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  • 3 mesi fa
MILANO (ITALPRESS) - L’economia e la finanza a portata di tutti. Nella centotrentatreesima puntata di Italpress Economy, Claudio Brachino intervista Renato Ferretti, vicepresidente di CONAF, e con Giuliano Zoppis affronta i principali temi economici del momento.

mrv/sat/gsl

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Trascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brachino a questa nuova puntata di Italpress Economy.
00:15Come sempre l'Italia in testa alle notizie del settimanale, una notizia che colpirà molti
00:20perché a maggio l'inflazione è in diminuzione, scusate la rima, ma invece cresce la spesa,
00:28i prezzi, cioè il cosiddetto carrello della spesa, insomma diventa più pesante per il nostro portafoglio.
00:34Vediamo perché.
00:38L'inflazione rallenta. A maggio l'Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo per l'intera collettività
00:44registra una diminuzione del 0,1% su base mensile e un aumento dell'1,6% su base annua.
00:52La stima preliminare era più 1,7% e quanto sottolinea l'Istat, i prezzi dei beni alimentari
01:00per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa, sono tuttavia
01:05in aumento. La decelerazione del tasso di inflazione si deve principalmente ai prezzi
01:10dei beni energetici regolamentati e non regolamentati, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura
01:16della persona e dei trasporti. Un sostegno alla dinamica dell'Indice Generale è causato
01:22invece dall'accelerazione dei prezzi dei beni alimentari lavorati e dall'attenuarsi
01:26e della flessione di quelli dei beni durevoli. A maggio l'inflazione più elevata si osserva
01:32a Bolzano, Napoli e Venezia, la più contenuta a Firenze, Aosta e Parma.
01:40Nuovo record ad aprile per il debito pubblico. Secondo i dati diffusi dalla Banca d'Italia,
01:45il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 11,5 miliardi rispetto al mese precedente,
01:51risultando pari a 2.905,7 miliardi. Il fabbisogno, 17 miliardi, ha più che compensato la riduzione
02:00delle disponibilità liquide del tesoro. L'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al
02:05rimborso della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione
02:10dei tassi di cambio ha aumentato il debito di un miliardo. Con riferimento alla ripartizione
02:15per sottosettori, l'intera crescita del debito è dovuta alle amministrazioni centrali. La vita
02:21media residua è rimasta a 7,8 anni. Sempre ad aprile le entrate tributarie contabilizzate
02:27nel bilancio dello Stato sono state pari a 40,6 miliardi, in aumento del 5% rispetto allo stesso
02:34mese del 2023. Un salvadanaio e una spinta ai consumi da 12,3 miliardi di euro. È la
02:44quattordicesima in arrivo per circa 8 milioni di lavoratori dipendenti, in gran parte impiegati
02:49nel terziario. Una somma in crescita, quasi mezzo miliardo in più rispetto allo scorso
02:54anno, che rappresenta una vera iniezione di liquidità per l'economia, destinata a sostenere
02:59soprattutto la spesa turistica. È quanto emerge dal consueto sondaggio Ipsos per confesercenti
03:05e dalle stime elaborate dall'Ufficio Economico dell'Associazione sull'utilizzo della mensilità
03:10aggiuntiva, quest'anno rivolta più del passato ai consumi. Quasi un italiano su due destinerà
03:16una buona parte delle risorse della quattordicesima a vacanze e viaggi. Seguono a distanza il risparmio
03:23e acquisti con i saldi. L'uso della quattordicesima per coprire spese arretrate o essenziali riguarda
03:29quote più ridotte, ma comunque rilevanti. Il 15% la userà per pagamenti come bollette
03:35e rate, l'11% per il mutuo o altri finanziamenti, il 15% per spese sanitarie. Forti le differenze
03:43territoriali. Al sud e isole il pagamento dei centri estivi per i figli è al 13%, rispetto
03:50all'11% del nord e al 20% del centro.
03:56Le notizie importantissime, come sempre le abbiamo spiegato mille volte perché, dall'Europa.
04:03Dove è stato speso il 32% del bilancio dell'Unione Europea nel 2024? Guardiamo.
04:13Il bilancio dell'Unione Europea nel 2024 ha ottenuto risultati positivi sulle priorità
04:18fondamentali e ha risposto efficacemente alle crisi. È quanto emerge dalla relazione
04:23annuale sulla gestione e il rendimento presentata dalla Commissione UE. Nel 2024, tra i numerosi
04:30risultati conseguiti, il bilancio ha sostenuto le transizioni verde e digitale, ha contribuito
04:35a rafforzare le capacità di difesa dell'Unione, ha continuato a fornire sostegno all'Ucraina
04:40e ha contribuito a rispondere alla crisi umanitaria in Medio Oriente. Una quota significativa
04:46di questi risultati è stata resa possibile dalla revisione intermedia del bilancio a lungo
04:51termine dell'UE nel febbraio 2024, che ha incluso per la prima volta la revisione dei
04:57massimali di spesa. Circa il 32% del bilancio combinato dell'UE e di Next Generation EU ha sostenuto
05:04l'azione per il clima, il 7,6% ha sostenuto la biodiversità, il 9,2% ha sostenuto la transizione
05:12digitale. Inoltre, circa il 19% del bilancio dell'UE ha contribuito a promuovere la parità
05:18di genere. Nel 2024, la politica agricola comune ha contribuito a creare circa 200.000 posti di lavoro.
05:26La Commissione europea ha rinviato di un altro anno, fino al 1 gennaio 2027, la data di applicazione
05:35di una parte delle norme internazionali di Basilea III per le banche dell'Unione. Nel
05:40dettaglio vengono rinviate nuove regole per la gestione del rischio di mercato, degli istituti
05:45di credito e delle imprese di investimento. Queste norme prevedono una nuova metodologia
05:50per calcolare i requisiti patrimoniali destinati a coprire il rischio di mercato. Più
05:56sofisticata rispetto alle precedenti e in grado di allineare meglio i requisiti patrimoniali
06:01al rischio effettivo. La maggior parte dei requisiti di Basilea III è entrata in vigore
06:06il 1 gennaio 2025. I recenti sviluppi internazionali hanno spinto la Commissione a rinviare di un anno
06:13le norme specifiche sul rischio e sui requisiti patrimoniali. L'intervento di Bruxelles è ora
06:19soggetto al controllo del Parlamento europeo e del Consiglio per un periodo di tre mesi.
06:26Dopo le notizie sull'Europa siamo subito al nostro focus, oggi in collegamento con Giuliano
06:35Zoppis, il nostro economista. Perché subito dopo l'Europa Giuliano? Perché le notizie
06:40di questi giorni ci portano ancora una volta su quello che noi chiamiamo, con uno slogan
06:45giornalistico vecchio, la platea internazionale. Cioè uno schema che abbiamo affrontato tante volte
06:50qui nel nostro settimanale, dalla nascita del nostro settimanale, settembre 2022, sembra
06:56lontanissimo, ancora un programma giovane, cioè che ciò che succede nel mondo interagisce
07:01sulla nostra economia europea e italiana. Questa volta, oramai parliamo, mentre si parla sempre
07:07più di pace, come ho detto l'altro giorno in un editoriale, scoprono sempre più guerre.
07:12E di questi giorni la notizia del conflitto molto complicato, Israele-Iran. Ora non entriamo
07:19ora nella cronaca di quello che sta succedendo, c'è il rischio in queste ore di un coinvolgimento
07:23americano, si parla di ultimatum a cammenè, è una situazione molto complessa sul piano
07:28militare, ma questo conflitto già scatena delle previsioni di catastrofi economiche, secondo
07:35gli esperti, anche se nei giorni passati le borse europee e quelle di Milano hanno reagito
07:41positivamente, come dire, i mercati sperano nella pace o nella tregua a breve. Io volevo sapere
07:47da te, invece, se le conseguenze energetiche, petrolifere, ancora una volta, sull'inflazione
07:52in tutto il mondo possono essere disastrose, quindi torniamo a zero dopo tutti i passi in
07:57avanti fatti negli ultimi due anni.
08:00Effettivamente, Claudio, incombe una mannaia, nel senso che è vero, come dici te, che per
08:05ora le reazioni sono state reazioni controllate, anche se alcuni segnali, come vedremo fra un
08:11ultimo ci sono, ma il rischio è quello di un'escalation che potrebbe arrivare come
08:16forma di reazione da parte dell'Iran e la più temuta di tutti è la cosiddetta chiusura
08:22dello stretto di Ormuz e la distruzione dei posti petroliferi. Attraverso Ormuz passa il
08:2833% del traffico mondiale di petrolio, una cosa enorme, e il 20% dell'offerta petrolifera,
08:36non solo dall'Iran, ma dall'Arabia Saudita, dagli Emirati Arabi Uniti, dal Qatar, tutto
08:42traffico che va verso la Russia e la Cina, soprattutto, da parte dell'Iran, perché sono
08:48gli unici mercati aperti a causa dell'embargo mondiale nei confronti dell'Iran. L'altro
08:54disastro, facciamo un precedente importante, sarebbe la distruzione dei posti petroliferi
08:59iraniani, quindi un suicidio sostanzialmente, e dei paesi di vicino. Lo ha già fatto Saddam,
09:05innescando, all'epoca, una crisi petrolifera enorme. Il prezzo del petrolio, però, per
09:11ora è aumentato, certamente, ma è abbastanza stabile a forma i 75 dollari per varire, anche
09:18se ricordiamo che il minimo a maggio era di 55 dollari. Perché? Perché è una offerta
09:24mondiale enorme, perché la Cina, a causa della trasformazione del mercato in mercato
09:29elettrico, ne chiede di meno, e perché i paesi dell'Oper che si sono messi a vendere
09:33di petrolio. Però c'è un effetto di cui si parla pochissimo, ma che già incombe. Nel
09:39mondo, perché sono aumentati i noli, quindi affittare una petroliera oggi costa il 60% in
09:47più, in pochi giorni, tanto per darti un'idea, ogni giorno di noletto di una petroliera costa
09:5350 mila dollari. Una cosa enorme.
09:55Scusa, questo perché? Perché? Perché si sono più insicuri.
09:59Aumentano i rischi, perché chiaramente le compagnie petrolifere devono affittare, perché
10:05non sono spesso proprietarie, quindi chi affitta in qualche modo aumenta e perché aumentano
10:12i costi dell'assicurazione. E tutto questo incombe sulla domanda, incombe sulla offerta.
10:17È una cosa di cui si parla poco, ma è incredibile. E questo è un effetto mondiale. Poi abbiamo un effetto
10:22italiano. Tutti noi hanno visto in queste ore aumentare il prezzo della benzina. È abbastanza
10:27incomprensibile. È una spinta speculativa, perché il mercato petrolifero è un mercato
10:32a termine, quindi si sta vedendo in questi giorni benzina comprata 3-4 mesi fa e quindi
10:38a prezzi molto inferiori. Questi sono effetti…
10:41Scusa Giuliano, oggi se ti interrompo spesso, non in modo maleducato, ma insieme di comprensione
10:47per il pubblico. Perché noi siamo sempre così sensibili agli effetti speculativi?
10:52Ne abbiamo parlato per la borsa di Amsterdam, ne abbiamo parlato per il gas, ne abbiamo
10:56parlato per i primi effetti della guerra in Ucraina dopo i cari armati di Putin, dove
11:00le conseguenze erano per tutti, ma sempre per noi, più gravi degli altri. Perché?
11:05Il problema di controllo nostro è un problema che siamo un mercato fragile. Perché?
11:10Esatto, siamo un mercato fragile. Siamo un mercato fragile perché i controlli ci sono,
11:15ma certamente l'offerta è molto vasta e perché poi da questo punto di vista noi siamo
11:20totalmente importatori, oltre l'80%. E certo è un fenomeno questo che dovrebbe in qualche
11:26modo richiedere attenzione. Sappiamo però che esiste, grazie al cielo, adesso un aumentato
11:33livello di concorrenza, ma evidentemente non è sufficiente. Vediamo un po' come si
11:37riguarda. Il prezzo del gas invece Claudio è abbastanza sotto controllo, anche in questo
11:42caso c'è una grande offerta sul mercato e l'Iran vende la Russia e la Cina. L'Iran
11:49ha un ruolo decisivo nel mercato dell'energia mondiale. Nel sottosuolo hanno riserve seconde
11:56soltanto alla roba sanita per il petrolio e seconde soltanto alla Russia per quello che
12:01riguarda il gas. Quindi è vero che in questo momento abbiamo una sostanziale tranquillità,
12:07però bisogna vedere come evolve la cosa. E poi ci sono tutti i riflessi, se vuoi, come
12:13abbiamo detto prima, sull'economia, sui tassi di interesse.
12:15No, diciamolo, diciamo tutto. Abbiamo 4 minuti, usiamoli per dare tutte le informazioni.
12:21Qual è il rischio? Che aumenta l'inflazione, aumentano i tassi, scoppiano le recessi,
12:26si indeboliscono famiglie e imprese. Questo è in modo molto diretto, diciamo comprensibile,
12:32ovviamente è una catena, auspicabilmente, che non venga innescata, però c'è un problema
12:38anche di controllo. Il G7, che si era unito pochi giorni fa, ha un PIL mondiale del 30%,
12:46i paesi del BRIC, Brasile, Russia, India e Cina, del 50%. Cosa significa questo? Che i paesi
12:54i cosiddetti democratici riescono poco a influenzare quello che sta avvenendo nel mondo.
12:59E quindi sostanzialmente c'è una preoccupazione che sta toccando, per esempio, il traffico
13:05aereo. Ci sono cali, rischi che aumentano. Aumentano le tariffe perché? Per i costi di energia
13:11e i costi di rassicurazione. Quindi un effetto diretto sul turismo. E poi la cosa più preoccupante
13:17ovviamente sono i tassi di interesse. La Fed, qualche ora fa…
13:22Banca Centrale Americana, Banca Centrale Americana.
13:25Banca Centrale Americana, qualche ora fa, Powell, adesso è beccato le rampe, un surto, sostanzialmente…
13:31Stupido, gli ha detto, è stupido.
13:33Stupido, lento e politicizzato. Perché? Perché non ha toccato i tassi di interesse. Fermi
13:39al re, alla fascia 4,25 e 4,50. E in più ha detto che bisogna ribassare le previsioni
13:45di crescita americane nel 25 al 1,4% e che l'inflazione aumenterà al 3%. Quindi una crisi
13:53finanziaria e politica americana si contrappone a un atteggiamento della BCE molto prudente,
13:59questo lo sappiamo. Sarà confermata questa linea di prudenza. I dati saranno visti volta
14:05per volta perché un aumento potenziale dell'inflazione potrebbe incidere ancora su un potenziale
14:11di bello dei tassi, anche se questa causa è contingente e speriamo che rientri. Insomma
14:16ci sono rischi per la crescita. L'aumento dei tassi, Claudio, sappiamo che potrebbe provare
14:22una caduta del risparmio reale, potrebbe aumentare il debito pubblico perché lo Stato a quel punto
14:28sarebbe costretto a pagare di più i rendimenti di Stato e verrebbe ridotto di fatto il potere
14:34di acquisto delle famiglie e per ripensare più cari dei tassi.
14:38Speriamo di no perché tutte le voci che hai toccato sono tutte voci che negli ultimi
14:42sei mesi noi qui abbiamo affrontato con piccoli segni positivi da tutte le parti, soprattutto
14:48per quanto riguarda la diminuzione del costo del denaro molto spiegata e l'effetto positivo
14:53per tutta l'economia. Io ti voglio chiedere un'ultima cosa, sulla notizia con cui abbiamo
14:57aperto questa puntata di Itar Press Economy, la notizia è curata dall'Agenzia Centrale
15:02di Palermo, a maggio inflazione in calo ma cresce il carrello della spesa, anche questo
15:07va spiegato alla gente, se l'inflazione cala ma perché quando andiamo a fare la spesa,
15:11il famoso carrello della spesa è una metafora, la media di quello che noi mettiamo nel nostro
15:16carrello, la nostra busta che portiamo a casa per mangiare la nostra spesa, perché?
15:21Perché qualche volta l'abbiamo accennato in queste nostre puntate, Claudio c'è una catena
15:26distributiva molto lunga, nel senso che i passaggi nel momento in cui noi andiamo a comprare
15:32come utente finale la merce, hanno risentito già di enormi passaggi dal punto di vista
15:37della situazione agricola, commerciale e anche dell'ultimo livello, anche questo purtroppo
15:43è una caratteristica non positiva italiana, tanto è vero che l'Istat ha dovuto addirittura
15:49ormai mettarsi tre indice, il cosiddetto indice totale, indice core che è quello al netto
15:55dell'energia e il carrello della spesa. Sul carrello della spesa purtroppo insistono
15:59fenomeni che assomigliano un po' a quelli di cui abbiamo parlato prima quando accennavamo
16:04al costo della benzina.
16:05Grazie a Giuliano Zoppis, il nostro economista e noi ci vediamo insieme per tutte queste
16:11notizie, ci torniamo sopra ovviamente perché la cronaca internazionale è in divenire, quindi
16:15non è che la prossima settimana questo tema è scomparso, vediamo poi se affrontarlo
16:19di nuovo, se ci sono altre novità, ma noi sempre nel nostro focus stiamo veramente molto
16:24attaccati all'attualità stretta. Ci vediamo un servizio sulle novità dell'Aitec, la Gen
16:31AI entra nella quotidianità dei giovani in Italia, te l'aspettavi sì?
16:37Beh sì, a te non ti riguarda più però diciamo da un punto di vista, i tuoi figli sicuramente
16:44sì, scherziamo, questo vuol dire che davvero più che se ne parla tanto, ma il tempo in cui
16:52questo mondo sta diventando quotidianità, soprattutto per le giovani generazioni, è sempre più veloce.
16:58Grazie ancora Giuliano Zoppis, il servizio.
17:01L'uso della Gen AI, i sistemi di intelligenza artificiale in grado di generare nuovi contenuti,
17:11idee o dati che imitano la creatività umana, diventa normalità per Gen Z e millennial italiani,
17:17mentre la preoccupazione per i nuovi conflitti supera il timore per la disoccupazione, entrando
17:23nella top three delle grandi questioni globali da affrontare insieme al carovite e al cambiamento
17:28climatico. È quanto emerge da uno studio di Deloitte condotto su oltre 23.000 Gen Z e millennial
17:34di 44 paesi in tutto il mondo.
17:37Abituati al mondo dei social e di internet, i giovani italiani si dimostrano molto aperti
17:42alle novità tecnologiche legate all'intelligenza artificiale.
17:46In particolare ricorrono spesso alla Gen AI per la creazione di contenuti e l'analisi
17:51dei dati. Per il 73% degli intervistati, la Gen AI ha liberato tempo e ha migliorato l'equilibrio
17:58vita-lavoro e la qualità del proprio lavoro. Tra i settori per i quali i giovani italiani
18:04utilizzano maggiormente la Gen AI per la creazione di contenuti, troviamo l'analisi dei dati,
18:10lo sviluppo di software per il design e la creatività, per la formazione e per il supporto
18:15clienti.
18:20Siamo arrivati nel nostro format al momento dell'intervista, che oggi tocca a Renato Ferretti,
18:27io mi inforco gli occhiali perché devo leggere esattamente le qualifiche. Vice Presidente
18:32Conoff, siete venuti già qui ospiti ai nostri programmi in primo piano. La prima domanda
18:37è di tradurre, come sempre Conoff, e di dire a un pubblico che ci segue, 120 tv locali,
18:43400 siti, social, chi siete e cosa fate. Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi,
18:51dei Dottori Forestali, è corretto?
18:53È correttissimo.
18:54Ma male, però lo dica lei, prego.
18:57Noi siamo l'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, che appunto
19:01è la sintesi degli ordini territoriali che sono o a livello provinciale o a livello
19:07interprovinciale, qualcuno a livello regionale, a cui si iscrivono i Dottori Agronomi e i Dottori
19:13Forestali che svolgono un'attività di libera professione, sia privata, ma anche che svolgono
19:19attività professionali in enti pubblici. Io sono stato per 40 anni un dipendente di un
19:24ente pubblico e ero iscritto all'Ordine.
19:27Quanti sono gli iscritti? In un certo senso li anticipo la terza domanda, chi sono gli
19:35iscritti? Sociologicamente, antropologicamente, anagraficamente?
19:40Gli iscritti sono circa 20.000.
19:43C'è una tendenza in aumento?
19:44C'è una leggera tendenza in aumento negli ultimi anni, abbiamo avuto un leggero calo
19:50fino al 2020, dal 2020 in poi c'è una tendenza positiva e ovviamente si iscrivono giovani
19:58e si iscrivono in maniera più significativa le donne. Questo è un dato sicuramente importante
20:06perché ci sono molte competenze professionali che sono a noi attribuite che sicuramente possono
20:13essere adatte anche a una professionalità di tipo femminile rispetto magari ad altre.
20:20E quello che c'è da dire è che noi, al nostro ordine, si possono iscrivere i laureati in
20:27diciamo tradizionalmente scienze grade e scienze forestali, poi ora ci sono una miriade di classi
20:32di laurea e però anche per esempio i laureati in architettura del paesaggio, i laureati in
20:38ingegneria ambientale e sanseguentemente il nostro ordine ha competenze da questo punto
20:45di vista abbastanza ampie. Quindi diciamo che siamo un ordine che svolgendo la propria
20:52attività di tutela dei committenti, quindi degli interessi del committente privato e del
20:58committente pubblico perché gli ordini sono stati istituiti prevalentemente per questo
21:02motivo e ovviamente tutelare la professionalità dei propri iscritti in un campo che è quello
21:08del territorio e dell'ambiente e non solo dell'agricoltura e delle foreste.
21:12Ecco, questo lei l'ha detto bene perché anticipo un po' la mia domanda, quindi non solo
21:15la filiera agroalimentare ma anche l'ambiente e anche la tutela dell'ambiente compresa anche
21:20appunto l'elemento del forestale che è molto importante. Allora però in tutto questo mondo
21:24io l'ho sentito dire dal ministro dell'agricoltura e dagli operatori di quel settore e lei c'è una visione
21:31addirittura più allargata da questo punto di vista, stanno un po' ritornando appunto i giovani,
21:35stanno vedendo delle prospettive nuove, non solo in termini di università ma anche in termini
21:41proprio diciamo di imprese, di start up, di un mondo che ritorna a offrire un'attrazione e diventato
21:49attrattivo di nuovo rispetto a quella sfuga delle metropoli, un certo tipo di lavoro, un certo tipo di mondo
21:54è stato forse una proiezione anche sociale, è cambiato qualcosa, no?
21:58Sì, è cambiato.
22:00L'ambientalismo tra virgolette, la sensibilità della nuova generazione aiuta però, no?
22:05Sì ma è cambiato anche proprio per i tempi di vita e i modi di vita, la corsa alla città,
22:12alla metropoli era per avere tutto a portata di mano, la città del quarto d'ora dove si doveva
22:17fare tutto in un quarto d'ora che ormai non esiste più in nessuna città e questo è un...
22:22Ma a Roma di oggi siamo in istituzione romana, cioè io lo dico rispetto perché un signore
22:27è muto molte volte qui, l'abbiamo intervistato, la ricorda era il claim della campagna elettorale
22:31di Guastieri, andare in un quarto d'ora e io insomma in un quarto d'ora a Roma difficilmente
22:36riusciamo ad andare, neanche a mangiare il ristorante che vogliamo.
22:39E quindi questo miraggio diciamo è venuto meno e poi con le nuove tecnologie c'è la possibilità
22:45di rimanere collegati anche essendo in campagna, in montagna, nelle aree interne e via dicendo
22:52e quindi c'è un ritorno anche verso nuove produzioni dal punto di vista agricolo, verso
22:58sicuramente tutta la parte che diciamo è legata alla sostenibilità ambientale, tutte
23:04le produzioni biologiche, tutti questi aspetti, ma c'è proprio anche un ritorno con tecnologie
23:09e con un impegno di carattere tecnico, ma non c'era.
23:13Ecco allora prendiamo queste due parole e poi lasciamo per ultimo la formazione, tre
23:17parole, le tre penultime domande che poi è una metafora perché non sono tre penulti
23:22e l'ultima lascio voi.
23:23Le vorrei declinare un po' con lei perché adesso non c'è più un'intervista, non c'è
23:28più un giornale, non c'è più un telegiornale, non c'è più un programma dove io non trovo
23:32queste due parole, sostenibilità e innovazione.
23:35Allora io, siccome lei è un professionista, l'ha detto insomma c'è una lunga esperienza
23:40prima da una parte e poi dall'altra, quindi anche poi vicepresidente, io le chiedo se
23:44mi può fare in dei punti precisi che cosa vuol dire la sostenibilità per voi.
23:49Allora glielo rappresento in questo modo, fino a 15-20 anni fa l'agricoltura era sostanzialmente
24:00a portare una serie di mezzi tecnici di produzione con cimi antiparassitari, macchine, tutto quello
24:05che era possibile per ottenere un livello crescente di prodotti perché questa era l'esigenza.
24:10Oggi siamo nella condizione opposta, sostenibilità vuol dire innanzitutto non perdere la fertilità
24:15dei suoli, rigenerare la fertilità dei suoli, per fare questo ci vuole competenza tecnica,
24:20bisogna utilizzare mezzi tecnici adeguati, bisogna fare lavorazioni corrette, per esempio
24:27siamo andati avanti per tantissimi anni con le arature sempre più profonde e poi ci siamo
24:32accorti che questo è il sistema per rendere i terreni più sterili e allora per non fare
24:37questo bisogna prendere altri accorgimenti, ma dall'altro lato bisogna sapere quello che
24:42si pianta, quello che si semina, che esigenze ha perché le piante hanno bisogno di aria
24:47e di acqua e conseguentemente il dottore agrono, il dottore forestale, iscritto al nostro ordine
24:53deve avere le competenze per fare questo.
24:55Questa è allo stesso tempo la sostenibilità perché in questo modo il terreno rimane fertile,
25:01si usano meno prodotti di provenienza esterna come antiparassitari, concimi e via dicendo
25:10e dall'altro lato è anche un'innovazione perché vuol dire che si fanno delle cose nuove
25:15per riscoprire magari qualcosa che si faceva in passato, perché di pari passo a questo
25:21bisogna riscoprire delle tecniche agronomiche tipo la consociazione e la rotazione delle colture
25:26che erano state un po' abbandonate.
25:28Io però mi appuntio delle cose da chiedere, quando si dice risparmio di risorse idriche
25:35in città, è molto importante l'acqua, adesso stiamo andando nella stagione estiva in alcune
25:40regioni soprattutto del sud diventa un dramma, si fanno polemiche politiche, questa cosa dell'acqua
25:45quando voi dite risparmio della gestione idrica sia anche in città e non solo in città
25:50che cosa intendete? Ha delle idee da suggerire anche quelli che governano nei vari territori
25:55per poter… no?
25:55Qualcosa magari si potrebbe suggerire sicuramente, comunque noi partiamo dal presupposto intanto
26:02che l'acqua va vista sempre nello stesso modo sia quando ce n'è tanta che quando ce
26:06n'è poca perché noi abbiamo questa brutta abitudine che quando piove molto ovviamente
26:10succede qualche disastro e allora bisogna fare tutte le opere per contenere l'acqua da
26:15qualche parte, quando non c'è bisogna andarla a cercare anche laddove non è, quindi il
26:20primo punto è fare opere sul territorio che consentano di difendersi quando ce n'è troppa
26:25e di renderla disponibile per quando ce n'è poca.
26:28Dopo dovrei fare la domanda.
26:29E quindi laghetti, serbatoi, sono tantissime le misure che si possono mettere in atto.
26:34Certamente una volta che abbiamo l'acqua e dobbiamo somministrarla alle colture utilizzare
26:39le tecniche che consentono il risparmio idrico, di consumarne il meno possibile.
26:43Quali sono?
26:44Sono la micro irrigazione invece che irrigare come magari si vede fare talvolta per scorrimento
26:52superficiale che vuol dire perdere buona parte dell'acqua per evaporazione e l'altra non
26:57raggiunge le radici in modo ottimale, utilizzare impianti di micro irrigazione, gocciolatori che
27:02portano l'acqua esattamente dove è la pianta, dove sono le radici e con una quantità diciamo
27:09che può arrivare al 15-20% di quella che si utilizzerebbe per scorrimento superficiale,
27:14soddisfare il fabbisogno della pianta e questo è un risparmio diretto.
27:18Questo vale sia in campagna ma vale anche in città dove spesso credo che tutti vedano
27:23l'autobotte che va con la manichetta a dare l'acqua sopra ai prati o vicino alle piante.
27:30Ecco, quella è un'operazione che lascia il tempo che trova.
27:33Bisogna che ci siano, quando si fanno interventi di verde urbano, impianti di irrigazione
27:39del tipo che ho appena descritto, quindi di micro irrigazione, localizzati che portino
27:44l'acqua dove ce n'è bisogno consumandone poca.
27:46Senta, ancora una curiosità, quando piove tanto, poi si parla che poi l'acqua deve essere raccolta,
27:51ci sono gli invasi, cos'è la biodiversità e progettazione ecosostenibile degli invasi?
27:56Questa è una cosa tecnica però, se prima io vivo a Milano e ho mai visto tanta acqua come quest'anno a generale,
28:00poi mi dicono ma dove va questa acqua qua? Ma come viene mantenuta? Come diventa disponibile?
28:05Ho capito male?
28:06No, no, ho capito bene. Purtroppo la buona parte dell'acqua che cade, quando ne cade tanta, la perdiamo
28:13perché se ne va rapidissimamente al mare, perché non ci sono più le sistemazioni idraulico-agrarie,
28:19vuole dire le fosse di raccolta in collina e in montagna, i terrazzamenti,
28:26l'acqua cade e se ne va il più rapidamente possibile a valle e quindi il primo punto è fare questo.
28:33Il secondo punto è quello di recuperare una cosa che si è smesso di fare e questo vale sia per la città che per la campagna.
28:40I corsi d'acqua non devono portare via l'acqua nel tempo minore possibile, ma devono andare piano
28:47e quindi per fare questo bisogna ricreare quelle condizioni e questo crea la biodiversità
28:53che c'erano tradizionalmente sui fiumi, sui libri delle elementari.
28:56Si studia che il fiume prima era fatto con i meandri, con una serie di esse e poi è diventato dritto
29:03perché un po' l'uomo, un po' per i fenomeni naturali si è addirizzato al corso.
29:08Ecco, noi con gli interventi di biodiversità facciamo questo tipo di lavoro.
29:12Rallentiamo il corso, la velocità dell'acqua mettendo sulle sponde, ovviamente senza intralciarne il deflusso,
29:19le specie vegetali più adatte, mano a mano che si scende dalla montagna, collina, pianura,
29:26specie che in pianura dove l'acqua va sicuramente più piano possano anche filtrarla per renderla più pulita
29:33e quindi tutti questi interventi consentono di regimarla, di renderla più pulita, più utilizzabile
29:39e di fare in modo che la biodiversità, che non sono solo specie vegetali diverse, ma è un ambiente che deve essere più diverso,
29:46quindi specie vegetali, specie animali, possa avere le migliori condizioni.
29:49Ci siamo un po' dilungati, ma mi sembrava interessante anche per il pubblico,
29:52lei è stato molto preciso, devo dirti secondo me anche molto interessante.
29:56Vogliamo andare veloci sulla tecnologia che poi le dicono, un po' l'ha già accennato, no?
30:01E' un mondo che richiede ovviamente innovazione da questo punto di vista,
30:04io sono andato una volta a un convegno dove c'era chi guidava il trattore
30:07e usava più il computer quasi che il manubrio, però è un mondo che ha cambiato, insomma.
30:11Assolutamente. Allora, per questo è importante che ci siano professionisti che fanno i progetti,
30:17perché faccio un esempio concreto, quello di un vigneto.
30:20Progettare un vigneto non vuol dire solo squadrare il terreno, fare filari e piantare le barbatelle di viti,
30:27ma bisogna sapere che tipo di vino si vuole ottenere, con quali macchine si vuole lavorare
30:32e quale tipo di modalità di tecniche culturali si intendono utilizzare.
30:39Perché il vigneto va progettato, avendo presente le macchine che ci devono passare.
30:43L'intelligenza artificiale è in condizioni già oggi, con i dati spaziali che arrivano
30:49e che sono già disponibili, di dirci se c'è una parte del vigneto che sta meglio
30:53o una parte che sta peggio. Ma se noi non abbiamo macchine e non abbiamo organizzato il vigneto
30:57un modo da poter andare a intervenire solo nel punto dove sta peggio, non ci serve assolutamente a niente.
31:02E quindi questa è l'innovazione che dobbiamo mettere in campo.
31:06Ultimo tema. Non c'è un mondo oggi che non tratta la formazione
31:10e abbiamo capito che la formazione se non è continua non vale niente.
31:14E voi che cosa fate come ONAF?
31:16Noi abbiamo ovviamente un obbligo di legge che obbliga tutti i nostri iscritti
31:21a avere una formazione continua con un certo numero di crediti formativi all'anno,
31:26il che consiste sostanzialmente in 60 ore di formazione tutti gli anni obbligatori.
31:33Poi se non ne fa di più è ancora meglio.
31:35Come CONAF e come sistema ordinistico diffuso sul territorio
31:39cerchiamo di mettere a disposizione dei nostri iscritti la più grossa quantità possibile
31:44di attività di formazione che vanno dai seminari, dai corsi veri e propri,
31:49convegni e via dicendo.
31:51E su questi cerchiamo di essere anche all'avanguardia,
31:54tant'è che ora stiamo spingendo sull'applicazione dell'intelligenza artificiale
31:58perché come dicevo prima l'intelligenza artificiale ci può dare un aiuto,
32:03ci può dire tutta una serie di cose, ma se non siamo in grado di interpretare quello che ci dice
32:09poi rischiamo di fare anche peggio di quello che facevamo prima.
32:12e quindi su questo piano noi ci stiamo lavorando molto.
32:15Faccio un esempio nel campo dell'estimo, ci sono degli standard e con l'intelligenza artificiale
32:20possiamo verificare se quello, non quello che ha fatto un altro,
32:23quello che abbiamo fatto noi corrisponde agli standard.
32:26Inseriamo la relazione stimativa, la perizia stimativa, ci dice
32:30guarda manca questo, manca questo, manca questo.
32:32In questo caso l'intelligenza artificiale è estremamente utile,
32:34ma se poi il professionista non è in grado di risolvere quelle tre cose che non ha fatto è il professionista.
32:41Però come strumento di conoscenza usata così dall'uomo è uno strumento che velocizza
32:46e rende anche più credibile alcune operazioni, quindi benvenuta insomma.
32:49Assolutamente.
32:50Anzi questa fatica noi non la facciamo, certo poco come dice lei
32:53se non usiamo le nostre energie per non correggere gli errori che l'algoritmo ci indica
32:58non è inutile andare dall'algoritmo.
33:00Diposenta congresso le radici del futuro, le radici nel futuro.
33:04Nel futuro.
33:05Che cos'è?
33:06Noi facciamo più o meno ogni due anni, ormai due o tre anni un congresso nazionale,
33:14il nostro ordine ha festeggiato nel 2024 i 100 anni dall'istituzione dell'esame di abilitazione
33:21e quest'anno 2025 lo faremo dal 5 al 7 di novembre a Roma, inizierà con la giornata
33:29giubilare dell'agroambiente, saremo la mattina al Vaticano, il pomeriggio alla FAO
33:33e il tema le radici nel futuro è perché appunto noi vogliamo portare la nostra esperienza,
33:39la nostra cultura, le nostre tradizioni e le nostre competenze sedimentate nel tempo nel futuro.
33:45Nel futuro attraverso l'intelligenza artificiale, attraverso tutti gli strumenti che possiamo utilizzare,
33:50i dati spaziali, mettere a disposizione dell'agricoltura, del territorio e dell'ambiente
33:55le nostre competenze per utilizzare al meglio i nuovi strumenti, per questo le radici nel futuro.
34:00Mi sembra perfetto, è stato molto chiaro e poi ricordiamoci, i giovani, l'ha detto prima,
34:06il futuro vuol dire i giovani, no?
34:07Assolutamente!
34:08Smettiamo tutto questo a un mondo che poi porterà, no? Anche anagraficamente avanti la partita o no?
34:13Lo trasmettiamo assolutamente ai giovani perché per esempio io ne ho parlato tanto
34:17ma insomma poi ecco quando c'è da utilizzare questi strumenti innovativi
34:20io comincio a avere un po' il... è un pochino il piatto corto.
34:24Però lei porta la sua esperienza e sicuramente da quello che si è visto nell'intervista
34:28e lo possono vedere anche i telespettatori la sua competenza che ha raccontato anche bene
34:33sinteticamente perché si può essere precisi e sintetici solo se sia competente.
34:37Grazie a Dottor Renato Ferretti, Vice Presidente di CONAF.
34:41Le auguro buon lavoro e buon congresso allora a novembre.
34:44Grazie di essere stato da noi quando vuole, può sempre tornare qui a Italpress Economy
34:48per fare un tagliando o faccecchi come dicono quelli un po' più alla moda, insomma delle cose che abbiamo detto
34:54e noi andiamo avanti e le facciamo vedere un servizio che c'è sempre nella nostra formula
34:59che sono le novità settimanali del mondo dell'agri-food.
35:02Lo vuole vedere?
35:03Perfetto, assolutamente interessante e grazie di questa opportunità.
35:06Arrivederci, vediamo.
35:36Il secondo bando è dedicato a sostenere la preparazione e l'attuazione dei piani di produzione e commercializzazione
35:43e della sicurezza.
35:44L'obiettivo è promuovere la competitività delle attività di commercializzazione e trasformazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura.
35:52Il secondo bando è dedicato in particolare a sostenere la preparazione e l'attuazione dei piani di produzione e commercializzazione
36:00da parte delle organizzazioni nel settore della pesca e dell'acquacoltura.
36:05Con una dotazione di 9 milioni si potranno finanziare interventi come l'acquisto di attrezzature,
36:10l'adozione di sistemi innovativi di commercializzazione, nonché delle iniziative di comunicazione, formazione, consulenza e promozione.
36:19Il ministro dell'agricoltura, della sovranità nazionale e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato che il governo sostiene con forza la filiera ittica,
36:28parte importante dell'economia e dell'identità nazionale.
36:32È tutto per questa puntata di Talpress Economy, ricca come sempre, notizie, approfondimenti, interviste,
36:42insomma tutto quello che si può raccontare in un buon settimanale sulla politica economica italiana e internazionale.
36:49Vi aspettiamo venerdì prossimo, grazie per averci seguito, arrivederci.
37:02Grazie.
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