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  • 2 giorni fa
Rovereto, 3 nov. (askanews) - Dai rimandi alla mitologia classica fino alle imminenti Olimpiadi invernali: il Mart di Rovereto ha inaugurato una grande mostra dedicata allo sport, dal significativo titolo di "Le sfide del corpo", curata dal direttore dell'Istituto italiano di cultura di Parigi Antonio Calbi insieme a Daniela Ferrari del museo trentino, che ci ha introdotto nell'atmosfera del progetto espositivo.

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"È un viaggio lungo due millenni - ci ha detto - alla ricerca delle opere che hanno rappresentato lo sport, le gesta di atleti e atlete, cercando di mettere in luce la forza, la potenza, la fatica del gesto atletico, le trasformazioni che il corpo subisce. Del resto l'atleta è come se fosse lo scultore del proprio corpo, lo modella durante tutta la fatica che porta naturalmente a un continuo allenamento, fino ad arrivare a delle forme che possono sembrarci perfette, addirittura possono somigliare a quelle degli antichi dei, degli eroi, degli atleti che venivano rappresentati nell'antichità".

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Articolato in otto sezioni tematiche, il percorso ospita 350 opere, oggetti, cimeli, documenti. Le suggestioni sono molteplici e si incontrano Muybridge e Boccioni, Studio Azzurro a Marzia Migliora, Bartali e Coppi, ma pure a Grazia Toderi, passando magari per Dudovich, Pasolini, Mapplethorpe e Carla Fracci. E come immagine simbolo è stata scelta una fotografia di Fabrizio Ferri, che a fine anni Novanta ha cambiato il modo di rappresentare gli sportivi.

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"Io proposi di portare questi atleti nel deserto - ci ha spiegato il fotografo - quindi decontestualizzare lo sport, tolto dalle arene, tolto dagli stadi, tolto dai palchi, dal pubblico, da tutto questo e quindi questo deserto in qualche modo, oltre ad avere questa luce magica, è anche un po' una emancipazione dal tempo".

Iconografia e gesto, danza e corpi politici, ragionamenti sul senso del limite e sulle possibilità di valicarlo: la mostra del Mart apre spazio a molte riflessioni e a molti modi di guardare il corpo. Così come a molti modi di pensare l'arte quando si pone in relazione diretta con la nostra vita.

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00:00Dai rimandi alla mitologia classica fino alle imminenti Olimpiadi Invernali, il martedì Rovereto ha inaugurato una grande mostra dedicata allo sport, dal significativo titolo Le sfide del corpo, curata dal direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Parigi Antonio Calbi, insieme a Daniela Ferrari del Museo Trentino, che ci ha introdotto nell'atmosfera del progetto espositivo.
00:19È un viaggio lungo due millenni alla ricerca delle opere che hanno rappresentato lo sport, le gesta di atleti e atlete, cercando di mettere in luce la forza, la potenza, la fatica del gesto atletico, le trasformazioni che il corpo subisce.
00:40Del resto l'atleta è come se fosse lo scultore del proprio corpo, lo modella durante tutta la fatica che porta naturalmente a un continuo allenamento, fino ad arrivare a delle forme che possono sembrarci perfette, addirittura possono somigliare a quelle degli antichi dei, degli eroi, degli atleti che venivano rappresentati nell'antichità.
01:05Articolato in otto sezioni tematiche, il percorso ospita 350 opere, oggetti, cimeli, documenti. Le suggestioni sono molteplici e si incontrano Maybridge e Boccioni, Studio Azzurro e Marza Migliora, Bartali e Coppi, ma pure Grazia Toderi, passando pure per Dudovic, Pasolini, Mappel, Torpecarla, Fracci.
01:22E come immagine simbolo è stata scelta una fotografia di Fabrizio Ferri, che a fine anni 90 ha cambiato il modo di rappresentare gli sportivi.
01:28Io proposi di portare questi atleti nel deserto, quindi decontestualizzare lo sport, tolto dalle arene, tolto dagli stadi, tolto dai palchi, dal pubblico, da tutto questo.
01:42E quindi questo deserto, in qualche modo, oltre ad avere questa luce magica, è anche un po' un'emancipazione dal tempo.
01:49Iconografia e gesto, danza ai corpi politici, ragionamenti sul senso del limite e sulle possibilità di valicarlo.
01:55La mostra del Mart apre spazio a molte riflessioni e a molti modi di guardare il corpo, così come a molti modi di pensare l'arte, quando si pone in relazione diretta con la nostra vita.
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