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  • 3 hours ago
“Un gruppo come il nostro deve imparare a comunicare anche alle nuove generazioni, utilizzando i loro linguaggi e strumenti. iIlegacy media devono uscire dalla logica della polarizzazione per recuperare il dialogo con i giovani” ha dichiarato Fernando Vacarini, responsabile media relations, corporate reputation and digital PR Gruppo Unipol, in occasione del Brand Journalism Festival 2025 che si è tenuto al Talent Garden di Roma. L'evento ha riunito giornalisti, comunicatori, manager e accademici per riflettere sul ruolo del racconto d’impresa nella costruzione di una comunicazione più responsabile.

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Transcript
00:00Unipol ha deciso di sostenere il Brand Journeys Festival per la seconda edizione perché ritiene sia molto importante
00:10che un gruppo come il nostro, che sicuramente è centrale nel panorama economico-finanziario del paese
00:14e che quindi è abituato a comunicare ai mercati e a tutti gli stakeholder di un certo peso,
00:20debba però fare un salto di qualità, cioè imparare a comunicare anche nei confronti delle nuove generazioni.
00:25Noi questo già lo facciamo all'interno del nostro gruppo per cui affianchiamo ai metodi tradizionali di comunicare
00:31come i comunicati di stampa, come tutte le iniziative classiche delle media relations, anche l'utilizzo dei social
00:37e anche l'utilizzo di un prodotto di brand journalism appunto che è Changes, la nostra rivista che ha l'obiettivo di raccontare le tendenze al mercato.
00:46Perché facciamo questo? Facciamo questo perché pensiamo che sia utile perché per raggiungere le nuove generazioni
00:52occorre saper parlare alle nuove generazioni con gli strumenti che le nuove generazioni gradiscono e preferiscono
00:57e per fare questo ci avvaliamo delle persone che hanno un'età anagrafica appunto giovanile,
01:03quelle che appartengono alla cosiddetta generazione Z, questo per quale motivo?
01:07Perché nessuna persona che ha delle caratteristiche umane di età anagrafica di un certo tipo
01:13è in grado di tradurre linguaggi e strumenti come può fare un giovane per quelli della sua generazione.
01:19Nelle nostre ricerche noi abbiamo fatto anche con l'osservatorio che citavo prima
01:23è vero che la popolazione giovanile che legge i giornali o i cosiddetti legasi media sono in percentuale molto pochi,
01:30però quei pochi tendono a farlo in maniera molto più approfondita per esempio rispetto ai boomers.
01:35E l'altro aspetto da sottolineare è che loro che sono dei surfisti digitali, vale a dire si avvalgono di varie fonti,
01:42privilegiando magari Instagram per informarsi, però al tempo stesso sono molto confusi,
01:46non sanno discernere in maniera corretta qual è la notizia, diciamo così, corretta da una fake.
01:52E in questo caso spesso si rivolgono appunto ai cosiddetti legasi media di qualità per cercare conferme alla notizia.
01:58Quindi sicuramente ci sarebbe un percorso virtuoso da fare.
02:02Temo che il vero problema sia una costituzione dei giornali, cosiddetti legasi, troppo polarizzata
02:08e questo non favorisce sicuramente il dialogo.
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