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  • 3 mesi fa
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:
- Milan, è arrivato Rabiot “Sono contento di essere qui”
- A Cremona si è presentato Vardy, l’eroe di Leicester
- Pellizzari, prima vittoria da professionista alla Vuelta
- Carlo Recalcati “Pozzecco ha unito la nazionale”
- Italia, i playoff per i mondiali fanno paura
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Novità
Trascrizione
00:00Adriano Rabiot è entrato nell'universo Milan per diventare subito un punto di riferimento,
00:14atterrato a Milano con la madre agente Veronique, ha scelto parole semplici ma dirette, sono contento
00:19di essere qui, forza Milan! A Milanello la reunione con Massimiliano Allegri con cui ha
00:23condiviso 128 partite e una Coppa Italia alla Juventus, un legame che garantisce conoscenza
00:28reciproca ai compiti già chiari. Dopo settimane difficili a Marsiglia e qualche minuto in
00:32nazionale le sue condizioni fisiche sono state giudicate buone anche se non ancora al top,
00:37probabile quindi un debutto partendo dalla panchina pronto a incidere a gara in corso. San Siro intanto
00:41ha già iniziato ad accoglierlo, il nuovo numero 12 sarà molto più che un dodicesimo uomo, portando
00:46corsa a gol e soprattutto la personalità che Allegri vuole al centro del suo Milan.
00:51All'auditorium Giovanni Arvedi nel cuore del Museo del Violino la Cremonese ha presentato il suo colpo
00:55sorpresa, Jamie Vardy a 38 anni, l'ex leggenda dell'Eister, ha scelto i grigiorossi per l'ultima
01:00grande sfida della carriera, convinto dalla passione di mister Nicola e dal progetto del club. Essere
01:05desiderato è stato decisivo, ha spiegato, ora il mio obiettivo è farmi trovare pronto, impatto
01:09immediato con squadra e città, fantastico, i tifosi mi hanno fermato ovunque, il calcio ha una lingua
01:14comune, ha detto l'attaccante, le similitudini con l'Eister, lo stesso obiettivo, salvarsi da quella
01:20mentalità, sono arrivate vittorie incredibili. Sul debutto col Verona resta prudente, non spetta a me
01:24decidere, entusiasta anche la famiglia, pronta a trasferirsi a Cremona per vivere un'esperienza
01:29nuova, dal mito del Piero all'ispirazione di Ranieri, Vardy porta in Serie A a corsa gol ed
01:33energia e con lui Cremona sogna in grande. Giulio Pellizzari vive la giornata più bella
01:39della sua giovane carriera, l'Azzurro ha conquistato la diciassettesima tappa della Vuelta, imponendosi
01:43sull'alto del Moldredero in solitaria. Emozionato al traguardo ha raccontato questo, il momento
01:48migliore della mia carriera, stamattina sentivo che poteva essere la mia giornata e devo ringraziare
01:51la mia squadra, in particolare Jay Hindley. Pellizzari ha spiegato la strategia che l'ho
01:56portato al successo, in discesa abbiamo cercato di mettere sotto pressione Pidcock, negli ultimi
02:01chilometri eravamo in due nei primi sei e ho pensato se attacco nessuno mi seguirà, così
02:05ho fatto. Riccitello ci ha provato più volte, io ero al limite ma quando la salita si è
02:09ammorbidita un po', ci ho creduto e ci ho provato. Una vittoria di forza, coraggio e istinto
02:13che può segnare l'inizio della sua scalata nel grande ciclismo. Carlo Recalcati compie 80 anni
02:18e guarda al Little Basket con lucidità e affetto sul percorso agli europei e l'addio
02:21di Pozzecco, dice, ha avuto il merito di inserire giovani come Niang, Diuffe, Spagnolo
02:26e Procida, ha portato se stesso creando una nazionale unita e riaccendendo l'amore dei
02:30tifosi. Sul futuro un messaggio chiaro, serve un CTA tempo pieno, solo così si può andare
02:34davvero a fondo del nostro movimento. Poi i ricordi personali, Cantù, che a 15 anni lo
02:39convince a non smettere, le prime vittorie da giocatore e allenatore e l'argento olimpico
02:42di Atene 2004 con un rammarico. Sono passati 21 anni e ancora si parla di noi, sarebbe meglio
02:47avere ricordi più recenti, un augurio che diventa eredità. Il basket azzurro deve tornare
02:52a vivere momenti indimenticabili.
02:57Il futuro pieno di vecchie e nuove paure per l'Italia, la strada verso i mondiali, sembra
03:01ancora una volta passare da un incubo già vissuto. Svezia e Macedonia del Nord sono loro
03:06i nomi che più spaventano perché hanno segnato le nostre ultime due esclusioni, da Russia 2018
03:11e Qatar 2022. Non erano più forti allora e non lo sarebbero oggi, ma nei play-off conta tutto,
03:16soprattutto la testa. Il meccanismo è chiaro, 16 squadre divise in 4 mini-tornei, semifinali
03:21e finali secche. Saremo teste di serie, ma questo non garantisce nulla, perché anche
03:25in quarta fascia rischiamo clienti scomodi. La Svezia di Isaac è Ghioccheres attaccanti
03:29da Premier o una Macedonia che non ha mai smesso di crederci. Poi ci sono le altre, Slovacchia,
03:33Serbia, Repubblica Ceca, Georgia, nazionali che non fanno paura sentirle nominare ma che oggi
03:38possono mettere chiunque in difficoltà. Basta guardare cosa ha fatto la Slovacchia contro la Germania
03:42o pensare a Kvaraschelia, trascinatore della Georgia. Insomma, la semifinale può essere
03:47durissima o abbordabile, ma la finale sarà comunque battaglia, perché due partite secche
03:51non lasciano margine di errore. L'Italia ha il talento per farcela, ma serve cattiveria,
03:55lucidità, capacità di soffrire. Come diceva Gattuso, non c'è molto da scegliere, bisogna
04:00solo ringhiare fino in fondo.
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