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https://www.pupia.tv - Roma - Comitato permanente Artico - Indagine conoscitiva dinamiche geopolitiche Artico - Audizione WSense
Alle ore 8.30, il Comitato permanente sulla politica estera per l’Artico, istituito presso la Commissione Affari esteri, ha svolto l’audizione di rappresentanti di WSense, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle dinamiche geopolitiche nella regione dell’Artico. (19.11.25)
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Alle ore 8.30, il Comitato permanente sulla politica estera per l’Artico, istituito presso la Commissione Affari esteri, ha svolto l’audizione di rappresentanti di WSense, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle dinamiche geopolitiche nella regione dell’Artico. (19.11.25)
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NovitàTrascrizione
00:00anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web tv della
00:07Camera dei Deputati. Ricordo a Tresì che la partecipazione da remoto è consentita a
00:11colleghe e colleghi secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento.
00:16A questo proposito segnalo che sono collegati da remoto il collega Fabio Porta e la Vice
00:21Presidente Quarta Pelle. L'ordine del giorno reca nell'ambito dell'indagine
00:27conoscitiva sulle dinamiche geopolitiche nella Regione dell'Artico e l'audizione in videoconferenza
00:32di rappresentanti di WSENS. Anche a nome dei componenti del Comitato, saluto e ringrazio
00:37per la disponibilità a prendere parte ai nostri lavori, la Professoressa Chiara Petrioli di
00:43WSENS, accompagnata da Dottor Diego Gavagnini, responsabile delle relazioni istituzionali
00:48dalla Dottoressa Chiara Petrelli. Ricordo che è un'azienda Deep Tech nata come spin-off
00:54dell'Università La Sapienza di Roma, specializzata in sistemi di monitoraggio e comunicazione
00:59sottomarini, basati su tecnologie brevettate che hanno aperto la strada all'Internet of
01:05Underwater Things, ovvero la rete di dispositivi connessi che operano sott'acqua per raccogliere
01:11e trasmettere dati in tempo reale. Si tratta di un'estensione dell'Internet of Things, adatta
01:17alle sfide degli ambienti marini, che utilizza tecnologie come le onde acustiche per comunicare
01:22in profondità, nonché svolgere attività di monitoraggio ambientale, gestione delle
01:27risorse marine, ricerca scientifica e controllo di infrastrutture sottomarine. Considerati
01:33i tempi stretti dell'audizione, cedo subito la parola alla Professoressa Petrioli, poiché
01:38possa svolgere il proprio intervento. Prego.
01:40Grazie. Desidero innanzitutto ringraziare il Presidente, l'Ufficio di Presidenza e la
01:52Commissione tutta per questa opportunità di riferire sulle nostre attività in corso
01:55e potenziali in generale e in un'area delicata quale è l'Artico. Ringrazio anche l'Ambasciatore
02:01Nicoletti che ci ha citati nell'illustrare le realtà industriali e nazionali attivi nell'Artico
02:06ed in particolare in Norvegia, su cui mi soffermerò più avanti. Tralascio le valutazioni
02:11sull'importanza geopolitica dell'Artico, visto i vostri lavori che in questi aspetti
02:16sono stati essenzialmente affrontati da esperti. Aggiungo solo la rilevanza che sta acquisendo
02:23nel contesto di crisi internazionale attuale il monitoraggio e la sorveglianza del dominio
02:28subacqueo. Tramite tecnologie duali che illustrerò, sistemi di monitoraggio di minacce che trasmettono
02:35allarmi in tempo reale e reti di droni sottomarini, tecnologie che possono essere
02:39impiegate nell'Artico. Interventi per la sicurezza e la difesa delle infrastrutture di comunicazione
02:46energetica nei fondali dell'Artico possono facilmente ed economicamente essere accompagnati
02:51da misure di produzione ambientale e viceversa. Busenza si occupa di comunicazioni subacquee
02:57senza fili abilitanti per attività di monitoraggio ed allerta precoce in funzione degli obiettivi
03:02dei nostri committenti. In un ambiente quello subacqueo dove le onde elettromagnetiche non
03:07penetrano il wifi tradizionale si trovava un paio di centimetri. In questo settore abbiamo
03:12sviluppato tecnologie innovative che consentono la comunicazione in tempo reale e siamo leader
03:16mondiali riconosciuti essendo stati i primi ad affrontare e risolvere problemi fondamentali
03:22in questo campo. Fin d'ora segnalo la nostra disponibilità e di interesse ad essere parte
03:27del prossimo forum Arctic Circle Polar Dialogue che si terrà a Roma e alle altre manifestazioni
03:33in Italia e Norvegia per la celebrazione del centenario della trasvolata del dirigibile
03:37in Orge del 1926. Mi presento, devo essere stata negli Stati Uniti come Fulbrighter durante
03:44il dottorato di ricerca, sono orientata in Italia e mi sono dedicata alla ricerca nell'ambito
03:48dell'ingegneria informatica presso l'Università di Roma alla Sapienza in cui sono tuttora professore
03:53ordinario avendo diretto tre laboratori ed essendo stata anche prolettrice nell'area
03:57del trasferimento tecnologico fino all'assunzione della carica di amministratore delegato di
04:02WSENS. Dal 2023 ho anche l'onore di partecipare al board del Consiglio Europeo dell'Innovazione
04:10e su nomina della Commissione Europea per supportare la strategia della Commissione sul più grande
04:14programma europeo a supporto della crescita e del mantenimento in Europa di aziende DIPTEC,
04:20aziende strategiche innovative e rivoluzionali al cuore dello sviluppo industriale futuro
04:23dell'Europa nei prossimi decenni. Dall'attività dei laboratori di ricerca che ho diretto in
04:29Sapienza si è concretizzata l'idea di portare l'internet nelle profondità marine. WSENS
04:35nasce infatti, come veniva a essere ricordato, come spin-off universitario ed è operativa
04:40come società industriale con fortissima capacità di ricerca e sviluppo in questo settore dal
04:452017 in base a brevetti internazionali che abbiamo ottenuto. La nostra missione, il nostro
04:53slogan, è dare voce all'oceano. Oltre il 70% degli ambienti marini sono ancora sconosciuti
05:00e come è stato detto in questa sede, dello stesso artico è stato mappato fino ad ora
05:04solo il 25% dei fondali. Questo è in gran parte dovuto proprio alla difficoltà di raccogliere
05:10dati continui in tempo reale dai mari e degli oceani. Difficoltà dovuto al fatto che le
05:14tecnologie che utilizziamo nel mondo emerso, le tecnologie radio come il wifi, non funzionano
05:19in questi ambienti. Le tecnologie di osservazione satellitare penetrano solo a pochi metri sotto
05:24la superficie dei mari. Per risolvere questo limite abbiamo copiato dai mammiferi marini.
05:31Le nostre tecnologie si basano su impulsi sonori e in certe circostanze luminosi che permettono
05:36lo sviluppo di sistemi di comunicazione subacquei adattivi. Abbiamo quindi combinato il mezzo
05:42di comunicazione dei mammiferi marini con tecniche avanzate di intelligenza artificiale
05:45in modo da realizzare reti per trasmettere le informazioni dai fondali della colonna
05:50d'acqua in superficie online in tempo reale. E da qui agli utenti finali della superficie
05:55anche dall'altra parte del mondo usando tecnologie a quel punto tradizionali come quelle radio e
06:00satellitari. I nostri sistemi di comunicazione sottomarina superano i limiti di affidabilità,
06:05prestazioni, cyber sicurezza delle precedenti modalità di comunicazione sottomarina. In
06:10tal senso siamo un'azienda Deep Tech che segna il momento tra quello che era possibile fare
06:14prima di noi e dopo di noi. Queste tecnologie consentono di controllare le piattaforme e gli
06:20impianti sottomarini e di raccogliere dati efficacemente dai fondali e dalla colonna
06:25d'acqua. Abbiamo infatti integrato questa nuova capacità di comunicazione in tempo reale
06:31senza fine un diverso wifi subacco questa volta con innovativi sistemi di internet delle cose
06:36sottomarine in cui i nostri nodi, come quello che vedete che va fino a 300 metri di profondità
06:43che ho in mano in questo momento, vengono dotati di sensori di varie tipologie. Supportiamo
06:49già circa 50 parametri. Questi nodi poi analizzano i dati di sensori anche con tecnica avanzata
06:56algoritmica e anche l'intelligenza artificiale trasformando i dati grezzi in informazioni
07:01direttamente sott'acqua e trasmettendo in tempo reale queste informazioni dai fondali
07:05della colonna d'acqua mediante le nostre reti sottomarine. È costante l'attività di
07:12implementazione e integrazione dei nostri nuovi sistemi, di nuovi sensori e logiche applicative
07:16e quindi capacità di monitoraggio. I sensori ad oggi più utilizzati riguardano ad esempio
07:21la misurazione di intensità e direzione delle correnti nella colonna d'acqua, delle maree e delle
07:26onde, della temperatura, dei mari e degli oceani, dell'ossigeno disciolto, di torbidità
07:30e conduttività, pH, clorofilla, attività batterica totale, percentuale di CO2 disciolta
07:36in acqua, rumorosità delle attività subacque sia per quanto riguarda le attività antropiche
07:42ma anche analisi tramite sensori acustici per l'identificazione e tracciamento di mammiferi
07:46marine e di minacce. Una nuova emergente tematica da affrontare e da monitorare nel dominio sottomarino
07:54come anche l'analisi di dati di videocamere per lo studio della flora e della fauna, il
08:00monitoraggio strutturale subacqueo delle infrastrutture e per la previsione anche dei rischi e per l'identificazione
08:08di come intervenire prontamente per evitare rischi. I monitoraggi con i nostri sistemi sono
08:15un'assoluta novità e l'industria della sensoristica si sta attrezzando, collaboriamo praticamente con
08:20tutti i produttori di sensori per il mondo subacqueo. Oggi si usano ancora essenzivamente
08:26prelievi di acqua da imbarcazioni e la loro analisi in laboratorio. I dati così ricavati
08:32spesso sono molto costosi, sporadici e non sempre è possibile averli esattamente dagli stessi
08:36punti, mancano le time series, le serie di dati continue che utilizziamo per osservare i fenomeni
08:44nel mondo sopra l'acqua e quindi spesso non siamo in grado di conoscere gli andamenti
08:49nel tempo anche di parametri di base come per esempio la temperatura, diciamo i cambiamenti
08:53della temperatura dei mari e degli oceani. Soprattutto la sporadicità dei prelievi non
08:57permette di intercettare tempestivamente le perturbazioni e le anomalie che sono i dati
09:02significativi su cui è necessario intervenire, come ad esempio nel caso dell'autorizzazione
09:06alla balnazione, nel caso di un dio di allarmi per rischi strutturali o minacce sottomarina.
09:11La trasmissione dei dati rilevati e trasmessi online in tempo reale mediante queste innovative
09:17reti è bidirezionale e che permette anche per esempio di pilotare i droni sottomarini
09:21e robot non appena questi saranno disponibili, sono in parte disponibili ed è un settore in
09:27rapida crescita per qualsiasi attività da svolgere in profondità. Sarà possibile farlo
09:32se tali metodi si muoveranno all'interno delle nostre reti di comunicazione posizionate sui
09:36fondali che tra l'altro forniscono anche un underwater GPS per il supporto alla loro navigazione.
09:41Siamo già in grado di garantire comunicazioni molto estese perché i nostri nodi internet
09:46fungano anche da ripetitori, da router nel mondo sottomarino a distanza di circa un chilometro
09:52l'uno dall'altro fino a profondità di oltre 3.000 metri. Il nostro più recente
09:57dispiegamento attivo dalla scorsa estate riguarda, in ambito ambientale, riguarda 1.600
10:03ettari di mare nel golfo di Follonica per il monitoraggio dell'impatto ambientale e
10:08dell'acquacultura. Forniamo a dispra circa 2.000 dati al giorno da 64 diversi punti rispetto
10:14ai 5-6 rilevati in precedenza e più sporadicamente. La numerosità dei parametri rilevati, tra l'altro
10:20di un costo per dato significativamente inferiori rispetto alle metodiche più tradizionali, è di
10:26assoluta rilevanza perché permette attività di big data e quindi applicazione di intelligenza
10:31artificiale e ciò permette solide analisi predittive sulle condizioni meteoclimatiche
10:36in relazione alle diffusioni di eventuali inquinanti, altre perturbazioni e in generale analisi avanzate
10:41su tutti quelli che sono i fenomeni di interesse da osservare. Il riferimento iniziale alla Norvegia
10:47deriva proprio da questo tipo di impiego, infatti una delle nostre prime attività nel 2017-2018
10:53è riguardato proprio gli allevamenti di salmone lì molto diffusi. Oggi invece sempre in Norvegia
10:58dove opera una nostra società controllata, collaboriamo anche con Aker, che è la seconda
11:03azienda dell'energy norvegese, per la realizzazione di reti per gli impianti dell'energy con università
11:09e centri di ricerche norvegesi e aziende del mondo della sonseristica ambientale. Ad esempio
11:15abbiamo dispiegato sistemi per il monitoraggio in zona artica a nord di Alta, della città
11:19di Alta e questi sistemi per esempio hanno riguardato il monitoraggio delle correnti in continuo
11:25tempo reale. Abbiamo inoltre realizzato tramite la controllata norvegese sistemi di monitoraggio
11:31del rumore generato dalle navi in un progetto finanziato dall'European Space Agency. Veniamo
11:36quindi al possibile uso delle nostre tecnologie nell'Artico, sia oggi se nella prospettiva
11:40che il drammatico scioglimento dei ghiacci in atto possa aprire nuove rotte navali ma anche
11:44molto concreta ma anche la posa di infrastrutture energetiche e di comunicazioni sottomarine.
11:49Mi aiutano in questo in particolare le audizioni della direttrice dell'Istituto di Scienze
11:52Polari del CNR, la dottoressa Giuliana Panieri, di cui condivido le analisi. L'Artico è davvero
11:59uno spot climatico, abbiamo il dovere di indagarlo a fondo sia pure nella sua particolarità perché
12:04ci interessa e ci interessa a tutti e a tutte le latitudini. Mi riferisco soprattutto alla
12:09variazione in atto delle correnti marine polari che i nostri sistemi possono bene intercettare
12:13e monitorare per poi mettere i dati sottomarini in relazione alle variazioni atmosferiche ed avere
12:18un quadro il più possibile preciso di cosa stia accadendo nel rapporto acqua-aria. I mari
12:23non hanno confini, ciò che accade nell'Artico impatta su tutti gli altri oceani e mari. L'altro
12:28ambito, in un minore diverso, è lo studio degli ecosistemi sottomarini e della biodiversità
12:32a patrimonio di tutta l'umanità che va preservata. In tale contesto, con buona parte delle specie
12:37marine artiche ancora sconosciute, sarebbe fondamentale avere lo stato di conservazione del patrimonio
12:41biologico, punto di riferimento prima che lo scioglimento dei ghiacci avrà le rotte marittime
12:47e poter così sorvegliare e verificare l'impatto del traffico navale. Su questo abbiamo, tra
12:51l'altro, sviluppato sistemi di monitoraggio del rumore che stiamo completando in collaborazione
12:56col Cluster Nazionale per la Biodiversità, finanziato dal PNRR, lo sviluppo di logiche che
13:02usano i nostri sistemi e insieme a tecniche algoritmiche avanzate per il calcolo automatico dell'indice
13:09della biodiversità nel Mediterraneo che potrebbe essere steso anche allo sviluppo di un indice
13:15di biodiversità in ambiente artico. Un altro aspetto riguarda il possibile dispiegamento
13:20di infrastrutture energetiche e di comunicazioni su cui stiamo lavorando intensamente con primarie
13:25società dei due settori anche in progetti finanziati dal Ministero della Difesa. Anche
13:30in questo caso, avendo la possibilità, sarebbe importante conoscere la situazione dei fondali
13:34lungo il tracciato prima della posa, durante o successivamente, siamo presenti in molti progetti
13:38industriali a sostegno di aziende private per fare questo tipo di monitoraggio. Questo
13:44per quanto riguarda l'impatto della realizzazione di queste opere, poi per quanto riguarda la
13:49loro stessa sicurezza, i nostri sistemi permettono una sorveglianza continua di tali infrastrutture
13:55e stiamo anche lavorando per integrare i sistemi di allarme per il dominio sottomarino nei
14:00cavi internet. Negli ultimi anni, quindi realizzando un'integrazione se volete fra il mondo del Wi-Fi
14:06sottomarino, il backbone, l'ossatura della rete internet che passa per i cavi di telecomunicazione
14:11sottomarino. Negli ultimi anni, in progetti finanziati dal Ministero della Difesa, abbiamo
14:16sviluppato soluzioni alla frontiera del monitoraggio delle infrastrutture critiche, tra cui sistemi
14:21a basso consumo che possono identificare minacce e trasmettere in tempo reale permanentemente,
14:26quindi posizionati sul fondale solo con una d'acqua e trasmettere in tempo reale allarmi
14:31come se fossero dei sistemi di videosorveglianza, ma usando diverse tipologie di sensori, diversi
14:38algoritmi e le nostre reti di comunicazione sottomarina per la trasmissione in tempo reale
14:42delle informazioni e degli allarmi. Un altro argomento riguarda la ricerca e lo sfruttamento
14:47di miniere sottomarine, di terre e materie rare. Anche in questo caso, supponiamo che arriverà
14:53una regolamentazione internazionale in materia che è in discussione, siamo in grado di monitorare
14:58tutte le fasi, in particolare effettuando un monitoraggio in continuo al fine di minimizzare
15:02al massimo l'impatto delle operazioni. Infine vorrei completare le informazioni su WSENSE,
15:08società di diritto e a maggioranza italiana partecipata da CDP, CIMEST, Fincantieri e altri
15:16fondi internazionali specializzati in società deep tech, quindi altamente tecnologiche europee.
15:22Una recentissima raccolta di capitali ha portato gli investimenti e i capitali che abbiamo raccolto
15:28dal settore degli investitori privati a 25 milioni di euro di investimento che ci hanno
15:34consentito di crescere rapidamente. Siamo oggi un'azienda di alta tecnologia con 80 addetti
15:40e stiamo ancora assumendo. La maggior parte dei nostri collaboratori sono ingegneri, informatici
15:45e quindi a specializzazioni verticali in questo settore. Abbiamo l'orgoglio di aver trattenuto
15:52talenti e convinto alcuni talenti a tornare in Italia. Circa il 30% del nostro personale sono
15:58cervelli rientrati. Questo è anche un modello che può essere esteso, la realizzazione di
16:03realtà come la nostra, per invertire l'andamento dei cervelli in fuga.
16:10Collaboriamo attivamente col Polo Nazionale della Dimensione Subacqua, alla Spezia, dove
16:14abbiamo la leadership del più importante progetto finanziato per il pilotaggio della superficie
16:19di droni subacqua, la realizzazione di reti sottomarine e di sistemi di monitoraggio delle
16:23infrastrutture critiche nazionali, al quale collaborano anche le società di riferimento
16:29del settore, fra cui, sotto la nostra guida, fra cui sono in cantieri, Leonardo, Saipem e
16:35Sparkol. Lavoriamo inoltre assiduamente con la Nato e la Marina Militare e molti altri
16:39progetti. I nostri apparati sono utilizzati da Enea, Ispra, INGV e quindi grazie per l'attenzione
16:46e resto a disposizione per eventuali domande e precisazioni.
16:52Grazie davvero. Facendo parte dell'Assemblea parlamentare della Nato, le volevo chiedere
16:59qualche notizia in più sulla cooperazione con la Nato, ma non tanto ai fini di questa
17:15indagine conoscitiva, comunque può essere interessante, ma perché per fare sistema Paese
17:22vedo che altri Stati che visitiamo come Assemblea parlamentare ci portano proprio a conoscere
17:29realtà come la vostra e quindi questa potrebbe essere un'occasione per portare parlamentari
17:36di altri Paesi a far vedere quella che a tutti gli effetti è un'eccellenza italiana.
17:41Quindi se può dirci qualcosa di più. Però adesso volevo chiedere ai colleghi se hanno
17:50delle domande. Dia Quartapella, Vicepresidente.
17:54Sì, io ho una domanda relativamente agli aspetti internazionali di quello che ci ha detto
18:02e alle collaborazioni internazionali, alle implicazioni internazionali di quanto lei ha esaminato,
18:10perché ovviamente per il nostro Paese e per la nostra Commissione sono elementi estremamente
18:17interessanti e importanti. Grazie.
18:19Grazie. C'è qui presente anche il Presidente della Commissione Politica UE della Camera,
18:27Alessandro Giglio Vigna. Prego.
18:30Allora, intanto grazie per la sua relazione e anche per la sintesi.
18:38Allora, quando ci troviamo in audizioni di player privati o comunque di player,
18:52dobbiamo evidentemente modulare anche le domande e i nostri interventi su chi ci troviamo davanti.
19:01Quindi le farò, dottoressa, delle domande molto specifiche.
19:08Fornitori, la filiera hardware e software, chi c'è nella vostra filiera di fornitori?
19:19Clienti, se può entrare più nel dettaglio, quindi privati.
19:27Pubblico, se è pubblico quale parte del pubblico, se sono entità statali straniere,
19:38quali parti di entità, quali stati, proprietà, la parte straniera, chi sono in fondo,
19:56cioè oltre i fondi, chi sono i proprietari e appunto da quali stati arrivano.
20:06Ecco, diciamo su tutte queste domande, proprietà, filiera dei fornitori e clienti,
20:17ovviamente quello che ci interessa particolarmente è capire se in qualche modo qualche parte del vostro hardware,
20:28qualche software o qualche parte della vostra proprietà arriva da Oriente oppure siamo e rimaniamo nel mondo occidentale.
20:40Poi, dottoressa, lei sa che esiste nel mondo delle nuove tecnologie,
20:50in particolare dell'intelligenza artificiale e della cyber security,
20:54un divario di stipendi fra il mondo militare e il mondo privato
21:02e c'è un continuo passaggio di personale, di cervelli, di figure professionali
21:14fra il mondo militare e il mondo privato.
21:17I militari lamentano un po' questa situazione anche perché ovviamente lo Stato
21:25non riesce a arrivare agli stipendi del mondo privato e quindi c'è un continuo passaggio.
21:35I militari lamentano il fatto, penso di dire cose che lei conosce meglio di noi,
21:42i militari lamentano il fatto di formare sostanzialmente queste figure
21:47che poi vengono rubate, tra virgolette, dal mondo privato.
21:52Ora, il Ministro Crosetto su questo punto propone partnership da qui ai prossimi anni
22:01più intense e più importanti fra il mondo privato e il mondo militare,
22:06quasi una chiamata alle armi o una riserva per i privati, per i player del settore.
22:17Voi siete pronti a questa evenienza, a collaborare in modo più stretto con i militari?
22:26Poi, in quale parte dell'Artico operate?
22:33Perché lei a un certo punto ha detto un possibile uso delle nostre tecnologie,
22:41dei nostri prodotti in Artico, quindi in realtà non abbiamo capito se già ci siete
22:50o se vorreste esserci e se ci siete in quale parte dell'Artico operate.
22:57Quando parla di infrastrutture energetiche, se può entrare più nel dettaglio?
23:06E poi, ovviamente, ripeto, sappiamo che stiamo parlando con un player del settore,
23:11quindi non possiamo, non vogliamo ovviamente ingaggiarvi in una discussione di geopolitica
23:20che evidentemente sì vi riguarda, però vi sono altri attori a cui possono rispondere a queste domande.
23:30Tuttavia non possiamo che non chiedervi un parere dal punto di vista internazionale
23:40degli assetti globali sulle nuove rotte che si stanno aprendo a nord a causa o grazie al cambiamento climatico.
23:56Esistono, quindi dobbiamo chiaramente prenderne atto e dobbiamo analizzare quello che sarà
24:04il futuro degli assetti internazionali e dei rapporti di forza fra i vari attori
24:15anche in base a questa nuova proiezione, questa nuova situazione.
24:24Quindi se ve la sentite, ripeto, so che forse usciamo dal vostro ambito,
24:29però se ve la sentite, un parere, un passaggio sulle nuove rotte artiche.
24:35Grazie, in generale complimenti per, insomma, per la vostra realtà
24:43e se avete una delle vostre basi a spezia, invito magari il Presidente Formentini
24:50a organizzare una missione per venirvi a conoscere meglio.
24:56Grazie, prego.
24:59Prego, professoressa.
25:02Allora, grazie.
25:06Parto, cerco di rispondere a tutte le varie domande.
25:10Allora, per quanto riguarda, diciamo, la nostra collaborazione in ambito Nato,
25:17sicuramente siamo un'azienda che insieme, su indicazioni ovviamente governative italiane,
25:24insieme negli ultimi anni, insieme ad aziende leader del settore,
25:29come per esempio Leonardo, è stata un punto di riferimento di quelli che sono i Nato Industry Advisory Group
25:37sull'evoluzione degli standard Nato per la comunicazione sottomarina.
25:41Quindi siamo attivi in questa, nella discussione di quelli che sono, diciamo, le tecnologie da utilizzare,
25:48le soluzioni, gli standard.
25:50Abbiamo implementato su finanziamenti dal Ministero della Difesa lo standard Janus,
25:57quindi abbiamo una soluzione italiana per l'implementazione di un sistema di comunicazione sottomarino che segue gli standard Janus.
26:06Sono passata personalmente a capo del editor dei network scenarios,
26:13quindi della possibilità di passare da una comunicazione punto punto alla realizzazione di reti
26:17nel Nato Industry Advisory Group per l'estensione dello standard,
26:22che infatti poi ha visto delle modifiche negli ultimi anni,
26:26come anche in altri comitati di discussione industriale Nato
26:32sull'evoluzione di, diciamo, sistemi di comunicazione più critici, diciamo, per il dominio sottomarino.
26:40Quindi, in qualche modo, le soluzioni che abbiamo sviluppato sono al cuore e tengono conto degli scenari
26:46che erano previsti fra diversi anni, inizialmente, della Nato,
26:51su quello che è la capacità di monitoraggio, ma che richiedono adesso un'accelerazione.
26:56Gli incontri che ci sono stati a livello Nato su Digital Ocean, per esempio,
27:00tratteggiano lo sviluppo di infrastrutture di monitoraggio e di soluzioni
27:05su cui noi siamo protagonisti a livello internazionale.
27:08Quindi, siamo sicuramente fra gli attori che, insieme alle grandi aziende di settore italiani,
27:13possono vedere un posizionamento della filiera italiana nel mondo delle tecnologie offshore e della difesa,
27:21diciamo, al cuore di questa strategia.
27:24Per quanto riguarda le implicazioni internazionali, ce ne sono molte,
27:28e magari risponderò anche insieme alle risposte ad alcune delle domande
27:33che mi sono state successivamente fatte.
27:35Sicuramente c'è il tema dei confini marittimi.
27:40C'è anche un tema internazionale importantissimo,
27:43di quale siano le zone di interesse nazionale dei mari e degli oceani,
27:48non ancora completamente definite,
27:49su cui si giocheranno anche dinamiche fra i paesi,
27:53che per esempio, anche semplicemente nel Mediterraneo,
27:56hanno la possibilità di zone esclusive e di interesse nel mare,
28:01che saranno sempre più importanti per lo sviluppo strategico dei paesi
28:05che hanno un accesso al mare nei prossimi anni.
28:10Quindi sicuramente c'è quel tema,
28:11sicuramente c'è il tema del fatto che le infrastrutture essenziali
28:15per la strategia industriale e politica italiana
28:18passano sempre più, diciamo, per esempio per il Mediterraneo,
28:22e che non è chiaro proprio per, diciamo, come andare a monitorare queste infrastrutture
28:28per via della competenza di diversi paesi, diciamo,
28:32su parte della zona di realizzazione di queste infrastrutture.
28:37Sicuramente c'è la necessità di andare a proteggere i confini,
28:41non più solo con sistemi di monitoraggio satellitare,
28:44infrastrutture di radar sopra l'acqua,
28:46ma anche con l'evoluzione delle tecnologie sottomarine
28:49che rendono sempre più facile il fatto dell'accesso
28:53alle zone territoriali dei paesi tramite tecnologie sottomarine
28:59anche di andare a realizzare dei sistemi che oggi non abbiamo
29:02di, diciamo, protezione dei confini marittimi
29:06utilizzando a nostra volta quelle che sono infrastrutture e tecnologie innovative.
29:10Quindi questi sono due primi aspetti che vorrei sottolineare.
29:14Per quanto riguarda, diciamo, noi, diciamo in termini di proprietà e di filiera,
29:19dall'inizio siamo stati supportati nello sviluppo delle tecnologie
29:23sia dal mondo dell'ambiente, sia dal mondo della sicurezza e difesa nazionale.
29:27Ci siamo quindi preoccupati di, innanzitutto, diciamo,
29:31mantenere la capacità di controllare tutti gli aspetti
29:34dello sviluppo della tecnologia,
29:36in tal senso è essenziale avere delle aziende come noi, Deep Tech,
29:40che non subappaltano all'esterno lo sviluppo di componenti tecnologiche,
29:45ma hanno sia la capacità di realizzarne tutti gli aspetti.
29:49Noi, al nostro interno, progettiamo dall'hardware al firmware, al software.
29:55Abbiamo si parte di cyber security, di intelligenza artificiale, di reti, di edge computing.
30:00Abbiamo totalmente il controllo di tutte le soluzioni che ho descritto
30:04e questo ci permette anche rapidamente di farle evolvere.
30:08Se invece non si ha un controllo, ci vogliono magari anni,
30:11proprio perché non si ha il controllo del dettaglio della tecnologia,
30:14questo è il modo in cui le grandi aziende hanno lavorato fino adesso,
30:18subabbattando filiere, quindi perdendo in parte il controllo di tecnologie,
30:22quindi è difficile far evolvere rapidamente con necessità
30:26che emergono molto rapidamente di modifica,
30:30come sta succedendo nel settore internazionale della difesa,
30:33le tecnologie stesse.
30:34Quindi è essenziale avere aziende strategiche, Deep Tech,
30:37che controllino tecnologie strategiche.
30:39Quindi noi abbiamo tutto il controllo, diciamo,
30:43la realizzazione delle soluzioni.
30:45Abbiamo poi scelto filiere europee, principalmente italiane e esclusivamente italiane,
30:50nel caso, diciamo, delle tecnologie strategiche di applicazione duale,
30:55per la realizzazione, in termini di realizzazione in fabbrica,
31:01che non abbiamo fabbriche, diciamo,
31:03siamo sotto controllo del nostro,
31:06di una nostra area di esperti di industrializzazione e di manufacturing,
31:10diciamo, realizziamo in filiere, diciamo,
31:13diverse soluzioni, tipo anche militare,
31:17soluzioni invece per il mondo civile,
31:20comunque in Europa e al 95% in Italia.
31:25Quindi abbiamo una piccola componente di un prodotto che ha una componente più di assemblaggio,
31:35diciamo, in Germania e il resto in Italia.
31:39Quindi la filiera software è completamente, diciamo, all'interno dell'azienda,
31:45la progettazione hardware è, diciamo, all'interno dell'azienda,
31:51la realizzazione di componenti è tramite questa filiera
31:55che intercetta anche quelle che sono le migliori filiere delle grandi aziende nazionali
32:01e, diciamo, comunque la programmazione dei dispositivi
32:07e l'assemblaggio, il controllo finale, rimane in capo all'azienda.
32:11Per quanto riguarda i clienti, noi abbiamo sicuramente come clienti
32:17sia clienti istituzionali che vanno dal Ministero della Difesa
32:21a, diciamo, alcune, diciamo, enti, università
32:26che fanno più riferimento, quindi, al Ministero dell'Università e Ricerca,
32:31all'ambito del Ministero dell'Ambiente, con ISPRA
32:33e poi sono quelli che sono i grandi gruppi nazionali
32:37che, diciamo, operano in questo settore,
32:40quindi Fincantieri, Leonardo, Terna, Saipem, Eni
32:46come esempi, diciamo, di aziende.
32:50Quindi, perché noi lavoriamo per e con le grandi aziende,
32:55diciamo, che sono le aziende di riferimento
32:57e ci siamo strutturati, pur essendo una media azienda,
32:59per poter e saper lavorare con i grandi gruppi
33:02e anche con l'ambizione di portare queste tecnologie innovative
33:05in tutto il mondo, in ecosistema, con i grandi gruppi italiani.
33:09Abbiamo anche dei clienti e dei partner a livello internazionale,
33:13citavo Hacker in Norvegia e, per esempio, anche Alcatel Sabarin Network,
33:19che è un produttore francese di cavi ripetuti,
33:22uno dei tre al mondo e l'unico europeo che è in grado oggi
33:25di realizzare cavi di telecomunicazione ripetuti,
33:28quindi che possono andare a migliaia di chilometri
33:30e che ha tecnologie di ripetitori ottici.
33:32è un partner con cui stiamo realizzando, diciamo,
33:37quell'integrazione nei futuri cavi di telecomunicazione
33:40che citavo precedentemente.
33:42Per quanto riguarda la proprietà,
33:45la proprietà è esclusivamente europea in questo momento,
33:49quindi ci sono, diciamo,
33:51cassa depositi e prestiti e i fondatori italiani
33:54che hanno due terzi dell'azienda circa
33:57e, diciamo, ci sono investitori che hanno a loro volta investitori,
34:03diciamo, europei, francesi, norvegesi,
34:09lussemburghesi, portoghesi, spagnoli.
34:13E siamo una realtà che lavora anche all'interno dei finanziamenti,
34:19soprattutto su progetti con le grandi aziende di riferimento europeo
34:22dell'European Defense Fund
34:24e quindi ovviamente siamo stati soggetti
34:26sia a, diciamo, abbiamo trasmesso, diciamo,
34:30una richiesta di autorizzazione per la Golden Power,
34:33sia siamo stati soggetti a verifica
34:36di quello che sto dicendo anche a livello di Commissione Europea
34:39per la partecipazione a questo tipo di progetti.
34:42Per quanto riguarda quello che veniva a essere citato
34:46in termini di sinergia fra il mondo militare e il mondo, diciamo, privato,
34:53sicuramente il problema del passaggio dal mondo militare al mondo privato
34:59è vero, è reale, diciamo, lo vediamo costantemente
35:06nella nostra interazione con i grandi gruppi.
35:07Noi non abbiamo nessun ex militare in azienda,
35:11però, diciamo, lo vediamo in tutti questi passaggi,
35:15li vediamo costantemente, diciamo,
35:17quando interagiamo con sia il mondo militare
35:21sia col mondo delle grandi aziende italiane,
35:23quindi sicuramente è un elemento da attenzionare,
35:26questo lo dico anche col mio cappello, diciamo,
35:29più istituzionale e, diciamo,
35:32credo che quanto rilevato dal Ministro Crosetto
35:36sia assolutamente corretto e sia un grande tema,
35:40diciamo, perché sono delle competenze spesso estremamente verticali,
35:47sicuramente strategiche per il mondo militare
35:50che poi magari, diciamo,
35:52in situazioni di progressione di carriera
35:55che non possono, che sono estremamente difficili,
35:58soprattutto sugli alti gradi,
36:01tendono a passare al mondo privato.
36:05Il ruolo delle piccole e medie.
36:08Aziende credo che sia essenziale da questo punto di vista.
36:10Mi è capitato di essere,
36:14di rappresentare VUSENS in un'audizione col commissario
36:17della difesa allo spazio europeo
36:19per quanto riguarda le future aziende,
36:23diciamo, del mondo della difesa
36:25e ero l'unica rappresentante delle piccole e medie aziende,
36:30diciamo, italiane.
36:32E risulta piuttosto evidente
36:35che nelle dinamiche geopolitiche
36:37che venivano a essere richiamate
36:39ci siano, per esempio,
36:41minacce in continua evoluzione.
36:43E questo richiede non solo di essere pronti
36:47a monitorare, controllare,
36:49identificare le minacce,
36:51ma come prima,
36:53avere anche delle aziende
36:54di tipologia diversa
36:56al centro dello sviluppo industriale
36:58che abbiano pienamente controllo delle tecnologie
37:00e sappiano rapidamente dare dei contributi
37:03di innovazione
37:04per rispondere a questo tipo di minacce.
37:06Quindi il ruolo delle DITEC
37:08e il ruolo delle aziende strategiche nazionali
37:10in tal senso con la capacità che hanno aziende
37:13come Vusense,
37:14ritengo che sia assolutamente
37:16una componente essenziale
37:18di questa public-private partnership.
37:21Sono anche presidente
37:22dell'Associazione Industriale Italiana
37:24delle Startup,
37:25quindi delle cosiddette dell'innovazione.
37:28Quindi anche un po' con un capello,
37:30però dico anche
37:31che, diciamo,
37:33c'è un tema di accesso al mercato
37:35e quindi di possibilità,
37:37un po' come è stato fatto
37:39con il DDL Spazio,
37:40di garantire un public procurement
37:43che includa anche questo mondo
37:45perché queste aziende
37:46possano rimanere in Italia,
37:49in Europa e avere mercato.
37:50Questo è un tema che è discusso a Bruxelles,
37:53ha visto delle prime azioni
37:55a livello governativo italiano
37:57estremamente importante
37:58per consentire di realizzare una filiera
38:01fra aziende ad alta tecnologia
38:03e grandi aziende
38:04che realmente consenta
38:06alle piccole e medie altamente innovative
38:08di crescere e rimanere in Europa
38:10perché l'accesso al mercato
38:11è un elemento essenziale.
38:14Per quanto riguarda
38:15le attività che svolgiamo nell'Artico,
38:18sicuramente ci sono discussioni
38:20per estenderle.
38:22In questo momento
38:22abbiamo attività di fatto,
38:25abbiamo svolto attività
38:26nel nord della Norvegia
38:28o a, diciamo,
38:30a nord dei confini settentrionali
38:34della Norvegia.
38:35Come dicevo prima,
38:36quando abbiamo effettuato
38:38un monitoraggio a nord della città di Alta,
38:40quindi a nord dei confini settentrionali
38:43della Norvegia.
38:45In tutte le attività
38:46che abbiamo svolto
38:47nel terzo più a nord della Norvegia,
38:51dove abbiamo effettuato
38:52vari dispiegamenti,
38:54ci siamo trovati a realizzare
38:55le nostre tecnologie,
38:58i nostri sistemi di monitoraggio
38:59sotto il ghiaccio,
39:01diciamo,
39:01per interi inverni
39:04a due gradi e mezzo
39:05di temperatura dell'acqua,
39:07condizioni,
39:09per quanto possibile,
39:10simili a quelle,
39:12diciamo, dell'Artico.
39:13Non abbiamo ancora dispiegato
39:14questo tipo di tecnologie
39:16estensivamente
39:17in altre zone,
39:19diciamo, dell'Artico.
39:22Per quanto riguarda,
39:24diciamo,
39:25invece le infrastrutture energetiche,
39:28come nell'ambito
39:29della standardizzazione NATO
39:31e quindi nel comparto di festa,
39:32negli ultimi anni
39:33si è realizzato un lavoro
39:37nell'ambito di comitati
39:38di standardizzazione
39:39per standardizzare
39:41la comunicazione wireless,
39:43che sia acustica,
39:45ottica,
39:46ma anche
39:46il trasferimento di dati
39:48con connettori induttivi
39:49all'interno di comitati
39:50di standardizzazione
39:51nel mondo dell'energia,
39:52in particolare
39:53al comitato
39:54di standardizzazione SWIG,
39:56che ci ha visto,
39:57diciamo,
39:58fra gli attori protagonisti
39:59e quindi abbiamo
40:00sia implementato
40:02gli standard,
40:03contribuito a definirli,
40:04in particolare,
40:05contribuito a proporre,
40:07realizzare,
40:08essere fra le prime,
40:10diciamo,
40:11poche aziende
40:11che oggi hanno uno standard,
40:13che è lo SWIG layer 3,
40:14realizzato insieme ad Hacker,
40:16che permette di spingere
40:17la comunicazione
40:19e le prestazioni
40:20e la comunicazione
40:20sottomarina
40:21per realizzare reti,
40:23diciamo,
40:24per gli impianti
40:24dell'energia.
40:25Perché queste reti?
40:26Innanzitutto per sostituire
40:28il monitoraggio
40:29e la gestione
40:30con grandi costi
40:32e anche
40:32produzione di CO2
40:33con vessel
40:35presenti nei campi,
40:37per esempio,
40:37dell'all and gas,
40:38con sistemi robotici
40:40autonomi,
40:40residenti,
40:41che possono
40:42controllare
40:43e attuare
40:45sugli impianti.
40:46e quindi questo richiede reti
40:47sia per
40:48supportare la navigazione,
40:50lo scambio dati
40:51da e verso
40:51infrastrutture di reti
40:52sottomarine
40:53senza fili,
40:55ma anche per
40:56far collaborare
40:56i droni fra loro,
40:58scambiare informazioni
40:59e quindi
41:00siamo,
41:01diciamo,
41:02coinvolti
41:03e siamo alla frontiera
41:04di quello che si realizza
41:05sia in questi comitati
41:06di standardizzazione
41:06sia con l'applicazione
41:08che in questo momento
41:09è alla fase di pilota,
41:11diciamo,
41:12in ambito norvegese
41:13di questo tipo
41:15di tecnologia.
41:16Questo tipo di tecnologia
41:17consentono anche poi
41:18di realizzare,
41:19di aggiungere
41:20capacità di monitoraggio
41:21e sensoristica
41:22rispetto a quando
41:23vengono a essere
41:24realizzati gli impianti
41:25e quindi per esempio
41:26stiamo anche lavorando
41:27su tematiche
41:28di asset integrity monitoring
41:29in un ambito
41:31che sta vedendo,
41:33traguardando il 2030,
41:34diciamo,
41:35evoluzioni
41:36in termini di digitalizzazione
41:37del settore
41:38con l'utilizzo
41:38della robotica
41:39sottomarina,
41:40con l'utilizzo
41:41di alcune sensoristiche
41:42che permettono
41:42di aggiungere valore
41:44sicuramente
41:45il tema
41:45dell'utilizzo
41:46dell'intelligenza artificiale
41:48nella gestione
41:49delle infrastrutture
41:49per esempio
41:50anche di oil and gas
41:51è discusso
41:52negli ultimi anni
41:53quelle che sono le fiere
41:55riferimento del settore
41:57uno dei temi
41:57allo studio
41:58da parte
41:59dei grossi player
42:00e in tal senso
42:01anche le nostre tecnologie
42:02le nostre competenze
42:03svolgono
42:04un ruolo
42:05per quanto riguarda
42:08l'ultima domanda
42:09che riguardava
42:11quello che è
42:12la nostra
42:13diciamo
42:14percezione
42:15su quello
42:15che sta accadendo
42:16anche
42:17i cambiamenti
42:18geopolitici
42:19legati
42:19alle nuove
42:21rotte artiche
42:22sicuramente
42:23ci sono
42:23dei grandi
42:24cambiamenti
42:25perché
42:25il Mediterraneo
42:27sostanzialmente
42:28è un
42:29mare piccolo
42:30strategico
42:31perché
42:32le rotte
42:33più corte
42:34passano spesso
42:36diciamo
42:36per il Mediterraneo
42:37quindi con le nuove
42:38rotte artiche
42:39questo andrà a cambiare
42:40io
42:41sottolineo
42:42che a mio avviso
42:44la situazione
42:45in cui siamo
42:45in cui oggi
42:46non siamo in grado
42:47di proteggere
42:48il Mediterraneo
42:50rispetto ad attacchi
42:51sottomarini
42:51e proteggere
42:52le infrastrutture
42:53che abbiamo
42:54nel Mediterraneo
42:55e che strategicamente
42:56da qui al 2030
42:57stiamo pensando
42:57sempre più
42:58di realizzare
42:59attraverso il Mediterraneo
43:00un grosso tema
43:01di geopolitica
43:02perché
43:03accelera
43:03quello che dovremmo
43:04vedere fra decine
43:05di anni
43:05relativo
43:06alla piena
43:08realizzazione
43:08delle rotte
43:10artiche
43:10nelle conferenze
43:13industriali
43:13di settore
43:14relative per esempio
43:15ai cavi di telecomunicazione
43:16sottomarini
43:17eravamo per esempio
43:17a Subotic
43:18a giugno
43:19di quest'anno
43:20a Lisbona
43:21si comincia
43:22a parlare
43:22di rotte alternative
43:24rispetto al Mediterraneo
43:25proprio perché
43:26nel Mar Rosso
43:27e nel Mediterraneo
43:28ci sono dei danni
43:29alle infrastrutture
43:30che si stanno
43:31realizzando
43:31più nel Mediterraneo
43:33e più nel Baltico
43:36però nel momento
43:37in cui si intravedono
43:38dei rischi
43:39rispetto alle rotte
43:40tradizionali
43:41ovviamente
43:42gli operatori
43:42del settore
43:43prevedono rotte alternative
43:45questo ha impatto
43:46sul consumatore
43:47ha impatto
43:48sul ruolo
43:48strategico
43:49dell'Italia
43:50del Mediterraneo
43:51e quindi dell'Italia
43:52nei prossimi anni
43:53e quindi mettere in sicurezza
43:54il Mediterraneo
43:55che oggi è soggetto
43:56a forti rischi
43:58proprio per via
43:59della nostra non capacità
44:00di monitorare
44:01il dominio sott'acqua
44:02è strategico
44:03per mantenere
44:03la strategicità
44:05del Mediterraneo
44:06e del sistema paese
44:07nei prossimi anni
44:08grazie mille
44:12anche per queste note finali
44:14ci ha raggiunto
44:15anche il collega Billy
44:16se vuole chiedere qualcosa
44:18Simone
44:19prego
44:21sì grazie mille
44:23anch'io ringrazio
44:24la nostra
44:25la nostra ospite
44:26dal remoto
44:27ma io mi chiedo
44:27per questi progetti
44:29quanto
44:30quanto incide
44:32la
44:33la tecnologia italiana
44:36e quanto questi
44:37queste innovazioni
44:38tecnologiche
44:39e questa tecnologia
44:40può portare
44:41al nostro paese
44:42e
44:43quindi
44:45quali sono insomma
44:47le principali aziende
44:48italiane
44:49che partecipano
44:51su questo tipo
44:52di
44:52di tecnologia
44:53per
44:54per l'Artico
44:55grazie
44:56prego professoressa
44:59grazie
44:59grazie
45:02allora sicuramente
45:03noi siamo un'azienda
45:04eh
45:05Deep Tech
45:06quindi sulle reti
45:07sottomarine
45:07siamo la frontiera
45:08all'evento
45:08all'internazionale
45:09l'abbiamo
45:10risolto noi
45:11per primi
45:11in questo momento
45:12quindi siamo avanti
45:13agli altri
45:14e inseguiti
45:15in questo momento
45:16da tutto il mondo
45:16quindi siamo sicuramente
45:17al cuore della realizzazione
45:19dei sistemi di rete
45:20e lo facciamo
45:21l'ecosistema
45:22con le aziende
45:23come quelle che citavo prima
45:25a livello nazionale
45:26sicuramente
45:26a livello di realizzazione
45:28per il dominio sottomarino
45:29ehm
45:30citavo
45:31Fincantieri
45:33Leonardo
45:33Sparkol
45:35per la robotica
45:36di alta profondità
45:37anche Saipem
45:38come attori
45:39con cui collaboriamo
45:40e che realizzano
45:41un po' tutti gli altri
45:41spezzi
45:42che servono
45:42per avere delle soluzioni
45:44di diciamo
45:45monitoraggio e controllo
45:46dell'ambiente sottomarino
45:47quindi fra una realtà
45:48altamente tecnologica
45:49che ha le tecnologie
45:50abilitanti
45:51che servono
45:51per la realizzazione
45:52di quei sistemi
45:53che siamo noi
45:53e le grandi aziende
45:55specializzate
45:56nel settore marittimo
45:57dello short
45:58che abbiamo in Italia
45:59siamo in grado
46:00in realtà
46:01di fornire
46:02le soluzioni
46:02che eh
46:03che servono
46:04ci sono alcune componenti
46:06di sensoristica
46:07che non sono ancora
46:08italiane
46:08e che diciamo
46:09eh si stanno
46:10per quanto riguarda
46:11quelle strategiche
46:12diciamo
46:13in parte
46:14realizzando
46:15anche tramite
46:15le iniziative
46:16di ricerca
46:17del Polo Nazionale
46:18della dimensione subacquea
46:19per il resto
46:20diciamo
46:21abbiamo tutto
46:21no?
46:22e quindi
46:22ci sono degli investimenti
46:24che servono
46:24in innovazione
46:25ci sono soprattutto
46:26degli investimenti
46:26che servono
46:27sul mercato
46:28per poter realizzare
46:29nel Mediterraneo
46:30infrastrutture
46:31che faccia decollare
46:32la possibilità
46:33di sviluppo industriale
46:34di esportazione
46:34di questo ecosistema
46:35industriale italiano
46:36che può essere
46:37se agiamo rapidamente
46:39al cuore
46:40dello sviluppo
46:40di un nuovo settore
46:42fincanti aria
46:44ha stimato
46:44che diciamo
46:45di un mercato
46:46di 400 miliardi
46:48diciamo
46:48l'Italia
46:49possa
46:49se ci muoviamo
46:50rapidamente
46:50prendere
46:51100 miliardi
46:51di euro
46:52varie fonti
46:54internazionali
46:55autorevoli
46:56anche di banche
46:56internazionali
46:57citano semplicemente
46:58quello che è il settore
46:59che copriamo noi
47:01come un settore
47:01da 10 miliardi
47:02ora la sfida
47:03è quella di consentire
47:04di far crescere
47:05rapidamente
47:05e realizzare pienamente
47:06il potenziale
47:08di questo ecosistema
47:09industriale
47:10che non solo
47:11risponde a esigenze
47:12strategiche
47:13del sistema
47:14paese
47:14che al cuore
47:15del Mediterraneo
47:16deve proteggere
47:16le sue infrastrutture
47:17le sue coste
47:18ma anche
47:18un grandissimo potenziale
47:19di essere protagonista
47:21di una rivoluzione
47:22tecnologica
47:22industriale
47:23e quindi
47:23di prendersi
47:24un pezzo
47:24di un mercato
47:25importantissimo
47:26per i prossimi anni
47:27e i prossimi decenni
47:28grazie ancora davvero
47:33a questo punto
47:34non vedo altre domande
47:36grazie per il contributo
47:38e dichiaro
47:39conclusa
47:40l'audizione
47:40grazie
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