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  • 8 mesi fa
MILANO (ITALPRESS) - L’economia e la finanza a portata di tutti. Nella centosedicesima puntata di Italpress Economy, Claudio Brachino intervista Maurizio Del Conte, docente di Diritto del Lavoro all'Università Bocconi e presidente di AFOL Metropolitana, e con Giuliano Zoppis affronta i principali temi economici del momento.

sat/gsl

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Trascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brechino a questa nuova puntata di Italpress Economy, cominciamo subito
00:16con l'Italia, oggi sono tantissime le notizie, la prima proprio di questo settimanale riguarda
00:22un tema molto importante non solo sul piano economico ma anche sul piano etico, dell'etica
00:28pubblico ovvero la lotta all'evasione fiscale, quest'anno 2024 c'è stato un recupero record
00:35dell'evasione fiscale ne ha parlato come sapete anche direttamente sui suoi canali social anche
00:41il premier Giorgia Meloni, ma sentiamo. Nel 2024 sono affluite alle casse dello Stato
00:50maggiori risorse per 33,4 miliardi, due in più rispetto all'anno precedente di cui quasi l'80%
00:58dal recupero dell'evasione fiscale, si tratta della cifra più alta di sempre e quanto emerge
01:03dalla presentazione dell'attività del 2024 dell'Agenzia delle Entrate e Riscossione,
01:09in particolare ammontano a 26,3 miliardi le somme confluite nelle casse dello Stato,
01:151,6 miliardi in più rispetto a 2023, a 33,4 miliardi si arriva poi con l'aggiunta dei
01:23recuperi non erariali conseguiti dall'Agenzia per conto di altri enti, aumentano anche le somme
01:29versate spontaneamente dai cittadini, il gettito relativo ai principali tributi ha raggiunto 587
01:35miliardi in crescita dell'8%, soddisfazione è stata espressa in un video messaggio dalla
01:41premier Giorgia Meloni. Una somma mai raggiunta prima nella storia della nostra nazione e sono
01:46risultati ottenuti grazie certamente all'ottimo lavoro dell'Agenzia delle Entrate ma anche grazie
01:51a specifiche norme che sono state introdotte da questo governo, come quelle contro l'odioso
01:56fenomeno delle attività apri e chiudi, ovvero quelle attività che eludono il fisco aprendo e
02:00chiudendo in breve tempo, non pagando tasse e contributi e poi riaprendo con un altro nome,
02:05era un fenomeno che riguardava soprattutto gli extracomunitari. Nel 2024 sono state chiuse
02:10d'ufficio quasi 6000 attività, un risultato importante per lo Stato ma ancora più importante
02:15per gli imprenditori onesti che subiscono la concorrenza sleale di queste attività.
02:22A gennaio, secondo i dati dell'ABI, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi dell'1% rispetto
02:28a un anno prima ma sono rimasti stabili rispetto al mese precedente. La causa di questa flessione
02:33è da attribuire, secondo l'Associazione Bancaria Italiana, al rallentamento della crescita
02:38economica. A gennaio il tasso medio sulle nuove operazioni per l'acquisto di abitazioni è sceso
02:44al 3,09% dal 3,11 del mese precedente e dal 4,42% di dicembre 2023. Il tasso medio sulle
02:53nuove operazioni di finanziamento alle imprese è calato al 4,20 dal 5,45 di dicembre 2023. Il
03:01rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a gennaio è stato il 3,45%
03:09con un incremento di 214 punti base rispetto a giugno 2022. Il tasso medio sul totale dei
03:16depositi è stato lo 0,86%, quello sui soli depositi in conto corrente lo 0,43%.
03:23Debito pubblico complessivamente in crescita nel 2024 ma sotto i 3.000 miliardi,
03:32cifra superata a novembre. Secondo i dati resi noti dalla Banca d'Italia, al 31 dicembre il
03:37debito era pari a 2.965,7 miliardi, 97,3 miliardi in più rispetto a fine 2023. L'aumento ha riflesso
03:47il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche e l'effetto complessivo degli scarti e dei premi
03:51all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della
03:57variazione del cambio. La crescita è parzialmente compensata dalla diminuzione delle disponibilità
04:02liquide del tesoro. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito
04:08consolidato delle amministrazioni centrali è cresciuto di 99,9 miliardi, mentre quello
04:13delle amministrazioni locali si è ridotto di 2,6 miliardi. Il debito degli enti di previdenza è
04:20rimasto sostanzialmente stabile.
04:25E ora le notizie sull'Europa, come sempre molto importanti.
04:29Il tema dazi, insomma, molto attuale. Sentiamo cosa si sta decidendo rispetto a questa minaccia
04:35sempre più pressante di Trump dell'America. Poi le previsioni della Banca Centrale Europea
04:41sull'andamento dell'economia dell'eurozona, come si dice. Ecco i nostri servizi.
04:50Dopo Cina, Messico e Canada, Donald Trump apre un nuovo fronte sui dazi. Il Presidente degli
04:55Stati Uniti ha dato mandato ai suoi tecnici di mettere a punto una mappa mondiale di tariffe
05:01reciproche. L'idea è quella di aumentare i dazi sui prodotti importati dagli Stati Uniti,
05:06calcolati sulla base di quelli praticati dagli altri paesi, ma anche tenendo conto delle tasse
05:11imposte localmente. Nel mirino finisce quindi anche l'Unione Europea. Sono nostri alleati,
05:16ma a volte proprio gli alleati ci trattano peggio dei nemici, ha detto Trump. La risposta di Bruxelles
05:22non si è fatta attendere. Per la Commissione Europea quello degli Stati Uniti è un passo
05:27nella direzione sbagliata. I dazi aumentano l'incertezza economica e interrompono l'efficienza
05:33e l'integrazione dei mercati globali. Le tariffe sono tasse. Imponendole, gli USA stanno tassando
05:39i propri cittadini, aumentando i costi per le imprese, soffocando la crescita e alimentando
05:43l'inflazione, sottolinea ancora Bruxelles, che annuncia fermezza e una reazione immediata.
05:49L'economia dell'Eurozona sta attraversando una fase di stagnazione, ma ci sono i presupposti per
05:57una ripresa nel medio termine. E' quanto emerge dal bollettino economico della Banca Centrale
06:01Europea. Continua la contrazione del PIL nel settore manifatturiero, a fronte di un'espansione
06:07nel comparto dei servizi. Il clima di fiducia dei consumatori è fragile e le famiglie non
06:12hanno ancora a tratto dall'aumento dei redditi reali uno stimolo sufficiente a incrementare in
06:18modo significativo la propria spesa. Tuttavia, il mercato del lavoro continua a mostrare vigore,
06:22con un tasso di disoccupazione che si mantiene basso al 6,3% a dicembre. Un mercato del lavoro
06:29solido e redditi più elevati dovrebbero migliorare il clima di fiducia e consentire un aumento dei
06:35consumi. Inoltre, il calo dei tassi di interesse dovrebbe stimolare spesa e investimenti. Le
06:41incognite sono legate alle possibili tensioni commerciali, legate ai dazi e ai fattori di
06:46crisi geopolitiche come la guerra in Ucraina e i conflitti in Medio Oriente. Le conseguenze
06:51sulle forniture di energia rischiano di avere effetti sull'inflazione e di gravare ulteriormente
06:57sugli scambi internazionali. Siamo al momento della nostra intervista. Oggi vado a trovarci
07:06un docente di una università prestigiosa, la più prestigiosa per quanto riguarda l'economia
07:12in Italia che è la Bocconi, Maurizio Del Conte, docente di diritto del lavoro all'università
07:18Bocconi e poi, e di questo ne parleremo a lungo, anche presidente di AFOL, metropolitana
07:26agenzia di formazione e orientamento del lavoro. Ecco, la prima cosa noi qui, nello spazio di 15
07:33minuti ce ne prendiamo uno per chiarire le sighe, gli acronimi e la mission che c'è dietro a questi
07:38agronomi. Cosa fa AFOL, perché è metropolitana, a chi si rivolge? AFOL è la più grande agenzia
07:45italiana pubblica partecipata dal Comune di Milano, dalla città metropolitana di Milano
07:52e da altri 83 comuni dell'area metropolitana milanese che si occupa specificamente di orientamento,
08:01formazione e lavoro. Cosa vuol dire? Tutti i servizi della filiera del lavoro per orientarsi
08:08nel mercato, formarsi, crearsi le competenze che oggi servono e poi essere accompagnati
08:14nell'incontro fra domande e offerte. Beh, insomma, è una cosa importante, ne parliamo
08:18spesso qui di formazione, penso che tutti abbiano capito che è determinante oggi non
08:24solo nel mondo del lavoro, ma anche nella nostra società e però se lei me lo concede
08:28più ne parliamo, spesso o meno si capiscono i contorni. Penso che la gente che ci segue,
08:32noi siamo un'agenzia di stampa che si rivolge alle televisioni sul territorio, alle persone,
08:37in questo caso alle persone che vivono anche in Lombardia, ma vale come modello poi anche
08:41per gli altri? Insomma, devono avere le informazioni, devono saperlo. Quindi qual è l'accesso
08:48a chi si rivolge, quali sono le persone che vengono da voi, se ha un po' anche di numeri
08:51sull'effetto e poi parliamo invece della parte culturale.
08:55Sì, è un'agenzia pubblica quindi si rivolge ai disoccupati, cioè a coloro che sono in
09:01cerca di lavoro, si rivolge a coloro che hanno già un'occupazione ma vogliono migliorare
09:06le proprie competenze e soprattutto riallinearle alla domanda che oggi le imprese esprimono
09:13in termini di saperi e di conoscenze e si rivolge alle imprese stesse, oggi noi lavoriamo
09:20moltissimo su domanda delle imprese per la ricerca del personale, perché oggi uno dei
09:25problemi seri del mercato del lavoro è trovare le persone giuste, con le competenze giuste
09:31per quel posto di lavoro.
09:33Hai visto che lei è un intellettuale, quindi è di questo problema anche una visione professorale,
09:39oltre che da operatore sul campo con questa agenzia, ma qual è il vero grande problema?
09:46Abbiamo trovato mille spiegazioni, il post Covid, i millennials, il cambio del senso
09:52del lavoro, le persone che non sono formate adeguatamente mentre invece il mercato chiede
09:57altre cose, quindi gli istituti formativi, intendo anche la scuola, le università che
10:02non si adeguano e uno non c'è voglia di lavorare, i sali sono troppo bassi, ho sentito
10:0718 mila cause, io vorrei sapere da lei quali sono almeno le principali queste cose, altrimenti
10:13continuiamo a ragionare, perché parliamo da un lato di un'esigenza importante per
10:18un cittadino, costituzionale, avere un lavoro e dall'altro le aziende dicono ci abbiamo
10:24anche il lavoro ma non troviamo la gente che lavora, lei capisce che è una follia, io
10:29non sono semplice come giornalista, è assolutamente corretta l'analisi, il problema è che non
10:35solo le aziende non trovano lavoro, ma noi siamo uno dei paesi con il più alto tasso
10:39di inattività, persone che non lavorano, quindi avremmo un bacino potenziale di occupati
10:45straordinario che non sfruttiamo, in realtà le cause che ha indicato prima hanno tutte
10:51una loro responsabilità nel problema che esiste, però forse dovremmo chiederci perché
10:58in Italia esiste più che negli altri paesi, non è che soltanto in Italia c'è questo
11:02problema del disallineamento, cosiddetto mismatch fra domanda e offerta, della difficoltà di
11:07reperire competenze, ce l'hanno anche gli altri paesi ma da noi è più grave e allora
11:13forse effettivamente dovremmo porci un problema, quali sono gli anelli deboli? Sicuramente
11:19uno degli anelli deboli è stato quello di abbandonare la struttura della formazione
11:25industriale, in Germania ci hanno investito decine di miliardi negli anni a partire dai
11:31piani arts dei primi anni 2000 e alla fine hanno guadagnato un terreno che gli ha resi
11:41la potenza economica e industriale dell'Europa, poi lasciamo perdere, noi ci perdiamo sempre
11:46dietro il contingente, ma adesso la Germania è in crisi, sì è vero, però è tutto relativo.
11:53Sicuramente perché le cose si tengono, noi non cresciamo con l'economia e non cresciamo
12:01soprattutto sulla parte di valore del lavoro, noi abbiamo preso una brutta piega, questo
12:07ce lo dice anche l'Ocse, di trovare un punto di equilibrio sulla parte bassa di domanda
12:11e offerta, noi ci collochiamo come subfornitori, come terzisti, ma non andiamo a lavorare e
12:19quindi a produrre laddove c'è il vero valore aggiunto, noi lavoriamo per le industrie tedesche
12:24che poi ci fanno la marginalità e allora quando ci collochiamo sulla parte bassa inevitabilmente
12:30andiamo a investire poco in ricerca e sviluppo e in lavoro, cioè noi competiamo sul costo
12:38del lavoro, ci mettiamo a competere con i paesi in via di sviluppo, tagliando la crescita
12:46salariale, le prospettive anche di crescita in termini di carriera e poi non ci dobbiamo
12:56stupire se i nostri ragazzi si guardano attorno e in un mondo dove è facilissimo trasferirsi
13:03in un paese o nell'altro, vanno dove vengono pagati di più, perché? Perché quelle imprese
13:08hanno più marginalità.
13:10Lei me lo sta dicendo in maniera elegante, ma al di là delle cose che io condivido,
13:15gli investimenti istituzionali che sono anche poi culturali, perché investire soldi sulla
13:19formazione vuoi capirne il valore e ha fatto bene a dirlo dalla Germania perché al di
13:24là del contesto contingente degli ultimi mesi, alla fine parliamo di una grande potenza
13:29economica e c'è potenza economica, c'è Piller lì dove c'è formazione, conoscenza
13:34economica e quindi preparazione al lavoro, non testare e girarci tutto intorno, poi
13:38dopo possiamo fare tutte le cose. Poi come dice Giustamente c'è il tema dei salari,
13:42in Italia sono troppo bassi a salire dalla ricursione politica, per cui non la coinvolgo
13:46sul salario minimo, sono troppo bassi, essendo troppo bassi, io sono un giornalista cronista
13:52che gira molto, poi vengo alle altre domande perché il tempo per noi è fondamentale,
13:57il tempo è il nostro format, quindi dobbiamo essere rapidi, io giro molto e faccio ancora
14:02il cronista, sono un giornalista politico, non economico, ho interesse delle politiche
14:06economiche, però giro molto e faccio sempre l'economia attraverso la cronaca, attraverso
14:10le storie che sento e sento storie di giovani che lavorano magari in un ristorante a Milano
14:15e provano a fare gli chef e fanno lo stesso lavoro nel Sud, di cui io parlo benissimo
14:20ultimamente perché non ne parlo mai in modo convenzionale, dico sempre che ci sono per
14:24esempio due PM estraordinarie al Sud, non dobbiamo essere pregiudiziani, ma detto questo
14:29sento storie che statisticamente mi dicono che quello stesso lavoro a Milano viene pagato
14:341.500 che è poco in una città come Milano e 700 Euro in Basilicata, non va bene questa
14:40cosa, non so se mi spiego, è una follia, sono entrambi i passi, nessuno dei due ragazzi
14:45ha un futuro perché 1.500 a Milano e poi qualcuno mi dice che quando ambiscono ad avere
14:50un ruolo io gli dico no basta, adesso sto per un abbandonato che fa lo stesso trafilo
14:54per arrivare a 1.500.
14:56Questo è un bel punto perché il vero problema della struttura del lavoro italiano e della
15:02struttura salariale non è tanto sui minimi, perché i minimi sono più o meno allineati
15:09a quelli, stiamo parlando di lavoro regolare, naturalmente se poi andiamo sul lavoro nero
15:13è un altro discorso e dovremmo parlarne di lavoro nero, però se parliamo del lavoro
15:17regolare e guardiamo la fascia minima, tutto sommato è allineata.
15:23Il problema è che noi abbiamo troppe persone concentrate sulla fascia minima, cioè noi
15:28non facciamo carriera in altre parole e quindi quando arrivi a un certo punto non cresci
15:37e se resti incastrato a 1.500, sei il primo impiego, la prendo come occasione di formarmi
15:46e di farmi un curriculum, ma poi non è che mi devo farmi un curriculum, devo farmi una
15:49vita.
15:50Se parliamo di lavoro nero, quanto è problematico questo in Italia su questa tematica?
15:54È molto problematico, incide oltre il 20% del lavoro e del PIL, naturalmente le stime
16:02sono un po' approssimative, però è un problema gigantesco in queste dimensioni e
16:07fa concorrenza sleale a chi invece assume in modo regolare, perché anche questo è
16:14un tema, se io so che l'alternativa è il lavoro nero sottopagato, quando ti offro
16:20un lavoro regolare tu sei sostanzialmente sottoricatto perché dici che l'alternativa
16:26è scivolare nel nero, quindi accontentati di questo stipendio basso, ma almeno regolare,
16:32ma almeno con i contributi e questo chiaramente come sempre quando c'è una concorrenza
16:38a ribasso non si cresce e d'altra parte quando si parla tanto di part time involontario,
16:45guardate che dietro ai numeri del part time involontario non c'è un vero part time,
16:49c'è un full time che per metà è pagato in nero, quindi anche lì guardiamo i numeri,
16:55cerchiamo di capire come stanno le cose e rendiamoci conto che questa voragine del lavoro
17:01nero ci sta facendo molto male.
17:03Professore, le faccio una domanda più come professore di diritto del lavoro alla Bocconi
17:07che come Presidente di un'agenzia di formazione, come legge lei i dati sul lavoro degli ultimi
17:13due anni che fanno tanto discuto nei talk politici perché chi è governativo dice che
17:17è viva, chi non è governativo dice che no, però attenzione i numeri sono positivi ma
17:21qualcuno dice poi che nella qualità degli stessi numeri, come lei sa i numeri hanno
17:26una quantità oggettiva e una qualità interpretativa, io dico sempre che Aristotele ci ha insegnato
17:30che la quantità oggettiva è quella, però i numeri sono positivi, ma lei è d'accordo
17:35nel dire che sotto sotto poi ciò che compone questo numero non è positivo?
17:39I numeri sono positivi e noi dobbiamo guardare i trend, cioè le tendenze, la tendenza è
17:44positiva perché se noi partiamo da una certa base e notiamo che in alcuni anni questa base
17:49è stata significativamente aumentata, diamo presente che nel giro di una decina di anni
17:54noi abbiamo aumentato del 7-8% il tasso di partecipazione al lavoro, per noi è tanta
17:59prova, siamo ancora molto bassi rispetto agli altri paesi, quindi il numero è positivo.
18:03Poi è chiaro che se invece analizziamo un'altra dimensione, non quella dell'occupazione
18:08ma quella della qualità del lavoro, non è che è peggiorata la qualità del lavoro,
18:12però continua a essere non di livello europeo, questo è il punto, quindi noi abbiamo più
18:19occupati sì, ma non abbiamo fatto quello scatto che dovremmo fare, qui riprendiamo
18:25il discorso che abbiamo fatto prima in termini di valore aggiunto, cioè di qualità del
18:30lavoro. Ma perché secondo lei è un problema della
18:32politica, delle istituzioni o è un problema del nostro sistema, io lo dico sempre che
18:37soprattutto è un sistema di PMI che è la nostra eccellenza, ma secondo alcuni anche
18:42è la nostra dannazione, perché spesso sono micro imprese che non si strutturano managerialmente
18:47e quindi faticano a dare no, qual è il problema? È la nostra filiera o è una cecità della
18:54politica, in senso di politica economica? Ma la politica c'entra fino a un certo
19:00punto, nel senso che noi diciamo sempre di essere liberisti, poi in realtà sempre siamo
19:06qui a pensare che lo Stato dovrebbe mettere soldi nelle imprese.
19:10I sindacati, quelli più radicaci in genere, fanno il referendum sullo Statuto del Lavoro
19:16che ha rifatto Renzi. E di questo potremmo parlare.
19:21Facciamo un'altra puntata, non mi sembra francamente una questione di frontiera del
19:27lavoro, ma a questo punto meriterebbe un approfondimento serio.
19:30No, il tema vero mi pare appunto questo, noi abbiamo un tessuto imprenditoriale che non
19:36fa massa critica, se negli altri paesi investono miliardi nelle nuove tecnologie e noi abbiamo
19:44piccole imprese che non possono fare questo tipo di investimento, il problema di crescere
19:49in qualità esiste, è tutto lì. Noi, recenti statistiche lo hanno dimostrato,
19:57lavoriamo quantitativamente di più che negli altri paesi, cioè più ore, ma produciamo
20:04di meno, cioè siamo poco produttivi. Anche perché non abbiamo un sistema imprenditoriale
20:11che sa tirar fuori il valore dall'ora lavorato, grazie alle tecnologie, grazie alle competenze
20:17dei lavoratori, è il cane che si morde la coda.
20:20Quanto possa incidere la politica su questo? In parte sicuramente, però se io guardo,
20:27non è soltanto una questione di quanto spendiamo, ma anche di come lo spendiamo, un piccolo
20:32affondo sul PNRR, in realtà non abbiamo mai avuto così tanti soldi per la formazione
20:37professionale come in questi ultimi 2-3 anni grazie al PNRR, mi aspetterei di vedere una
20:44svolta in termini…
20:46Non arriva neanche Affol…
20:49Affol fa la sua parte per la formazione professionale…
20:52Quando non arrivo non sono arrivati, mi sta dicendo i soldi del PNRR…
20:55Il problema è questo, i soldi arrivano, è che non si spendono bene, il problema è
21:01la qualità della spesa e quindi la programmazione della spesa. Noi abbiamo un sistema di formazione
21:06fatto di piccole microscopiche enti formativi che soltanto perché hanno l'agibilità,
21:12la sedia, il bagno, possono accedere a questi fondi esattamente come il più grande qualificato
21:18ente formativo.
21:19Poi però ci vuole invece personale…
21:21Ci vuole personale, ci vuole qualità, ci vuole verifica dei risultati e ci vuole premialità
21:25su questo.
21:26Questo è importante, però abbiamo 35 secondi e una risposta rapida, però Affol è calato
21:30in un territorio, quando diciamo metropoidale, che è uno dei circuiti produttivi più importanti
21:35d'Italia, Lombardia, città di Milano e zona come si chiamava una volta area limitrofa,
21:41non le piace una cosa dei vecchi tempi, adesso è città metropolitana, area metropolitana,
21:46è più politicollico, però produttivamente è un posto importante d'Italia e quindi
21:52vi rivolgete a un territorio importante sul piano produttivo e fate un lavoro, mi sembra
21:57aver capito, strutturato, lei è un docente, quindi non perché c'è una sedia, il bagno
22:01e tutto.
22:02Da questo punto di vista poi sfornate gente che va subito sul mercato, avete poi un effetto
22:07del vostro lavoro di formazione o no?
22:09Devo dire adesso non perché non mi piace suonarmela, cantarmela francamente, però
22:13io parlo sui numeri, noi abbiamo oggi una richiesta da parte delle maggiori aziende
22:20del territorio, quindi stiamo parlando di aziende di tutti i settori che vengono da
22:24noi, se vengono da un'agenzia pubblica per farsi selezionare e avviare persone che
22:31gli servono, vuol dire non che ci fanno un favore a noi, perché a noi non ci fa nessun
22:37favore, vuol dire che serviamo e diamo risposte concrete.
22:41E' chiaro che lavorare a Milano è diverso che lavorare in Basilicata o in una regione
22:47o in un territorio molto più difficoltoso, d'altra parte è anche vero che è più
22:51sfidante, nel senso che poi l'impresa se non ha le risposte giuste non torna da te.
22:56Noi facciamo job day quasi tutti i giorni, andiamo nelle aziende con le nostre persone
23:03per fare questo tipo di selezione, di incontro, domanda, offerta, andiamo nelle aziende per
23:09raccogliere da loro le richieste sulla formazione, inutile che ci inventiamo noi i corsi di formazione
23:15di taglio e cucito se non servono.
23:17Il taglio e cucito serve moltissimo per la moda, noi lavoriamo tantissimo con la moda,
23:21tra l'altro abbiamo un centro di formazione sulla moda che francamente anche qui compete
23:25con i migliori centri di formazione moda d'Europa.
23:29Se poi abbiamo finito il tempo, e io le dico già di tornare perché i temi sono molto
23:33importanti, è brillante, simpatico e preciso e quindi parliamo di tante cose, ma approfondiamo
23:38ancora, una notizia pragmatica per chi ci segue, ma possono venire a fare formazione
23:43cittadini e lavoratori italiani che non stanno anche in Lombardia?
23:47Se stanno in Lombardia vengono su tutti i corsi gratuitamente, se non stanno in Lombardia
23:54possono accedere ad alcuni nostri corsi avanzati, pagando il costo di iscrizione, naturalmente
24:01comunque sempre a prezzi molto competitivi rispetto ad altre realtà.
24:06Abbiamo le nostre 120 tv sparse nel territorio, chi ci sente, sente questa cosa che è un'eccellenza.
24:12Da noi in verità alcuni corsi vengono da tutta Europa.
24:16Essendo un'eccellenza è giusto dare la comunicazione e la possibilità a tutti.
24:20Grazie a professor Maurizio Del Conte, docente di dritto del lavoro a Bocconi e presidente
24:25di AFOL, che abbiamo spiegato ampiamente che cos'è, torni a trovarci e noi ci vediamo
24:30insieme in servizio sulle novità del mondo della tecnologia.
24:37Le tecnologie per la lotta contro il cancro evolvono rapidamente, ma l'Europa sta rallentando
24:43a livello di domande di brevetto rispetto a Stati Uniti e Cina.
24:47Al contempo però il vecchio continente ospita il maggior numero di start-up legate all'oncologia
24:53e quanto emerge dallo studio dell'Ufficio Europeo Brevetti nuove frontiere in oncologia
24:58che fornisce un'analisi approfondita dei settori tecnologici in più rapida crescita.
25:03Tra questi l'immunoterapia cellulare, dove il numero di domande di brevetto è cresciuto
25:08a un tasso medioanno del 37,5% tra il 2015 e il 2021, la terapia genica e l'analisi
25:16delle immagini. In questo contesto l'Italia è il sesto posto in Europa per numero di start-up
25:22impegnate nella lotta contro il cancro, 80, preceduta da Regno Unito, Francia, Germania,
25:28Svizzera e Svezia. Inoltre lo studio evidenzia come il nostro paese è presente in la quota
25:34più alta di start-up in fase iniziale, oltre il 46%, un chiaro indicatore del potenziale
25:41di innovazione e delle prospettive future in questo campo. L'Italia è inoltre il sesto
25:46in Europa con oltre 1100 famiglie di brevetti registrati nel periodo 2010-2021 e rappresenta
25:53una quota del 4,6% di tutte le tecnologie oncologiche brevettate in totale in Europa
26:00tra il 2017 e il 2021. Gli enti di ricerca pubblici hanno contribuito in modo significativo
26:07ai progressi in campo oncologico, con un impegno diretto nella ricerca che supera la
26:12media dell'Unione Europea.
26:17Dopo le notizie sull'Europa, un tema che ha riguardato e riguarda tutta l'Europa è ovviamente
26:23con attenzione particolare al nostro paese, il tema energia e mai come in questo momento
26:30questo tema, l'abbiamo spiegato e detto mille volte, è legato ai cosiddetti fattori geopolitici
26:37nello specifico le tantissime notizie che stanno arrivando in questi giorni su una via
26:43per quanto discussa, per quanto piena di polemiche, che potrebbe portare alla pace in Ucraina.
26:49Di tutto questo voglio parlare con il nostro Giuliano Zoppis, economista di fiducia, di
26:55Italpress, qui nel nostro focus, anche perché l'altra notizia Giuliana è un po' più empirica
27:01che parliamo di nuovo di caro bollette, di bollette molto cari per alcuni e chiaramente
27:06anche il governo fa attenzione su questo, si parla di nuovo di un intervento della politica,
27:11però oltre questo c'è quell'altra dimensione, perché comunque tutti abbiamo capito, forse
27:18anche gli italiani, l'opinione pubblica ha scoperto la geopolitica, perché tre carri
27:23armati di Putin, dico metaforicamente, hanno cambiato il sistema energetico nazionale e
27:28europeo.
27:29Sì Claudio, il problema direi che viaggia su due binari paralleli, quello europeo come
27:34hai detto te e quello italiano, cosa sta accadendo?
27:37Sta accadendo che il governo sta preparando il cosiddetto decreto bollette, il Ministro
27:42Pichetto Frattin ha detto che in questo momento è la fase della ricerca delle coperture economiche,
27:48perché?
27:49Perché servono fra i 3 e i 4 miliardi di Euro per cercare di allievare questo problema per
27:54le imprese e per le famiglie italiane.
27:56Ovviamente bisogna stare molto attenti e trattare queste misure con Bruxelles per non rincorrere
28:02nella tagliola famosa degli aiuti di Stato.
28:05Quali sono le misure allo studio?
28:07Innanzitutto il prezzo del gas, bisogna annullare il differenziale di prezzo che c'è fra quello
28:12italiano e l'indice TTF, che non è una parolaccia, ma è l'acronimo che descrive l'indice di
28:19riferimento del gas trattato tutti i giorni ad Amsterdam.
28:24Prima della guerra questo prezzo viaggiava fra i 15 e i 18 dollari, adesso dall'inizio
28:30di gennaio è schizzato di nuovo da 27 agli attuali 50 dollari, quindi un differenziale
28:35di prezzo molto importante.
28:37Bisogna intervenire, questa misura costerebbe un miliardo, un miliardo e due, ma avrebbe
28:43un beneficio immediato, si sta sugliando, come già fatto altre volte, di tagliare l'IVA
28:48fino al 5% e poi bisogna intervenire sui cosiddetti ordini di sistema, che sono quei
28:54costi sostanzialmente molto importanti, ma che rileverebbero molto sulle casse dello
28:59Stato, per sterilizzare le tasse che noi paghiamo in bolletta per finanziare l'industria delle
29:05rinnovabili.
29:06Poi c'è un bonus sociale a cui sta pensando il governo, che costa circa un miliardo e
29:12mezzo, per allargare la platea dei beneficiari, di quelli che oggi usufruiscono di queste
29:17devolazioni, per un tetto Isee al di sotto di 9500 Euro, che si vorrebbe portare, come
29:24è fatto in passata, a 15 mila.
29:26E il problema grosso, accennavamo prima Claudio, è i costi che deve sopportare l'industria.
29:31L'industria vuole sostanzialmente che venga differenziato il prezzo che c'è fra il gas
29:36e le oscillazioni che riguardano anche le rinnovabili.
29:40Sono molte misure allo studio, si vuole intervenire anche sul gas, cercando di introdurre
29:47dei prezzi agevolati e calmerati per tutte quelle aziende che vivono con questa energia
29:52e la stessa cosa si vuole fare per l'energia elettrica, inserendo quindi dei prezzi più
29:57favorevoli a fronte di installazione di rinnovabili.
30:00Questo è un po' il quadro complessivo che ho cercato di sintetizzare, ma ci sono ovviamente
30:06dei riflessi importanti per le imprese, al punto che alcuni settori industriali, come
30:11la ceramica, denunciano il fatto ormai che è molto più importante avere un trader per
30:17l'energia, cioè uno che compra l'energia, piuttosto che fare un buon prodotto, perché
30:21questi costi di energia addirittura aggravano per il 30-40% dei costi, in tutto questo Claudio
30:29è un escenario europeo.
30:31Da adesso è un tema che ci rincorre, noi già nel 2022 abbiamo fatto addirittura inchieste
30:39sui distretti della ceramica, che sono aziende energivole, anche l'opinione pubblica ha
30:46imparato a riconoscere questo linguaggio ed è un problema che evidentemente va risolto.
30:51Dicevamo prima, quando ci siamo parlati nel fuorionda, che i mercati hanno annusato questi
30:58eventi di pace, qui non affrontiamo il tema nell'analisi politica in quanto tale, ma
31:04una pace, non è che la pace non è tale se non ci piace, è comunque sempre una pace,
31:13i mercati hanno annusato questo vento di pace e si stanno muovendo, indirizzando, come?
31:19Come sempre i mercati cercano di anticipare quelle che saranno le tendenze e anche in
31:25questo caso sta accadendo, praticamente i mercati stanno annusando una tregua in Ucraina,
31:31quindi il gas è comunque sceso da 60 a 48 dollari e quindi al TFF di Amsterdam e il
31:39petrolio viaggia intorno ai 75 dollari. C'è un problema importante, in questi giorni
31:46il Ministro Fratin ha rassicurato che sostanzialmente in Europa ci deve essere almeno uno stoccaggio
31:53di riserve pari al 90%, attualmente la media europea è del 44%, è molto importante
31:59ristabilire queste quote perché incidono direttamente sui prezzi e quindi sostanzialmente
32:04riescono a ridurli. Il Ministro ha detto che le nostre quote sono alle super della media
32:09europea, ma ricordo che entro novembre le quote europee dovranno continuare e dovranno
32:14tornare a avere una riserva del 90%, quindi questa cosa è molto importante.
32:19A metà marzo, Claudio, ci sarà il Consiglio europeo energia e sarà un appuntamento molto
32:25importante perché è possibile che l'Unione europea metta un tetto al prezzo del gas,
32:32sarebbe un intervento molto forte, una volta si diceva centralista, ma sicuramente potrebbe
32:39intervenire anche perché le cause di aumento in questo ultimo periodo sono state essenzialmente
32:44anche dovute un po' alla natura, c'è stato meno vento, un inverno più rigido e sostanzialmente
32:50c'è il problema ormai consolidato che il metano russo non arriva più in Europa attraverso
32:57gli olodotti, i gasodotti ucraini, quindi sostanzialmente è una cosa molto importante.
33:04Abbiamo visto che si continua a parlare di un mix anche per l'Italia di fonti e per
33:11questo l'abbiamo accennato già una volta nei nostri incontri e si torna a parlare di
33:18un mix nucleare, è importante anche quello che sta facendo il governo e che comunque
33:25è sulla scia del governo precedente, l'utilizzo del GNL, il famoso gas naturale liquefatto,
33:32il rigassificatore di Piombino sta funzionando, ad aprile entrerà in funzione anche quello
33:38di Ravenna, mentre sono in corso lavori molto importanti per sistemare al meglio a Livorno
33:43Vigo, quindi se un messaggio può in qualche modo arrivare dalle nostre chiacchierate è
33:51un messaggio di rassicurazione per quello che riguarda la nostra stabilità energetica
33:57e probabilmente anche una riduzione dei prezzi che ormai abbiamo visto sia per le famiglie
34:03che per le imprese è assolutamente necessaria.
34:06Grazie Giuliano Zoppis per questo quadro completo che hai fatto, addirittura puntuale con il
34:11tempo, abbiamo 5 secondi di bonus che servono per salutarci però e quindi oltre che ringraziarti
34:18ti do appuntamento ovviamente al focus di Interpress Economy della prossima settimana.
34:25Guardiamoci insieme piuttosto il servizio che riguarda un altro tema popolare, abbiamo
34:29parlato di energia, un tema che riguarda tutti, un altro tema popolare è la tavola, quello
34:34che noi compriamo, questo è l'olio, olio extravergine amato dagli italiani, nonostante
34:39anche qui il caro prezzi. Vediamo il servizio.
34:46L'olio extravergine d'oliva è nel carrello della spesa del 96% dei consumatori italiani,
34:52rappresenta un bene sociale e un ingrediente irrinunciabile per la tavola.
34:57Secondo un'indagine realizzata dall'osservatorio Nomisma Sol2Expo, il 36% dei consumatori italiani
35:04lo considera uno degli alimenti più salutari, al pari di verdure, frutta e pesce.
35:09La presenza di olio extravergine d'oliva funge da incentivo anche per l'acquisto di pesce
35:14in scatola, oli aromatizzati, patè di olive e prodotti sott'olio.
35:19A orientare l'acquisto sono soprattutto le indicazioni di origine, importanti per 4 consumatori
35:24su 10, attenti sia alla provenienza made in Italy che alla presenza di certificazioni
35:30di OPEGP. Nel 2024 l'olio extravergine d'oliva ha messo a segno un incremento medio
35:36dei prezzi del 30%. Per quanto riguarda l'export, nei primi 10 mesi dell'anno scorso
35:42ha continuato a mostrare performance positive, raggiungendo 160 paesi con oltre il 60%
35:49delle esportazioni concentrate fra Stati Uniti, Germania, Francia, Canada e Giappone.
35:55È tutto per oggi, puntata come sempre molto ricca di storie, notizie, immagini, approfondimenti.
36:05Grazie per essere stati con noi e ci rivediamo venerdì prossimo con Ital Press e Conway.
36:11Arrivederci.
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