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https://www.pupia.tv - Roma - ​Rischio idrogeologico e sismico, audizione Castelli
Alle ore 13, presso l’aula del I piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall’anno 2019, ha svolto l’audizione del Commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016, Guido Castelli.(11.11.25)

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Trascrizione
00:00Riprendiamo la seduta, vorrei precisare ai colleghi sia in presenza che vedo collegati
00:11che la nostra Commissione si occupa di eventi idrogeologici e sismici accaduti a partire
00:17dal 2019, tuttavia stante la profonda esperienza del Commissario ed essendo i lavori di ricostruzione
00:26messa in sicurezza tuttora in corso, sarà per noi di estremo interesse ascoltare quanto
00:31avrà da dire il merito. La ricostruzione post-tisma del 2016 in Marche Abruzzo infatti procede tutt'oggi
00:38con cantieri attivi, sia per opere pubbliche che per quelle private, con tempistiche complesse
00:44e con varie proroghe e finanziamenti. La messa in sicurezza riguarda interventi su strada,
00:49edifici pubblici ed edifici privati. La gestione della ricostruzione e il coordinamento degli
00:54interventi restano una sfida centrale per garantire un processo efficace ed è proprio
01:00su questo che ascolteremo con molto interesse la sua relazione. Commissario Castelli, a lei
01:05la parola.
01:08Grazie Presidente, è un piacere poter condividere con voi alcune delle riflessioni che hanno
01:13riguardato e che riguardano la mia esperienza, l'esperienza di Commissario alla ricostruzione
01:19e alla riparazione di un territorio che per caratteristiche ed estensione sicuramente rappresenta
01:26un caso di scuola sufficientemente significativa. 8 mila chilometri quadrati, partiamo di un
01:35quadrante quindi importante, da Fabriano all'Aquila, da Spoleto a Rieti ha circa il 40% delle
01:42marche, 600 mila persone interessate e quindi è lì che abbiamo declinato, sia pure secondo
01:49una scansione che non è sempre stata omogenea e fluida, tante le incertezze iniziali, una
01:55filosofia di intervento che tuttavia può essere considerata come produttiva di prassi e indicatori
02:02che possono essere sicuramente utili, lo credo, ai lavori di questa Commissione che ha davvero
02:08il merito di poter mettere insieme, di sistematizzare soluzioni che nel caso Italia sono particolarmente
02:17utili e necessarie, ovvero la vostra materia di studio secondo me esprime un'attualità,
02:23una cogenza che probabilmente nessun'altra materia ha in Italia, l'Italia ha una caratteristica
02:29e anche questo è un giudizio che ho sviluppato proprio nello svolgere delle mie funzioni, è
02:35una nazione dove circa 4 quinti del proprio territorio è esposto a rischio sismico, è la
02:42nazione in cui sono censite 676 mila frane attive, due terzi delle frane attive d'Europa
02:50sono in Italia, in più se ci si aggiunge il fatto che la crisi demografica e l'abbandono
02:56di suolo produce un effetto ingravescente della fragilità indotta da elementi tutti derivanti
03:03dalla tettonica a Zolle si capisce che il caso degli eventi estremi e dei cambiamenti
03:09climatici si atteggia in una maniera specialissima, specifica e quindi mai come in questo quadrante
03:17di materia si rende necessaria un'azione coordinata tra enti, continuativa e di natura preventiva.
03:26Io se dovessi sintetizzare ciò che ho capito dopo che dal 24 agosto del 2016 mi sono imbattuto
03:32in questa serie di terremoti perché sono stati 4 i devastanti nell'ambito di una sequenza
03:38che ne ha contati 35 mila in 5 mesi, arrivando anche il 18 gennaio del 2017 a registrare la
03:47tempesta perfetta, terremoto, crisi nevosa, farindola, lo conoscerete quindi uno degli eventi
03:55di precipitazioni nevose più importanti e devastanti degli ultimi decenni e blackout e
04:01da qui l'esigenza di fare tesoro della nostra esperienza.
04:06Detto questo qual è il principio che noi stiamo cercando di tenere da conto nel mentre
04:12ricostruiamo tenendo in considerazione quelle premesse che prima diceva?
04:17che la ricostruzione è il primo strumento di prevenzione e ricostruendo se si procura
04:24prevenzione per farlo noi abbiamo messo in campo tutta una serie di verifiche preliminari
04:30che appartengono al concetto di conoscenza che è l'elemento che mi sento di poter dire
04:35essere assolutamente prioritario quando ci si pone di fronte sia in termini di prevenzione
04:41ma anche di intervento post-evento rispetto agli esiti dell'evento estremo.
04:48Innanzitutto abbiamo proceduto agli studi di microzonazione sismica di primo, secondo
04:53e terzo livello in tutto il quadrante, cioè prima di mettere in mano a qualsiasi opzione
04:57pianificatoria di ricostruzione abbiamo quindi letto in profondità la situazione geologica
05:04in relazione alla situazione sismica, dovremo farlo sempre, microzonazione sismica che è
05:10la premessa per poter conoscere anche dove è conveniente costruire, permanere dove abitare
05:16e dove invece è fortemente sconsigliato farlo. Secondo tema il censimento delle faglie attive
05:22e capaci, sapere ovvero in questo ordito di faglie di cui è composto il nostro ilberpaese
05:27sapere dove ci sono le assolute esigenze di non ricostruire, uno studio del debris flow
05:36ovvero dei movimenti franosi dagli appennini in giù, voi sapete noi abbiamo la dorsale
05:42appenninica che fa il nostro paese quello che è, è lungo la dorsale appenninica, le
05:48dinamiche gravitative sono tali per cui prima di poter pensare a una gestione sistemica come
05:53credo che sia negli obiettivi della commissione di questi temi è un altro argomento da tenere
06:00molto molto da conto e poi il rischio idrogeologico, i PAI e lo studio delle frani. Noi abbiamo
06:07scensito qualcosa come 246 areali in frana per poter mettere in mano la ricostruzione
06:13sapendo di dover preliminarmente conoscere qual era la condizione della franosità e ci
06:19sono state delle decisioni anche molto costose, molto impegnative anche moralmente quando
06:27ad esempio abbiamo dovuto delocalizzare interi borghi, interi frazioni, è successo a Borrano
06:33di Civitella, a Nibiano di Camerino, è successo ad Accumuli, a San Giovanni e a Libertino, è
06:38successo a Pioraco nelle Marche, cioè l'idea è comunque quella che vi vorrei trasmettere
06:44che ogni azione post evento deve presupporre un'assoluta conoscenza del territorio dove si va
06:52a intervenire in una logica di prevenzione. Detto questo, la seconda considerazione che
06:58mi sembra scontato fare, ma che bene fare, è che nel mentre si ricostruisce, quindi quando
07:03ad Actum si interviene sui fabbricati, evidentemente riallinearli a quelli che sono i criteri, le matrici
07:11di sicurezza sismica massimamente consentibili. Noi stiamo, visto che la nostra azione si svolge
07:17anche su un territorio che è denso di patrimonio culturale storico, pensate 5.000 sono stati
07:23di edifici di pregio culturale che sono stati in qualche modo danneggiati dal terremoto e
07:29allora anche lì le tecniche più avanzate per corredare di isolatori sismici anche i municipi
07:36del 200 per rinforzare strutturalmente con fibre tecnologicamente avanzate gli edifici di
07:42culto o il patrimonio storico dove non è possibile intervenire in maniera più energica
07:48e robusta, così come anche la soluzione di veri e propri meccanismi anticipatori, avveniristici
07:57per ricreare i basamenti dei borghi che sono stati disfatti dal terremoto. È successo ad
08:03Arquata del Tronto dove attraverso un meccanismo tirantato stiamo rifacendo proprio la fondazione
08:08intera di questo paese che era letteralmente sprofondato il 24 agosto.
08:14Sullo sfondo faccio una carrellata dell'approccio che noi si stiamo dicendo conoscenza, sistematizzazione
08:20del dato preliminare sotto il profilo delle fragilità, secondo tema intervento su fabbricato
08:25che sia ovviamente ispirato al massimo che la tecnologia prevede e poi una logica preventiva
08:34che si deve muovere, vorrei dire contestamente rispetto all'azione sul costruito e sul territorio
08:40che è tutto ciò che promana dalla digitalizzazione. Guardate la digitalizzazione è il vero strumento
08:46che in una logica di auspicabile, non è così ancora, interoperabilità fra le decine di
08:52banche date di cui disponiamo, possa consentirci sostanzialmente di produrre prevenzione e anche
08:59capacità di intervento nel momento in cui si garantisce innanzitutto una presenza diffusa
09:08di sensoristica che secondo una logica IoT e piattaforme che noi abbiamo proposto e attivato
09:15ci possano consentire di censire, verificare e monitorare ogni tipo di rischio, cioè noi
09:21abbiamo messo su una piattaforma che mette insieme il rischio idraulico, il rischio sismico,
09:25il rischio incendi, il rischio ventosità, cioè tutto il set di disgrazie che tuttavia
09:32è possibile monitorare attraverso un atteggiamento che, questo lo dico anche perché credo che
09:37sia utile saperlo ma è controintuitivo da parte vostra sicuramente apprezzarlo, che il
09:43vero tema è lì curare l'interoperabilità, ovvero questa babele di linguaggi che spesso
09:49non consente di attivare e valorizzare tutto il patrimonio di dati che già di per sé
09:55sarebbe utile e necessario poter organizzare. L'interoperabilità è una grande battaglia
10:01e noi stiamo cercando di vincere pro quota attraverso una digitalizzazione che è improntata
10:07a tre finalità. La prima cosa, la digitalizzazione deve essere la grammatica presente e frequente
10:15nei nostri enti pubblici, quindi noi stiamo facendo dei meccanismi di abilitazione dei
10:19nostri operatori dei comuni in maniera tale che possano facilitare l'utilizzo della digitalizzazione
10:26come strumento di approccio a ogni fenomeno, anche a quelli che stiamo indagando. Il secondo
10:32tema noi abbiamo introdotto il fascicolo del fabbricato anticipando gli esiti di un
10:37auspicio che da tanto tempo che in Italia è affiorato e quindi digitalizziamo tutte
10:43le pratiche delle nostre decine di migliaia di interventi edilizi sul nostro costruito
10:50e da ultimo interveniamo e questo è sicuramente il portato di un'esperienza utile da conoscere
10:58su quello che è il sistema dei sottoservizi. Noi stiamo digitalizzando a nuvole di punti
11:04e rilevando ciò che succede nel sottosuolo, ovvero su tutto quel mondo sommerso che però
11:11è determinante per, ad esempio di una banalità, distrettualizzare la perdita di un acquedotto
11:17che ci consente, pro quota, di dare una risposta a quello che è un grande problema nazionale.
11:22Voi sapete che il consumo di acqua in Italia è doppio rispetto alla media europea perché abbiamo
11:27il 42% di perdite, intervenire in maniera sistemica sulle perdite di acqua è esso stesso
11:34intervento in qualche misura utile a contrastare e a gestire. Guardate sull'acqua voglio spendere
11:39un minuto e vado a concludere la sintesi dando una morale conclusiva. Allora, secondo gli
11:46studiosi californiani che approfondiscono giornalmente gli effetti possibili del Big One, che è il
11:53grande terremoto distruttivo che aspettano da tanto tempo, speriamo non avvenga, però loro simulano
11:58che possa avvenire. Ebbene, il maggior numero di vittime che stimano gli studiosi californiani
12:04possa essere determinato da Big One non è quello di abitanti e cittadini che vengono travolti dalle
12:11macerie, ma dagli effetti della crisi idrica, perché la rottura idrica in una zona piuttosto
12:19calda e desertica come la California potrebbe produrre più morti. Da questo punto di vista,
12:26da questo insegnamento, noi abbiamo dedicato all'infrastrutturazione idrica una particolare
12:31attenzione, proprio perché l'Italia è fatta in quel modo e l'elemento acqua, non devo dirlo
12:35io, rileva in maniera assolutamente prioritaria nella vita di ogni giorno. Noi cosa abbiamo
12:41fatto? Sostanzialmente tre cose. Innanzitutto abbiamo iniziato la realizzazione di acquedotti
12:45antisismici, sono i primi in Europa, voi sapete che a Pescara del Tronto, uno dei luoghi che
12:51furono massacrati il 24 agosto, nascono proprio delle sorgenti. Pensate che nel volgere i tre
12:57minuti la portata di acqua delle sorgenti di Pescara del Tronto è passata da 700 litri
13:04d'acqua secondo a 200 litri d'acqua secondo, cioè una crisi idrica che non è solo quella
13:11che deriva dalla tropicalizzazione del clima, ma anche dal fatto che si sono mostre sorgenti
13:18rendendo tutt'altro che improbabile una crisi che abbiamo fronteggiato con i mezzi di soccorso
13:22e però questa è un'altra storia. La seconda cosa, sempre sull'ambito dell'infrastrutturazione
13:27idrica che c'entra molto con l'evento sismico, climatico e idrogeologico in genere, quella
13:34di creare dei raccordi tra gli acquedotti, cioè applicare il principio della mutualità
13:39nell'erogazione dell'acqua. Ne è venuto fuori il progetto dell'acquedotto dei Sibillini,
13:44ovvero acquedotti che rimangono autonomi e che sono interconnessi, così che in caso
13:49di crisi idrica nel maceratese si possano aprire e approvvigionare delle acque dell'ascolano
13:56e via discordando. La terza cosa, l'ho già detto, la digitalizzazione doverosa, fra l'altro
14:02non è neanche molto costosa, di tutti i nostri sistemi di sottoservizio, fra cui l'acqua
14:08che ci consente. Allora, e chiudo questo quadro che spero non sia stato troppo caotico, saluto
14:14guerrino testa e ringrazio sempre del contributo che dà anche alla struttura, se uno mi dicesse
14:21ma come siete riusciti per la parte, ora non è che tutto va bene madama la Marchesa, però
14:27abbiamo, signor Presidente, dato un verso alla ricostruzione, sapendo che poteva esprimere
14:32un valore pubblico che andava oltre anche la stessa ricostruzione dei fabbricati, modellizzando
14:36interventi. Bene, il vero tema è una questione di governance. Io sono sempre più convinto
14:42che per intervenire in maniera coordinata e preventiva bisogna avere dei dispositivi
14:49decisionali che non obbediscono ad una logica meramente gerarchica, ma che in qualche modo
14:55esprimano un valore multilevello. La nostra è un'amministrazione speciale, c'è un commissario
15:00di governo, ma ci sono le quattro regioni con cui coordiniamo, hanno anche il potere di interdizione
15:08se lo vogliono, ovvero di assenso preventivo alle nostre decisioni e 138 comuni. Questa
15:13cosa consente di programmare, di esprimere una funzione sostitutiva se c'è qualcuno
15:19che non ce la fa, che è molto, nelle ricostruzioni sapete che capita, spesso è, e di standardizzare
15:26i meccanismi superando i perimetri amministrativi, perché spesso le disgrazie non seguono i confini
15:32del titolo quinto. E quindi noi interiorizziamo la potenzialità delle regioni senza rimanere
15:39vincolati e condizionati dai limiti perimetrali e amministrativi. Quindi questo fatto della
15:45governance secondo me per l'Italia, per come è fatto, è un tema che non va delubricato
15:52solo a ci vuole il commissario, non basta il commissario, ci vogliono dei dispositivi
15:56decisionali che esprimano però questa capacità di superare la frammentazione, perché il vero
16:01tema è la frammentazione. Il PO che abbiamo fatto, spero di poter dire, con tanta determinazione
16:07rispetto al 2016 che faremo a Umberti dove nel marzo del 23 c'è stato un terremoto che
16:14riguarda anche la vostra competenza e ad Ancona il novembre 22 che sono stati terremoti proprio
16:20assegnati alla nostra competenza partendo dal presupposto che potesse essere utile trasferire
16:25le nostre indicazioni anche su quei territori più piccolini. Chiudo davvero dicendo che la
16:32crisi demografica è elemento che rende tutto più complicato per quanto riguarda i rischi
16:37idraulici, idrogeologici, perché, lo dicevo prima, ma questo è un tema fondamentale,
16:43l'abbandono di suolo può essere anche più pregiudizievole e dannoso del consumo di suolo
16:49qualche volta. E quindi da questo punto di vista, ma sotto a me, per quanto straordinario
16:54occuparmi, diciamo che il tema del neopopolamento delle aree interne dell'Italia è sicuramente
17:02che fa da sfondo anche ai lavori della vostra commissione.
17:08Grazie commissario, la sua relazione preziosa, molto dettagliata e utilissima per i lavori
17:22della nostra commissione confermano anche tutta una serie di elementi e di preoccupazioni
17:28che stanno emergendo in questi primi mesi di lavoro. In primo luogo le chiedo se possiamo
17:35acquisire agli atti, lei ci ha inviato una relazione molto dettagliata anche con una serie
17:42di allegati interessanti e quindi se ci autorizza acquisiremo agli atti della commissione e i temi
17:52che lei ci ha proposti dal punto di vista della prevenzione che poi dell'intervento successivo
17:59dimostrano dove l'eccessiva frammentazione sono uno dei problemi che dal punto di vista
18:06del Paese scontiamo nel modo peggiore. Io adesso darei la parola ai colleghi, sia a quelli collegati
18:13che a quelli presenti in aula che intendono intervenire, però voglio precisare in anticipo
18:19che le domande non dovranno essere mirate alla ricostruzione di eventi risalenti a una
18:26data anteriore al 2019 da cui appunto parte la competenza della commissione, salvo che
18:33queste non tendano ad acquisire valutazioni generali ed elementi sulle criticità del sistema
18:39complessivo a prescindere dunque dall'accertamento di eventuali responsabilità individuali per i fatti
18:46del 2016. Prima di dare la parola, so che l'onorevole Colombo ha chiesto di intervenire,
18:57io avevo due domande da fare, poi dopo il termine risponderà a tutte queste.
19:07una che sta emergendo in queste missioni che noi stiamo facendo sul territorio è quella
19:22dei piani di protezione civile nei comuni che sono sicuramente alcune volte purtroppo inesistenti,
19:31non adeguati e poi possiamo dire quasi nella totalità non comunicati, troviamo che i cittadini
19:39non conoscono poi qual è il piano di protezione civile, siamo stati addirittura a Ischia e abbiamo
19:46scoperto che i sei comuni del territorio dell'isola hanno sei piani di protezione civile differenti,
19:52quindi veramente uno rischia di scappare da un comune per trovarsi nell'altro. Quindi secondo
19:59lei i piani di protezione civile oggi riflettono le condizioni di rischio, se da parte del legislatore
20:08ci può essere un intervento diretto anche per essere ancora più prestanti sui comuni,
20:14sulla definizione, sull'aggiornamento e sulle modalità di pubblicità dei piani di prevenzione,
20:22i piani comunali di protezione civile. Poi una cosa invece che riguarda la parte successiva
20:30agli eventi è quello sulla spesa, cioè la sua esperienza, lei dove consiglierebbe di intervenire
20:40proprio per evitare questa frammentazione di sistemi, questo disallineamento tra impegni e pagamenti
20:47che poi sono il vero problema che noi riscontriamo nella fase della ricostruzione.
20:53Poi c'è l'onorevole Colombo che sicuramente voleva fare delle domande.
20:59Sì, grazie. Grazie innanzitutto al commissario Castelli per il suo intervento, sempre preciso
21:07e anche per il lavoro che sta facendo in queste regioni che veramente tanto ne hanno bisogno,
21:11anzi apprezziamo molto il suo operato, perché veramente non è semplice.
21:17Allora la mia domanda è più che altro una questione per quello che riguarda il discorso
21:22sia dello spopolamento, secondo lei che cosa si può fare anche a livello legislativo
21:30per evitare in talone regioni, soprattutto quelle con più superficie montana e culinare
21:38e il discorso dello spopolamento. Inoltre a suo parere, visto la sua esperienza anche
21:43di lunga data, secondo lei quali sono le azioni preventive di pianificazione per una consapevolezza
21:52della cittadinanza che secondo lei hanno avuto più successo? Ecco, grazie.
21:57Una curiosità mi è venuta adesso perché in questi giorni ho partecipato anche ad alcuni convegni
22:11sul tema. Lei parla giustamente di digitalizzazione che è sicuramente un… non possiamo esimerci
22:20visto i numeri e viste le condizioni. Se voi state utilizzando e immaginando di utilizzare
22:29anche gli strumenti come l'intelligenza artificiale per poter migliorare il rapporto con il territorio
22:39e con tutte le problematiche connesse. Io non ho altre domande, quindi darei la parola
22:45al commissario. Prego.
22:49Grazie, domande rilevanti e importanti. I piani di protezione civile, qui vi condivido
22:56quello che è l'esperienza anche della mia attività al tempo di sindaco perché il tema
23:01dei piani di protezione civile è soprattutto quello dell'aggiornamento perché sindaci di
23:08grande talento e di grande dinamismo all'inizio del mandato sono osseguosi di quelli che sono
23:15non solo obblighi di legge ma sono anche piani che consentono di socializzare con la comunità
23:21questo impegno. Quindi c'è una filosofia di vita e antropologia che vorrei dire che
23:27il consiglia. Il vero tema è che non vengono aggiornate e quindi da lì la desuetudine prodotta
23:32dagli anni che passano deve poter essere in qualche modo governata attraverso dei meccanismi
23:38provo a dire che devono tendere a standardizzare i contenuti dei piani e possibilmente anche
23:45in questo caso ad aggiornarli per via di progressiva verifica digitale. Cioè bisogna curare soprattutto
23:53questo aspetto perché molti piani ci sono, spesso sono il frutto del portato solipsistico
24:02del singolo comune che tende. Quindi aggiornamento e anche in questo caso interoperabilità amministrativa
24:09sono sicuramente argomenti che renderebbero quei piani non solo un adempimento formale
24:15ma qualcosa di più. Seconda considerazione, Presidente, come dire il delta fra impegno
24:22e pagamento in Italia è la storia più recente dell'Italia. Io scherzando, fino a un certo punto
24:27dico che fino al 2020, fino al Covid, veniva quasi premiato chi spendeva meno perché sappiamo
24:35che il patto di stabilità inibiva e qualificava anche come comportamento provvito il fatto
24:41di non spendere. Dopo il Covid con il PNRR abbiamo completamente invertito il regime e ci dicono
24:47spendete subito e spendete in fretta. È evidente che quando, carissima rivista, è evidente che
24:54quando una macchina la lasci stare, come dire, in garage per troppi anni è difficile riprendere.
24:59Quindi da quel punto di vista, nel caso di specie, della ricostruzione degli eventi sicuramente
25:05è utile per evitare i cigni neri, ovvero gli imprevisti che a un certo momento si alzano
25:11in volo e bloccano processi di esperienza in itidere, sicuramente è curare con attenzione
25:16quelle fasi preliminari, ovvero verifica di microzonazione sismica, verifica sugli aree
25:22alinfane, sulle faglie, ecco questo è un contenuto che devo dire la legge 40 del 25 sulle ricostruzioni
25:29ha fatto proprio, cioè considerare indefettibili e preliminari alcune azioni che fanno da sfondo
25:36la pianificazione, in assenza delle quali il rischio che si debba interrompere una spesa
25:41che magari è già stata istruita è piuttosto alto. Per il resto sappiamo che sono temi
25:48che ci porterebbero lontani perché da Cassese in poi, di studio in parecchio, diciamo così
25:54è necessario che comunque si crei un, questo mi sento di poterlo dire, un quadrante normativo
26:02in cui la decisione pubblica possa essere una decisione non rischiosa, ovvero io scherzando
26:11quando facevo il sindaco dicevo che i pubblici funzionali si dividono fra chi firma e chi
26:16ferma, allora fra chi firma e chi ferma c'è uno spazio, è quello della norma nitida di
26:22un indirizzo politico che deve creare lo sfondo per una decisione operativa, ma siamo nell'ambito
26:27più degli indirizzi astratti che non del contributo del commissario. Sullo spopolamento
26:33onorevole Colombo, questo è il tema, anche questo è il tema dei temi, noi stiamo facendo
26:38una cosa, allora noi abbiamo elaborato una strategia che si chiama Next Appennino proprio
26:43per favorire il neopopolamento degli Appennini, abbiamo applicato il primo principio che è
26:48quello caro Abbe Arzotto che nell'82 con una buona difesa ci ha fatto vincere anche i mondiali,
26:54ovvero innanzitutto contenere l'emorragia, ovvero i fenomeni di distacco e di secessione
27:01dei giovani che tendenzialmente vorremmo riuscire, non dico a convincere perché non c'è niente
27:06di pedagogico in quello che facciamo, a persuadere del fatto che negli Appennini è possibile vivere
27:12perché non siamo esattamente nel Nepal o nel Nanga Parbat, siamo in ambienti in cui ci devono
27:18essere i servizi e questo è il tema della SNAI, però non bastano i servizi perché ci devono
27:23essere condizioni di vita e di guadagno che siano corrispondenti alle aspirazioni di un
27:28giovane del 2026, anche lì abbiamo puntato molto sulla digitalizzazione perché ciò che
27:35la geografia impedisce onorevole può essere favorito dalla trasformazione digitale ed è
27:41possibile operare nel mondo anche partendo da un piccolo paesino della Marsica piuttosto che
27:47della Sabina o del Maceratese. Strade, superamento e isolamento perché per vivere ad Ascoli è
27:55bene non considerare un'avventura doversi recare a Milano e quindi anche da questo punto di vista
28:00credo che il commissario Soccodato ne abbia parlato in un'audizione con voi, abbiamo fatto
28:06un grossissimo piano di riconnessione e di cucitura del centro Italia rispetto al resto
28:11dell'Italia e poi le imprese perché il lavoro e le condizioni di poter avere un buon guadagno
28:19è la precondizione e devo dire che è possibile fare manifattura, fare impresa, fare crescita
28:26e creare valore economico anche in ambienti che ripeto non sono solo impervi perché sono
28:33una piccola parte, sono impervi ma sono ambienti dove riconciliandosi con la qualità della vita,
28:40cosa che dopo il Covid è capitata parecchie, è possibile redistribuire ciò che resta
28:46della popolazione italiana in una maniera più... Presidente, siamo vissuti in un'epoca
28:51in cui sembrava che il destino dell'umanità fossero le grandi colurbazioni urbane, le grandi
28:56densità, la densità come destino e che tutto il resto fosse svantaggiato, non è esattamente
29:02così, secondo me c'è un lavoro antropologico da fare però perché dietro le crisi demografiche
29:09ci sono sì i pochi esili nido, i sostegni che non sono ancora sufficienti, non stanno
29:15per essere, spero di poter dire, però anche c'è una decisione di vita e lì è difficile
29:20interferire. L'Istat sostiene che il desiderio di genitorialità è massimo fino alla maturità,
29:29superata la maturità i ragazzi perdono la voglia di essere genitori perché è come se
29:33nel debutto della società ci siano fattori che allontanano da quel pizzico di eroismo
29:40che si chiama Voglio diventare genitori, ma questo è l'argomento su cui io e lei Presidente,
29:46è un'altra commissione probabilmente che se ne deve occupare. Concludo dicendo che io,
29:52sempre per quanto riguarda i temi della prevenzione, ritengo molto fruttuoso e positivo l'impegno
29:58che alcune organizzazioni di protezione civile, l'ingv, fanno e sviluppano per quanto riguarda
30:06proprio l'educazione, l'alfabetizzazione. Se abiti in Italia e sei in italiano, di prima
30:11o seconda generazione non importa, devi sapere che è una nazione fragile, che il terremoto
30:17ci può essere e che ci sarà ancora e che è inutile portarti dietro il cornetto rosso
30:20perché così sarà e così come i fenomeni gravitativi sono i due terzi, l'abbiamo detto,
30:26di quello che accade. Quindi nell'educazione deve esserci proprio una familiarità con quelli
30:31che sono i comportamenti che non sono solo individuali, ma anche della scelta della casa
30:36in cui vivere, che sarebbe utile e necessario ad esempio non munire di formità edilizie
30:42perché sappiamo che spese volentieri sono propedeuti che ha. Chiudo dicendo sull'intelligenza
30:48artificiale, proprio recentemente ci siamo esposti nella serie di verifiche che riguarderanno
30:55due temi. Uno, ci tengo moltissimo, è la digitalizzazione dei cantieri in funzione
31:01antinfortunistica. Elaborare con l'intelligenza artificiale sistemi di alert che prescrivono
31:07e sanzionano, sanzionano nel senso con un BIP. Il lavoratore che sta adottando un comportamento
31:13imprudente è esattamente la frontiera che stiamo affrontando. Noi stiamo digitalizzando
31:18i cantieri, verificando con il badge digitale le presenze e le consistenze di maestranze
31:23in una funzione anti infiltrazioni, per la regolarità del lavoro. In più stiamo traducendo
31:31in pratiche operative questo meccanismo di alert che nella digitalizzazione può trovare
31:37un ulteriormente. È come se lei facendo una cosa che è imprudente, anche se lei ancora
31:46non l'ha fatta, c'è un meccanismo di alert che induce il lavoratore, che spesso è straniero,
31:55che non conosce il manuale delle pratiche, di arrestarsi rispetto ad una, come dire, un'atteggiata.
32:01La seconda applicazione, la stiamo testando ora, è quella di verificare l'appropriatezza
32:09proprio delle pratiche procedimentali. È un primo tentativo di capire fin dove l'intelligenza
32:14artificiale, forse che l'uomo insostituibile, può darci una mano nel monitoraggio delle pratiche
32:21e dei procedimenti amministrativi. Insomma, sono tentativi che però mettiamo a fattore comune
32:28sapendo che possono essere produttivi.
32:35Grazie Commissario Castelli. C'è l'Onorevole Colombo che vuole fare un'altra domanda
32:41e anche l'Onorevole D'Alfonso. Quindi diamo la parola prima all'Onorevole Colombo.
32:46Grazie, no, velocissimo. Volevo ritornare sempre sul discorso dello spopolamento
32:53perché nelle Marche c'è stato, appunto, sotto questo aspetto, il voler cercare di riportare,
33:01comunque di non far andare via le persone da queste zone. È stato molto importante.
33:08Se mi confermo, appunto, l'incremento del 6,4% delle persone anche occupate in queste zone
33:18che la crescita è in linea con il 6,6% che è la crescita appunto nazionale, diciamo.
33:27Quindi lei consiglierebbe anche ad altre regioni, diciamo, di attuare questa strategia
33:33che lei come Commissario ha portato avanti anche unitamente all'azione di governo,
33:38ad esempio incentivando i cammini, se ci vuol dire qualcosa di più su questo. Grazie.
33:42Sì, io...
33:44Aspetta, facciamo anche l'Onorevole D'Alfonso.
33:49Presidente, grazie.
33:53Io che ho conosciuto anche la bravura di Severino, so comporre tecnè e volontà degli uomini.
34:00Oggi la tecnica non è stata generosa.
34:03La tecnica, la tecnologia.
34:05Però siccome la tecnologia, quando non è generosa, non è ostativa,
34:10rallenta soltanto i processi, sono arrivato in ritardo per questa ragione,
34:14nonostante l'importanza che io conferisco all'audizione di Castelli.
34:20Presidente, grazie per questa opportunità.
34:22Ringrazio anche Castelli per due ragioni.
34:25Primo, perché porta con sé l'esperienza del sindaco.
34:28In Germania è obbligatorio fare il sindaco per poi fare altro.
34:32e nello statuto dei partiti, che vale di più rispetto alla forza obbligatoria della legge.
34:42Pongo questa domanda sapendo che ormai Castelli, diciamo, è risalente in questo ruolo
34:48e non è venuto da lontano per farsi carico di questo ruolo.
34:53Noi stiamo ricostruendo, ricostruiamo le case, le mura sono anche i migliori di quelle precedenti.
35:05Io conosco bene naturalmente il caso dell'Aquila, a volte ho la percezione che voglia competere con la bellezza
35:13messa insieme di Lecce e di Firenze.
35:15Per quanto le mura stanno venendo bene con ogni sorta di accortezza, i materiali è come se volessero parlare,
35:26che sono più resistenti di quelli di prima.
35:29C'è però un tema, la quantità di vita, che non riesce a tornare.
35:35Noi abbiamo un problema anche in Valtopina, in Umbria, dove le case sono tutte rifatte,
35:42però la distinzione tra la città e il cimitero non è nella quantità di edificazione recuperata,
35:49ma nella quantità di vita che è tornata.
35:51La città è città se c'è la vita, il cimitero è cimitero se la vita è passata.
35:57Per fare in modo che torni la vita noi dobbiamo immaginare anche
36:01una ulteriore appropriatezza di risorse per finanziare l'intrapresa economica.
36:07Per dirla, come mi piace dirla, da amministratore ad amministratore,
36:15noi dovremmo fare in modo che dentro l'ufficio della ricostruzione ci sia anche un po' di ministero dell'impresa.
36:23Io mi ricordo una stagione estetica dell'Italia nella quale si riteneva che
36:27decentrare l'autority dei trasporti significava fare decentramento.
36:33Noi dovremmo invece collocare le competenze, riarticolarle per fare in modo che le competenze
36:41producano politiche e misure.
36:44Io chiedo a Castelli, alla luce anche del fatto che ho seguito tutte le iniziative di Magna Carta
36:51e di Derita per fare in modo che nascesse un progetto che riportasse la vita sugli appennini,
36:57che sono una naturale infrastruttura voluta da Dio,
37:00quanta domanda di sostegno per l'intrapresa economica lei ha ricevuto
37:06e quanta domanda di semplificazione amministrativa lei ha ricevuto.
37:12Tra Abbateggio e Casoli, tra Abbateggio e Ascoli Piceno,
37:17non ci possono essere le stesse altezze per lo svolgimento delle attività commerciali.
37:23Abbateggio è il primo comune, non solo alfabetico, della provincia di Pescara,
37:28è anche il più piccolo, ma anche il più bello, dove l'altezza del bar,
37:33che fa difficoltà a funzionare tutti e 12 mesi, è la stessa della città di Pescara.
37:39Noi dovremmo organizzare anche una flessibilità di misure per quanto riguarda la conduzione delle attività.
37:47Semplificazione è anche una risorsa, Presidente, concludo.
37:51Semplificare significa anche dare risorse.
37:54La risorsa non è soltanto il denaro, la risorsa è anche l'idea e la facilità con la quale si consente la vita.
38:01Non è possibile che tra Pescara, Ascoli e Abbateggio le regole siano le stesse.
38:06Evitiamo che siano i misuratori dei filetti di carota che stanno a Bruxelles
38:11che ci dicano campo libero per fare la semplificazione.
38:15Facciamolo noi come testimoni di democrazia dei territori.
38:18Ultima annotazione, qui parlo all'ex sindaco, adesso commissario.
38:23I bonus di una vecchia stagione portano con sé però dei cascami nel tempo nuovo.
38:30Ci sono case che sono state cantierate con i bonus consentiti da legislazione pro ricostruzione del terremoto
38:40che hanno bisogno ancora di 4 o 6 mesi.
38:42So che circolano degli emendamenti sulla legge di bilancio, la prego di farsi carico dell'istruttoria.
38:50L'istruttoria su quegli emendamenti non si può fare con lo sbadiglio di via 20 settembre.
38:56Io penso, una volta concludo, quando si facevano le domande all'INAIL per l'invalidità
39:02gli agricoltori abruzzesi erano convinti che le prime domande si esaminassero con il merito
39:08della valutazione sanitaria, quelle che arrivavano dopo con la distrazione.
39:13Io non vorrei che a volte sugli emendamenti si faccia la stessa cosa.
39:16Tant'è che c'è anche questo istituto curiosissimo delle segnalazioni.
39:21E' curiosissimo, io sono un attento lettore delle parole, penso che le parole siano le potenze
39:29di cui non disponiamo nei fatti e allora ci aiutiamo con le parole.
39:34Noi dobbiamo evitare che l'emendamento che consente 4 mesi in più per completare quei cantieri
39:39vengano istruiti con il patibolo del tempo finale delle istruttorie del MEF.
39:49Avremmo bisogno di tutta l'intelligenza della perrotta, con tutte le parole giuste di Castelli
39:54per fare in modo che si capisca che cosa portano con sé quegli emendamenti.
39:58Ce ne sono molti nel Lazio, il questore deputato lo sa, ce ne sono nelle Marche, c'è qualcuno
40:06anche in Abruzzo e sarebbe un peccato se finisse sotto la mannaia di una lettura distrattista.
40:13Per cui ho voluto superare anche l'impedimento della tecnica per porre queste domande e rappresentare
40:19queste sollecitazioni.
40:20Grazie Commissario.
40:21C'è l'onorevole Mazzetti.
40:26Bene, grazie Presidente e grazie al Commissario per questa relazione che ho letto, mi dispiace
40:34adesso arrivata tardi ma ho avuto un problema tecnico, ma ho letto la relazione e conosco
40:38bene l'operato che lei sta facendo da quando è Commissario e di come è cambiata e semplificata
40:45tutta la struttura commissariale anche grazie al decreto che è stato approvato qualche mese
40:54fa alla Camera per la ricostruzione che è un segnale importante di semplificazione ma
41:00non solo.
41:02Molte cose sono state fatte, mi riprendo anche da quanto ha detto dal collega che mi ha
41:06proceduto, sicuramente la ricostruzione dell'edificio come struttura è importante, ce ne
41:13sono state fatte già diverse, volevo capire perché questa la rigenerazione io la intendo
41:19non soltanto urbanistica o architettonica ma anche sociale, economica e energetica, ecco
41:26volevo capire la parte sociale, economica e energetica degli abitati, non dell'abitazione
41:32ma degli abitati, a che punto era proprio per ovviare allo spopolamento di queste aree
41:38e l'altro tema è fondamentale per far tornare le persone, mentre molto spesso si fa il ragionamento
41:46all'inverso, cioè se sono previsti piani infrastrutturali strategici di collegamento
41:53dai grandi centri a questi borghi più interni perché se non si fa questo si può ricostruire
42:01le più belle case del mondo, scuole, asili, quello che si vuole ma se non c'è un'interazione
42:06veloce nel tempo conglo che oggi la modernità ci impone sarà molto difficile di creare
42:13gli abitati. Poi volevo capire per quanto riguarda il PNRR, al di là delle infrastrutture edilizie
42:22soprattutto pubbliche che naturalmente saranno fatte, volevo capire se il PNRR è stato utile
42:28per portare avanti dei progetti non tanto degli edifici ma di concentrazione abitativa,
42:35commerciale, industriale ma anche e soprattutto di digitalizzazione e informatizzazione
42:42perché in queste zone, ahimè come un po' in tutto l'Appennino, è sì un problema avere le strade, le ferrovie
42:48ma in molti casi ancora non abbiamo il collegamento internet per cui se si vuole creare una comunità
42:54sicuramente questo e il PNRR mi sembra avesse diversi fondi per andare in questa direzione.
43:01E per quanto riguarda tutto il tema legato alle infrastrutture io credo che se non è previsto
43:09capisco sono costi molto importanti, di fare un piano infrastrutturale di collegamenti per accedere a queste zone
43:18e sono certa che se si raggiunge una città importante, anche provinciale ma non solo, in tempi di 30 minuti
43:27molto probabilmente si può anche alleggerire tutto quello che è l'emergenza abitativa perché manca le case
43:35nei centri urbani e poterlo dislocare in altri posti ma ci vuole le condizioni e le infrastrutture
43:41sono solamente le prime. L'altro tema che li pongo, noi abbiamo già iniziato con il Presidente
43:47e i membri della Commissione a fare missione sui vari territori che sono stati oggetto di rischi
43:54idrogeologici, che sia alluvioni, frane, terremoti eccetera, la parte degli stori è fondamentale
44:05ma quello che abbiamo percepito in modo chiaro e lampante da tutti, il problema più grosso
44:10anche qui è la burocrazia e la stratificazione delle norme ma soprattutto delle competenze.
44:18Allora con il Presidente abbiamo detto più volte e condivido in pieno che è necessario oggi
44:24avere un testo unico per quanto riguarda la gestione del territorio in caso di calamità naturale.
44:30Ecco, volevo capire da lei se secondo lei è opportuno ma sicuramente se c'è anche
44:37la volontà di portare avanti, io credo di essere uno strumento, un testo unico sul
44:43fattispecie del codice appalti basato sui principi che la politica naturalmente deve dare
44:50ma con un reglamento che deve essere univoco su tutto il territorio nazionale più anche in
44:55prevenzione che poi solo in emergenza. Grazie.
45:01Grazie colleghi, do la parola al Commissario Castelli per la replica.
45:07L'On. Paolo, abbiamo pochi minuti, il Commissario conosce i tempi.
45:18Grazie.
45:19Questa era la contingenza tecnologica perché cercavo di decifrare quale fosse stato l'impiccio.
45:25Alfonso è sempre...
45:27No, per il mio caso è una piattaforma digitale ma siccome...
45:31Ah, non era la torre di controllo della collega.
45:34Uno è sempre puntuale, io dietro ci sia...
45:36La parola direttrice, la dottoressa Rai mi ha incoraggiato e ho seguito tutto attraverso
45:44il sistema televisivo interno. E poi mi sono scatenato con sull'attività.
45:50Il mondo è connesso con noi.
45:52Beh, perché non sento di dire, Presidente, interventi di grande qualità, devo dire che
45:56spero di poter, come dire, non riorganizzare, comunque prendere come spunto per poter tornare
46:05su alcuni aspetti. Cercherò di andare in maniera così sincopata sulla semplificazione,
46:11il tema dei temi che evidentemente nel nostro caso, ma eravamo in una condizione di emergenza,
46:17abbiamo via via affrontato attraverso il ricorso significativo e adderoghe che tuttavia
46:24non hanno visto il Commissario Legibus Solutus.
46:28No, perché il nostro sistema ha di un ampio potere di deroga, ma anche di un sistema di
46:34fitte e di controlli che ci fa essere, ad esempio, soggetti all'alta vigilanza dell'ANAC,
46:40ma tuttavia abbiamo cercato, e oltre che al controllo preventivo della Corte dei Conti,
46:46io personalmente non sono mai stato contrario ai controlli preventivi della Corte dei Conti,
46:50perché anzi salvaguardano e consentono all'amministratore di poter operare senza l'ansia
46:56da prestazione che può essere in qualche minuto ora generata anche dalla difficoltà
47:01e dal carattere emergenziale del lavoro d'affare.
47:04Quindi un sistema in cui, Oremone Mazzetti, questo esercizio di deroga possa però trovare
47:11un contrapunto in un sistema di controlli e verifiche intelligenti è una delle soluzioni
47:17che abbiamo messo in campo. Le dico per dire, tra i molti esempi, cosa abbiamo fatto quando
47:22c'è stato un nuovo codice degli appalti, lei si immagina, 2 miliardi e 200 milioni
47:27di affidamenti in corso, nuovo codice degli appalti. Ecco, noi abbiamo nel caso di specie,
47:32trovando, devo dire anche al Presidente Busia, un interlocutore molto attenta, elaborato
47:37degli atti tipo che, ove utilizzati, dispensavano la stessa ANAC dall'obbligo di controllo
47:46puntuale atto per atto su tutte le determini che peraltro sono rimesse dal loro controllo.
47:53Quindi se noi riuscissimo a sposare una possibilità, una facoltà di deroga, che certamente ora
47:59parliamo di eventi catastrofali, con un sistema che però sia di garanzia per il cittadino
48:06e il processo della pubblica amministrazione, avremmo trovato probabilmente una soluzione.
48:12Poi il tema della semplificazione, lo ricordavo prima, è tema che attiene anche alla qualità
48:17e alla disponibilità dell'operatore amministrativo, perché l'elemento interpretativo può essere
48:24legittimamente e convenientemente confinato nel possibile, senza che determini il blocco
48:30in quanto tale. Però è evidente che la capacità attuativa della decisione pubblica dipende
48:36da tante cose. Nel caso di specie abbiamo affrontato il tema enorme della ricostruzione, cercando
48:41di mettere insieme, la deroga, l'affidamento diretto, il superamento della soglia comunitaria
48:48ha però un sistema che consentiva una garanzia di legittimità comunque spiccata e significativa.
48:58Seconda cosa, veniva ripetutamente evocato il tema rispetto al rilancio delle aree interne
49:04in genere fossero state interessate a terremoti e eventi estremi della componente economica
49:11e sociale. È proprio così. Io credo che Fabrizio Barca abbia compiuto un errore quanto tanti
49:17anni fa sia limitato a incardinare l'elemento del rilancio delle aree interne ai soli elementi
49:24di servizio pubblico, che sono decisivi, imprescindibili, ma sono condizioni necessarie
49:29ma non sufficienti per la riantropizzazione delle aree interne. L'elemento economia,
49:35l'elemento rilancio e anche sfida e stimolo alle imprese delle aree interne è un tema praticato,
49:46non solo auspicabile. Io sono stato un medio, dovevo esserci, mi sono collegato, penso che ci fosse
49:51anche l'onorevole D'Alfonso, ha scompito dove una importantissima industria farmaceutica
49:57con i fondi del contratto di sviluppo alimentato dalla nostra strategia della struttura commissariale
50:03ha rilanciato stabilimenti che fanno dell'innovazione, una cifra importantissima, al pari di altri
50:09contratti di sviluppo che abbiamo voluto sostenere. Ecco, nel nostro programma di intervento, l'abbiamo
50:16chiamato Next Appennino, una parte fondamentale è stata dedicata proprio al rafforzamento
50:22dell'alimento economico, tant'è vero che all'interno sia della struttura commissariale
50:27che degli uffici speciali per la ricostruzione ormai compaiono stabilmente figure dedicate
50:33proprio allo sviluppo che diventa importante quanto l'azione che dirigiamo verso gli stessi
50:40fabbricati. Noi abbiamo anzi elaborato modelli di contratto di sviluppo medi che non esistevano
50:47ancora nell'ordinamento italiano fino a qualche anno fa, sono i contratti di sviluppo fra
50:52un milione e mezzo e venti milioni di importo, di investimento che anche per invitare anche
50:59la tecnostruttura che noi abbiamo come partner ha reso possibile la modellizzazione di intervento
51:07possibile, ecco perché spesso e volentieri capita che nei momenti estremi l'ingegno possa
51:13essere raffinato e consentire anche proposte e indicazioni che possono essere utili in senso
51:21più generale. Certo è onorevole d'Alfonso che il tema rilancio economico diventa fondamentale,
51:28tant'è vero che proprio sulla nostra stimolo di questo genere nella legge 40 sulle ricostruzioni
51:33è stato definito un articolo proprio finalizzato a mettere insieme ricostruzione ma anche comunità,
51:41rilancio, legami, sociale, questo è sicuramente un aspetto che io condivido in maniera assolutamente
51:50convinta esattamente come condivido quello che veniva detto all'orevole Pazzetti per quanto
51:55riguarda le ricognizioni, le ricuciture. Noi abbiamo alimentato un piano, un programma
52:03che si chiama Revita proprio per garantire la fuoriuscita e l'isolamento dell'Apennino
52:08centrale, è il sistema per le montagne delle Marche che da Fabriano arriva fino ad Ascoli
52:15Piceno che si connette verso il Terramano e l'Aqui, là verso l'Amatriciano e Roma lungo
52:21la salaria e verso Spoleto e Acquasparte e via via il Tirreno caro all'orevole proprio
52:28in maniera tale che il centro Italia possa uscire dall'asfissia di un isolamento che spesso
52:35e volentieri rende più problematico attraversare quei luoghi che non la Salerno reggio Calabria,
52:41questo è notoriamente un elemento che, e anche in questo faccio l'osservazione che mi veniva
52:48proprio stimolata dall'orevole Mazzetti, abbiamo usato una metodica che mi conferma
52:56la convinzione che è un tema assolutamente necessario per affrontare queste questioni
53:02è il tema della governance, una governance multilevello in cui l'approccio verso via
53:0820 settembre che deve curare il commissario si rende frammisto e cura sinergie con il livello
53:15territoriale, regionale e comunale, cioè una delle risposte alla complessità è proprio
53:21questa capacità di leale collaborazione articolata su più livelli di governo che funziona se solo
53:27si interpreta ciò che è necessario come obiettivo comune. Esco dalla metafora e arrivo
53:33alle strade per dire che noi non abbiamo avuto il PNR, abbiamo avuto il fondo complementare
53:38il PNR, Sisma, fondi e risorse domestiche, noi abbiamo usato i fondi del fondo complementare
53:45per fare le progettazioni, poi con le progettazioni siamo andati al Mimit e abbiamo ottenuto dei
53:51primi stralci, poi sulla base dell'avanzo e l'avvento dei lavori siamo andati al Mimit,
53:55abbiamo chiesto il FOI, abbiamo avuto altre risorse, insomma per farne la breve abbiamo curato
54:00la messa a terra di quasi un miliardo e 800 milioni di nuove strade, secondo quel quadrante
54:06che prima descrivevo, che ancora necessita di essere irrobustito ma che è il portato
54:12di un lavoro di squadra che non è solo un'espressione morale, che non è solo un invito all'ambrassonno,
54:19ma è prassi operativa. Io torno a dire che i temi delle aree interne si possono affrontare
54:24e risolvere con governance multilivello che superino anche, lo dicevo prima, i limiti
54:30dei confini territoriali, perché non sempre il perimetro amministrativo delle regioni e
54:35delle province è buon consigliere per interventi che sono necessariamente di area vasta e vastissima
54:42e con lo stesso approccio sto cercando di affrontare un tema che mi preoccupa non poco,
54:48che è stato evocato dall'orevole D'Alfonso, ma che sicuramente conosce molto bene anche l'orevole
54:54mazzetta e l'orevole Colombo, quello delle code degli incentivi fiscali. Stiamo affrontando
55:00il tema, come è noto nella proposta di legge di bilancio esiste una proroga, è una proroga
55:08che tuttavia non prevede l'utilizzabilità dello sconto in fattura della cessione di credito
55:14imposta, ma solo di trazione fiscale. Stiamo cercando di operare in una logica, come dire,
55:20anche di tempestività nel confronto per far sì che si possa governare un tema che ci
55:27opprime da qualche mese, perché in realtà, pensi, abbiamo fatto proprio un'azione scrupolosa
55:33di censimento di quanto incentivo fiscale sia presente nelle code del vecchio 110 per le
55:41pratiche iniziate prima del 30 marzo 2024, quindi tutte quelle prima, il DL 39 del 2024
55:49che ho creato con la cesura, sono 5 mila per incentivi che si avvicinano a un miliardo
55:56e 300 milioni. La dimensione è tale per cui stiamo cercando con ragionevolezza, ma
56:07anche con scrupolo, di trovare una soluzione, sono in corso questa interlocuzione e devo dire
56:14che tutte le latitudini politiche si dimostrano quese nel produrre il risultato che in ogni
56:20caso deve essere gestito, perché non ci possiamo consentire che si possano interrompere
56:28lavorazioni importanti che sono state chiaramente in qualche misura condizionate dall'incentivo
56:35fiscale. L'incentivo fiscale è sostanza particolare da gestire, lo sappiamo, noi l'abbiamo
56:43sempre concepito come lo strumento per evitare gli accolli dopo che il caro lavorazioni,
56:50l'esplosione dell'inflazione aveva determinato, spesso e volentieri l'ideguatezza e il contributo
56:56parametrico, stiamo cercando, come diceva Denauer, so che lei le citazioni le ame, di avvicinare
57:03il possibile al desiderabile e quindi in questo percorso siamo convinti di poter confidare
57:08anche sull'apporto e il sostegno di tutte le forze politiche.
57:14Grazie Commissario Castelli che ha confermato l'importanza e la sua profonda esperienza
57:22nella materia e quindi riteniamo preziosa e utilissima per il lavoro della nostra Commissione
57:27e la sua audizione. La ringraziamo e dichiariamo conclusa l'audizione. Grazie.
57:32Grazie.
57:33Grazie.
57:34Grazie.
57:35Grazie.
57:36Grazie.
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