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  • 2 giorni fa
UNA ROMA "INVASA". Per dire come era (diversa, da adesso) l'Italia del giugno 1977. E cosa significava perdere Roberto Rossellini (morto a Roma il 3/6/1977, a 71 anni): un genio, non solo del cinema. È una clip del documentario Roberto Rossellini Più di una vita di Ilaria De Laurentiis, Andrea Paolo Massara e Raffaele Brunetti. Premiato alla Festa del Cinema di Roma, dove è stato tra i film più potenti in programma, è nei cinema fino al 5 novembre distribuito da Fandango.
Tra la folla di italiani (tanti, tantissimi) che invase le vie della Capitale per il suo funerale, nel video vediamo una giovanissima Isabella Rossellini (avrebbe compito 25 anni pochi giorni dopo). E poi una signora che stringe tra le mani un libro su Ingrid Bergman, a ricordo di una coppia e dei loro film, che hanno fatto la storia del cinema (non solo italiano)...
Il film ci immerge nel Cinema di un maestro e lo fa in modo originale, sentito e inatteso. I registi mettono a fuoco soprattutto la “seconda vita” di Rossellini (dalla seconda metà degli Anni 50, dopo la rottura con la Bergman), l’interesse per l’India e i lavori per la tv. Si avvalgono di notevole materiale d’archivio (spesso totalmente inedito) e affidano il testo agli scritti (letti da Sergio Castellitto), alle dichiarazioni in prima persona dell’autore di Roma città aperta e alle parole di chi lo conosceva bene: Ingrid Bergman (attraverso la voce di Kasia Smutniak), Isabella Rossellini, il collega e amico François Truffaut, Tinto Brass (montatore di India), l’ultima moglie Sonali e uno degli ultimi amori, Silvia d’Amico. Osserva a un certo punto Ingrid Bergman: «Non ho mai conosciuto una persona così libera!». Da non perdere!

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