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MILANO (ITALPRESS) - L’economia e la finanza a portata di tutti. Nella centoquarantacinquesima puntata di Italpress Economy, Claudio Brachino intervista Davide Falteri, presidente di Federlogistica, e con Giuliano Zoppis affronta i principali temi economici del momento.
mrv/sat/gsl
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00:00Benvenuti da Claudio Brachino a questa nuova puntata di Italpress Economy, cominciamo come
00:15sempre del resto con le notizie che riguardano il nostro paese, con una notizia positiva a
00:21settembre cresce la fiducia dei consumatori, queste altre due notizie che riguardano l'Italia.
00:30A settembre l'indice del clima di fiducia dei consumatori registra un miglioramento, passando
00:36da 96,2 a 96,8, lo segnala l'Istat. Nel complesso c'è un miglioramento delle opinioni dei consumatori
00:43sulla situazione economica generale, ma anche su quella attuale e futura. La fiducia recupera
00:49parzialmente a settembre il calo dello scorso mese. La crescita è sostenuta soprattutto dall'evoluzione
00:55positiva delle opinioni sia sulla situazione economica generale, sia sull'opportunità
01:00di acquisto di beni durevoli. Sul fronte delle imprese l'indicatore complessivo aumenta in
01:05modo marginale rispetto a luglio. In questo quadro segnali positivi provengono dai giudizi
01:10sugli ordini nell'industria e dalle attese su ordini e vendite nei servizi. Nella manifattura
01:16migliorano i giudizi sugli ordini, mentre peggiorano le attese sul livello della produzione.
01:21Le scorte di prodotti finiti sono giudicate stabili. Nelle costruzioni un'evoluzione positiva
01:27dei giudizi sugli ordini si unisce ad attese sull'occupazione in diminuzione. Nel comparto
01:32dei servizi di mercato aumentano le attese sugli ordini, mentre i giudizi sugli ordini e
01:37sull'andamento degli affari si deteriorano. Sul commercio al dettaglio, infine, l'Istat evidenzia
01:43un marcato peggioramento dei giudizi sulle vendite e un aumento delle scorte di magazzino,
01:48mentre crescono le attese sulle vendite.
01:54Il decennio dal 2015 al 2024 è stato caratterizzato da alti e bassi per le medie e grandi imprese
02:01italiane. Secondo i dati dell'indagine annuale condotta dall'area studi Mediobanca, nel 2024
02:07il fatturato complessivo delle imprese analizzate ha registrato una contrazione nominale del 2,4%
02:14su base annua. La flessione è risultata più accentuata sul mercato domestico rispetto
02:19a quello estero. Questi risultati arrivano a conclusione di 10 anni caratterizzati da
02:24un'elevata volatilità. I ricavi hanno comunque evidenziato una crescita accumulata del 37,6%,
02:31nonostante quattro esercizi negativi. In particolare, alla forte flessione del 2020,
02:36legata al Covid, hanno fatto seguito i forti rimbalzi nel 2021 e nel 2022, sostenuti anche
02:43dall'inflazione. Nel corso dell'ultimo decennio il Made in Italy ha registrato una progressione
02:49significativa. Il fatturato è aumentato del 52,6%, trainato soprattutto dalle vendite all'estero.
02:59Ad agosto l'interscambio commerciale con i paesi extra UE ha registrato una brusca frenata. Secondo
03:06i dati diffusi dall'Istat, entrambi i flussi hanno subito un calo, con un impatto più marcato
03:11per le esportazioni, meno 8%, rispetto alle importazioni, meno 7%. La contrazione delle
03:18vendite all'estero è stata determinata in particolare dal ridimensionamento dei beni
03:22strumentali, dei beni di consumo durevoli e non durevoli. In controtendenza si segnala
03:27invece un incremento delle esportazioni di energia e di beni intermedi. Nel complesso, su base annua,
03:33il commercio verso i mercati extra UE evidenzia un andamento negativo, confermando le difficoltà
03:39di alcune filiere produttive italiane. Per quanto riguarda le importazioni, la flessione ha riguardato
03:44soprattutto i beni di consumo non durevoli, seguiti dai beni intermedi e da quelli durevoli.
03:50Dopo il recupero registrato inizio estate, osserva l'Istat, agosto ha segnato una netta inversione
03:55di tendenza, dovuta soprattutto alle minori vendite di beni strumentali e di consumo non durevoli.
04:01Un dato che conferma la fase di incertezza che caratterizza lo scenario economico internazionale.
04:10L'Europa, sempre importante, sempre più importante. Come va l'inflazione nell'eurozona? Sentiamolo subito.
04:21L'inflazione torna a salire nell'eurozona. A settembre i prezzi al consumo sono cresciuti
04:26del 2,2% su base annua. Un mese prima il dato si era fermato al 2%. È la fotografia
04:32scattata dalla stima flash di Eurostat. Niente sorprese, il dato era atteso dagli analisti
04:38e non sposta le previsioni di fondo, ma segnala che la corsa al ribasso del carovita potrebbe
04:43avere trovato una pausa di riflessione. La dinamica è stata guidata soprattutto dall'energia,
04:48che ha rallentato il ritmo del suo calo, meno 0,4% a settembre contro il meno 2 di agosto.
04:55In cima alla classifica dei rincari restano i servizi, seguiti da alimentari, alcol
05:00e tabacco. Stabili beni industriali non energetici. L'inflazione depurata da componenti volatili
05:06come cibo ed energia rimane al 2,3%, esattamente come ad agosto. Un livello che non fa scattare
05:13allarmi, ma nemmeno autorizza a dichiarare missione compiuta e rende più complesso il lavoro
05:19della Banca Centrale Europea in vista delle prossime decisioni di politica monetaria.
05:25Secondo trimestre del 2025 in chiaro scuro per il mondo delle imprese dell'Unione Europea,
05:32sono infatti in crescita sia il numero di registrazioni, più 4,6%, che le dichiarazioni
05:38di fallimento, più 1,7%, rispetto ai tre mesi precedenti. È quanto emerge da un'indagine
05:44di Eurostat. Nel periodo preso in considerazione, l'aumento di nuove imprese riguarda tutti i
05:49settori dell'economia, a eccezione dell'industria, dove non si è registrata alcuna variazione.
05:54La crescita maggiore nei trasporti, nell'informazione e comunicazione e nei servizi finanziari.
06:00Andamenti contrastanti nelle dichiarazioni di fallimento. Tra aprile e giugno 2025 il
06:05numero è aumentato in quattro settori, mentre altri quattro hanno registrato un calo. A soffrire
06:11maggiormente il ramo dell'informazione e della comunicazione, assieme a quello dell'edilizia.
06:16La diminuzione maggiore di fallimenti è stata osservata nei servizi di alloggio e ristorazione
06:22e nel commercio.
06:26E ora subito il nostro focus con Giuliano Zoppis, collegato con noi dagli studi di Roma.
06:35Insomma, ne abbiamo già parlato prima, nelle scorse puntate, in termini architettonici,
06:42ma adesso il Consiglio dei Misti ha cominciato a mettere a punto quelle che sono misure un po'
06:48più precisi di quello che noi chiamiamo la manovra, la dobbiamo chiamare così, la manovra
06:52legge di bilancio, ognuno, la manovra ci piace a noi. Diciamo un po' allora che c'è in
06:57questa manovra, che gli italiani lo vogliono sapere.
07:00Sì, allora è partita la grande corsa che ci porterà alla fine dell'anno al vario definitivo
07:06della manovra di bilancio per il 2026. Il governo ha parato il primo atto fondamentale,
07:13che una volta si chiamava Nadef, adesso si chiama Documento Programmatico di Finanza
07:18Pubblica. È importante perché sostanzialmente è la cornice della manovra che poi verrà
07:24trasmessa a Bruxelles fra il 15 e il 20 ottobre, per entrare poi nel vivo della discussione parlamentare.
07:30C'è una novità molto importante che è racchiusa in questo documento ed è un fatto
07:36che sostanzialmente ci deve fare stare molto più ottimisti sul futuro, perché il governo
07:44è riuscito a rientrare nel parametro del deficit PIL del 3%, che avevamo sorpassato
07:51ampiamente arrivando addirittura al 7,4, numero per il quale Bruxelles aveva aperto nei nostri
07:58confronti, nei confronti dell'Italia, una procedura per deficit eccessivo. Bene, noi avevamo
08:04fissato il rientro da questo numero nell'anno prossimo e invece anticipiamo di un anno. Questo
08:10significa tanto, perché significa, a parte la reputazione internazionale, uscire da questa
08:16procedura che ci consentirà di fare nuove spese, per esempio quelle per la difesa, potendo
08:22non rispettare strettamente questi parametri, quindi avendo la possibilità di avere la famosa
08:29clausola di salvaguardia. Ma perché Claudio abbiamo conseguito questo risultato? Lo abbiamo
08:34conseguito grazie a due fattori, numero uno l'aumento delle entrate, del gettito e anche
08:39qui in conseguenza di un fattore positivo che è l'aumento dell'occupazione e il secondo,
08:45che ci ha fatto già premiare dall'agenzia di rating e un altro arriverà il 10 ottobre
08:50con Standard & Poor's, è il fatto che paghiamo meno gli interessi del debito pubblico, sostanzialmente
08:57il MEF paga meno interessi sull'emissione di titolo di Stato. Questi due fattori insieme
09:03ci hanno fatto conseguire questo risultato e quindi sono risultati molto importanti.
09:08Ce ne sono altri, se vuoi, gli altri due sono sostanzialmente la crescita, che sarà al 0,5%
09:14per quest'anno e allo 0,7-0,8% l'anno prossimo e quindi questo comunque conferma gli obiettivi
09:20che si era dato e sostanzialmente un debito PIL al 136% che continua a rappresentare per
09:27noi certamente un problema. Tutto questo per dire che all'interno di questo documento ci
09:33sono anche i principali riferimenti di quello che sarà la manovra. Una manovra si dice da
09:3825 miliardi e avendo un margine potenziale di spesa di 8 miliardi e se vuoi, Claudio,
09:45parliamo di quali sono i principali obiettivi dal punto di vista del governo.
09:50Siamo qui per quello, quindi perché dici che lo vogliamo parlare?
09:54Se ne parla molto, il primo obiettivo è quello della riduzione dell'aliquota IRPEF
10:01dal 35 al 33% per i redditi da 28 a 50 mila Euro. Sono circa 10 milioni di contribuenti
10:11italiani, il costo di questa misura è intorno all'1,2 miliardi e il risparmio fiscale massimo
10:18sarà di 440 Euro all'anno e in una fascia che va sostanzialmente soprattutto dai 31 mila
10:25Euro in su. Il governo pensava anche ad aumentare questa riduzione e portare quindi l'aliquota
10:31fino a 60 mila Euro che oggi è tassata, ricordo, al 43%, sono 940 mila altri contribuenti, però
10:39il costo è molto importante e quindi bisogna vedere se si riusciranno a recuperare le risorse.
10:45L'altro asse forte di questa manovra che prevede tante cose di cui forse parleremo
10:50nelle prossime settimane è la quinta rottamazione delle cartelle esattoriali, tutte quelle cartelle
10:55che vanno dal 2020 al 2023 con un pagamento possibile senza agio, sanzioni e interesse
11:03in 96 rati, quindi vuole dire 8 anni, costa 3 miliardi, 1 miliardo all'anno e anche qua
11:10bisogna vedere quali saranno le coperture, se ne è parlato molto in queste settimane,
11:14contributo delle banche e altri possibili ingressi e introiti.
11:19Oltretutto potrebbe essere utile la chiusura del concordato preventivo proprio di due giorni
11:25fa delle partite IVA che sostanzialmente hanno anticipato il pagamento delle imposte per due
11:32anni e non avranno quindi accertamenti in questi due anni possibili e questa cosa, questa
11:37misura potrà portare introiti.
11:39e poi ci sono tutte le manovre, scusate, tutte le misure di cui si parla che se vuoi
11:46possiamo vedere al volo e che sarà sostanzialmente una maggiore agevolazione per l'Isee, quindi
11:52si toglierà la prima casa, i bonus e altre cose, le misure per le imprese con un credito
11:58di imposta, quindi un vantaggio fiscale per nuovi investimenti, agevolazione per le bollette
12:04dal punto di vista sociale, la detrazione al 19% per i libri di scuola e altre agevolazioni
12:11di mutui per le giovane coppie.
12:13E poi ci sono i due grandi capitoli che sono ormai anche oggetto di dibattito forte a livello
12:18politico fra maggioranza e opposizione, che sono le agevolazioni sociali e qui il governo
12:24pensa a distanziare circa 2 miliardi per questo pacchetto e poi l'altra polemica fortissima
12:29sulla sanità. Da questo punto di vista pare che la Premier stia esistendo molto per un
12:36appostamento di bilancio importante, che già è stato di 4 miliardi nel 2024 e potrebbe
12:42raggiungersene altri 2,5 miliardi e quindi sostanzialmente si tratta, almeno nella maggior
12:49parte di questa spesa, dell'assunzione di 27 mila unità fra medici e infermieri, quindi
12:55uno stanziamento importante. Ultimo, ma non ultimo, è il capitolo della difesa. Sappiamo
13:01che ci siamo impugnati, come tutti gli altri governi della Nato, ad un aumento del 5% rispetto
13:08al PIL e lo stanziamento per il 2026 dovrebbe essere pari a circa 2 miliardi. Questo è un
13:16problema. Sembra che sei stato bravissimo, quasi in 7 minuti hai detto tutto, te ne rimane
13:20uno, ti faccio solo una domanda di politica economica più che di economia stretta, tanto
13:25di questi temi come sai da qui a Natale, però insomma questo è l'impianto, andava dato,
13:31anche qui ci sono cose di interesse per i cittadini che ci ascoltano. Quest'idea di venire
13:36incontro al ceto medio per quanto riguarda le tasse, questa idea di venire incontro ai giovani
13:42per la casa. Quest'idea comunque insomma di pensare un po' al welfare in senso globale
13:49appunto anche per recitare le voci dell'opposizione, poi sul discorso sanitario lo faremo a parte
13:54perché come sai più soldi ci si mettono e più il sistema sanitario non funziona perché
13:59è regionale, quindi bisogna vedere poi di volta in volta, non ci sono solo le responsabilità.
14:04Se il sistema sanitario fosse solo un problema quantitativo avremmo risolto tutti i problemi,
14:08però diciamo da questo punto di vista è una manovra che viene in conto a tutti questi
14:14temi secondo te?
14:16Sicuramente sì, si comincia innanzitutto a rispettare quello che è stato un impegno
14:20elettorale preciso da parte del governo che era quello di intervenire sulle aliquote
14:25IRPEF e la prima fascia che viene interessata, calcolando peraltro le statistiche che qualche
14:31giorno fa ci hanno detto che il ceto medio paga l'80% del gettilo fiscale, quindi una
14:39cifra molto importante.
14:41Questo lo trovo immorale in una democrazia, lo trovo immorale, uso questo termine da giornalista,
14:47lo trovo immorale, vabbè andiamo avanti.
14:50Questo punto di vista sicuramente è un primo intervento, certo bisognerebbe anche fare di
14:55più, questo il governo lo sa, mancano due anni ancora al mandato parlamentare, però
15:02sappiamo anche che proprio il vantaggio che il governo ha avuto e sta avendo a livello
15:08di conti pubblici e a livello di credibilità internazionale deriva dalla prudenza, che è
15:14sostanzialmente il concetto base che è stato adottato in questi anni e che sicuramente adesso
15:19vede una svolta in questa prima riduzione della liquide, ma sicuramente sarà il sentire
15:25dei prossimi due anni.
15:27Grazie a Giuliano Zoppis, materia di cui parleremo ancora nelle prossime settimane, ti ringrazio
15:33per oggi è tutto, ci vediamo insieme il servizio sulle nevità del mondo dell'e-tech, Europa
15:38è digitale all'Italian Tech Week, vediamo un po'.
15:43L'Europa deve prendere decisioni coraggiose per recuperare il terreno perduto su digitale
15:51innovazione, ne ha parlato l'amministratore delegato di team Pietro Labriola, intervenuto
15:56all'Italian Tech Week di Torino.
15:59Nel 2023 a Barcellona, durante un evento della GSME, ho fatto una presentazione dove dicevo
16:06In action is not an option, l'inazione non è un'opzione. Draghi ha ripetuto la stessa
16:11cosa un anno dopo il suo report. Dobbiamo capire che stare fermi non è possibile, dobbiamo
16:19prendere delle decisioni drastiche e ora, tra tre anni e tardi. Dobbiamo capire che l'Europa
16:25non è più il centro del mondo e non possiamo essere attraino, dobbiamo recuperare una certa
16:30leadership e si fa solo con decisioni coraggiose.
16:33La continua evoluzione digitale apre interrogativi anche di natura legale sulla proprietà dei
16:39dati.
16:39Il fatto di avere data center sul territorio e server sul territorio non vuol dire che
16:45il dato che abbiamo su quel territorio risponda alla giurisdizione italiana e se quindi un governo
16:51straniero in qualunque momento può chiedere informazioni senza avvisare il governo italiano,
16:58senza avvisare il cliente, senza avvisare l'operatore che sta utilizzando quei dati, per un
17:03tema di sicurezza nazionale, loro. È giusto o sbagliato? Diciamo che dobbiamo trovare il
17:09modo di far convergere queste due dimensioni, la dimensione del mondo reale e la dimensione
17:14del digitale.
17:15In questo contesto, Tim ha deciso di mettere a disposizione di tutti i clienti consumer
17:19per un anno la piattaforma di intelligenza artificiale per Plexity Pro.
17:23Abbiamo pensato di mettere a disposizione del sistema PES dei nostri clienti questi tool
17:29per capire come funzionano. È abbastanza normale oggi che le persone non si avvicinino alle
17:35novità, soprattutto se debbono essere pagate, perché hanno timore, vogliono capire. Quindi
17:40dare la gratuità dell'AI, dell'Artificial Intelligence è un modo per avvicinarli a un futuro
17:47che è sempre più presente.
17:51E siamo giunti al momento del nostro ritratto, della nostra intervista e ospite nei nostri
17:57studi di Italpes Economy, Davide Falteri, Presidente di Feder Logistica. Benvenuto a Italpes
18:05Economy, Presidente.
18:06Grazie, grazie.
18:08Allora, quante sono le imprese associate a Feder Logistica, di cose si occupano e quanti
18:13lavoratori coinvolgono? È la prima domanda, ma è quella lì essenziale.
18:19Feder Logistica rappresenta una cinquantina di grandi realtà che sono presenti in Italia,
18:28ma hanno un posizionamento internazionale e occupano circa 150 mila dipendenti. Questo
18:39è il numero approssimativo chiaramente di quelli che sono gli occupati. All'interno
18:45di Feder Logistica ci sono diverse tipologie di operatori che vanno dagli operatori portuali,
18:53chiaramente che hanno le loro rappresentanze datoriali, terminalistiche, però ci sono operatori
19:00logistici portuali che hanno delle specificità agli operatori degli interporti, a chi movimenta
19:07la logistica dell'ultimo miglio, a tutto il tema della logistica digitale, a tutto quello
19:15che riguarda anche i sistemi di gestione avanzata dei magazzini. Chiaramente gli operatori rappresentano
19:26la filiera e quindi ci sono rappresentanti appunto del mondo marittimo, rappresentanti del mondo
19:32logistico puro, alcuni rappresentanti del mondo della spedizione che comunque trovano
19:38casa anche in Feder Logistica, ripeto, pur avendo le loro rappresentanze e poi grandi operatori
19:45del trasporto.
19:46Bene, è stato molto chiaro e ci ha dato subito l'idea, stiamo parlando di un settore molto
19:51importante della nostra economia, però le faccio più che una domanda tecnica, come si dice
19:56nel nostro mondo giornalistico, è una domanda di quadro, di visione. Noi abbiamo anche un
20:02programma di geopolitica, si chiama Diplomacy Magazine, io sono uno priminista TV e partecipo
20:08spesso, anche poi ancora fai talk su Gaza, Ucraina, insomma abbiamo due guerre aperte di cui ci occupiamo
20:14tutti i giorni, una praticamente in Europa, l'Ucraina, ma un'altra in un mondo con cui abbiamo
20:18dei rapporti molto importanti che è il Medio Oriente. Allora questa dinamica internazionale
20:23in continuo mutamento, questo nuovo ordine mondiale, la politica trampiana, insomma come
20:29incidono sul vostro settore?
20:32Incidono molto e in questo momento ce ne stiamo accorgendo perché è necessario portare avanti
20:40il lavoro che viene fatto a livello di filiera di rappresentanza associativa. La logistica dove
20:46nasce? Nasce all'interno dell'industria, poi prende una propria forma autonoma per far viaggiare
20:52le merci in giro per il mondo. Questo non dobbiamo dimenticarcelo, non dobbiamo far sì
20:58che tutti gli anelli della filiera, quindi dal mondo degli agenti marittimi, gli spedizionieri,
21:03gli operatori logistici, gli autotrasportatori, possano lavorare insieme con la parola chiave
21:11che oggi è interoperabilità dei sistemi informativi, vuole dire dialogare just in time
21:17tra di loro perché per essere in grado di fornire a chi vuole far viaggiare le merci la possibilità
21:25di farlo bene e di programmare. Un'altra parola chiave è standard internazionale perché tutti
21:32i progetti di digitalizzazione vanno fatti secondo standard internazionali. L'altra è
21:38dematerializzazione documentale perché è anacronistico pensare che in alcuni casi sia
21:46ancora necessario avere documenti cartacei che accompagnano la merce, ma soprattutto in
21:53risposta alla domanda che ha fatto, in un momento come l'attuale dove c'è una logica
21:58di guerre in atto, guerre economico-finanziarie legate a minacce di dazi, dobbiamo rafforzare
22:08il sistema Europa, il sistema logistico Europa e soprattutto dobbiamo essere in grado, grazie
22:14anche a strumenti come l'intelligenza artificiale, di riprogrammare velocemente le rotte per offrire
22:21al mondo dell'impresa, sia in import che in export, l'opportunità e la possibilità
22:27di programmare velocemente, di riprogrammare rapidamente quello che è chiaramente la catena
22:34del valore legata al trasporto e soprattutto rimanere competitivi nei costi. Per farlo
22:40bisogna essere digitali, interconnessi, si deve parlare un linguaggio internazionale e
22:46soprattutto chiaramente bisogna avere in testa che questo disegno strategico va attuato il
22:52prima possibile. Tutto molto chiaro, qual è lo stato di salute, torniamo all'Italia,
22:58della logistica italiana e quali sono le prospettive per il prossimo futuro?
23:03La logistica italiana sta facendo grossi passi avanti, voglio essere ottimista, è stato a livello
23:12governativo, promosso e portato a termine il trasferimento in cloud dei sistemi informativi
23:21dei principali porti italiani attraverso il port community system, questo è importante perché la
23:27piattaforma logistica nazionale è la prima cosa che deve essere strutturata perché deve guidare poi
23:33quello che è la crescita tecnologica del mondo imprenditoriale che deve avere uno strumento
23:42chiaro con cui interfacciarsi per programmare l'entrata e l'uscita da porti ed interporti.
23:48Molto lavoro si sta facendo anche sul tema FTI, quindi su tutta la parte di interoperabilità intermodale,
23:55soprattutto ferroviaria, per essere collegati a quelle che sono le reti TNT europee. Il Ministero
24:03dei Trasporti ha appena chiuso un bando da 153 milioni proprio sull'interoperabilità, quindi le imprese
24:09oggi stanno cominciando anche ad avere dei supporti finanziari per poter migliorare quelli
24:17che possono essere le interconnessioni tra di loro, tra i vari operatori, quindi l'interoperabilità e la
24:23dematerializzazione documentale. Chiaro che noi dobbiamo tenere la barra dritta in questo momento
24:28e capire che forse è anacronistico parlare di competitività tra i paesi europei, ma bisognerebbe
24:35guardare un pochino di più al sistema Europa per essere in grado, diciamo così, di essere
24:41competitivi e non subire quelli che sono i cambiamenti repentini di scenari sia geopolitici
24:48che ovviamente i conseguenti di mercato.
24:51Senta, lei in parte mi ha già risposto, io però la domanda io la faccio lo stesso perché
24:56così magari la completa e ci mettiamo il focus sopra, come si dice giornalisticamente,
25:01l'intelligenza artificiale, lei quando parla poi di dati, dematerializzazione, interconnessione
25:07di sistemi e tutto il lavoro che fanno gli algoritmi, però che prospettiva apre per l'aumento
25:13della produttività nel vostro settore?
25:17L'intelligenza artificiale come tutti gli strumenti che si chiamano tali dipende da come viene utilizzata,
25:25se viene utilizzata in maniera corretta e ancorata ai valori è un'opportunità, se viene
25:31utilizzata in malo modo chiaramente diventa un problema, oggi la tecnologia come sempre
25:37dobbiamo vederla come un'opportunità.
25:39L'intelligenza artificiale ci aiuta a re-ingegnerizzare rapidamente i processi per renderli digitali,
25:47perché non c'è cosa più sbagliata che rendere digitali un processi che sono magari di 40 anni
25:55fa, questo vuol dire aumentare gli errori e chiaramente aumentare anche i costi, quindi
26:00bisogna prima ridefinire le operazioni perché siano più snelle possibili e soprattutto utilizzare
26:07questi strumenti per andare anche a calcolare velocemente quali sono le rotte più rapide
26:12e anche meno impattanti dal punto di vista economico e questo si traduce in competitività
26:21per il sistema produttivo nazionale.
26:23Allora anche qui chiudiamo, poi le faccio una domanda complessiva finale, diciamo anche
26:30sulla sua presidenza, ne ha parlato di competitività, che è un'altra parola di quelle parole che
26:34troviamo sempre, io non c'è più un'intervista economica in cui non parliamo di digitale,
26:38di sostenibilità, di formazione, di competitività, se ne parla anche nel sistema paese, no?
26:44Allora proprio sul fronte delle infrastrutture logistiche, insomma gli interventi proprietari
26:50lei gliel'ha già detto già un po', ma per realizzare bene per il nostro paese, quindi
26:57rendere più competitivo il suo settore in relazione a quello che conta il suo settore
27:01nel sistema paese.
27:03bisogna rendere competitivo la catena logistica per rendere competitivo il sistema paese, perché
27:10come dicevo in premessa è uno strumento al servizio di quello che è il mondo industriale,
27:18alla produzione, alla commercializzazione e alla globalizzazione delle merci.
27:24Quindi è fondamentale che il sistema logistico diventi performante, per diventare performante
27:31deve dialogare col mondo delle imprese e deve essere in grado di dire alle imprese, di dare
27:37alle imprese quelle condizioni migliori per poter far viaggiare le merci, nel più breve
27:42tempo possibile e ai costi più bassi possibili.
27:45Senta, facciamo una domanda come si dice fuori sacco, no?
27:48Lei è, abbiamo letto che è Presidente dal gennaio 2025, è corretto?
27:52È corretto, sì sì.
27:53Presidente fresco, pieno di energia e di entusiasmo, mi sembra con le idee molto chiare,
27:58davanti, sì?
28:00Grazie.
28:00Un primo piccolo bilancio o un obiettivo di fine anno che si è posto personalmente?
28:05Allora, questo anno che si sta andando a traguardare è stato un anno positivo, perché
28:12è stato un anno anche di opportunità, riferite ai temi che abbiamo discusso poc'anzi, quindi
28:18quando ci sono dei cambiamenti è anche un po' più facile interloquire,
28:23con il mondo delle imprese e avere il seguito.
28:26Però questo è solo l'inizio, quindi gli obiettivi sono quelli di continuare a lavorare
28:31su dei tavoli tematici, come stiamo facendo, per portare quelle che sono le proposte ai lavori
28:39parlamentari sia europei che nazionali, perché questo l'associazione deve fare ascoltando
28:45le categorie, però nei diversi settori di specializzazione, perché la logistica chiaramente
28:50non è un informe.
28:52Aiutare le imprese a rapportarsi con quelli che sono dei soggetti qualificati, come possono
28:58essere le università, i centri di ricerca, per scrivere insieme il disegno strategico
29:04e re-ingegnerizzare i processi, star molto vicino ai partner tecnologici, soprattutto
29:10proporre la nascita di nuove start-up che abbiano una funzione che è evoluta dal mondo imprenditoriale
29:17e dal mondo anche logistico, perché di quello c'è sempre più bisogno.
29:21È anacronistico pensare di gestire la crescita digitale internamente all'azienda, dobbiamo
29:26favorire specifiche competenze con la nascita di start-up che vengono costruite davvero sulla
29:32reale esigenza delle imprese. Questo sicuramente è uno degli obiettivi che ci prefiggiamo, perché
29:37ci può aiutare a far crescere anche quella che è la competitività del settore e poi
29:42un altro tema è quello delle risorse umane. Oggi abbiamo necessità anche di capire come
29:47reperire determinate professioni che non sono più appetibili in Europa e quindi in maniera
29:52ordinata e chiaramente sicura vanno programmate anche attraverso opportunità date dal decreto
29:59cutro e extra way per dare quella linfa vitale che le imprese devono avere e che oggi non
30:06hanno. Questa è un'emergenza la quale gridano in pochi, però una delle prime perché dobbiamo
30:11capire se determinate professioni non sono più appetibili nel sistema Europa, dobbiamo
30:16trovare qualcuno per cui comunque lavorare in questi settori sia ancora appetibile, altrimenti
30:22rischiamo veramente di avere dei grossi problemi negli anni a venire.
30:27Molto importante anche quest'ultimo punto, noi siamo un'agenzia di stampa oltre che multimediale
30:33come lei vede perché video, internet, ma anche testo di agenzia, questo lo veicoliamo in quello
30:39che lei dice che rimane un appello solo alle istituzioni ma anche ai vari operatori sociali
30:44perché insomma questo è un tema molto, molto, molto importante. Senti, ora ringrazio di essere
30:49stato con noi, grazie a Davide Falteri, presidente di Federlogistica, quindi per aver risposto
30:55bene a tutte le nostre domande. Le auguro buon lavoro davvero, un bocca al lupo perché
30:59è una presidenza molto fresca e noi ci vediamo insieme le novità che ci sono ogni settimana
31:05nel nostro format su un'altra filiera importante per la nostra economia che è quella dell'agroalimentare,
31:11agri-food. Sentiamo.
31:12Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha destinato 2 miliardi aggiuntivi all'agricoltura
31:20italiana portando la dotazione complessiva del Ministero a 8,5 miliardi tra stanziamenti
31:27iniziali e successive rimodulazioni. La decisione è stata formalizzata in cabina di regia a Palazzo
31:33Chigi. La principale novità riguarda i contratti di filiera, la misura che sostiene investimenti
31:38lungo tutta la catena agroalimentare, dalla produzione alla trasformazione fino alla commercializzazione.
31:45Grazie al nuovo stanziamento la disponibilità finanziaria passa da 2 a 4 miliardi. Il rafforzamento
31:51nasce dal successo già registrato dalla misura. Entro giugno 2025 l'Italia aveva l'obiettivo
31:56di sottoscrivere contratti per un miliardo di euro, superato del 25% con gli accordi firmati
32:03che hanno generato 2 miliardi di investimenti complessivi. Le risorse permetteranno di sostenere
32:09progetti di digitalizzazione e innovazione sostenibile, agricoltura di precisione, stoccaggio
32:15e conservazione delle produzioni, automazione dei processi produttivi, ricerca su varietà
32:21e acque reflue, promozione dei prodotti e adesione ai regimi di qualità. Nella rimodulazione
32:27altre somme verranno dedicate al Parco Agrisolare per soddisfare le domande meritevoli di finanziamento.
32:33E' tutto per questa puntata di Italpress Economy, ricca come sempre, notizie, approfondimenti,
32:44interviste, tutto quello che in 7 giorni è successo in Italia e in Europa dal punto di
32:49vista dell'economia e delle politiche economiche. Vi ringraziamo per essere stati con noi, appuntamento
32:55a venerdì prossimo. Arrivederci.
33:03Autore dei sottotitoli e revisione a cura di QTSS
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