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MILANO (ITALPRESS) - I dati oggi non mancano, anzi. Ma è difficile analizzarli, confrontarli, comprenderli. Quindi avere informazioni più chiare per prendere decisioni giuste non è facile, sia nella dimensione sociale sia in quella ambientale. La governance? E’ sotto pressione come non mai, anche perché ci troviamo di fronte a sfide molteplici e interconnesse. Da trent’anni siamo impegnati sul tema del cambiamento climatico e in particolare concentrati sulla riduzione del clima alterante CO2. Dal 1997 in Europa si è investito sulla mobilità individuale a gasolio che riduceva le emissioni della CO2 di ben oltre il 35%, grazie a una tecnologia tutta europea, quella dell’alta pressione per i motori termici. Tecnologia che ha portato l’industria europea, per la prima volta nella storia, ad essere la N.1 al mondo per produzione, vendite ed occupazione. Nel 2015 c’è stato il grave incidente legato alle emissioni di NOX, noto ai più come Dieselgate, non su un clima alterante bensì irritante, a cui tra l’altro l’ingegneria ha subito posto rimedio con la tecnologia ADBLUE, altro contenuto tech europeo. Ne è seguito però un cambio di strategia risultata favorevole all’Oriente, verso l’elettrificazione spinta, con un cambio di paradigma epocale. Quale? La politica ha deciso sull’ingegneria. Anche negli USA con Barak Obama. Le fonti fossili sono state messe nel mirino come la mobilità non elettrica per una scelta di emissioni zero locali dei veicoli 100% elettrici. Il loro consumo, il loro costo, il loro peso ma anche la loro dipendenza da specifiche materie prime come Nickel, Cobalto, Manganese non sono state adeguatamente considerate. Entrando proprio nel merito di energia e mobilità, tutti abbiamo toccato con mano questo cambio di passo che ora presenta risvolti sociali non trascurabili ma anche economici e ambientali non certi, con una geopolitica il cui ruolo è sempre più evidente. Ci troviamo ora con aree del mondo dove c’è chi è molto esposto a criticità, non solo sulla mobilità ma anche sull’energia. Una parte dell’Europa è in sofferenza sulla raffinazione e in Italia abbiamo problemi con il Jet Fuel. Nel mondo c’è sempre più bisogno di energia e se le fonti rinnovabili crescono, non riescono a coprire le necessità e cresce anche il consumo di petrolio. E cosa dire dell’industria automobilistica europea in forte contrazione, di fatto a favore di quella cinese, anche sulle auto a benzina? Avere dati di qualità, capacità di confrontarli e utilizzarli aiuterebbe tutti, per poter fare scelte migliori. Nella puntata 66 di Focus ESG, la professoressa Monica Billio dell’Università Ca’ Foscari Venezia e responsabile Finanza sostenibile della Fondazione Grins, l’ingegnere Gianni Murano, presidente di Unem, e l’ingegner Mariano Cilenti, General Manager del Centro Ricerca e Sviluppo CVIT, BOSCH Bari, con il giornalista Marco Marelli entrano nel merito, portando esempi e sollecitando una maggiore attenzione a analisi super partes, ma soprattutto auspicando la disponibilità di dati confrontabili, utilizzabili, utili e di qualità, sempre più necessari e vitali per i decisori pubblici e per i cittadini.
sat/gsl
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NovitàTrascrizione
00:00Ben ritrovati da Marco Marelli e da tutta la redazione di Focus SG. In questa puntata siamo
00:16alla sessantaseiesima, ci concentriamo su energia e mobilità, settori dove la dimensione E ambientale
00:24incide tantissimo. Anticipo che daremo risalto al ruolo della dimensione G, la governance,
00:32finalmente sempre più percepita come strategica, grazie al valore di dati di qualità per permettere
00:39alla governance di agire meglio sulla dimensione ambientale ma anche per quella sociale. Saluto
00:45subito la professoressa Monica Biglio, ordinaria dell'Università Ca' Foscari di Venezia ed
00:51esperta in finanza sostenibile. Il dottor Gianni Murano, presidente di Unem e l'ingegner Mariano
00:59Cilenti, general manager del centro ricerca e sviluppo Civit Bosch Bari. Grazie di essere
01:06tutti qui con noi. Prima di iniziare due punti fermi. Primo per i migliori risultati in tutte
01:13le dimensioni è cosa buona e giusta partire da analisi di fatti e dati paragonabili, cosa
01:20che molti pensano sia scontata ma così non è, come appunto in questa puntata vedremo.
01:26Secondo c'è tanto bisogno di consapevolezza su chi siamo e chi sono gli altri con cui ci
01:32troviamo oggi a interagire per non prendere i fischi per fiaschi sia nella dimensione sociale
01:38ma anche in quella ambientale, senza sensi di colpa ma anche senza cadere nell'autostima.
01:45Ora prima di iniziare il nostro confronto con i nostri ospiti vediamo questo servizio.
01:50Fino a poco tempo fa l'Europa aveva energia a basso costo e una produzione automobilistica
02:01leader assoluta nel mondo. Causa guerra e geopolitica in forte instabilità ma anche
02:09scelte politiche non è più così. Il prezzo del petrolio a livello globale persiste a stare
02:16conveniente, mettendo anche sotto stress i costi dell'energia rinnovabile che non è
02:21competitiva e richiede aiuti di Stato per crescere. Sono oltre 2.500 i miliardi di dollari investiti
02:28tra il 2009 e il 2019 nel settore delle energie rinnovabili, secondo il rapporto commissionato
02:34dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente, UNEP, che indica anche che tra il 2009 e il 2019
02:40l'Italia ha investito 82 miliardi di dollari, mentre l'Unione Europea quasi 700.
02:48Nel mondo più di un miliardo di automobili assicurano alle persone massima libertà di
02:53movimento. Per piacere o per dovere, per la salute propria o altrui, ma anche per la sicurezza
03:00di tutti. Per cento anni la tecnologia vincente per muovere
03:05l'automobile la decidevano ingegneri e consumatori, ora non più. La politica è diventata strategica
03:12sia in Europa sia nel paese che più produce ed esporta, la Cina.
03:18In Asia stiamo assistendo a una crescita esponenziale di grandi gruppi automobilistici.
03:22In Europa una crisi sistematica, con prodotti sempre più deboli.
03:32Il veicolo più venduto in Europa è oggi la Dacia Sandero, con motore benzina prodotta
03:37in Romania e Marocco, che percorre mediamente con un litro tra i 17,5 e i 19,2 chilometri.
03:45Dieci anni fa era la Volkswagen Golf made in Germany che poteva essere con motore alimentato
03:50da benzina, diesel o metano e percorreva con un litro tra i 19,2 e i 26,3 chilometri.
04:00In questi dieci anni da poche auto elettriche come Renault Zoe o la BMW i3 e la Tesla
04:05abbiamo in Europa un'offerta 100% elettrica più variegata che mai, sia europea, sia asiatica.
04:20Anche perché il Parlamento europeo ha deciso, a maggioranza per legge, la trazione 100% elettrica
04:33per l'automobile.
04:37Auto elettrica di cui la Cina è grande sostenitrice, ma attenzione che fino ad ora le grandi vendite
04:42in Europa di auto cinesi sono state con motore a benzina. Uno dei modelli più diffusi, la
04:48MG ZS, con motore a benzina, ha conquistato 61.000 automobilisti italiani, 12.000 in versione
04:56ibrida, mentre di elettriche ne hanno vendute solo 400.
05:01Dottor Murano, parto da lei, perché se non c'è energia non c'è vita. Qual è la situazione
05:14della prima fonte energetica nel mondo, ricordiamolo?
05:19Il petrolio è sicuramente tra le principali fonti, ma è la prima per assorbimento, nel senso
05:25che più del 30% della domanda globale di energia viene incontrata dal petrolio. Il vantaggio
05:32del petrolio è sicuramente nella densità energetica, cioè ne basta poco per avere tanta
05:36energia e questo è sicuramente poi il vantaggio che riscontra chi utilizza macchine a combustione
05:43interna. La scelta degli automobilisti è sempre più verso macchine ibride, cioè macchine
05:48che hanno sia la componente endotermica che quella elettrica.
05:51Ma tornando alla sua domanda sull'energia che è assolutamente necessaria per la crescita,
05:57noi assistiamo ogni anno ad una crescita della domanda energetica e quindi quello che sta
06:01succedendo soprattutto con le energie rinnovabili che non stanno sostituendo le energie fossili
06:06che rappresentano ancora più del 75% della domanda globale, ma stanno servendo per sostenere
06:12la crescita della domanda. Abbiamo una crescita della popolazione a livello globale, una crescita
06:18soprattutto del ceto medio che chiede energia e che quindi chiede maggiore fornitura d'energia
06:25sia per la mobilità sia per gli usi domestici, civili, industriali. Questo fa sì che l'energia
06:31continua a crescere e in particolare poi continua a crescere la domanda di petrolio, cresce circa
06:37un milione di barili giorno ogni anno, quindi una crescita costante che attualmente non ha
06:43ancora trovato il picco. Tornando a uno degli incisi che faceva anche il vostro servizio,
06:48tra l'altro molto ben fatto, il prezzo del petrolio si è mantenuto stabile in questi ultimi
06:53anni, attualmente in una fase che noi diremo ribassista, cioè in una fase di costi del petrolio
06:59abbastanza bassi, è intorno a 65 dollari al barile. Questo lo vediamo anche riflesso sui
07:05prezzi alla pompa che sono abbondantemente, sia per benzina e casolio, al di sotto dell'1,7
07:11Euro litro, almeno qui in Italia. Da un punto di vista di raffinazione, che è molto importante
07:17anche questo, perché c'è il tema anche proprio della sicurezza nazionale, sicurezza anche
07:24continentale per noi europei con delle scelte che sono state fatte, com'è che siamo messi?
07:30A livello europeo non troppo bene, a livello nazionale sicuramente meglio, a livello nazionale
07:35la nostra raffinazione è ancora in grado di coprire abbondantemente la domanda italiana,
07:41e quindi riusciamo a coprire prevalentemente tutti i prodotti con eccezione del jet, che
07:47quindi rappresenta una delle criticità anche a seguito del diciottesimo pacchetto di sanzioni
07:53che prevede che non sarà possibile acquistare prodotto che viene raffinato da petrolio russo
08:01e quindi questo in qualche modo blocca le importazioni di jet, soprattutto da Turchia e Cina, quindi
08:07creerà qualche criticità, però per la raffinazione in genere l'Italia è molto ben messa con le
08:13sue 10 raffinerie, l'Europa ha subito negli ultimi anni una crisi profonda sulla raffinazione
08:20con una diminuzione di impianti che preoccupa soprattutto il lato est, perché il lato est,
08:28in particolare la Germania, ma anche l'Ungheria, la Cecoslovacchia, erano paesi che avevano
08:35molti import dalle raffinerie russe, quindi in quell'area lì si è accentuata una criticità
08:41che viene colmata in qualche modo con import di prodotti sia dalle raffinerie statunitense
08:47ma anche la raffineria del Middle East.
08:50Tra l'altro ricordiamo anche che la Germania ha avuto l'exit dal nucleare e quindi ha
08:55un po' di criticità proprio sul tema energia importante, Germania ci viene in mente naturalmente
09:01l'industria, l'industria una delle società più importanti in Europa e che tra l'altro
09:08ha sviluppato anche delle tecnologie vincenti è Bosch e Ingegner Cilenti la chiamo subito
09:13in causa, perché noi abbiamo uno stabilimento importantissimo che è quello di Bari e tra
09:20l'altro le faccio una domanda mostrandole questo cartello sullo stato dell'arte, come
09:25vede 17 anni fa in Europa avevamo un'automobile che consumava poco più di 4 litri, ma oggi
09:31i produttori cinesi si esaltano per consumi delle loro auto di 6 litri per 100 km, lo dico
09:39e lo ripeto perché Bosch ha industrializzato un sistema che ha permesso un taglio draconiano
09:46proprio sui consumi e conseguente sulle emissioni di CO2 per il clima alterante che da 30 anni
09:53che abbiamo un impegno fortissimo e nel caso specifico il motore diesel continua ad essere
09:59quello più efficiente per i climi alteranti. Poi c'è stato tutto il caso del Dieselgate
10:05che lo ricordo era per gli ossidi d'azoto, ma abbiamo anche la tecnologia degli adi blu
10:11che tramite un'iniezione trasforma gli ossidi d'azoto in vapore acqueo. Comunque detto questo
10:16inciso qui ci sarà meno per l'auto forse tecnologia sul Comorel e sul diesel, ma per i camion
10:23ancora la tecnologia dovrebbe rimanere. Oggi qual è la situazione dell'industria Bosch-Bari?
10:30Direi che lei ha già anticipato tutti quanti i temi. Bari ha un centro sviluppo di eccellenza
10:37con 300 persone, in massima parte ingegneri ed è il centro in cui il Comorel ha preso i suoi
10:43primi passi, ha visto la nascita, trasformando quello che è stato il mercato della trazione
10:48a gasolio negli ultimi 20-25 anni. È chiaro che il mercato sta avendo uno shift in parte naturale,
10:55in parte indotto come lei stava dicendo e quindi noi osserviamo il mercato e ci prepariamo
11:01per una diversificazione. Ciò nonostante evidentemente continuiamo a lavorare allacremente
11:07all'ottimizzazione di quello che è l'utilizzo dei motori a combustione interna con iniezione
11:11di gasolio nelle sue diverse possibilità in quanto riteniamo che ci sia evidentemente ancora
11:20un'ottima possibilità di utilizzo, se non per i passenger car, certamente per i veicoli
11:25commerciali e per quello che in gergo viene chiamato l'off highway.
11:29Ingegner Cilenti, di sicuro questo cambio di passo vi ha sollecitato a trovare anche nuove
11:35strade. Quali sono? Quali state percorrendo?
11:39Guardi, una cosa che mi viene in mente è che abbiamo parlato di diesel, è un termine un
11:44po' generico, evidentemente esistono diverse forme di carburante, io adesso le cito l'HWO
11:49che è un biocarburante per il quale, per il cui utilizzo abbiamo sviluppato un sistema
11:56software chiamato Digital Fuel Twin che consente il tracciamento dell'utilizzo di questo combustibile
12:04lungo tutta quanta la filiera, quindi dal produttore al distributore alle pompe di benzine
12:09all'utilizzatore sulle autovetture, considerando che l'utilizzo di questi carburanti abbatte
12:16la riduzione delle CO2 allo scarico di percentuali anche molto alte, questo software è in grado
12:23di dare l'evidenza di come oggettivamente si può continuare ad utilizzare i motori a combustione
12:28interna in maniera virtuosa e quindi sostenibile dal punto di vista ambientale.
12:34E qui chiamiamo in causa la professoressa Biglio, lei è un'esperta di finanza sostenibile,
12:41finanza sostenibile si basa su dati, analisi e l'importanza dei dati di qualità, professoressa
12:49Biglio riesce a farci una sintesi di cosa ha colto e soprattutto di cosa secondo lei è
12:55vitale oggi per tutti?
12:57Allora effettivamente la finanza, la finanza in generale ha bisogno di poter prendere delle
13:03decisioni basandosi rapidamente innanzitutto, ma anche basandosi su informazioni, informazioni
13:10possibilmente che anticipino anche cosa sta avvenendo, per cui la qualità di queste informazioni,
13:16di questi dati è particolarmente sensibile.
13:20Ora quello che si osserva è che troppo spesso è difficile riuscire ad estrarre effettivamente
13:28informazioni utili, conoscenza dai dati che si trovano, fin troppo abbondanti, ma quasi
13:34mai in modalità o in modo che permettano anche banalmente di confrontarli.
13:40Stiamo parlando di consumi, stiamo parlando di percorrenze, stiamo parlando di utilizzo
13:46dei veicoli e banalmente le statistiche che troviamo sia a livello italiano, sia a livello
13:52territoriale, a livello europeo etc., diventa quasi impossibile confrontarle, perché in
13:58un caso parlo di chilometri per vettura, chilometri pro capite, chilometri per popolazione media e
14:06quant'altro, per cui è impossibile riuscire a mettere assieme queste informazioni.
14:12Proprio questo aspetto e la necessità di avere informazioni, di poter estrarre conoscenza
14:20da questa moltitudine di informazioni che non possiamo dire che non ci siano, è lo scopo
14:26del lavoro anche della Fondazione Greens con la piattaforma media.
14:33L'idea è appunto quella di rendere fruibili, confrontabili, accessibili queste informazioni
14:40per tutte le decisioni rilevanti e qui stiamo parlando di decisioni strategiche, non tanto
14:46solo per la finanza, ma in generale per scelte, scelte politiche, scelte pubbliche, scelte dal
14:52singolo cittadino alle organizzazioni.
14:55Che ricadono poi, come abbiamo detto, nella dimensione sociale e anche quella ambientale
15:00proprio di noi cittadini.
15:01Dottor Murano, lei concorda che c'è un po' di opacità oggi?
15:04Abbiamo tanti dati, ma dopo le analisi sono un po' opache?
15:09Questo è uno degli aspetti più rilevanti e critici, cioè quello di avere una integrità
15:15di dati e una uniformità di dati, così da permettere al decisore politico di poter
15:20prendere decisioni in maniera consapevole.
15:23Quello che rileviamo noi, ad esempio, appare evidente anche da un punto di vista di consumo
15:28petroliferi, a secondo di quale fonte andiamo a cercare, troviamo che c'è una differenza
15:34tra un milione e un milione e mezzo di barili al giorno, che non è poca cosa.
15:38Se poi andiamo più avanti, andiamo a vedere ad esempio in ambito ambientale qual è la
15:43soluzione che ci consente di emettere meno CO2, lì appare l'universo, cioè è ancora
15:49più complesso individuare quei dati che ci possano dare sicurezza, tranquillità, serenità,
15:55da un punto di vista proprio di integrità del dato.
15:58Quindi benvengano soprattutto database fornite da istituzioni terze e autorevoli, perché
16:06è chiaro che ogni ente o ogni centro studi potrà avere la propria prospettiva, ma avere
16:14un database fatto da istituzioni che sono terze, come può essere ad esempio un Politecnico,
16:20un'Università e che siano autorevoli, nel senso che possano rappresentare,
16:25competenze e conoscenze specifiche, quelle sono le soluzioni ideali per permettere al
16:30decisore politico di prendere finalmente quelle decisioni che servono in maniera strategica
16:36per i cittadini, perché poi alla fine abbiamo visto anche dal vostro servizio, le decisioni
16:42prese qualche anno fa sul Green Deal si sono rilevate e poi di fatto delle decisioni errate,
16:47adesso stanno provando a correggerle, ma erano decisioni evidentemente basate su un database
16:52su dei dati che erano evidentemente fallaci.
16:55Ingegner Cilenti?
16:57Io concordo appieno con quanto è stato detto, con quanto ha detto la professoressa, direi
17:03che la trasparenza dei dati metterà tutti e potrebbe mettere tutti nella condizione di
17:08prendere le migliori decisioni per l'industria e per il pianeta.
17:12Ringraziamo tutti i nostri ospiti, ringraziamo chi ci ascolta e chi ci segue, alla prossima
17:19puntata di Focus SG.
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