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https://www.pupia.tv - Roma - Brand Journalism Festival - Conferenza stampa di Fabrizio Benzoni (20.10.25)
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04:54serenamente altrove. Abbiamo scelto questo posto e di coinvolgere le istituzioni e questo
04:59è già un primo messaggio, cioè significa che la prima edizione super riuscita è stata
05:06di grande successo e se oggi possiamo essere qui è proprio perché questa discussione
05:09ha toccato le cose che volevamo toccare, ha incrociato le sensibilità che volevamo incrociare,
05:16abbiamo dialogato con tanti direttori di testata e direttrici, abbiamo cercato di coinvolgere
05:26i più acuti narratori e comunicatori, quelli più avveduti e ci hanno portato in quest'anno
05:34a riconfermare la presenza sulla seconda edizione, ci tengo a ringraziare anche tutti i partner
05:42che hanno creduto in questa prima edizione, in particolare il gruppo Unipol ma anche tutti
05:47gli altri partner perché guardate avere oggi un posizionamento su una tematica così scivolosa
05:56e così cruciale ho capito che è da profili coraggiosi, mi è stato detto, mi è stato
06:04confermato più riprese e quindi noi abbiamo voluto perseguire questo evento che io ho chiamato
06:10l'anno scorso e che ribadisco, evento di scopo ed evento di missione perché crediamo
06:15fortemente che il superare la polarizzazione tra aziende e media sia uno scoglio cruciale
06:22di rimente per dare ossigeno al mondo dell'informazione e anche allo stesso mondo della comunicazione
06:29aziendale che spesso è fagocitato da un heritage di profitto o di interessi di parte quando
06:35questi due mondi dialogano in maniera sempre più chiara, sempre più evidente, la relazione
06:41è quotidiana, lo dobbiamo solo fare arrivare ai lettori in maniera sana, in maniera coerente
06:47magari aggiungerci anche un pezzo e cioè che come diceva l'onorevole Benzoni, le aziende
06:54oggi sono un attore sociale, essendo un attore sociale non hanno solo la velleità di vendere
07:00prodotti e servizi ma anche quello di affermarsi nella società avendo una funzione informativa
07:05e divulgativa, farlo attraverso il giornalismo d'impresa è una pratica assolutamente da attenzionare
07:10perché molto spesso la qualità dei contenuti sono assolutamente oggettivi, veritieri e assolvono
07:18una funzione di informazione e divulgazione. Quest'anno al Festival inseriamo pensiero e
07:26profondità rispetto alla prima edizione, nella prima edizione volevamo fortemente porre
07:34la questione e lo abbiamo fatto, in questa di quest'anno la svisceriamo ulteriormente
07:40perché noi personalmente abbiamo commissionato a Ipsos un'indagine demoscopica su scala nazionale
07:45proprio sul mondo dell'informazione il rapporto che ha tutta la società con l'informazione
07:53e con la politica e abbiamo visto che la polarizzazione nasce nell'informazione, non nella politica
07:58ma non ci siamo fermati qui perché grazie al supporto convinto del nostro main partner
08:04che è Unipol abbiamo fatto un affondo anche sul secondo obiettivo di questo Festival che
08:09è quello di coinvolgere le nuove generazioni, infatti Unipol ha condotto un osservatorio
08:15Generationship all'interno del quale analizza con peculiarità il rapporto che i giovani hanno
08:23con l'informazione, i linguaggi, gli strumenti e anche dove si documentano che è quello che
08:29ci interessa di più perché in questa bulimia di informazioni quello che noi osserviamo e che
08:37facciamo fatica noi a detti lavori comunicatori a disambiguare che cos'è comunicazione e cosa
08:42non lo è, che cos'è informazione e cosa non lo è, figuriamoci le nuove generazioni che magari non
08:46fanno il mestiere come il nostro di comunicatori che magari sulla disinformazione, sulle fake news
08:51fanno fatica. Quindi ripeto abbiamo aggiunto pensiero, abbiamo aggiunto dati con due osservatori
09:00privilegiati e quest'anno parleremo molto anche di intelligenza artificiale, soprattutto di quello
09:07generativa, di come si va ad inserire nell'ecosistema mediatico editoriale. Finisco ringraziando anche
09:16convintamente Commissione Europea e Parlamento Europeo perché arricchiscono questa discussione
09:21di danno robustezza, solidità a tutti i livelli perché partecipano in maniera attiva in questo
09:31nostro progetto, in questa nostra missione che come dico è pluriennale e quindi quest'anno
09:38cerchiamo di partire dalle istanze evolutive che abbiamo raccolto lo scorso anno perché abbiamo
09:45come dire raccolto tutte le sensibilità per partire da un punto di discussione che continuerà
09:52a devolversi perché ovviamente la realtà mediatica, l'ecosistema mediatico attorno a noi si presenta
09:59sempre molto liquido.
10:02Allora grazie Ilario, Unipol rappresentata da Fernando Vaccarini anche quest'anno, voi siete
10:08main partner, si diceva ed è questo secondo me il punto da cui partire che non ci si può
10:12più solo permettere di essere produttori di un qualcosa, di un prodotto, di un brand
10:19ma ogni azienda si deve porre come obiettivo molto altro, questo molto altro che chiaramente
10:25risponde anche a delle esigenze di tipo etico non vanno adempite per si deve fare perché
10:31si deve fare come si faceva qualche anno fa per quel che riguarda il tema della sostenibilità
10:35nelle aziende.
10:36La mia domanda è il motivo reale visto che si parla di pensiero e profondità per cui Unipol
10:41ha deciso di supportare questo progetto e che cosa è successo soprattutto in questo
10:48anno e visto che uno dei dati più interessanti secondo me delle analisi che emergono dai
10:54due osservatori è che appunto la polarizzazione nasce dall'informazione non dalle imprese, in
11:02tal senso qual è l'errore più grande che viene fatto in questi ultimi tempi, l'equivoco
11:09più grande che viene compiuto dai media, soprattutto in relazione ai giovani, alla
11:15formazione delle loro consapevolezze.
11:19Beh è una domanda che chiaramente presupponerebbe qualche ora di riflessione ma proviamo a stare
11:24in pochi minuti.
11:25Allora innanzitutto no, è molto importante quello che ha detto Ilario nel senso che entrambi
11:32partiamo dallo stesso approccio, cioè cercare di essere quanto più approfonditi nelle analisi
11:39no, perché molto spesso si assiste a un dibattito figlio di persone che esprimono delle opinioni.
11:46Entrambi abbiamo voluto approfondire, cioè con delle ricerche sociologiche, cioè quello
11:51che noi cerchiamo di portare su questo tavolo, che cercheremo di approfondire anche l'11 novembre
11:57che appunto è la giornata del Brand Journeys Festival, sarà quella di andare ad analizzare
12:02ma con dati alla mano la situazione è reale, perché spesso sono fotografie parziali, anche
12:08in questo caso, vengo alla parte finale poi ci torno della tua domanda alla vigna, è
12:13perché fondamentalmente la polarizzazione nasce anche per una semplificazione delle cose,
12:20quindi è meglio essere manichei, quindi di qua o di là, giusto o sbagliato, però non
12:27è così che si fanno le cose, noi cerchiamo invece di studiare, di analizzare questo fenomeno.
12:33Perché è importante per una compagnia come la nostra, come un'azienda? Ma perché
12:38chiaramente è cambiato l'approccio sul mercato, una volta le aziende comunicavano in maniera
12:43molto tradizionale, cioè dal lato media facevano i comunicati stampa, campagne pubblicitarie,
12:48attività di pubblica relazione e si finiva lì. L'avvento dei social ha costretto chiaramente
12:54a ripensare il paradigma dell'informazione, non puoi più parlare esclusivamente con questi
13:01strumenti, ma devi cercare di adeguare i tuoi linguaggi, i tuoi strumenti a seconda
13:05del tuo target di riferimento. E d'altro canto questo non vale semplicemente per tutte
13:11le generazioni, ma in particolare proprio per le nuove generazioni che chiaramente non
13:15influiscono dell'informazione come facevano i boomers, come facevamo noi. Perché in questo
13:23modo tu non li raggiungerai mai o farai estrema fatica. Adesso do qualche piccolo elemento
13:28dell'osservatorio che poi riprenderemo nella sede del Brain Journeys Festival.
13:33Allora i giovani fondamentalmente si informano su Instagram, Instagram è lo strumento social
13:39che vede i giovani come fonte di informazione, seguita poi più o meno a pari merito tra YouTube,
13:46Facebook e altri. Ma la cosa importante è che poi alla fine loro sono disorientati, non
13:53sanno bene e quindi non sanno discernere il giusto o il non giusto, la fonte autorevole
13:59da quella non autorevole. E in questo secondo me bisogna fare, Ilario, delle riflessioni su
14:04come aiutare i giovani, perché poi paradossalmente tornano le media tradizionali per cercare l'informazione.
14:09Quindi faccio per dire il Corriere della Sera, per citare la testata forse più autorevole
14:14d'Italia, diventa uno strumento di fact-checking fondamentalmente, che fa quasi un po' sorridere.
14:20Però è così che bisogna ragionare. Poi l'altra riflessione su cui bisogna appunto pensare
14:26bene è che è vero che solo una piccolissima fetta legge i giornali, ma il paradosso, questo
14:33è proprio l'effetto paradosso, è che quei pochi che leggono, leggono molti più giornali
14:37degli anziani. Cioè è paradossale, no? Adesso senza enfalizzare troppo, stiamo parlando
14:44di una fetta che è circa il 10-15% dei giovani che leggono, non parliamo di grandi cifre,
14:50però questa piccola fetta di elite è addirittura più, approfondisce ancora di più, no?
14:56Allora, e qui perché dico questa cosa? Se vado alla parte finale della tua riflessione,
15:01Lavinia, è perché cosa dovrebbero fare i media tradizionali? Ma per me è una cosa
15:05semplice, l'ho detto lo scorso anno, lo ripeto spesso, per me è una cosa banale, ma
15:10spesso si fa fatica a vederla, no? Perché tutti sono, come dire, ossessionati dal combattimento
15:18partigiano, no? Da una parte o dall'altra, no? Che poi fa sì che il lettore, come di
15:22tra virgolette, si allontani, no? Perché chiaramente quando si prende una testata in mano, giornalistica
15:27o se vogliamo anche radio televisiva, fondamentalmente la tesi di fondo è chiara, no? Adesso osserviamo
15:36anche, non faccio nomi, anche ad alcune testate che quasi, come dire, fanno delle squadre ad hoc
15:43per essere assolutamente coerenti col messaggio partigiano, dai, e mi fermo qua, non mi fare
15:50esprimere ulteriori opinioni, però questo fa sì che allontani ancora di più, come dire,
15:56il cittadino normale, perché il cittadino normale, dall'informazione, non vuole essere
16:01tifoso di una parte o dall'altra, ma vuole informazione, vuole approfondimento, vuole
16:06capire in fondo. E allora torniamo al famoso tema del contenuto, perché sembra una cosa
16:13banale, ma secondo me i media tradizionali dovrebbero tornare alla qualità del contenuto,
16:17alla qualità del loro racconto, senza prendere posizioni, o meglio, è chiaro, ci sono sempre
16:23state le influenze, chiamiamole così, culturali, no? Da una parte o dall'altra, queste ci sono
16:27sempre state, non è che adesso prima non esistevano, però si cercava di fare le cose
16:31in un certo modo, oggi è saltato questo schema di gioco, ma questo ha creato danni ai media
16:37tradizionali, perché sostanzialmente sono diventati poco credibili, perché il cittadino
16:41normale pensa che abbiano già delle posizioni precostituite e quindi non si fa il lavoro di
16:46giornalista che è quello di approfondire la notizia, di fare informazione, di dare le notizie
16:51e di farle comprendere meglio. Ecco, bisognerebbe tornare lì, ed è per questo che invece
16:56nelle aziende poi attività come quella che facciamo noi di brand journalism poi in qualche
17:01modo, come dire, hanno successo, perché sempre se guardiamo questa ricerca, il 52% dei giovani
17:10conosce il brand journalism, mentre solo il 37% delle generazioni più anziane, no?
17:15Ma cos'è che chiedono? Chiedono fondamentalmente alcune cose che, come dire, se appunto vengono
17:23esaudite, poi per i nostri concittadini sono fonti autorevoli come tutte le altre, vale
17:31a dire trasparenza, contenuti di qualità, firme autorevoli e che in qualche modo non siano
17:38riconducibili alla società di appartenenza, perché poi è chiaro qual è la critica che
17:44si può fare al nostro modo di fare il brand journalism, beh, tu alla fine hai un editore
17:49che è la tua azienda, risposta esatto, come ce l'hanno tutti, però se noi esaudiamo
17:54questi, come dire, queste caratteristiche, poi siamo assolutamente autorevoli come gli
17:58altri, anche perché poi, noi lo sappiamo bene, lo dico perché molto spesso l'altra critica
18:04è che il nome brand journalism, no? Fa sembrare che è pubblicità al brand, ma in realtà
18:09noi sappiamo che tecnicamente parlare dei nostri prodotti, nel nostro caso di, come dire, di
18:15assicurazioni che siano essi prodotti o servizi, è controproducente, perché in tutte le indagini
18:20che noi facciamo, perché appunto bisogna sempre ragionare facendo le analisi e ragionando
18:24e non prendendo delle posizioni così perché è per sentito dire, tutti ci dicono, tutti
18:31gli studi, che se tu vai a parlare di te stesso hai un effetto boomerang, cioè invece
18:36di portare valore aggiunto alla tua azienda, la danneggi. E allora, se tu poi alla fine
18:42non parli di te stesso e utilizzi quei quattro strumenti che dicevo prima, perché sei meno
18:47autorevole di una testata normale?
18:51Allora, mi prendo in prestito il combattimento partigiano nella comunicazione, perché sicuramente
18:56se c'è un contesto nel quale è stata applicata questa modalità di comunicazione è stata la
19:01rarrazione pandemica, post-pandemica, che ha visto insomma le tifoserie ben schierate
19:06da una parte e dall'altra. È giusto dire che il fruitore di notizie non nasce tifoso,
19:15ma evidentemente lo abituiamo noi a diventare tale per tutta una serie di errori. Allora, prima
19:22di darvi conto di quel che diventerà la novità importante di quest'anno, quindi con
19:30Tiziana Lanzione, però voglio che ci racconti tu, Ilario, per cortesia la novità di quest'anno.
19:37Sì, allora, non è tanto una novità, nel senso è un percorso abbastanza naturale, che
19:44fa parte di una discussione riuscita, quella dello scorso anno del Festival, come sapete
19:48l'anno scorso abbiamo avuto un panel della leadership il professor Walter Ricciardi, perché
19:52mi sono sentito nella direzione artistica di coinvolgerlo, in quanto c'è stato sicuramente
19:58un gap sull'informazione importante nell'era pandemica e quindi dalla sua presenza nello
20:05scorso anno e dalle sue parole è emersa in maniera naturale la volontà di dedicare anche
20:11ai temi della sanità una discussione verticale, profonda ed è per questo che quest'anno, sempre
20:17grazie al supporto del Parlamento e della Commissione europea, riusciamo anche ad approfondire
20:23sulla sanità in maniera verticale con un forum che si terrà prossima settimana, sempre qui
20:28a Roma, il 2810, che vedrà la presenza di medici, ricercatori, anche qui comunicatori
20:36aziendali e giornalisti in ambito sanitario, perché anche sulla sanità e soprattutto sulla
20:42sanità c'è un tema di disinformazione e c'è un tema soprattutto di coinvolgimento
20:46delle nuove generazioni, per cui il festival si conferma polo generativo di idee, il Brand
20:54Journalism Festival rimane l'evento campagna prevalente che ha mosso anche questa seconda
21:01discussione e sono contento che anche tutti gli interlocutori che sono a questo tavolo
21:05ci accompagnano in questa nuova finestra di discussione che sarà altrettanto avvincente,
21:13suggestiva, perché anche quest'anno ci siamo dedicati nelle interlocuzioni con questo mondo,
21:17con tutta la comunità scientifica, io ho sempre detto nel video di lancio non parleremo
21:22di medicina, parleremo di come parlarne, perché è sempre un tema di linguaggio e di come
21:27atterrano i contenuti nel percepito dei destinatari. Siamo molto contenti di fare questa iniziativa
21:37e sono molto contento soprattutto di tenere i giovani al centro del nostro manifesto. Una
21:46cosa che voglio dire, e poi mi taccio, è bello per noi declinare il nostro progetto non
21:55su un mese, due mesi, solitamente io ho raccontato eventi e c'è un countdown finale che ingaggia
22:04tutti nell'ultimo mese, ma il nostro è da considerare come un evento campagna always on,
22:10come dire, sempre aperto in tutto l'anno, infatti tempo di finire il festival ci metteremo
22:16al lavoro per la terza edizione, per recuperare soprattutto tutta la knowledge di discussione,
22:22come dire, a base di conoscenza dei protagonisti che porteranno alla nostra manifestazione.
22:30E questo per noi è importante perché significa dedicare a delle tematiche così serie il tempo,
22:37ma anche dargli una, come dire, una chiave di lettura prospettica, evolutiva, che non inizia
22:48e finisce, ma che dura nel tempo. Ecco, questo per noi è importante e penso che sia la cosa
22:53più apprezzata di chi ci accompagna e di tutti i partner, sia a livello istituzionale
22:58che a livello, diciamo, aziendale e anche giornalistico.
23:02L'evento è solo il primo milestone, quindi poi è un percorso che dura un anno intero
23:06e tra chi ci accompagna quest'anno c'è anche lì l'Italia, Tiziana Lanzione, signora
23:12Associate External Communication. A proposito di mala informazione che riguarda e ha riguardato
23:18la sanità negli anni terribili e bui della pandemia, ma che ha sempre, come dire, spesso
23:24accompagnato quanti approcciano il tema della salute e della sanità con poca coscienza del
23:33tema. La mia domanda è in che modo questo progetto può essere un soggetto al servizio
23:39sia dei cittadini che di chi ai cittadini racconta il tema della salute e della sanità.
23:46Grazie per la domanda, Lavinia, che apre ad un argomento molto sensibile, al contempo
23:52molto importante, su cui è necessario fare luce. Diciamo che ad oggi comunicare nel settore
24:02salute significa comunicare in un ambito su un terreno molto complicato, un terreno dove
24:10appunto ci sono le esigenze di diversi attori, come ad esempio appunto i pazienti, i professionisti
24:17sanitari, i media, ma significa anche lavorare in un ambito dove c'è appunto largo spazio
24:26anche alla disinformazione. La disinformazione purtroppo può creare dei problemi non solo
24:34in termini di percepito, nel senso che il cittadino che magari legge quell'informazione può sentirsi
24:41impaurito o preoccuparsi di fronte a quello che viene letto, ma può creare proprio un problema
24:48di salute pubblica. Ecco, noi come Lillitalia, azienda appunto che opera nel settore di salute
24:56da più di 145 anni, abbiamo creduto molto in questo progetto e continueremo a crederci
25:02proprio perché per noi è fondamentale riunire queste esigenze, riunire allo stesso tavolo
25:08gli attori che sono in qualche modo tutti equamente responsabili dell'informazione che noi portiamo
25:15all'esterno. Per supportare questo progetto noi siamo partiti appunto da un concetto semplice
25:23ma fondamentale. La salute non è un prodotto, ma la salute è un bene comune, è un bene di tutti
25:31e come tale gli attori di cui vi parlavo prima sono tanti, tutti quanti con dei ruoli diversi
25:39ma comunque complementari. Questi attori appunto, lo abbiamo ben capito, sono le istituzioni,
25:46le agenzie regolatorie, il governo, i media e ovviamente i cittadini insieme appunto alle aziende.
25:57Ognuno di loro in questo frangente ha la responsabilità di cooperare e collaborare
26:03affinché il messaggio finale non sia soltanto costruito ma sia trasparente
26:09e basato su delle fonti certe. Ecco, in questo contesto le aziende farmaceutiche
26:14quello che devono fare è comunicare in maniera trasparente ciò che viene portato all'esterno
26:22e preoccuparsi anche delle fonti da cui appunto emerge il dato scientifico.
26:28Nel contesto socioculturale in cui ci troviamo non basta più soltanto semplificare un fatto complesso
26:36ma chiaramente bisogna tener conto di tutti gli interlocutori che noi abbiamo
26:42e collaborare con essi perché senza una collaborazione, senza una cooperazione
26:48tramite tutti questi attori si crea una frattura ed è proprio all'interno di questa frattura
26:54che si crea la disinformazione e noi ecco dobbiamo prevenire la disinformazione
26:59ma e supportare un'informazione che sia il più possibile precisa, accurata e trasparente.
27:07Ecco, per questo crediamo molto nel ruolo e nel lavoro che potrà fare questo forum
27:12proprio perché con l'El Journalist Forum possiamo aiutare a costruire un ecosistema
27:22dell'informazione e della salute che sia trasparente e credibile per il cittadino
27:28che dunque può finalmente fidarsi dell'informazione che sta leggendo
27:32e anche scegliere l'informazione perché magari stesso il cittadino diventa consapevole
27:38di quello che sta leggendo e può anche capire di cosa fidarsi e cosa no.
27:43Con l'El Journalist Forum vogliamo fare esattamente questo
27:47e vogliamo proprio essere promotori di una comunicazione etica, responsabile e trasparente.
27:55Grazie mille Tiziana.
27:56Allora, non a caso siamo qui, si diceva in apertura, la fondamentale partnership
28:00e supporto con le istituzioni per andare da Alessandra Marino
28:07che è capo ufficio stampa della Commissione Europea in Italia.
28:10Insomma, l'anno scorso abbiamo anche su questo aperto diversi spunti,
28:13trovato tanti spunti di dibattito, soprattutto quando si parla di polarizzazione
28:19dell'informazione, della frammentazione dell'informazione.
28:22Allora mi interessa capire che cosa è successo lato vostro dall'anno scorso fino ad oggi
28:28e quali sono gli obiettivi di quest'anno, oltre ovviamente alla partnership
28:33per il supporto di questo, non è un evento, non lo chiamiamo evento.
28:40Grazie, grazie a tutti per questa opportunità.
28:46Sicuramente è un percorso che stiamo percorrendo da diverso tempo nelle istituzioni,
28:52noi non siamo un attore tipico di questa iniziativa, essendo appunto un attore pubblico
29:00e non un'azienda, tuttavia ci ritroviamo appunto nelle sfide della comunicazione
29:07in un ecosistema molto più complesso e di conseguenza siamo consapevoli della necessità
29:15di adattare anche le nostre capacità di arrivare a un pubblico più ampio e diverso
29:21attraverso i nuovi strumenti che sono di attualità.
29:26Quindi come capo ufficio stampa mi sento di dire che non più soltanto appunto ci possiamo
29:33limitare alle conferenze, ai briefing quotidiani per raccontare, informare il cittadino
29:42e gli attori economici delle iniziative legislative che prende l'Unione Europea
29:50diciamo nei suoi differenti ruoli che è un po' diciamo il nostro quotidiano
29:55ma è necessario anche abbracciare degli altri linguaggi, navigare degli altri canali
30:03e delle altre capacità appunto di arrivare a tutti i cittadini, sia quelli che appunto
30:09usufruiscono di canali tradizionali, sia quelli che invece sono più aperti a nuovi canali
30:17di comunicazione e questo anche osservando, lo ricordavi poc'anzi, la misinformazione, cioè la parzialità
30:29o la brevità attraverso la quale appunto il messaggio arriva al consumatore finale, al cittadino, ai giovani
30:41e ai meno giovani, facendo sì che si costruisca appunto togliendo il velo da quelli che sono
30:53delle mistificazioni o delle parziali verità, che si costruisca appunto un rapporto di maggiore fiducia
31:00comunicando non soltanto sulla singola iniziativa ma in generale sul valore, sul principio,
31:08sull'obiettivo politico ultimo e sociale anche che l'istituzione vuole andare ad arrivare
31:18il goal, la fine, la meta ultima verso la quale andiamo. Per questo è per noi importante
31:25abbracciare diversi linguaggi ed è per noi arricchente come istituzione osservare attraverso
31:32uno strumento come quello che ci fornisce questa iniziativa attraverso gli studi, attraverso
31:38appunto questo lungo percorso di analisi delle trasformazioni, arrivare a comprendere meglio
31:45l'ecosistema in cui ci muoviamo e anche adattare il nostro messaggio, il nostro metodo
31:50per arrivare a sempre più cittadini e rafforzare il rapporto di fiducia fra l'istituzione e il
31:59cittadino. Dunque mi pare che tutti i nostri relatori abbiano molto chiaro quale sia il
32:06percorso da fare, lato azienda, lato media, lato istituzioni per diventare un servizio
32:13a supporto del lettore che sia chiaro, che sia trasparente, che sia costruttivo e imparziale.
32:20Dunque in chiusura, Ilario, io ricordo i due appuntamenti, quindi la prima edizione del
32:26Health Journalism Forum il 28 di ottobre e poi invece il Brain Journalism Festival che
32:32sarà l'11 di novembre. Non so se vuoi concludere tu.
32:38Volevo ringraziare tutti i presenti, i giornalisti, lo staff di questo momento che, ripeto, è solo
32:46una parte del percorso e che continuerà a dare visibilità su quello che essenzialmente
32:54sono essenzialmente i nostri due obiettivi, superare la polarizzazione e arrivare ai giovani
33:00per dare gli strumenti critici ed avere un'informazione più etica e più trasparente. Appuntamento al 28
33:06all'11, grazie a tutti.
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