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  • 2 giorni fa
(askanews) - Le Car-T rappresentano una terapia personalizzata che agisce direttamente sul sistema immunitario del paziente per riconoscere e distruggere le cellule malate. Un'innovazione che offre possibilità di cura a pazienti con patologie oncoematologiche come leucemie, linfomi e mielomi che sono andati incontro a ricaduta dopo una o più terapie convenzionali.
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All'Humanitas Research Hospital di Rozzano la ricerca e la sperimentazione, supportate da importanti dati scientifici, hanno aperto nuove strade cliniche e contestualmente dato maggiori speranze a chi inizia un percorso così complicato.
«Si tratta di un'immunoterapia che viene costruita a partire dai linfociti T dei nostri pazienti, quindi è una terapia vivente, che grazie al progresso sull’ingegneria genetica riesce ad armare le cellule contro un bersaglio specifico del linfoma, delle leucemie linfoblastiche acute e di alcune altre malattie oncoematologiche» spiega la dottoressa Stefania Bramanti, Capo Sezione Terapia Cellulare e CAR-T dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, tra le strutture associate ad Aiop Lombardia, l’associazione che rappresenta 107 strutture della sanità privata accreditata operanti sul territorio, presieduta da Michele Nicchio, e che ha recentemente lanciato una campagna di comunicazione per raccontare le eccellenze della sanità lombarda.
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Una nuova strada di cura che significa anche nuove prospettive per i pazienti. «I risultati ottenuti – continua Bramanti – dopo circa quattro anni di esperienza con la terapia Car-T confermano l’efficacia che la letteratura dimostra nei vari campi di applicazione. Nella nostra esperienza oggi è possibile proporre questo trattamento a più pazienti, rispetto all’inizio, con una maggiore tranquillità e familiarità nella gestione della complicanza». Il campo di azione della Car-T si sta allargando.
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«Se ci spostiamo in ambiti diversi, all’interno di protocolli sperimentali, possiamo parlare di Car-T per altre patologie, per esempio per le malattie oncologiche, intese come tumori solidi, come il carcinoma renale o patologie autoimmuni gravi che non rispondono a trattamenti standard». La possibilità di dare una nuova frontiera di cura resta per il medico la soddisfazione maggiore. «È una rivoluzione – conclude Bramanti – perché possiamo offrire una strada di guarigione laddove fino a pochissimi anni fa eravamo costretti a dover dire che non c’era più uno spazio terapeutico».

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Trascrizione
00:00Le CAR-T mi hanno salvato la vita perché ero in uno stato, in una condizione comunque particolare,
00:07diciamo che era l'ultima spiaggia di cura.
00:09Luisa ha affrontato e superato un linfoma Nonochkin al quarto stadio.
00:14Lo racconta a distanza di quattro anni da quando in umanita Sarozzano ha iniziato la cura con le CAR-T,
00:20una terapia personalizzata che agisce direttamente sul sistema immunitario del paziente
00:25per riconoscere e distruggere le cellule malate.
00:27Un'innovazione che offre possibilità di cura a pazienti con patologie oncoematologiche
00:33come leucemie, linfomi e mielomi che sono andati incontro a ricaduta dopo una o più terapie convenzionali.
00:40Si tratta di un'immunoterapia che viene costruita a partire dai linfociti T dei nostri pazienti,
00:46quindi è una terapia vivente che grazie al progresso sull'ingegneria genetica
00:51riesce a armare le cellule contro un bersaglio specifico del linfoma,
00:57delle leucemie linfoblastiche acute e di alcune altre malattie oncoematologiche.
01:02In Humanitas la ricerca e la sperimentazione, supportate da importanti dati scientifici,
01:07hanno aperto nuove strade cliniche e contestualmente dato maggiori speranze
01:12a chi inizia un percorso così complicato.
01:14A queste persone gli dico che c'è sempre speranza e soprattutto di affidarsi a dei medici competenti
01:22e soprattutto di aver fiducia in loro.
01:25I risultati che abbiamo ottenuto oggi dopo circa quattro anni di esperienza con la terapia CAR-T
01:31confermano in tutto e per tutto l'efficacia che la letteratura dimostra nei vari campi di applicazione.
01:38Nella nostra esperienza oggi è possibile proporre questo trattamento a più pazienti rispetto all'inizio
01:45con una maggiore tranquillità e familiarità nella gestione della complicanza.
01:51Il campo di azione delle CAR-T si sta allargando.
01:54Se ci spostiamo in ambiti diversi e questo anche ancora di nuovo è per noi una realtà
02:00all'interno di protocolli sperimentali quindi non regolatorio,
02:04possiamo già parlare di CAR-T in altri ambiti, per esempio nell'ambito di malattie oncologiche
02:09intesi come tumori solidi, per esempio il carcinomarenale
02:12o patologie autoimmuni gravi che non rispondono a trattamenti standard.
02:17La possibilità di dare una nuova frontiera di cura resta per il medico, la soddisfazione più grande.
02:23L'emozione più grande relativamente alla terapia CAR-T, soprattutto nei linfomi,
02:28è la rivoluzione di poter offrire una strada di guarigione laddove fino a pochissimi anni fa
02:37eravamo costretti a dover dire che non c'era più uno spazio terapeutico.
02:41Rincontrare qualcuno col quale discutere di magari effetti collaterali o di piccole problematiche
02:49che sono quelle che noi chiamiamo dei lungosopravviventi è un'immensa soddisfazione.
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