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  • 6 settimane fa

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Trascrizione
00:00Buonasera, buon venerdì e ben ritrovati con il TG Preview di Teletutto, l'approfondimento
00:15della nostra redazione dove questa sera trattiamo temi economici e guardiamo al mondo dell'agricoltura
00:22e dell'allevamento e lo facciamo con Laura Facchetti, presidente di Coldiretti Brescia
00:27e con Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia. Buonasera e benvenuti.
00:32Buonasera.
00:33In sostanza il mondo agricolo bresciano è rappresentato in tutte le sue sfaccettature, abbiamo qui le due associazioni
00:41che maggiormente rappresentano il settore bresciano e io partirei chiedendovi dalla presidente Facchetti
00:49come è andata la vendemmia perché in questi giorni si sta concludendo.
00:53Abbiamo una vendemmia quest'anno direi particolarmente positiva, una vendemmia che per qualità
01:00e quantità si ricorderà una delle migliori degli ultimi anni e che speriamo di poter apprezzare
01:07per anni e anni con delle bottiglie che davvero saranno di altissima qualità e lo è per tutta
01:15la nostra provincia a partire dalla Franciacorta, la Val Calmonica, il Lago di Garda, Capriano,
01:21insomma tutti i nostri vini e ormai la vendemmia si sta concludendo, siamo alla raccolta delle
01:27ultime uve ma si può dire chiaramente che le nostre aziende agricole sono contente, sono
01:37soddisfatte per cui finalmente dopo anni e dopo comunque delle avversità climatiche che non sempre
01:46sono favorevoli, quest'anno si può dire che siamo stati aiutati e quindi la nostra provincia rispetto
02:01anche ad un settore del vino che a livello nazionale tende ad avere dei cali, invece la nostra provincia
02:10davvero resiste e rimane su livelli molto alti sia per quanto riguarda vendite che per quanto riguarda
02:17la resa poi di quello che è il nostro vino.
02:21Presidente Carbelli condivide questa soddisfazione per questa estate, per questa vendemmia?
02:25Beh sì, direi di sì, nei termini produttivi e qualitativi assolutamente sì, l'abbiamo
02:32detto nei vari momenti che abbiamo fatto in Franciacorta, in Lugana e negli altri consorzi.
02:37È chiaro che però la bottiglia è sempre mezza piena perché il vino una volta che viene
02:43fatto va anche venduto e devo dire che la congiuntura che stiamo vivendo adesso è particolarmente
02:48complicata, complicata perché arriviamo da una situazione geopolitica complicata per cui
02:54fare l'imprenditore in questo periodo è particolarmente difficile, è particolarmente
02:59difficile perché siamo di fronte a dei cittadini che hanno dei cambi di abitudini, quindi cambi
03:04più salutari, quindi sta calando il consumo di vino, sta calando anche a seguito del nuovo
03:10codice della strada, delle nuove abitudini, ma soprattutto anche per i dazzi e per le politiche
03:15commerciali sciagurate che qualche Stato ha messo in atto come misure complicate.
03:20Quindi c'è grandissima preoccupazione, quindi oggi ci godiamo una stagione importante, siamo
03:26in attesa di assaggiare nei prossimi anni, ce li godremo per i prossimi anni i vari millesimati,
03:32i vari vini che faremo straordinari nella nostra provincia, ma la preoccupazione oggi è quella
03:37appunto dei dazzi, dazzi che la Comunità Europea, il nostro governo sta cercando di togliere
03:43soprattutto per quel che riguarda il settore agroalimentare, di esentare per quel che riguarda
03:48il settore vitivinicolo, una cosa abbastanza complessa perché potremmo addirittura avere
03:53una concorrenza non solo verso l'estero ma addirittura all'interno dell'Europa perché
03:57i vini non venduti negli Stati Uniti potrebbero addirittura ribaltarsi nel nostro paese, che
04:02è una cosa che dobbiamo scongiurare e poi c'è tutto il tema delle misure adesso preventive
04:07di dazzi o di simili dazzi che arrivano dalla Cina e quindi abbiamo grandissima preoccupazione
04:14in questo senso.
04:14Garberio mi ha anticipato perché il bicchiere mezzo pieno era appunto quello della vendemmia,
04:19il bicchiere mezzo vuoto è quello di cui parleremo stasera tra dazzi, una politica agricola
04:25comune europea che non convince il mondo produttivo italiano, una transizione verde che anche qua
04:32non vi convince. Va partendo proprio dai dazzi e dalla situazione geopolitica, quello
04:38che state registrando adesso nel breve periodo, visto che sono entrati sostanzialmente in vigore
04:43da meno di sei mesi, qual è rispetto ai vostri associati?
04:47Innanzitutto ci sono dei primi dati che parlano di 500-600 milioni già di cali di vendito,
04:54di mancati introidi, di banalità in questi pochi giorni dall'entrata in vigore dei dazzi.
05:00Chiaramente c'è grande preoccupazione, noi viviamo una situazione agricola, un mercato
05:06agricolo che è forte ma allo stesso tempo è anche fragile, quindi bastano delle notizie,
05:12degli eccessi produttivi e magari dei contratti che non vanno a buon fine per andare a intasare
05:18dei mercati che sono, come dicevo prima, molto delicati, per cui stiamo vivendo appunto
05:22una fase molto attendista per quel che riguarda la parte vitivinicola, stiamo sul chi va là
05:28per la parte dei formaggi e del prezzo del latte, la stessa cosa per i suini, dicevo
05:33prima che il mondo dell'agricoltura quest'anno da un punto di vista climatico, nonostante
05:38qualche evento climatico estremo, la grande nel vento che in alcuni periodi è andato
05:44un po' a macchia di leopardo, ma complessivamente da un punto di vista economico l'annata 2025
05:50su tutti i settori produttivi può essere definita come una buona annata. È chiaro
05:55che le flessioni del prezzo del latte che si stanno vedendo in questi giorni, dei suini,
06:01delle preoccupazioni dei macelli, dei vari attori della filiera preoccupano molto soprattutto
06:05per le prospettive della fine anno ma soprattutto per il prossimo anno, quindi ripeto viviamo
06:12una situazione molto molto fragile, questa situazione va a incrementarsi ulteriormente
06:18perché la Wondenleier insiste sulla necessità di chiudere un accordo commerciale con i paesi
06:25del Sud America, il cosiddetto Mercosur, che potrebbe andare a incrementare e appesantire
06:30ancora di più quello che è un mercato che dicevo prima molto fragile, la merce di scambio
06:35chiaramente per il settore industriale che andrebbe a esportare in quei paesi è solo prodotto
06:39agricolo, quindi dalla parte zucchero ma soprattutto la parte della soia, i cereali e la parte
06:45della carne che in quei paesi viene fatta con degli standard produttivi e con delle caratteristiche
06:50completamente diverse dal nostro, con delle politiche del lavoro completamente diverse
06:56dal nostro e quindi noi ci ritroveremo oltre appunto con i Dazi con una concorrenza di prodotti
07:01che non sono sicuramente all'altezza dei nostri prodotti ma andranno a pesantire il mercato,
07:06quindi c'è grande preoccupazione.
07:08Il tema della concorrenza sleale nei paesi extra UE e anche Facchetti preoccupa oltre
07:15al Mercosur come abbiamo già sentito.
07:18Assolutamente, noi abbiamo una valore dell'esportazione che ha raggiunto valori record, una cifra record
07:25di oltre 69 miliardi di euro, ma è chiaro che abbiamo tutta una parte di mercato che è
07:32da attenzionare. Abbiamo, pensate, 120 miliardi di euro di Italian Sounding, vuol dire che sono
07:39prodotti che scimmiottano i nostri italiani, ma vuol dire anche che c'è grande voglia di
07:47italianità nel mondo e noi dobbiamo approfittare di questo e possiamo farlo soltanto avendo delle
07:54politiche e un'Europa che ci è più vicina. Abbiamo una PAC, lo anticipavi giustamente,
08:02che purtroppo già nell'attuale è molto votata a tutta la parte di ambiente, che è correttissimo.
08:12Siamo i primi ad essere sostenitori dell'ambiente e di un utilizzo consapevole delle nostre risorse
08:21perché con quelle noi viviamo, di quelle noi viviamo. È chiaro che però c'è un tema di
08:27competitività che oggi è prioritario e che ci fa dire che c'è una visione miope, ristretta
08:36da parte dell'Europa che vuole distrarre, vuole togliere il 20% dei fondi che sono sempre
08:44stati destinati all'agricoltura. Un'agricoltura che da 40 anni, da quando c'è la PAC, è al
08:52centro, è essenziale e strategica. Tanti paesi fuori dall'Italia, dall'Europa, se ne stanno
09:02accorgendo, tant'è che Cina e Stati Uniti, per esempio, destinano anche più di 4 volte
09:09le risorse che sono destinate a noi e che hanno ben chiaro che invece una sovranità
09:15alimentare è assolutamente essenziale. Per questo noi dobbiamo portare avanti tutte quelle
09:22politiche necessarie a fare in modo che noi abbiamo una competitività reale nel nostro
09:30paese, ma anche fuori dal nostro paese. Ed è chiaro che con accordi giustamente come
09:36quello del Mercosur, noi dobbiamo agire e reagire in modo tale che non ci siano settori
09:42come i nostri che sono assolutamente messi in crisi. E come possiamo farlo? Con il principio
09:50di reciprocità. Questo è il primo punto per noi essenziale, importantissimo, proprio perché
09:57noi non possiamo mettere, noi dobbiamo guardare la competitività delle nostre aziende, non
10:03dobbiamo avere una concorrenza leale, ma c'è di più, noi dobbiamo dare al nostro consumatore
10:08la consapevolezza e la sicurezza che sulle nostre tavole ci sia un prodotto sano e sicuro,
10:15ciò che non viene importando prodotti dall'estero, perché i prodotti dall'estero non ci danno garanzia
10:21e purtroppo abbiamo anche pochi controlli, troppo pochi controlli in ingresso, per cui
10:28oggi abbiamo dei porti che veicolano questi prodotti, prodotti che non sono sani ma che
10:35non hanno neanche le regole base e che purtroppo noi non riusciamo a tenere sotto controllo,
10:41quindi chiediamo assolutamente anche più controlli.
10:44Mi chiedo un flash, se secondo voi entrambi sui piatti della bilancia ci sono da una parte
10:50la sostenibilità e dall'altra la redditività in quello che la PAC vi impone?
10:56Facchetti?
10:57Chiaramente i due possono andare e devono andare di pari passo, noi abbiamo fatto passi da gigante
11:03come agricoltura, noi siamo a livelli altissimi come sostenibilità, come tutela dell'ambiente,
11:11abbiamo ridotto del 20% le emissioni e l'impatto negli ultimi anni, siamo ad una percentuale
11:21che io direi veramente bassa di impatto rispetto al resto, perché siamo a un 7,4% di impatto
11:30dell'agricoltura a fronte di tutti gli altri settori e chiaramente possiamo migliorare,
11:37possiamo farlo, ma abbiamo bisogno che questa sostenibilità venga ambientale, venga e sia
11:44sostenibile anche sotto tutti gli altri punti di vista.
11:48Da sostenibilità e redditività, Garbelli, gli agricoltori percepiscono la PAC più come
11:53un freno, come un sostegno?
11:54Io direi che nelle ultime due riforme, negli ultimi dieci anni è evidente che è un freno
12:01al punto che noi abbiamo più volte fatto riunioni con i nostri agricoltori che ci chiedevano
12:05basta, sono stufo di prendere la PAC, preferisco fare l'imprenditore libero e non seguire più
12:09le regole europee e questo è un passaggio fondamentale che la politica deve percepire.
12:15Pensi che non più tardi del 23, quindi di qualche giorno fa c'è stata una riunione
12:20del cosiddetto Consiglio AgriFish, quindi Commissione Agricoltura, in cui alcuni europarlamentari
12:26a seguito di questa riunione hanno manifestato preoccupazioni per la complessità della futura
12:32PAC.
12:33Quindi se loro stessi si rendono conto della complessità, lei può pensare a un agricoltore
12:38che oggi vede nel proprio allevamento 5, 6, 7 registri con enti diversi che continuano
12:44a controllare il numero degli animali, le elezioni, un controllo ossessivo per raggiungere
12:50gli obiettivi che spesso noi abbiamo già raggiunti.
12:52Quella riforma attuale della PAC, non quella futura, ha previsto tutta una serie di ecoschemi
12:57che basano i contributi sulla base dei miglioramenti della sostenibilità, del benessere animale,
13:03ma non tengono conto dal livello di partenza.
13:06Quindi noi oggi troviamo questa disformità rispetto ad altri paesi europei.
13:10Gli altri paesi europei non avevano fatto nessun percorso e stanno facendo un miglioramento.
13:15Noi che avevamo già un livello molto alto ci siamo ritrovati molto penalizzati perché
13:19dobbiamo migliorare ancora tutto quello che avevamo fatto e quindi ad oggi è più un
13:23costo che un beneficio la PAC e quindi c'è bisogno di un cambio drastico.
13:27E in quello che è il miglioramento possiamo metterci dentro anche l'innovazione e quindi
13:31tutti i temi che si raccolgono sotto il grande cappello del Green Deal.
13:36Garbelli, le chiedo se per il mondo bresciano la riduzione dell'emissione è reale o è
13:44un'utopia nei prossimi anni?
13:46Allora partiamo dall'inizio.
13:49Tutte queste norme europee e la sensazione, la storia che è stata fatta parte da circa
13:5560 anni fa, da quando nel 57 i padri fondatori dell'Europa firmano il Trattato di Roma.
14:03Nel Trattato di Roma la base italiana e europea è acciaio e agricoltura, cioè lavoro e economia
14:10che diventano la base solida per lo sviluppo economico, la pace dei territori e la prosperità
14:16del nostro territorio e delle nostre popolazioni.
14:19Da qui siamo partiti con una fase espansiva e poi tutta una serie di limiti.
14:24Dicevo, chiaramente noi abbiamo fatto tutto un percorso, è vero che la storia dell'agricoltura,
14:29la storia dell'industria, oggi parliamo dell'agricoltura, ha fatto un percorso, c'è stata una fase in cui
14:33eravamo più concentrati a produrre, c'è stata una fase in cui abbiamo iniziato il percorso,
14:39oggi siamo molto avanti.
14:41Non dimentichiamoci che è già da parecchio tempo che noi siamo avanti sul tema del benessere
14:44animale, c'è tutto un software legato al mondo veterinario, al mondo di regione Lombardia
14:49che impone alle nostre aziende di fare grossi investimenti in termini di biosicurezza, di
14:54benessere animale, adesso c'è tutto il tema della copertura delle vasche e delle emissioni
14:58e c'è il tema che è partito nel 2010 con la grande trasformazione agricola dei nostri
15:04reflui zootecnici trasformati in energia rinnovabile, quindi in biogas e che oggi con
15:08i fondi del PNR si sta trasformando anche in biocarburanti.
15:12Quindi è un percorso assolutamente virtuoso, però anche su questi temi noi abbiamo bisogno
15:16di lungimiranza, noi siamo imprenditori e non possiamo pensare ad una PAC o una programmazione
15:21che dura 4-5 anni, perché l'imprenditore ha bisogno di programmazione più a lungo termine,
15:27ieri abbiamo fatto una riunione con gli amici del cluster della mobilità sostenibile, nel
15:312035 l'Unione Europea ci toglierà o vuole che togliamo i motori a combustione interna
15:37mentre noi proporremo probabilmente i biocarburanti, ma per fare i biocarburanti serve una legge,
15:43serve una strategia, servono degli investimenti che devono andare oltre alla programmazione di
15:475 anni. È qua dove l'Europa è miope rispetto a un sistema produttivo, soprattutto come quello
15:52brisciano, fatto di imprenditori che vogliono investire per rimanere sul mercato, quindi
15:56non sussidi mirati alla sopravvivenza per i 2, 3, 4 anni, ma investimenti a lungo termine
16:02che ci consentono di lavorare nel sistema Italia e nel prossimo futuro.
16:06Perché oltre alla poca lungimiranza di cui parlava Garbelli rispetto all'Europa,
16:13le chiedo anche se l'innovazione possa essere una leva anche per rispettare la PAC, anche
16:18per imprenditori e agricoltori di più piccole dimensioni.
16:23Diciamo che oggi l'innovazione è assolutamente necessaria, non possiamo pensare ad un'agricoltura
16:29senza innovazione e dobbiamo essere in grado di aiutare le nostre aziende a traghettare
16:35proprio verso un'agricoltura di tipo tradizionale per quanto riguarda strutture, attrezzature,
16:40eccetera, a un'agricoltura assolutamente più innovativa e è necessario e in tantissimi
16:47campi diversi noi oggi abbiamo un'agricoltura che è cambiata rispetto al passato, pensiamo
16:53anche per esempio a tutte le pratiche agronomiche, a quanto oggi abbiamo strumenti che ci aiutino
17:00a vedere, per esempio ad avere un risparmio idrico importantissimo, pensiamo anche a tutto
17:08ciò che riguarda le innovazioni a livello energetico, come dicevamo, impianti di biogas,
17:15impianti di umetano che ci permettono anche un'economia circolare, ambientale che è incredibile
17:23e che è unica del nostro mondo. Pensiamo anche a tutta l'evoluzione delle TEA, le tecniche
17:30di evoluzione assistita che sono quelle ricerche, sono ricerche fatte sulle piante che ci permetteranno
17:38di avere delle piante più resistenti a questi cambiamenti acclimatici ai quali dobbiamo adeguarci
17:44e che siano anche più meno idroesigenti. Tutte assolutamente necessità di cui noi dobbiamo
17:53farci carico e dobbiamo assolutamente fare in modo che vengano portate avanti.
17:59Su Green Deal PAC e Dazi il rapporto con l'Unione Europea a Facchetti deve essere più di dialogo
18:04o più che di rottura di protesta?
18:07Chiaramente noi abbiamo bisogno di dialogare con l'Europa. È chiaro che di fronte a certe
18:13scelte che fanno allontanare l'agricoltura dalla visione dell'Europa dobbiamo reagire in
18:24modo forte. Reagire in modo forte per noi di Coldiretti chiaramente significa manifestare,
18:30significa far sentire la nostra voce in tutti i modi in cui siamo capaci. Per cui assolutamente
18:36da parte nostra ci sarà la forza e la volontà di andare a trattare in ogni modo.
18:44Presidente Garbelli?
18:46Io penso che di dialogo se ne sta facendo, si sta facendo tanto lavoro. Noi abbiamo la
18:51fortuna come Paese Italia di avere il nostro Presidente Massimiliano Giassanti, Presidente
18:56di Confaricoltura che ha avuto questo ruolo importantissimo di Presidente del Copa, quindi
19:00l'Associazione Europea che racchiude tutti i sindacati agricoli e che dialoga con il commissario
19:06europeo. È evidente che la sensazione mia personale, se proprio devo dirglielo, è che
19:13si andrà verso una protesta perché da troppo tempo si fanno dei piccoli correttivi, ma qua
19:20non è questione di fare dei piccoli correttivi verso una PAC, ma c'è da cambiarla completamente.
19:24Per cambiarla completamente ci sarà da dare dei segnali importanti alla politica, soprattutto
19:29alla politica europea, che ci vuole un cambio di passo importante.
19:32Siamo in conclusione, un flash, il settore agroalimentare richiede più protezione, più
19:39mercato, Presidente Garbelli?
19:42Beh, allora, basterebbe più mercato se le regole fossero certe e sicure, ma come si sta
19:48evidenziando adesso, stanno arrivando ai nostri porti una serie di navi di Mais OGM
19:53del Brasile pieni di tossine, quindi è evidente che o si mettono delle regole, dei controlli
19:58stringenti e quindi si può fare libero mercato o in alternativa ci vorranno delle regole per
20:03tutelare l'agroalimentare.
20:05Presidente Facchetti, più protezione e più mercato?
20:08Abbiamo bisogno di protezione e chiaramente di mercato. Le cose vanno di pari passo.
20:13Abbiamo necessità di tutelare le aziende in questo periodo di fragilità, però abbiamo
20:19bisogno anche di un sistema Italia, quindi tutti insieme, tutti gli attori della filiera
20:25che possono aiutarci a creare le condizioni per un mercato che ci dia più soddisfazione
20:33in Italia e anche all'estero.
20:35Grazie a Laura Facchetti, Presidente di Coldiretti Brescia e a Giovanni Garbelli, Presidente di
20:40Confagricoltura Brescia. Buon lavoro a voi e a tutto il mondo agricolo e agroalimentare
20:46Bresciano. Grazie a voi che ci avete seguito. Il preview si ferma qui, non l'informazione
20:52di Teletutto che come sempre ritroverete nel TG in onda fra pochi minuti. E lì vi aspettiamo.
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