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https://www.pupia.tv - Roma - Audizione Fabbri, sindaco Ferrara
Alle ore 14, presso l'Aula del VI piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall’anno 2019 ha svolto l'audizione di Alan Fabbri, sindaco di Ferrara e delegato Anci per la Protezione civile. (24.09.25)

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Trascrizione
00:00Buongiorno a tutti, avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna, se non vi sono obiezioni,
00:11sarà assicurata anche tramite l'impianto audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione in diretta
00:16sulla web tv della Camera dei Deputati. L'ordine del giorno reca lo svolgimento dell'audizione
00:24di Alan Fabri, sindaco di Ferrara e delegato Anci per la protezione civile, che saluto e ringrazio
00:32vivamente per aver accolto l'invito della nostra commissione. Saluto anche i suoi accompagnatori,
00:39la dottoressa Laura Albani, responsabile del Dipartimento Anci e Michele Lecci, portavoce del sindaco.
00:48Ricordo ai colleghi che l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha un delegato specifico
00:56per le questioni relative alla protezione civile e al dissesso idrogeologico. Questa figura e
01:01l'insieme delle attività svolte dal Lanci in questo ambito mirano a supportare i comuni
01:08nella gestione e prevenzione di eventi come frane e alluvioni. L'Anci promuove trasparenza,
01:17programmazione e investimenti locali per far fronte a queste criticità, collaborando
01:23con le istituzioni per trovare soluzioni attraverso la promozione di politiche e di semplificazione
01:28normativa, la richiesta di maggiore trasparenza e programmazione degli interventi e il coinvolgimento
01:33attivo delle amministrazioni locali nella definizione e attuazione dei piani di contrasto.
01:39Sindaco, noi siamo certi che saprete fornirci molte informazioni utili per i lavori della
01:46nostra Commissione e le do quindi la parole chiedendo fin d'ora ai colleghi presenti e
01:53anche ai colleghi che vedo collegati da remoto di far pervenire alla Presidenza le eventuali
01:59richieste di intervento.
02:03Grazie Presidente, grazie a tutti i commissari e grazie ovviamente dell'invito che come Anci
02:10ci vede partecipi. Porto anche i saluti del Presidente nazionale, il Sindaco di Napoli
02:15Manfredi e ho riassunto in un piccolo testo che adesso vado a leggere, ovviamente con il
02:21coinvolgimento dei vari comuni e delle varie anche Anci nazionali sulle esigenze che abbiamo,
02:30abbiamo avuto e credo che avremo ancora per un po', però ringraziamo della sensibilità
02:35e dell'ascolto anche per quello che riguarda un tema importante che si confonde molto spesso
02:40con un altro tema che è quello della responsabilità sia degli enti locali per quello che riguarda
02:44i comuni, le province, le regioni e quello che potrà fare ovviamente anche lo Stato centrale.
02:49Il rischio idrogeologico e sismico, la prevenzione, la gestione delle emergenze e la ricostruzione
02:56sono elementi strutturali della nostra quotidianità, connesse alla fragilità del territorio del
03:01nostro Paese e ai rischi naturali cui è esposto, basta guardare anche i telegiornali di ieri
03:06sera, aggravati negli effetti che producono gli eventi meteorici sempre più frequenti
03:10e sempre più intensi. I dati e le audizioni già svolte in questa Commissione confermano
03:15questo quadro e i sindaci ogni giorno constatano ciò sui propri territori, dove si trovano
03:22a dover far fronte alle conseguenze degli eventi calamitosi e dare risposte alle comunità
03:26locali. In questo ambito sono di assoluto interesse le audizioni già svolte in questa
03:31Commissione, in cui è emersa con chiarezza la complessità della materia e la necessità
03:36di un approccio sistemico che superi la frammentarietà e la sovrapposizione delle competenze e la logica
03:42emergenziale che caratterizza la programmazione degli interventi. Il quadro relativo alla
03:47vulnerabilità del territorio italiano è noto. Oltre il 90% dei comuni è esposto a
03:54rischio idrogeologico. Il 18,4% del territorio nazionale è classificato ad alta pericolosità.
04:00Più di 7 milioni di cittadini vivono in aree a rischio alluvione, 1.300.000 in aree a rischio
04:06frana. Dal 1998 oggi si sono spesi oltre 20 miliardi per riparare i danni del dissesto
04:12a fronte di soli 5,6 miliardi investiti in prevenzione. Dal 2019 sono stati deliberati
04:19oltre 100 stati di emergenza. Non si tratta più quindi di episodi eccezionali, ma di una
04:25condizione permanente che richiede un cambio di paradigma, come diversi auditi hanno già
04:29sottolineato, passando da una gestione emergenziale a una politica ordinaria di prevenzione e manutenzione
04:35programmata. Le testimonianze raccolte hanno confermato che nelle ore dell'emergenza e negli
04:40anni della ricostruzione il punto di riferimento per i cittadini sono i sindaci. È un ruolo
04:45che viene da loro assunto con senso di responsabilità, ma che comporta oneri amministrativi e decisioni
04:51enormi. Non è questa la sede per approfondire nel dettaglio il complesso quadro relativo alla
04:56gestione dell'emergenza in ambito locale, quanto quello connesso alle attività di prevenzione
05:01strutturale e non strutturale e alla fase di ricostruzione post-evento. Io purtroppo ho avuto
05:05anche la sfortuna di beccarmi un terremoto durante la mia carriera di sindaco in un altro
05:11comune che non era Ferrara. La relazione Casitalia-2023, cui anche Anci ha contribuito, ha evidenziato
05:18le diverse criticità del sistema ormai assodate, tra le quali innanzitutto la non coincidenza
05:23tra le amministrazioni coinvolte nella gestione della realizzazione degli interventi di difesa
05:27del suolo e quelle titolari di risorse finanziarie, che determinano in molti casi un coordinamento
05:32poco efficace, oltre all'esclusione delle amministrazioni locali dalla fase di programmazione.
05:37La relazione evidenzia una serie di elementi di criticità che ostacolano l'attuazione degli
05:42interventi per la difesa del territorio dal pericolo di frane all'uvione di sesto idrogeologico,
05:47in parte già anticipati dalle recenti precedenti indagini condotte dalla Corte dei Conti, che
05:52riteniamo sia necessario affrontare in maniera ordinata insieme alle amministrazioni a diversi
05:56livelli coinvolte al fine di individuare possibili percorsi condivisi. Da tempo Anci reclama
06:01un intervento coerente di riordino, atto a superare l'attuale impostazione basata sulla
06:06programmazione di urgenza e sulla gestione commissariale, chiedendo di supportare i comune,
06:11specie più piccoli, ove delegati all'attuazione degli interventi con unità di progettazione,
06:16per permettere loro di svolgere la funzione di soggetto attuatore con le professionalità
06:21ovviamente adeguate. Altro ambito di intervento prioritario è la razionalizzazione dei sistemi
06:26di monitoraggio degli interventi e dei relativi adempimenti posti a carico dei diversi soggetti
06:31per evitare inutili carichi amministrativi. In merito al caricamento dei dati sulle piattaforme,
06:36attività di monitoraggio e rendicontazione, andrà completata accelermente la razionalizzazione
06:41delle diverse piattaforme di monitoraggio degli interventi e dei relativi adempimenti
06:45posti a carico di diversi soggetti. Riteniamo sia anche necessario intervenire da subito,
06:51anche per facilitare costante attività di manutenzione del territorio, programmando le
06:56attività in modo coerente anche questa tipologia di interventi, semplificando le procedure
07:01stante i sovrapporsi di competenze, che determina, e questo lo sottolineiamo, incertezza su compiti
07:07e funzioni e impossibilità di agire. Vedi il caso delle sovrapposizioni delle competenze
07:12per l'autorizzazione degli interventi di polizia in alveo, che è un caso abbastanza frequente.
07:18Premio in questo contesto un richiamo all'importante strumento dei contratti di fiume, definiti
07:24nell'articolo 68 bis codice dell'ambiente, quali strumenti volontari di programmazione
07:29negoziata e partecipata, che uniscono soggetti pubblici e privati per la gestione integrata
07:34e la riqualificazione dei bacini idografici. Per l'attuazione degli interventi individuati
07:40nei programmi di azione dei contratti di fiume, che si inseriscono all'interno della planificazione
07:44territoriale di emergenza a diversi livelli, occorre che sia chiarito anche in via legislativa
07:49che è possibile ricorrere ai finanziamenti previsti dai programmi per la difesa del suolo
07:54di cui è il successivo articolo 69, anche quali strumenti per la prevenzione del rischio.
07:59E noi in Romagna, da questo punto di vista, ne sappiamo qualcosa.
08:03In merito all'attività di ricostruzione non partiamo da zero.
08:06Il modello aquilano, richiamato anche da alcuni auditi in questa sede, come esempio di governance
08:11multilivello, ha mostrato che quando Stato e territori collaborano in modo strutturato
08:16i risultati arrivano. La recente legge quadro numero 40 del 25 ha il merito
08:22di introdurre un quadro stabile con procedure definite, la figura del commissario straordinario
08:28e la cabina di regia per la ricostruzione, e anche in Emilia credo che vi abbiano dato
08:33prova da questo punto di vista col terremoto che dicevamo prima del 2012.
08:37Sono innovazioni che accogliamo con favore perché segnano un passo verso una strategia
08:41più organica. Ora però sarà necessario lavorare per attuare queste norme in modo
08:44in concreto, evitando che rimangano principi sulla carta.
08:49Nel corso del confronto sulle norme per la ricostruzione, numerose proposte sono state
08:53avanzate dall'Anci. Tuttavia rimane aperta la questione centrale delle risorse per il
08:58rafforzamento del personale dei comuni, che è un altro tema anche questo molto difficile,
09:03ma però quando capitano ovviamente le emergenze.
09:06Già in sede di audizione alla Camera, Anci aveva sottolineato l'urgenza di garantire
09:10strumenti adeguati per consentire ai comuni di affrontare un processo che va dalla gestione
09:14delle macerie all'erogazione dei contributi per la ricostruzione privata, dall'approvazione
09:18dei nuovi piani urbanistici fino alla progettazione delle nuove opere pubbliche.
09:22L'attuale previsione normativa, secondo cui i comuni devono operare con le risorse umane,
09:26strumentali e finanziarie disponibili alla legislazione vigente, non è sufficiente per
09:30sostenere compiti straordinari di tale portata.
09:34I sindaci restano il punto di riferimento per i cittadini nell'emergenza e nella ricostruzione,
09:39ma senza risorse adeguate, senza un vero rafforzamento delle capacità amministrative
09:42e tecniche, anche i maggiori strumenti normativi rischiano di rimanere sulla carta.
09:47L'esperienza dimostra che quando vi è collaborazione tra Stato e Regioni comuni i risultati arrivano.
09:51Il modello Aquilano e la legge quadro numero 40 del 25, quindi di questa legislatura, indicano
09:57una strada chiara, una governance multilivello stabile, capace di garantire tempi certi e continuità
10:03di intervento, quindi complimenti per quello che state facendo.
10:06Quello che chiediamo come anzi è uno Stato che semplifica, una Regione che aggrega competenze
10:10e risorse, un Comune che attua.
10:13Solo così la prevenzione e la ricostruzione potranno trasformarsi da costi straordinari
10:17in investimenti strutturali per la sicurezza e lo sviluppo del nostro Paese.
10:22Grazie signor Sindaco, lei conferma alcuni dati che avevamo, alcune informazioni che danno
10:37l'idea anche di come questa materia che ha bisogno di grande coordinamento in un sistema
10:44unico invece viene trattato, è stata trattata fino ad oggi in modo poco omogeneo possiamo
10:53dire.
10:53Quindi prima di passare la parola ai colleghi che vedo iscritti a parlare per alcune domande
10:59poi lei al termine risponderà.
11:04Noi abbiamo nelle precedenti audizioni abbiamo notato che emergeva sempre un dato che era
11:11il peso che grava sui sindaci, il peso importante soprattutto nelle decisioni che vanno prese come
11:21lei poi ci ha raccontato anche di aver avuto delle esperienze dirette, vanno prese in poche
11:27ore, molte volte anche in solitudine con una responsabilità enorme, visto la funzione
11:35che ha ANCI, che è quella appunto anche di coordinare le attività delle amministrazioni
11:40comunali e dei sindaci, a noi interesserebbe capire, vista la vostra esperienza, il vostro
11:52raccordo se da parte vostra ci sono proposte per poter alleggerire e riequilibrare almeno
12:00questo carico decisionale che va a finire direttamente sui sindaci.
12:07E poi allo stesso, visto che abbiamo parlato di banche dati e concordiamo perché è emerso
12:12anche nelle, non solo nelle precedenti audizioni ma anche in alcuni convegni a cui abbiamo
12:20partecipato, anche quando c'è stata la presentazione dell'ultimo rapporto ISPRA, sicuramente non
12:28avere delle banche dati che dialoghino tra di loro con efficienza. Se lei come rappresentante ANCI
12:38da questo punto di vista qualche suggerimento per la nostra Commissione per come poter fare
12:43e dal punto di vista culturale che è un tema che noi riscontriamo sempre se voi come ANCI
12:49ritenete utile, avete intenzione di farvi promotori, di lavorare sull'obbligatorietà
12:58diciamo di alcune campagne di informazioni oppure anche di rendere obbligatori alcuni tipi
13:04di esercitazioni che condividono il territorio. La prima collega che ho iscritto a parlare
13:11se è ancora collegata all'onorevole Colombo.
13:20Do la parola all'onorevole Polo.
13:23Sì, grazie Presidente, intanto grazie al Sindaco per averci onorato insomma di questa
13:32sua presenza, è molto importante ovviamente parlare direttamente sempre con i territori
13:37e quindi avere esperienze dirette. Guardi, io vorrei iniziare con una domanda barra considerazione
13:43dicendo che le competenze sulla gestione del demanio idrico e delle regioni in forza del
13:48DPR vabbè 1676 e il problema è vero che nel tempo, soprattutto negli ultimi 15 anni
13:52le regioni anziché rafforzare i propri servizi tecnici, quindi parlo in generale, ex geni
13:58civili dello Stato, li hanno pesantemente indeboliti sia dal punto di vista quantitativo che da quello
14:03qualitativo e oggi ci troviamo insomma con queste problematiche anche purtroppo a causa
14:07di questo. Passare alle competenze ai comuni, io sono un amministratore locale come lei quindi
14:12lo vivo quotidianamente, anche solo per la parte realizzativa rappresenterebbe un errore
14:17grave visto che gli interventi di difesa idraulica e quelli di difesa idrogeologica richiedono
14:23competenze specifiche, fili di professionalità e di esperienza. Va poi considerata anche l'incredibile
14:29percettualizzazione del territorio, la maggior parte dei comuni italiani hanno comunque un
14:33numero inferiore a mille abitanti e quindi la dimensione anche degli uffici tecnici è equiparata
14:40a quello che rappresentano. Quindi parlare di unità di progettazione qualora fossero esterne
14:46alla pubblica amministrazione perché altrimenti voglio dire se così non fosse qui di che cosa
14:52parliamo, insomma se già ce li abbiamo non possiamo certamente neanche valutare la possibilità
14:56vuol dire aumentare chiaramente il costo della progettazione che in media aumenterebbe dal
14:5910 ottimisticamente del costo dell'intervento e creare quindi un ulteriore passaggio.
15:06Che dimensione numerica e qualitativa dovrebbero avere queste unità di progettazione per assolvere
15:12oggi a tutti gli input progettuali che gli arrivano per esempio riferiti ovviamente al suo territorio
15:18ma poi abbiamo la dimensione anche degli altri territori, cioè abbiamo una visione di quanto
15:23siamo carenti a livello di appunto progettazione e quindi poi anche attuazione rispetto soprattutto
15:29a territori che come il suo insomma hanno una percentuale di rischio idrogeologico più alta.
15:34Questa è la prima domanda nel senso diciamo repilogativa. Poi per ciò che riguarda i vincoli
15:43ambientali sarebbe secondo lei auspicabile che questi vincoli esistenti vengano rimossi
15:49per rendere possibile quella che è la manutenzione perché il più delle volte ci troviamo di fronte
15:55alla volontà magari anche alla quantità, alla potenzialità economica anche di un piccolo
16:00comune, io parlo anche del mio e poi ci scontriamo con quelli che sono invece i vincoli autorizzativi.
16:05Quindi magari come dire valutare una connessione tra quello che deve essere fatto e chi deve
16:13autorizzare a farlo. Per adesso insomma basta sono prenduto lo spazio.
16:16No volevo dire una cosa al sindaco prima di dare la parola vedo che l'onorevole Colombo
16:21si è ricollegato e diamo la parola all'onorevole Colombo. Noi siamo una commissione di inchiesta
16:27quindi per noi le risposte sono molto importanti. Quando ci sono domande molto specifiche
16:33lei si può riservare di farci pervenire successivamente una risposta scritta perché mi rendo conto
16:40che ci possono... però visto che in premessa abbiamo detto che dobbiamo lavorare per sgravare
16:51le responsabilità dei sindaci quindi no se ci sono domande a cui casomai non ha un dato
16:55preciso lei si riserva e ci manda poi una risposta per iscritto.
17:00L'onorevole Colombo.
17:02Grazie, grazie Presidente. Buongiorno sindaco, ben trovato.
17:06Guardi, io le devo fare qualche domanda e poi alle altre le depositerò in presidenza
17:14così che le possano arrivare via mail.
17:17Allora, durante l'emergenza emerso come in molti comuni i piani ad esempio di protezione
17:22civile non si sono stati tradotti in azioni concrete. Ad esempio in particolare si è riscontrata
17:27l'assenza di un'adeguata formazione del personale di protezione civile proprio comunale
17:32al quale spesso vengono assegnati i compiti che nella pratica non è in grado di svolgere.
17:38Questo capita molto spesso anche da noi.
17:41Inoltre non risultano organizzate esercitazioni reali oppure sono poche quelle che sono organizzati
17:48che consentono di verificare l'efficacia dei piani predisposti.
17:52Lei come si intende porre rimedio a tale criticità e a garantire una maggiore efficienza operativa
17:59in caso di futura emergenza? Qui l'Anci secondo me potrebbe darci delle belle risposte
18:04e anche intervenire.
18:05E l'altra domanda è premesso che i piani di protezione civile comunali sono uno strumento
18:10operativo fondamentale per la gestione dell'emergenza al fine di ridurre il danno in caso di eventi
18:15soprattutto in termini di salvaguardia della vita umana e tenuto conto che il 96,04 dei comuni
18:22dispone di un piano di protezione civile.
18:25Si chiede quale sia l'aggiornamento dei suddetti piani in considerazione che l'evoluzione degli scenari
18:31di pericolosità e rischio e quali siano le attività possano essere dai comuni e da Anci
18:37per l'attuazione degli stessi piani anche mediante iniziative di informazione ai cittadini
18:43che sono importantissime ed esercitazioni appunto di protezione civile ma anche le iniziative
18:50di informazione ai cittadini. Come siete organizzati con Anci?
18:54Su questo punto qui vorrei insistere. Grazie.
18:59Grazie all'onorevole Colombo.
19:02Presidente D'Alfonso.
19:06Presidente, grazie. Sindaco, anche a lei il mio augurio di buon lavoro.
19:11Cinque domande.
19:15Quando lei ha dispiegato la sua competenza di sindaco e lo sguardo di responsabile per
19:22la protezione civile di Anci, ha raccolto difficoltà nella gestione della contabilità
19:28di cassa e in quella di competenza relativamente ai pagamenti delle imprese che hanno lavorato
19:35per voi. Secondo, ha rilevato un certo disordine, una certa infruttuosità per il fatto che in
19:46Italia ci sono più ministeri competenti in materia di gestione della competenza riferita
19:54al dissesto idrogeologico e alle situazioni di emergenza derivanti dal suolo. Terzo, è
20:02soddisfatto, ha raccolto soddisfazione circa la gestione di questa intuizione piattaforma
20:09rendis? È ancora moderna la capacità di quella piattaforma di assorbire dati e restituire
20:15orientamenti decisori? Quarta domanda. Ha raccolto preoccupazione sulla insufficienza del numero
20:25dei RUP del suo ordinamento comunale? Nominare un RUP non significa fare come ha fatto il vecchio
20:35ente poste. Per cercare di fare arrivare la corrispondenza si è inventato posta prioritaria.
20:44Noi facciamo il RUP responsabile unico ieri del procedimento, oggi del progetto, ma costui
20:51ce l'ha la concentrazione mentale lavorativa per gestire con qualità ieri il procedimento,
20:58oggi il progetto? Oppure non è il caso di cominciare a pensare, lo dico a lei sindaco e
21:05per fortuna che è un sindaco e che non è una figura lunare che arriva dalla lontananza
21:10dei ministeri, da quella protetta lontananza dei ministeri, protetta quasi accademica, non
21:18è il caso di cominciare a pensare che i RUP provengano anche dagli albi professionali.
21:24Faccio un esempio che io ho forzato per il terremoto in Abruzzo, 2016-2017. Gli albi, gli
21:31elenchi dei tribunali, dei consulenti, dei tribunali, se sono figure assumibili per l'accertamento
21:38della verità, perché non possono collaborare nella gestione dei procedimenti? E a chi ha
21:43obiezioni le fa in sede teorica? Obiettare a questo che il RUP deve essere dell'ordinamento
21:49pubblico significa non sapere nulla della realtà. Sulla contabilità dei lavori pubblici,
21:55quanti privati intervengono sul piano collaborativo e cooperativo? In un ministero, quello che sto
22:00dicendo io, su 100 dipendenti, lo sanno 11-12. Ultima domanda, e un po' incrocia a quello
22:11che ha detto la collega, per le opere di sicurezza stradale esistenti, quando un'opera
22:18di sicurezza stradale viene ammalorata da una situazione di dissesto, non è che mettere
22:26in sicurezza quell'opera faccia ricominciare da zero la procedura. Riorganizzare la dunata
22:32di tutto il mondo universale significa perdere tempo. Noi dovremmo distinguere tra le opere
22:39preesistenti, danneggiate, che vanno ripristinate, semplificando i pronunciamenti dei pareri
22:45e non ricominciando da capo. Su questo io credo che debba essere fatta una grande operazione
22:51di verità e di esperienza.
22:55Grazie, io non ho altri colleghi che chiedono di intervenire e quindi do la parola per la
23:04replica e le risposte al Sindaco Fabri. Grazie Presidente, cercherò di rispondere
23:10un po' a tutto in un discorso più corale e poi su quelli che sono i dati puntuali, come
23:15dicevamo prima, poi il Dipartimento che sovrintendo poi darà delle risposte più puntuali e più
23:21precise. Io ho fatto il Sindaco quattro volte, ho fatto il Consigliere provinciale, il Consiglio
23:30regionale, sono stato Vice Commissario della ricostruzione del terremoto dell'Emilia, ho
23:36fatto anche l'assessore quando ero giovane e tutto il resto, quindi i passaggi diciamo
23:41ce ne sono stati tanti e sono stato anche un po' sfortunato nella mia carriera perché
23:45ogni volta che ho nevo letto capitava prima un terremoto, poi il Covid, poi un rischio alluvione
23:50e la provincia di Ferrara di questo conosce bene le conseguenze che si possono avere avendo
23:56vicino il fiume più grande d'Italia che ovviamente è il Po. Le criticità che ho visto
24:02io, le criticità che ho sentito un po' da altri territori che sono diversi, magari anche
24:07permettetemi il termine, meno virtuosi rispetto a quello da cui provengo io, sono molto spesso
24:16sempre le stesse, quindi una mancanza di coordinamento tra la parte centrale della protezione civile
24:22nazionale che non sempre è un aiuto, la mancanza di coordinamento con i volontari
24:28che arrivano sulla sede emergenziale e molto spesso si fa riferimento alla protezione civile
24:34di carattere regionale che forse è quella più formata e qui rispondo anche all'onorevole
24:40Colombo dicendo che è ovvio che le esercitazioni dipendono da comune a comune, dipendono da chi
24:49amministra anche della volontà del sindaco o dell'assessore proposto o dal consiglio
24:53comunale per cercare di essere i più formativi possibile, però credo che negli ultimi anni
25:00si sia costruito molto da questo punto di vista, rispondo anche a lei Presidente, è fondamentale
25:05una cultura per questi motivi, terremoto, dissesto idrogeologico e tutto il resto, specialmente
25:11per i giovani, quindi per la scuola, non vorrei essere banale, ma credo che anche spiegare
25:16a un bambino dove abita, dov'è, considerate che il territorio dal cui vengo io si pensava
25:22che fosse un territorio privo di rischio sismico e invece si è diventato esattamente il contrario.
25:30Credo che nelle tante realtà che ho potuto e modo di frequentare, compreso anche l'Aquila,
25:38le difficoltà grosse anche degli amministratori locali, specialmente all'inizio, era come diceva
25:43lei, Alfonso, da Alfonso mi scusi, andare a rintracciare la modalità di pagamento
25:52sia durante la fase emergenziale che anche nella fase post-emergenziale di ricostruzione
25:57e questo dipende ovviamente dalla realizzazione del sistema che va a garantire la possibilità
26:05economica finanziaria degli affidamenti sia negli appalti pubblici che nella ricostruzione
26:09della parte privata perché questo è un dato concreto, tante scelte sono state fatte
26:16bene, noi in certi territori, in altri territori un po' meno e noi sindaci ci troviamo sempre
26:21lì in mezzo perché quando c'è da ricostruire una casa vengono a suonare il campanello del
26:25sindaco e anche lei penso che lo sappia bene. Quello che chiediamo, voi avete fatto giustamente
26:31delle domande a noi come ANCI e anche noi facciamo delle domande ovviamente al governo e a chi ci
26:39rappresenta come parlamentari che ringrazio e stai facendo molto, è la sicurezza di avere
26:46un metodo unico. È vero che va replicato in tutti i sistemi magari in maniera un po' diversa
26:53ma capire che se c'è un terremoto si fa conto su un sistema per andare a fare il conto
26:58di danni di quel tipo, se c'è un'alluvione si fa il conto di avere un sistema di dati
27:05e non sempre le piattaforme che si diceva prima sono aggiornate, capire quello che è
27:09un danno vero che verrà retribuito e capire invece quello che è un danno materiale o immateriale
27:14che non verrà mai colmato da nessun tipo di finanziamento è fondamentale. Ci siamo sempre
27:19trovati invece in questi anni a dover ricreare un sistema di ricostruzione. Per quello che
27:25riguarda la prevenzione, è ovvio che noi quello che abbiamo scritto anche in questo documento
27:39è una condizione che guarda a un limite che potrebbe essere come si diceva prima la particella
27:44chiamiamola per quello che riguarda la manutenzione dei nostri fiumi, dei nostri territori, delle
27:51nostre opere pubbliche che garantiscono anche la bonifica molto spesso da dove vengo io ed
27:57è un ente che molto spesso non si capisce perché si paga la tassa di bonifica ma è fondamentale
28:02perché è un po' come la salute, uno si accorge che c'è la bonifica quando c'è un alluvione
28:06stessa cosa per la salute. Quello che posso dire e che ho notato è che si potrebbe riuscire
28:13secondo me a coinvolgere i piccoli comuni specialmente perché è ovvio che non parlo come un comune
28:17di Ferrara in unità più grandi, una grande debolezza che sta dimostrando questo Stato
28:23cioè l'Italia è la mancanza di una visione che prima c'era che era quella delle province
28:28che sono state abolite con una legge secondo me demenziale quando invece erano un organo
28:34molto importante per il coordinamento dei comuni e davano una pianificazione urbanistica
28:39ambientale e tutto il resto che oggi invece è depauperata perché le province non hanno
28:45risorse, sono fittizie e governano soltanto alcuni edifici come le scuole quando invece
28:50la programmazione passava per di lì. Poi l'altra crisi che faccio notare è una crisi di un certo
28:57fondamentalismo ambientalista che non vorrei essere banale anche da questo punto di vista
29:04però gli alberi nei fiumi e nei canali vanno tagliati, che sia un privato farlo perché
29:11fa la legna o che sia il consorzio o l'ente di riferimento è una cosa che mi sembra abbastanza
29:17banale, sciocca e invece in alcuni casi come l'alluvione in Romagna si può notare molto
29:24facilmente che questa deriva ha portato poi ai drammi che abbiamo avuto. Quindi noi
29:29chiediamo, e qui chiudo per quelli che sono gli altri dati, poi se c'è un verbale risponderemo
29:35puntualmente, per cercare di capire anche nel prossimo incontro che faremo come ANCI di
29:41restituire un progetto anche da parte nostra che guardi su questa direzione multicomunale
29:48e multiterritoriale.
29:50Grazie signor Sindaco, ha chiesto di intervenire ancora.
29:54Presidente mi scusi io devo scappare però volevo sentire che c'è un'altra commissione.
29:59Grazie onorevole Polo, ha chiesto di intervenire di nuovo l'onorevole Colombo.
30:04Sì grazie, volevo fare un'altra domanda. L'indebollimento ad esempio progressivo dei servizi
30:18tecnici regionali soprattutto negli ultimi 15 anni non rappresenta oggi una delle principali
30:25criticità nella gestione del demanio idrico ad esempio? E un'altra domanda se me lo permette
30:32anche. Onorevole Colombo, puoi ripetere la domanda perché all'inizio non si è sentito?
30:39Grazie.
30:40Dicevo appunto, l'indebollimento progressivo dei servizi tecnici regionali soprattutto negli
30:46ultimi 15 anni non rappresenta secondo lei Sindaco oggi una delle principali criticità
30:53nella gestione del demanio idrico?
30:58Secondo me sì.
30:59La risposta è stata secca, senza raccomentazione. Se non ci sono... c'è un'altra domanda
31:11a onorevole Colombo?
31:12Sì, l'altra domanda era quali dimensioni qualitative e quantitative dovrebbero avere eventuali unità
31:19di progettazione esterne alle pubbliche amministrazioni e come si può evitare che questi comportino
31:26hanno soltanto un aumento dei costi che di solito in media è pari al 10% dell'intervento
31:32e oltretutto è anche un ulteriore passaggio burocratico.
31:37No, mi riservo ovviamente...
31:42Quali sono, cioè quali dimensioni qualitative e qualitative dovrebbero avere eventuali...
31:48Esatto.
31:48Onorevole Colombo, risponderemo via per iscritto perché sono cose da valutare, ovviamente la
31:55nostra è una proposta che va consolidata attraverso un sistema che deve coinvolgere anche delle
32:01unità di pensiero per realizzare questo tipo di unità, non credo, tutto quello che stiamo
32:06chiedendo non vuole andare oltre rispetto a un costo che sia quello già che la spesa
32:12pubblica sostiene, però nel costo della spesa pubblica io metterei anche una percentuale
32:19importante se riuscissimo a portare a caso il risultato di questo tipo dei non costi che
32:23non ci sarebbero nel momento in cui con la prevenzione si evitano dell'emergenza.
32:31Grazie, allora chiediamo al Sindaco di farci avere, gli uffici le faranno prevenire le
32:39domande in forma scritta, il Sindaco poi ci risponderà in modo da avere anche una risposta
32:47dettagliata per i lavori della nostra Commissione e per la nostra relazione.
32:51Ringraziamo il Signor Sindaco, il Dottor Fabri e i suoi collaboratori, è stata un'audizione
33:00utile e preziosa per il nostro lavoro e dichiaro conclusa l'audizione.
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