43compensare un taglio del beneficio fiscale che l'Agenzia delle Entrate ha dovuto comunicare
17:50agli investitori atteso che c'è stato un boom di richieste. Questo significa che al Sud si sta
17:58determinando attraverso questa misura, ZES, un'esperienza di nuova politica industriale.
18:08Oggi la prospettiva è di far fare a questa esperienza un salto di qualità, per esempio
18:14passando dalla logica dello stanziamento anno su anno e determinando, così come prevede questa
18:23legge di stabilità in discussione al Parlamento, un finanziamento pluriennale che valga per il
18:3026, per il 27 e per il 28 dove il governo ha deciso di allocare risorse pari a 4 miliardi e 50 milioni.
18:42Penso che è un'iniziativa di assoluto valore e di grande significato. Dobbiamo trasformarla
18:49da misura emergenziale a strategia strutturale di politica industriale. In una parola creare
18:58nel nostro Sud un ambiente favorevole agli investitori locali, nazionali, ma anche possibili
19:06investimenti esteri.
19:08Allora, vede che abbiamo già consumato il nostro tempo, io l'ho fatto fare un'intervista tutta
19:11nel merito, con poca politica pura, però in chiusura una domanda di politica pura io
19:18devo fare. In relazione ai numeri che lei ha fatto e anche le cose che ci ha raccontato
19:24come decisioni, come visioni, anche come attività di semplificazione burocratica, di utilizzazione
19:31dei soldi del PNRR, perché si continua a battagliare in questo paese dicendo che le legge di stabilità
19:38non pensano al sociale, le legge di stabilità, non pensano a sanità, le legge di stabilità,
19:43non pensano a questa, a quella e quell'altra. E quando si parla di Sud si dice sempre, non
19:47so, soprattutto il leader del Movimento 5 Stelle, insomma, soprattutto lui, continua
19:52a dire sempre al Sud povero, al Sud abbandonato, al Sud senza più reddito, cittadinanza.
19:57Perché in quest'Italia, in questo nostro dibattito pubblico, è come quando si discute
20:01sull'economia, no? L'economia va bene o va male? E ci sono un po', oppure va ne bene
20:06né male, ma mediamente, ma ci sono degli indicatori statistici, ci sono dei numeri
20:10che ce lo dicono, no? Non sono solo delle interpretazioni degli economisti. E quindi, non è che l'economia
20:16va bene o va male ideologicamente, va bene o va male proprio realmente. Quindi, le cose
20:20che lei ci ha detto rovesciano un'immagine un po' estretipata del nostro Sud. Non è che
20:25abbiamo risolto tutti i problemi. Assolutamente no.
20:27Dobbiamo iniziare a risolverli in un altro modo, perché non è la cassa.
20:29Bisogna fare di più, bisogna fare di più.
20:32Non si trova più nel mezzogiorno o nella cassa, si ricorda? Allora, mi sembra che sia
20:38cambiato un po' il mondo. Allora io dico, cosa risponde? Perché sempre solo queste
20:41critiche, queste continue? Noi siamo un paese un po' strano.
20:45Perché prevale, secondo me, più la demagogia, il populismo, la logica della contrapposizione
20:54sterile, più che una verifica e una valutazione sui dati reali. Lei accennava all'ultima legge
21:03di stabilità. Noi abbiamo una legge di stabilità...
21:06Io non vado, mi capita di andare a fare dei talk televisivi, in 8 su 10 se ne parla male.
21:11Sì, però le dico solo questo. È una legge di stabilità di 18 miliardi, quindi non siamo
21:17ai numeri che abbiamo conosciuto in altre stagioni, che tiene insieme da un lato un'attenzione
21:26rigorosa per controllare i conti pubblici, per rafforzare la credibilità dell'Italia nei
21:36mercati finanziari e soprattutto all'estero e dall'altra investe sull'economia, sulla crescita
21:45e sullo sviluppo. Nella legge di stabilità destiniamo 2 miliardi
21:51per sostenere le dinamiche salariali, detassando gli aumenti contrattuali a lavoratrici e lavoratori
22:01con redditi sino a 28 mila euro. Si riducono le tasse al ceto medio, si investe sulla famiglia
22:10e sulla natalità, si rafforza lo stanziamento sul fondo sanitario nazionale che raggiunge
22:18il massimo storico. C'erano già 5 miliardi programmati un anno fa per il 26 e aggiungiamo
22:262 miliardi e 400 milioni. Si sostengono le imprese, c'è il nuovo piano transizione 5.0,
22:37si rifinanzia la nuova legge Sabatini, si rifinanziano i contratti di sviluppo, si rifinanzia
22:45con una logica triennale la ZES unica. C'è, certo, bisogna fare di più sicuramente e lo
22:54faremo. Avremmo potuto fare di più se nel 26 potevamo contare su 40 miliardi che invece
23:03dobbiamo destinare a pagare le spese del superbonus. Errori enormi che richiedono prudenza, responsabilità
23:16e soprattutto un occhio attento e rivolto alla realtà.
23:20E' giusto fare anche questa domanda poi, visto che lei è un sottosegretario di governo
23:25e la ringrazio per tutto quello che ha detto, visto che è Natale, quindi buon Natale, da
23:30parte nostra.
23:31Buona festa anche a lei, ai pelle spettatori, a tutti quanti, anche agli amici del Sud che
23:37ci seguono, oggi abbiamo parlato soprattutto di loro, ma insomma per il 2026 Luigi Sbarra
23:45cosa si aspetta, cosa vuole, qual è il suo pensierino sotto l'altro?
23:50Intanto un paese che continua a crescere, a rafforzare il suo protagonismo come già avviene
23:59nella dimensione europea e internazionale e che migliora i fondamentali, tanto è stato fatto
24:06in questi tre anni, ma dovremo fare ancora di più per sostenere la crescita, per dare
24:13una prospettiva vera di lavoro, di qualità del lavoro, di stabilità del lavoro ai nostri
24:20giovani. Io sono dell'idea che anche al Sud, ai giovani dobbiamo assicurare la libertà
24:28di muoversi, ma dobbiamo assicurare anche il diritto a rimanere o a ritornare. Significa
24:38creare condizioni favorevoli per migliorare la qualità della vita, la qualità del lavoro,
24:44l'opportunità dell'occupazione investendo nei settori innovativi di medio-grande, diciamo
24:56valore aggiunto perché possano trovare i nostri giovani una prospettiva concreta di
25:02realizzazione professionale e lavorativa anche nelle regioni del Sud.
25:07Va bene, ti lo ringrazio, bocca al lupo per tutto il lavoro che sta svolgendo, perché
25:12è nell'interesse appunto dei cittadini italiani che ci ascoltano. Buon Natale, buon anno da parte
25:18di Italpress e magari ci rivediamo fra qualche mese per fare come si chiama, adesso va di
25:24modo il fact-checking, io lo chiamo il tagliano, quello che si fanno lato, e lo aspettiamo sempre
25:31volentieri qua. Grazie a Gisbarra, grazie anche a lei, sottosegretario per le politiche del Sud,
25:39di cui abbiamo parlato ampiamente oggi in maniera un po' meno scontata del solito.
25:43Grazie a voi che ci avete seguito, appuntamento alla prossima puntata di Primo Piano. Arrivederci!
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