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  • 6 weeks ago
"L'immunoterapia ha sicuramente rappresentato una svolta epocale non solo per poter trattare l'epatocarcinoma in uno stadio avanzato con tassi di risposta che fino a poco tempo fa erano impensabili ma soprattutto nell'ottica del trapianto di poter trattare pazienti anche in uno stadio intermedio, con l'obiettivo di ottenere quella che oggi viene definita la 'conversion therapy', cioè la possibilità di portare un paziente che inizialmente potrebbe non essere trapiantabile per estensione di malattia a criteri di trapiantabilità". Lo ha detto all’Adnkronos Salute Pierluigi Toniutto, responsabile Unità di Epatologia e trapianto di fegato, Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, in occasione di ‘Ottobre, il mese nazionale di sensibilizzazione sui tumori del fegato’.

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00:00In Friuli Venezia Giulia esiste una rete epatologica regionale che io coordino la
00:11quale ha come obiettivo quello A di identificare tutti i centri ambulatoriali e ospedalieri della
00:21nostra regione che svolgono un'attività epatologica sia di tipo ambulatoriale che di ricovero e a quel
00:29punto di condividere percorsi di referral dei pazienti con malattia epatica a seconda della
00:36complessità della stessa a ospedali che siano in grado di gestirla. In quest'ambito si colloca
00:45proprio l'epatocarcinoma, malattia che spesso insorge su un fegato cirrotico che attualmente
00:55ha numerose opzioni terapeutiche tra le quali il trapianto di fegato. La mia unità è l'unità
01:03medica del trapianto di fegato della nostra regione e quindi abbiamo condiviso attraverso la rete
01:10epatologica regionale il corretto invio dei pazienti che possano giovarsi del trapianto presso la nostra
01:18unità attraverso dei criteri condivisi che saranno tra breve anche oggetto di un PDTA regionale.
01:26Il rapporto quindi con il centro trapianti è massimo di cui noi siamo la parte medica e per
01:35quanto attiene l'innovazione delle terapie che possiamo offrire ai nostri pazienti l'immunoterapia
01:41sicuramente rappresentato una svolta epocale non solo per poter trattare l'epatocarcinoma in uno
01:48stadio avanzato con tassi di risposta che fino a poco tempo fa erano impensabili ma soprattutto
01:59proprio nell'ottica del trapianto di poter trattare pazienti anche in uno stadio intermedio con
02:05l'obiettivo di ottenere quella che oggi viene definita la conversion therapy cioè la possibilità
02:12di portare un paziente che inizialmente potrebbe non essere trapiantabile per estensione di malattia
02:19a criteri di trapiantabilità. La nostra esperienza è che circa il 20 per cento raggiunge questo obiettivo
02:27quindi consentendo ai pazienti di avere una terapia definitiva per l'epatocarcinoma.
02:34Grazie a tutti.
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