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00:00Sono le 18, buonasera e ben ritrovata all'appuntamento con TeleTutto Racconta, un benvenuto da Andrea Lombardi.
00:21Iniziamo subito con le ultime news dando un'occhiata al nostro giornale di Brescia online per poi parlare con gli amici del FAI.
00:31Vero, questa sera ritroviamo Elisa Bassini, delegata FAI Brescia e ci parlerà di Palazzo Materossi, il palcoscenico nascosto, palazzi e storie della nobiltà bresciana, un nuovo progetto divulgativo appunto del Fondo Ambiente Italiano.
00:46E poi parleremo di una bella iniziativa, si parla del non spreco degli alimenti, ne capiremo meglio grazie a Cauto e anche a Luigi Moraschi che è il socio onorario di Mare Mosto e vicepresidente appunto della rete Cauto e scopriremo di che si tratta.
01:04Con Mauro Odolini invece responsabile della sostenibilità di Italmar che è Alberto Comizzoli vicepresidente dell'associazione Mamme e Papà Separati Italia ODIV.
01:15E per finire conosceremo le belle realtà del Carme perché si avvicina un mese, anzi una festa importante come sapete, il mese ormai è questo.
01:26Di conseguenza avremo con noi la presidente del Carme Valeria Magnoli che ci racconterà nel dettaglio quello che è stato organizzato.
01:35Bene, allora io direi di guardare subito la prima pagina del giornale di Brescia, eccola qua.
01:42Allora la notizia riguarda le scuole, gli istituti superiori e quindi eduscopio 2025 leggiamo le scuole della provincia superano quelle della città .
01:54Entriamo nella notizia per leggere nel sottotitolo che per l'accesso agli atenei licei migliori sono il Bagatta, quindi parliamo del liceo classico, il Costali, lo scientifico,
02:06primeggia il Perlasca per la ricerca di un impegno. Tutte le tabelle con le classifiche. Andiamo a leggere per scoprire meglio.
02:14Quindi quest'anno all'istituto di istruzione superiore Perlasca di Idro, ricordiamo, lo scettro di istituto che assicura agli studenti bresciani.
02:23Leggiamo la più alta probabilità di trovare il lavoro dopo il diploma con il 90% di occupati che escono dall'istituto tecnico economico
02:32e fa un balzo rispetto al 75% precedente e si posiziona dunque al primo posto.
02:40Segue con un tasso di occupazione pari all'84% il Beretta di Gardone e Valtrompia.
02:46Era primo nel 2024 e quindi questo per gli istituti tecnici.
02:53E a certificarlo ricordiamo l'annuale rapporto di eduscopio.it, proprio della fondazione Agnelli,
03:00che da oggi online, pensate, coi dati aggiornati sulle scuole secondarie di secondo grado
03:07che ovviamente meglio preparano agli studi universitari, al lavoro o al diploma.
03:13E verso l'università , dando uno sguardo proprio ai licei, l'indagine parla chiaro perché è la provincia a prendere lo scettro
03:23perché i primi due licei classici con questa attitudine risultano essere proprio il Bagatta, ricordiamo, di Desenzano del Garda
03:30e la Ricci di Brescia che approda però alla quarta e alla seconda posizione.
03:37Il liceo scientifico, come leggevamo prima nel titolo, è il Cossali di Orzinuovi e scalza quindi il Pascal di Manervio.
03:45E ora torniamo in prima pagina per leggere del Galà dei Bilanci che è stato protagonista nella nostra citra proprio ieri sera.
03:55Ecco la foto che ritrae proprio l'evento al Teatro Grande, lo ricordiamo.
04:02Il video, ovviamente, se lo volete rivedere, riguarda proprio la serata e di cosa si è parlato.
04:10Ovviamente si è parlato delle principali imprese bresciane e quelle che sono al top, dunque le sei al top nell'ultimo triennio.
04:20Eccoci qua.
04:21E adesso invece è arrivato il via libera definitivo dalla Camera per prescrizioni mediche
04:28con la validità fino a 12 mesi per chi soffre di malattie croniche.
04:33Ecco come funzionerà , tutte le novità , nel prossimo servizio.
04:37Prescrizioni mediche con validità fino a 12 mesi per chi soffre di patologie croniche.
04:43Con il via libera definitivo della Camera al DDL Semplificazioni, il Parlamento ha finalmente eliminato
04:49una delle norme più fastidiose del Servizio Sanitario Nazionale,
04:53quella che imponeva a tutti i pazienti con necessità di trattamenti farmacologici stabili e prolungati nel tempo
04:59di recarsi dal medico ogni mese per ottenere la ricetta necessaria alla prosecuzione della terapia.
05:04Con la prescrizione a validità prolungata, addio dunque alle code in ambulatorio.
05:09Il medico di medicina generale, dopo aver estilato il piano terapeutico annuale,
05:13indicando la posologia ed il numero di confezioni nella ricetta dematerializzata,
05:18delegherà l'erogazione programmata al farmacista.
05:21Il paziente andrà incontro a una riduzione delle visite e degli accessi
05:26presso gli ambulatori dei medici di medicina generale per il rinnovo frequente di queste prescrizioni.
05:31Poi ci sarà nel contempo anche un'efficacia, un impatto sulla terapia, sulla qualità di salute,
05:39perché ci sarà una maggior aderenza terapeutica e una miglior continuità delle cure.
05:44Una novità destinata dunque a cambiare anche il ruolo del farmacista.
05:48Ogni volta che vedrà il paziente mensilmente,
05:51metterà in atto tutta una serie di attività professionali,
05:54volte a controllare l'uso corretto del farmaco e a controllare che il paziente rispetti la posologia prescritta dal medico.
06:03Non solo, lo stesso decreto semplificazione ha stabilito che nel fascicolo sanitario elettronico
06:08si è inserito anche il dossier farmaceutico,
06:11che consentirà al farmacista di registrare ogni terapia,
06:14visibile anche dal medico curante ed eventualmente al pronto soccorso.
06:18Quindi questo per prevenire interazioni farmacologiche, monitorare le reazioni avverse tra i farmaci,
06:24valutare meglio un rischio clinico, ottimizzare le cure in base alle reali esigenze del paziente.
06:30Integrazione sempre più forte tra medico, farmacia e sistema di presa in carico
06:36in quella rete territoriale e quella che stiamo in qualche modo riorganizzando.
06:43Insomma una bella, bella novità .
06:45Rimaniamo in tema di salute perché oggi è la giornata internazionale delle persone con disabilità ,
06:52quindi ascoltiamo i dati, le iniziative e poi il quadro della situazione per quanto riguarda la nostra città e provincia.
07:00Sentiamo.
07:02Oggi è la giornata internazionale delle persone con disabilità .
07:05In Italia, secondo l'Osservatorio Nazionale della Salute,
07:08quasi 13 milioni di persone potrebbero essere considerate disabili,
07:12il 22% della popolazione.
07:15Stime più restrittive che riguardano che ha gravi limitazioni nello svolgere attività quotidiane
07:20riportano cifre intorno ai 3 milioni.
07:24Federica, a causa della sua disabilità , conseguenza della sclerosi multipla,
07:28diagnosticata all'età di 25 anni, fa parte di questa fetta di popolazione.
07:33Inizialmente mi avevano fatto una diagnosi di sclerosi multipla recidivante remittente,
07:39poi nel corso degli anni ci si è resi conto che la mia invece era una forma primaria progressiva,
07:49quindi una forma che porta a un'invalidità ingravescente.
07:56Qualcosa si è fatto, ma quanto ancora c'è da fare per l'inclusione delle persone con disabilità ?
08:01Lo abbiamo chiesto a lei.
08:02Sì, sicuramente c'è una maggiore attenzione rispetto al passato,
08:10però c'è un però grande come una casa perché bisogna fare ancora tanto altro.
08:17Ci sono ancora tante situazioni in cui le barriere architettoniche rappresentano un ostacolo grande
08:24all'inclusione delle persone con disabilità .
08:28Poi un aspetto molto importante credo sia quello del lavoro, perché in questo caso molte persone con disabilitÃ
08:41vengono considerate poco efficienti.
08:46Credo che sia importante creare una rete attorno alla persona con disabilità .
08:53Si conclude qui dunque la prima parte, piccola pausa e poi ci ritroviamo con Andrea Lombardi e gli amici del FAI.
09:04Torniamo in diretta e tornano gli amici del FAI, questa sera rappresentati da Elisa Bassini.
09:20Buonasera Elisa.
09:21Buonasera a tutti.
09:22Delegata FAI Brescia e anticiperemo Palazzo Materossi che fa parte di un percorso, il palcoscenico nascosto,
09:32Palazzi e storie della nobiltà breciana, un progetto divulgativo appunto della delegazione FAI di Brescia.
09:38Raccontaci tutto.
09:39La delegazione FAI di Brescia ha deciso di concludere quest'anno, quindi questo 2025, che non è caso anche il cinquantesimo anno della fondazione del FAI,
09:50del Fondo Ambiente Italiano, con un ciclo di incontri dedicato ai palazzi bresciani.
09:55Si tratta di incontri divulgativi che si tengono il sabato pomeriggio nella nostra sede di Piazza della Loggia.
10:01Questo ciclo di incontri si sta concludendo, il prossimo sarà appunto il 13 dicembre e tratterà appunto l'argomento, la spiegazione di Palazzo Materossi Fedostiani,
10:12che è appunto uno delle chicche nascoste.
10:15Abbiamo parlato spesso di palazzi non conosciuti, non accessibili e questo è una delle chicche di Corso Matteotti.
10:24Un palazzo che si trova vicino alla chiesa dei Santi Nazzaro e Celso, appartenente anticamente alla famiglia FEI.
10:32I FEI sono testimoniati a partire dal 1556 nel patriziato bresciano, era molto importante per accedere alle cariche pubbliche essere dei cittadini,
10:42quindi essere iscritti nei registri della città e quindi i FEI già nella metà del Cinquecento risultano essere abitanti di questa porzione di città .
10:51L'edificio che però noi vediamo inalzato appartiene al Settecento, siamo proprio nella grande stagione del Settecento Bresciano,
11:00di un'architettura fatta di grandiosità , magnificenza, edifici che si sanno far notare.
11:07Infatti se noi prendiamo Corso Matteotti partendo praticamente da Piazza della Repubblica a Via dei Mille,
11:13arriviamo e vediamo subito sulla nostra sinistra questa grande facciata che poi ci accoglie
11:17con una decorazione pittorica all'interno al Piano Nobile è effettivamente importante.
11:24Qui vediamo appunto lo scalone d'onore, uno scalone a doppia rampa realizzato da Giovanni Battista Marchetti,
11:30un architetto del Settecento che ha segnato il volto della nostra città ,
11:34ha fatto numerosissime architetture e devo dire che lo scalone di solito è un po' la sua cifra stilistica,
11:40lo si riconosce attraverso i dettagli dei pilastrini, di come imposta lo scalone.
11:46È uno scalone quindi monumentale con pochissime decorazioni, doveva parlare proprio l'imponenza,
11:52entrare in uno scalone del genere. Oltretutto il palazzo al di là della facciata ha un bel cortile
11:57con la classica pianta ferro di cavallo, quindi con doppio entrate, doppio scalone con un grande portico
12:05e questo scalone porta a un piano nobile veramente ricchissimo.
12:09I Fè ingrandiscono questo palazzo alla metà del Settecento, perché probabilmente anche per ragioni di politiche matrimoniali.
12:17Infatti in questo periodo i Fè hanno diversi matrimoni prestigiosi, prima con i Cigola,
12:24poi con gli esponenti della famiglia Martinengo Cesaresco dell'Aquilone
12:28e quindi hanno la necessità in qualche modo di mostrarsi nella loro ricchezza, nel loro gusto
12:35e quindi commissionare una serie di opere pittoriche che noi vediamo ancora oggi.
12:41In realtà che noi vediamo attraverso queste immagini, ovviamente il palazzo è un palazzo privato,
12:47le immagini che vi abbiamo mostrato sono quelle dedicate a due attività professionali e commerciali,
12:51quindi i fortunati, come dire, chi acceda a queste attività può anche vedere, oltre che con le nostre immagini.
12:58Devo dire che l'avevamo aperto qualche giornata fai, di primavera scorsa, credo nel 2019,
13:05quindi momento prepandemico e avevamo avuto delle code, come potevate immaginare, incredibili.
13:11Un palazzo che è importante soprattutto per la sua decorazione pittorica.
13:15Abbiamo visto prima grande salone affrescato con delle scene tratte dalle neide di Virgilio,
13:22quindi tematiche di tipo romano che però mostrano quello che dovevano essere le virtù.
13:28Ecco, qui Marco Marcola, che è questo pittore veronese, in scena queste, veramente una scena di corte.
13:35La tematica è la regina di Done ed Enea che compiono dei sacrifici al dio Saturno.
13:42Però per il pittore è tutta una scena, vedete, per mostrare la ricchezza degli abiti,
13:48oltretutto questa regina di Done che anacronisticamente veste degli abiti prettamente settecenteschi.
13:55Siamo più o meno nel periodo un po' tiepolesco, quindi lo si vede sia dei toni ma anche dalla moda.
14:03Siamo anni settanta del settecento, settanta, novanta del settecento.
14:07Marco Marcola, che è un pittore veronese, molto attivo soprattutto nella decorazione delle ville sul veronese,
14:14squaderna questa bellissima scena.
14:18Ma questo è molto vivo anche nei colori.
14:20È molto vivo perché è anche stato restaurato non tantissimi anni fa, quindi è stato possibile riprendere.
14:26Però questi cangiantismi sono anche presenti.
14:29Se vedi, rispetto a Tiepolo ha un'impostazione qua, insomma è molto baroccheggiante anche nell'impostazione,
14:38è un po' più ordinato, prima sono passate le immagini della volta, un pochino più classico,
14:43però sicuramente questa ispirazione della pittura veneta che noi conosciamo come la pittura prettamente di colore
14:48è assolutamente ben visibile.
14:50Ecco, guarda, questa è una panoramica del salone con questo soffitto.
14:56In questo caso Marco Marcola ha deciso probabilmente su richiesta dei committenti di illustrare questo Olimpo.
15:03Spesso le divinità vengono rappresentate nei palazzi proprio per rappresentare le virtù, i vizi, i virtù dell'uomo.
15:11E quindi i beni immediatamente riconoscibili attraverso i loro attributi
15:14potevano anche costituire un po' dei giochi di società .
15:16Ricordiamoci che questo lo si vede è il salone d'onore, il salone dove venivano fatti i ricevimenti,
15:22i balli affacciato direttamente su Corso Matteotti, quindi doveva essere un po' il biglietto da visita
15:28per la nobiltà che arrivava qui e poteva ammirare il gusto e anche la ricchezza,
15:33perché sicuramente cicli pittorici così impegnativi richiedevano gusto e un certo tipo di finanze
15:39da parte di queste famiglie. Famiglie che appunto non a caso questi cicli poi venivano fatti
15:44dopo i matrimoni o in occasione di matrimoni, momento in cui sappiamo si consolidavano i patrimoni
15:51e si rafforzavano le alleanze familiari e il prestigio stesso delle famiglie.
15:55E quindi qui siamo proprio prettamente nel grande Settecento Bresciano,
16:00prima appunto del periodo classicismo possiamo dire un po' l'ultima fiammata della grande decorazione pittorica,
16:06perché poi sicuramente nell'Ottocento abbiamo un pochino più un richiudimento
16:10per quanto riguarda la pittura parietale, qua siamo proprio nel massimo exploit,
16:15un po' il canto del cigno oltretutto insomma, se pensiamo anni Settanta, Novanta, del Settecento,
16:20siamo un po' anche alla fine della Serenissima, insomma da antichi ricordi di scuola ricordiamo appunto
16:26il Trattato di Campoformio e la cessione della Repubblica di Venezia all'Austria
16:31e quindi qui è un po' l'ultimo splendido Settecento.
16:35Come dicevo appunto decorazione che probabilmente occupa diversi decenni,
16:42Marco Marcola non interviene solo nel Salone Principale ma come vediamo anche nelle salette laterali,
16:47salette laterali che anche queste ospitano tutta una serie di scene mitologiche,
16:53scene mitologiche che dovevano essere proprio legate ai temi sponsali,
16:57quindi in occasione di matrimoni era opportuno scegliere dei miti, per esempio il Ratto di Flora,
17:04che dovevano essere quindi amori degli dèi a rappresentare,
17:08quindi dovevano essere di buon auspicio per chi poi andava ad abitare in queste camere,
17:13nelle alcove ad esempio, quindi non venivano dipinti solo i luoghi di ricevimento ma anche le camere da letto,
17:20benché insomma fossero magari più popolate di servitori e decisamente meno intime rispetto alle nostre camere da letto attuali,
17:30proprio perché erano stanze in tanti casi multifunzione, si potevano accogliere amiche ad esempio,
17:37le donne spesso avevano delle loro camere riservate in cui potevano suonare la musica,
17:42chiacchierare con le amiche, spesso il rito della toaletta era abbastanza più ampio,
17:48insomma la preparazione della donna avveniva non solo sotto l'occhio della servitù,
17:54ma anche magari di amiche, di parenti, le famiglie erano molto più allargate rispetto a quelle che conosciamo noi oggi,
18:01che sono prettamente nucleari e quindi questi erano tutti ambienti che dovevano rappresentare un certo gusto,
18:06un certo stile, ricordiamoci siamo nel Settecento, siamo ancora nell'anziano regime e quindi le famiglie nobili rispecchiano un certo tipo di gusto,
18:15di vita, di volersi rappresentare in una certa maniera, faceva parte di un codice di condotta.
18:22E quindi queste stanze sono un po' in grado di restituirci quello che era il vivere nel Settecento,
18:28perché noi facciamo sempre anche una riflessione su qual è la casa, sull'abitazione e anche su quello che poteva essere proprio la cultura in generale,
18:36non solo gli aspetti prettamente storici, artistici, architettonici che sono propriamente fai,
18:41un po' tutto, anche il vivere, la casa, fa cultura.
18:44Erano nobili quindi?
18:46Eh sì, erano nobili.
18:49La questione della nobiltà è una questione piuttosto, come dire, ampia da discutere,
18:53perché essere cittadini, essere nobili voleva dire, sì, essere principalmente proprietari terrieri,
19:01probabilmente venivano dalla bassa bresciana i fedostiani, come richiama anche il nome di Ostiano,
19:09ma poi dopo si inurbavano, praticamente spesso i nobili mantenevano le loro proprietà nella campagna,
19:16vivevano di rendita di queste proprietà e potevano in città edificare dei palazzi.
19:20Era fondamentale dimostrare l'antichità della propria famiglia e essere cittadini da tanti anni,
19:27perché questo permetteva di sedere nei consigli cittadini e quindi anche di avere delle cariche pubbliche importanti,
19:33che a loro volta potevano generare ulteriori profitti e possiamo dire l'essere inseriti in un determinato ambiente.
19:40Però dovevano avere un palazzo o comunque una residenza in città .
19:44Quello era proprio un aspetto fondamentale per essere riconosciuti in quanto tali.
19:51Anzi, tra i nobili, tra di loro, facevano un po' le differenze.
19:54Quelli che erano gli antichi cittadini che addirittura potevano ambire al palazzo in cittadella vecchia,
19:59quindi nella zona grosso modo di Piazza del Foro, Piazza del Duomo,
20:02e invece quelli che erano arrivati un pochino più avanti,
20:05che quindi si prendevano lotti periferici.
20:09Penso ad esempio alla parte terminale di Via Moretto, oppure Corso Matteotti,
20:15quindi la quadra di San Lorenzo, la quadra di San Nazaro, o quella di Sant'Alessandro.
20:20Quindi zone più periferiche vuol dire essere inurbati un po' più tardi rispetto agli altri.
20:25E quindi anche lì ovviamente questi, anzi, con il 5, il 6, il 700 in particolare,
20:30le facciate si fanno ancora più imponenti, più importanti.
20:33Quindi basti pensare se uno percorre Corso Matteotti, Via Marsala,
20:38quindi questi incroci, si troverà davanti dei palazzi con delle facciate imponenti,
20:44con dei grandi portali che si fanno immediatamente riconoscere.
20:48Pensiamo anche a quello che è l'attuale MOCA, l'extribunale,
20:51e in quel caso un palazzo grandioso che voleva competere con i parenti che stavano in Corso Matteotti.
20:58Quindi anche in quel caso la facciata è un po' il biglietto da visita del palazzo.
21:03Beh, veramente interessante, tu chiaramente preparatissima.
21:07Ricordiamo che voi siete volontari del fare.
21:10Sì, sì, siamo volontari.
21:12Tutte le delegazioni hanno, in Italia, tutti volontari,
21:17e quindi lavoriamo con compassione.
21:22E anzi, può essere questa un'occasione per fare un appello,
21:25perché ovviamente volontari, anche volontari giovani,
21:28siamo sempre alla ricerca di questi,
21:30perché si tratta di spendere il tempo in modo intelligente,
21:34sia per le visite, ma anche proprio per impegnarsi.
21:37Devo dire che anche la città di Brescia,
21:39la nostra delegazione ha una storia importante in questa città ,
21:42e questo lo dobbiamo in particolare,
21:44anzi, tutto ai volontari, all'entusiasmo dei volontari,
21:47il mettersi a disposizione,
21:49spendere del proprio tempo libero,
21:51per anche sensibilizzare i cittadini sul patrimonio che abbiamo.
21:56Quindi abbiamo visto proprio un cambiamento in questi anni
22:00come delegazione esponenziale,
22:02città che parte come una città industriale,
22:04quindi ma che cosa ci sarà mai da vedere a Brescia,
22:07invece ha un rinnovato interesse.
22:09Il FAI ha creato un circolo virtuoso, possiamo dire,
22:12poi successivamente nel tempo abbiamo visto
22:15nascere tantissime iniziative culturali.
22:17Ovviamente non abbiamo l'arroganza o la presunzione di dire
22:21che siamo stati tra le prime istituzioni private
22:24a valorizzare la città di Brescia
22:26e questo ha innescato una serie di processi positivi,
22:30benché non abbiamo beni di proprietà del FAI sul nostro territorio.
22:34E quindi questo vuol dire che il lavoro è stato fatto
22:38e grazie all'entusiasmo e all'impegno veramente importante dei volontari.
22:42E noi di Teletutto racconta abbiamo creduto in tutto questo
22:45ancora parecchi anni fa,
22:49tanto è vero che per molte stagioni ci avete accompagnato
22:53e si spera ci accompagnerete.
22:55Questa sera Elisa Bassini, delegata FAI Brescia.
22:58Grazie.
22:58Grazie a voi.
22:59E ricordiamo fondoambiente.it, il sito internet.
23:04Ci fermiamo, a tra poco.
23:05Eccoci prontissimi per parlare di un bell'argomento.
23:20Ho tre ospiti in studio, ve li presento subito.
23:23Subito ho Luigi Moraschi, socio onorario di Mare Mosso
23:26e vicepresidente della Rete Cauto.
23:29Buonasera.
23:29Un ben ritrovato anche a Mauro Odolini, invece responsabile della sostenibilità di Italmark.
23:37Buonasera.
23:39Un benvenuto anche ad Alberto Comizzoli, vicepresidente dell'Associazione Mamma e Papà Separato Italia ODB.
23:46Grazie del invito.
23:46Buonasera, grazie a voi.
23:48Perché parliamo di un argomento che solitamente noi trattiamo,
23:52questa sera grazie a voi lo tratteremo ancora meglio,
23:55perché parliamo di spreco alimentare,
23:58di quanto cibo viene sprecato ogni anno,
24:02parliamo di milioni di tonnellate di cibo che potrebbe essere comunque consumato.
24:09L'intervento di questa sera è proprio dedicato a farvi capire cosa e come si lavora dietro le quinte
24:16per poter dar vita di nuovo, come un abito usato, anche al cibo.
24:21E allora io inizierei subito con Luigi Moraschi,
24:24perché io poco fa l'ho presentata parlando del nome Cauto,
24:28la conosciamo e anche spesso insomma vi abbiamo qua.
24:32Però Mare Mosso, questa associazione che nasce nel 2001,
24:38e vorrei che lei spiegasse a casa quale funziona oggi e che cosa fate nel concreto.
24:43Certo, Mare Mosso nasce dall'esperienza del contrasto di specchi alimentari di Cauto,
24:50che nasce nel 91, nel 91 Cauto inizia a ritirare le eccedenze orti frutticole all'ortomercato di Brescia.
24:56Rendo avanti del tempo, con tutta questa attività ,
24:58nel 2001 il gruppo di volontari all'interno di Cauto dice
25:01ma sai cos'è? Che noi ci creiamo la nostra associazione che va a fare questa battaglia
25:06per recuperare il cibo, per evitare che venga sprecato,
25:10per andare a riempire di scariche o termotilizzatori.
25:13Quindi Mare Mosso è questa associazione che si occupa di recuperare eccedenze alimentari
25:18e di distribuirle a scopo sociale sul territorio della provincia di Brescia.
25:24Facciamo anche di più, fa anche educazione al contrasto di specchi alimentari.
25:28L'anno scorso siamo stati per sette mesi in piazza Loggia,
25:31al mercato cittadino, a educare le persone, a evitare lo spreco domestico.
25:35Parlavamo proprio prima, si calcola che ogni singolo cittadino
25:39sprechi circa 600 grammi a settimana di cibo, ognuno di noi.
25:43Quindi pensate quanta mole di cibo già sprechiamo a casa.
25:47Alcuni dati sul Bresciano.
25:49Brescia, dei dati sullo spreco puntuali non ci sono.
25:53Eurostat ci dice delle cose, c'è il rapporto dell'osservatore di Waste Watcher.
26:00Ci dicono che su Brescia potrebbe esserci più o meno 180 mila tonnellate di spreco alimentare
26:06anno.
26:07Sono un'enormità .
26:08Se uno è un'enormità , il cui circa il 40% è spreco domestico.
26:12È comunque un'enormità .
26:14Tra poco ci sono le feste natalizie, teniamo tutti gli occhi ben aperti.
26:18Ma cos'è che fa in concreto Mare Mosso?
26:19Ma devono essere molto concreti.
26:22L'anno scorso ci chiamano un'azienda che produce alimentari e ci dice
26:27guardate, noi abbiamo sbagliato di etichettare questo prodotto che si può donare ma non si può vendere
26:32perché imbroglieremo il consumatore.
26:34C'è un difetto nell'etichetta.
26:37Sono circa 10.000 pacchetti di questo prodotto.
26:4110.000 pacchetti, sono tantissimi.
26:43Come facciamo?
26:45Li portiamo insieme a Mare Mosso e iniziamo a chiamare le nostre associazioni.
26:48Queste 250 associazioni, come le chiamo io, il nostro formicaio.
26:51Quando c'è da mangiare il nostro formicaio viene e prende, porta e ridistribuisce sui territori.
26:57A chi?
26:58Semplicemente a persone che sono in fragilità economica in quel periodo, sono in difficoltà .
27:02Quindi questo è quello che fa, ma questo cibo poi diventa un motore per costruire le razioni sui territori,
27:08per costruire incontro con le persone.
27:10Questo che fa Mare Mosso, mette in contatto queste grandi eccedenze con le associazioni del territorio bresciano
27:17che distribuiscono alle famiglie.
27:18Allora, voglio dare alcuni dati perché comunque i numeri del vostro lavoro sono molto importanti.
27:24Si parla di oltre 1.500 tonnellate di cibo recuperato ogni anno.
27:2930.000 sono le persone raggiunte attraverso le 200 associazioni di cui parlava poco prima.
27:37I vostri spazi si trovano in via Bufalora, i volontari sono all'incirca un centinaio.
27:44Come riuscite a far funzionare tutta questa macchina?
27:48Questa macchina è una macchina complessa e li ha detti assolutamente, li ha evidenziati.
27:54Questa macchina è una macchina importante che è riconosciuta da Regione Lombardia.
27:59è all'interno del bando del diritto al cibo come hub provinciale di distribuzione.
28:05Ci avvaliamo delle competenze perché per muovere una macchina di questo genere servono competenze.
28:11È una complessità enorme, competenze amministrative, legali, assicurative, logistica, perché muoviamo mezzi per tutta la provincia
28:19spostando a destra, a manca, recuperando, portando, eccetera.
28:23Ci serve un'esperienza perché il contrasto allo spreco alimentare è un tema che va trattato anche a livello igienico-sanitario.
28:29C'è tutte le normative che vanno rispettate e non si può fare in modo superficiale.
28:33Lo facciamo con il grande lavoro dei nostri cento volontari, che sono veramente fantastici,
28:38che ogni giorno arrivano, si mettono a disposizione, vanno a recuperare, portano in sede, separano, distribuiscono
28:45e distribuiscono a queste associazioni del territorio bresciano.
28:48Ricordo che siamo nel tema comunque della povertà , perché anche noi distribuiamo associazioni
28:54che si occupano di persone in difficoltà o in povertà sulla provincia di Brescia.
28:57Si calcola che sia circa un 11% le famiglie in povertà sulla provincia di Brescia.
29:02Quindi calcolate un po' voi che non siamo una delle province italiane più povere,
29:07ma siamo una provincia che comunque sta risentendo della crisi economica.
29:11Allora, passiamo ad Italmark, perché è una di quelle aziende che donano le proprie eccedenze.
29:19Voi siete molto attenti, in questo caso avete scelto anche, dico, Mare Mosso.
29:24Sono curiosa di chiederle perché proprio loro.
29:29Allora, questo per noi è un percorso, naturalmente.
29:33Non è iniziato l'anno scorso, non è iniziato due anni fa, ma sono ormai dieci anni
29:39che abbiamo intrapreso questo percorso.
29:42È nato da un'esigenza di non buttare, di trovare il modo di recuperare
29:48e dare un valore anche a tutto quel prodotto che per forza di cose
29:52si arriva a dovere dargli un altro tipo di destinazione.
29:57Nel territorio noi abbiamo bisogno di associazioni naturalmente con i quali possiamo collaborare
30:02e con i quali possiamo avere un rapporto stretto di fiducia.
30:06Abbiamo trovato sia in Cauto e naturalmente anche in Mare Mosso
30:08un partner perfetto per essere capillare sul territorio.
30:13Noi possiamo arrivare fino a un certo punto, ma poi naturalmente per arrivare a
30:17completare il cerchio e avere anche una garanzia che poi a chi doniamo le eccedenze
30:23vada poi a buon fine, è fondamentale avere qualcuno sul territorio
30:28che ci dia una garanzia di affidabilità e autorevolezza, naturalmente.
30:32Parlavamo prima di numeri, proprio perché la sostenibilità non è fatta solo di parole,
30:37ma di numeri ed è estremamente misurabile.
30:40Solo nel 2024 noi abbiamo recuperato 805.000 kg di cibo, di cui più del 50% dato in gestione
30:49a Cauto e a Mare Mosso.
30:51È fondamentale per noi rendicontare e anche dimostrare poi anche a chi ci dà fiducia ogni giorno
30:56che tutto quello che facciamo non finisce nel dimenticatoio, ma al contrario viene valorizzato.
31:02Questi numeri si possono anche tradurre in pasti equivalenti, perché noi ci siamo appoggiati
31:08ad una realtà che traduce poi questi numeri anche in altri tipi di dati concreti e di fatto
31:15sono circa un milione e mezzo di pasti equivalenti.
31:18È giusto che noi avendo un impatto sul territorio troviamo il modo anche di restituire al territorio
31:24quello che possiamo ridistribuire un po' quello che di fatto da un'eccedenza diventa una risorsa,
31:30un'opportunità . Ecco, Mare Mosso in questo ci sta assolutamente assistendo molto bene.
31:35E cosa significa per un'azienda come la vostra far parte di questo circolo virtuoso?
31:41Ecco qua, ci innestiamo in un contesto molto più ampio.
31:46Naturalmente se la guardiamo molto dall'alto a alto parliamo dell'agenda 2030 dell'ONU,
31:52dell'SDG numero 2, quindi combattere la fame.
31:55Quando si parla di combattere la fame non vuol dire semplicemente combatterla in Africa,
31:59cosa che spesso viene associato a qualcosa di molto lontano,
32:03ma appunto si tratta di aiutare un contesto del territorio sociale ed economico nostro,
32:09appunto persone con fragilità che attraversano dei momenti di difficoltà .
32:13Quindi per noi è proprio un elemento di aiuto concreto sul territorio.
32:19Stiamo adesso uscendo con il nostro bilancio di sostenibilità 2024.
32:23Ecco, non che fino a ieri non facevamo nulla,
32:27è solo che adesso finalmente l'abbiamo messo a sistema
32:30e abbiamo trovato il modo poi di rendicontare e raccontare tutto quello che facciamo.
32:35Quindi ecco per noi si tratta poi di entrare proprio nel concreto
32:39e di aiutare a quello che è il territorio e la comunità in cui operiamo.
32:43Ed è un elemento che per noi deve essere misurabile,
32:45perché altrimenti parliamo solo di aria fritta.
32:50Assolutamente.
32:50Non volevo dirlo io.
32:51No, l'ho detto io.
32:53E si sa, quando c'è una separazione ci sono anche dei momenti difficili per molte persone,
33:00sia uomini che donne.
33:01La vostra associazione si è avvicinata a mare mosso,
33:04immagino proprio per aiutare i vostri associati
33:08in quei momenti che possono capitare di difficoltà .
33:10Esatto.
33:12I nostri associati, i nostri utenti,
33:15le persone che gravitano con la nostra associazione
33:18entrano a beneficio di tutto questo giro,
33:20perché alla fine,
33:23proprio in queste situazioni di criticità momentanea,
33:26ma anche potrei dire anche in un perdurare di tempo abbastanza contiguo,
33:33ci ritroviamo con queste persone che hanno bisogno.
33:37Sicuramente noi non risolviamo il problema,
33:39però una gran mano viene data perché l'aiutare,
33:44vi posso garantire che il cibo che doniamo è tanto,
33:50ci sono carrelli di spesa che una famiglia riesce a recuperare,
33:56diciamo, quella parte di soldi che in realtà la destina ad altro.
33:59E questa parte sa.
34:01Noi attualmente conosciamo,
34:03comunque siamo con mare mosso, con rete cibo,
34:06da tanti anni,
34:10posso dirvi che abbiamo un centinaio tra assidue e a rotazione famiglie,
34:17per cui questo è un lavoro importantissimo.
34:22Tramite l'azienda, la distribuzione,
34:26chi ci fornisce,
34:27perché con Cauto ormai abbiamo questo rapporto consolidato di distribuzione.
34:32Le faccio una domanda, ci si vergogna oggi a chiedere aiuto oppure no?
34:39Allora, diciamo...
34:40Perché secondo me avere un'associazione come la vostra è importante,
34:44perché comunque aiuta, tutela, conforta.
34:47Devo dire che fin dall'inizio abbiamo messo una tutela di queste
34:53per prendere un attimino la riservatezza.
34:56Infatti le persone che si rivolgono a noi avevano degli orari.
35:00Per cui chi arrivava...
35:03Diciamo che poi dopo il Covid questa cosa è un po' cambiata,
35:07ma anche perché non c'è più la vergogna di dire,
35:09non è che siamo degli appestati o chissà .
35:11No, però insomma è delicato, magari per alcune persone può essere...
35:14Io immagino un papà di famiglia che magari si vergogna.
35:18E lì abbiamo appunto questo genere di distribuzione così stilata nel pomeriggio
35:27e quindi riusciamo anche in queste situazioni,
35:31come è successo invece per altre situazioni più gravi,
35:34dove la spesa l'abbiamo portata a casa.
35:36Certo, certo.
35:37Non che questo voglia dire, ecco,
35:40ma io penso che le persone a casa abbiano capito,
35:42non bisogna assolutamente vergognarsi,
35:43ma immagino che, insomma,
35:46e forse anche grazie al vostro aiuto
35:47scatta quel non imbarazzo, no?
35:52Certo.
35:52Ecco.
35:53Allora, io ho...
35:55No, non ho quasi più nulla,
35:56però vorrei concludere con due cose.
36:00Uno, che di recente Mare Mosso
36:01ha vinto il bando di Regione Lombardia,
36:04immagino che questo abbia un significato,
36:06ma vorrei che unisse brevemente la risposta con la seconda.
36:10l'abbiamo visto prima, la regia ci ha mostrato una bellissima fotografia,
36:14che è quella di un regalo.
36:15Che pesa?
36:16Di che si tratta?
36:18Velocemente,
36:19il riconoscimento di Regione Lombardia
36:20è un riconoscimento di una grande rete,
36:23di cui Mare Mosso è capofila,
36:24ma è una rete che parte dalla GDO,
36:26abbiamo qui il Talmarcomauro,
36:28Mamepa Separati e le altre 250 associazioni
36:32e altre aziende e donatori,
36:34anche donatori privati.
36:35Quindi questo è un riconoscimento che va alla provincia di Brescia.
36:38Potrei dire,
36:39noi abbiamo questa fortuna di essere capofila
36:42di questo grande riconoscimento
36:44di una rete che lavora
36:46affinché non venga sprecato il cibo
36:48e venga distribuito a chi è in difficoltà .
36:51La campagna è un regalo che pesa.
36:54Dall'anno scorso,
36:55è il secondo anno che facciamo la campagna.
36:56è molto semplice.
36:58Abbiamo iniziato a dire
36:59che ci sono competenze,
37:00ci sono costi,
37:01ci sono cose che servono,
37:03denari purtroppo che servono,
37:05perché c'è un bellissimo camioncino,
37:07questo camioncino,
37:09bisogna metterci la benzina.
37:10Volente o nolente,
37:11può essere un volontario
37:12che comunque è una grande risorsa
37:14che lo fa gratuitamente,
37:16ma il camioncino ha bisogno di benzina,
37:18gli spazi hanno bisogno,
37:19eccetera, eccetera.
37:20Quindi è un invito a donare,
37:23a contribuire,
37:24affinché questo Mare Mosso
37:26possa continuare a contrastare
37:27lo specchio alimentare,
37:28possa continuare a distribuire,
37:30a recuperare sempre più peso,
37:32sempre più peso,
37:33da regalare e donare al territorio
37:35per costruire momenti sociali
37:37e di rete e di relazione.
37:40Benissimo.
37:41Grazie mille di essere stati qua.
37:43Insomma,
37:43abbiamo dato sicuramente
37:44una bella informazione.
37:47Grazie dunque a Luigi Moraschi,
37:48ricordo di Mare Mosso e Cauto,
37:52Mauro Dolini per quanto riguarda l'Italmarco,
37:53Marco Alberto Comizzoli
37:54dell'associazione Mamma e Papà Separati.
37:57Ci fermiamo per una brevissima pausa,
37:58tra poco.
37:59Torniamo in diretta per presentare il programma
38:17che possiamo ritrovare grazie a Carme,
38:20ovvero Carme Avventi.
38:22Ne parliamo con Valeria Magnoli,
38:25presidente Carme.
38:26Buonasera Valeria.
38:27Buonasera, buonasera, grazie dell'invito.
38:28E benvenuta.
38:28Grazie.
38:30E ci porti anche un grande violinista,
38:33lui è Stefano Raccagni.
38:34Buonasera.
38:35Buonasera.
38:36Che si esibirà ,
38:37ma lo scopriremo tra pochissimo,
38:38grazie appunto a questo cartellone
38:41che prevede tanti appuntamenti.
38:43Allora, raccontaci tutto, neopresidente.
38:46Grazie, grazie ancora per l'invito.
38:49Carme conclude questo 2025
38:51con tantissime novità adatte a tutti,
38:54dai grandi ai piccini.
38:57Lascerò a Stefano raccontare la serata di stasera,
39:01siamo al terzo appuntamento di questa rassegna,
39:04che sarà dedicata alla musica.
39:07E quindi inizierò già a raccontarvi
39:09quello che sono i prossimi di appuntamenti.
39:12domani e fino al domenica 6
39:15avremo degli incontri con BAO
39:18e quindi avremo proprio nel nostro spazio
39:21che si trova in Via delle Battaglie 61-1,
39:24nel cuore del Carmine,
39:26degli eventi dedicati alle performance.
39:30A seguire, domenica 7 di dicembre,
39:36avremo un evento interessante
39:38che si chiama Mangia, Bevi e Leggi.
39:41È una serata letteraria
39:43dove le persone sono invitate a venire a mangiare
39:48una cena conviviale,
39:50ma vestiti dal proprio personaggio,
39:52del proprio libro preferito.
39:54Io penso che mi vestirò da Elisabeth Bennet.
39:56e in questa, diciamo, occasione
40:00questo incontro è organizzato da noi
40:03insieme al Book Club di Granita
40:06e insieme ai Legioni,
40:07che sono due gruppi di giovani ragazzi
40:11che si incontrano mensilmente per leggere.
40:14E quindi a seguire, dalle ore 21,
40:17la serata sarà aperta al pubblico
40:20e poi ci saranno un po' di DJ sette
40:22e anche la possibilità di leggere
40:24proprio alcuni dei pezzi
40:26dei propri libri preferiti.
40:27Bello!
40:27Sì, è molto interessante
40:29e soprattutto è adatto a tutte le etÃ
40:32e questo creerà sicuramente
40:35delle ottime sinergie.
40:37Come li hai chiamati?
40:38Legioni?
40:39Legioni, sì.
40:40Sì, sono un gruppo di ragazzi
40:42che davvero di qualsiasi etÃ
40:44che si trovano proprio a studiare,
40:48a leggere dei libri che scelgono.
40:52Invece Granita, che fanno, diciamo,
40:55tante altre cose oltre il gruppo di lettura,
40:58anche loro si incontrano mensilmente
41:00proprio per condividere la passione dei libri.
41:05Il giorno dopo, quindi l'8 di dicembre,
41:08siamo proprio contenti di festeggiare
41:10il primo anno di Radio Carme.
41:12Come sai, noi abbiamo una web radio
41:14e in questo anno abbiamo avuto tantissimi artisti
41:20che sono venuti a suonare nel nostro spazio
41:24e quindi dobbiamo festeggiare.
41:28In questa occasione verrà lanciato
41:30anche il nuovo sito della radio
41:33che mi permetterà di ascoltare la radio in diretta
41:36perché attualmente poteva essere ascoltata
41:38solamente su YouTube.
41:39e siamo molto contenti di questo spin-off
41:44della nostra associazione.
41:46Gli appuntamenti sono veramente tantissimi
41:49e diciamo che a seguire abbiamo
41:54l'11 di dicembre, salto la data del 10
41:57perché tanto poi la spiegherai tu, Stefano.
42:00L'11 avremo una presentazione di questa rivista
42:04dedicata all'architettura e al design
42:07e la serata si chiama Osmonauta.
42:10E non c'è solo la presentazione
42:12di questa rivista
42:15ma ci sarà anche Andrea Steid
42:18che è un antropologo
42:19che si occupa proprio di design
42:21e quindi ci sarà anche la possibilitÃ
42:23di incontrare questo antropologo
42:27e diciamo l'occasione è molto interessante.
42:32Ritorneremo di nuovo con la musica
42:34il 18 di dicembre
42:35e diciamo che uniremo la musica
42:40della chitarra elettronica
42:42con dei visual
42:43che verranno proiettati nel nostro spazio.
42:46Come sai,
42:48noi abbiamo una chiesa sconsacrata
42:50ecco qui in video
42:51è un luogo che noi gestiamo
42:54come associazione dal 2017
42:56quindi nel 2027
42:58saranno ben 10 anni
43:00dove facciamo mostre ed eventi
43:02e quindi la musica qui
43:05in questo spazio è bellissima.
43:08Lo spazio di per sé è bellissimo
43:10quindi con un valore aggiunto
43:13legato a quest'arte.
43:14Questa sera il nostro, abbiamo detto,
43:17Stefano Raccagni si esibirà violinista?
43:20Sì, corretto.
43:20Giusto?
43:21Terrò una sorta di lezione concerto
43:23quindi in verità è un concerto vero e proprio
43:25dopodiché parlo un po'
43:27l'obiettivo è divulgativo
43:28quindi suonerò movimenti
43:30dalla seconda partita di Bach
43:32per violino solo
43:33e pezzi di musica contemporanea
43:35alternati a Bach
43:37l'obiettivo è creare
43:37una sorta di contrapunto
43:39dialogando anche con chi
43:40avesse il piacere di partecipare.
43:43Dall'immagine al suono.
43:44Dall'immagine al suono, sì, sì, sì.
43:46Sono ormai direi
43:47il terzo anno sicuramente
43:48che già collaboriamo
43:49come altre voce ensemble
43:51di cui faccio parte
43:52con l'associazione Carme
43:53siamo molto contenti
43:54di questa collaborazione
43:56confido che ci saranno
43:57anche altre occasioni
43:58in questo round
44:00in particolare abbiamo
44:01oltre alla serata di oggi
44:02anche mercoledì prossimo
44:04il 10 dicembre
44:05in cui suonerà la collega
44:06Laura Bersani
44:07flautista
44:08che è specializzata
44:09anche nel repertorio
44:10contemporaneo
44:11e ha un'arma
44:12nel suo arsenale
44:13abbastanza rara
44:14cioè suonerÃ
44:15tutti e quattro
44:16i flauti
44:17della famiglia
44:18quindi dall'ottavino
44:19al flauto basso
44:20sempre con un focus
44:22sulla musica contemporanea
44:23che bene si combina
44:25con le esposizioni
44:25che ospitate.
44:27Il suo violino maestro
44:28che violino è?
44:30Adesso ho un violino
44:30in prestito
44:31bella domanda
44:32degli inizi del novecento
44:34di luteria italiana
44:35se no ne ho uno
44:36montato in budello
44:37che però non suonerò
44:38questa sera
44:39francese di fine settecento
44:41però ecco
44:41è sempre un esperimento
44:42con gli strumenti
44:43si cambiano.
44:44Valeria?
44:45Quest'anno tra l'altro
44:46mi permetto di
44:47diciamo
44:48il progetto
44:50è sostenuto
44:50da Fondazione Cariplo
44:51e quindi diciamo
44:53che questo ci permette
44:54di mantenere
44:56diciamo una gratuitÃ
44:57noi chiediamo
44:58un'offerta libera
45:01quindi ognuno è libero
45:03di dare quello
45:03che si sente
45:04di dare
45:04secondo le proprie possibilitÃ
45:06perché in generale
45:07Carme
45:08noi crediamo
45:09che sia fondamentale
45:10l'accessibilitÃ
45:11quindi la maggior parte
45:12dei nostri eventi
45:13sono gratuiti
45:15e ci piace molto
45:17questa collaborazione
45:18perché si lega
45:19anche all'aspetto didattico
45:21nel senso che
45:22conoscere la musica
45:26è importante
45:26come ascoltarla
45:28ecco
45:29e quindi
45:29queste lezioni concerto
45:32ci piacciono molto
45:32posso dire
45:33gli ultimi due appuntamenti
45:34velocissima
45:35sarò super veloce
45:36si tratta
45:36nei due mercati
45:38il 13-14 di dicembre
45:40avremo
45:41Vintail Supermarket
45:42è la seconda volta
45:43che aspettiamo
45:44Vintail
45:45ci sarÃ
45:45Vintage
45:46Artigianato
45:47Vinili
45:47e invece
45:48il 20-21
45:49l'ho fatto tutto io
45:50che giÃ
45:51noi bresciani
45:52conosciamo molto bene
45:53che è organizzato
45:54dalle fatte ignoranti
45:55e si tratta proprio
45:57di artigianato
45:58bene
45:59allora
45:59buon lavoro
46:01per questa sera
46:02con questa
46:03esibizione
46:05ma anche lezione
46:06aperta a tutti
46:07e ringraziamo
46:08la nostra presidente
46:10la presidente
46:10del Carme
46:11Valeria Magnoli
46:12grazie per essere
46:13stata con noi
46:13grazie a voi
46:13il sito internet
46:14chiaramente
46:15da tutte le notizie
46:16ma anche i social
46:16Instagram
46:17e tutto il resto
46:18carmebrescia.it
46:20e anche il maestro
46:22Stefano Raccagni
46:23violinista
46:23grazie
46:24grazie
46:24buona serata
46:25torniamo in diretta
46:38per ricordare
46:39che domani sera
46:40alle 18
46:41saremo presenti
46:42con tanti nuovi ospiti
46:43ma alle 20.30
46:44questa sera
46:45torna anche
46:45Obiettivo Salute
46:46con Daniela Finita
46:47di che ci parlerai
46:48si parlerÃ
46:49di un problema
46:50che riguarda
46:51molti a me
46:51che è la lombalgia
46:53e parleremo
46:53soprattutto
46:54delle terapie
46:55del dolore
46:56per sconfiggerla
46:57non è la lombardia
46:58non è la lombardia
46:59ma è la lombalgia
47:00il mal di schiena
47:01quindi questa sera
47:02alle 20.30
47:03ringraziamo
47:04Daniela Finita
47:06e Andra Lombardi
47:06ci vediamo domani
47:07a domani alle 18
47:18a domani alle 18
47:20a domani alle 18
47:23Grazie a tutti.
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