00:00Faticosamente, molto faticosamente, qualcosa sembra muoversi nel complesso processo che
00:21dovrebbe portare al cessato il fuoco e forse speriamo ad una pace a Gaza. Hamas e gli israeliani
00:29si stanno scambiando le liste degli ostaggi e dei prigionieri e a Parigi si sono ritrovati i ministri
00:36dei paesi europei e quelli dei paesi arabi per studiare il modo di realizzare l'iniziativa
00:42prevista dal piano Trump e cioè una forza di interposizione che prenda il posto delle truppe
00:48israeliane nella striscia e garantisca la sicurezza appunto nella striscia stessa. La difficoltà di
00:55tutto questo è chiara, quello che è successo in questi due anni è sotto gli occhi di tutti,
01:00dalle stragi dei terroristi di Hamas il 7 ottobre del 2023 con 1200 israeliani uccisi fino a tutto
01:10quello che poi è seguito, il progetto genocida implementato da Benjamin Netanyahu e dal suo
01:16governo. Ma la difficoltà di questo negoziato non sta solo nella crudeltà di quanto è avvenuto
01:23finora, sta anche in un'altra considerazione. In realtà a negoziare in Egitto sono due fronti
01:31ugualmente sconfitti. Hamas lo è perché ha perso ovviamente come era prevedibile la partita
01:38militare e ha inflitto al proprio popolo sofferenze indicibili, ha creato una serie di condizioni per
01:49cui ai Ghazawi sono state inflitte delle sofferenze veramente inenarrabili. Ma è altrettanto sconfitto
01:56Netanyahu e il suo progetto. Netanyahu ha sempre dichiarato di avere due obiettivi, la liberazione
02:02degli ostaggi e non l'ha ottenuta, lo sradicamento, l'eliminazione di Hamas e non l'ha ottenuta, tant'è
02:09vero che adesso in Egitto sta trattando appunto con Hamas. Ed è proprio il rapporto tra Netanyahu e Hamas
02:17che andrebbe studiato meglio, non solo per le tante voci, anzi diciamo pure le notizie che gli stessi
02:25media israeliani ci hanno invitato a considerare sul fatto che Netanyahu ha in qualche modo promosso
02:33la crescita di Hamas cercando di utilizzare il movimento islamista della striscia fondato nel
02:411987 dello sceico Azzim come elemento di divisione all'interno del fronte palestinese, sempre
02:49con l'obiettivo di impedire in qualunque modo la nascita di uno stato palestinese. Ma il rapporto
02:56tra Netanyahu e Hamas, l'intreccio diciamo così per meglio dire, per essere un po' più neutri, tra
03:02Netanyahu e Hamas è vecchio di almeno tre decenni. Tutto comincia quando nel 1995 un colono estremista,
03:13Igal Amir, l'antessiniano degli attuali Smotrich e Bengvir, uccide il premier Yitzhak Rabin che
03:23nel 1993 aveva firmato gli accordi di Oslo insieme con Yasser Arafat. Rabin viene ammazzato
03:35al culmine di una campagna di odio politico scatenata proprio da Netanyahu che era dal 1993 il capo
03:47dell'opposizione in Parlamento per conto del partito Likud. Ma Rabin viene ammazzato anche nel
03:56pieno di una stagione di attentati suicidi organizzati da Hamas che uccidono decine e decine di israeliani
04:08innocenti. La spinta combinata della campagna della destra israeliana contro gli accordi di Oslo
04:18e gli attentati di Hamas che cosa provocano? Provocano il fatto che nelle elezioni politiche del 1996
04:31Shimon Peres che voleva portare avanti la strategia degli accordi di Oslo viene sconfitto alle elezioni
04:39proprio da Netanyahu che nel 1996 appunto diventa per la prima volta primo ministro, il primo ministro
04:46più giovane della storia di Israele e anche il primo a essere nato in Israele, cioè a non essere nato fuori.
04:53Quindi come si vede l'intreccio tra Netanyahu e Hamas è di lunghissima data e perché questa
05:03trattativa diventa così difficile? Abbiamo saltato come avete visto d'un botto praticamente 30 anni ma
05:09potremmo continuare a fare questo rimpallo tra Netanyahu e Hamas. La trattativa quindi è complicata
05:17perché non solo i due Hamas e Netanyahu hanno mancato completamente i loro obiettivi provocando
05:24invece gli uni e l'altro in maniera diversa questo biegno di stragi immonde, ma è complicata anche
05:35perché come dicevano i latini, Netanyahu e Hamas simul stabunt vel simul cadent, cioè i due si sono
05:47sempre tenuti, si sono sempre in qualche modo sorretti l'uno con l'altro e nel momento in cui
05:53questa strategia non dovesse più verificarsi cadrebbero contemporaneamente. E infatti qual è la scelta
06:02che si trova a dover compiere Hamas? Sostanzialmente quella di autodissolversi. Può scegliere se i capi,
06:11i miliziani possono scegliere se abbandonare le armi e ricevere così l'amnistia oppure possono
06:17scegliere l'esilio, l'esilio andarsene all'estero non certo in Cisgiordania. Questo è quello che prevede
06:24il piano Trump ed è quello che ovviamente i leader di Hamas cercano in ogni modo di evitare. Ma che cosa
06:31prevede anche il piano Trump? Il piano Trump prevede che la pace a Gaza e la contemporanea
06:38riforma dell'ANP guidato da Abu Mazen siano i primi passi verso la fondazione di una statualità
06:49palestinese che il piano di Trump dice è riconosciuta come legittima ambizione dei palestinesi. Quindi se
06:58questa cosa funziona se la tregua va in porto Hamas deve scomparire e Netanyahu deve accettare
07:05la nascita o comunque la posa delle fondamenta di uno stato palestinese che lui da più di tre decenni
07:18cerca in ogni maniera di sabotare e di non far nascere. Quindi questa trattativa è molto difficile
07:25per questa ragione perché è una trattativa tra sconfitti, tra perdenti ed è quindi esposta
07:31a rischio che l'uno e l'altro, l'uno o l'altro ma anche l'uno e l'altro alla luce dei trent'anni
07:39fin qui trascorsi cerchino di far saltare tutto proprio per non dover certificare la propria sconfitta.
07:45Grazie a tutti!