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  • 2 settimane fa
Fulvio Scaglione
Hamas e Netanyahu costretti alla resa

Crescere Informandosi, riceve e pubblica un importantissimo editoriale dal giornalista, esperto di politica estera, Fulvio Scaglione, per fare il punto sulla pace tra Hamas e Netanyahu.
Una pace che segna la sconfitta dei due contendenti che hanno causato migliaia e migliaia di morti innocenti per la maggior parte donne, bambini e anziani.
Sconfitti perché nessuno dei due ha raggiunto gli obiettivi prefissati agli inizi del conflitto.
Una pace molto sofferta ottenuta con l’intermediazione determinante del presidente americano Donald Trump autore di un documento con le condizioni per far cessare le ostilità.

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Trascrizione
00:00Faticosamente, molto faticosamente, qualcosa sembra muoversi nel complesso processo che
00:21dovrebbe portare al cessato il fuoco e forse speriamo ad una pace a Gaza. Hamas e gli israeliani
00:29si stanno scambiando le liste degli ostaggi e dei prigionieri e a Parigi si sono ritrovati i ministri
00:36dei paesi europei e quelli dei paesi arabi per studiare il modo di realizzare l'iniziativa
00:42prevista dal piano Trump e cioè una forza di interposizione che prenda il posto delle truppe
00:48israeliane nella striscia e garantisca la sicurezza appunto nella striscia stessa. La difficoltà di
00:55tutto questo è chiara, quello che è successo in questi due anni è sotto gli occhi di tutti,
01:00dalle stragi dei terroristi di Hamas il 7 ottobre del 2023 con 1200 israeliani uccisi fino a tutto
01:10quello che poi è seguito, il progetto genocida implementato da Benjamin Netanyahu e dal suo
01:16governo. Ma la difficoltà di questo negoziato non sta solo nella crudeltà di quanto è avvenuto
01:23finora, sta anche in un'altra considerazione. In realtà a negoziare in Egitto sono due fronti
01:31ugualmente sconfitti. Hamas lo è perché ha perso ovviamente come era prevedibile la partita
01:38militare e ha inflitto al proprio popolo sofferenze indicibili, ha creato una serie di condizioni per
01:49cui ai Ghazawi sono state inflitte delle sofferenze veramente inenarrabili. Ma è altrettanto sconfitto
01:56Netanyahu e il suo progetto. Netanyahu ha sempre dichiarato di avere due obiettivi, la liberazione
02:02degli ostaggi e non l'ha ottenuta, lo sradicamento, l'eliminazione di Hamas e non l'ha ottenuta, tant'è
02:09vero che adesso in Egitto sta trattando appunto con Hamas. Ed è proprio il rapporto tra Netanyahu e Hamas
02:17che andrebbe studiato meglio, non solo per le tante voci, anzi diciamo pure le notizie che gli stessi
02:25media israeliani ci hanno invitato a considerare sul fatto che Netanyahu ha in qualche modo promosso
02:33la crescita di Hamas cercando di utilizzare il movimento islamista della striscia fondato nel
02:411987 dello sceico Azzim come elemento di divisione all'interno del fronte palestinese, sempre
02:49con l'obiettivo di impedire in qualunque modo la nascita di uno stato palestinese. Ma il rapporto
02:56tra Netanyahu e Hamas, l'intreccio diciamo così per meglio dire, per essere un po' più neutri, tra
03:02Netanyahu e Hamas è vecchio di almeno tre decenni. Tutto comincia quando nel 1995 un colono estremista,
03:13Igal Amir, l'antessiniano degli attuali Smotrich e Bengvir, uccide il premier Yitzhak Rabin che
03:23nel 1993 aveva firmato gli accordi di Oslo insieme con Yasser Arafat. Rabin viene ammazzato
03:35al culmine di una campagna di odio politico scatenata proprio da Netanyahu che era dal 1993 il capo
03:47dell'opposizione in Parlamento per conto del partito Likud. Ma Rabin viene ammazzato anche nel
03:56pieno di una stagione di attentati suicidi organizzati da Hamas che uccidono decine e decine di israeliani
04:08innocenti. La spinta combinata della campagna della destra israeliana contro gli accordi di Oslo
04:18e gli attentati di Hamas che cosa provocano? Provocano il fatto che nelle elezioni politiche del 1996
04:31Shimon Peres che voleva portare avanti la strategia degli accordi di Oslo viene sconfitto alle elezioni
04:39proprio da Netanyahu che nel 1996 appunto diventa per la prima volta primo ministro, il primo ministro
04:46più giovane della storia di Israele e anche il primo a essere nato in Israele, cioè a non essere nato fuori.
04:53Quindi come si vede l'intreccio tra Netanyahu e Hamas è di lunghissima data e perché questa
05:03trattativa diventa così difficile? Abbiamo saltato come avete visto d'un botto praticamente 30 anni ma
05:09potremmo continuare a fare questo rimpallo tra Netanyahu e Hamas. La trattativa quindi è complicata
05:17perché non solo i due Hamas e Netanyahu hanno mancato completamente i loro obiettivi provocando
05:24invece gli uni e l'altro in maniera diversa questo biegno di stragi immonde, ma è complicata anche
05:35perché come dicevano i latini, Netanyahu e Hamas simul stabunt vel simul cadent, cioè i due si sono
05:47sempre tenuti, si sono sempre in qualche modo sorretti l'uno con l'altro e nel momento in cui
05:53questa strategia non dovesse più verificarsi cadrebbero contemporaneamente. E infatti qual è la scelta
06:02che si trova a dover compiere Hamas? Sostanzialmente quella di autodissolversi. Può scegliere se i capi,
06:11i miliziani possono scegliere se abbandonare le armi e ricevere così l'amnistia oppure possono
06:17scegliere l'esilio, l'esilio andarsene all'estero non certo in Cisgiordania. Questo è quello che prevede
06:24il piano Trump ed è quello che ovviamente i leader di Hamas cercano in ogni modo di evitare. Ma che cosa
06:31prevede anche il piano Trump? Il piano Trump prevede che la pace a Gaza e la contemporanea
06:38riforma dell'ANP guidato da Abu Mazen siano i primi passi verso la fondazione di una statualità
06:49palestinese che il piano di Trump dice è riconosciuta come legittima ambizione dei palestinesi. Quindi se
06:58questa cosa funziona se la tregua va in porto Hamas deve scomparire e Netanyahu deve accettare
07:05la nascita o comunque la posa delle fondamenta di uno stato palestinese che lui da più di tre decenni
07:18cerca in ogni maniera di sabotare e di non far nascere. Quindi questa trattativa è molto difficile
07:25per questa ragione perché è una trattativa tra sconfitti, tra perdenti ed è quindi esposta
07:31a rischio che l'uno e l'altro, l'uno o l'altro ma anche l'uno e l'altro alla luce dei trent'anni
07:39fin qui trascorsi cerchino di far saltare tutto proprio per non dover certificare la propria sconfitta.
07:45Grazie a tutti!

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