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Trascrizione
00:00Buonasera ai nostri telespettatori, benvenuti a questa nuova edizione del nostro TG Preview,
00:15lo spazio di approfondimento curato dalla redazione di Teletutto che anticipa il nostro telegiornale.
00:22Questa sera ci occupiamo di un tema di stretta attualità che sta facendo molto discutere
00:26da diversi mesi che ha messo di fronte la provincia, i comuni, le regioni e il governo.
00:32Parliamo di fotovoltaico e di agrivoltaico. Il titolo che abbiamo dato lo vedete,
00:38agrivoltaico, energia e territorio, chi decide? Perché c'è evidentemente un tema inerente
00:47ai terreni che dovrebbe occupare questo fotovoltaico e questo agrivoltaico e su quei terreni,
00:54per lo più terreni agricoli pregiati, si sta combattendo una battaglia anche di carte bollate.
01:00Di questo ci occupiamo stasera, lo facciamo con due ospiti che vado subito a presentare.
01:05Fabio Rolfi, vicepresidente del Consiglio provinciale, consigliere comunale della Lega
01:11e anche Fabio Capra che è consigliere provinciale e consigliere comunale del Partito Democratico.
01:18abbiamo messo a confronto due figure politiche che in queste settimane si sono anche confrontate
01:25sui giornali su questo tema. Due figure che in linea di massima, mi permetto di dire,
01:32sono allineate su un problema che è quello che abbiamo sollevato, cioè del consumo di territorio
01:40per far spazio all'energia rinnovabile. Per introdurre il tema sappiamo che Regione Lombardia
01:47entro il 2030 deve aumentare di 8,7 GWh le energie rinnovabili. È un tema che ci impone l'Europa,
02:00al cui il governo si deve adeguare. C'è quello di ridurre i consumi di combustibili fossili
02:07e aumentare le energie rinnovabili. Per farlo bisogna appunto incrementare questo tipo
02:14di energia. La Regione Lombardia, essendo evidentemente povera di vento, avendo l'idroelettrico ormai
02:23praticamente saturo, gli rimane nient'altro che l'energia solare. Prima di andare a vedere
02:30i numeri e andare a vedere anche alcuni approfondimenti, vado subito dai nostri ospiti,
02:37partendo appunto da Fabio Rolfi. Dicevamo l'agrivoltaico che consuma territorio, io riprendo
02:45insomma alcune sue affermazioni in cui ha detto che ci sta sfuggendo di mano. Quale sarebbe
02:51secondo lei un compromesso che permetta appunto di aumentare l'energia rinnovabile ma nello
02:58stesso tempo difendere il territorio? Perché ci sta sfuggendo di mano?
03:02Sfugge di mano perché il quadro normativo che il Green Deal ha introdotto di fatto impone,
03:09come ricordava molto bene all'inizio, degli obblighi entro il 2030, quindi un tempo ravvicinato
03:14ai Paesi membri e a cascata alle regioni e province, di produzione di energia sostenibile,
03:20fotovoltaica o con il vento comunque di energia sostenibile. In più ha introdotto tutta una
03:26norma di favore, un favore normativo che di fatto rende ogni provvedimento inibitorio
03:32facilmente ricorribile, specialmente sede amministrativa, questo è il tema per il quale
03:38oggi tra l'altro questi interventi sono qualificati come di interesse pubblico, discende dalla normativa
03:44comunitaria e di fatto poi il legislatore nazionale ha introdotto normative autoritative molto veloci
03:50molto semplici in alcuni casi e in sede giudiziaria c'è un riconoscimento di favore
03:55nei loro confronti. Cosa bisogna fare? Bisogna che la politica assuma un po' di coraggio,
04:01in modo di vedere bisognerebbe correggere le strutture di un Green Deal che sta ottenendo
04:07effetti opposti, perché cementificare i suoli, occupare il suolo agricolo, ridurre la produzione
04:11di cibo, ridurre le componenti ecosistemiche e i terri agricoli di fatto va in direzione opposta
04:17gli obiettivi che il Green Deal voleva darsi. Tra l'altro lato sta diventando un sistema
04:21questo che agevole i grandi gruppi di interesse, perché se si va a vedere chi si cede dietro
04:26questi interventi, in rarissimi casi sono agricoltori che fanno vero agrivoltaico, nella maggioranza
04:34dei casi sono SRL, fondi di investimento, società che fanno riferimento a fondi di investimento
04:39e poi magari in seconda battuta vedremo anche a molti utili che poi arrivano ad acquistarli,
04:44quindi è una grande speculazione. Cosa fare? La mozione presentata, che ho presentato
04:51il Consiglio Provinciale, che aspico, spero, verrà condivisa e approvata con il contributo
04:56di tutti, pone, grazie al dibattito che abbiamo aperto, una richiesta molto chiara a parlamentari
05:03e anche a livello regionale, fare leggi che vanno a tutelare aree protette, territori in cui
05:09si producono ricoltura di qualità in rigua e quindi dargli gli strumenti agli amministratori
05:15locali affinché possano entrare nel merito dei processi e non semplicemente subirli.
05:20Fabio Capra, vengo a lei. A proposito della mozione che ha presentato il Consigliere Rolfi,
05:29lei ebbe modo di dire in quell'occasione, parlando appunto della normativa di cui stiamo
05:32parlando che è una normativa, quella nazionale, troppo permissiva.
05:36Sì, allora l'interesse alle fonti alternative è comune e penso che sia ormai un parere condiviso
05:44da tutti i cittadini e la preoccupazione è altrettanto comune perché è vero che siamo
05:52sempre stati negli ultimi anni come territorio, in particolare Brescia, molto avanti è diffuso
05:59il fotovoltaico domestico perché i cittadini hanno trovato o incentivi o l'intelligenza
06:06di portarsi avanti rispetto e adesso invece si sta facendo avanti quello che diventa una
06:11vera e propria attività produttiva, a tratti anche speculativa, non c'è alcun dubbio.
06:19E quindi c'è la necessità di innanzitutto di chiarire un guazzabuglio, chiamiamolo così,
06:26di legislativo che si è sovrapposto uno sull'altro per competenze negli ultimi due anni,
06:34da una legge nazionale troppo permissiva ad una legge regionale che invece metteva argine
06:39a determinate richieste.
06:41Che sappiamo è stata però...
06:43Sì, ma da una parte perché vedete chi fa questi, chi chiede di fare questi interventi
06:49ha le spalle coperte e storie avvocati che sono capaci di arrivare fino in fondo, che
06:55si insinuano nelle difficoltà e nelle lacune delle disposizioni, per cui la legge prevede
07:03che deve essere presentato in provincia o in comune o in regione a seconda della grandezza
07:08dell'impianto la richiesta e se questa viene per esempio in provincia o in comune negata
07:15si fa ricorso al TAR e il TAR trova come ha trovato le ultime disposizioni nazionali,
07:20il Lazio e quello di Brescia, le disposizioni regionali, conflittuali tra di loro.
07:26Ecco, detto questo non c'è dubbio che bisogna che il processo legislativo torni all'origine
07:34e chiarisca. Dopodiché va lasciato ovviamente competenza alla regione perché secondo me
07:42individui nella fattispecie proposta dal decreto legislativo le aree protette. Qui si fa molto
07:49fatica a individuare quali sono le aree protette perché il decreto legislativo dice quali sono
07:56le aree idonee, non quelle che sono vietate. Per cui nelle righe dei documenti che si leggono
08:02potrebbero essere tutte o poche. Ed è il tema, diciamo poi, quello appunto della normativa
08:07che sta creando anche dei conflitti e lo vedremo poi. Abbiamo anche l'intervista alla
08:11Presidente del TAR di Brescia dove stanno arrivando tanti ricorsi da parte dei comuni della provincia
08:20di Brescia, ma anche della provincia di Bergamo, di Cremona e di Mantova. Per inquadrare...
08:25Io voglio solo aggiungere che in merito all'accennato documento, la mozione presentata, a parte qualche
08:32rifuso e qualche errore, non è una legge ma è un'altra, sostanzialmente dopo averla letta
08:38siamo anche d'accordo. Andremo a sottoporre...
08:41La mozione di Rolfi?
08:42Sì, voglio dire, ci sono due o tre imprecisioni, è una legge 1.55 invece che 1.57, ma cambia
08:50poco, è solo una sorta di pulizia del dispositivo. Non abbiamo preclusioni, l'importante è capire
08:58fin dove sono le competenze di un ente alla provincia e dove arrivano quelle del comune. Questo
09:03deve essere molto chiaro perché alla fine è l'ultimo del procedimento che deve prendere
09:10una decisione e quindi scontrarsi con i suoi piani normativi.
09:14E su questo perché arriveremo a parlarne perché entrambi i consiglieri del comune di Brescia
09:21anche c'è un impianto che ancora non è stato autorizzato nel comune di Brescia, esattamente
09:31a Fornaci, di cui si è parlato in queste settimane, di 11.000 passa megawattora. Dicevo
09:37prima per capire quello di cui stiamo parlando. Eccola lì, questa è la grafica numero uno
09:43che pregherei la regia di mandare. Sono qui vedete 28 impianti autorizzati dalla provincia
09:52di Brescia. Di questi sono tutti in esercizio tranne tre, quello di Visano, di Castelmella
09:59di Verola Nuova e sono tutti impianti che superano almeno Visano e Castelmella i 9.000
10:06chilowattora, che vuol dire 9 ettari di terreno agricolo in questo caso, quello di Verola Nuova
10:13di 6 chilowattora. La seconda grafica, possiamo vedere che sono gli altri 28 in tutto, quindi
10:2256 sono i 56 impianti autorizzati dalla provincia di Brescia. Di questi 56 che abbiamo visto e
10:31che stiamo vedendo, 8, quindi la maggior parte, 48 sono in esercizio, gli altri 8 sono stati
10:38autorizzati ma devono ancora essere realizzati. Su questi 8 tra l'altro ci sono 4 ricorsi
10:44Altara, Comune di Verola Nuova, Nea 2, poi c'è Pozzolengo e Castelmella. Ebbene, questi
10:51impianti dovrebbero rappresentare un totale di 100.000 chilowattora di produzione di energia
11:01solare su terreno agricolo, che vuol dire tanto terreno agricolo pregiato che viene dedicato
11:11e quindi il tema che solleva lei è che questo agrivoltaico di cui si parla in realtà
11:16spesso non permette di coltivare i terreni così come si ipotizza.
11:23Ma no, basta mettere 4 alveare di api e 2 piante di meli intorno ai pannelli ed è agrivoltaico.
11:30L'agrivoltaico è un'invenzione per consentire di continuare a fare fotovoltaico, quindi pannelli
11:36sui terreni, perché sul fotovoltaico a terra qualche limite di esattore all'introdotto.
11:41L'agrivoltaico vero, quello svolto dall'azienda agricola, tendenzialmente è il fotovoltaico
11:47sulla stalla, sui tetti delle magazine ricche, del finile o qualche soluzione agrivoltaica
11:52che vediamo soprattutto sulle culture di pregio in Trentino, su Tirolo, su Meleti e sulla
11:58vite, ma non dove c'è un'agricoltura tipo estensivo, irriguo, a servizio della zootecnia
12:03come quella della pianura padana e bresciana, quindi è una fuffa, è fuffa per portare
12:08avanti grandi speculazioni finanziarie, c'è un'economia finanziaria che si sta impossessando
12:15della terra, parliamo di led grabbing quando affrontiamo i temi della proprietà della terra
12:21in Africa, sta venendo che qua comprano o affittano con canoni molto più alti di quelli
12:27agricoli, terreni, società che fanno affarimento spesso a capitale estero e multinazionali,
12:34è un fenomeno in cui possiamo guardare con passività, io ho voluto aprire questo dibattito
12:39con forza perché non bisogna mettere la testa sotto la sabbia, bisogna affrontarlo chiedendo
12:44che cosa a livello regionale e quello parlamentare? Leggi, spessamente la regione ha anche leggi,
12:51ed è un tema molto interessante perché l'energia nonostante i tar per il Piemonte ma anche per
12:56altre regioni, perché le regioni qualche delibera l'hanno fatta anche a Lombardia, ma le
13:00delibere servono poco, possono essere impugnate da proponenti, dai privati, la legge è ben
13:07diversa, deve impugnartela lo Stato, l'energia è una competenza concorrente nel titolo quinto,
13:14vedete l'importanza dell'autonomia, quindi la regione ha uno spazio di intervento anche
13:19se i tar in qualche contesto hanno ribadito, penso al Piemonte, impugnando e cassando la
13:24delibera regionale che la normativa comunitaria sul Green Deal ha riconosciuto una competenza
13:29statale sul tema, ma io dico, combattiamo per difendere anche la nostra autonomia, che
13:33è quella di chi governa i territori, di poter decidere lo sviluppo del territorio, non subirlo,
13:39perché qua rischiamo di trasformare un'agricoltura produttiva e anche la bellezza dei passaggi
13:44agricoli in un'agricoltura passiva che dipende dalla rendita.
13:48Capra che cosa può fare la regione nei confronti del governo per far valere questo?
13:52Allora, innanzitutto stranamente sono molto d'accordo con Fabio Rolfi, ma sono molto
14:00d'accordo perché davvero sta diventando un business e niente più, però sono ancora
14:08più preoccupato perché l'ultimo dispositivo che è di settembre di quest'anno, che ha
14:15cercato di introdurre e di far chiarire su che cos'è l'agrovoltaico, alla fine non ha
14:21detto più di tanto e quindi lascia ancora un'alea di immaginazione e di discussione.
14:27L'impianto fotovoltaico è un impianto fotovoltaico che presenta la continuità
14:35delle attività culturali e pastorali sul sito di installazione, al fine di garantire
14:41la continuità dell'attività culturale l'impianto può prevedere la rotazione dei pannelli.
14:48Ma è chiaro che...
14:50Evidentemente non credete, non crediamo che l'agrivoltaico che viene realizzato poi
14:57abbia queste caratteristiche.
14:58Ma io provate a immaginare ettari di terreno coltivato a frumento o a grano turco, dove
15:05la metti in trevia ovviamente non può passare comunque, diventa un prato di erba sul quale
15:12crescono dei funghi che tengono su i pannelli. Evidentemente l'agricoltura in sé perde molto
15:18della sua potenzialità vera e propria e tradizionale come un tempo e diventa solo una speculazione
15:24perché è così. Insomma, io di questo sono molto preoccupato. Lei mi chiedeva che cosa
15:30può fare la Regione. Io direi cosa può fare lo Stato innanzitutto. Cioè disciplinare
15:35meglio adeguandosi certamente ai dispositivi della comunità europea, ma chiarendo bene
15:41quelle che sono le aree nelle quali si possono realizzare. E sono ancora più d'accordo quando
15:48si dice che l'agrivoltaico in sé dovrebbe essere quello del contadino stesso, che grande
15:52o poco che abbia di terreno può produrre. La somma di mille kilowatt dieci volte fa dieci
15:58kilowatt, diecimila kilowatt né più né meno. Però è un altro aspetto questo da considerare.
16:05È molto diffuso anche quello dell'eolico e anche quello del biomettano, tanto per dire
16:10associare queste fonti alternative può diventare un modo all'agricoltore per realizzare e fare
16:18più reddito, ma al tempo stesso di proteggere un'attività che per la storia nostra, loresciana
16:22e per il futuro è molto importante. Quindi io mi attendo, come diceva, come ha detto e ha scritto
16:28nella sua mozione Rolfi dai nostri deputati tutti un intervento in sede parlamentare, perché
16:36fino ad ora noi abbiamo di fronte decreti legislativi, decreti leggi, cioè decreti che sono stati
16:41fatti dall'esecutivo che poi dovranno andare in discussione. È nella discussione in cui
16:46bisogna chiarire questi aspetti normativi e soprattutto bisogna chiarire bene quali sono
16:51le competenze dei comuni, perché i comuni non devono subito.
16:54Lei mi ha detto di 48 comuni che faranno ricorso, ma inevitabilmente se il procedimento
17:00alle Fornaci andrà avanti anche il comune di Brescia dovrà fare la sua parte.
17:05Allora andiamo a sentire il presidente del TAR di Brescia, Angelo Gabrici, lo abbiamo
17:11intervistato proprio sul tema della normativa e di questo conflitto che si sta creando a livello
17:16di diversi piani istituzionali. Pregherei la regia di mandare l'intervista.
17:24Qual è la situazione dal punto di vista normativo? Come mai c'è questa conflittualità
17:28tra livelli istituzionali?
17:30Per due ordini di ragioni. Prima di tutto perché le norme si sono andate via via succedendo
17:39nel tempo ed è difficile riuscire a stabilire quali siano le disposizioni vigenti. E poi
17:49perché oltre alle norme primarie vi sono una serie di disposizioni ulteriori di contenuto
17:55regolamentare che esse pure acquistano rilevanza e quindi oltre a esserci un problema di successioni
18:03nelle norme nel tempo c'è anche un problema di gerarchia delle fonti che devono essere
18:08applicate. Conseguentemente può essere talora molto impegnativo stabilire sia prima per l'amministrazione
18:18e poi per il giudice quale sia la disciplina concretamente applicabile per la realizzazione
18:27di una singola struttura destinata alla produzione di energia elettrica alternativa.
18:35È una normativa in evoluzione quindi?
18:37Ma sicuramente è una normativa in evoluzione. Deve essere, lo è stato negli anni passati,
18:45tentando da parte del legislatore di porre via via rimedio alle successive difficoltà che
18:53le leggi vigenti hanno comportato. Ad esempio l'ultimo testo unico che è intervenuto alla fine
19:02del 2024 si applica soltanto per le situazioni successive e non si applica invece alle domande
19:12precedenti. Qui trovano ancora applicazione le precedenti disposizioni, ma non è sempre chiaro
19:19quali siano. Mi risulta che sono ancora in corso di approvazione ulteriori disposizioni
19:27per integrare quelle vigenti per alcune problematiche che all'atto pratico si sono poste. Non dimentichiamoci
19:35che questo è un ambito recentissimo dove l'evoluzione della normativa è inevitabile perché non c'è
19:46nemmeno una grande esperienza sul campo e il legislatore nazionale e anche regionale deve
19:55in qualche modo adeguarsi via via alle situazioni che si vengono a determinare e poi in qualche
20:01modo ci prova anche il giudice.
20:04Insomma non lascia molte speranze nel senso che serve una normativa nazionale di riferimento?
20:09Io, sincera differenza di Fabio Capra, ho qualche dubbio sul legislatore nazionale, ma perché?
20:15Perché l'Italia deve adempire a degli obblighi quantitativi che l'Unione Europea ha dato che sono fuori
20:21completamente dal contesto di razionalità e un po' se vogliamo fare un parallelismo con la distruzione
20:26dell'automotive, con l'obbligo dell'auto elettrica. Tutto viene a scendere lì, tant'è che sono, ripeto,
20:31considerati interventi anche se privati di interesse pubblico. Inderoga tutto, tranne al vincolo
20:37paesaggistico, però si interroga tutto. Quindi bisogna intervenire in Europa?
20:40Quindi, certo, io invito, spero, auspico con lui, come ha fatto lui, che i parlamentari e la politica
20:46nazionale abbia coraggio in tal senso di contestare queste importazioni comunitarie, ma io penso che
20:51più concretamente bisogna aprire un conflitto di competente fra Regione e Stato. E faccio un esempio
20:56molto concreto e chiudo. Vi ricordate l'audopatia? Anni fa? Ci fu una legge, la prima legge regionale,
21:03Lombarda, lo dico perché è la prima firmataria, che introdusse l'obbligo dei libri,
21:07delle distanze minime, completamente e fuori dalla competenza regionale. Nessuno l'è
21:13impugnata, avevamo un'opinione pubblica dalla nostra parte, tutte le regioni l'hanno fatta
21:17più o meno uguale. Oggi quella legge, nonostante i vari interventi e quant'altro, sopravviva
21:22ancora. Quindi dico, bisogna avere un coraggio come regione di rivendicare una competenza che
21:27in parte è regionale, è competenza con corretta energia e mette nella regola.
21:31Io concludo semplicemente dicendo questo, che i livelli europei che ci hanno imposto
21:37di raggiungere, a parte il fatto che si conoscevano molti anni fa e non negli ultimi due anni,
21:42e poi sono legati anche alle risorse del PNRR, cioè se vuoi ritirare il PNRR devi avere
21:47certi risultati. Faccio un esempio calcistico, se vuoi andare in Champions League devi arrivare
21:52nei primi quattro. Adesso siamo in ritardo, però i soldi del PNRR li abbiamo raccolti
21:57tutti. Io mi domando invece, ma con tutte le aree di smesse industriali che abbiamo, una
22:02legge ad hoc sulle aree di smesse, non si può fare, invece che consumare il terreno
22:09agricolo che è di pregio.
22:10Ci sarebbe tempo, il tema evidentemente per fare altre due puntate del nostro TG Preview
22:18che invece si conclude qua. Ringrazio i miei ospiti per il tempo che ci hanno dedicato, invito
22:24i nostri telespettatori a rimanere con noi per il telegiornale tra circa otto minuti.
22:31Grazie, buonasera.
22:40Grazie.
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