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https://www.pupia.tv - Roma - Audizione Foti
Alle ore 8.15, presso l’aula del II piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale ha svolto l’audizione del Ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Tommaso Foti, sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale. (08.10.25)

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Trascrizione
00:00Buongiorno a tutti.
00:30Buongiorno a tutti.
01:00Buongiorno a tutti.
01:30Per quanto riguarda il Ministero a me affidato voglio dire che noi abbiamo sicuramente una attinenza con alcuni principi del federalismo fiscale.
01:44Voi sapete che l'articolo 119,5 della Costituzione prevede lo sviluppo delle aree sottutilizzate e al tempo stesso sappiamo bene che il fondo pericolativo per i territori è relativo anche alla minore capacità fiscale per abitante.
02:03Quindi in relazione a questi due principi diciamo che possiamo sviluppare le argomentazioni relativamente soprattutto a due questioni, PNR e coesione.
02:13Tenendo presente che per quanto riguarda la coesione vi sono state delle relazioni da parte dell'Unione Europea proprio relativa alla coesione che hanno evidenziato ad esempio quella che viene definita la trappola dello sviluppo regionale in Europa.
02:32Che cosa significa? Significa che le regioni nonostante le risorse ad esse destinate non hanno superato o non hanno avvicinato in modo significativo quel gap che le distingueva dalle altre regioni.
02:49Voi sapete che le regioni poi vengono classificate in ordine al PIL europeo rispetto al PIL regionale in regioni meno sviluppate, regioni in transizione e regioni sviluppate.
03:04D'altra parte noi come oltre ai fondi di coesione abbiamo i fondi del PNR dei quali dirò semplicemente che sono 194 miliardi di euro di cui 72 grants quindi a fondo perduto e gli altri 122 a debito
03:25e abbiamo una ulteriore misura che può servire per colmare il gap che è la ZES unica che è entrata in vigore il primo gennaio del 2024.
03:37A ciò si aggiunga i fondi di sviluppo e coesione che sono utilizzate in base agli accordi per la coesione e ai contratti interistituzionali di sviluppo.
03:52Quanto alla coesione 2021-2027 a livello europeo essa pesa 74 miliardi di euro di cui 42 miliardi sono da fondi europei e 32 miliardi circa di cofinanziamento nazionale.
04:09Ora in realtà oltre ad avere un problema di divario all'interno del sistema regionale abbiamo complessivamente un divario dell'Europa rispetto ad altri paesi o continenti
04:26che in un mondo globalizzato fatalmente diventano un punto di riferimento.
04:32Non è un caso che sia nel rapporto Draghi che nel rapporto Letta sia stati evidenziati i divari dell'Unione Europea soprattutto in materia di innovazione e di competitività.
04:45Non solo, ma viene evidenziato chiaramente come sia importante ridurre le dipendenze energetiche all'interno dell'Europa.
04:57Un'altra riforma, quella del Clean Industrial Deal, vede una sfida importante sullo sfondo e cioè quello di trasformare la decarbonizzazione da sfida appunto in un'opportunità.
05:14Infine, un tema che viene oggi affrontato e è sullo sfondo, ma non troppo, è il tema dell'accesso alla casa perché soprattutto nelle aree urbane si releva uno squilibrio tra domanda e offerta
05:30con un'inevitabile lievitazione del costo degli affitti da una parte e degli immobili dall'altra.
05:39Andando al PNR e al federalismo fiscale.
05:43Allora, il PNR, non vi faccio tutta la storia degli obiettivi e non gli obiettivi, dico soltanto che è stata chiesta l'ottava rata che dovrebbe essere liquidata nel mese di novembre
05:55che dovremmo avere a disposizione a quel punto 153 miliardi di euro che sono il 79% della dotazione globale del piano.
06:06Però voi sapete anche che al di là della certificazione delle spese che al 31 agosto 2026 è di 86 miliardi più 8,6 miliardi di facility, voi sapete che il PNR non è solo un programma di spesa ma anche un programma di riforma.
06:23All'interno della missione 1, componente 1, vi è la riforma 1.4 che è quella del quadro fiscale subnazionale.
06:32Ora, questa riforma cosa prevede?
06:35Prevede il completamento del federalismo fiscale per regioni a statuto ordinario, per le province, per le città metropolitane.
06:44Sotto questo profilo non è mia competenza come Ministero quello della predisposizione dei decreti a riguardo, però devo dire che le due milestone da raggiungere entro il 31 marzo 2026
07:02riguardano l'entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato per quanto riguarda, da una parte, il federalismo fiscale per le ragioni a statuto ordinario
07:14e, dall'altra parte, l'entrata in vigore di atti di diritto primario e secondario per quanto riguarda il federalismo fiscale per province e città metropolitane.
07:28Non solo, ma entro dicembre 2025 occorre raggiungere un obiettivo che è quello del perfezionamento della definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei fabbisogni standard.
07:45Perché ho detto questo?
07:46Ho detto questo perché, torno a ripetere, essendo il PNR un programma di riforme e non solo di spesa,
07:53molto spesso vengono erogate somme importanti per il raggiungimento delle riforme.
08:01Ora, è chiaro che raggiungere i vari step delle riforme significa non soltanto raggiungere gli obiettivi corrispondenti
08:09poi a quelle che sono le entrate da parte dello Stato, ma anche il fatto contrario, cioè il mancato raggiungimento di quegli obiettivi di riforma,
08:19dà luogo poi invece a una penalizzazione e a delle sanzioni conseguenti.
08:28Quanto riguarda la politica di coesione?
08:31La politica di coesione è principalmente contenuta nell'articolo 174 del Trattato di funzionamento dell'Unione Europea,
08:41ma anche poi dei suoi ben precisi richiami nell'articolo 3 e nell'articolo 119,5 della Costituzione.
08:51Come voi sapete i pilastri dei finanziamenti europei sono FESR, FS Plus e Just Translation Fund.
09:00In questo ultimo caso voglio dire che l'area è limitata a due regioni sostanzialmente italiane, la Sardegna e la Puglia.
09:14Per quanto riguarda la Puglia è la provincia di Taranto, per quanto riguarda la Sardegna è il Sulcis e l'Inglesente.
09:22Queste sono le due aree per le quali vale solo il GTF.
09:29Per le altre due aree, ovviamente, politica di FESR e FS Plus vale su tutto il territorio nazionale.
09:38Voglio ricordare che il FESR oggi compie 50 anni, nel 2025 è infatti entrato a pieno titolo tra i fondi europei nel 1975
09:50e sotto questo profilo devo richiamare anche un fatto che dal 1975 è la seconda consigliatura nel quale le regioni a statuto ordinario
10:03sono poi state costituite, perché voi sapete che le regioni in Italia, nonostante siano state previste nella Carta Costituzionale,
10:12entrano poi in vigore e in attuazione soltanto dal 1970.
10:15Quanto all'utilizzo dei fondi dello sviluppo e coesione, sotto questo profilo vi sono stati vari passaggi,
10:24io me ne occuperei innanzitutto per quanto riguarda la programmazione nazionale che va dal 2000 al 2020,
10:32perché dal 2000 al 2020 noi abbiamo avuto un FSC che ha avuto andamenti a volte di avanzi di utilizzo di risorse notevoli
10:44e al riguardo è stato realizzato il piano di sviluppo e coesione vincolante,
10:50che ha avuto questo must, cioè di fessare al 31-12-2022 e in alcuni casi al 31-12-2023
11:02il principio per il quale se non erano state raggiunte entro queste date le obbligazioni giuridicamente vincolanti
11:12si procedeva al definanziamento. Cosa significa questa fase di piano?
11:20È un piano che prevede 43 missioni, che vale 75-76 miliardi circa,
11:28ha interessato e interessa 21 amministrazioni regionali, 10 amministrazioni centrali
11:34e 12 a titolarità delle città metropolitane.
11:39Allora, questi dicevo 75-76 miliardi si devono aggiungere ad altri residui di piano
11:46per le quali vale complessivamente l'ammontare dei piani a 79 miliardi,
11:54non vado nei rotti, sono 79 miliardi e 841 milioni, è un piano da 79 miliardi e 841 milioni.
12:02Al 30 giugno 2025, penso che sia un dato che possa interessare,
12:08gli impegni erano pari al 76,26% e cioè 60 miliardi e 887 milioni,
12:16la spesa certificata è pari al 48,75%, cioè a 38 miliardi e 919 milioni.
12:27Cosa incide su questo fatto?
12:29Incide soprattutto un fatto che in questi piani si è sviluppata una operazione di questo tipo
12:37per il quale, essendo ovvio che se tu non raggiungi gli obiettivi a livello europeo
12:44vai al definanziamento, si è traslato una serie di obiettivi che erano sui piani nazionali,
12:50sui piani europei per raggiungere gli obiettivi europei.
12:53Sono stati ovviamente raggiunti gli obiettivi europei, ma al tempo stesso vengono liberate le risorse
13:02e non si raggiungono gli obiettivi nazionali per i quali, devo dire, non vi è la penalizzazione
13:07rispetto agli obiettivi europei e non vi è neanche un termine perentorio.
13:13Se vogliamo la controprova di questo è facile da rilevare nel momento in cui al 31 luglio 2025
13:22è stata certificata e viene quindi inviata alla Commissione europea una spesa per complessivo
13:3098,89,82% dei fondi europei a fronte invece di un utilizzo delle risorse del FSC pari a 76,26%.
13:44Quindi questa è la discrasia che si apre ovviamente tra obbligatorietà di chiudere alcuni piani
13:53a livello europeo e la flessibilità di poter traslare alcuni piani a livello italiano sui conti europei.
14:01Per quanto riguarda la politica di coesione europea, la chiusura della programmazione 2014-2020
14:09ha e si articola in 51 programmi operativi regionali.
14:15Diciamo che la dotazione programmatica di allora era 64,4 miliardi di euro di cui 47,9 di confinanziamento.
14:27Al 31 luglio 2025, come già detto, l'utilizzo dei fondi europei era pari al 99,82%.
14:35Devo dire che è un obiettivo che è stato prevalentemente raggiunto negli ultimi due anni
14:42quando è stata certificata una spesa complessiva di circa 25 miliardi.
14:48Perché se guardiamo i dati a quando si è insediato questo governo, devo dire che i dati erano molto più bassi.
14:58Devo anche aggiungere che il risultato è ancora più notevole se si aggiunge che nel frattempo
15:04erano stati messi a disposizione 14,5 miliardi subito dopo il periodo della pandemia del RECT-U.
15:14Allora, per quanto riguarda invece la programmazione nazionale 2021-2027,
15:24essa si basa per quanto riguarda il fondo di sviluppo e coesione,
15:28voi sapete che c'è stata una riforma che si è passata da quei piani all'accordo di coesione.
15:34Che cos'è l'accordo di coesione?
15:36È uno strumento negoziale che viene messo in piedi tra Stato e Regioni.
15:40Questa è la spiegazione forse più didattica dell'accordo.
15:46Ecco, facciamo un attimo di storia.
15:50Come era strutturato l'FSC?
15:55Con la legge di bilancio 2021 praticamente si parte con un FSC di 50 miliardi
16:02che con successive implementazioni viene portato a 98 miliardi e 715 milioni.
16:12Di questo importo 15 miliardi e 616 milioni sono stati destinati al PNR.
16:2023 miliardi e 351 milioni sono stati successivamente impegnati in successive fasi.
16:29In buona sostanza il piano dell'FSC nel suo dimensionamento dall'originario
16:38all'ultimo dimensionamento possibile prima delle assognazioni ordinarie alle Regioni
16:44valeva 57 miliardi e 748 milioni.
16:48Di questi con delibera Cipe del 25 del 2023 vengono assegnati i fondi ordinari alle Regioni
16:58che sono pari a 29 miliardi e 312 milioni a cui vanno aggiunto 3 miliardi e 52 milioni di anticipazioni.
17:10Questo per quanto riguarda la coesione e programmazione di coesione nazionale
17:17che in questi dati regionali emerge come un impegno su alcune significative voci.
17:25Tanto per essere chiari il 29% delle risorse a cui facevo prima riferimento
17:31pari a oltre 8 miliardi e 150 milioni è a valere sulle infrastrutture trasportistiche.
17:39Il 25% è riservato alla materia ambientale, sono circa 7 miliardi e 500 milioni,
17:49prevalentemente indirizzati sulla prevenzione rischi,
17:53sull'infrastrutturazione idrica, sulla gestione dei rifiuti
17:57e su misure volte a contrastare il cambiamento climatico.
18:02L'11% delle risorse a cui facevo prima riferimento
18:05viene indirizzato sulla riqualificazione urbana,
18:10poco più del 7% rispettivamente sulla competitività delle imprese
18:17e nell'ambito salute e del sociale.
18:22Cosa significa questo? Significa che in buona sostanza negli accordi con le regioni
18:27queste sono state le 5 indicazioni più prevalenti
18:33che dagli accordi stessi emergono.
18:36A questi dobbiamo aggiungere oltre 15 miliardi di fondi FSC
18:42che sono destinati alle amministrazioni centrali
18:46per le quali sono in corso ovviamente le definizioni degli accordi.
18:52Cito soltanto un utilizzo di questi fondi
18:55per quanto riguarda ad esempio il Ministero delle Infrastrutture
18:59a fronte di 9 miliardi e 257 milioni
19:05ne sono stati destinati 3 miliardi e 882 milioni al Ponte sullo Stretto
19:11e 1 miliardo 120 milioni all'asse viario Sibari-Catanzaro.
19:19Complessivamente quindi se noi andiamo a verificare i programmi dell'FSC
19:26al 30 giugno 2026 abbiamo un valore di programmi pari a 33,8 miliardi di euro
19:33impegni per 6,5 miliardi, cioè poco più del 19%
19:40e pagamenti pari a 1 miliardo e 231 milioni pari al 3,64%.
19:47La politica di coesione europea 2021-2027
19:55che è quella a cui facevo riferimento prima dei circa 74 miliardi
19:59in realtà sono, se vogliamo essere più precisi, 73,9 di cui 42,2 di fondi europei
20:07e 31,7 di confinanziamento nazionale.
20:11Essa si articola su 48 programmi.
20:13Per quanto riguarda le missioni che principalmente sono state individuate
20:19esse riguardano all'Europa più intelligente e più competitiva,
20:27all'Europa più connessa, all'Europa più sociale ed inclusiva,
20:33all'Europa più vicina ai cittadini, all'Europa più verde e a meno emissioni di CO2.
20:39Dico questo perché poi è evidente che anche nei piani nazionali
20:45questo tipo di impostazione, non dico che venga ricalcata in modo pedissecuo,
20:54ma sicuramente viene tenuta ben presente come punto di riferimento.
20:59Non a caso la riforma della politica di coesione del ciclo di programmazione 2021-2027
21:07che era anche questa una misura del PNR, segnatamente la misura 1,91,
21:14si basa su un principio che è quello della performance.
21:19Sotto questo perfilo sono stati individuati sei settori strategici.
21:25Le risorse idriche, perché voi sapete benissimo che in Italia il problema della risorsa idrica
21:30è un problema che pesa e pesa tanto.
21:33Le infrastrutture a rischio idrologico, potrei dire, vedi sopra.
21:39Se non altro basterebbe vedere quanto spendiamo per riparare i danni del rischio idrogeologico
21:46e quanto meno spendiamo per la prevenzione del rischio idrogeologico.
21:51Il tema dei rifiuti, per i quali, sapete, vi sono aperte anche delle procedure di infrazione.
21:57I trasporti e la mobilità sostenibile.
22:00In questo senso c'è sicuramente una particolare attenzione anche a tutte le infrastrutturazioni
22:06di tipo ferroviario e metropolitane e l'attrattività delle imprese.
22:12Noi abbiamo tenuto una cabina di regia in ragione di quella che è stata la riforma
22:18il 29 maggio 2025 e abbiamo avuto e licenziato 239 interventi che in larga parte ricalcavano queste
22:32sei linee di indirizzo pari ad un impegno di spesa di 3,7 miliardi.
22:39Ovvio che a questo punto nella riforma della coesione abbiamo voluto mettere anche il principio
22:46di un monitoraggio rafforzato che fosse collegato alle performance per evitare di registrare
22:55sempre e comunque nell'ultimo anno o anno e mezzo come da tradizione la stragrande maggioranza
23:02delle spese dei fondi con a volte un insieme di partite di giro cui già prima facevo riferimento
23:11che non danno un utilizzo per tempo delle risorse stesse.
23:16Se su piani di sei anni noi andiamo ad avere la concentrazione delle spese nell'ultimo anno e mezzo
23:23voi vi rendete conto che rischiamo di realizzare nell'ultimo anno e mezzo cose che in realtà
23:29dovevano essere realizzate probabilmente nella prima parte della programmazione.
23:35Voglio sottolineare che in relazione all'impostazione europea della piattaforma STEP
23:43che è una piattaforma che prevede un utilizzo delle risorse soprattutto per quanto riguarda
23:51le tecnologie digitali e di deep tech, le tecnologie a zero emissioni nette, le biotecnologie.
24:02La Unione Europea aveva molto insistito sulla possibilità di andare all'utilizzo di questa piattaforma
24:10perché si ritiene che serva a colmare un gap tecnologico e infrastrutturale e direi importante per tutte le realtà.
24:24Noi abbiamo presentato 15 programmi sul plan politica di coesione europea 2021-2027
24:31con una dotazione complessiva di 4,1 miliardi.
24:36Tenete presente che la dotazione complessiva a livello europeo era pari a 6,5 miliardi.
24:45Infine due riferimenti alla attualità più stretta di quest'anno.
24:51La prima riguarda il riesame intermedio delle politiche di coesione da parte della Commissione europea
24:58che sulla programmazione 2021-2027 nel mese di aprile e 2 aprile ha indicato alcuni elementi di particolare rilievo
25:11per quanto può riguardare il superamento delle differenze tra regioni e regioni
25:17ma anche e soprattutto una linea di indirizzo di maggiore penetrazione nell'utilizzo delle risorse.
25:29Innanzitutto, e va sempre sulla strada di cui dicevo prima a proposito della STEP,
25:36la necessità di colmare il divario di innovazione che c'è all'interno dell'Unione
25:44e il rafforzamento della competitività della stessa.
25:48Secondo tema, che era un tema che avevo sviluppato inizialmente, quello della casa
25:52e cioè la possibilità di avere una dotazione di alloggi sostenibili e a prezzi accessibili.
26:01In terzo luogo, sempre collegato comunque a temi già sviluppati,
26:06l'accesso all'acqua e la resilienza idrica.
26:10Il quarto, la transizione energetica, sul quale devo dire, peraltro siamo comunque a un discreto buon punto
26:19e la quinta missione che viene evidenziata è quella della difesa e della sicurezza.
26:28A riguardo voglio essere chiaro, queste sono indicazioni che ha dato la Commissione europea
26:34ma non rappresentano un obbligo per le regioni di dover andare al riesame intermedio della politica di coesione.
26:46È chiaro che alcune delle opportunità tra le cinque che vengono prospettate,
26:51ne cito due, uno è quella dell'innovazione, l'altro è quella degli alloggi,
26:57è chiaro che possono essere temi che, evidenziati meno nella prima parte della politica di coesione
27:07e degli accordi che sono stati stipulati, può avere invece oggi una valenza diversa.
27:12Un ultimo tema, poi andrei alla conclusione, che mi pare significativo,
27:18è la prospettiva della politica di coesione dopo il 2027.
27:23Voi sapete che la Commissione ha licenziato una bozza di quadro finanziario pluriennale,
27:31vi è stato un ampio dibattito che ha preceduto questa bozza,
27:36perché soprattutto, voglio dire, da parte di alcuni paesi, tra cui l'Italia,
27:42è stata evidenziata che questa idea di mettere in piedi piani paesi e regionali
27:48cozza un po' contro la politica di coesione che è sempre stata una politica
27:54che ha tenuto, tra virgolette, al centro la figura delle regioni.
27:59Noi abbiamo aderito a tutti i new paper, ad esempio, degli amici della coesione
28:05che sono stati trasmessi poi alla Commissione
28:08e abbiamo continuato a sostenere e sosteniamo sia il Consiglio degli Affari Generali,
28:15sia, penso, al Parlamento europeo, dove mi auguro che l'intera delegazione italiana
28:21dei vari gruppi sul tema non si sfarini, perché è importante, se riuscissimo a ottenere,
28:30che la coesione rimanesse a parte rispetto ai piani paese.
28:34Perché dico questo? Perché la condizionalità che rischiamo di avere poi nei piani paesi
28:41è una condizionalità che di fatto va a centralizzare quello che è la politica di coesione
28:48quando noi sosteniamo che la politica di coesione debba essere fatta un po' tailor made,
28:54soprattutto per quanto riguarda anche le differenze che ci sono all'interno di un paese
28:59tra le singole regioni, anche tra le singole regioni che vengono ritenute meno sviluppate,
29:05come quelle in transizione, come quelle sviluppate, perché voi sapete che vi sono delle caratteristiche
29:11regionali diverse.
29:13Sotto questo profilo, anche per quanto riguarda la PAC, noi abbiamo detto che dovrebbe essere scorporata,
29:21voglio dire anche che un altro elemento che ci è stato sottolineato sulle politiche di coesione
29:27è quello della semplificazione delle procedure, in realtà questo stiamo cercando di ottenerlo
29:34anche in questa ultima fase del PNRR perché ancora nei giorni scorsi, parlando con alcuni
29:41degli soggetti attuatori del PNRR, c'è stato evidenziato come la richiesta di rendicontazione
29:49nella sua complessità, finisce poi per scoraggiare, partecipare ai finanziamenti, soprattutto quelle imprese
29:58piccole e medie che non hanno una struttura all'interno propria così capace per poter sviluppare
30:08poi una rendicontazione puntuale.
30:11E infine penso di poter ribadire che sotto questo profilo la missione di mantenere la centralità
30:21del ruolo delle regioni nella politica di coesione è un principio che il governo italiano ha seguito
30:30in questi anni ma continuerà a seguire nel corso di quella che è la trattativa che oggi
30:37si è aperta e che è parsa dalla coesione al Parlamento europeo e poi al Consiglio europeo
30:43per cercare possibilmente entro il primo semestre del 2027, perché poi il 2027 è anno di elezioni
30:55in diversi paesi europei entro il primo semestre del 2027 di aver definito il quadro pluriannale
31:03finanziario con ovviamente e possibilmente uno scopo delle politiche di coesione della PAC
31:10da quello che è il fondo paese. Io avrei concluso.
31:15Bene, io ringrazio il signor Ministro per l'ampia e precisa relazione. A questo punto è aperto
31:24il dibattito da parte dei parlamentari. La senatrice Aloisio. Perfetto. Le do la parola, senatrice.
31:35Ovviamente sappiamo che iniziano le commissioni del Senato e della Camera, quindi grazie.
31:41Grazie Presidente, grazie e complimenti alla relazione articolata, molto analitica e complessa.
31:55Auguro al Ministro quindi buon lavoro. Io avevo preparato già la domanda perché è chiara
32:01che non è che si può parlare del tutto. Specificamente il mio focus è mirato all'esperiequazione
32:10che vi sono in Italia. Io lascerò il mio intervento in modo tale che se lei vuole rispondere dopo.
32:19Allora, innanzi alle forti sperequazioni che interessano le aree sottoutilizzate del mezzogiorno,
32:27mi preme sottolineare come lo Stato abbia il dovere di mettere in campo tutte le risorse
32:32che ha a disposizione per i cittadini del Sud. Sotto questo profilo ricordi che il Fondo
32:38per lo sviluppo e la coesione è lo strumento finanziario principale attraverso cui lo Stato
32:45attua le politiche di coesione. In attuazione dell'articolo 119 della Costituzione italiana
32:51e dell'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea.
32:56Si tratta di una dotazione importantissima se consideriamo che solo le leggi di bilancio
33:022021 e 2022 hanno disposto un'assegnazione di 73,5 miliardi di euro, il cui utilizzo è vincolato
33:12per l'80% nel mezzogiorno. Lei ha già fatto riferimento a questo nella sua relazione.
33:18Onorevole Ministro, mi sono chiesta se questo esecutivo sta diligentemente utilizzando queste
33:24risorse. Pertanto ho consultato il bollettino monitoraggio politiche di coesione e programmazione
33:312021-2027 della Ragioneria Generale dello Stato, aggiornata al 30 giugno 2025. Ciò che viene fuori
33:42è impressionante. Infatti, rispetto al totale di risorse programmate nell'ambito degli accordi
33:48per la coesione, avvalere sulla programmazione FSC 2021-2027, come detto, pari complessivamente
33:56a circa 30 miliardi di euro, l'avanzamento in termini di impegni presi ammonda al 12,6%
34:05e i pagamenti effettivamente attuati sfiorano il 3,8%. Il che significa che i territori del
34:14mezzogiorno hanno diritto al restante 96% della maxidotazione miliardaria a cui avevano
34:21diritto. La mia domanda ecco. Le chiedo pertanto quali politiche ha attuato o adotterà al fine
34:29di adempiere agli obiettivi prefissata dal fondo per lo sviluppo e la coesione. Poi
34:35vorrei chiedere, volevo capire di più, lì ha parlato della trappola EU e poi della semplificazione,
34:44se su questi due focus hanno attuato qualcosa. Grazie.
34:51Io non vedo altre domande, altri interventi neanche dai deputati e senatori collegati, quindi
34:57darei la parola al Ministro per la replica. Grazie.
35:01Innanzitutto grazie ai presenti, grazie ovviamente a tutti i deputati e senatori collegati, perché
35:07comunque so benissimo che in queste ore tradizionalmente sono convocate tutte le commissioni e quindi
35:15è un atto di eroismo essere presenti o collegati. Al di là di ciò, Senatrice Lovisio, il problema
35:22è molto semplice. Noi dobbiamo monitorare ma avere anche un attimo la capacità di renderci
35:32conto che non possiamo, l'ho già detto, arrivare sempre a spendere nella parte finale del periodo
35:39di programmazione. Oltretutto sul fondo sviluppo e coesione c'è la furbizia che non avendo un
35:45termine perentorio per poter definanziare, diciamo così, si continua a giocare con rinvio,
35:54rinvio, rinvio. Io farò una riunione adesso informale con tutti i Presidenti di Regione
36:02per discutere un attimo della fase, della linea che la Commissione ha dato il 2 aprile per quanto
36:10riguarda la programmazione europea. Ma voglio essere chiaro, su tutte le linee, ahimè, non
36:19vi è una programmazione che si possa definire programmazione. Perché se noi, è vero che
36:27in questa fase, dopo il Covid, c'è stata una trattativa anche lunga a livello europeo,
36:34quindi si è arrivati lunghi rispetto ad alcune scadenze. Però la tendenza comunque, che
36:41non è italiana, è anche europea, l'italiana è in modo eccessivamente preoccupante, ma siamo
36:51poco più della media europea, non siamo tre volte la media europea, è quella, tradizionalmente,
36:58di puntare a spendere sempre in quella che si potrebbe chiamare calcisticamente o si chiamava
37:04zona cesarini. Cioè, alla fine, questo procedimento va un attimo invertito. In primo luogo perché
37:13anzitutto le strutture anche amministrative sono sottoposte poi, alla fine, a degli stress
37:22che sono notevoli. Vi è più che una programmazione per obiettivi una ricerca di spendere le risorse,
37:35che è una cosa diversa. Cioè, si cambiano gli obiettivi pur di spendere le risorse. E questo
37:40non dà corrispondenza da morosi sensi a quella che dovrebbe essere la politica di coesione,
37:46perché una politica di coesione non deve essere una politica che mira soltanto alla
37:52spesa dei fondi, ma mira al raggiungimento degli obiettivi attraverso quei fondi. In terzo
38:00luogo, lo dico sinceramente, ma non è neanche bello da vedere. Voi vedete che c'è molta polemica
38:08sulla spesa del PNR, ma devo dire che poco se lo valuto, ma molto se lo confronto. Perché
38:17se andiamo a vedere una politica di coesione che è esattamente a percentuali di spesa, che
38:23è un decimo di quella del PNR, evidentemente qualcosa, mi permetto di dire, che rallenta il
38:35sistema, non voglio dire che non funziona, ma che rallenta il sistema c'è. Aggiungiamo
38:39una questione, che se è fatta per superare i gap, prima tu raggiungi l'obiettivo e prima
38:48ti avvicini al superamento del gap. Perché quando si parla della trappola a cui lei faceva
38:57riferimento, questo emerge in una serie di relazioni sulla coesione, non che abbiamo fatto
39:04noi, che ha fatto l'Unione Europea. L'Unione Europea dice che ci sono regioni che nonostante
39:10le risorse che sono state erogate non riescono a, tra virgolette, ridurre il gap iniziale
39:19prima dell'utilizzo delle risorse. Ma questo tipo di discorso, che torno a ripetere, non
39:25vale per l'Italia, è un problema che investe tutta l'Europa. Di qui la necessità anche di
39:32una riforma della politica di coesione o di una targettizzazione un po' più significativa
39:39della politica di coesione. Io dico, d'accordo tutto, d'accordo che ci sarà anche a livello
39:47europeo questa tendenza, ma noi oggettivamente dobbiamo chiedere un po' più di sprint per
39:55quanto riguarda gli impegni di spesa, la programmazione e la progettazione anche. Perché se tradizionalmente
40:06una politica che già si sviluppa in sei anni, tenete presente che questo ciclo, 2021-2027,
40:15ha la conclusione del 2029. Allora mi permetto solo di fare un'osservazione, in otto anni
40:21se andiamo indietro è cambiato il mondo e se vogliamo stare a una politica di coesione
40:27a passo dei tempi dobbiamo farla step by step, non all'ultimo momento e basta che sia il
40:36raggiungimento della spesa, perché rischiamo di dequalificare quella che è una politica di
40:41coesione. Cioè è una cosa, perciò io ho molto apprezzato quello che lei ha parlato
40:47della semplificazione e delle cinque materie, quindi il contingentamento, l'ho molto apprezzato,
40:54quindi fate questo. Bene, grazie, io ringrazio per l'ampia e precisa relazione del Signor Ministro
41:02per la replica. Visto che vi abbiamo parlato di percentuali vorrei sottolineare che oggi abbiamo
41:06anche qui in questa Commissione raggiunto una percentuale elevatissima di partecipazione in presenza
41:11e anche da remoto considerando la contestuale e infelice convocazione della Commissione
41:16Bilancio della Camera e quindi concludo il lavoro della Commissione e buon lavoro a tutti.
41:41Grazie a tutti.
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