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ROMA (ITALPRESS) - Nella diciassettesima puntata di "Diplomacy Magazine - Il racconto della geopolitica", il format tv dell'Italpress dedicato alla geopolitica, Claudio Brachino intervista Karla Matiasko Wursterova, ambasciatrice della Slovacchia in Italia. L'ambasciatore Giampiero Massolo nella rubrica "Realpolitik" parla della tregua a Gaza, mentre Ettore Sequi in studio fa il punto sul ruolo di Hamas nei territori palestinesi, con le sue diverse componenti, e sulle tappe previste dal piano Trump per il Medio Oriente.
sat/azn
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NovitàTrascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brecchino a questa nuova puntata di Diplomacy Magazine, il racconto
00:16della geopolitica. Devo dire che abbiamo inaugurato questo format a febbraio del 2025 e le notizie
00:23di geopolitica davvero non mancano. In questi giorni al centro dell'attenzione di tutti
00:29i media di tutto il mondo c'è ovviamente il Medio Oriente con le notizie che arrivano
00:34già dal fine settimana, la visita di Trump lunedì, la firma degli accordi di pace, tutte
00:40le teorie su quello che può accadere ora politicamente e in termini anche di cronaca a Gaza dopo questo
00:47successo diplomatico che noi ascriviamo, lo dico fin da subito, poi ne discuterò con Ettore
00:52Francesco Segui che come sempre apre la nostra puntata. Benvenuto ambasciatore, come va?
00:57Bene, bene, grazie, buongiorno a tutti. Ne hai scritto sulla stampa dove tu collabori,
01:03seditorialista di esteri di geopolitica, proprio poche ore fa possiamo dire, insomma recentemente,
01:10ma cominciamo, se me lo concedi, con un altro tuo collega ambasciatore, Giampiero Massolo,
01:15che inevitabilmente ha dedicato la sua rubrica Realpolitik a questo tema. Sentiamo.
01:19Pace in Medio Oriente finalmente, ma diciamo che pur essendo molti gli auspici dovremmo concludere
01:33che una vera e propria pace non è possibile, non è alle viste e questo per ragioni storiche,
01:40per ragioni di una divergenza fra Israele e i palettinesi che non è componibile, perlomeno nel futuro
01:50prevedibile, per l'odio accumulato, per le dispute territoriali, per la congeria di interessi che si accompagna
01:58e che si è sempre accompagnata a questo conflitto. Quello che si può fare è passare di fase in fase,
02:06avendo presente la complicazione di fondo e noi stiamo passando in questo momento
02:13ed è per questo che quanto è successo in queste ore, in questi giorni è così rilevante,
02:19da una fase di guerra, da una fase di tragedia umanitaria anche sul terreno, che ha fatto seguito
02:25a un pogromo, a una tragedia terribile che ha colpito il popolo israeliano il 7 ottobre,
02:32è a una fase in cui le armi cesseranno, perlomeno negli auspici di essere usate, si arriverà
02:41ad una fase di tregua e si badi questa tregua non è di segno sfavorevole all'Occidente, perché
02:50è frutto di un esercizio di potenza da parte del Presidente degli Stati Uniti che ha messo
02:57il peso, il suo peso personale sul piatto, ha premuto sul Netanyahu, ha sostanzialmente
03:05impedito che egli continuasse un'azione militare senza condizioni e ha garantito personalmente
03:13a Damas per interposti negoziatori, Qatar, Turchia, Egitto, che le ostilità non riprenderanno
03:23anche dopo che siano stati restituiti gli ostaci. Entrare in campo dei paesi arabi moderati
03:32è in questo momento l'elemento più rilevante, basato su una cointeressenza con gli Stati
03:38Uniti e con lo stesso Israele di riprendere la via degli accordi di Abramo, quel processo
03:45deideologizzato di accordi pragmatici che porta a riconoscimenti reciproci. Ed è stato
03:52questo la pressione araba su Hamas e la pressione americana su Israele che ha portato a questo
04:00esito. Adesso comincia una serie di problemi che si riassumono in un'equazione molto semplice.
04:07Hamas rifiuta di non avere un ruolo nel futuro dell'Altriscia, Israele rifiuta conseguentemente
04:14di smobilitare del tutto dalla striscia. Su questo sarà da impegnare molto capitale
04:21politico perché fino a che continuerà questa situazione di stallo che speriamo si sblocchi
04:27proprio per via di questo tandem Trump-paesi arabi, sarà però difficile se non si sbloccasse
04:34mettere in atto le parti successive del piano di Trump a cominciare dall'afflusso degli aiuti
04:42e quindi sollevare il dramma umanitario e dare a Gaza un governo che sia un governo palestinese
04:51con supporto internazionale. La storia sarà ancora lunga.
04:55Grazie per il suo contributo all'ambasciatore Giampiero Massolo. Allora, ambasciatore Sequi,
05:06cominciamo da Hamas, su cui tu hai iscritto e la stampa ci ha fatto un titolo, perché
05:10una delle domande che si pone, non dico la gente al bar, ma comunque considerando anche
05:18quanto parliamo di esteri in questo momento si chiede un po' anche l'opinione pubblica,
05:22ma cosa farà Hamas? Capiamo un po', ma scusa se te lo chiedo, non ci possiamo dare del
05:30tuo oramai, no? Adesso la gente non si ricorda che Hamas, la parte politica di Hamas ha vinto
05:37delle elezioni a Gaza e che quelli dell'autorità nazionale palestinese sono state quasi buttate
05:44dalle finestre, insomma. Oggi poi si parla di questo Bargutica, di Fatak, ancora un altro
05:49movimento. Cioè che cos'è questa Hamas lì sul territorio? Cosa vuol dire la Hamas politica
05:55con i vertici che stanno in esilio dorato a Doha e la parte armata che ancora fa il balletto
06:03in queste ore con Israele sulla restituzione dei corpi degli ostaggi morti, materia per cui
06:07quegli accordi di uno dì già vacillano. Allora, Hamas è uno dei vari soggetti politici
06:14palestinesi e diciamo è quello che è considerato il più, come dire, il più violento. Allora Hamas
06:23in realtà noi tendiamo a considerarla come a volte come un monolite, in realtà è un
06:28arcipelago perché a Hamas abbiamo almeno tre componenti. Una componente, come dicevi tu
06:32giustamente, che è quella politica, i cui leader sono soprattutto all'estero. Una componente
06:37militare, presente evidentemente nella striscia di Gaza, ancora presente. E poi una terza
06:45componente che è quella, diciamo così, potremmo definire amministrativa. Amministrativa nel senso
06:51che era quella incaricata di acquisire i, come dire, gli aiuti di carattere economico per
06:58esempio dalla Qatar, parte dalla Turchia, certamente dall'Iran, di acquistare le armi e di distribuire
07:05anche, perché c'era anche questo aspetto, di costituire una specie di stato sociale anche
07:12all'interno di Hamas, di Gaza. Allora quello che noi sappiamo è che con le operazioni militari
07:19Israele ha intanto decapitato la struttura civile, perché molti dei capi politici all'estero
07:27sono stati uccisi, ma soprattutto è stata molto depauperata la parte militare, la parte
07:33militare in cui molti, diciamo, comandanti militari storici sono stati uccisi e sono
07:43entrati, diciamo, subentrati al loro posto quelli che io chiamo i corleonesi di Hamas,
07:49cioè dei giovani molto violenti, quindi una leadership militare molto più giovane, molto
07:57più violenta e questo spiega anche, diciamo, le differenze di opinione di cui si è parlato
08:03recentemente a proposito di componente politica e componente militare di Hamas. Quello che
08:10noi vediamo, così giusto per chiudere, in questa fase anche dopo l'accordo è che comunque
08:16Hamas, numero uno, non ha nessuna voglia e nessuna intenzione di essere comunque tagliata
08:21fuori dai futuri assetti di Gaza e conta di farlo direttamente o indirettamente. E numero
08:26due che sta cercando di affermare questo suo ruolo anche sul terreno e questo spiega
08:35le scaramucce, a volte anche qualcosa di più, tra Hamas e altri gruppi tribali dentro Gaza
08:44o comunque gruppi perfino di carattere criminale. Hamas vuole far vedere che esiste e che comunque
08:55vuole avere un ruolo.
08:57Allora, dopo questa giusta spiegazione, adesso io ti chiedo sostanzialmente qual è il passo
09:06successivo di tutta questa vicenda? E se tu sei, adesso è una domanda un po' banale, ottimista
09:12e pessimista. Poi parliamo per ultimo delle forze di interposizione, del ruolo dell'Italia,
09:17quello lo lasciamo per ultimo, che poi ci sono delle decisioni politiche che prenderà
09:21il Premier Giorgia Meloni e il governo ovviamente che lei presiede, o che il Premier presiede,
09:28così siamo coerenti grammaticalmente. Ma che succede lì adesso? Anche perché tra un
09:34po' ci sono le elezioni in Israele, quindi anche in discussione il destino di Netanyahu,
09:37io lo ricordo sempre, anche nei talk televisivi in cui vado, che Israele è ancora una
09:42democrazia però lì dentro, quindi questo lo dobbiamo accettare. Cioè il passo successivo
09:48qual è? Perché è anche il passo successivo per quanto riguarda l'arrivo degli aiuti
09:53alla popolazione palestinese. Ogni giorno leggiamo cose diverse, sì sbloccati gli aiuti,
09:58no ribloccati gli aiuti. Sembra che questi aiuti, perché noi qui abbiamo raccontato negli
10:02ultimi tempi della questione militare, della questione politico-diplomatica, ma anche della
10:07questione umanitaria. Motivo per cui ancora oggi ci sono delle migliaia di persone in Italia
10:11che scendono in piazza, non si capisce bene poi composti da chi e con quale motivazioni,
10:16visto gli scontri ci sono stati anche a Udine per una partita di calcio dalla nazionale italiana
10:21con Israele. Prego.
10:23Allora questo riferimento alla parte diciamo umanitaria, io credo che sia importantissimo
10:29è fondamentale perché? Per vari motivi, innanzitutto perché il piano di pace di Trump
10:35è un piano modulare, cioè ha diverse fasi che poi nella miglior, nella prospettiva diciamo
10:42più favorevole dovrebbero portare a un nuovo assetto di pace del Medio Oriente, però partono
10:47esattamente con la fase 1 che è quella umanitaria, liberazione degli ostaggi e anche scambio di
10:52prigionieri, cessazione dei combattimenti e accesso, quindi affluenza degli aiuti umanitari,
11:01quindi medicine, viveri eccetera eccetera. Questa è la parte fondamentale. Allora quello che
11:08noi vediamo è che però già adesso si rischia l'intoppo perché giustamente Hamas, Israele
11:17richiede anche i corpi degli ostaggi morti, cosa che da un lato è molto difficile fare
11:27perché bisogna recuperarne alcuni, chiaramente dalle macerie che sono enormi insomma a Gaza,
11:35però io credo ci sia anche un altro aspetto. Hamas in fondo, come dire, prende tempo perché
11:42nel frattempo vuole consolidarsi sul terreno come autorità che sul terreno dimostra di avere
11:49il controllo del territorio, cioè non è importante tanto il, o soltanto diciamo l'accordo, è
11:56importante anche capire chi a Gaza controlla le strade e Hamas sta cercando di fare esattamente
12:01questo. Quindi direi che già da questa prima fase ci possono essere le criticità. Il passo
12:10successivo qual è? Il passo successivo c'è nel piano di Trump e cioè disarmare Hamas
12:16e questo può essere complicato per i motivi che dicevo prima, quello di creare una amministrazione
12:26diciamo di tecnici palestinesi perché bisogna ricostruire ma bisogna soprattutto amministrare
12:34i servizi lì per lì, sappiamo che i servizi non c'è amministrazione, salute, ricostruzione
12:40eccetera, polizia. E numero tre, contemporaneamente alla fase di determinazione di questi esperti
12:51tecnocrati palestinesi, ci deve essere un consiglio di pace, un consiglio di pace che sarebbe
12:58tipo il consiglio di amministrazione della gestione e ricostruzione della striscia, fino
13:04a quando? Beh, fino a quando non ci sarà una struttura palestinese in grado di prendere
13:13un po' questo ruolo. E qui c'è un'altra criticità e su questo vorrei chiudere, la criticità è
13:18che si dice che l'autorità nazionale palestinese sì, in prospettiva potrà svolgere questo ruolo
13:26ma deve riformarsi e deve sostanzialmente modificare la propria leadership. Ma quali sono le riforme?
13:36In quanto tempo devono essere fatte? Chi giudica se queste riforme sono effettivamente efficaci
13:43o no? E questa è un'ulteriore criticità. Poi l'ultimo passo è quello che dicevo prima,
13:48idealmente Trump vorrebbe estendere la rete di accordi di Abramo 2.0 e lui ad esempio
13:57vagheggia perfino a certe condizioni in prospettiva di includere anche l'Iran, cosa per il momento
14:03piuttosto difficile evidentemente. Tutto molto chiaro, però voglio chiederti una cosa, quale
14:09sarebbe il ruolo di questa figura politica oggi comunque considerata autorevole in tutto
14:14il mondo, che viene preso dal mondo non, considerando che Trump è il partito, neanche più il partito
14:21repubblicano tradizionale, ma il MAGA, l'abbiamo spiegato mille volte cos'è questo cronimo,
14:26Make America Great Again, che sono repubblicani particolari, un po' più diciamo due dei repubblicani
14:33tradizionali. Tony Blair non è un conservatore inglese, è più un progressista inglese, quindi
14:41Trump ha accettato questa figura, che ruolo avrebbe, ma questi tecnocrati palestinesi dove
14:45li vanno a prendere questi giovani paesi? Da dove vengono? Dall'estero, hanno studiato
14:50in altre università, stanno lì e non sappiamo dove erano, chi sono?
14:54Allora, l'elenco ancora non lo conosciamo, però quello che noi sappiamo è che ci sono
14:58già dei nomi che in qualche modo si cerca di concordare, a livello naturalmente di paesi
15:06arabi, con la benedizione di Israele e anche sentiti i palestinesi, però il loro compito
15:11dovrebbe essere quello di amministratori in fondo sotto il controllo di questo board.
15:19Mi rendo conto adesso che non ho risposto però alla domanda su Barguti.
15:23Sì, esatto, ma io te l'avrei chiesta comunque, quindi vai.
15:26Barguti è una personalità che oggi probabilmente è l'uomo, diciamo, l'uomo politico palestinese
15:34più popolare, ma non solo oggi, questo già da diversi anni. Barguti è stato un rappresentante
15:42di capo di Al-Fatah. Al-Fatah è una delle organizzazioni, direi la prima organizzazione
15:51palestinese, che vuol dire l'organizzazione per la liberazione della Palestina, nata addirittura
16:00prima dell'OLP, che è, diciamo, il sindacato, se posso dire in modo improprio, ma giusto
16:05per dare un'idea, delle organizzazioni palestinesi.
16:08E lui è stato imprigionato dopo la seconda intifada, parliamo quindi del periodo all'inizio
16:20degli anni 2000, e da lì condannato, insomma, a diversi ergastoli. Perché viene sempre inserito
16:29nelle liste dei palestinesi da liberare e perché non viene mai liberato?
16:32Il motivo è semplice, essendo il più popolare ed essendo quello che forse riuscirebbe a mettere
16:39d'accordo questa comunità palestinese politica, ma non solo, estremamente frammentata, evidentemente
16:47questo è un rischio, perché sappiamo che in Israele, a cominciare da Netanyahu, sono
16:51molti, se non la grandissima maggioranza, che non vogliono uno Stato palestinese. Allora,
16:56Barguti potrebbe essere proprio il soggetto che può andare in quella direzione. Ricordiamo
17:03anche che l'obiettivo in fondo di Netanyahu è sempre stato quello di non avere un'unità
17:09palestinese a livello politico, e Barguti potrebbe esserlo, e soprattutto di non averla sia in Cisordania
17:17che a Gaza. Questo è un po' il rischio che gli israeliani vedono in Barguti.
17:23Che cosa faremo noi italiani lì? Si parla dei nostri carabinieri, si parla di un intervento
17:30per quanto riguarda la ricostruzione, per quanto riguarda più che la sicurezza anche la salute,
17:36la sanità, insomma, se ne sta discutendo, non c'è niente di deciso, quindi te lo chiedo
17:41in maniera veramente, proprio come, insomma, diplomatica pura, insomma.
17:47Quello che noi sappiamo è che l'attività di ricostruzione sarà monumentale, si tratta
17:52di ricostruzione fisica, pensiamo che addirittura ci sono 50 tonnellate, milioni di tonnellate
17:59di macerie, 2 milioni di tonnellate di queste macerie sono purtroppo avvelenate dall'amianto,
18:07sotto c'è di tutto, da corpi a bombe inesplose, eccetera. Però la ricostruzione è anche una
18:12ricostruzione, diciamo così, istituzionale, come dicevo prima, ci devono essere dei servizi,
18:19dalla salute alla sicurezza, alla polizia, quindi noi effettivamente possiamo dare un grande
18:27contributo in quella direzione. I carabinieri poi già addestrano, diciamo, la polizia palestinese
18:33e i carabinieri sono considerati a livello internazionale, diciamo, ideali, perché? Perché
18:40come sostiene qualcuno si tratta di insegnare non solo a sparare, ma anche quando non sparare
18:46e questo per una forza di polizia efficace e moderna evidentemente è fondamentale, i nostri
18:52carabinieri sanno fare bene. Qual è il problema? Perché c'è un problema, il problema è che queste
18:57attività non si possono sviluppare se prima non c'è un controllo obiettivamente del territorio.
19:04Il controllo del territorio dovrebbe essere fatto da una forza multinazionale, soprattutto
19:09araba musulmana, che dovrebbe, come dire, completare o garantire il disarmo di Hamas e offrire una
19:19cornice di sicurezza. Ma la domanda è chi sono i partecipanti? Qual è il loro mandato? Dovrà questo
19:26mandato passare attraverso le Nazioni Unite? E soprattutto Hamas sarà disponibile a cedere
19:34qualcosa o no? Ecco, questa è la domanda che ancora abbiamo. Prima è difficile cominciare
19:39la ricostruzione. Io credo che questa domanda ce la vorremo anche fra 14 giorni per la nuova
19:44puntata di Diplomacy Magazine, ma intanto guarda, tu mi conosci, sai che io non sono afflitto
19:49dalla patologia giornalistica nazionale, parlo dell'Italia, di vedere sempre solo il bicchiere
19:54mezzo vuoto, perché io sono andato anche in dei programmi in cui appena data la notizia
19:59degli accordi di pace già c'erano tutti i nichilisti che ne parlavano male. Prendiamo
20:03il buono di quello che è successo, ma analizziamo per la nostra onestà intellettuale, grazie
20:08anche alla tua professionalità, come anche quella degli altri nostri collaboratori, Gempiero
20:12Massolo e tutti quelli che partecipano a questo programma, analizziamo le problematiche
20:18come è giusto fare, punto per punto, per l'opinione pubblica, per chi ci vuole seguire, anche
20:22per i tecnici, anche per il mondo politico che ci vogliono seguire. Grazie all'ambasciatore
20:26Ettore Francesco Sequi, informato e profondo come sempre, ci vediamo insieme la scheda del
20:33paese protagonista, questa volta c'è, di Diplomacy Magazine, che è la Slovacchia.
20:39La Slovacchia è uno stato dell'Europa centro-orientale che confina Nord-Ovest con la Repubblica
20:51Ceca, Nord con la Polonia, a Est con l'Ucraina, a Sud con l'Ungheria e a Sud-Ovest con l'Austria.
20:57Ha una popolazione di circa 5 milioni di abitanti, in un'area di 49.000 km2. La città più
21:04grande è la sua capitale, Bratislava, che dista solo 50 km da Vienna, coprendo così
21:10la seconda distanza più corta al mondo tra due capitali di Stato. Dopo la Prima Guerra
21:16Mondiale, la Slovacchia si separò dall'Ungheria ed entrò a far parte del primo Stato cecoslovacco.
21:22Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Cecoslovacchia entrò nella sfera di influenza sovietica.
21:26A seguito del rovesciamento del governo comunista cecoslovacco, nel 1992 fu deciso lo scioglimento
21:34amichevole tra Slovacchia e Repubblica Ceca e nel 1993 entrò in vigore la divisione in due
21:41Stati indipendenti. Oggi la Slovacchia è una Repubblica parlamentare, stato membro dell'Unione
21:47Europea dell'Eurozone della Nato. I punti di forza della sua economia includono una posizione
21:52centrale strategica in Europa che pone il paese vicino a mercati importanti come Vienna,
21:58Budapest e Praga.
22:06Dopo la nostra scheda siamo al paese protagonista per davvero perché è venuto a trovarci qui
22:14nei nostri studi di Roma l'ambasciatore della Slovacchia che ringrazia il saluto e parlerà
22:20italiano, lo dico prima, che si chiama, metto gli occhiali per evitare di dire stupitaggine,
22:25Carla Mattiasco Busterova.
22:28Bravo, bravissimo.
22:30Lei parla italiano, ci siamo conosciuti prima, è anche una donna molto simpatica ed empatica
22:35quindi però insomma lo volevo dire perché poi diciamo tutti quelli che vengono qui sono
22:40sempre molto piacevoli.
22:41Posso dire che la lingua italiana è la più bella lingua nel mondo.
22:46La ringrazio, pare che qualcuno non la pensi così, però insomma va bene, è sicuramente
22:51una bella lingua.
22:52Senta, nel 2023 abbiamo festeggiato il tantesimo anniversario delle relazioni, come dice, bilaterali,
22:59ormai il pubblico che segue Diplomacy Magazine capisce cosa funziona, rapporti che sono stati
23:04migliorati dai visite reciproche delle varie istituzioni da una parte e dall'altra, a che punto
23:10siamo, qual è lo stato dell'arte secondo lei, lo stato di salute, dei rapporti di amicizia
23:14diplomatica tra i nostri paesi?
23:18Innanzitutto grazie mille per questo invito e per l'opportunità di presentare il mio paese.
23:23Come lei ha già detto il 2023 è stato molto importante per noi, per i nostri rapporti tra
23:32Slovacchia e Italia perché abbiamo festeggiato 30 anni dell'amicizia, dei rapporti di collaborazione
23:40diplomatica e in questo periodo posso dire che il dialogo politico è stato molto attivo
23:48e è cresciuto molto e ci sono state tante visite ufficiali qui in Italia che hanno dimostrato
23:56la forza del nostro legame e sono veramente molto felice che molti rappresentanti del governo
24:07sono venuti qui a Roma, per esempio il ministro della difesa degli esteri, dell'ambiente,
24:15dell'istruzione dell'interno e che è molto importante che a gennaio abbiamo organizzato
24:20la visita ufficiale del nostro presidente quest'anno, poi in giugno l'incontro tra i
24:26nostri presidenti del Consiglio e poi a settembre la visita del vicepresidente del Parlamento
24:34slovacco e il nostro obiettivo dell'ambasciata del governo è di rinforzare e coltivare il
24:42dialogo tra la parte esecutiva, parlamentare, regionale, comunale e istituzionale.
24:50Certo, va bene, sembra che sia un bel compito e anche una bella missione.
24:55Senta, le relazioni bilaterali è quella che lei ha già accennato, poi dopo una volta
24:59tradotte si traducono anche le relazioni commerciali, che sono rapporti importanti.
25:04Dove se io leggo un interscambio annuale pare a circa 8,5 miliardi di euro, quali sono
25:10i punti di forza di questo scambio reciproco?
25:13I nostri rapporti commerciali sono davvero molto stabili e molto forti.
25:20L'Italia è uno dei partner principali economici della Slovacchia, tra i primi per esportazione
25:27e importazioni.
25:29Negli ultimi anni lo scambio commerciale è cresciuto molto.
25:35E poi ci sono i settori molto importanti come l'automotivo, la meccanica alimentare,
25:47anche energia, ma crescono anche gli altri come economia circolare oppure innovazione,
25:54la tecnologia nuova, ma anche l'energia nucleare che è tanto importante per la Slovacchia,
26:03ma anche in Europa e nel mondo.
26:05Noi abbiamo un sacco di problemi come lei sanno, abbiamo avuto un referendum per cui
26:09dobbiamo, però tutti quanti ci stanno ripensando, diciamo, è vero?
26:13Sì, vero.
26:14Poi succede spesso che le aziende italiane, questo non fa parte della sua intervista,
26:18vengono a prendere un po' di energia nuova da un'altra parte perché da noi non si può
26:22fare, però è una tecnologia a cui si stiamo lavorando tutti.
26:25Sì.
26:26Senta, a proposito di presenza imprenditoria italiana in Slovacchia, che è molto radicata,
26:32insomma vi do un po' di numeri, 400 imprese che impiegano circa 20.000 lavoratori, come
26:38valuta questa presenza delle aziende italiane?
26:43Dall'altra parte qual è la presenza delle aziende slovacche in Italia?
26:47Perché se parliamo di interscambio noi veniamo da voi e voi venite da noi, cioè i rapporti
26:50devono essere un po' bilaterali anche in senso industriale, no?
26:54Come ho già detto, Italia è un partner strategico per la Slovacchia e ci sono numerose aziende
27:01e imprese italiane in Slovacchia.
27:05Questo è molto importante per creare i posti di lavoro in Slovacchia, ma anche aiutare
27:11lo sviluppo economico, devo dire anche che la presenza slovacchia in Italia è meno grande,
27:21ma comunque sta crescendo.
27:22Sta crescendo, ecco, questo è importante.
27:24Questo è molto importante e poi è anche importante che dalla parte delle imprese slovacche
27:31c'è un interesse sempre più intensive al mercato italiano.
27:42Cosa, insomma, se le va di dirmi, delle aziende che sono slovacche, che sono in Italia,
27:48noi quando andiamo fuori portiamo le cose che lei ha detto, dove siamo bravi, no?
27:53Il nostro made in Italy complessivo, non solo, poi siamo bravi anche nella logistica, in tecnologie,
27:59e gli italiani spesso sono bravi anche in cose, non solo mandolini, pizza, vino e formaggio,
28:05insomma, no?
28:06Invece le vostre aziende qui cosa portano come esperienza specificamente qui sul nostro territorio?
28:12Innovazioni, le tecnologie, ma anche come ho già detto l'energia nucleare e sono molto felice
28:19che abbiamo quest'anno due visite molto importanti, la visita del nostro presidente e la visita del
28:25nostro primo ministro. Durante questi incontri il nostro obiettivo è sempre di fare qualcosa
28:32molto concreto. Abbiamo firmati accordi interessanti e molto importanti, per esempio per quanto riguarda
28:41l'energia nucleare di quarto generazione. C'è anche un involgimento di un'azienda italiana
28:50molto importante e lui è anche un investitore, nuovo investitore in Slovacchia.
28:56A proposito di investimenti, l'ha già detto, ma voglio fare una domanda conclusiva. L'Italia
29:02è uno dei principali investitori esteri nel vostro paese, no? Se lei dovesse dire al pubblico
29:08che ci segue nel suo ruolo di ambasciatore, qual è il motivo dell'attrazione che può avere
29:13il suo paese per gli investimenti italiani? Perché poi chi ci sente, per esempio, sa che
29:20noi parliamo nelle nostre pubbliche economiche di internazionalizzazione. Le nostre aziende
29:25vanno fuori, cercano nuovi mercati, in questo caso dentro l'Unione Europea, ma ogni paese
29:30poi ha un qualcosa di specifico per cui attrae le altre aziende, no? Poi le aziende vengono
29:35lì e non è che vengono nel vuoto, hanno un sistema italiano, hanno dei riferimenti istituzionali
29:39posti che le accolgono, cioè non è come una riva nel deserto, no? Però l'attrazione
29:45qual è? La Slovacchia non è un paese grande in Europa, ma comunque è un paese dinamico,
29:53moderno, è favorevole, è simpatico queste cose, le diciamo, ha gli investimenti, pure
30:03voi tira, mi corrigerete, se l'ha detto il Papa, quello era polacco, però va bene insomma.
30:09Ma dispiace, la lingua italiana è bellissima, posso dire che lei la parla benissima, ma
30:14con qualche parola, qualche parola, si esprime bene e posso dire che nonostante che sia scritto
30:20tutto va a braccio, come si dice in tv, quindi va bravissima, tranquilla. Grazie mille, ma
30:26comunque il nostro avvantaggio è la posizione strategica, geografica nel cuore dell'Europa,
30:33anche per quanto riguarda l'interconnettività, anche la forza lavoro qualificata, ma anche
30:41una economica aperta per gli investimenti, per l'innovazione e per la sostenibilità. E sono davvero
30:50molto molto felice che abbiamo gli investimenti italiani molto importanti, per esempio la banca
30:56intesa, una banca molto grande e importante in Europa, per esempio questa banca ha fatto
31:05un investimento davvero molto molto importante, il secondo più importante dopo l'Italia, ma
31:12ci sono anche altre aziende, altri investimenti come Nucleo oppure Technogym e gli altri.
31:21Bene, se lo abbiamo chiarito per chi vuole andare in Lodovacchia abbiamo spiegato un po'
31:26come funziona, una volta in America, proprio al 35esimo compleanno di Italpest nella sede
31:32di Intesa a New York, ho detto banca intesa e mi hanno sgridato, io devo dire solo Intesa,
31:36senza banca, solo ricordo, Intesa, mai banca perché sennò mi hanno abbanchettato sulle
31:42macchine, però abbiamo capito chi sono, sono molto importanti e sono molto presenti nel
31:49mondo e aiutano anche poi spesso le aziende a venire, quindi insomma facciamo i complimenti
31:55a Intesa che abbiamo anche definito corretto. Senta in conclusione, tutti questi rapporti
32:01che noi abbiamo detto, alla fine sono rapporti tra le persone, ci si conosce, ci si scambia,
32:08gli esseri umani si scambiano le loro esperienze, la loro visione del mondo, i loro affari e
32:13la politica e quindi gli scambi tra le persone ci porta agli scambi culturali tra i nostri
32:17paesi, alla conoscenza, qualche volta in altri casi anche addirittura degli accordi per la
32:23formazione universitaria, nella collaborazione degli istituti di cultura, io volevo sapere quali
32:29sono, come sono i nostri rapporti culturali e che cosa l'ambasciata fa come iniziativa
32:34qui, credo per quelli del vostro paese che sono qui, ma anche per farvi conoscere anche
32:38dai italiani.
32:39Sì, lei ha perfettamente ragione alla cultura e all'anima delle relazioni internazionali
32:47e aiuta molto a capire meglio le specificità dei popoli, ma anche ad avvicinare stati, nazioni
32:56e anche alle persone. Questa è una grandissima priorità per me, la cultura. Posso dire che
33:04la cultura e l'arte italiana sono molto ricche, tra le più ricche, ispiratrici, anche per questa
33:13ragione sono molto molto lieta e onorata di essere ambasciatore slovacco in Italia.
33:19Per esempio, ho un obiettivo personale di visitare tutti i grandi teatri dell'opera in Italia e posso
33:34dire che sto andando abbastanza bene. Che cosa facciamo? Facciamo regolarmente presentazioni
33:43della letteratura, cinema, anche la musica classica perché è molto unica. Per esempio,
33:56l'anno prossimo ci saranno i giochi olimpici e paraolimpici invernali in Italia e questo
34:01sarà anche una buonissima occasione di presentare la Slovakia, non solo i nostri atleti, ma anche
34:09il nostro paese ha la nostra cultura che è molto unica e anche molto ricca.
34:14Bene, se ci sono delle cose specifiche poi ce le ho comunicate, noi siamo un'agenzia di
34:22stampa delle date, delle cose, lo diffondiamo perché questo fa parte anche del nostro lavoro.
34:29Se vuole aggiungere qualcosa, visto che è stata bravissima perché mi ha portato tutti quegli
34:36appunti che mi avevano spaventato, invece è andata a braccio e ci abbiamo ancora due minuti
34:40di tempo. Se vuole aggiungere qualcosa su quello che in fondo mi è piaciuto, ho detto
34:45lei sta bene qui, le piace l'Italia, le piace Roma?
34:48Molto e non solo Roma, è questo che cosa vorrei dire. È molto importante per noi essere
34:59su tutto il territorio d'Italia, lavorare con tutte le regioni e non solo essere qui a Roma. Anche
35:12per questa ragione abbiamo la rappresentanza non solo a Roma ma anche i consulati onorari a Trieste,
35:19Torino, Genova adesso vogliamo aprire anche a Napoli, Bari. Abbiamo i consulati molto attivi a Milano
35:25e Emilia Romagna. È giusto dirlo questo, così ricordiamo come funziona la macchina diplomatica
35:32di un paese, uno penso solo, l'ambasciato c'è. L'abbiamo spiegato anche altre volte, però è un sistema,
35:37un network, no? E forse per concludere vorrei esprimere il mio apprezzamento per il dialogo
35:46con tutti, con le istituzioni qui a Roma, ma anche con le autorità e anche con gli imprenditori
35:56in tutta Italia.
35:57Bene, questo mi sembra una cosa importante. Lo dice personalmente, era una cosa che mi sembra
36:04una buona conclusione, che vuol dire che questo è il sentimento della prima domanda. L'abbiamo
36:09chiuso con l'ultima e stendendo, ma il sentimento della prima domanda è quando i rapporti bilaterali
36:13van bene, vuol dire van bene tutto quello che c'è sotto, quello che c'è dietro, c'è
36:16quel dialogo che dice lei, no? Sono assolutamente d'accordo. Quindi non solo istituzione, persone,
36:21imprenditori, ma anche quell'empatia che vuol dire che c'è davvero un'amicizia fra
36:25popoli, no? E si può dialogare insieme, va bene? Va bene, grazie mille. Va bene. Ha un sogno
36:30nel cassetto come ambasciatore? Un sogno qui in Italia? Questo è già un sogno di essere
36:39ambasciatore qui in Italia. Questo è sempre un sogno per tutti gli ambasciatori. Il sogno,
36:45vedete, lo dico per il pubblico, è quello di apprezzare quello che si fa e che il destino
36:49ci ha permesso di fare. Quindi anche questo è una cosa bella. Io le ringrazio, ringrazio
36:54l'ambasciatore della Slovacchia in Italia, mi rimetto gli occhiali, Carla Matiasco Gusterova.
37:01Detto bene? Detto bene, grazie.
37:02Non è male, se no c'è la punizione. Io le ringrazio per essere stata con noi qui
37:07a Diplomacy Magazine, le auguro buon lavoro in tutti i campi che lei ci ha detto. Grazie
37:12ancora. Grazie a lei.
37:17Allora è davvero tutto per questa puntata, molto ricca come avete visto e sentito. Noi
37:23ci rivediamo con Diplomacy Magazine, il racconto della geopolitica fra due giovedì. Grazie, arrivederci.
37:32Grazie a tutti.
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