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  • 3 settimane fa
Nelle antiche tradizioni sciamaniche, l’animale guida è un alleato invisibile che ci accompagna nel cammino. Non è una fantasia, ma una forza archetipica che prende forma per guidarci verso l’equilibrio. Ogni donna può incontrare questo animale interiore: un lupo che insegna il coraggio, un cervo che sussurra la grazia, un uccello che apre al volo della libertà. La psicologia immaginale ci invita a pensare all’animale guida non come a un “totem” fisso, ma come a un’immagine vivente che nasce dall’inconscio e si muove con le stagioni della vita. È una parte di noi che si rivela quando impariamo ad ascoltare.

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Ascoltare il proprio corpo
Ma come si ascolta? Attraverso il corpo. Il corpo è il nostro oracolo naturale. Ogni tensione è un messaggio, ogni brivido un segnale, ogni calore un responso. Nel Buddhismo, questa sensibilità si chiama kāyānupassanā: la contemplazione del corpo. Non come oggetto materiale, ma come portale del mondo intero. Descrivo la straordinaria contemplazione del corpo nel mio libro Diario di una sciamana, il cammino segreto di una monaca guerriera (PIemme) a partire dalla mia esperienza personale. Se impariamo a sostare nelle sensazioni senza giudizio, allora le immagini emergono spontanee: chiudi gli occhi e senti il tuo respiro, e forse scoprirai che dentro il tuo torace vive un cavallo scalpitante; o che nella tua pancia si muove il lento respiro di una tartaruga.

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Il corpo non è un ostacolo
[caption id="attachment_2516060" align="aligncenter" width="640"] Selene Calloni Williams spiega come ascoltare il proprio corpo[/caption]

Ritrovare l’animale guida significa tornare all’unità tra mente e corpo, tra simbolo e sensazione. Significa riconoscere che il corpo non è un ostacolo, ma un tempio vivente che custodisce il linguaggio dell’anima. Ascoltandolo, possiamo ricevere risposte a domande profonde: qual è la mia forza in questo momento? Dove sto andando? Quale parte di me chiede di essere accolta?

Il segreto è semplice: smettere di cercare fuori e iniziare ad ascoltare dentro. L’oracolo non è lontano, è nella pelle che respira, nel cuore che batte, nell’animale che ci attende al varco delle nostre soglie interiori. Nel video annesso a questo articolo trovi una meditazione guidata sulla contemplazione del corpo, il primo dei quattro fondamenti della consapevolezza nella grande psicologia buddhista.

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Trascrizione
00:00Chiudi gli occhi e fai un profondo respiro.
00:06Senti il tuo corpo seduto, la terra sotto di te, il cuore che pulsa.
00:14E ora porta l'attenzione a una parte del tuo corpo che chiama la tua attenzione, forse il petto, la pancia, la gola.
00:25Ascolta quella zona come se fosse un oracolo.
00:28Non giudicare, non analizzare, resta in ascolto.
00:35Chiedi silenziosamente quale immagine custodisci per me e lasciala emergere.
00:48Forse sentirai un calore che diventa la presenza di un animale.
00:53Forse vedrai un'immagine sfumata, ali, zampe, occhi.
00:58O forse sarà solo una sensazione di forza, di protezione, di libertà.
01:04Accogli senza forzare.
01:08Se l'animale appare, ringrazialo.
01:15Se resta invisibile, fidati che sta già operando dentro di te.
01:21Respira insieme a lui o con lei.
01:25Ripeti interiormente, il mio corpo è oracolo.
01:28L'animale mi guida e mi accompagna.
01:33Rimani qualche istante in questa connessione silenziosa.
01:39Poi con dolcezza riapri gli occhi.
01:43Porta con te il ricordo dell'animale.
01:45Il tuo animale guida.
01:48Il compagno segreto del tuo cammino.
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