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Le tappe più significative della vita del Presidente più amato dagli italiani. Uno spaccato di vita politica e personale raccontato con linguaggi diversi, dal documentario alla fiction, fino alla riflessione storica e pedagogica.
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NovitàTrascrizione
00:00:00A MENTOLA
00:00:22A MENTOLA
00:00:32Grande, grandissimo, forte, fortissimo Sandro
00:00:36Sandro!
00:00:37Bello, bellissimo, importantissimo Sandro
00:00:40Sandro!
00:00:41Tu sei per noi, per tutti noi il nostro pappo
00:00:45Lei cosa ha provato quando l'ha eletto presidente?
00:00:48Lo dico, accidenti che tecora che mi è caduta, sono
00:00:51Oggi ci vuole due qualità, a mio avviso, caro amico
00:00:57L'onestà e il colato
00:00:59Tu fumi, tu fumi, tu fumi, tu fumi
00:01:03Tu fumi nonostante la tua età
00:01:05Tu fumi, tu fumi, tu fumi, tu fumi
00:01:07Tu fumi nonostante la tua età
00:01:09Tu fumi molto!
00:01:10Sandro!
00:01:12Vedi che ho ragione io?
00:01:14Che la miglior difesa è l'attacco
00:01:16Si attacca, si vince
00:01:18Sandro!
00:01:19Oh bello, bellissimo, importantissimo Sandro!
00:01:22Sandro!
00:01:23Tu sei per noi, per tutti noi il nostro pappo
00:01:27Bertini è stato un combattente intransigente contro il fascismo
00:01:33La libertà non è mai una conquista definitiva
00:01:36Tu parli di noi e dici che sta figli stuoi!
00:01:41Oh no!
00:01:45Ragazzi, ma voi che cosa ne sapete realmente di Sandro Bertini?
00:01:50Cosa vi dice il nome di Bertini?
00:01:52Un disegno di pazienza, avrei avuto, non lo so, 10-12 anni
00:01:57mio padre aveva un libro di pazienza a casa
00:02:00in cui tra le varie tavole c'era questo disegno di Bertini
00:02:03che guarda l'Italia dall'alto verso il basso
00:02:05era piccolo e con la pipa
00:02:07però insomma voleva dire tanto
00:02:09Per me Bertini sono una serie di foto in bianco e nero
00:02:13è un nome molto importante
00:02:15è ovviamente la figura
00:02:17la figura proprio fisica effettiva
00:02:19l'icona pop di Bertini
00:02:21La prima immagine di Bertini che ho avuto
00:02:23cioè questa è stata trasmessa
00:02:25è un programma in televisione
00:02:27mi ricordo con mia nonna
00:02:28l'abbiamo visto
00:02:29sul caso Rampi
00:02:31del bambino che era precipitato nel
00:02:34nel pozzo di Vermicini
00:02:36e mi ricordo la scena di Bertini
00:02:38che si commuove
00:02:39ascoltando i lamenti del bambino
00:02:42ai gemiti attraverso il microfono
00:02:44è lui che si leva gli occhiali
00:02:46e si asciuga le lacrime
00:02:49l'immagine di lui con la pipa
00:02:51lui con Berlinguer
00:02:52sono tutte immagini che sono rimaste proprio
00:02:53uno le vede e subito le ricollega
00:02:55al personaggio
00:02:56lui che esulta
00:02:57ai gol dell'Italia
00:03:06questo è un bel gol Graziani
00:03:08migliore quel gol
00:03:09ormai siamo nella zona di sicurezza
00:03:11l'ha detto prima
00:03:12bisogna che segnino il secondo gol
00:03:14l'hanno segnato
00:03:15ed è veramente stato un bel gol
00:03:17bravo
00:03:18Graziani no?
00:03:19eh ma Graziani
00:03:20eh Graziani
00:03:21e lì aveva promesso i due gol
00:03:22il Presidente
00:03:23si me l'aveva detto
00:03:24ma aveva mandato un biglietto
00:03:25le prometto il secondo gol
00:03:26oh ben beaggione
00:03:27adesso non diranno più male di lei
00:03:29bravo Graziani
00:03:31bravo
00:03:32mi aveva chiesti due Presidentini
00:03:33mi aveva fatti due
00:03:34bravo
00:03:35go
00:03:36la coppia
00:03:37Portelli
00:03:38Portelli
00:03:39e ci siamo con i tessi
00:03:40finito
00:03:42campioni del mondo
00:03:43campioni del mondo
00:03:45campioni del mondo
00:03:46hai soccato male Bertone
00:03:48non aveva
00:03:49non aveva
00:03:50no Bertone lo faceva lui in sette
00:03:52Siete campioni del mondo, vi ritrovate sull'aereo presidenziale a giocare a Scopone con Sandro Pertini.
00:04:05Ma è andata bene la partita al mondiale, ma per me il presidente la partita a Scopone è stata una sconfitta.
00:04:15Ha vinto Beazzotti e Causio, abbiamo avuto qualche diverbio, io e il presidente sulla giocata naturalmente, però qualche errore c'è stato da parte nostra.
00:04:28Poi noi l'abbiamo messa sulla sfortuna, però effettivamente non siamo stati all'altezza del titolo mondiale, vinto almeno io e il presidente.
00:04:40È vero che sbagliò il presidente, il punto decisivo?
00:04:42Non si può dire perché era il presidente, però lui fu ingannato dalla giocata di Berzot che poi diventò anche una contestazione.
00:04:55E quindi sa com'era poi sanguigno il presidente, però effettivamente qualche tempo dopo, quando ho smisi di giocare,
00:05:03mi mandò un bellissimo telegramma prendendosi la responsabilità della sconfitta e quindi invitandomi magari a una rivincita con gli avversari precedenti.
00:05:18Allora io mi alzavo e mi scatenavo ad applaudire, mentre ripeto il re di Spagna applaudiva un po' di nascosto perché c'era Smith e tutto nero in volto perché stava perdendo la squadra tedesca.
00:05:30All'ultimo penalty, all'ultimo call, al terzo ho preso un abrivo che se non stava attento andavo giù dal paratterpetto e mi spaccavo la testa.
00:05:38Il successore al Pirinale ci sarebbe stato allora, non adesso.
00:05:41Presidente Pertini vinciamo i mondiali in Spagna, Presidente Napolitano vinciamo i mondiali in Germania, è una singolare coincidenza.
00:05:52Una singolare coincidenza, io per la verità ero stato appena eletto Presidente della Repubblica con la mia prima uscita dall'Italia, quel viaggio a Berlino
00:06:02e il precedente di Pertini in qualche modo mi condizionava ma mi esponeva anche ad un interrogativo.
00:06:12Se io vado lì per la finale e la nazionale non vince come con Pertini ma perde, insomma non per essere superstizioso ma comincio un po' male la mia esperienza di Presidente.
00:06:24Poi siamo italiani quindi, punto.
00:06:26Ma non mi potevo, non mi potevo sottrare, non volevo sottrarmi ebbi fortuna all'inizio della mia presidenza e qualcuno mi diceva
00:06:36ma lei fece il salto come fece Pertini, voi sapete che Pertini saltò sulla pedana dove era assistendo a quella partita.
00:06:46Io dissi semplicemente che dentro di me avevo fatto un salto altrettanto alto, poi ognuno ha il suo temperamento.
00:06:55Io il salto me lo tenne dentro e lui lo fece di fronte agli occhi di tutto il mondo.
00:07:10Sono partiti con me, sul mio aereo sono venuti, l'ho caricato tutti sul mio aereo.
00:07:15Ho avvertito il Pirinale e li ho portati a mangiare tutti al Pirinale.
00:07:19Mi sono messo vicino il Zoff, da una parte il Zoff e le Arzotte, dall'altra parte.
00:07:24Hanno mangiato come lupi, dico, qui mi mangiano una rovina del Pirinale.
00:07:29Hanno mangiato come... è stata per me una gioia, ma per il giorno non l'ho mai dimenticato.
00:07:34Sandro Pertini è stato il primo presidente rock o pop della storia italiana
00:07:41ed è stato il primo presidente parlante, nel senso che è diventato una specie di eroe popolare
00:07:48e amatissimo da tutti gli italiani.
00:07:52Grazie a tutti.
00:08:22So che per la mia generazione e per chi l'ha conosciuto
00:08:38rimane certamente un punto di riferimento importante.
00:08:43Come si può rimanere umani rappresentando le istituzioni.
00:08:52E i dischi dell'estate, le celebri banane di Andy Warhol tornerà.
00:08:59Lupè ne farà un colpo eccezionale per noi.
00:09:06Torneranno i figli delle stelle, sui tuoi sedili in pelle.
00:09:10Le penne stilo in mano e le vacanze in treno, forse anche Pertini per un poker con ciò.
00:09:18Quello che resta del sole te lo porto a casa, stasera ho voglia di cantare, di gridare, di abbaiare come un cane.
00:09:34Quello che resta da dire, lo diremo domattina, stasera ho voglia di cantare, di gridare, e poi ricominciare.
00:09:52Stasera ho voglia di cantare, di gridare, e poi ricominciare.
00:09:58Insomma, hai costretto tanti ragazzi a scoprire Sandro Pertini.
00:10:07Ma diciamo che è stato molto bello vedere che ai miei concerti sia bambini che ragazzini,
00:10:13che non necessariamente conoscevano Pertini.
00:10:16Tantano appunto anche la strofa dove si dice che Pertini gioca a poker con John Wayne.
00:10:20Perché Sandro Pertini è stato in fondo l'immagine autoctona dell'italianità, insomma, più importante che noi abbiamo avuto.
00:10:26Nella sua vita di combattente ci sono almeno due episodi che meritano di essere ricordati.
00:10:33Uno è un fallito attentato del 1943 a Roma, una città è occupata dai tedeschi.
00:10:40C'è il progetto di far saltare in aria con delle cariche esplosive.
00:10:43Il teatro Adriano con tutti i gerarchi nazisti e fascisti chiusi dentro.
00:10:49Insomma, il nonno degli italiani, questo vecchietto così rassicurante, era anche un incendiario.
00:10:55Sbarrare le porte, sterminarli tutti, praticamente come Quentin Tarantino in Inglourious Bustards.
00:11:01I carri armati, i fari spenti nella notte, sotto la pioggia, hanno lasciato strane tracce sull'asfalto, piene di sabbia.
00:11:20Ci risulta che il Pertini stia progettando un'azione avversiva grave, molto grave.
00:11:26Cerchi di ricordare.
00:11:28Ha mai parlato di qualcosa che possa fare pensare a un attentato?
00:11:33Un attentato?
00:11:34E perché no?
00:11:35È il tipo d'uomo che sarebbe capace di farlo.
00:11:37Ecco, questi sono fotogrammi da un film sul giovane Pertini, interpretato da un giovanissimo Maurizio Crozza.
00:11:47Lo ucciderebbe lei, Mussolini?
00:11:51Perché non lo ucciderei?
00:11:53Durante una riunione nazifascista viene posta una bomba d'orologeria sotto il palcoscenico dell'Adriano.
00:11:59Per un difetto del congegno la bomba non esplode.
00:12:02Il tirannicidio è uno dei temi che pervadono tutta la storia della nostra cultura.
00:12:08Sì, lo consideriamo lecito e se vogliamo chiamarlo terrorismo lo possiamo chiamare terrorismo,
00:12:15ma senza quel carattere denigratorio che si attribuisce alla parola.
00:12:22Un terrorismo giusto.
00:12:23Pertini può essere considerato un terrorista dalla parte del giusto,
00:12:28come sono terroristi tutti quelli che, come è stato terrorista anche Nelson Mandela in Sudafrica, anche lui,
00:12:36ma lui era qualcosa di più, era uno che sceglieva la via più rapida.
00:12:43Pacifista ed eroe di guerra nello stesso tempo, questo è Sandro Pertini.
00:13:05Tanto pacifista che inizialmente è contrario alla guerra
00:13:08e organizza addirittura una manifestazione contro D'Annunzio che era andato a parlare sulle meraviglie del combattimento.
00:13:15Ma poi una volta chiamato in guerra, nella prima guerra mondiale, decide di farla come si deve.
00:13:38Io ero contro la guerra, ma dal momento che ero ufficiale e avevo un comando responsabilità, ho fatto il mio dovere.
00:13:53Anche i giovani oggi non vogliono la guerra.
00:13:55Chissà cosa dire.
00:13:56Naturalmente hanno ragione.
00:13:58La guerra, signorina o signora?
00:14:01Signorina.
00:14:02Le donne sono tutte signore.
00:14:03Sono scemmi questi uomini.
00:14:07Una signorina così bella?
00:14:08Oh, santo Dio.
00:14:10C'ha le vusciacche e c'ha la bianca di preso minhe.
00:14:14Si, si vede, si vede.
00:14:16Lei dice.
00:14:16Si, è difficile nella scelta.
00:14:19Si vede, si vede.
00:14:20Va bene, stia attenta.
00:14:22Però a un certo momento si prende un compagno della vita,
00:14:24perché rimanere zittura tutta la vita è una maniera.
00:14:27Eroe di guerra lo è stato sul serio Pertini,
00:14:32è imparato a conoscere l'orrore della guerra.
00:14:35È da lì che nasce il famoso discorso di insediamento,
00:14:38si svuotino gli arsenali e si riempiano in granai che lo renderà famoso in tutto il mondo.
00:14:43L'Italia, mi avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace.
00:14:51Si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte.
00:14:57Si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lotano contro la fame.
00:15:05Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra.
00:15:13Pertini si iscriverà al Partito Socialista soltanto nel 1924,
00:15:37dopo l'omicidio di Giacomo Matteotti, ma è stato socialista da sempre.
00:15:42È nato a Stella in una famiglia di piccoli proprietari terrieri, molto solidali.
00:15:46Spicca la figura della madre, la sciaggina, a cui lui resterà affezionato per tutta la vita,
00:15:52che gli impasserà degli ideali di giustizia sociale,
00:15:58che rendono molto simile sotto questo aspetto la figura di Pertini
00:16:01a quella di un altro grande Ligure del nostro passato, Giuseppe Mazzini.
00:16:06E per farla breve, per me, la libertà non può andare disgiunta dalla giustizia sociale,
00:16:12come la giustizia sociale non può andare disgiunta dalla libertà.
00:16:15Non vi può essere vera libertà se non vi è anche giustizia sociale.
00:16:20Non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale,
00:16:23come non si può avere vera giustizia sociale senza la libertà.
00:16:27Il fascismo sta mostrando il suo volto più duro e repressivo.
00:16:33Tra le vittime della repressione c'è il fondatore dei socialisti italiani, Filippo Turati.
00:16:39Il giovane Pertini organizza la fuga di Turati da Milano,
00:16:44dove è sottoposto alla sorveglianza speciale, sino in Francia.
00:16:47Lasciare la patria
00:17:17C'è sempre una riserazione.
00:17:19Poi lasciavo mia madre, alla quale io ero legato da grande amore.
00:17:23Lasciavo gli amici, la mia professione.
00:17:26Siamo partiti dalla mia città, da Savona, di notte.
00:17:29Poi siamo arrivati in Corsica.
00:17:30E poi, raggiù in esilio, per vivere onestamente,
00:17:35ho dovuto fare...
00:17:36Prima il lavoro del taxi, cioè mi alzavo a luna di notte,
00:17:39andavo in un garage dove arrivavano i tassi e lavavo i tassi.
00:17:43Poi ho fatto in bianchino il manuale muratore.
00:17:47Poi si trasferisce a Nizza,
00:18:05dove lavora come comparsa in un film di Rex Ingram.
00:18:09Comparsa con bicicletta, perché si guadagnava di più.
00:18:11Stanco dell'antifascismo parolaio,
00:18:16decide di rientrare in Italia
00:18:17e l'aprile del 1929,
00:18:20quando per una circostanza imprevedibile
00:18:23viene catturato a Pisa.
00:18:25Quel giorno, è una domenica,
00:18:27si gioca la partita Pisa-Savona.
00:18:29Pertini è di Savona.
00:18:30Da un pullman di tifosi del Savona
00:18:33scende qualcuno che lo riconosce e lo denuncia.
00:18:36comincia così la sua esperienza di carcerato.
00:18:40In nome di Sua Maestà e Re d'Italia,
00:18:42il Tribunale, visti gli articoli numero 5,
00:18:44legge 25 novembre 1926,
00:18:47e numero 285, codice penale,
00:18:50condanna Pertini e Alessandro
00:18:52alla complessiva pena di anni 10
00:18:54e mesi 9 di reclusione.
00:18:56E viva il socialismo!
00:18:57Abbasso il fascismo!
00:18:58E viva il socialismo!
00:18:59Interdizione perpetua dai pubblici uffici,
00:19:03tre anni di vicinanza speciale
00:19:05e pagamento delle spese processuali.
00:19:10Sandro Pertini è uno dei personaggi più noti
00:19:12della vita politica italiana
00:19:13ed è anche uno di quelli che,
00:19:15di fronte al fascismo,
00:19:16ha sempre mantenuto un atteggiamento
00:19:18più fermo e anche più coraggioso
00:19:22in momenti diversi.
00:19:23Come altri, come tanti altri.
00:19:26Ecco, lei non ha mai accettato umiliazioni,
00:19:29di fare una sua vita.
00:19:54A un certo punto,
00:19:55la madre chiede la grazia,
00:19:57firma la richiesta di grazia,
00:19:58dicendo che mio figlio è malato,
00:20:00è un giovane, a 30 anni.
00:20:01Pertini si indigna,
00:20:03scrive una lettera di fuoco
00:20:04dicendo ai suoi carcerieri
00:20:06non tenete conto della richiesta
00:20:08che ha fatto mia madre
00:20:09e poi scrive alla madre
00:20:11dicendo ma come hai potuto farmi
00:20:12una cosa del genere, mamma?
00:20:14E lui era molto attaccato invece alla madre.
00:20:16Era un tradimento quello.
00:20:18Cioè, secondo me non è...
00:20:19No, non è un tradimento
00:20:20perché tu sei malato,
00:20:22pensa, ci sta in galera.
00:20:23Secondo me quello per lui
00:20:24era considerato un tradimento,
00:20:26un alto tradimento,
00:20:28un'onta, una vergogna,
00:20:29quindi non...
00:20:31Lo capisco perché l'ha fatto.
00:20:32Io penso che avrei accettato la grazia.
00:20:37Ma lui la spiega,
00:20:38la spiega questa tenuta in carcere.
00:20:40In una bella intervista a Oriana Fallaci,
00:20:42dice,
00:20:43sarebbe da spavare di dire
00:20:44sono contento di aver vissuto 15 anni in prigione.
00:20:47Parliamoci chiaro, Oriana,
00:20:49la mia giovinezza si è esaurita nelle rinunce.
00:20:52Era un giovane ardente,
00:20:53esuberante,
00:20:54così quella rinuncia ha pesato su di me.
00:20:56Però, lui poi aggiunge,
00:20:59un uomo di fede
00:21:00non può sfuggire ai sacrifici
00:21:02e deve pagare di persona.
00:21:04Altrimenti non è un uomo di fede.
00:21:07Io in carcere pensavo
00:21:08non sono qui dentro per un reato comune,
00:21:10ma per aver difeso la mia fede.
00:21:13Mio nonno era Bertini
00:21:15che aveva le ossa di legno d'ulivo,
00:21:20le sue vene erano radici
00:21:22ed era il classico
00:21:26Ligure schivo.
00:21:35Mio nonno era Bertini
00:21:38Noi fumo arrestati
00:21:42con altri quattro partigiani socialisti
00:21:44socialisti il 15 ottobre del 1943
00:21:48comportati a Regina Celi,
00:21:49poi in via Tasso
00:21:50e i patrioti socialisti
00:21:52prepararono la nostra evasione.
00:21:54Sandro Bertini,
00:21:56Saragat e altri socialisti
00:21:57sono detenuti nel braccio
00:21:58della morte di Regina Celi.
00:22:00Ma in quello stesso carcere
00:22:02c'è il dottor Monaco
00:22:03che è il medico,
00:22:04ma è anche un partigiano
00:22:05e c'è sua moglie Marcella.
00:22:07Saranno loro che organizzeranno,
00:22:10insieme ad altri socialisti romani,
00:22:11la fuga di Bertini.
00:22:13Mia nonna materialmente falsificò
00:22:15i moduli del carcere,
00:22:17li consegnò a Gala e a Schlitzer
00:22:19che ne curarono la trasmissione
00:22:21all'ufficio matricola
00:22:22per il tramite del quale
00:22:23doveva avvenire la liberazione.
00:22:25Nenni aveva deciso
00:22:26che la liberazione
00:22:27dovesse riguardare
00:22:28Saragat e Bertini.
00:22:30Ma Bertini si oppose fermamente
00:22:32e disse o tutti o nessuno.
00:22:34E quindi la scarcerazione
00:22:35riguardò sette persone
00:22:36e non più le sole due
00:22:38come si era originariamente deciso.
00:22:42Ovviamente questo complicò le cose
00:22:43perché fare sette ordini
00:22:45di scarcerazione era più complesso,
00:22:48ma tutti concordarono
00:22:49nella necessità di seguire
00:22:51quello che Bertini voleva.
00:22:58Uno dei nostri,
00:23:24dei quattro che non sapevano
00:23:25che noi si stava evadendo,
00:23:28dice a Gala e gli altri
00:23:30ma io voglio i miei gemelli
00:23:32e gli altri dicono
00:23:33guardi che il vice capo
00:23:35che ha questi gemelli in custodia
00:23:37è uscito adesso
00:23:39perché è già tardi.
00:23:40Domani mattina
00:23:41ha la chiave lui,
00:23:42domani mattina
00:23:43lei torna
00:23:44e avrà i suoi gemelli.
00:23:46Lui dice
00:23:47non esco,
00:23:48balboziente,
00:23:49non esco
00:23:50se non mi si danno
00:23:52i miei gemelli
00:23:53un ricordo di famiglia.
00:23:54Io capisco
00:23:55che viene qui un...
00:23:57Un rallentamento.
00:23:58Un pericolo,
00:23:59un ostacolo,
00:24:00uno zeppo
00:24:00che si avrebbe mandato all'aria
00:24:01e tutto quanto
00:24:02e allora
00:24:03prendo questo nostro amico,
00:24:05compagno
00:24:06che veniva dalla Francia
00:24:07e gli dico
00:24:07ma tu sei uno sciagorato,
00:24:09non vedi che ci vogliono
00:24:10mandare via
00:24:10prima del coprifuoco
00:24:11e per due gemelli
00:24:12tu ci vuoi far trattenere
00:24:13qui tutta la notte
00:24:14fino a domani mattina.
00:24:16Voi sapete che i balbozienti
00:24:17quando se arrabbiano
00:24:18diventano
00:24:19sempre più balbozienti
00:24:20e allora
00:24:21mi ricordo
00:24:21che lui mi disse
00:24:22rivolgenza a me
00:24:23perché
00:24:23lo ha agredito
00:24:24pe pe pe pe pe pe
00:24:25pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe
00:24:27che pepe che pepe pepe fuori gli ho dato un calcio nel stinchi e dico esci con noi usciti
00:24:34di qui non è vero con saragate noi siamo evasi stiamo evadendo se si prendono ci
00:24:43fucilano sul posto avete mai visto fuggire le lepri allora
00:24:46questo è un frammento dell'opera che il maestro sudafricano william cantridge ha dedicato alla
00:25:09memoria della città di roma è un'opera che nasce dalla pulizia selettiva delle pietre di questa
00:25:13antica città che è destinata a scomparire quando il tempo prenderà il sopravvento quello che ci si
00:25:18domanda è se rappresentando in questo modo la resistenza non venga da pensare a quanto effimera
00:25:24è la nostra memoria destinata a svanire di quella stagione gloriosa la resistenza nasce da una
00:25:30scelta trasgressiva da una scelta di rottura da una scelta di una minoranza furono 150.000 partigiani
00:25:38combattenti se noi ricordiamo i milioni di italiani iscritti al partito nazionale fascista
00:25:44capite benissimo come si tratti di una minoranza anche abbastanza esigua eppure quella minoranza di
00:25:50folli riscatta come dire la saggezza delle maggioranze io credo che lì ci sia un imprinting
00:25:57umano che pertini condivide con tutti con tutto il movimento partigiano pertini fu un custode della
00:26:04memoria della resistenza sì soprattutto di una resistenza come grande prova individuale di di
00:26:10una resa dei conti con te stesso di una dimensione etica della resistenza l'atteggiamento di pertini
00:26:16nei confronti di moro che ha molti sempre impietoso questo suo rifiuto di ogni tipo di debolezza questo
00:26:23suo rifiuto di ogni tipo di trattativa con il nemico questa sua intransigenza nei 55 giorni del
00:26:29rapimento moro sono da scrivere alla sua esperienza partigiana e al modo con cui a quell'esperienza lui
00:26:36attingeva continuamente nel suo ruolo istituzionale per pertini come molti come per molti altri partigiani
00:26:42la resistenza i 20 mesi della resistenza furono l'apogeo della loro biografia dopo pertini è diventato
00:26:49presidente della camera è diventato presidente della repubblica ma il punto più alto della sua
00:26:53vita è sempre stata la resistenza la resistenza il momento all'interno del quale la tua dimensione
00:26:58affettiva il tuo amore i tuoi rapporti sessuali il tuo progetto per il futuro il tuo impegno politico
00:27:06è tutto come dire sopra le richie tutti in maniera accentuata in tutti in maniera spasmodicamente dinamica
00:27:13per sapere qual è stato il suo primo amore il mio primo amore eh ma tu sei una birichina sai
00:27:20i primi amori ne ho avuti quando ero giovane poi che cos'è accade figliola che io sono stato ho
00:27:27fatto la guerra partigiana nel nord e avevo con me che si batteva con me coraggiosamente si è
00:27:34battuta con me una giovane partigiana molto più giovane di me questa giovane partigiana è diventata mia
00:27:40un amore
00:27:47un amore
00:27:53un amore
00:28:05Caro presidente come va, ci ha insegnato lei la libertà, e la vita sua è già una storia.
00:28:21Caro presidente, grazie a sé, piange tra la polla anche per me, se non ha paura e in combattio ancora, forte nella sua onestà.
00:28:37Caro presidente Pertini, questo mondo è un mondo di assassini, senza voto né robe, non chiamare di una generazione.
00:28:53Finita la guerra, Pertini alterna l'attività politica alla professione di giornalista come direttore del lavoro di Genova.
00:29:01Quando nel 1960 il Movimento Sociale Italiano organizza il suo congresso a Genova,
00:29:09Pertini lo vive come una specie di affronto, non tanto personale quanto a una città medaglia d'oro della resistenza.
00:29:17Il congresso dovrebbe essere presieduto da Basile, un personaggio legato al fascismo che Pertini aveva condannato a morte e riteneva un criminale di guerra.
00:29:28Cosa succede a Genova e che importanza ha quel discorso incendiario che pronuncerà Pertini a Genova,
00:29:36ce lo spiega Massimo Brutti, storico, politico, giurista.
00:29:41È interessante vedere che in realtà i dirigenti del Movimento Sociale, visto come si mettevano le cose,
00:30:04erano pronti a non farlo il congresso a Genova, a revocarlo, purché ci fosse un'indicazione del governo,
00:30:10un ordine di non tenerlo per ragioni di ordine pubblico.
00:30:14È Tambroni che ricerca lo scontro.
00:30:16Tambroni vuole andare ad una contrapposizione prendendo come spunto il congresso di Genova.
00:30:23Pertini va a Genova, è il 28 di maggio del 1960.
00:30:32Tiene un comizio a Genova, molta gente, molti operai, molti giovani.
00:30:37Il comizio è di solito considerato come la miccia, la scintilla che accende il Movimento.
00:30:44Ci sarà un forte movimento nella città e i protagonisti saranno i giovani, poi li chiameranno i giovani delle magliette a strisce.
00:30:55In maggioranza giovani proletari, giovani operai.
00:30:58Il congresso salterà e salterà anche il governo d'Ambroni.
00:31:03Dopo una serie di manifestazioni in varie parti d'Italia, durante le quali la polizia spara sui manifestanti, ci saranno dei morti.
00:31:11Beh, Pertini in quei giorni è l'emblema della protesta antifascista.
00:31:41Per quanto sia arduo immaginarlo, tra questo socialista d'altri tempi, sempre elegantissimo,
00:32:04che parlava un italiano impeccabile e i giovani rivoluzionari del 68, i capelloni, come si chiamavano allora,
00:32:10si crea immediatamente un legame destinato poi a rafforzarsi nel tempo.
00:32:15Pertini comincia a parlare ai giovani e i giovani, anche i più tumultuosi, anche quelli più diffidenti nei confronti della politica,
00:32:22lo ascoltano e lo ascoltano con interesse, con affetto e anche, bisogna dire, con un certo divertito senso di appartenenza.
00:32:32Benvenuti nel mio studio, avete girato un po', eccomi qua, questo è il mio studio, bravi.
00:32:44I giovani, quando entrano qui dentro, è come una ventata di primavera che entra nel mio studio.
00:32:49Poi io mi trovo molto bene con la gioventù, perché gli anziani che hanno i capelli bianchi, come li ho io,
00:32:56in generale sono dei borbottoni e non si sta molto volentieri con la gente anziana, io invece sto molto volentieri con i giovani.
00:33:06Senta, signor Presidente, quali sono stati i fatti salienti per cui lei ha intrapreso la carriera politica?
00:33:12Ma non è una vera carriera, è un cammino che io ho iniziato, è un cammino di un uomo di fede,
00:33:18che è sempre stato coerente e ha cercato di essere sempre devota alla sua fede politica.
00:33:24Partendo dalla Sicilia nel 1976, ero proprio alle prime armi, mi capitò di seguire un viaggio di protesta
00:33:31di bambini nati nelle baracche del Belice.
00:33:34Don Riboldi portò questi bambini, una cinquantina di bambini, fra i 5 e gli 8 anni,
00:33:40a trovare il Presidente del Consiglio, che era Moro, il Presidente della Camera e il Presidente del Senato.
00:33:45Da Moro fu un incontro molto freddo a Palazzo Chigi, non tanto perché Moro non si intenerisse
00:33:51di questi bambini, ma credo che gli desse fastidio l'idea di un prete che faceva politica,
00:33:56insomma, per un cattolico laico come Moro era qualcosa che non ci stava, insomma.
00:34:02E da Palazzo Chigi ci facevamo 100 metri e andavamo alla Camera.
00:34:06Pertini ci ricevette invece nella Sala della Lupa, aveva fatto apparecchiare delle tavolate
00:34:13con delle montagne di croissant, cornetti, pane, e quindi questi bambini che venivano
00:34:20da un viaggio in treno molto faticoso, in seconda, in terza classe, senza cuccette,
00:34:26erano molto felici di questa accoglienza.
00:34:28E quando li ebbe tutti seduti, passava da uno all'altro, per ognuno aveva un saluto,
00:34:33una parola curiosa, insomma, si comportò come un nonno.
00:34:38E aveva questo modo assolutamente informale di entrare in confidenza con i suoi interlocutori.
00:34:46Quando i bambini avevano finito la colazione, Pertini si avvicinò a Don Riboldi e senza neanche
00:34:53appartarsi si mise la mano in tasca, tirò fuori il suo libretto personale d'assegni
00:34:57e gli fece un assegno da 3 milioni e Don Riboldi rimase ovviamente tramortito
00:35:02perché non si aspettava un gesto così generoso.
00:35:07E quindi fece anche le mosse un po' di, non dico di rifiutarlo, ma dire un po' troppo,
00:35:12ma Pertini fu sbrigativo, disse assolutamente, lei li userà certamente per aiutare questi bambini
00:35:17e quindi sono soldi che lei merita.
00:35:20Bertini è presidente della Camera quando esplode lo scandalo dei petroli.
00:35:47E' uno dei primi grandi scandali della Repubblica italiana, è uno scandalo trasversale che coinvolge
00:35:54tutti i partiti, alcuni giovani magistrati vanno a trovare Pertini e gli sottopongono
00:35:59questa questione spinosissima per la Repubblica. Uno di quei giovani magistrati, Mario Almerighi,
00:36:06ce l'ha raccontato.
00:36:08Io ero pretore a Genova e avevo fatto delle indagini sui petrolieri.
00:36:13In queste indagini avevo scoperto insieme a due colleghi una tangente che corrispondeva
00:36:21al 5% dei vantaggi che i petrolieri ricavavano dall'approvazione di leggi preparate da loro.
00:36:29Praticamente una sorta di compravendita del Parlamento.
00:36:32Quindi mi preoccupai proprio dell'assetto istituzionale del Paese.
00:36:35Nello scandalo erano coinvolti ben 5 ministri dell'industria che erano i proponenti di questi
00:36:41disegni di legge, per cui il destinatario di questi atti che sarebbero andati a finire
00:36:48alla commissione inquirente era Pertini, per cui io pensai di andarlo a trovare.
00:36:53Io, Adriano Sansa e Carlo Brusco, gli altri due pretori, lui ci diede un appuntamento,
00:36:59inviò dell'impresa con l'ingresso secondario della Camera e ci ricevette all'ultimo piano.
00:37:07ci fece segno col dito, non parlate, seguitemi.
00:37:13Noi devo dire che siamo rimasti un po' sbalorditi da questa accoglienza.
00:37:19E imboccò una scala chiocciola che scendeva, scendeva, scendeva, come fosse, non lo so,
00:37:26una scala di un castello medievale.
00:37:29E alla fine arrivamo giù al piano terra, aprì una porticina, chiuse a chiave, ci girammo intorno
00:37:37ed era pieno di lavatrici, cioè era la lavanderia della Camera.
00:37:42Qui possiamo parlare.
00:37:44Scusate se non ho parlato prima, ma questo palazzo è pieno di microspie.
00:37:49Queste furono le parole testuali che io non ho più dimenticato.
00:37:51A cosa devo questo incontro? Ditemi, ditemi.
00:37:55Io avevo portato il contratto vero e proprio tra i petrolieri e il segretario amministrativo
00:38:01della democrazia cristiana che rappresentava il segretario degli altri partiti.
00:38:04Lui guardò attentamente questo documento e poi gli feci vedere alcuni assegni.
00:38:11Perché in questo contratto c'erano gli estremi del conto corrente bancario
00:38:16dove i petrolieri riversavano la tangente.
00:38:21E lui vide che c'erano degli assegni intestati all'avanti e socialisti.
00:38:26Proprio la scena che io non ho mai dimenticato.
00:38:29Pertini, dopo aver visto questi assegni, gli scesero due lacrime.
00:38:34Si tolse gli occhiali, si asciugò così.
00:38:36Ma erano lacrime sincere, non erano...
00:38:39Era proprio lacrime di dolore.
00:38:41Vedo che c'è anche il mio partito coinvolto.
00:38:43Dovete andare in fondo.
00:38:45Guardi Presidente, noi siamo venuti proprio perché preoccupati
00:38:49per le sorti istituzionali della Repubblica.
00:38:52Sono fatti gravissimi, sono fatti gravissimi.
00:38:55Ma non esiste una democrazia senza legalità.
00:39:00Non esiste una democrazia senza che i suoi rappresentanti
00:39:04siano eticamente credibili.
00:39:09Le istituzioni sono credibili se c'è moralità delle istituzioni.
00:39:15Petrolieri che pagano ministri e parlamentari per ottenere leggi favorevoli.
00:39:22Lo scandalo è enorme.
00:39:24Ce n'è di che far tremare la Prima Repubblica e in effetti le istituzioni vacillano.
00:39:29La classe politica messa sul banco degli imputati reagisce prendendosela con i giudici.
00:39:33È l'avvio di quella stagione di contrasto aspro tra politica e magistratura che ancora stiamo vivendo.
00:39:38Sandro Pertini reagisce da par suo con un'intervista chiara, netta, persino spietata
00:39:44a Nantas Salvalaggio della Domenica del Corriere.
00:39:47Ma Presidente, lei sa che non potendo accusarla di nulla
00:39:51molti dicono che lei è un po' squilibrato?
00:39:55Non mi meraviglia niente.
00:39:57So che il mio modo di fare può risultare irritante.
00:40:00Per esempio, poco tempo fa mi sono rifiutato di firmare il decreto di aumento di indennità
00:40:06ai deputati.
00:40:07Ma come dico io, in un momento grave come questo, voi date questo esempio di insensibilità.
00:40:15Io deploro questa iniziativa, ho detto.
00:40:17Ho anche subito aggiunto che entro un'ora potevano eleggere un altro presidente della Camera.
00:40:23Ma io con queste mani non firmo.
00:40:25Lei ne combina di quelle, Presidente.
00:40:27Per esempio, non concede la macchina a sua moglie per andare a fare lo shopping.
00:40:32Sua moglie anzi preferisce prendere l'autobus.
00:40:34Ma come è possibile?
00:40:36Non le sembra una provocazione?
00:40:38Vede, mia moglie si vergognerebbe di andare a Campo dei Fiori a comprare l'insalata o le
00:40:44pere col macchinone ministeriale.
00:40:47Sarebbe uno schiaffo alla povera gente.
00:40:49Un abuso di potere.
00:40:51Un furto.
00:40:51È opinione diffusa che il livello di guardia per la Repubblica Democratica sia stato superato.
00:40:58Lei che cosa ne pensa?
00:40:59Continuando di questo passo, si va verso il suicidio.
00:41:03L'unica strada possibile è la correttezza, l'onestà.
00:41:07Io spero che i documenti dei famosi pretori d'assalto vengano vagliati con rigore.
00:41:12Spero che tutto sarà discusso in aula e nessuna copertura sarà frettolosamente inventata
00:41:18dai padrini dell'assegno sottobanco.
00:41:21Lei riesce almeno a farsi capire dai compagni del suo partito, i socialisti?
00:41:25Dica sempre.
00:41:27Mi accusano di non avere suplesse, leggerezza.
00:41:32Dicono che un partito moderno si deve adeguare.
00:41:36Adeguare a che cosa, Santa Madonna?
00:41:38Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.
00:41:42Che cosa ha suggerito ai suoi amici socialisti?
00:41:44Dobbiamo tagliarci il bubbone da soli.
00:41:48E subito, non basta il borotalco a guarire una piaga.
00:41:51Ci sono i ladri, gli imbroglioni?
00:41:53Bene, facciamo i nomi e affidiamoli al magistrato.
00:41:56Lei vuole sapere qual è l'insidia più grande per un uomo politico?
00:42:00Quella di innamorarsi del potere.
00:42:02Un uomo che ha paura di perdere la poltrona,
00:42:05l'influenza sugli altri uomini, i telefoni, i quadri d'autore alle pareti, la limusine di Stato.
00:42:10Ebbene, quello è un uomo perduto.
00:42:14Ma allora come sottrarsi a questa insidia?
00:42:17Basta avere sempre le valigie e la lettera di dimissioni pronte.
00:42:21Io l'ho detto in alto, il più alto possibile.
00:42:24Amici miei, io non resto un minuto di più su questa sedia.
00:42:28Se la mia coscienza si ribella, non accetterò mai
00:42:30di diventare il complice di coloro che stanno affossando la democrazia e la giustizia
00:42:36in una valanga di corruzione.
00:42:38Perché il problema, a mio parere, è molto semplice.
00:42:42Non c'è ragione al mondo che giustifichi la copertura di un disonesto.
00:42:46Ma non ti rendi conto, va rimproverato qualcuno.
00:42:49Qui crolla tutto, è in gioco l'intero sistema.
00:42:53Io me ne infischio del sistema.
00:42:55Se dà ragione ai ladri.
00:42:57Lo scandalo più intollerabile sarebbe quello di soffocare lo scandalo.
00:43:01La gente non lo sopporterebbe.
00:43:02E nemmeno io.
00:43:04Io l'ho già detto alla mia Carla.
00:43:05Tieni pronte le valigie perché qui prima o poi manno tutto.
00:43:12Addio salvaggio.
00:43:15Mi passi a trovare quando passa qui da Roma.
00:43:18Qui o altrove.
00:43:20E lei non è sul San Codretta?
00:43:22Sì, ma io voglio capire chi parla.
00:43:24Brigadero, pradempiamo le ultime volontà del Presidente comunicando alla famiglia dove potrà trovare il corpo dell'onore dell'Aldo Moro.
00:43:44Siamo nel 1978.
00:43:47C'è stato il sequestro e l'omicidio di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta.
00:43:50L'ultimo Presidente della Repubblica si è dimesso praticamente sulle soglie di un impeachment.
00:43:56I partiti politici non riescono a mettersi d'accordo sull'elezione.
00:44:00Come rivolgersi a una sorta di figura totemica questa scelta di Pertini?
00:44:08Pertini seguì quell'elezione con grande attenzione.
00:44:13Prima fu candidato quasi di bandiera del partito, poi si ritirò e poi, come lei ha detto, tornò in gara come jolly e fu eletto come un jolly.
00:44:25Io lo conobbi da Presidenza della Camera, feci anche quello che nelle mie condizioni di giornalista, direttore di un giornale, era possibile fare, ed era parecchio, affinché lui diventasse Presidenza della Repubblica.
00:44:47Perché lì c'erano delle difficoltà. Lui era stato scelto dai comunisti.
00:44:55I comunisti avevano detto ai socialisti, con i quali c'era ancora un passo di unità d'azione, noi vorremmo uno dei vostri, ma non uno qualunque, Sandro Pertini.
00:45:07E loro dissero, noi abbiamo candidato Antonio Giolissi e quindi adesso non possiamo cambiare.
00:45:16Allora alcuni parlarono con Giolissi, tra i quali io che ero amicissimo di Giolissi.
00:45:22E appena Giolissi seppe che c'era Pertini sulla tavola, perché non gliel'avevano detto i socialisti,
00:45:30Dissi, ma io di fronte a Pertini, ma figuro che si mi è messo in mezzo, io adesso domani faccio una dichiarazione,
00:45:38fece la dichiarazione, allora i socialisti dissero sì e fu presenzato.
00:45:46Comunico il risultato della votazione, presenti e votanti 995, maggioranza assoluta 506, hanno ottenuto voti Pertini 832.
00:46:00L'oclamo eletto Presidente della Repubblica, l'onorevole Sandro Pertini.
00:46:09Buongiorno Italia con i tuoi artisti, con troppa America sui manifesti, con le canzoni, con amore, con il cuore,
00:46:14e con più donne e sempre meno suone.
00:46:17Ma da oggi io cesserò di essere uomo di parte.
00:46:21Io sempre nella mano destra, un canarino sopra la finestra,
00:46:28e con l'Italia con i tuoi artisti, con troppa America sui manifesti,
00:46:35con le canzoni, con amore, con il cuore, con più donne e sempre meno suone.
00:46:42Ma da oggi io cesserò di essere uomo di parte.
00:46:48Intendo essere solo il Presidente della Repubblica di tutti gli italiani,
00:46:53fratella a tutti nell'amore di patria e nell'aspirazione costante alla libertà e alla giustizia.
00:46:58Onorevoli senatori, onorevoli deputati, signori delegati regionali,
00:47:04viva la Repubblica, viva l'Italia!
00:47:28Pertini è uomo di grande equilibrio politico, di carattere indipendente,
00:47:38e può dunque essere il rappresentante dell'unità nazionale
00:47:43e il supremo custode della nostra Costituzione democratica.
00:47:47L'antifascismo di Sandro Pertini è l'antifascismo per il quale
00:48:02devono essere lieti della sua elezione tutti gli italiani quelli che sono le loro idee.
00:48:17Sandro Pertini è un uomo che ha dedicato interamente la sua vita
00:48:24alle lotte per la libertà e alle lotte per l'emancipazione sociale
00:48:28delle classi lavoratrici del Paese.
00:48:47E così, a 82 anni, Sandro Pertini viene trionfalmente eletto Presidente della Repubblica.
00:48:59E all'età in cui di solito si tramonta, Pertini alveccia.
00:49:04Caro Presidente, questa è la foto che ti dedichiamo oggi, il giorno della tua elezione.
00:49:10Ci sei anche tu là in fondo, con i tuoi occhiali, senza la pipa che hai indossato in queste settimane,
00:49:16semi nascosto da un mare di facce di giovani.
00:49:20Era un giorno dei primi di ottobre, il giorno del funerale di Walter Rossi.
00:49:25Te la dedichiamo perché i giovani vogliono bene ai vecchi
00:49:27che hanno il coraggio e l'umiltà di mescolarsi a loro,
00:49:31almeno nei momenti che non sono quelli lieti, ma quelli tristi,
00:49:35nei quali la presenza dei vecchi è più importante.
00:49:38Te la dedichiamo perché in questa foto tu non sei in primo piano.
00:49:42In primo piano c'è un ragazzo che poggia la testa sulla spalla di un altro.
00:49:45A seguire quel funerale tu sei venuto così, senza scorta, senza mandati di partito,
00:49:52senza pretendere di parlare a nome di qualcuno.
00:49:54I milleundici grandi cortigiani che ti hanno votato
00:49:58dopo aver parlato senza rispetto di te e della tua età
00:50:02non compaiono in questa foto.
00:50:05Tuttavia noi speriamo che questa ti piacerà più
00:50:07di quelle che ti dedicheranno oggi gli altri giornali.
00:50:11Auguri, la redazione di Lotta Continua.
00:50:15Mi commuovo ancora un po'.
00:50:17E Pertini?
00:50:19Allora l'indomani squilla al telefono diretto della stanza dove sedevamo Enrico Deaglio e Dio
00:50:24e pronto sono il presidente.
00:50:28Noi sbattiamo giù il telefono e diciamo
00:50:30sì, io sono Napoleone Bonaparte e richiama una seconda volta, poveretto, e questa volta si capisce.
00:50:39Dovete subito venire al Quirinale, subito vi aspetto domani.
00:50:42Quanti, dove? Nessuno di noi c'era ovviamente mai stato.
00:50:46Stiamo parlando di luglio, il luglio del 1978.
00:50:49Io ricordo che avevo soltanto una giacca, che era una giacca di lana pesante invernale
00:50:55che ugualmente indossai sudando in una maniera inverreconda.
00:51:00in 4 o 5, per la prima volta in vita nostra, abbiamo messo il piede nella sede della Repubblica Italiana
00:51:08e ci hanno scortato da lui, che immediatamente ha preteso che gli dessimo del tu.
00:51:17Siamo tra compagni, siamo tra compagni.
00:51:19Cosa vi disse Pertini, al di là della simpatia umana?
00:51:24L'antifascismo, caro Giancarlo, per lui la custodia della memoria dell'antifascismo
00:51:32e il mettere in sintonia con i ragazzi che in quel momento si richiamavano ai valori della resistenza,
00:51:42anche se era un momento terribile, insanguinato,
00:51:44ma lui non era dei teorici degli opposti estremismi, pari sono.
00:51:53Il nostro impegno antifascista ci avvicinava moltissimo a Pertini.
00:51:58C'è una vignetta qui che dice finalmente un pregiudicato alla presidenza della Repubblica,
00:52:04un coattone tatuato che saluta a suo modo l'elezione di Pertini.
00:52:09C'era soprattutto Andrea Pazienza che lo raffigurava e continuato per anni a raffigurarlo
00:52:13e a farne proprio un personaggio del suo pantheon, dei suoi personaggi preferiti.
00:52:20E appunto non era più il presidente realistico, ma era una specie di Don Quixote
00:52:24nel mondo della politica italiana, che era un mondo di lupi.
00:52:29Questo uomo che in fondo aveva qualcosa di Don Quixotesco, con grande forza,
00:52:34si opponeva ai grandi vizi italiani.
00:52:37Forza Pazienza ha colto proprio quest'anima di Pertini e lì è scattato anche una specie
00:52:43di relazione anche affettuosa da questi due personaggi così diversi.
00:52:53L'attenzione è naturalmente tutta concentrata sulla Camera e sui lavori per l'esame della
00:52:58legge dell'aborto, per le difficoltà soprattutto che rappresenta il suo cammino parlamentare
00:53:03a causa dell'ostruzionismo operato dai radicali.
00:53:06I quattro radicali hanno detto che non si concederanno riposo.
00:53:09Sono comunque previste brevi sospensioni delle sedute, soprattutto per motivi igienico-sanitari,
00:53:15mentre tutti i servizi della Camera funzioneranno ininterrottamente con turni forzati.
00:53:20Il clima era piuttosto infuocato perché ovviamente l'accordo era tra il PC e la DC
00:53:26per far passare questa legge per non andare al referendum, era il clima del compromesso
00:53:31storico, insomma un clima piuttosto infuocato e noi radicali venivamo visti come quelli che
00:53:38facevano saltare il gioco di questa quiete parlamentare.
00:53:44E noi, avendo studiato il regolamento, lo applicavamo alla lettera, per cui interventi
00:53:49di ore e ore, richiami al regolamento, emendamenti a migliaia e una delle clausole è che quando
00:53:58si interviene, si interviene da in piedi, si può avere dell'acqua ma nient'altro,
00:54:03niente zucchero, niente… e io ricordo che in una notte, ovviamente l'aula era deserta
00:54:09perché gli altri colleghi andavano a dormire giustamente e quindi eravamo noi quattro
00:54:14da soli e mi ricordo che in una di quelle notti in cui stavo intervenendo ormai da molto
00:54:19tempo ed eravamo un po' esosti, vede a un certo punto salire sulle scale di Montecciportorio
00:54:28fino ad arrivare da me, parlavo dall'ultimo scranno, nell'ultima fila sostanzialmente,
00:54:35Sandro Pertini che non solo mi porta l'acqua ma mi porta del cioccolato.
00:54:40E fu un gesto che mi commosse molto perché significava siamo forse su due fronti diversi
00:54:47ma questo non vuol dire che voi non abbiate il diritto di applicare il regolamento anche
00:54:52nelle sue conseguenze, mica estreme, era un istruzionismo, pensa un po'.
00:54:57Ma quel gesto di Sandro Pertini mi è rimasto impresso per sempre.
00:55:10Grazie a tutti.
00:55:40Grazie a tutti.
00:56:10Se questi centri di soccorso immediato sono stati istituiti perché non hanno funzionato,
00:56:17ci sono state delle mancanze gravi, non vi ho dubbio, e quindi chi ha mancato deve essere colpito.
00:56:22Appena potè lui andò a visitare i terremotati, a rincuolare i superstiti,
00:56:28dopodiché fece un discorso in televisione che fece cadere il governo.
00:56:31E questo fu un punto di svolta assolutamente traumatizzante per tutto il sistema,
00:56:37perché il Presidente della Repubblica era sempre stato una figura che era dotato di un potere importante,
00:56:44ma lo adoperava sempre nel segno della stabilizzazione.
00:56:48Non ci sarebbe voluto molto tempo per capire che l'idea che aveva in testa della Presidenza
00:56:55era un'idea completamente diversa da quello che era stato il ruolo dei Presidenti della Repubblica fino a quel momento.
00:57:02Quel tipo di Presidenza conteneva le premesse di una svolta populista.
00:57:06Ovviamente non è detto in senso critico, ma un Presidente della Repubblica che decide di stare sempre dalla parte del popolo
00:57:14e quasi mai dalla parte delle istituzioni, introduce un elemento di populismo che naturalmente degenerando
00:57:21ci ha portato oggi a vedere quello che sta succedendo.
00:57:24Cioè promettere al popolo delle cose che poi il sistema non è in grado di dare, e questo lui lo fece qualche volta,
00:57:32ecco, fare questo vuol dire fare del populismo.
00:57:34Non deve ripetersi quello che è avvenuto nel Bellice, che a distanza di 13 anni nel Bellice
00:57:41non sono state ancora costruite case, le case promesse.
00:57:45I terremotati vivono ancora in baracche, eppure allora furono stanziati,
00:57:53fu stanziato il denaro necessario, le somme necessarie furono stanziati.
00:57:57Mi chiedo dove è andato a finire questo denaro?
00:58:00Chi è che ha speculato su questa disgrazia del Bellice?
00:58:07Lui dice una cosa, Presidente, voi mi avete fatto...
00:58:13Mi sono dispiaciuto molto con voi che...
00:58:18L'ultima volta che siete usciti in televisione, fattori terremoti, cose là...
00:58:25Mi sono dispiaciuto perché stavo guardando la televisione, con mio padre e mio fratello,
00:58:32stiamo tutti quanti là a guardarvi, no?
00:58:34Come sempre perché lo sapete quando vi stimiamo, c'è un Presidente per carità.
00:58:40Stavate là però, a un certo punto avete fatto...
00:58:44Mi ricordo buono che se avevo mio padre e mio fratello, avete fatto, a riportarlo, avete fatto,
00:58:49chi ha preso i soldi del Bellice?
00:58:55Guardavo la parte qua proprio.
00:58:57Noi siamo rimasti un po' che...
00:58:59Io ho detto poco, ma c'era un nuovo Presidente che guarda,
00:59:03chi ha preso i soldi del Bellice?
00:59:04Mi ha detto, anche mio fratello dice, ma no, ti pare che i soldi del Bellice si...
00:59:12Invece avevamo guardato un'altra volta e poi mi ha detto,
00:59:17chi ha preso i soldi del Bellice?
00:59:20Ha detto, papà, ma le scopigliature, i soldi del Bellice,
00:59:25che facciamo sti figurare niente con il Presidente, che c'è dei soldi?
00:59:34Stamane l'apertura di questo giornale è dedicata ad un fatto di cronaca
00:59:42che da diverse ore sta tenendo tutti col fiato sospeso.
00:59:46Un bambino di sei anni è caduto ieri sera in un pozzo artesiano
00:59:50nei pressi di Frascati vicino a Roma.
00:59:53Si trova ancora a una quarantina di metri sottoterra
00:59:56e si sta disperatamente cercando di salvarlo.
01:00:00Mi dicono, sei il Presidente della Repubblica.
01:00:03Sì, il Presidente della Repubblica, certo.
01:00:04È una visita inaspettata, immagino.
01:00:06Inaspettata. Qualcuno ha comunicato certamente a lui
01:00:09che si era, ecco, a questo buon punto
01:00:13e che quindi veramente forse è un buon punto
01:00:16che non è in nessun modo di fare, cioè di correre il prezzo.
01:00:20In questi momenti è molto ritenato che lo vediamo
01:00:23che sta chiedendo adesso, che si sta informando.
01:00:27Quello fu un immenso psicodramma nazionale.
01:00:31Pensiamo a com'è la situazione.
01:00:32C'è un bambino che è andato a finire in un pozzo.
01:00:36E già questo proprio appartiene alla letteratura
01:00:40più squisitamente psicanalitico-orroristica, diciamo.
01:00:45E sappiamo che va sempre più giù, sempre più giù
01:00:47e non si riesce a fermare questa discesa all'inferno del bambino.
01:00:52Con la speranza continua che qualcosa si possa fare
01:00:55con il paese e le persone l'intorno, con una diretta televisiva.
01:01:01Poi arriva pure Pertini, che in qualche modo è di disturbo,
01:01:05diciamo, a questa sequenza psicologica di tutti noi che guardavamo.
01:01:09Perché? Perché è di disturbo?
01:01:11Perché intanto arriva come capo di Stato,
01:01:15laddove occorre qualcuno che si infili nel buco
01:01:19e cerchi di acchiappare il bambino,
01:01:21l'ultima persona che possa farlo è Pertini.
01:01:24Qualcuno ha detto che dopo quella notte
01:01:26il rapporto tra gli italiani e la televisione cambiò per sempre.
01:01:30Beh, noi in televisione eravamo abituati a vedere drammi scritti quanto tali,
01:01:36quindi vedere il teatro drammatico, il film drammatico, eccetera,
01:01:41ma mai in diretta un dramma reale.
01:01:45E quella fu la prima volta che la televisione fu veramente televisione,
01:01:48diciamo, nella sua crudezza.
01:01:50Tempo e luogo erano quelli, erano quelli della realtà
01:01:54e la realtà era ovviamente terribile.
01:01:57Una presidenza contrastata nella quale ne succedono di tutte.
01:02:02Terremoto, vermicino, attacchi terroristici, mafia
01:02:07e anche nel bel mezzo della presidenza
01:02:10l'esplosione dello scandalo della P2,
01:02:13la scoperta degli elenchi in una loggia massonica
01:02:16riservata, segreta, deviata, secondo molti,
01:02:22con un progetto politico per cambiare l'Italia.
01:02:25Ne parliamo con uno di quei magistrati che scoprì quella loggia.
01:02:30L'importanza di aver avuto allora un presidente della Repubblica
01:02:36come Sandro Pertini è qualcosa di, secondo me, proprio di palpabile.
01:02:46Tra le persone i cui nomi risultavano nelle liste,
01:02:50c'erano tre ministri della Repubblica, prefetti, questori,
01:02:55c'erano una quarantina di parlamentari
01:02:58che appartenevano a quasi tutti i partiti politici.
01:03:01C'era il nome di quasi tutte le persone
01:03:03che appartenendo ai servizi di sicurezza
01:03:06avevano depistato le indagini sulle stragi
01:03:09a partire da quella di Piazza Fontana
01:03:12per arrivare poi fino a quella della stazione di Bologna.
01:03:16C'è subito venuto in mente che, stante il contenuto delle carte,
01:03:21sarebbe stato assolutamente necessario
01:03:23informare le istituzioni della nostra scoperta,
01:03:29del contenuto della scoperta
01:03:30e dei rischi, dei pericoli
01:03:33che questa organizzazione rappresentava
01:03:37per la collettività, per le istituzioni.
01:03:40Il governo ha atteso quasi due mesi
01:03:44prima di decidere di pubblicare le liste della P2.
01:03:51Insomma, noi ci sentivamo molto garantiti
01:03:53dal fatto che esistesse in quella carica,
01:03:59in quella posizione istituzionale
01:04:01una persona come Sandro Bertini.
01:04:03Il presidente è dietro i vetri un po' pannati
01:04:06Fuma la pipa
01:04:11Il presidente pensa solo agli operai
01:04:19Sotto la pioggia
01:04:23Ben detti, com'è nata Sotto la pioggia?
01:04:26Dunque, Sotto la pioggia è nata
01:04:28per una strana cosa che ravvisavo in Pertini,
01:04:31l'estrema tristezza di un'Italia
01:04:33che comunque si trovava in un territorio non suo,
01:04:36quindi il Libano,
01:04:38ad aiutare una guerra
01:04:40che forse lui non avrebbe voluto
01:04:43e forse manco gli italiani.
01:04:46Mi faccio interprete di una domanda
01:04:49che gira in Italia da 30 anni.
01:04:50Perché il presidente pensa soltanto agli operai?
01:04:53Perché in mezzo a questo mondo
01:04:55che si stava internazionalizzando
01:04:58Lui in effetti aveva come i suoi amici,
01:05:01quelli che sentiva più a cuore
01:05:03era la classe operaia.
01:05:06Lui usava un linguaggio semplice,
01:05:08un linguaggio che tutti vorremmo praticare
01:05:10anche oggi,
01:05:12ma semplice davvero,
01:05:13popolare davvero,
01:05:15pop davvero.
01:05:17E quindi anche quando stava altrove
01:05:19lui pensava sempre
01:05:20che i problemi
01:05:21e i problemi della classe operaia
01:05:24la gente più umida.
01:05:25Persine alle 11 in punto
01:05:32un giorno mi telefona
01:05:33e mi dice
01:05:35so che sei in riunione.
01:05:37Dico sì, siamo in riunione.
01:05:40Mi messi in viva voce
01:05:41e lui partecipò alla riunione.
01:05:44E questo a quel punto
01:05:46lo ripete almeno due volte a settimana.
01:05:51Passava il tempo a partecipare alla riunione.
01:05:53e naturalmente quando partecipava
01:05:56parlava sempre lui
01:05:57e impostava lui i temi.
01:06:00Ma voi vi occupate domani di questo?
01:06:03Ma vi occupate di quest'altro?
01:06:05Quelli che sapeva lui?
01:06:07Ce li diceva prima.
01:06:09E quindi noi facevamo un giornale
01:06:12che era, diciamo,
01:06:14aveva l'esclusiva
01:06:15su alcune cose,
01:06:17tra l'altro molte importanze
01:06:19che venivano dal Quirinale.
01:06:21A Rete Unificate
01:06:22trasmettiamo da Selva di Valgardena
01:06:25il messaggio del Presidente della Repubblica
01:06:28agli italiani per il nuovo anno.
01:06:29miei cari compatrioti
01:06:33entro come consuetudine
01:06:36nelle vostre case
01:06:38per porgervi
01:06:41gli auguri più fervidi
01:06:43per l'anno nuovo
01:06:45che sta sorgendo.
01:06:47L'augurio
01:06:47che il nuovo anno
01:06:48sia per voi
01:06:49un anno di serenità
01:06:51e per il mondo intero
01:06:53un anno di pace.
01:06:55C'è qualcuno, secondo lei,
01:06:57nel panorama politico italiano
01:06:59che può ricordare Pertini
01:07:00che può averne raccolto l'eredità?
01:07:03No, questo non lo so.
01:07:04Sicuramente è un'idea
01:07:06che non mi è mai venuta in mente.
01:07:08Io non la vedo.
01:07:10No, ancora no,
01:07:10io lo spererei.
01:07:12L'eredità deve ancora venire.
01:07:13Sarebbe un personaggio
01:07:15ai margini della politica.
01:07:18Ha dato agli italiani
01:07:20il senso di speranza,
01:07:21il senso che si possa essere giovani
01:07:23anche a 80 anni.
01:07:25Un periodo così di, diciamo,
01:07:27soprattutto odio
01:07:28verso la classe politica.
01:07:30Cioè, proprio,
01:07:31si è perso completamente
01:07:32l'amore per la politica.
01:07:33Magari un personaggio
01:07:34come Pertini
01:07:35potrebbe soprattutto
01:07:37far avvicinare i giovani
01:07:38al mondo politico.
01:07:39Io penso che nell'età nostra
01:07:40non ci sia stato
01:07:42un personaggio
01:07:43con il carisma
01:07:45e i concetti forti
01:07:48da rapire una generazione.
01:07:51Secondo me
01:07:52è il simbolo
01:07:53di una politica
01:07:54che non esiste più.
01:07:56È vero che Pertini
01:07:57avrebbe amato
01:07:59essere rieletto
01:08:00presidente della Repubblica?
01:08:01Ah, non parliamo.
01:08:04Questo fu
01:08:05l'ultimo
01:08:07tratto
01:08:07della storia
01:08:08tra lui e me.
01:08:11Maccanico mi diceva
01:08:12guarda,
01:08:13lui vuole a tutti i costi
01:08:14essere rieletto
01:08:15e sta mobilitando
01:08:17tutti i possibili amici
01:08:18per questo.
01:08:22Adesso
01:08:22vedrai che uno
01:08:23di questi giorni
01:08:24viene da te
01:08:25per dirti questo.
01:08:26il maccanico mi disse
01:08:30guarda che ha preso
01:08:31la macchina
01:08:32e sta venendo da te
01:08:33allora
01:08:34io sto prendendo
01:08:35la macchina
01:08:36per raggiungervi.
01:08:38Ma
01:08:38è quello
01:08:39la riva
01:08:39in senso.
01:08:40Che fai tu?
01:08:41Che vedevo fare
01:08:42lo scorso
01:08:43e poi
01:08:44cerco di dirgli
01:08:45che non è il caso
01:08:46non so
01:08:47non so
01:08:49allora
01:08:50infatti
01:08:51arriva lui
01:08:51poi arrivò
01:08:53un maccanico
01:08:54scesi anch'io
01:08:55andai lì
01:08:56eccetera
01:08:56e lui mi disse
01:08:59se io me ne vado
01:09:00chi va al Quirinale?
01:09:03Io non lo so
01:09:03ma
01:09:04chiunque vada
01:09:05al Quirinale
01:09:06il Quirinale
01:09:06è vuoto
01:09:07quindi
01:09:09secondo me
01:09:10io devo
01:09:12essere rieletto
01:09:13ma per essere
01:09:15rieletto
01:09:16ho bisogno
01:09:17di due cose
01:09:18che ci sia
01:09:19qualcuno
01:09:20che lo proponga
01:09:21lanci l'idea
01:09:23e poi
01:09:24il popolo
01:09:24figurati
01:09:25il popolo
01:09:26è con me
01:09:27il Parlamento
01:09:32io temo
01:09:33che non si voti
01:09:34perché
01:09:35nella tradizione
01:09:36italiana
01:09:37non esiste
01:09:39finora
01:09:40nessuno
01:09:41è stato
01:09:42rieletto
01:09:42due volte
01:09:43quindi
01:09:44tu però
01:09:46diventi
01:09:46senatore
01:09:47avvisa
01:09:48quindi
01:09:48si vabbè
01:09:50ma senatore
01:09:50avvisa
01:09:51io vivo poco
01:09:53se vivi poco
01:09:55allora
01:09:55speriamo che
01:09:56superi
01:09:57cent'anni
01:09:58ma
01:09:58se vivi poco
01:09:59vivi poco
01:10:00pure al Quirinale
01:10:01sì
01:10:01ma al Quirinale
01:10:03sto al Quirinale
01:10:04e da lì
01:10:05comando tutto
01:10:06se ci sono io
01:10:07perché non vedo
01:10:08chi altro c'è
01:10:09fammi un nome
01:10:10no
01:10:10no
01:10:10dico
01:10:11Sandro
01:10:11quale nome
01:10:12non ce l'ho
01:10:14certo
01:10:15come se
01:10:16tu sei stato
01:10:17eccezionale
01:10:18ma insomma
01:10:18andavo avanti
01:10:19a un certo punto
01:10:20lui disse
01:10:21vabbè
01:10:21ho capito
01:10:22ho capito
01:10:24allora telefono a Carla
01:10:25perché
01:10:26ma
01:10:26dico tu
01:10:27che cosa avresti voluto
01:10:29da me
01:10:29che tu scrivessi
01:10:30un articolo
01:10:31di fondo
01:10:32dicendo
01:10:33che io dovevo
01:10:34essere rieletto
01:10:35se tu non lo fai
01:10:37io non sarò
01:10:38io non ho altri modi
01:10:40per far sapere
01:10:41che voglio essere
01:10:42rieletto
01:10:43questo è l'ultimo ricordo
01:10:45che io ho di lui
01:10:46che purtroppo
01:10:47però
01:10:49era
01:10:50l'esame
01:10:52perché lui
01:10:53aveva superato
01:10:54largamente
01:10:55gli ostazzani
01:10:56ma era un discorso
01:10:57di vanità
01:10:58o era un discorso
01:10:59di salute
01:10:59pensare all'Italia
01:11:01no
01:11:01lui era convinto
01:11:03non era
01:11:04era
01:11:06voleva comandare
01:11:10insomma
01:11:10perché è convinto
01:11:12di essere l'uomo giusto
01:11:13sì
01:11:13dopo sarebbe stato eletto
01:11:15consiglio
01:11:15all'unanimità
01:11:16sì
01:11:34chiaro presidente
01:11:36ci rendiamo conto
01:11:37di non essere stati
01:11:37particolarmente obiettivi
01:11:39in questo nostro ritratto
01:11:40della sua vita
01:11:41anche quando abbiamo
01:11:42sottolineato
01:11:43come per metterla
01:11:44in difficoltà
01:11:45gli aspetti
01:11:45più particolari
01:11:47del suo carattere
01:11:48quelli più discutibili
01:11:50beh alla fine
01:11:51lo abbiamo fatto
01:11:52con una grande benevolenza
01:11:53e ci siamo confessati
01:11:54adepti
01:11:55di Sandro Bertini
01:11:56una volta
01:11:57Enzo Biaggi
01:11:57le fece un'intervista
01:11:58e le chiese
01:11:59ma ti sei mai sentito
01:12:00sconfitto
01:12:01altro che
01:12:02rispose lei
01:12:03tante volte
01:12:03ma non sono mai venuto
01:12:05meno all'ottimismo
01:12:06questo era
01:12:07l'insegnamento
01:12:07di Antonio Gramsci
01:12:08l'ottimismo
01:12:09ottimismo
01:12:11per il popolo italiano
01:12:12e soprattutto
01:12:13ottimismo
01:12:13per i giovani italiani
01:12:15la generazione
01:12:15a cui ho appartenuto
01:12:16disse lei
01:12:17a Biaggi
01:12:18è stata sconfitta
01:12:20tante volte
01:12:21e forse ha fallito
01:12:22in tanti dei suoi sogni
01:12:23ma ai giovani
01:12:24è giusto
01:12:25che i sogni
01:12:26continuino a sognarli
01:12:27e che noi
01:12:28li aiutiamo a farlo
01:12:29io non lo so
01:12:30se le ci ingannava
01:12:31signor presidente
01:12:32però noi vogliamo
01:12:34credere
01:12:34Tardelli
01:12:42Cilea
01:12:47Oriali
01:12:49giustamente
01:12:53Oriali
01:12:53non affonda
01:12:54cade il novantesimo
01:12:55ancora Oriali
01:12:57c'è un falco
01:12:59su Oriali
01:13:00da parte di Garda
01:13:01in Sester
01:13:0115 secondi
01:13:05oltre
01:13:05il tempo regolamentare
01:13:06rimessa in gioco
01:13:17per il palo laterale
01:13:18Rossi
01:13:19guadagna tempo
01:13:21anche Rossi
01:13:22perde la palla
01:13:24siamo 40 secondi
01:13:27oltre il tempo regolamentare
01:13:28quando attacca
01:13:29gli sbagli
01:13:30palla al centro
01:13:32per Müller
01:13:33per Mascinea
01:13:36Bergomi
01:13:37Gentile
01:13:39è finito
01:13:39campioni del mondo
01:13:41campioni del mondo
01:13:43campioni del mondo
01:13:44l'Italia ha vinto
01:13:46la finale
01:13:46battendo la Germania
01:13:48per 3 a 1
01:13:49Ascoltando il suo discorso
01:13:57mi è venuto anche il rimorso
01:13:59l'abbiamo visto alla tv
01:14:01lui ci piace sempre più
01:14:03è tornato al Quirinale
01:14:06per combattere ogni male
01:14:08e baciando la bandiera
01:14:10ci saluta e buonasera
01:14:12Come fai?
01:14:14Come?
01:14:15Fai, fai
01:14:15Festus
01:14:18Fai, fai
01:14:48Fai, fai
01:15:18Grazie a tutti
01:15:48Grazie a tutti