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  • 2 giorni fa
Una riflessione che prende spunto del Vangelo del giorno, una rubrica dal linguaggio giovanile, con vista su Roma a cura di Don Giacomo Pavanello.

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Trascrizione
00:00Nel Vangelo odierno si parla di due ciechi che rincorrono Gesù gridando
00:28abbi pietà, abbi pietà. È interessante che non chiedano immediatamente una guarigione, chiedono
00:36pietà, cioè loro che non possono vedere chiedono di essere visti e sono un po' il simbolo di ciascuno
00:45di noi in quelle fasi della vita in cui proviamo lo smarrimento, in cui non abbiamo più punti di
00:51riferimento per orientarci e Gesù si gira e pone loro una domanda, credete che io posso fare questo?
01:02È come se stesse dicendo, voi avete deciso di credere più alla possibilità che ci sia la luce anche se non
01:10la vedete? Avete deciso di credere più alla possibilità della vista piuttosto che al buio
01:17che già sperimentate? E anche questo è il simbolo della fede, credere in ciò che non vediamo e questo
01:25apre le porte al miracolo e tutto questo, il miracolo di questi ciechi che tornano a vedere avviene nella
01:32casa in cui Gesù stava, che è l'immagine della chiesa e quanto bello sarebbe se le nostre chiese
01:39fossero veramente dei luoghi dentro cui le persone si vedono viste, considerate, accolte,
01:47loro che magari non hanno la capacità di vedere per una volta si vedono invece visti, le nostre chiese,
01:54parrocchie, comunità e quanto triste invece il contrario, è forse un'utopia questo ma credo più che
02:01altro sia il desiderio di Dio per ogni realtà che si riconosce in Lui e allora veramente alla fine
02:09dell'Avvento troveremo Gesù che squarcia le tenebre della storia. Oggi proviamo a impegnarci anche se non
02:16vediamo a credere che la luce di Dio è sempre più forte di qualsiasi tenebra e in questa fede
02:25ritroveremo anche noi un nuovo modo di vedere e di accogliere.
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