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  • 23 ore fa
Una riflessione che prende spunto del Vangelo del giorno, una rubrica dal linguaggio giovanile, con vista su Roma a cura di Don Giacomo Pavanello.

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Trascrizione
00:00Zaccaria, padre di Giovanni Battista, aveva anche lui ricevuto un annuncio come Maria.
00:28Solo che Zaccaria, uomo anziano, rassegnato, ormai quasi autocondannato a una ripetitività senza più un senso, probabilmente non dà credito a questo annuncio ricevuto, non ci crede fino in fondo, non si lascia andare, non lascia spazio alla novità di Dio e si ritrova così sordo e muto.
00:52Questo lascia intendere il Vangelo odierno ed è quello che accade anche a ciascuno di noi quando non diamo più credito a Dio, non speriamo più.
01:04Abbiamo spento dentro di noi la speranza, la possibilità che Dio possa continuare a portare una novità, una bellezza nella nostra vita.
01:14Entra una sordità, cioè un'incapacità di ascolto, un'incapacità anche di visione, di ascoltare, di vedere, cioè di cogliere quegli aspetti della vita dentro cui Dio si fa presente.
01:26Ma anche un mutismo, cioè nel momento in cui perdiamo la speranza, perdiamo la capacità di crederci, perdiamo anche la parola, cioè di dare parola, di dare forma alle speranze che ci abitano.
01:40Tutto questo per Zaccaria accade fino al momento in cui, otto giorni dopo la nascita del bambino, viene il momento in cui si tratta di dare il nome e sceglie il nome Giovanni, che significa dono di grazia.
01:53Cioè quando riconosce e professa con fede che Dio dona la sua grazia e lo fa in quel bambino.
02:02Diventa per noi questo una scuola, imparare anche noi a non ripiegarci su noi stessi.
02:10E se per caso ci accorgessimo invece che questo è successo, che in qualche modo abbiamo smesso di sperare, ci siamo rinchiuse in questa ripetitività senza più senso, in questo non senso, in questo abbandono della felicità che ci è promessa,
02:25riprendiamo una delle prime parole dell'Avvento, alzate il capo, risollevatevi, la vostra salvezza è vicina.
02:33E allora anche noi alziamoci, il Signore viene, andiamogli incontro.
02:55Grazie
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