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ROMA (ITALPRESS) - Nella ventunesima puntata di "Diplomacy Magazine - Il racconto della geopolitica", il format tv dell'Italpress dedicato alla geopolitica, Claudio Brachino intervista l'ambasciatore della Repubblica di Lituania in Italia, Dalia Kreiviene. L'ambasciatore Giampiero Massolo nella rubrica "Realpolitik" parla della nuova strategia di sicurezza degli Stati Uniti e delle conseguenze che avrà sull'Europa, mentre Ettore Sequi in studio fa il punto sulle difficili trattative per una tregua in Ucraina.

sat/azn

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Trascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brachino a questa nuova puntata di Diplomacy Magazine, il racconto
00:15della geopolitica e mai come in questo momento il racconto della geopolitica è attuale, è
00:21importante e va spiegato all'opinione pubblica, quello che io chiamo la composizione dei cittadini
00:29di una democrazia, per fare questo mi avvalgo dell'aiuto di un signore autorevole che apre
00:34sempre le nostre puntate, sempre il giorno della pubblicazione di Diplomacy Magazine che
00:39è il giovedì pomeriggio, proprio per essere più attuali possibili, che è Ettore Francesco
00:44Segui, ambasciatore Ettore Francesco Segui collegato con me da Roma, buongiorno ambasciatore.
00:49Buongiorno, buongiorno a tutti.
00:51Allora le notizie sono tante, io faccio un breve riassunto e vediamo di dare le ultime
00:56novità, insomma. Il tema è il piano di pace che abbiamo già analizzato qui 14 giorni
01:02fa, proposto da Trump per quanto riguarda l'Ucraina, tot punti, ridotti di tot punti,
01:10Putin ha risposto in maniera abbastanza aggressiva, l'Europa cerca di capire se ha un ruolo o non
01:16ha un ruolo, Zelensky ha fatto un tour, è stato anche a Roma, è stato dal Papa, ha abbracciato
01:21il nostro premio Giorgio Ameno dicendo mi fido di te, chiedendo la mediazione con Trump,
01:25i delegati di Zelensky hanno incontrato a Miami la diplomazia americana, i volenterosi europei
01:32che qui abbiamo analizzato fin dall'inizio spiegando cosa vuol dire quel gruppo di paesi
01:37europei e non tutti dell'Unione Europea, perché c'è anche la Gran Bretagna, c'è anche Starmer,
01:42c'è Macron, c'è Mercer, la Germania, sono quel gruppo che sta facendo come nel ciclismo
01:48l'avanguardia non dell'Unione Europea nella sua globalità, ma di un pezzo di Europa
01:53che vuole contare in questa trattativa. Allora, ambasciatore, a che punto siamo e quali sono
01:59le ultime novità?
02:01Allora, vorrei partire da una considerazione circa questo programma e circa la tua, ci diamo
02:07del tu, è molto importante questa attività di informazione, perché quello che in una democrazia
02:15dovrebbe contare è non solo avere persone con delle opinioni, ma soprattutto avere delle persone
02:21informate ed è esattamente l'impegno che stai manifestando proprio su questo. Allora, dove
02:28stiamo? Stiamo in una fase che sta diventando critica, perché? Come hai ricordato, ci sono
02:34stati diversi piani, si è partiti con un piano americano di 28 punti, gli europei hanno cercato
02:40di europeizzare, quindi di rendere un pochino meno duro per l'Ucraina questo piano, ci sono
02:48state ulteriori trattative e così via. Siamo al momento in cui gli europei e l'Ucraina stanno
02:57presentando delle idee che dovrebbero, loro sperano appunto, andare in una direzione che
03:05possa soddisfare Trump. Di che cosa si parla? Si parla di tre cose fondamentalmente. Numero
03:11uno, rinunce territoriali ucraine e cioè si dice prendiamo la linea del fuoco, questa linea
03:20del fuoco la consideriamo come la linea di partenza e così come avviene per Corea del
03:26Nord e Corea del Sud attorno a questa linea facciamo una zona cuscinetta, una zona demilitarizzata
03:32su cui poi ognuno dei contendenti può avanzare evidentemente delle pretese ma intanto si interrompono
03:42i combattimenti. Per convincere Zelensky ad accettare questa idea che comporta comunque delle
03:50rinunce territoriali importanti c'è il secondo punto e cioè queste famose garanzie di sicurezza
03:57per cui si propone da parte europea di dire stabiliamo che l'Ucraina non entrerà nella Nato così come
04:11non vuole la Russia ma sarà protetta in futuro perché verranno applicate delle garanzie sul
04:20modello dell'articolo 5 della Nato che prevede come abbiamo anche discusso come detto in questa
04:27trasmissione altre volte prevede una mutua un mutuo sostegno al paese che viene aggredito però
04:37attenzione con un piccolo aspetto che non è trascurabile non c'è un automatismo di intervento
04:46militare cioè i paesi che intervengono possono anche però dire beh do degli armamenti faccio delle
04:56altre cose ma non necessariamente automaticamente intervengo militarmente. Il terzo punto su cui si sta
05:02discutendo è quello di che cosa fare di questi fondi russi che sono congelati appunto presso
05:11un'istituzione privata di compensazione che si chiama Euroclear a Bruxelles perché sono importanti perché
05:18adesso che gli americani hanno smesso di fornire armi ma soprattutto di fornire aiuti finanziari all'Ucraina
05:26c'è un problema l'Ucraina ha bisogno questa quindi nel 2026 e nel 2027 di almeno 80 miliardi che è molto
05:34difficile per l'Europa che già sostiene l'Ucraina finanziariamente che è molto difficile trovare. Quindi ecco queste
05:42sono le tre questioni. Andranno bene? È difficile pensarlo per il semplice motivo che i russi si trovano in una
05:53situazione tutto sommato di vantaggio da tre punti di vista e qui chiudo. Primo punto di vista beh
06:00obiettivamente è venuto fuori, sta venendo fuori sempre di più che in fondo Trump inclina più dalla parte
06:09delle richieste russe, non ama l'Europa, ha recentemente detto che i leader europei sono deboli e sono
06:19inconcludenti e questo è il primo punto. Il secondo punto è che i russi insistono a chiedere anche quei
06:26territori del Donbass che non hanno ancora conquistato quindi il 15 per cento circa, cosa per l'Ucraina è molto
06:33difficile. Il terzo punto è che i russi hanno il grande vantaggio di poter continuare a negoziare mentre si
06:41combatte. Non si parla più di un cessato il fuoco per poi fare un negoziato, si negozia mentre si
06:47combatte e sappiamo che i russi sono all'attacco. Quindi da questo punto di vista c'è da dubitare che
06:53queste proposte siano accettate da parte russa.
06:59Tutto molto chiaro, abbiamo il tempo per fare qualche approfondimento, del resto credo che noi insieme
07:06qui, ma guarda già nel 2023 quando noi qui prima di Diplomasi Magazine facciamo Radio Odessa con il
07:13nostro collega Poletti che si collegava, da lì avevamo cercato di spiegare come funziona il fronte del Donbass
07:19che è di 1200 chilometri, poi c'era la famosa controoffensiva, io dico nel 2024 che non c'è stata e
07:27oggi noi sappiamo anche da quello che tu ci dici, ma da quello che dicono i giornalisti che ancora si occupano
07:31dell'Ucraina, non nei talk show, ma che ci vanno lì e vanno anche a raccontare che i russi non solo
07:37non sono arretrati, ma stanno lentamente avanzando per mille motivi che noi sappiamo, che come ha detto
07:43Trump in maniera forse sgarbata per quanto riguarda la sensibilità del politico alli corret salottiero
07:50del nostro paese, però i russi sono più forti militarmente, possono ancora aspettare e investire
07:56su questo, tu l'hai spiegato, quindi mentre trattano combattono e conquistano. La domanda che ti voglio fare
08:03è vera questa ipotesi che Putin vuole arrivare a prendersi odessa ed è disposto a trattare solo dopo
08:09che ha ridotto l'Ucraina senza più sbocchi al Mar Nero a un paese privo di senso, al di là del cuscinetto
08:15internazionale fra i due contendenti?
08:18L'idea di Putin è certamente quella, innanzitutto di occupare tutto il Donbass anche perché lui
08:26è intervenuto all'inizio della guerra, il motivo è stato quello di correre in soccorso
08:33diciamo le popolazioni russofone, quindi tutto il Donbass, quindi quello dal punto di vista
08:38di Trump fondamentale. Noi sappiamo anche che nella prima fase l'obiettivo russo era proprio
08:45quello di prendere Odessa, creare un corridoio che sostanzialmente mettesse al sicuro anche
08:53la Crimea e dunque privare l'Ucraina di un accesso al mare per renderla ancora più dipendente,
09:00per renderla ancora più debole e questa idea che per il momento diciamo sotto il profilo
09:07militare non è fallita ma è messa da parte, però è un'idea su cui effettivamente Putin
09:15lavora. Bisogna anche dire una cosa che qualora riuscisse a sfondare appunto in quest'area
09:24dove sta facendo questo attacco Pocovsk, a questo punto avrebbe non dico una strada spianata
09:32ma certamente una strada più facile per ottenere questi risultati. Perché? Perché prendere
09:38questo caposaldo nel Donbass significa accerchiare quella parte di difese ucraine che sono molto
09:50solide proprio in quell'area, quindi liberare delle forze per poter proseguire su altri fronti
09:56l'avanzata. Ed è esattamente il pericolo che vedono anche gli europei per cui insistono
10:03in questa idea di congelare i combattimenti lungo la linea del fronte. Quello che vedo
10:11oggi è che Putin potrebbe avere quest'idea, ottenere comunque tutto il Donbass, rendere
10:20l'Ucraina certamente più dipendente, più debole e in prospettiva pensare anche a qualcosa
10:26del genere. Tenuto conto di un fatto fondamentale e cioè Zelensky molto probabilmente uscirà
10:35di scena e quindi il calcolo che viene fatto a Mosca è certamente quello di far di tutto
10:41per installare un governo, dopo le elezioni che ci saranno prima o poi evidentemente, un
10:48governo tutto sommato se non amico ma quantomeno controllabile.
10:53Ti voglio chiedere questo con la tua esperienza diplomatica, ma si parla di queste elezioni
10:58a Kiev, noi abbiamo parlato degli scandali che hanno coinvolto la struttura dell'establishment
11:05di Zelensky, abbiamo visto che incontro luce era un tentativo anche mediatico, propagandistico
11:11di indebolire Zelensky. Zelensky ha detto io sono disponibile ad andare a votare, ma si può
11:14andare a votare in un paese in queste condizioni, senza almeno una tregua, non c'è stato il
11:18fuoco. Zelensky deve in qualche modo tenere conto anche delle aspettative americane, gli
11:25americani, Trump non è la prima volta che dice beh però non c'è più democrazia, non
11:30si vota da tanto tempo, dovete votare eccetera, quindi queste sono delle spinte fortissime.
11:36Quindi Zelensky cosa fa? Non dice di no, dice certamente, è una questione di buonsenso,
11:42è difficile eccetera, perché siamo in guerra, però se gli americani forniscono la cornice
11:48di sicurezza, a questo punto noi andiamo a votare in due mesi. Ed è un motivo, ed è
11:54diciamo una mossa abile per mostrare comunque disponibilità senza irritare Trump, ma rimandare
12:02in qualche modo la responsabilità verso gli Stati Uniti.
12:06A proposito delle forze, due ultime domande, una conclusione insieme, abbiamo ancora quattro
12:10minuti. A proposito del cuscinetto che si interporrebbe fra russi e ucraini dopo un'eventuale
12:19pace, chi lo comporrebbe? Oggi Lavrov, che è l'esponente degli esteri del mondo di Putin,
12:28ha detto se ci fossero dei paesi europei riconsideremmo degli obiettivi militari. Non è una bellissima
12:34bellissima affermazione. Non è che le minacce siano mancate da quel mondo in questi anni
12:39di tutti i tipi, però vuole dire insomma se voi italiani, francesi, pensate ad andare
12:44lì con i boschi, caschi blu, azzurri, verdi, vi spariamo addosso. Non so se ho capito male
12:50o no.
12:50Assolutamente. Il messaggio tradotto dal russo, diciamo così, è questo. Noi evidentemente
12:57non vogliamo un'espansione della Nato, anzi non vogliamo proprio vedere l'Ucraina nella
13:02Nato e dal nostro punto di vista sarebbe molto bello se la Nato, diciamo, come dire,
13:07tornasse un po' indietro. Per cui dal nostro punto di vista russo vedere comunque dei paesi
13:13che fanno parte della Nato in territorio ucraino, sarebbe come avere la Nato in casa. Quindi
13:20questa è un po' la spiegazione. È un colpo preventivo per dire non se ne parla di avere
13:27la Nato, diciamo così, o indirettamente o direttamente sul territorio ucraino.
13:33E allora noi europei. Giorgia Meloni, il nostro premio, ha ricevuto Zarenski, che era stato
13:38anche dal Papa, leone XIV, si è appellato a una pace giusta, ma ne parleremo del Papa
13:43in un'altra puntata, ambasciatore, perché non c'è tempo. Una pace giusta rispetto dell'Europa,
13:49ma insomma mi sembrano frasi condivisibili, ma che per ora non incidono sulla trattativa diplomatica
13:55e questo è un po' un piccolo colpo di scena rispetto all'esordio sulla scena a maggio
14:01di Papa Leone XIV. Ho passato da Giorgia Meloni e Zarenski ha detto mi fido di lei, mi fido
14:07della sua politica, della sua coerenza sull'Ucraina e anche del suo rapporto con Trump, ma lasciando
14:13perdere l'Italia, che è rimasta sempre un po' un passo indietro rispetto ai volenterosi
14:17che noi abbiamo spiegato. Questi volenterosi si rivedono anche oggi, soprattutto a trazione
14:22francese, inglese e tedesca. Che faranno? Quanto incideranno su queste questioni che diciamo?
14:31È molto importante questo riferimento che hai fatto alla pace, perché vediamo la diversa
14:36gradazione in due parole. Papa Leone, ricevendo Zelensky, ha parlato di pace giusta e duratura.
14:43Gli europei parlano di pace giusta e magari duratura. Gli americani parlano di pace gestibile
14:50e comunque urgente, che qualcuno traduce pace sporca, che significa con gravissime rinunce
14:57territoriali per l'Ucraina. I russi parlano non di pace giusta, ma di pace solida, ma dal
15:10loro punto di vista draconiana. Quindi cosa vogliono fare i volenterosi? Volenterosi
15:16evidentemente vogliono cercare di limitare le rinunce ucraine, limitare l'indebolimento
15:24ucraino, anche in prospettiva, perché si rendono conto che ormai, e prendono atto del fatto
15:34che ormai c'è una separazione progressiva tra la sicurezza degli Stati Uniti e la sicurezza
15:39dell'Europa. Da questo punto di vista rivendicano il fatto che la sicurezza dell'Europa passa
15:46anche attraverso una soluzione della crisi ucraina che non sia eccessivamente punitiva
15:51per l'Ucraina e soprattutto non led alcuni principi che sono conclamati anche nella Carta
15:57delle Nazioni Unite, tra cui l'integrità territoriale e la sovranità.
16:01Un'ultima domanda, una risposta veloce. Ci ha spiegato molte volte il fattore tempo
16:07in queste vicende, che il tempo può essere a favore degli uni o degli altri o può essere
16:12addirittura un fattore strutturalmente diplomatico in sé. Mi sembra che il tempo scorre e non credo
16:19che arriveremo a niente entro la fine dell'anno. Sbaglio o no?
16:22Mi sorprenderebbe molto, mi sorprenderebbe molto perché siamo ancora abbastanza lontani,
16:28a meno che l'Ucraina, ma non credo, decida di accettare veramente le condizioni che sono
16:35draconiane per l'appunto, così come vorrebbero i russi.
16:38Grazie all'ambasciatore Ettore Francesco Segui per tutti questi approfondimenti. È un grande
16:44tema di attualità, quindi sentiremo su questi temi, ambasciatore, anche il punto di vista,
16:48le riflessioni di un tuo collega che si chiama Giampiero Massolo e che noi abbiamo il piacere
16:54di annoverare fra i nostri grandi opinionisti nella sua reale politica. Sentiamo!
17:03L'Europa e la sicurezza americana. Favrebbe da pensare, leggendo la nuova strategia di sicurezza
17:12americana resa pubblica in questi giorni, che l'Europa non sia in cima alle priorità
17:19americane. Anzi, la cosa curiosa è che in quella strategia si delineano degli ambiti di cooperazione
17:25con questa o quella superpotenza e invece all'Unione Europea, all'Europa, si danno quasi
17:33delle disposizioni prescrittive sul come comportarsi se si vuole continuare ad essere gli alleati
17:39degli Stati Uniti. Ma queste strategie di sicurezza sono evidentemente ritornanti,
17:46si fanno periodicamente e si aggiornano periodicamente. Questa volta sembra che questa strategia di sicurezza
17:54sia stata scritta più per riflettere un'ideologia, quella in particolare del movimento MAGA,
18:01Make America Great Again, piuttosto che con i connotati consueti dei tecnici della politica
18:09estera. Perché per l'appunto vi traspare una diversa concezione dell'Occidente, non più
18:17una comunità valoriale come quella alla quale siamo abituati, ma una comunità transazionale,
18:22vale a dire tu conti e vali per l'apporto che puoi offrire e anche una prescrizione di
18:29carattere ideologico e cioè se tu ti comporti in un certo modo, in termini migratori, in termini
18:35di libertà di parola, puoi essere alleato altrimenti rischi di portare gli Stati Uniti sulla
18:41cattiva strada. Allora io non credo che all'Europa convenga seguire un approccio ideologico perché
18:48non ci conviene enfatizzare aspetti che rendono molto complicato, renderebbero molto complicata
18:54l'interazione, però possiamo trarne una lezione, possiamo trarne uno sprone e lo sprone da un
19:02lato è quello di fare crescentemente da noi, vale a dire non mettere tutte le nostre uova
19:08nello stesso paliere. Per noi gli Stati Uniti per il futuro prevedibile sono indispensabili,
19:14non riusciamo da soli a fare diciamo in maniera adeguata, a provvedere in maniera adeguata
19:21alla nostra sicurezza, ma questo non vuol dire che mentre continuiamo ad essere convintamente
19:28transatlantici nelle forme di collaborazione, offrendo tutto il valore possibile che possiamo
19:34come gruppo europeo e come singoli Stati europei, dobbiamo nel contempo sviluppare gli elementi
19:41della nostra autonomia strategica. Non saremo probabilmente mai indipendenti, ma più autonomi
19:48sì dal punto di vista delle nostre decisioni in tema di eserciti, di armi, dal punto di
19:54vista del modo in cui possiamo provvedere alla nostra sicurezza, del modo in cui possiamo
20:00essere franchi con le nostre opinioni pubbliche su quelle che sono le nuove regole di ingaggio.
20:05E qualche effetto riusciamo a produrlo, se è vero che sono stati proprio i governi europei
20:12con la loro fermezza a mettere un freno a quella che sembrava una deriva filorussa negli
20:18accordi che prima o poi dovranno essersi sul futuro della guerra in Ucraina. Mi sembra
20:24un buon inizio e una via da perseguire, non soluzioni miracolistiche, ma mitigazione di
20:31atteggiamenti troppo estremi che ci metterebbero in difficoltà sul piano della nostra sicurezza.
20:41Grazie allora all'ambasciatore Giampiero Massolo per la sua Realpolitik. Adesso vediamo qual è
20:50il paese protagonista di questa puntata, che è la Lituania. Come sempre cominciamo con la
20:56nostra scheda. La Lituania è una repubblica semipresidenziale che confina a nord con la
21:07Lettonia, a est con la Bielorussia, a sud con la Polonia e a sud-ovest con le sclave russa di
21:13Kaliningrad. A ovest infine è bagnata dal Mar Baltico. Con i suoi 2 milioni e 800 mila
21:20abitanti, la Lituania è il paese più popoloso dell'area. Ultima nazione europea ad abbandonare
21:25il paganesimo tra il XIV e il XV secolo, ha visto un'espansione che l'ha portata a diventare
21:31uno degli stati più estesi d'Europa. Nel 1990 è stata la prima, tra le repubbliche sovietiche,
21:38a dichiarare la propria indipendenza. La Lituania è oggi uno stato membro dell'Unione Europea
21:43della Nato, che ha adottato l'euro come valuta nazionale nel 2015. La sua economia è proiettata
21:49verso il futuro, con una forte attenzione all'informatica e all'alta tecnologia. La lingua parlata è invece
21:56una delle più antiche al mondo, mentre il forte rapporto con la natura si rispecchia nel suo
22:01territorio per un terzo coperto integralmente da forese.
22:04E dopo la nostra scheda, con piacere vi presentiamo l'ospite qui negli studi di Roma, ci ha venuto
22:17a trovare, per questo la ringraziamo, benvenuta, l'ambasciatore della Lituania in Italia, il
22:24nome me lo ricordo, Dalia, il cognome bisogna leggerlo bene, poi mi sono pronta le correzioni,
22:29Cravian, giusto? Mi sono preparato mezz'ora prima, però bisogna essere precisi, è un bel
22:37nome, è una bella lingua, abbiamo parlato prima della lingua con piacere, della lingua
22:42del suo paese, però adesso la prima domanda che si fa in un bisettimanale di geopolitica
22:49è come si dice in gergo le relazioni bilaterali fra i due paesi, io lo traduco da giornalista
22:55politico normale, le relazioni fra i due paesi, il rapporto di amicizia, di legame, che non
23:01è solo diplomatico, poi vedremo, anche economico, culturale, personale, c'è stata la visita
23:06ufficiale a Roma del vostro presidente lo scorso 6 ottobre, Itanas Nausede, che ha incontrato
23:11Mattarella, quindi i presidenti ci sono parlati, il suo giudizio qual è? Sullo stato dell'arte
23:16dei rapporti fra i nostri due paesi.
23:20Innanzitutto vorrei ringraziarla per questa opportunità di partecipare nel diplomacy
23:25magazine, quindi parlando dei rapporti tra i nostri paesi vorrei dire che il dialogo
23:31tra la Lituania e l'Italia risulta oggi particolarmente dinamico, caratterizzato da contatti frequenti
23:40e da un crescente interesse reciproco nell'affrontare insieme le principali sfide europee e globali.
23:50Come lei ha detto, quest'anno il nostro presidente, il nostro capo dello Stato, Itanas Nausede,
23:55ha effettuato due visite in Italia, in primavera e in primavera.
24:00Ho detto all'ultima.
24:02No, no, no, certamente no. Ha incontrato il presidente del Consiglio, Giorgio Meloni,
24:07durante la sua visita più recente, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
24:14Questi incontri ad alto livello, direi più alto livello, riflettono il crescente interesse
24:22di entrambi i paesi, non solo nel consolidare i legami già esistenti, ma anche nel creare
24:30nuove opportunità di cooperazione in settori chiave, quali l'innovazione, l'industria, l'industria
24:37della difesa, della sicurezza, le scienze della vita e tutti gli altri settori che sono
24:44importanti per i nostri paesi.
24:47Noi, i nostri paesi, Lituania, Lituania e l'Italia, oggi noi siamo partner nell'Unione
24:54Europea, anche alleati nella Nato, uniti ancora più strettamente dalle attuali sfide geopolitiche
25:03e particolarmente dall'aggressione russa contro l'Ucraina. Vorrei sottolineare che la
25:10Russia rappresenta un minacce non solo per i paesi limitrofi, ma per tutta l'Europa
25:17e se permettiamo alla Russia di cambiare i confini dell'Europa con la forza, mettiamo
25:24al rischio la sovranità globale. Quindi rafforzare le posizioni dell'Ucraina è fondamentale
25:32per raggiungere un accordo di pace giusto, comprensivo e duraturo e ci aiuterà non solo
25:40l'Ucraina, ma anche contribuirà alla sicurezza del tutto intero spazio europeo.
25:49E noi, allo stesso tempo, dobbiamo rafforzare il nostro impegno collettivo nel settore di difesa
25:58e della sicurezza.
26:00Insomma, io non gliel'ho chiesto direttamente, ma me l'ha detto lei, è venuta in conto
26:04una mia necessità giornalistica, la traduco un po' io, io sono anche un giornalista politico
26:09italiano, insomma, si occupa di questi temi tutti i giorni, quindi lei ha risposto perfettamente,
26:15noi discutiamo poi tutti i giorni del ruolo dell'Europa, ha detto che siamo dell'Unione
26:19Europea cosa deve fare l'Europa in tema di sicurezza, in tema di atteggiamento, quale
26:24sarà il ruolo e sarà, spero un ruolo positivo nella trattativa di pace, speriamo che vada
26:30a buon fine in qualche modo sull'Ucraina, come l'Europa ha aiutato l'Ucraina per questi
26:35temi che dice, qual è indubbiamente la posizione, poi dopo c'è un tema unitario, poi c'è un tema
26:41geopolitico, geografico dei paesi che sono più vicini al confine con la Russia, come la
26:46l'Ituania che quindi rappresentano anche una punta di un problema che viene sentito
26:52di più che da altre parti, però che deve essere visto collettivamente come Unione Europea
26:56e poi direi forse da tutti i paesi europei c'è anche la Gran Bretagna che poi se non è
27:00l'Unione Europea partecipa della geopolitica europea, fondamentalmente.
27:05Senta, venendo al discorso un po' più economico, perché gli scambi sono, l'economia è una sezione
27:12della geopolitica per certi versi, qui leggo un po' per essere preciso, io non ho paura
27:17di leggere, non imparo le domande a memoria, posso fare le riflessioni politiche a memoria,
27:22ma non le domande. Il 2024 lo scambio commerciale tra i nostri due paesi, Italia e Lituania,
27:27è stato di circa 2,2 miliardi di Euro, l'Italia si è confermata come tredicesimo mercato
27:35di destinazione per l'export lituano, è un risultato soddisfacente per lei e cosa
27:41si può fare per migliorarlo?
27:44Sì, parlando dei volumi commerciali, è vero che nel 2024 lo scambio commerciale tra l'Italia
27:52e Lituania ha aggiunto circa 2,2 miliardi di Euro, è un risultato positivo direi, ma c'è
28:01ancora spazio. Si può fare di più. Sì, sì, sempre, sempre. Non è che ragazzo, se
28:05ricordo, si può fare di più. Esatto, il nostro obiettivo è che l'Italia entri nella top
28:1210 dei partner commerciali della Lituania e io penso che la crescita possa essere accelerata
28:23rafforzando la cooperazione nei settori in cui Lituania è forte. Per esempio, punterei
28:30sulla scienza della vita, l'ingegneria, high tech, automotive sector, dopo tecnologie dell'informazione
28:39e della comunicazione, come ho già accennato, l'industria della difesa, cybersicurezza, nonché
28:46tecnologie spaziali. Nel contesto geopolitico complesso di oggi, come ho già accennato, il
28:54settore dell'industria della difesa ha un ruolo ancora più importante e la Lituania, noi stiamo
29:01aumentando in modo significativo la spesa per la difesa e vediamo molte opportunità di collaborare
29:09con l'industria italiana e non solo negli acquisti, ma soprattutto in progetti industriali
29:19congiunti. Desideriamo inoltre una presenza italiana più forte in Lituania. Penso che queste
29:32collaborazioni industriali, progetti di ricerca comuni, missioni commerciali, i nuovi investimenti
29:41siano strumenti chiave per aumentare queste cifre e per avvicinare ancora di più le economie
29:49dei nostri paesi. Assolutamente sì, lei ha citato anche nuove branche oggi, secondo me, dell'economia
29:57e dell'industria e anche della sicurezza, perché ne parliamo tutti i giorni, ma non è chiarissimo
30:01i cittadini e delle democrazie europee, forse si sono un po' addormentati dopo la seconda
30:07guerra mondiale, che cosa vuol dire investire in questi temi, parliamo tutti i giorni di
30:12cyber sicurezza, ma la gente non capisce cos'è, poi dopo leggo degli attacchi hacker che possono
30:17mettere in discussione il funzionamento di uno stato, di un'amministrazione, di una stazione,
30:22possono causare danni economici anche alle vite, poi parliamo di guerre, i libri dei suoi
30:28social, tutti questi elementi consistono in una nuova frontiera della sicurezza generale
30:33che richiedono anche ricerca, tecnologia e sforzi intellettuali e anche di conoscenza
30:39comune. A proposito di questo, declinando ancora di più sul discorso aziendale, non solo
30:44economico generale, economico geopolitico, abbiamo visto che sono ormai legati i due temi, ma non
30:51c'è solo il cibo, il medinita, il formaggio, il vino, oggi insomma si parla anche di altro
30:55insomma, ci sono in Lituania circa 50 aziende italiane, spero ovviamente da quello che ho
31:03detto che ce ne siano di più, ma come valuta anche la presenza delle vostre aziende sul nostro
31:07territorio. Ci scambiamo un po' no?
31:10Sì, vediamo un po' cosa c'è, è vero che la presenza di circa 50 aziende italiane in
31:16Lituania, questo vedo come un fatto positivo, ma gli investimenti sono ancora inferiori al
31:24potenziale, questo è giusto.
31:28Cioè da un lato male perché si potrebbe fare di più, da un lato meglio perché qui stiamo
31:32facendo comunicazione, tramite un'agenzia di stampa nazionale per dirlo.
31:37Noi vediamo l'Italia come un paese, un grande potenza industriale, l'Italia investe tantissimo
31:45all'estero e io sono convinta che nel nostro paese le opportunità sono ancora poco sfruttate.
31:55Quindi abbiamo già ottimi esempi come per esempio Menarini nel settore farmaceutico che
32:03si svolge attività commerciali in Lituania dal 1992, il gruppo FOS lavora nei progetti
32:09biomedicali, ci sono vari accordi tra le organizzazioni imprenditoriali come per esempio l'accordo
32:18tra i cluster lituano e italiano delle scienze della vita, anche nel settore della difesa,
32:24i recenti MOU firmati a Roma in ottobre scorso.
32:31Quindi questi accordi creano un'ottima base per sviluppare progetti comuni e confermano
32:40che c'è un crescente interesse reciproco.
32:44Tornando verso le aziende lituane, siamo contenti e vediamo anche che le aziende lituane
32:51vedono l'Italia e il mercato italiano come un mercato di focus e vedono un forte potenziale
33:03in questo mercato per estensione, per i loro progetti di sviluppo del business e soprattutto
33:13nel settore delle tecnologie digitali. È un bel esempio per l'apertura del nuovo ufficio
33:22di Teltonica a Milano. Teltonica è il gruppo lituano specializzato in tecnologie digitali
33:27e in cosiddetti Internet of Things e questo dimostra un esempio ottimo di collaborazione.
33:40Quindi sono convinta che l'Italia possa rafforzare la sua presenza in Lituania perché offriamo
33:50condizioni avvantaggiosi, competitivi, un ambiente innovativo e dinamico per la crescita.
33:57Allora, visto che questa è un'agenzia di stampa, allora ha nominato l'Internet of Things,
34:04il nostro filosofo italiano importante che insegna anche all'estero, ma non solo, Luciano
34:09Floridi ha scritto un bellissimo libro dove non c'è solo Internet, ma Internet delle
34:14cose, satelliti e droni e tutti insieme compongono questa infosfera moderna in cui noi siamo,
34:20che è lo sviluppo oramai vorticoso delle ICT, Information Communication Technologies, concetto
34:25che tiene dentro tutte le cose che abbiamo detto fino ad adesso, sia dal punto di vista
34:29geopolitico, sia dal punto di vista giornalistico, sia dal punto di vista militare.
34:33Però se lei dovesse, approfittiamo che questa è un'agenzia di stampa, multimediale, scritta
34:38e video, quindi quella al di là che l'ho detto di guardarmi nell'intervista, poi alla sua
34:42teleganza, se dovesse fare un appello agli imprenditori italiani, che sarà video anche
34:47scritto per dire venite a Lituania, cosa direbbe?
34:51Io direi che la Lituania è una scelta strategica, è una scelta strategica per gli imprenditori
34:58italiani, offriamo un ambiente stabile, costi competitivi e personale qualificato, grazie
35:08al pacchetto legislativo Green Corridor, cosiddetto Corridorio Verde, i grandi investimenti possono
35:15ottenere 0% di imposta societaria per 20 anni, procedure rapide, percorsi amministrativi,
35:25autorizzativi, semplificati. Inoltre c'è sempre l'agenzia statale Invest Lituania che accompagna
35:35le aziende in ogni fase, dal scelta del territorio fino alla burocrazia e agli incentivi. Ci sono
35:45ottime opportunità, come già accennato, ma ancora di una volta, come opportunità nei settori
35:53fintech, tecnologie delle informazioni, biotecnologie, difesa, spazio, manufattura avanzata per gli
36:02investitori italiani e come paese dell'Unione Europea e la zona euro, siamo una piattaforma sicura
36:11e trasparente per chi vuole crescere in Europa.
36:16Va bene, prendete appunti, avete scritto, poi c'è anche la parte scritta delle agenzie,
36:21è un appello fatto dall'ambasciatore italiano della Lituania in Italia e qui lo prendiamo
36:27come un massimo appello di credibilità istituzionale. Per quello che riguarda una cosa che noi come
36:32agenzia di stampa stiamo seguendo molto con i nostri programmi, anche con il lavoro che fa
36:37il direttore responsabile Borsellino, di seguire l'internazionalizzazione delle nostre aziende
36:43nei vari paesi. Questo programma un po' racconta anche questo, non solo, perché poi raccontiamo
36:47anche delle notizie di Giobbo di Dio.
36:49Quindi la Lituania è una direzione giusta.
36:51Va bene, allora, insomma, ci fidiamo, va bene? Assolutamente. Parliamo come sempre, ultima
36:56domanda, dico io, non c'è un rapporto fra due paesi se non c'è un rapporto fra le culture
37:01di due paesi, no? Che vuol dire fare le persone, la loro storia, la loro antropologia, la loro
37:05visione del mondo, il loro modo d'essere. Cultura Lituana in Italia, un programma per tutto
37:12il 2025-2026 promosso dall'Istituto Culturale Lituano e dall'ambasciata che lei presiede
37:20di Lituania in Italia. Il progetto è un viaggio nell'arte e nella cultura lituana. Che cos'è
37:25questo viaggio? Quindi vorrei certamente... Di solito l'ultima domanda occupa una ventina
37:30di minuti. Vorrei certamente parlare un po' sulla
37:34cultura, sulla diplomazia culturale, perché penso che diplomazia culturale è uno degli
37:40strumenti più efficaci e più sensibili della politica estera. Oggi fare la diplomazia
37:48culturale significa raccontare il paese in modo completo, la sua storia, i suoi valori,
37:57la sua creatività e certamente la sua modernità. Tornando verso il programma della cultura lituana
38:04in Italia 2025-2026 vorrei sottolineare che questo programma non è solo un festival isolato,
38:12ma è un progetto culturale diffuso e multilivello. Il suo scopo è quello di avviare il dialogo,
38:23un dialogo autentico e duraturo tra la scena artistica lituana e il panorama culturale italiano.
38:34Quindi attraverso la collaborazione tra, come lei ha accennato, l'Istituto Lituano di Cultura
38:39e l'Ambasciata di Lituania in Italia, i nostri artisti saranno presenti nei festival, musei,
38:48teatri, bianali e spazi culturali indipendenti italiani, partecipando attivamente ai programmi
38:57costruiti insieme. E questo approccio consente scambi organici, relazioni professionali
39:04sostenibili e la condivisione di idee, valori e visione del futuro. In sintesi, Cultura
39:13Lituana in Italia è un progetto collaborativo e diffuso che mette in mostra la ricchezza
39:21e la diversità dell'arte contemporanea lituana, integrandola molto benissimo nel vivace tessuto
39:30culturale italiano. Va bene, mi piace questo vivace tessuto culturale, ma se mi invita
39:35personalmente vengo e ci veniamo pure qui, se poi c'è anche da mangiare e da bere veniamo
39:40sicuramente sa come siamo gli italiani, la cultura dobbiamo, no? C'è sempre la cultura.
39:46C'è sempre la cultura, no a parte scherzi, va bene, va benissimo, ci fa piacere che lo
39:50abbia detto, annunciato qui, così insomma ripeto possiamo dare anche notizie di questi eventi,
39:55di questo progetto che per noi è importante quanto le notizie economiche, che diciamo
40:01è gioco che dica in senso stretto. Io la ringrazio di essere stata con noi, si trova
40:05bene a Roma? Benissimo. Vive bene? Si vive bene.
40:09Good life from Roma, no? L'Italia? Abbiamo tanti difetti ma non questo, insomma, va bene.
40:14Roma è Roma. Roma è Roma, insomma. Si vive benissimo.
40:17Meno male, insomma, io vivo a Milano ma vengo spesso a Roma, comunque, va bene, comunque
40:21grazie all'ambasciatore della Lituania in Italia, speriamo di fare bene come ho fatto
40:25all'inizio, Dalia Craven, giusto? Giusto. Tutto bene? Bene, grazie anche per la simpatia
40:31e anche per aver parlato la nostra lingua, anche con qualche accento sbagliato, ma non
40:36importa perché è uno sforzo che apprezziamo, che lei comunque la nostra lingua viene qui,
40:40la parla, la impara, l'ha imparata, la studia e questo è un segno di rispetto e di attenzione
40:45per noi, va bene? Grazie a lei. Grazie, grazie ancora, davvero buon lavoro per tante
40:50le cose anche importanti che abbiamo detto, a vari livelli e noi vi ringraziamo di aver
40:56seguito questa puntata, appuntamento alla prossima puntata di Diplomacy Magazine, il racconto
41:01della geopolitica. Arrivederci.
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