ROMA (ITALPRESS) - L’Europa guarda con cauto ottimismo alla prossima stagione cerealicola. Secondo l’ultimo rapporto della Commissione europea, la produzione di cereali nell’Ue potrebbe raggiungere i 284 milioni di tonnellate nel 2025/26, in netto aumento rispetto ai 255 milioni della stagione precedente. Un risultato trainato soprattutto dal grano tenero, che con 132 milioni di tonnellate toccherà il livello più alto degli ultimi dieci anni. In calo, invece, il mais, penalizzato da rese più basse. In Italia, però, le prospettive restano più complesse. Il settore del grano duro, fondamentale per la pasta e per l’identità agroalimentare del Paese, vive una fase di forte tensione a causa del crollo dei prezzi e della concorrenza estera, che mette in difficoltà migliaia di produttori. Per questo dal 1° gennaio 2026 entrerà in funzione la Commissione Unica Nazionale del grano duro, che supererà le tradizionali borse merci e diventerà il luogo in cui agricoltori e compratori stabiliranno un prezzo trasparente ed equo. Accanto alla Cun, il governo ha messo in campo diverse misure di sostegno: 30 milioni di euro per i contratti di filiera già avviati nel 2024, altri 300 milioni attraverso il fondo Sovranità alimentare, incentivi fiscali per le industrie che lavorano grano nazionale e un piano di ricerca per varietà più produttive e resistenti, con tecniche di irrigazione innovative. Un capitolo importante riguarda anche i controlli: saranno rafforzati alle frontiere per garantire che il grano importato rispetti gli stessi standard di qualità e sicurezza di quello italiano. mgg/azn
00:00L'Europa guarda con cauto ottimismo alla prossima stagione cerealicola.
00:08Secondo l'ultimo rapporto della Commissione europea, la produzione di cereali nell'Unione europea potrebbe raggiungere i 284 milioni di tonnellate nel 2025-2026,
00:20in netto aumento rispetto ai 255 milioni della stagione precedente.
00:24Un risultato trainato soprattutto dal grano tenero, che con 132 milioni di tonnellate toccherà il livello più alto degli ultimi dieci anni.
00:33In calo invece il mais, penalizzato da rese più basse.
00:38In Italia però le prospettive restano più complesse.
00:41Il settore del grano duro, fondamentale per la pasta e per l'identità agroalimentare del paese,
00:46vive una fase di forte tensione a causa del crollo dei prezzi e della concorrenza estera, che mette in difficoltà migliaia di produttori.
00:55Per questo, dal 1 gennaio 2026 entrerà in funzione la Commissione unica nazionale del grano duro,
01:02che supererà le tradizionali borse merci e diventerà il luogo in cui agricoltori e compratori stabiliranno un prezzo trasparente ed equo.
01:10Accanto alla Commissione il Governo ha messo in campo diverse misure di sostegno,
01:1630 milioni di euro per i contratti di filiera già avviati nel 2024,
01:20altri 300 milioni attraverso il Fondo Sovranità Alimentare,
01:24incentivi fiscali per le industrie che lavorano grano nazionale
01:28e un piano di ricerca per varietà più produttive e resistenti con tecniche di irrigazione innovative.
01:34Un capitolo importante riguarda anche i controlli che saranno rafforzati alle frontiere
01:39per garantire che il grano importato rispetti gli stessi standard di qualità e sicurezza di quello italiano.
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