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  • 25/06/2025
ROMA (ITALPRESS) - L’Italia si conferma regina mondiale della pasta. Secondo un’elaborazione di Unione Italiana Food su dati Istat, nel 2024 quasi il 60% della produzione nazionale è stato esportato, raggiungendo oltre 200 paesi. Gli italiani restano i primi consumatori con oltre 23 kg pro capite all’anno, anche se le tendenze stanno cambiando.
Un alimento iconico come la pasta, infatti, si sta adattando ai gusti e alle esigenze dei consumatori del terzo millennio.
Negli ultimi anni, il Belpaese ha visto un aumento della domanda di pasta alternativa, realizzata con farine di legumi come ceci, lenticchie o piselli, che ha superato i 163 milioni di euro di vendite annue.
Ma, secondo i dati dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy, la passione dei consumatori italiani oggi è la pasta proteica. Il suo giro d’affari è cresciuto del 4,5% l’anno, arrivando a 1,9 miliardi di euro.
Le differenze con la pasta di semola di grano duro a livello di tenuta in cottura, sapore e colore sono minime. A fare la vera differenza è il livello nutrizionale. L'apporto proteico supera infatti del 20% quella tradizionale e si attesta al 12-13%.
Se da una parte i marchi specializzati in pasta proteica puntano ad un pubblico che per stile di vita o intolleranze alimentari la preferiscono a quella tradizionale, dall’altra troviamo i grandi marchi che hanno iniziato a produrre la propria versione calvando il trend per attrarre non solo le persone più attente a una dieta equilibrata ma anche i consumatori occasionali e curiosi.
Un’altra importante differenza sta nel prezzo. La pasta proteica ha un costo quasi doppio rispetto a quella classica. Parlando di marchi generalisti, si arriva anche a 6,95 euro al kg contro una media di 2-3 euro al kg per quella di grano duro. Un prodotto di aziende specializzate, invece, può costare anche 16 euro al kg.
gsl

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00:00L'Italia si conferma regina mondiale della pasta.
00:06Secondo un'elaborazione di Unione Italiana Food su dati Istat,
00:10nel 2024 quasi il 60% della produzione nazionale è stato esportato,
00:16raggiungendo oltre 200 paesi.
00:18Gli italiani restano i primi consumatori con oltre 23 kg pro capite all'anno,
00:23anche se le tendenze stanno cambiando.
00:25Un alimento iconico come la pasta, infatti, si sta adattando ai gusti
00:30e alle esigenze dei consumatori del terzo millennio.
00:33Negli ultimi anni il bel paese ha visto un aumento della domanda di pasta alternativa
00:38realizzata con farine di legumi come ceci, lenticchie e piselli,
00:43che ha superato i 163 milioni di euro di vendite annue.
00:47Ma secondo i dati dell'osservatorio Immagino GS1 Italy,
00:51la passione dei consumatori italiani oggi è la pasta proteica.
00:54Il suo giro d'affari è cresciuto del 4,5% l'anno, arrivando a 1,9 milioni di euro.
01:02Le differenze con la pasta di semola di grano duro a livello di tenuta,
01:05in cottura, sapore e colore sono minime.
01:08A fare la vera differenza è il livello nutrizionale.
01:11L'apporto proteico supera infatti del 20% quella tradizionale e si attesta al 12-13%.
01:17Se da una parte i marchi specializzati in pasta proteica puntano ad un pubblico
01:23che per stile di vita o intolleranze alimentari la preferiscono a quella tradizionale,
01:27dall'altra troviamo i grandi marchi che hanno iniziato a produrre la propria versione,
01:32cavalcando il trend per attrarre non solo le persone più attente a una dieta equilibrata,
01:37ma anche i consumatori occasionali e curiosi.
01:39Un'altra importante differenza sta nel prezzo.
01:43La pasta proteica ha un costo quasi doppio rispetto a quella classica.
01:47Parlando di marchi generalisti si arriva anche a 6,95 euro al chilogrammo
01:52contro una media di 2-3 euro al chilo per quella di grano duro.
01:56Un prodotto di aziende specializzate invece può costare anche 16 euro al chilo.

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