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  • 3 months ago
“Felici di avere in paese un luogo che dia sollievo a chi convive con la malattia”. Così Luca Franzoni, sindaco di Carpenedolo, all’apertura del primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con sclerosi laterale amiotrofica. Il centro nella città bresciana, voluto da Regione Lombardia e ATS Brescia e nato dall’esperienza dei Centri Clinici NeMO e dal sostegno di AISLA, coniuga l’assistenza clinica con una dimensione domestica, garantendo continuità tra ospedale e casa all’interno della Fondazione Santa Maria del Castello

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Transcript
00:00Il Comune di Carpenedolo è straordinariamente felice di poter condividere non solo con la nostra comunità ma con tutta la provincia, la regione e mi sia consentito l'Italia una struttura di eccellenza operativa per curare la SLA e tutte le malattie degenerative in un modo che io per primo reputo veramente straordinario.
00:25Grazie al beneficio di una donazione iniziale, l'impegno della collettività, la collaborazione con la TS e con la regione Lombardia siamo oggi qui a inaugurare una struttura che serve al territorio e serve ai malati di SLA.
00:39Quello che stiamo vedendo, i pazienti già entrati chiedono aiuto, le famiglie chiedono aiuto e noi quello che offriamo non è tanto la speranza in questo momento della guarigione ma fornire una struttura che riesca a dare sollievo, sviluppo, rallentare l'evoluzione, cercare di gestire al meglio uno dei momenti più tragici nella vita di una persona.
01:01Quindi uniamo la gioia di avere una struttura così all'avanguardia anche al rispetto di chi sta vivendo un momento di sofferenza enorme e questo è quello che noi condividiamo con tutta la nostra comunità.
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