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  • 5 weeks ago
“In Italia aumenta la sopravvivenza dei pazienti oncologici, con le morti che sono diminuite del 14,5% negli uomini dal 2020: è il dato migliore in Europa. Fondamentali la prevenzione primaria che per alcune neoplasie, come il tumore al polmone, ha giocato un ruolo essenziale,  gli screening e le cure sempre più innovative ed efficaci. Ma abbiamo anche dati confortanti sull’aspettativa di vita dei pazienti oncologici italiani. Chi si ammala ha di fronte a sé mediamente un outcome favorevolmente confrontato con quello degli altri Paesi, grazie all’efficienza della gestione di questi pazienti, quindi diagnosi precoce e tempestività ed efficacia dei trattamenti. Quindi dobbiamo tenerci stretto il nostro prezioso Servizio sanitario nazionale che è a rischio, nel senso che la sostenibilità e la qualità dell’offerta complessiva non è garantita nel prossimo futuro. Per questo motivo come Aiom chiediamo fortemente che siano investite sempre più risorse e, chiaramente, dal nostro punto di vista dipenderà dall’appropriatezza delle scelte che faremo in termini di diagnosi e di terapie. Il Servizio sanitario nazionale funziona, eccome. Ma per continuare su questa strada e assicurare le cure migliori a tutti, ci vogliono persone formate e risorse”. Così all’Adnkronos Salute, Massimo Di Maio, il presidente eletto Aiom (Associazione italiana oncologia medica) al congresso annuale della European Society for Medical Oncology (Esmo) a Berlino, commenta la stima del calo di mortalità per tumore in Italia tra il 2020 e il 2025 - il 14,5% negli uomini e il 5% nelle donne -  il dato migliore nel Vecchio Continente.

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00:00Le statistiche che confrontano gli outcome oncologici per l'Italia rispetto agli altri
00:10paesi d'Europa sono confortanti perché per esempio abbiamo assistito ad una importante
00:15riduzione rispetto ad altri paesi europei del numero di decessi, in particolare nei maschi,
00:21negli uomini per patologia oncologica e questo ci conforta perché ci ricorda innanzitutto
00:29che una grossa quota di questo miglioramento può essere attribuito alla prevenzione primaria,
00:34quindi meno case di tumore, meno morti per quei tumori e questo per alcuni tumori come per il
00:39polmone sicuramente ha giocato una componente essenziale in questa statistica, poi ovviamente
00:44meno morti è dovuto anche a una efficacia degli screening, è dovuto anche all'efficacia
00:49dell'innovazione terapeutica. L'altra considerazione è che abbiamo anche dati confortanti sull'aspettativa
00:56di vita dei pazienti oncologici italiani rispetto alle altre nazioni e qui vuol dire che chi si
01:02ammala ha di fronte a sé mediamente un outcome favorevolmente confrontato con quello degli
01:08altri paesi. Qui chiaramente è tutto attribuibile all'efficienza della gestione di questi pazienti,
01:14quindi diagnosi precoce e tempestività ed efficacia dei trattamenti e quindi ovviamente
01:19dobbiamo tenerci stretto il nostro prezioso servizio sanitario nazionale perché in questo
01:24contesto pur con tutte le difficoltà di cui siamo consapevoli che in effetti riusciamo a garantire
01:30e finora abbiamo garantito questi risultati ai pazienti che in Italia si ammanano di tumore.
01:35Ovviamente il sistema è a rischio nel senso che la sostenibilità e la qualità dell'offerta
01:42complessiva non è garantita nel prossimo futuro, dipende molto dalle risorse che verranno
01:48investite e che noi chiediamo fortemente che siano investite sempre di più e chiaramente
01:52dal nostro punto di vista dipenderà dall'appropriatezza delle scelte che faremo in termini di diagnosi
01:57e di terapie, ma comunque quindi per riepilogare prevenzione fondamentale, sistema sanitario nazionale
02:04prezioso, lo è stato in passato, lo è al presente e speriamo che lo sia anche nel futuro.
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