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  • 1 giorno fa
Roma, 20 nov. (askanews) - "Anche quest'anno il terzo giovedì del mese di novembre è dedicato alla Giornata Mondiale del Cancro del Pancreas. Il tumore del pancreas, è una malattia che negli ultimi anni sta richiamando sempre più interesse, nel passato descritto come il "killer silenzioso" che riassumeva le due caratteristiche di questo tumore, cresce silenziosamente senza dare sintomi, se non tardivamente e che non lascia speranze di guarigione. Oggi il tumore del pancreas, nella speciale classifica delle neoplasie, anche se è il settimo tumore per incidenza è sempre più frequente, verosimilmente per l'allungamento della vita media più che per altri fattori di rischio, ma è il quarto per mortalità. Rimane quindi un killer anche se molte cose sono cambiate e cambieranno in un futuro non troppo lontano. Il primo aspetto è relativo alla prevenzione, in questo ambito ci sono alcune importanti innovazioni: una maggior consapevolezza dei medici della malattia, il riconoscimento di una serie di lesioni precancerose che possono essere trattate in uno stadio di benignità, l'identificazione di alcune forme di famigliarità con la possibilità di eseguire una sorveglianza preventiva. Il trattamento, nei pazienti con malattia avanzata la chemioterapia sta trovando dei trattamenti sempre più efficaci che al momento allungano le prospettive di vita dei nostri pazienti. Nei pazienti con malattia localizzata (e oggi sono quasi il 50%) la terapia è multidisciplinare con l'inserimento della chirurgia, quando possibile, assieme alla chemioterapia (l'ultimo schema terapeutico, recentemente pubblicato, espressione della ricerca italiana multicentrica ha sicuramente contribuito ad aumentare la sopravvivenza di questi pazienti) e alla radioterapia. Ultimo ma non ultimo un pensiero alla qualità della vita dei nostri pazienti e all'umanizzazione delle cure, aspetto spesso non considerato doverosamente, ma che sta prendendo sempre maggior spazio nella valutazione dei trattamenti terapeutici proposti anche con l'introduzione di nuove figure professionali, su tutte la psico-oncologia, gli aspetti nutrizionali, la preabilitazione. Se è vero che oggi di tumore al pancreas ancora si può morire è anche vero che oggi si può guarire. Il futuro, oltre alla sensibilizzazione nei confronti di questa malattia oggi è una giornata che deve anche essere rivolta alle istituzioni e ai cittadini perché considerino e sostengano le necessità di una ricerca che possa andare ad esplorare sempre più in profondità i meccanismo cellulari, genetici ed immunitari che stanno alla base di questa malattia in modo da poter produrre terapie mirate che possano tener conto della reale complessità di questa malattia".Lo ha detto il Prof Roberto Salvia, direttore UOC di chirurgia del pancreas presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria integrata di Verona e responsabile esecutivo dell'Istituto del Pancreas di Verona.

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Trascrizione
00:00Oggi è il 20 novembre, giornata mondiale contro il cancro del pancreas.
00:04Tutti i giorni dobbiamo fare luce, ma oggi in maniera particolare, su questo tumore,
00:08tumore che veniva definito il killer silenzioso.
00:11Oggi la situazione, in una percentuale di casi sempre maggiore,
00:15è affrontabile in maniera multidisciplinare da oncologi, chirurghi e altre figure cliniche
00:22che possono aiutarci ad affrontare insieme ai nostri pazienti questa malattia.
00:27È importante conoscere che insieme a questo tumore esistono molte forme di neoplasie preneoplastiche
00:34che precedono l'insorgenza della malattia e che possono essere intercettate nella loro storia naturale
00:42se conosciute insieme al medico di famiglia.
00:45Quindi è particolarmente importante la prevenzione e la conoscenza di queste forme.
00:49Il secondo aspetto da sottolineare, come vi dicevo prima, è la multidisciplinarità nell'affrontare queste lesioni,
00:55la centralizzazione nei centri ad alto volume che possono affrontare questa malattia
01:00e non ultimo l'investimento nell'ambito della ricerca
01:04perché questa è l'unica via per poter immaginare di poter combattere veramente questa malattia.
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