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https://www.pupia.tv - Roma - Audizione Figliuolo
Alle ore 14, presso l’aula del II piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall’anno 2019, ha svolto l’audizione del generale Francesco Paolo Figliuolo, ex commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia Romagna, Toscana e Marche. (26.11.25)
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Alle ore 14, presso l’aula del II piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall’anno 2019, ha svolto l’audizione del generale Francesco Paolo Figliuolo, ex commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia Romagna, Toscana e Marche. (26.11.25)
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NovitàTrascrizione
00:00:00Buongiorno a tutti, avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna, se non vi
00:00:18sono obiezioni, sarà assicurata anche tramite l'impianto audiovisivo a circuito chiuso e
00:00:24la trasmissione in diretta sulla web tv della Camera dei Deputati. L'ordine del giorno reca
00:00:30allo svolgimento dell'audizione del generale Francesco Paolo Figliuolo, già commissario
00:00:36straordinario di governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall'alluvione verificata
00:00:41sia in Emilia Romagna, Toscana e Marche. Il generale è accompagnato dal tenente colonnello
00:00:46Andrea Palano, il generale di corpo d'armata Francesco Paolo Figliuolo è stato nominato
00:00:52commissario straordinario di governo alla ricostruzione per le aree colpite dall'alluvione del maggio
00:00:572023 nelle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche. Prima di assumere l'incarico di commissario
00:01:03per la ricostruzione, Figliuolo ha maturato una carriera di altissimo livello nelle forze
00:01:08armate italiane, è stato comandante logistico dell'esercito, poi comandante operativo di
00:01:13vertice interforze. Tra il marzo 2021 e il marzo 2022 ha ricoperto l'incarico di commissario
00:01:19straordinario per l'emergenza Covid-19, guadagnandosi esperienza nella gestione di crisi complesse
00:01:26della logistica nazionale. Come commissario straordinario alla ricostruzione, il generale
00:01:31Figliuolo ha avuto il compito di coordinare gli interventi di ricostruzione, ripristino
00:01:35e riparazione nelle aree devastate dall'alluvione del maggio 2023, ricoprendo il sincarico che
00:01:41si è concluso il 31 dicembre 2024. Con un profilo tecnico, militare e amministrativo
00:01:47di altissimo livello, mettendo a disposizione del Paese le sue competenze strutturali e
00:01:52organizzative, di questo lo ringraziamo. In un contesto di emergenza ed urgenza, la sua
00:01:59guida ha consentito di avviare e coordinare un vasto piano per il recupero delle aree colpite,
00:02:04cercando di bilanciare velocità operativa, trasparenza gestionale e attenzione alle esigenze
00:02:10delle comunità locali. Dovra quindi la parola al generale, nella certezza che il suo contributo
00:02:17in questa sede possa imprimere un particolare taglio di profondità e autorevolezza al nostro
00:02:23lavoro presente e futuro. Prego, signor generale.
00:02:28Grazie.
00:02:30Illustre Presidente, onorevole Pino Bicchielli, illustre Vice Presidente, onorevole D'Alfonso,
00:02:36onorevoli deputati, sia in presenza sia collegati da remoto, vi ringrazio per questa
00:02:42occasione di confronto e di approfondimento. È per me un onore poter condividere il lavoro
00:02:49svolto in un anno e mezzo intenso e complesso al servizio dei territori e delle comunità
00:02:54duramente colpite dagli eventi alluvionali del maggio 2023. Prima di entrare nel vivo della
00:03:00trattazione mi sia concesso di ringraziare la squadra commissariale che è rappresentata
00:03:08qui dal Tenente Colonnello Ingegnere Andrea Palano. Li ringrazio tutti per il lavoro intenso,
00:03:14disinteressato e che mi ha supportato su tutto il periodo, in tutto il periodo. Desidero
00:03:21aprire questa audizione partendo da un quadro più ampio, quello della fragilità del territorio
00:03:26nazionale. L'Italia è da sempre un paese straordinario per bellezza, storia e diversità
00:03:33ambientale, ma al tempo stesso fragile nella sua conformazione idrogeologica. È un territorio
00:03:39vivo, dinamico, che tuttavia paga un prezzo altissimo in termini di instabilità dei versanti,
00:03:44erosione e consumo di suolo. Dei dati forniti da Ispra emerge la fotografia di un rischio strutturale
00:03:54che accompagna il nostro paese da decenni. Quasi il 94% dei comuni italiani risulta
00:04:00esposto a rischio per frane, alluvioni o erosione costiera e oltre il 18,4% del territorio
00:04:06nazionale è classificato a maggiore pericolosità per frane o alluvioni. L'inventario dei fenomeni
00:04:13franosi in Italia censisce oltre 635.000 frane, pari a circa i due terzi dell'intero numero di
00:04:21frane censite in Europa e ogni anno nel nostro paese si registrano migliaia di nuovi movimenti
00:04:27franosi, con centinaia di eventi principali che provocano danni a infrastrutture, edifici
00:04:33e beni culturali. Circa 6,8 milioni di abitanti vivono in aree a rischio alluvione. A questi
00:04:40dati si aggiunge un ulteriore fattore aggravante, il consumo di suolo, che nel 2024 ha raggiunto
00:04:47circa 7.250 ettari all'anno, equivalente a 20 ettari di suolo persi ogni giorno, una
00:04:54velocità di 2,3 metri quadrati al secondo, con conseguente aumento della vulnerabilità
00:05:00idrogeologica e diminuzione delle capacità di assorbimento dei suoli. Le alluvioni del
00:05:072023 in Emilia Romagna, Toscana e Marche hanno reso evidente questa vulnerabilità, mostrando
00:05:13in modo drammatico quanto la gestione del territorio e la prevenzione del rischio debbano
00:05:18tornare al centro dell'azione pubblica. Gli eventi meteorologici, occorsi tra il 2 e il
00:05:2417 maggio 2023, hanno interessato un'ampia porzione del territorio regionale dell'Emilia
00:05:30Romagna, determinando diffusi e rilevanti effetti al suolo. Sul territorio si è riversata
00:05:37un'accumulata di precipitazioni pari a 4 miliardi di metri cubi di acqua, chiaramente
00:05:43una portata eccezionale se si considera che la Regione consuma in un anno circa 1,4 miliardi
00:05:49di metri cubi di acqua per uso civile, industriale ed irriguo.
00:05:55Le precipitazioni persistenti e di elevata intensità hanno innescato fenomeni di piena
00:06:00generalizzati sui principali bacini idrografici romagnoli e su numerosi affluenti di destra del
00:06:06fiume Reno, che hanno portato all'esondazione contemporanea di 23 corsi d'acqua. L'allagamento
00:06:12conseguente ha interessato una superficie di pianura pari a circa 540 km2. Contestualmente
00:06:19nelle aree collinarie appenniniche del Bolognese, del Ravennate e del Forlivese si sono attivati
00:06:26estesi fenomeni gravitativi, con movimenti franosi diffusi, talvolta ancora in evoluzione
00:06:32nelle settimane successive all'evento. La fase di ricognizione e accertamento dei dissesti,
00:06:38condotta in condizioni di elevata instabilità del terreno e di continua evoluzione del quadro
00:06:44geomorfologico, si è protratta per diversi mesi, concludendosi soltanto nell'aprile 2024.
00:06:51A seguito delle attività condotte dall'autorità di bacino distrettuale competente, il numero complessivo
00:06:57delle frane è stato quantificato in circa 80.000, distribuite su un'area di circa 72
00:07:03km2. Le alluvioni del maggio 2023, dunque, rappresentano l'espressione di un fenomeno
00:07:10climatico estremo, aggravato da una pioviosità intensa e concentrata in pochi giorni, che saturò
00:07:16terreni già provati dalle precipitazioni di aprile. In quelle settimane, migliaia di persone
00:07:22persero la casa, il lavoro e le proprie attività produttive. Accanto al dolore per le 17 vittime
00:07:28e alla devastazione, si manifestò però anche un'Italia forte, solidale e operosa. La protezione
00:07:35civili, i vigili del fuoco, le forze armate, gli enti locali, migliaia di volontari e cittadini
00:07:41comuni si mobilitarono senza sosta per far fronte all'emergenza. Prima di entrare nel merito delle
00:07:47attività della struttura commissariale, ritengo doveroso richiamare il momento di transizione
00:07:52tra la gestione dell'emergenza e l'avvio della ricostruzione, che ha rappresentato un
00:07:57punto di raccordo fondamentale per garantire continuità all'azione dello Stato. A seguito
00:08:03degli eventi alluvionali del maggio 23, il Governo dichiarò lo Stato di emergenza nei
00:08:08territori colpiti, affidando al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, allora ingegnere
00:08:13Fabrizio Curcio, il coordinamento della prima fase emergenziale. In quella cornice, i Presidenti
00:08:19delle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche furono nominati commissari delegati all'emergenza,
00:08:25con il compito di attuare gli interventi urgenti e le misure necessarie a fronteggiare le immediate
00:08:31esigenze della popolazione e dei territori interessati. Con il progressivo superamento della
00:08:36fase più acuta dell'emergenza e l'esigenza di avviare una ricostruzione strutturata e programmata,
00:08:42il Governo, attraverso il Decreto Legge 61 del 2023, poi convertito nella Legge 100 del
00:08:492023, ha istituito la figura del commissario straordinario alla ricostruzione e delineato
00:08:54il perimetro normativo di quella che sarebbe stata la mia azione. Il 10 luglio 2023 sono
00:09:00stato nominato in tale incarico, subentrando in un contesto già operativamente avviato.
00:09:05Il passaggio di competenze tra il Dipartimento della Protezione Civile e la struttura commissariale
00:09:10si è svolti in maniera condivisa, consentendo una gestione parallela per alcune settimane.
00:09:17Durante questa fase, le due strutture hanno operato in stretto raccordo, condividendo informazioni,
00:09:23dati, rendicontazioni e procedure già in corso, così da garantire la piena tracciabilità
00:09:29delle attività e il trasferimento ordinario delle funzioni. Questo meccanismo di transizione,
00:09:35fondato su collaborazione e trasparenza istituzionale, ha permesso di preservare l'unità
00:09:40dell'azione pubblica e di assicurare coerenza tra la gestione dell'emergenza e la successiva
00:09:46ricostruzione. In realtà poi ho reeditato la coda dell'emergenza.
00:09:51Sin dai primi giorni del mio incarico ho avuto piena consapevolezza di subentrare in un
00:09:56contesto complesso nel quale la fase emergenziale aveva già richiesto un impegno straordinario
00:10:02da parte di tutte le istituzioni coinvolte. La priorità in quella fase era quella di imprimere
00:10:10una direzione chiara alla ricostruzione, orientata non solo al ripristino del danno, ma anche
00:10:15alla resilienza futura. Per questo motivo ho impostato la mia azione secondo quattro linee
00:10:20operative che hanno costituito fin dall'inizio la bussola di riferimento dell'intera attività
00:10:25commissariale. Prima linea, ricostruzione pubblica, comprendente gli interventi in sommo
00:10:31urgenza, gli interventi urgenti e la gestione delle terre e dei materiali derivanti dagli
00:10:35eventi alluvionali. Seconda linea, piani speciali, con priorità al piano per la mitigazione del
00:10:41rischio idrogeologico, previsto dall'articolo 28,2, lettera C del DL 61 del 23, poi convertito
00:10:49nella legge 100. Ricostruzione privata, terza linea, per garantire i necessari e dovuti ristori
00:10:55a famiglie e imprese. Quarta, legalità e trasparenza come dimensione trasversale a
00:11:01tutte le azioni, condizione indispensabile per il corretto utilizzo delle risorse pubbliche
00:11:05e per la fiducia dei cittadini. Passo ora a descrivere la prima linea operativa. La ricostruzione
00:11:11pubblica ha rappresentato il perno operativo dell'intera strategia post-alluvione. Si è
00:11:17trattato di una fase ampia e articolata che ha richiesto pianificazione rigorosa, trasparenza
00:11:23gestionale e un costante equilibrio fra urgenza di intervento e solidità tecnica delle soluzioni
00:11:29adottate. Dei 4,7 miliardi di euro complessivamente stanziati dal Governo, circa 2,8 miliardi sono
00:11:37stati destinati a ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate dei territori colpiti.
00:11:43Attraverso 14 ordinanze commissariali è stato definito un quadro organico di interventi che
00:11:48ha consentito l'avvio di oltre 7.000 opere di messa in sicurezza, ripristino e ricostruzione,
00:11:55in coordinamento con Regione, enti locali e soggetti competenti per il bacino idrografico
00:12:00interessato. Sin dalle prime settimane del mandato, l'ordinanza numero 6 del 23 e le successive
00:12:06disposizioni attuative hanno finanziato gli interventi di somma urgenza sulla base delle
00:12:12ricognizioni già avviate dal Dipartimento della Protezione Civile e dagli enti locali, in raccordo
00:12:18con i Presidenti di Regione, quali commissari delegati all'emergenza. L'ordinanza del valore
00:12:23di 490 milioni di euro è risultato essenziale per rimuovere condizioni di pericolo immediato,
00:12:30ristabilire la sicurezza dei centri abitati e riaprire le principali linee di comunicazione
00:12:35e accesso ai servizi essenziali. Alla somma urgenza ha fatto seguito la fase degli interventi
00:12:42urgenti relativi alla salvaguardia dell'incolumità pubblica e privata ricogniti dalle Regioni,
00:12:48i cui Presidenti in questa fase hanno operato quali subcommissari alla ricostruzione, unitamente
00:12:53agli enti locali, ai consorzi di bonifiche e agli enti gestori dei servizi pubblici.
00:12:58L'ordinanza numero 8 del 23 ha definito un primo perimetro di interventi urgenti sui bacini
00:13:04idrografici danneggiati per un valore di circa 270 milioni di euro. Ulteriori 762 milioni di euro
00:13:11sono stati destinati alla messa in sicurezza della rete viaria, elemento cruciale per garantire
00:13:17continuità di mobilità tra aree appenniniche e pianura. Una particolare attenzione è stata
00:13:23riservata alle infrastrutture essenziali per la tenuta sociale dei territori. Con specifiche
00:13:28ordinanze sono stati stanziati 34,2 milioni di euro per strutture sanitarie ed edilizia
00:13:34residenziale pubblica, 30,5 milioni di euro per scuole e impianti sportivi, di cui 6 milioni
00:13:40da donazioni private, 38,6 milioni di euro per la rimozione dei fanghi e ripristino del
00:13:47sistema idrico integrato, 16,8 milioni di euro per le reti di gas ed energia elettrica,
00:13:5416,2 milioni di euro per la messa in sicurezza e la riapertura dei luoghi di culto. A fronte
00:14:00delle esigenze emerse durante l'esecuzione delle opere, ulteriori 146,7 milioni di euro sono
00:14:06stati destinati a varianti progettuali e adeguamenti tecnici, così da garantire la piena rispondenza
00:14:13degli interventi alle condizioni effettivamente riscontrate. Snocciolare ora queste cifre è
00:14:19molto semplice, ma vi garantisco che preparare un'ordinanza così complessa, con cifre così
00:14:28grandi, veramente mette assieme un numero notevole di attori e pensate poi che tutto questo va ai
00:14:36pareri dei presidenti di regione, va all'assenso, chiedo scusa ai presidenti di regione, e ai
00:14:43pareri dei ministeri interessati e poi al controllo preventivo della Corte dei Conti. Quindi c'è
00:14:49stato proprio il fiato sul collo del commissario e della squadra per cercare poi di far sì
00:14:55che queste esigenze, sentite dai territori, si traducessero in ordinanze che avessero un
00:15:00cronoprogramma fattibile di cui poi vi dirò. Un capitolo di particolare rilievo ha riguardato
00:15:07le infrastrutture strategiche viarie e ferroviarie, cui sono stati destinati 876,6 milioni di euro
00:15:14in coordinamento con ANAS S.p.A. e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. Cito tra gli interventi principali
00:15:21ripristino della linea ferroviaria Marra di Faenza, un'esigenza sentita dai cittadini
00:15:28dell'Appennino, perché poi ci si lamenta dello spopolamento, ma bisogna fare azioni concrete.
00:15:35La demolizione del ponte ferroviario di Sant'Agata su Sant'Erno, che dava preoccupazione a tutta
00:15:41la cittadinanza. Il miglioramento della compatibilità idraulica del ponte ferroviario di Boncellino,
00:15:46su cui passa pure l'alta velocità. Per la programmazione dei richiamati interventi,
00:15:51la struttura di supporto del commissario ha attivato un coordinamento tecnico con il
00:15:56Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, assicurando coerenza programmatica, sostenibilità
00:16:02finanziaria e massimi standard di sicurezza territoriale. Per garantire la necessaria rapidità
00:16:08dell'attuazione dei programmi infrastrutturali, le ordinanze commissariali hanno introdotto strumenti
00:16:14operativi di carattere acceleratorio, in derogo alle ordinarie procedure previste dal
00:16:20codice dei contratti pubblici, il cosiddetto nuovo codice degli appalti, fra cui conferenze
00:16:25di servizi semplificate, convocazione entro 5 giorni, conclusione entro 15 giorni con applicazione
00:16:32del principio del silenzio assenso, affidamenti diretti fino a 500.000 euro, procedure negoziate
00:16:38senza bando per importi superiori, con consultazione di almeno 3 operatori per lavori fino a 1 milione
00:16:45di euro e di almeno 5 operatori per lavori fino a 2 milioni di euro, nel rispetto dei principi
00:16:50di trasparenza, rotazione e adeguata pubblicità.
00:16:55In parallelo sono state attivate funzioni di committenza ausiliare a favore delle amministrazioni
00:17:00richiedenti, mediante convenzioni con le società in house, soggesi d'SPA e CONSAP SPA, garantendo
00:17:07supporto tecnico-amministrativo agli enti privi di adeguata capacità interna. Il rafforzamento
00:17:13delle capacità locali è stato assunto come priorità strategica. Per sostenere gli enti
00:17:19locali nella fase attuativa, il Commissario straordinario ha promosso un emendamento alla
00:17:23norma per impiegare risorse umane aggiuntive per il potenziamento delle competenze tecniche
00:17:29amministrative, attraverso il reclutamento di 250 unità a tempo determinato, mediante
00:17:35procedure selettive e semplificate, non solo prendendoli dalle liste di scorrimento, perché
00:17:40poi non si presentano, ma proprio facendo dei bandi ad hoc molto semplici. Ciò ha consentito
00:17:46ai Comuni di affrontare con maggiore tempestività ed efficacia le sfide poste dalla ricostruzione.
00:17:52La ricostruzione pubblica non si è limitata all'esecuzione delle opere, ma ha definito un modello
00:17:57di governance fondato sulla cooperazione istituzionale sul sostegno operativo agli enti
00:18:01locali, contribuendo a rafforzare un sistema profondamente provato dagli eventi emergenziali.
00:18:07Su queste basi si innesta la seconda linea di azione dedicata ai piani speciali, in particolare
00:18:13quello relativo agli interventi sulle situazioni di dissesto idrogeologico. I piani speciali
00:18:20rappresentano strumenti straordinari di programmazione e pianificazione per la ricostruzione.
00:18:26Sono concepiti come piani di settore complementari rispetto alla ricostruzione pubblica e privata
00:18:32e finalizzati a definire in una prospettiva di medio-lungo periodo le azioni prioritarie
00:18:37nei principali ambiti connessi alla sicurezza del territorio e alla resilienza delle comunità.
00:18:41Il legislatore aveva individuato cinque piani speciali distinti, ciascuno dedicato a un
00:18:47ambito tematico specifico, beni pubblici danneggiati, beni culturali danneggiati, interventi su
00:18:53situazioni di dissesto idrogeologico, infrastrutture viarie e ferroviarie danneggiate, infrastrutture
00:18:58ambientali danneggiate. Tra i cinque piani previsti ho ritenuto attribuire priorità assoluta
00:19:04a quello dedicato alle situazioni di dissesto idrogeologico, poiché l'esperienza dell'alluvione
00:19:10del 2023 ha reso evidente la necessità di intervenire con urgenza e metodo su un fronte
00:19:16che riguarda non solo la ricostruzione ma la sicurezza futura dell'intero sistema territoriale.
00:19:23In assenza dell'aggiornamento dei piani di assetto idrogeologico, i cosiddetti PAI, era
00:19:28infatti necessario dotare i territori colpiti, in particolare la Regione Emilia-Romagna, di uno
00:19:33strumento di governo del transitorio, coerente con gli obiettivi della ricostruzione, capace
00:19:39di accompagnare la futura pianificazione di bacino. La decisione assunta, in piena intesa
00:19:45con l'autorità di bacino distrettuale del fiume Po, ha posto le basi per un modello
00:19:50di programmazione fondata su criteri tecnico-scientifici condivisi e su una conoscenza aggiornata del
00:19:56territorio con l'obiettivo di coniugare sicurezza, prevenzione e resilienza. Con l'ordinanza
00:20:0122 del 22 febbraio 24 ha istituito un gruppo di lavoro interministeriale e interistituzionale,
00:20:08coordinato dalla struttura di supporto del commissario e guidato dall'indirizzo tecnico-scientifico
00:20:14dell'autorità di bacino del Po. Ne hanno fatto parte rappresentanti della Regione Emilia-Romagna,
00:20:20delle autorità idrauliche competenti, del Comando Carabinieri Forestale, dell'Unione
00:20:26Provincia Italiana e dell'Associazione Nazionale dei Comuni, dei Ministeri delle Infrastrutture
00:20:30e dei Trasporti e dell'Ambiente della Sicurezza Energetica, dell'ISPRA, del Gruppo Ferrovie
00:20:36dello Stato, di ANAS, Autostrade per l'Italia, nonché delle Università di Bologna, Ferrara,
00:20:42Modena, Reggio Emilia e dell'Accademia Nazionale di Agricoltura. L'attività collegiale del gruppo,
00:20:47articolata in più sessioni tecniche, ha permesso di raccogliere le stanze dei territori e di definire
00:20:53criteri omogeni per la costruzione dei quadri esigenziali e per la selezione delle priorità
00:20:58di intervento. Sulla base di tali lavori, il 23 aprile 24, ho adottato con determina
00:21:05commissariale il piano speciale preliminare degli interventi sulle situazioni di dissesto
00:21:10idrogeologico, approvato dalla cabina di coordinamento del 22 aprile.
00:21:15Tale documento, privo di effetti finanziari diretti, è risultato un primo vero strumento
00:21:21tecnico di indirizzo, volto a individuare le principali linee di azione per la prevenzione
00:21:26e mitigazione del rischio idrogeologico. Descrive in sintesi le linee di azione da perseguire
00:21:31a medio e lungo termine, comprensive di misure strutturali, come la realizzazione e completamento
00:21:36di casse di espansione e vasche di laminazione, abbassamento dei piani golenali nei tratti
00:21:42arginali maggiormente pensili e tracimazione controllata al di fuori delle arginature principali
00:21:48e comprende anche misure non strutturali, come la gestione della vegetazione ripariale e la
00:21:53regolazione della fauna fossoria. Elemento centrale è la mappatura delle 880.000 frane
00:21:59rilevate sul territorio regionale, completata nel marzo 2024 grazie alla collaborazione fra
00:22:06l'autorità di Bacino e alla Regione Emilia-Romagna. Questa base conoscitiva, pubblicata insieme
00:22:11al documento, ha permesso di analizzare in modo puntuale le dinamiche del dissesto e di costruire
00:22:17un quadro tecnico aggiornato per ogni successiva programmazione. Il documento è corredato anche
00:22:23da studi di settore, monografie su eventi franosi e un catalogo di interventi tipo, curato
00:22:28dalle Università di Bologna e Modena-Reggio Emilia. Il metodo di lavoro elaborato è stato
00:22:34successivamente esteso alle regioni Toscana e Marche, coinvolgendo le rispettive autorità
00:22:39di Bacino distrettuali, così da favorire un approccio interregionale coerente e condiviso.
00:22:44Il gruppo di lavoro ha poi proseguito le attività collegiali e ha predisposto una bozza di piano
00:22:50definitivo, con un cronoprogramma di interventi fondamentali per le situazioni di dissesto
00:22:55idrogeologico, programmato su un orizzonte temporale di 12 anni. Ciò per garantire la gradualità
00:23:01dei lavori, ottimizzare l'impegno dei soggetti attuatori e consentire l'impiego efficiente delle
00:23:06risorse pubbliche, evitando picchi di spesa difficilmente finalizzabili.
00:23:11Per la realizzazione del documento, la struttura commissariale ha operato in stretta intesa con il
00:23:17Dipartimento Casitalia, a fine di assicurare anche un più stretto coordinamento con i programmi
00:23:23di finanziamento del Mase, garantendo coerenza e sinergia tra azione commissariale e politica
00:23:28nazionali di prevenzione del rischio. Inoltre, l'autorità di Bacino distrettuale competente
00:23:33ha supervisionato i quadri esigenziali proposti dalle autorità idrauliche e messe in priorità
00:23:39su scala di Bacino le varie progettualità. Entro il mio mandato non è stato possibile concludere
00:23:45le necessarie verifiche istruttorie su tutte le proposte presentate dalle regioni, ma la
00:23:50bozza di piano è stata consegnata come patrimonio tecnico-organizzativo alla successiva struttura
00:23:55commissariale.
00:23:57Passo ora alla ricostruzione privata. Il Governo ha destinato alla ricostruzione privata,
00:24:02quindi a favore di famiglie e imprese, circa 1,9 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi
00:24:08gestiti direttamente tramite la contabilità speciale del commissario e 700 milioni attraverso
00:24:13il meccanismo del credito d'imposta. A questi si aggiungono i 105 milioni di euro
00:24:19di contributi di immediato sostegno già distribuiti a circa 24 mila famiglie, ulteriori 9,4 milioni
00:24:26di euro di contributi di autonoma sistemazione che hanno garantito sollievo immediato a chi
00:24:33aveva perso la propria abitazione. Si era passato dalle oltre 1950 nuclei familiari che godevano
00:24:41di questo beneficio a poco più di 500 durante il mio mandato, quindi un segnale anche positivo.
00:24:48Nel corso del mandato sono state diramate tre ordinanze e la struttura commissariale ha
00:24:54approvato oltre 2.400 pratiche, di cui 1.954 relativa a nuclei familiari e 446 ad attività
00:25:02produttive, per un importo complessivo di circa 100 milioni di euro concessi. Questi numeri
00:25:08assumono rilievo se si considera che al termine del mandato oltre il 75% delle domande presentate
00:25:14risultava già esaminate e approvato, a conferma dell'efficacia del modello gestionale adottato.
00:25:21Elemento di forte innovazione è stato il meccanismo semplificato di erogazione dei contributi.
00:25:26I beneficiari ricevono immediatamente un anticipo pari al 50% del danno riconosciuto, sulla base
00:25:32della sola perizia asseverata, senza attendere la rendicontazione delle spese.
00:25:37Per agevolare ulteriormente il rapporto con i cittadini, ho disposto l'apertura di sette
00:25:43sportelli informativi territoriali, a Faenza, Ravenna, Lugo, Forlice, Sena, Imola e Sassomarcone,
00:25:49operativi in modo continuativo dal 4 marzo 2024 per tutta la durata del mio mandato.
00:25:54Questo modello di prossimità amministrativa ha garantito ai cittadini un interlocutore diretto
00:26:00e ha reso più trasparente e partecipato l'intero processo di ricostruzione.
00:26:05In pratica questi sportelli spiegavano, sia in termini generali, ma sia caso per caso,
00:26:12come inoltrare le domande e come fare l'aperizia sia ai cittadini sia ai tecnici.
00:26:17Parallelamente la struttura commissariale ha promosso oltre 40 incontri pubblici con ordini
00:26:23professionali, associazioni di categorie, imprese e cittadini per illustrare i contenuti
00:26:28dell'ordinanza, raccogliere proposte e adattare gli strumenti alle esigenze reali
00:26:33dei territori. La ricostruzione privata ha quindi rappresentato una sfida di equilibrio
00:26:37fra tempestività e rigore. Da un lato la necessità di dare risposte rapide e dall'altro il dovere
00:26:43di assicurare correttezza, tracciabilità e sostenibilità amministrativa di ogni euro speso.
00:26:49Ultima linea operativa, legalità e trasparenza. Questa linea ha rappresentato un asse trasversale
00:26:55e imprescindibile dell'interazione commissariale. Fin dall'inizio del mandato ho ritenuto che
00:27:00la ricostruzione non potesse limitarsi all'attuazione di opere e contributi economici, ma dovesse
00:27:06essere anche un esercizio di responsabilità pubblica, capace di assicurare l'uso corretto
00:27:11delle risorse e di preservare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Per questo
00:27:15motivo ho scelto di impostare il lavoro della struttura su un modello amministrativo fondato
00:27:20su integrità, tracciabilità e cooperazione interistituzionale. Ogni atto gestionale,
00:27:25ogni flusso finanziario, ogni affidamento è stato disciplinato da procedure trasparenti
00:27:30e verificabili in costante raccordo con le amministrazioni competenti. A tal fine sono
00:27:34stati sottoscritti protocolli di legalità e accordi di collaborazione con i principali
00:27:39organi di controllo e di presidio della legalità. Autorità nazionale anticorruzione per la vigilanza
00:27:45sui contratti pubblici e la verifica di conformità delle procedure di affidamento.
00:27:51Guardia di finanza per il monitoraggio sull'utilizzo delle risorse e la prevenzione dei fenomeni
00:27:55di frode. Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei carabinieri con funzione
00:28:00di supporto tecnico e ambientale. Prefetture, uffici territoriali del Governo e delle province
00:28:04colpite per la verifica antimafia e il presidio territoriale delle attività economiche
00:28:09e di impresa. Questi strumenti hanno dato vita a un sistema multilivello di controllo
00:28:13e vigilanza che ha operato in parallelo all'attività ordinaria degli enti attuatori, con flussi
00:28:18informativi costanti, controlli preventivi sugli affidamenti e verifiche a campione sulle
00:28:23esecuzioni. Il sistema, ispirato al principio della collaborazione leale tra amministrazioni,
00:28:29ha consentito di garantire tempestività e legalità senza rallentare i processi di attuazione.
00:28:34Sul piano amministrativo la struttura commissariale emanato specifiche disposizioni di tracciabilità
00:28:39dei flussi finanziari, assicurando che ogni operazione contabile fosse riconducibile a
00:28:44un codice unico di intervento e pubblicato integralmente sul portale istituzionale.
00:28:49Particolare attenzione è stata dedicata anche alla formazione del personale e al rafforzamento
00:28:53delle competenze interne in maniera di anticorruzione e trasparenza amministrativa. Sono stati organizzati
00:28:59cicli di incontro con esperti dell'ANAC e del Ministero dell'Interno, con l'obiettivo
00:29:04di consolidare una cultura della legalità diffusa e permanente, non confinata a un mero
00:29:09adempimento formale. La legalità in questo percorso non è stata considerata come un
00:29:14vincolo burocratico, ma anzi come una condizione di qualità dell'azione pubblica.
00:29:19Illustre Presidente e Onorevoli Deputati, avviandomi alla conclusione, ritengo opportuno evidenziare
00:29:25alcuni aspetti che durante il mio mandato hanno impattato sulla ricostruzione. Il primo riguarda
00:29:29la governance. Grazie al coordinamento con il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture,
00:29:34dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e con il Ministero della Protezione Civile
00:29:38e le Politiche del Mare, si è operato affinché potesse svilupparsi un raccordo più stretto
00:29:43fra le diverse linee di intervento, verificando la possibilità di riallineare programmi, risorse
00:29:48e responsabilità all'interno di una cornice unitaria di indirizzo. È un percorso che dovrà
00:29:52consolidarsi con l'obiettivo di rafforzare la resilienza dei territori colpiti. Un secondo aspetto
00:29:58attiene alla gestione delle informazioni. La difficoltà iniziale di disporre di dati
00:30:03omogenei, in particolare riguarda i dissesti e alle frane, ha confermato la necessità
00:30:08di un approccio integrato. Per questi sono stati attivati tavoli tecnici e gruppi di
00:30:13lavoro congiunti che hanno consentito di uniformare metodologie, condividere banchi dati e migliorare
00:30:19il quadro conoscitivo complessivo, anche attraverso l'elaborazione del già citato piano speciale
00:30:24preliminare sul dissesto ideogeologico. Il terzo ambito riguarda la capacità di finalizzazione
00:30:30delle risorse disponibili. La portata degli interventi deve misurarsi con la capacità
00:30:35tecnico-amministrativa degli enti attuatori. I Comuni, spesso in sofferenza e le stesse
00:30:40autorità idrauliche messe a dura prova dagli eventi, hanno dimostrato fragilità operative
00:30:45che rischiano di rallentare la realizzazione delle opere. Per questo abbiamo lavorato per offrire
00:30:51soluzioni concrete, attivando la committenza ausiliare attraverso CONSAP, SOGESID e altre
00:30:57società in house qualificate, capaci di fornire supporto tecnico immediato, emanando una specifica
00:31:04ordinanza per rafforzare le dotazioni organiche degli enti locali, con nuove assunzioni mirate
00:31:09a colmare lacune strutturali, sostenendo l'attuazione dei lavori programmati attraverso ordinanze
00:31:14commissariali che hanno facilitato l'avvio delle opere semplificando l'itero amministrativo
00:31:20e sostenuto in modo efficace i soggetti attuatori, assicurando un accompagnamento costante lungo
00:31:25tutte le fasi progettuali e realizzativi. Gli eventi che abbiamo affrontato hanno mostrato
00:31:31in modo inaccurvocabile che la mitigazione del rischio idrogeologico richiede strutture
00:31:35solide, informazioni condivise e capacità amministrative adeguate alla complessità delle opere necessarie.
00:31:43L'azione commissariale ha cercato di dare risposte concrete, ma resta necessario un lavoro
00:31:48condiviso e continuativo. Desidero infine esprimere un sincero ringraziamento alle autorità
00:31:54di governo con cui ho avuto l'onore di collaborare per l'attenzione e il sostegno dimostrati durante
00:31:59questo percorso. Vi ringrazio per l'attenzione e ho terminato.
00:32:05Grazie signor generale, grazie soprattutto perché la sua relazione, credo che i colleghi
00:32:13possono sicuramente convenire. È stata precisa, puntuale, devo dire che c'è anche chiarito
00:32:22alcuni punti che fanno parte dei tanti dubbi che ci attanagliano. Adesso noi abbiamo alcune
00:32:33domande da farle e quindi abbiamo dei colleghi iscritti, però prima c'erano dei dubbi che avevo
00:32:49e sicuramente lei può aiutarci a risolverli. Nel lavoro della nostra commissione stiamo evidenziando
00:33:00un quadro di eccessiva frammentazione delle competenze, di sovrapposizione tra enti, tra uffici
00:33:09tecnici coinvolti, soprattutto quando andiamo a gestire il rischio. Questa eterogenità, unita
00:33:17poi alla non definizione chiara dei compiti di ognuno di questi, genera sicuramente incertezza
00:33:23nei processi decisionali, limita l'efficacia del coordinamento istituzionale sia nella fase
00:33:28emergenziale che nelle successive fasi di costruzione. Ecco, alla luce della sua grande
00:33:34esperienza, a suo giudizio, quali sono le principali criticità del sistema di governance
00:33:41che persistono e quindi come possiamo lavorare per tentare di semplificare questa frammentazione.
00:33:50Poi dal lavoro delle nostre edizioni è emersa anche un'altra criticità trasversale. Al termine
00:33:58della fase emergenziale si torna agli iter ordinari che sono ovviamente più lenti, articolati,
00:34:05iperbubrocratizzati, con il rischio di rallentare sia la ricostruzione che indebolire proprio le
00:34:12misure di prevenzione e quindi si rischia, questo stiamo notando, di disperdere anche tutto
00:34:19quel lavoro che invece viene fatto durante la fase emergenziale. Quindi, secondo lei, come
00:34:25possiamo migliorare la continuità tra fase emergenziale e fase ordinaria nel processo
00:34:30di ricostruzione? Quindi ritiene utile, ad esempio, introdurre strumenti o procedure che
00:34:35garantiscono un passaggio più fluido tra le due fasi, così da non disperdere il lavoro
00:34:40svolto nella prima fase, accelerare anche gli interventi di prevenzione. Poi, durante le
00:34:50nostre edizioni sta emergendo un quadro abbastanza sconfortante che è quello della disomogeneità
00:35:00dei dati. Onestamente noi vediamo che tra Dipartimento di protezione civile, regioni, comuni, autorità
00:35:06di bacino, ISPRA, istituzionale della geopolitanologia, c'è una totale disomogeneità dei dati,
00:35:14cioè non abbiamo un dato comune. Ecco, secondo lei, quali sono i passi che bisogna fare per
00:35:21garantire un flusso informativo unico, interoperabile e poi aggiornato per tutti questi strumenti?
00:35:29Poi le ultimissime due cose, visto che io mi occupo, lei è uno dei più autorevoli rappresentanti
00:35:36delle forze armate del nostro Paese, io mi occupo anche di Commissione di Difesa, mi interesserebbe
00:35:41capire quali sono state le procedure di attivazione delle forze armate per tutto il periodo dell'emergenza
00:35:53e effettivamente se hanno dato un contributo, che tipo di contributo hanno dato e come funzionava
00:35:59la catena di comando, cioè chi è che aveva la gestione delle forze armate e ultimissima
00:36:05domanda che in realtà questa può anche non rispondere, però a noi interessa, se lei casomai
00:36:10su questa domanda ci fa avere successivamente dei suoi appunti scritti, noi l'idea di questa
00:36:16Commissione è di lavorare su una legge quadro che possa semplificare tutta questa, diciamo,
00:36:23questa grande mole di norme e quindi se lei ci fa avere delle sue proposte di modifica normativa,
00:36:32cioè dove la Commissione si può concentrare perché la sua esperienza è un valore aggiunto
00:36:36per il nostro Paese e poi lei prima parlava dei protocolli sottoscritti, sicuramente se
00:36:42ci può fare avere qualche protocollo che noi possiamo usare per trarre degli spunti proprio
00:36:47per le cosiddette buone prassi. Adesso ho iscritto a parlare l'onorevole Colombo.
00:36:53Grazie, grazie innanzitutto Generale Figliuolo, oltre che per l'audizione anche per quello
00:37:06che ha fatto molto bene anche da noi in Emilia Romagna e nella mia regione. Questa però è
00:37:13anche una commissione d'inchiesta, quindi dobbiamo far emergere Generale anche a seconda di quella
00:37:22che è la sua esperienza, quella che è mancato, quello che lei ha avuto modo anche di toccare con
00:37:27mano sui vari territori, sulle tre regioni che lei ha avuto modo di visitare.
00:37:34Il Presidente Michele parlava della disomogeneità dei dati, lei nella relazione c'è 4 miliardi
00:37:41di metri cubi d'acqua, si tratta in realtà dei dati che ho io, anche qui appunto, la disomogeneità
00:37:48dei dati di 2 miliardi in due eventi distinti, forse magari questi erano i dati che aveva comunicato
00:37:54la regione Emilia Romagna comunque. Dall'audizione è emerso che molti piani comunali di protezione
00:38:00civile hanno presentato delle criticità strutturali, spesso non erano aggiornati, erano pochi
00:38:06integrati con i rischi reali del territorio e non pienamente operativi. Come ricordato anche
00:38:11dal capo dipartimento ciciliano che è venuto in audizione qualche giorno fa al nodo, non è
00:38:16la qualità dell'esercitazione ma la qualità del piano, lui diceva, cosa che non mi trovo
00:38:21è pienamente d'accordo perché secondo me appunto l'esercitazione e servono anche
00:38:26a addestrare, tra virgolette, i cittadini. Tant'è vero che da noi in Emilia Romagna, anche
00:38:33in Toscana e anche dai comitati, è emerso appunto che non erano assolutamente preparati
00:38:40la cittadinanza, era assolutamente mal informata, erano convinti di non correre i rischi nonostante
00:38:48le continue alluvioni, erano convinti di non avere danni a cose e persone. Parliamo
00:38:53di un territorio dove addirittura non c'erano problemi ad avere licenze edilizie per le
00:38:58nuove costruzioni e ampliamenti anche interrate ad esempio. La mia domanda è questa, nella
00:39:03sua esperienza operativa quanto ha inciso la debolezza o incompetenza dei piani comunali
00:39:08sulla gestione delle emergenze. Ritiene utile introdurre nuovi criteri di verifiche
00:39:13obbligatorie di funzionalità e anche l'allert da solo, l'italert, funziona bene, è un ottimo
00:39:23strumento e l'esercitazione, oltre a testare la macchina dei soccorsi, deve essere volta
00:39:28anche alla popolazione in primis, che deve essere maggiormente informata anche tramite la
00:39:33divulgazione dei piani comunali di protezione civile, se secondo lei si possono migliorare
00:39:39qual è la situazione che lei ha trovato. Poi c'è anche il ruolo del volontariato, la
00:39:45catena di comando. Nella sua esperienza, quali elementi della catena di comando e controllo
00:39:51ritiene possono essere rafforzati per valorizzare al meglio il ruolo del volontario in scenari
00:39:58complessi come quello del 2023. Poi ancora, in alcuni comuni, ad esempio Lugo di Ravenna
00:40:06e altri centri urbani, gli uffici hanno assicurato la cittadinanza sulla possibilità di allagamenti
00:40:12rilanciandomi al discorso di prima nel centro storico, salvo poi ritrovarsi alluvionati poche
00:40:16ore dopo. Lei ritiene che anche da parte dell'amministrazione potrebbe essere stato sottovalutato
00:40:23l'allerta data e anche la lettura dei dati, ad esempio dati ISPRA. Abbiamo alcuni comuni
00:40:28che appunto hanno questionato i dati ISPRA, ad esempio in Toscana. Ritiene che possano
00:40:33essere stati sottovalutati in alcuni casi? Poi ho anche altre domande. Ritiene che vi
00:40:40siano state mancanze nella gestione dell'allerta meteo e nella comunicazione cittadini con riferimento
00:40:46agli eventi alluminali che hanno riguardato sia l'Emegno-Lomani che la Toscana. E poi
00:40:51chiederei anche chi ha deciso di adottare il sistema Sfinge per le pratiche e se a suo
00:41:01avviso quel sistema era efficiente ed ha funzionato. Poi cerco di saltare in alcune che magari le
00:41:08mando prescritte perché sono tante. Lei prima ha parlato appunto del quadro che ha trovato
00:41:1723 corsi d'acqua, le circa 77 mila frane come conseguenza degli eventi. Ha detto che
00:41:22la struttura commissariale ha emanato fino a quel momento 21 ordinanze comprendenti
00:41:26mesurgenti, piani di ricostruzione, interventi idraulici e vari per famiglie, imprese e infrastrutture
00:41:33pubbliche. Questo quadro grava sulle conseguenze drammatiche dell'alluvione ma implicitamente indica
00:41:40che, secondo i numeri di lei presentati, la scala del disastro era in grande parte determinata
00:41:46sia dalle precipitazioni e delle criticità idrogeologiche estreme, ma fa sorge anche del
00:41:52dubbio sulla sufficienza delle misure preventive. Se è giusta anche questa mia interpretazione.
00:41:59Poi le chiedo, in seguito agli eventi alluvionali del maggio 2023 in Emilia Romagna, la Regione
00:42:07ha presentato alla struttura commissariale da lei presieduta dei progetti per ripristinare
00:42:14le condizioni di sicurezza dei manufatti, argine, sponde, fluviali, eccetera, lungo i principali
00:42:20torrenti che hanno determinato gli allagamenti dei territori della bassa bolognese e della media
00:42:26bassa pianura romagnola. Sono stati presentati dalla Regione Emilia Romagna alla struttura
00:42:33commissariale progetti per il ripristino delle zone, i cui dissessi avevano creato problematiche
00:42:38di collegamento quando non anche un isolamento alla popolazione. I progetti presentati erano
00:42:45completi, erano definitivi, erano esecutivi e dunque finalizzati tutta curta alla struttura
00:42:50commissariale oppure erano ancora lo stato di descrizione bossa e perciò non potevano
00:42:56essere oggetto di finanziamento. Eventualmente, chi ha presentato progetti non finanziabili?
00:43:02Grazie. Poi ne avrei delle altre, magari gliele mangiare.
00:43:05Sì, casomai, no, signor General, perché l'onorevole Colombo è entrata molto nel dettaglio,
00:43:13ovviamente lei può, lei casomai può anche riservarsi e fa avere all'onorevole Colombo
00:43:20una risposta scritta, perché mi rendo conto che possono esserci dei dati che non è che
00:43:29uno può avere a memoria. Ho iscritto a parlare l'onorevole D'Alfonso.
00:43:36Presidente, grazie. Anch'io ringrazio molto il generale Figliuolo per il lavoro che ha fatto
00:43:44e anche per l'intervento che ha tenuto in questa circostanza. Come dicevano nel Novecento,
00:43:51a scuola si riesce a essere chiari quando c'è da dire con chiarezza e quando ci sono
00:43:56i fatti chiari. È la chiarezza dei fatti che rende possibile il racconto chiaro dei
00:44:02fatti. La mia è una domanda essenziale alla quale poi aggiungo una sottolineatura.
00:44:08generale, ritiene alla luce della sua esperienza e di quello che ha potuto monitorare, gestire,
00:44:14fronteggiare, che sia il momento di dotarci di una legge quadro sui dissesti? Una legge quadro
00:44:24che qualifichi e differenzi i dissesti relativamente alla capacità e al tipo di reazione? Penso per
00:44:35esempio se un dissesto ha caratteristiche di grandezza, complessità, estensione, pervasività,
00:44:48riteniamo noi che nella legge si debba per esempio contemplare una modalità di coltivare
00:44:54la contabilità che allunghi la contabilità speciale, così come la quantità di risorse
00:45:03professionali da assegnare evitando che i dissesti e i disastri siano occasioni per generare
00:45:11lavoro stabile nella pubblica amministrazione. Io quello che ho visto, ma non per criticarlo,
00:45:18perché se poi si è determinato nel passato questo ha significato che c'erano dei buchi
00:45:24e dei vuoti, ma noi dovremmo immaginare una modalità di concepire il rafforzamento a tempo
00:45:30di risorse professionali in maniera tale che si gradui anche qui questo verbo istituto tra
00:45:38la gravità della situazione e la capacità della risposta. Una risposta che deve puntare su tre
00:45:44elementi, la precisazione della copertura normativa quanto all'utilizzo della discrezionalità,
00:45:53una discrezionalità oggettivizzata, come ha detto lei nell'ultima parte della sua relazione,
00:46:00risorse riguardanti quelle finanziarie ma le condizioni che siano però flessibili e che
00:46:06non rappresentino le risorse per l'utilizzo e la rendicontazione un dirupo. Terzo, la disponibilità
00:46:14di risorse professionali all'altezza. Io ho seguito vicende dirup che erano bombardati dai carichi
00:46:23di lavoro e se il carico di lavoro è eccessivo nei fatti non può essere fatto appropriatamente.
00:46:29Ultima annotazione, io per esempio sono soddisfatto che quando si ricercano figure commissariali
00:46:38si consideri anche la storia della figura commissariale. Una capacità per esempio di tenere
00:46:44la catena di comando che è essa stessa risorsa, la capacità di tenere la catena di comando
00:46:52è essa stessa una risorsa perché evita la balbuzie a volte della mancanza di dati all'altezza
00:47:01di informazioni corrispondenti e poi anche il momento della decisione. Però ecco la mia domanda
00:47:08tiene e riguarda al bisogno in questo momento per l'Italia di una legge quadro che eviti ogni
00:47:16volta di ricominciare da capo uno dei buchi del nostro ordinamento e che ogni volta si
00:47:22ricomincia da zero. Mi ricordo una volta in un territorio italiano, non voglio citare
00:47:26quale, per evitare di colorare politicamente questo richiamo, fu bisogno l'intervento del
00:47:33popolo delle Cariole per avere adeguatezza di strumento normativo. Invece io immagino che
00:47:40ci debba essere automatismo nella strumentazione che deve essere attivata. E qui la legge quadro
00:47:46è la soluzione. A lei la risposta generale.
00:47:51Grazie all'onorevole D'Alfonso, ho collegata all'onorevole Buonguerrieri che chiede di intervenire.
00:47:58Sì, grazie Presidente. Saluto anzitutto il generale Figliuolo che come sa ho conosciuto in una
00:48:06situazione non certo felice, che è quella dell'alluvione della regione Emilia Romagna,
00:48:11in particolare della mia provincia dalla quale io stessa provengo, che è Forlicesena. E' felice
00:48:18di ritrovarlo in questo contesto, ovviamente ringrazio lui e tutti i suoi collaboratori per
00:48:24il prezioso lavoro, ci tengo a dirlo, fatto sui territori e anche per la vicinanza dimostrata
00:48:31anche sotto il profilo umano generale. Ci tengo a ricordarlo a tutti i cittadini alluvionati. Mi
00:48:38scuso se sono collegata e non in presenza, se sono senza video, ma ho contestualmente anche
00:48:44Commissione Giustizia ed è per questo che non sono riuscita ad intervenire di persona. Non ho anche
00:48:50per questo, non sono riuscita a sentire tutta la sua relazione che però leggerò con grande
00:48:56attenzione e anche per questo motivo se le faccio delle domande sulle quali ha già intervenuto
00:49:03mi perdonerà. Io Presidente confermo sin da subito che le domande sono tante, per cui chiedo
00:49:09l'autorizzazione anzitutto a mandarle al generale per iscritto e mi limito a fare col tanto...
00:49:17Facciamo in questo modo, lei fa avere al generale le domande, soprattutto quelle molto specifiche,
00:49:23in modo che può rispondere in modo dettagliato e invece, casomai adesso, le domande diciamo
00:49:31quelle un po' più generiche, quelle più di sistema.
00:49:33Sì, sono d'accordo. Infatti ho, diciamo, selezionato alcune domande più generiche. La
00:49:39prima è questa. Anzitutto quante risorse sono state stanziate per la ricostruzione pubblica
00:49:46privata dal governo Meloni a seguito dell'alluvione 2023, con particolare riferimento alle regioni
00:49:53Emilia-Romagna e Toscana. Poi le chiedo, il Presidente, i Presidenti in particolare di
00:50:01queste due regioni, Emilia-Romagna e Toscana, e si ricorderà anche alcuni sindaci, in particolare
00:50:07della mia provincia di Forlì-Cesena, hanno affermato per lungo tempo, nota di colore, scendendo
00:50:14in piazza in protesta con la fascia tricolore, io lo ricordo bene perché ero lì in quel
00:50:19momento, che alla struttura commissariale il governo Meloni non aveva dato le risorse necessarie
00:50:26per la ricostruzione pubblica e privata. Le chiedo se questo corrisponde al vero o se
00:50:32si tratta di una ricostruzione strumentale. La terza domanda invece, siccome come ha anche
00:50:39sottolineato l'Onorevole Colombo, noi siamo in una commissione d'inchiesta e come tale
00:50:45dobbiamo indagare non soltanto le soluzioni, che chiaramente sono un obiettivo perché certe
00:50:53tragedie, certe situazioni non si ripropongano, ma anche le cause di queste situazioni e eventuali
00:51:04mancanze e responsabilità. Io le chiedo, c'è ancora oggi chi narra in maniera molto
00:51:11diciamo petulante, che le alluvioni che abbiamo subito dal 2023, in particolare in avanti, sono
00:51:23conseguenza esclusiva dei cambiamenti climatici. Le chiedo se lei ritiene che sia vera questa
00:51:30circostanza o se dipendano anche e soprattutto da altre cause. Le chiedo in particolare quale
00:51:37situazione lei ha trovato su questi territori, in particolare della regione Emilia Romagna e
00:51:43della regione Toscana, quando è stato incaricato. Le chiedo in particolare se in questi territori
00:51:51lei ha trovato i fiumi puliti, ha trovato gli argini dei fiumi esondati consolidati, se ha
00:51:59trovato diciamo un territorio messo in sicurezza o se avete invece trovato altro e avete conseguentemente
00:52:09dovuto sollecitare gli enti regionali, a ciò deputati o territoriali, locali, a fare quelle
00:52:19opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che non erano state fatte prima del 2023.
00:52:24Poi entro in una questione un pochino più specifica, mi dirà lei se al dato o se risponderà
00:52:32insomma successivamente e mi riferisco alla situazione di Traversara. Le chiedo perché
00:52:39l'opera di consolidamento dell'argine non è stata portata a termine nonostante il rischio
00:52:44fosse noto, è una situazione che anche lei conosce molto bene e nonostante la struttura
00:52:50commissariale avesse messo a disposizione della Regione Emilia Romagna una cifra pari
00:52:54a circa 270 milioni di Euro per questo intervento? Poi le chiedo ancora, con riferimento solo
00:53:05alla Regione Emilia Romagna, se corrisponde al vero il fatto che lei e la sua struttura
00:53:11commissariale avevate chiesto per l'appunto alla Regione Emilia Romagna, al Presidente a
00:53:17quei tempi Bonaccini, di rendere disponibili i tecnici che ancora stavano lavorando la ricostruzione
00:53:22post terremoto del 2012 per inserirli nella gestione della ricostruzione post alluvione
00:53:282023, questo ovviamente al fine di procedere speditamente in una situazione emergenziale,
00:53:34lo rammento a me stessa e se corrisponde al vero che la Regione non ha autorizzato il
00:53:40loro impiego. Le chiedo poi, ma su questo se ho ben compreso è intervenuta anche la collega
00:53:47Colombo, quanti progetti siano stati presentati e quanti finanziati con riferimento alla messa
00:53:55in sicurezza delle asse fluviali e con riferimento alle problematiche di dissesto in generale del
00:54:01territorio, da chi questi progetti sono stati presentati, se dalla Regione, dalle province
00:54:07e dai comuni e se tutti i progetti presentati erano nella condizione di poter essere anche
00:54:14finanziati. Altra domanda e poi vado ad un'ultima perché le altre sono particolarmente specifiche
00:54:22quindi mi riservo di mandarle per iscritto. Sul sistema Sfinge, quello che ho sentito quando
00:54:29ho potuto nella sua relazione è che la sua struttura ha lavorato e licenziato una percentuale
00:54:38di richieste danni nel privato ma anche di richieste nella ricostruzione pubblica molto
00:54:45elevata. Questo perché, lo dico, voi vi siete dati un grande affare, avete lavorato molto
00:54:51bene e quindi è frutto del vostro lavoro e della struttura commissariale. Ma mi risulta
00:54:56che la piattaforma Sfinge in particolare avesse tantissimi problemi e che i cittadini abbiano
00:55:02riscontrato grandissime difficoltà di accesso alla piattaforma Sfinge che era l'unica piattaforma
00:55:08attraverso la quale i cittadini potevano presentare le domande. Le chiedo chi ha deciso il sistema
00:55:18della piattaforma Sfinge e se risulta anche a lei che questo sistema abbia dato notevoli difficoltà
00:55:24di accesso ai risarcimento. Poi le chiedo da ultimo, con particolare sempre riferimento
00:55:31alle due ragioni, Emilia Romagna e Toscana, ho già chiesto di riferire sulle risorse
00:55:36stanziate. Le chiedo ora se può riferire sul numero dei rimborsi richiesti dai cittadini,
00:55:44sul numero dei rimborsi pagati e anche su quante e quali opere di manutenzione sono state eseguite
00:55:52dal 2023 in avanti dai territori alluvionati e quindi dagli enti regionali e locali di
00:56:00competenza. Perché mi risulta anche qui, vivendo il territorio, che ci sono alcuni fiumi
00:56:06che sono esondati nel 2023, ma ripetutamente esondati anche prima, che a distanza di due anni
00:56:12dall'alluvione del 2023 non siano ancora stati puliti e messi in sicurezza. E rispetto a questo
00:56:19ovviamente ci sono tante lamentele da parte dei cittadini che temono nuovi disastri.
00:56:26Questo nonostante siano stati finanziati dal governo tutte le opere di messa in sicurezza
00:56:31del territorio e di pulizia, in particolare dei canali idraulici, quindi dei fiumi e dei
00:56:36torrenti. Le chiedo se anche questo le risulta corrispondere al vero, che quindi è una situazione
00:56:43reale, se non altro fino al tempo nel quale lei ha avuto il suo incarico, perché immagino
00:56:49che dopo faccia un po' fatica a riferire e lo chiederemo a chi di dovere. La ringrazio
00:56:53veramente tanto e la saluto con un abbraccio.
00:56:56Grazie, io non ho altri colleghi iscritti a parlare, quindi signor generale, a lei le
00:57:06risposte. Ovviamente si può riservare per tutte le domande che vuole invece approfondire
00:57:12per iscritto. Grazie.
00:57:13Tanto ha fatto il comune, ringrazio tutti loro onorevoli per le parole avute nei miei confronti
00:57:23che ovviamente sono estesi a tutti coloro i quali hanno lavorato insieme a me e quindi
00:57:28questo mi fa estremamente piacere perché alla fine ciò che resta è un po' il rapporto
00:57:34umano e quello che si riesce a dare con tutti quelli che possono essere chiaramente gli errori
00:57:40e le debolezze che ognuno di noi ha. Inizio con il Presidente, come è doveroso. Sicuramente
00:57:48il tema della frammentazione è uno dei temi. Io quando ho cominciato a confrontarmi con
00:57:55le problematiche idrauliche da commissario, perché prima facevo un altro mestiere, prima
00:57:59ancora mi ero occupato di un commissario Covid, quindi potete capire che pur essendo uno che
00:58:06studia, pur avendo frequentato tanti anni fa il biegno di ingegneria, perché allora in
00:58:10l'Accademia c'era un percorso un po' misto ma si riteneva che la parte STEM fosse fondamentale
00:58:19nella stratificazione delle competenze di un ufficiale. Quindi devo dire che mi sono approcciato
00:58:25a un mondo particolare che si è stratificato, con norme che si sono stratificate anche per effetto
00:58:34di carenze e di risorse nel corso degli anni. Pensiamo solo alla vigilanza idraulica, che
00:58:41prima si faceva proprio in maniera visiva. C'erano degli organismi preposti che poi alla
00:58:47fine piano piano sono stati svuotati questi enti. Chiaramente oggi con l'avvento della
00:58:52tecnologia, dei sensori, dei droni, si fa e si può fare in maniera diversa. Però a un certo
00:59:00punto mi sono imbattuto nella polizia di un ponte della ferrovia e lì la norma del 35,
00:59:09il reggio decreto, non è chiarissimo. Alla fine ho dovuto dire fatto e basta, me ne assumerò
00:59:14la responsabilità se dovesse succedere qualcosa mentre lo pulite, perché l'autorità idraulica
00:59:19è la regione. Però il concessionario anche lui ha delle incombente. Quindi ci vuole sempre
00:59:27un tavolo o qualcuno che dice si fa così perché altrimenti non se ne viene a capo.
00:59:33Specie quando poi ci potrebbero essere dei profili di responsabilità, sia perché dice
00:59:37perché non l'avete fatto prima, sia perché mentre si fa si potrebbe danneggiare la struttura
00:59:42e quant'altro. Per cui sicuramente è così. Io concordo perfettamente con quello che diceva
00:59:51il Vice Presidente, Onorevole D'Alfonso, che è tempo di fare una legge quadro, che
00:59:57tenga, come diceva anche lei Presidente, come farò quello che è la gestione delle risorse,
01:00:05la contabilità speciale. Il problema dei problemi, vi faccio un esempio, perché poi piove sempre
01:00:11sul bagnato. C'è un detto delle mie parti, dice che il cane va poi a mordere sempre quello
01:00:16che è più povero, che ha i vestiti già strappati. E sostanzialmente a tre dozio,
01:00:22sindaca una, un tecnico che si fa male, oltre alla Luione gli capita pure il terremoto.
01:00:28E chi le fa le opere? Poi l'Italia, l'Europa intera ha carenze di professionalità STEM.
01:00:35E quindi già trovarlo uno che è monocolo in un mondo di ciechi, già va bene.
01:00:40E questo è un grave problema. Quindi benvenga una legge quadro che preveda, insieme alle risorse
01:00:47economiche, anche delle risorse in termini di professionalità, perché gli enti locali
01:00:53vanno aiutati, perché loro che cosa fanno? Si svenano durante l'emergenza, facendo turni
01:01:01massacranti, e quando poi bisogna ricostruire, non hanno più né la forza né le risorse.
01:01:06Quindi uno può dargli tutti i soldi che vuole, ma ecco perché quando poi c'era quelle
01:01:13grida manzioniane, vogliamo più risorse, ma anche atteso che il danno fosse stato quello
01:01:19che la Regione, parliamo delle mie Romagne, aveva stimato. Anche perché stimare i danni
01:01:25nella prima fase dell'emergenza è poi difficilissimo, peraltro. Quindi non è che voglia dare in testa
01:01:31a nessuno. Però bisogna poi pensare, secondo me, nei termini del buon padre di famiglia.
01:01:36Cioè posso avere io in canna 4 miliardi e 7, quello che erano, di cui 2 miliardi e 8
01:01:43per la ricostruzione, e avere rendicontazioni a contagocce, perché chiaramente non c'è la
01:01:49capacità di finalizzare la specie. Cioè quale famiglia andrebbe a fare debito, perché si
01:01:55tratta di debito, perché non è che il governo stampa, non stampa più, quindi dice fa la
01:02:00svalutazione. No, bisogna fare debito con interessi per mettere nel borsellino di uno
01:02:06che li tiene nel borsellino, che non fruttano nemmeno. Scusate se parlo in termini da parte
01:02:11di famiglia. Quindi è così. Cioè le risorse ci sono state nel corso di tutto il periodo.
01:02:17Poi è ovvio che se si vuole lanciare un piano strutturale di ampio respiro, che preveda tutto
01:02:23quello che si è detto, le vasche di gaminazione, la tracimazione controllata, l'abbassamento
01:02:29degli argini golenali, un nuovo assetto del territorio, beh lì chiaramente il discorso
01:02:34dei piani speciali è stato superato dalla norma supervenience, ma comunque bisogna sempre
01:02:40raccordare, lì andiamo nella governance frammentata, perché alcune risorse ce l'ha il Mase, alcune
01:02:46risorse ce l'ha il Ministero delle Infrastrutture, alcune risorse addirittura a mini interno per taluni
01:02:51tipi di attività. Quindi pensate a questo povero commissario che comunque ha una struttura
01:02:56di contingenza, che è limitata nel tempo e deve in qualche modo equilibrare, far sì
01:03:03che tutti questi cespi di queste fonti siano armonizzate, ma soprattutto che si sia in grado
01:03:08di finalizzare la spesa, perché altrimenti si fanno cose assolutamente velletarie.
01:03:13Non si ha idea di come sia stato difficile reclutare quei 250, poi c'è da dire, e questo
01:03:22lo voglio affermare, che spesso, così come nei procedimenti acceleratori che come commissario
01:03:29avevo messo nero su bianco nell'ordinanza, il commissario deve avere coraggio, ma ognuno
01:03:36deve prendersi la propria parte di responsabilità, altrimenti non ne veniamo a capo. Perché se uno
01:03:41dice, vabbè, ma io ora la norma non è chiarissima, ma devo chiamare... e no, bisogna, bisogna...
01:03:47poi la chiariremo, perché io non ho mai visto, c'è sempre il buonsenso, anche chiunque viene
01:03:53poi ascoltato e dimostra che non si è messo in tasca niente, ha fatto le cose per fare,
01:03:58e dice piuttosto che non avere... come faceva la sindera di Tredozio, che insegnava pure a
01:04:03scuola, che non aveva competenze STEM a fare i progetti. Quindi sì, l'abbiamo aiutata con
01:04:11la committenza ausiliaria, che a volte è aderente, a volte no, però voi considerate questo mare
01:04:16magno di interventi programmati, 7.000. Li spalmiamo sul territorio, sono tanti, perché
01:04:24poi spesso i comuni con meno persone erano quelli più disgraziati, cioè non che sono
01:04:31persone disgraziate, che hanno avuto più disgrazia, che chiedo scusa, non vorrei... e
01:04:35quindi questo... poi la disomogeneità dei dati è così, abbiamo dovuto fare dei tavoli
01:04:40tecnici interistituzionali per venire a capo. Adesso lui lo potrebbe sperare meglio, poi
01:04:45glielo scriveremo questo. I protocolli ovviamente li facciamo avere, così come le proposte normative.
01:04:56Vengo all'onorevole Colombo. Allora, sulla parte emergenziale, devo dire che io sono stato
01:05:04nominato commissario alla ricostruzione. Ora, accademicamente possiamo parlare dei piani,
01:05:10le posso dire come io la vedo. Per me un piano, anche il migliore di tutti, se resta nel cassetto
01:05:17e non viene esercitato, probabilmente non ha efficacia. Questo, diciamo, è la mia esperienza
01:05:22anche da militare, da comandante, e quindi glielo posso dire. Però la cosa che voglio
01:05:28dire sui sistemi di allerta... Ora, io ripeto, non sono un tecnico, non entro nel merito, però
01:05:33se noi prendiamo statistiche, quelle ci aiutano, in Germania, nello stesso periodo, per un evento
01:05:38di gran lunga minore come, diciamo, fenomenologia, ci sono state forse più del doppio delle vittime.
01:05:46Quindi, è chiaro che anche solo una vittima ci deve aiutare a pensare, questo non c'è
01:05:50dubbio, forse anche una. Però io, onestamente, non mi sento di dire altro. Sicuramente il ruolo
01:05:59del volontariato è stato importante, noi sappiamo bene che i volontari fanno tanto, fanno anche
01:06:05effetto scenico. A volte, in determinate emergenze, io dico sempre, chi va ad aiutare deve essere
01:06:14capaci, innanzitutto, di vivere, muovere, mangiare per se stesso. Perché se poi appesantisce
01:06:19la struttura, è solo uno che va lì con buona volontà e poi dice, io dove devo dormire?
01:06:24E uno dice, ma te chi ti ha chiamato? Però, ripeto, con questo non voglio sminuire l'opera
01:06:29di chi ha lavorato e ci mancherebbe altro. E chapeau a quei ragazzi che, anche molti maturandi,
01:06:40che nel periodo di maggio, è il periodo clou per studiare, per prepararsi, sono andati
01:06:46e hanno affrontato, insieme alla popolazione, anche una situazione di estremo disagio. Il
01:06:54sistema spinge, che ha chiesto anche l'onorevole Buonguerriere, che saluto anch'io calorosamente,
01:07:01come è venuto fuori. È stato un compromesso, dice, non abbiamo un sistema, piuttosto che inventarne
01:07:07uno, proviamo quello della Regione, che ha funzionato paregregiamente per ciò che riguarda
01:07:15i rimborsi del sisma. Qual è stato uno dei problemi? A parte che doveva essere ingegnerizzato
01:07:21perché il sisma è una cosa, il dissesto ideologico è un'altra, l'alluvione è un'altra, ma soprattutto
01:07:28il fatto che, fortunatamente, il sisma non aveva colpito l'area romagnola, o perlomeno
01:07:37non con i danni dell'area emiliana. Quindi i cittadini e soprattutto i tecnici non erano
01:07:43avvezzi al sistema, per cui sicuramente c'è stato un'isteresi, però, ripeto, l'ha proposto
01:07:50la Regione, ma noi l'abbiamo accettato. Quindi la responsabilità me la prendo io, perché
01:07:53è il commissario che poi ha firmato anche gli oneri di spesa per reingegnerizzarlo e
01:07:59quant'altro. Sui progetti, onestamente, devo andarmeli un po' a riguardare. A me risulta
01:08:10che siano stati presentati degli interventi, degli elenchi, progettualità, diciamo, intesa
01:08:16dal punto di vista tecnico-ingegneristico, cioè di un preliminare, un definitivo, io non
01:08:21ne ho mai visti. Poi, ripeto, però mi riservo, perché noi abbiamo tutto tracciato, per cui
01:08:28la corrispondenza c'è, ma non credo. L'altra cosa è, parlavamo del commissario, sicuramente
01:08:42la storia del commissario nella scelta è importante. Io devo dire, ripeto, il coraggio,
01:08:51poi la soddisfazione. Adesso il sindaco di Casola Valsegno, ancora qualche settimana
01:08:57fa, ha scritto proprio al mio collaboratore, ricordandogli un episodio, e andai lì e dissi
01:09:02non mi interessa, questo intervento è da fare, anche se non è in ordinanza, lo faccio,
01:09:08le do io la mia parola d'onore, poi lui dice, è stato utile perché intanto ho fatto tutta
01:09:12la fase pre e poi è arrivato anche l'ordinanza integrativa in cui veniva inserito. Ecco,
01:09:17cioè, bisogna cercare in qualche modo, sempre nel rispetto delle norme, delle leggi, ma assumendoci
01:09:23responsabilità di travalicare quella che può essere una mera burocrazia. Quindi è importante
01:09:28che le strutture commissariali dialoghino quanto più possibile col territorio. Poi è ovvio
01:09:34che troppo dialogo non fa fare i fatti, dico io. Ci vuole il dialogo alla giusta misura,
01:09:41poi qualcuno deve pilare la decisione, perché se dialoghiamo solo facciamo un'altra cosa.
01:09:46Il commissario deve essere uomo del fare, però, ripeto, non è che si siede, si fa le pensate
01:09:52e si inventa le cose. Noi abbiamo sempre fatto tavoli, cabine, poi alla fine, quando dice
01:09:57questi sono i soli, dobbiamo mettere in fila sugli interventi, si prioritarizza anche
01:10:02in funzione delle capacità che ha l'ente attuatore e il RUP di portarli a termine, perché
01:10:07spesso ci può essere un intervento che sembra più urgente, ma è complesso. In un comune
01:10:12dove c'è un solo tecnico, allora conviene aspettare un attimo e fare in modo che quel
01:10:17comune abbia la massa critica di personale o abbia una committenza ausiliaria. Questa è
01:10:23stata un po' un'innovazione, una scommessa che abbiamo fatto, non è la panacea di tutti
01:10:28i mali, non è che i soggesi del consap hanno risolto tutto, però secondo me è un modello
01:10:34di governance che si può attuare. Poi è ovvio che anche loro hanno i loro ritmi, perché
01:10:38considerate, qua parliamo di 7.000 interventi, cioè mica di uno, che sono poi anche evolutivi,
01:10:45perché spesso, come ho detto nella relazione, bisogna fare delle integrazioni, perché quello
01:10:49che è vero oggi, domani si è mossa la frana e quindi è meno vero, l'intervento va rimodulato,
01:10:57oppure c'è un'urgenza che diventa maggiore da un'altra parte, che prima uno non aveva
01:11:01valutato. Devo inforcare un attimo gli occhiali. Certo, dice stata, quando ci sono fenomeni
01:11:16di questo tipo, l'ho detto nella relazione introduttiva, ma l'ha detto meglio di me il
01:11:24Ministro Musumeci e nell'audizione dell'ISPRA, sicuramente quando noi abbiamo fenomeni con
01:11:34tempi di ritorno di centinaia di anni, che poi sono ritornati subito dopo, quando abbiamo
01:11:42una cementificazione italiana, quindi poi è chiaro che ogni regione ha i suoi indici, di
01:11:47un certo tipo, quando abbiamo l'abbandono o lo spopolamento della parte collinare, se
01:11:57non ci sono le vasche, le casse di espansione, le vasche di laminazione o non sono state ben
01:12:02calibrate, è chiaro che tutto questo va a incidere. Come incide? Questo lo possono sapere
01:12:10i tecnici, io non ho la presunzione, non sono in grado di rispondere, sicuramente va messo
01:12:18tutto a sistema. È chiaro che questa Commissione, con l'intento, secondo me, di poi portare
01:12:27a termine, oltre alla parte ovviamente di inchiesta, ma anche fare una norma che prenda
01:12:35spunto da quello che è successo e dall'esperienza di chi ha operato con responsabilità, con
01:12:40vari incarichi, secondo me è un fine utilissimo, perché noi non ci dobbiamo dimenticare che
01:12:47il nostro territorio è debole e quindi dobbiamo mettere mano. E sappiamo benissimo che quando
01:12:55poi si va in ricostruzione o in emergenza si spende X volte tanto di quello che si sarebbe
01:13:01speso con la prevenzione. Atteso che però, qui lo voglio rimarcare, perché lo dicono
01:13:06i tecnici e toccandolo con mano, noi parliamo sempre di riduzione e mitigazione del rischio,
01:13:13perché ovviamente se arriva l'imponderabile uno può avere tutto, ma è ovvio, dice, ma
01:13:19se arriva l'imponderabile e non hai niente, beh è ovvio che i danni sono sicuramente maggiori.
01:13:25I danni sono sicuramente maggiori. Credo di aver detto anche sulle risorse, di fatto
01:13:34sulla ricostruzione pubblica a fronte di 2,7 miliardi finché ero commissario sono stati
01:13:43rendi contati circa 300 milioni, però c'è da dire che molti interventi potevano essere
01:13:47già in atto e non ancora rendi contati o quant'altro. È chiaro che questo è figlio
01:13:53della capacità di spesa e delle problematiche che abbiamo detto, cioè la capacità strutturale
01:14:01degli enti locali, le problematiche STEM e quant'altro. Sul discorso, poi sarò più
01:14:07preciso, del personale che operava nella coda della parte diciamo sismica, sicuramente
01:14:16quel personale non l'abbiamo visto. Ora, le motivazioni, perché non lo so dire, però
01:14:24è probabile che fossero ancora impegnati a fare quel tipo di attività a favore del sisma.
01:14:32Presidente, io, ecco, lei mi aveva chiesto quello sulle forze armate, eh sì, l'ho lasciato
01:14:42per ultima, non voleva essere una tecnica di comunicazione, perché come sai il dottor
01:14:47Petrella, la comunicazione è come volare, quindi è importante il decollo e l'atterraggio.
01:14:54Poi quando si è in volo, anche col pilota automatico, questo me l'avevano insegnato tanti anni fa,
01:14:58non so se è ancora vero, no, ma perché mi era sfuggita, devo dire la verità. Allora,
01:15:04cosa è successo? Che praticamente tutto quello che è legato ai concorsi per pubbliche calamità
01:15:14sono attestate al Covi. In quel momento il Covi aveva l'onore di guidarlo, quindi sostanzialmente
01:15:22io ho ricevuto un ordine dal Ministro Crosetto che è stato, dai tutto quello che è possibile
01:15:29dare e anche di più. Quindi questo vale perché è l'ordine ovviamente poi confermato
01:15:35dalla loro Capo di Stato Maggiore di Difesa e noi abbiamo messo in campo una macchina che
01:15:41prevedeva sostanzialmente attività fatte da tutte le forze armate, compresa l'arma dei
01:15:47carabinieri, ovviamente c'è stata anche finanza, polizia che hanno operato, però io
01:15:51ciò che abbiamo fatto noi, con interventi nella primissima fase emergenziale, quindi interventi
01:15:57subito con mezzi ad ala rotante, sono partiti l'aeronautica da Cervia, tutti gli elicotteri
01:16:05dell'Aves di Bologna con le varie basi che loro hanno e quindi hanno fatto interventi mirati
01:16:13di soccorso alla popolazione che era sui tetti, poi subito dopo in parallelo abbiamo
01:16:18inviato dei battelli che sono partiti dai lagunari, dalle forze anfibie, dal San Marco
01:16:26della Marina, quindi abbiamo messo in campo di tutto, poi man mano che l'emergenza procedeva
01:16:32abbiamo messo in campo dei mezzi per trasportare terra o materiali di risulta, mezzi del genio
01:16:41per sgomberare le aree che devono essere sgomberate e poi anche ricognizioni tecniche proprio
01:16:47da parte di personale del genio che ha cominciato insieme ai vigili del fuoco a quantificare
01:16:52i danni o a vedere quali potrebbero essere dei primi interventi per fare per esempio un
01:16:57bypass su un fiume speditivo piuttosto che inghiaiare un'area per fare un bypass di viabilità
01:17:08laddove la via perché come lei sa bene onorevole Colombo o chi è della zona ci sono state
01:17:14delle frane che hanno interessato la viabilità e laddove magari era rimasta un'attività
01:17:19produttiva con imprenditoriale anche con animali che devono essere foraggiati e anche quel tipo
01:17:26di attività è stato fatto in concorso perché ovviamente ci sono state anche altre unità
01:17:32che hanno operato con una catena di comanda accentrata che praticamente arrivava al comandante
01:17:38del Covid dove c'è una sala operativa di tipo futuristico che è attrezzata per altro
01:17:43tipo di emergenza ma chiaramente come nella teoria dei diagrammi il piccolo sta nel grande
01:17:49non per sminuire l'attività ma è ovvio che per le forze armate quello è un concorso e devo
01:17:54dire la cosa che mi ha fatto molto piacere che girando per i comuni le ho visitati quasi
01:18:01tutti alcune anche due volte ho sempre ricevuto parole di apprezzamento per chi ha operato
01:18:08sul territorio dalla stazioncina dei carabinieri agli elicotteristi piuttosto che gli operatori
01:18:16dei natanti sommozzatori ingegneri e tutti quelli che hanno operato chiedo scusa se adesso
01:18:22mi sono dimenticato qualcosa perché ovviamente ero focalizzato su altro ma giustamente il
01:18:27Presidente ha voluto questa parte qua e devo dire è stato utile e importante la vicinanza
01:18:36delle forze armate al Paese fa capire l'importanza degli uomini e delle donne in uniforme che ci
01:18:45sono sempre quando purtroppo accadono queste emergenze.
01:18:50Grazie al Signor Generale la ringraziamo perché è davvero stato esostivo e prezioso per il
01:18:59lavoro della nostra Commissione noi le faremo avere un resoconto in modo che ci sono alcune
01:19:04domande specifiche possiamo avere risposte e dichiaro conclusa l'audizione. Grazie.
01:19:11Grazie a tutti.
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