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Come sentire la pelle per espandere l'anima e riconoscere i propri confini sacri: esplorazioni sul tatto, la cura di sé e i confini energetici nelle relazioni. La materia è un’onda che si propaga nel vuoto. Questa intuizione, che unisce la fisica quantistica e la saggezza mistica, ci invita a ripensare radicalmente il corpo: non come qualcosa di separato, ma come un'estensione dell’intero universo.  Se è vero che la pelle è il bordo del corpo, allora potremmo dire che essa è anche il luogo in cui l’universo tocca se stesso. E allora la domanda non è solo “chi sono io?”, ma: dove finisco io, e dove comincia il mondo?
La pelle: un portale per riconoscere i propri confini sacri
Quando avevo vent’anni, ero in un monastero buddhista nella foresta dello Sri Lanka. Camminavo scalza, guidata dal venerabile Gatha Thera e dal mio compagno di meditazione, il reverendo Panna Sumanaloka Thero. Una sera, al tramonto, ci sedemmo in silenzio, spalle all’albero della Bodhi. Il maestro ci chiese: «Dove finisce il tuo corpo?». Io risposi d’impulso: «Alla pelle». Mi corresse dolcemente: «La pelle è un invito. Non una fine». Poi aggiunse: «Se ascolti profondamente, scoprirai che sei ovunque». Quella notte sognai di stendermi sull’acqua e di vedere la mia pelle fondersi con le stelle. Da allora, ogni volta che tocco la mia pelle, ricordo che sto toccando anche il cosmo.

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Il tatto come atto cosmico
[caption id="attachment_2516060" align="aligncenter" width="840"] Selene Calloni Williams ci spiega come sentire la pelle per espandere l'anima[/caption]

Nel tantrismo, il tatto è sacro perché attiva la consapevolezza della nostra interconnessione. Ogni gesto di cura, ogni sfioramento consapevole, è una preghiera silenziosa. Attraverso il tatto, non solo tocchiamo un corpo: tocchiamo la coscienza che quel corpo ospita. E poiché ogni corpo è una manifestazione dell’intero universo, ogni carezza è un atto cosmico. Quando mi massaggio la pelle con oli caldi, come nella tradizione ayurvedica, non lo faccio più solo per nutrire l’epidermide, ma per ricordare al mio corpo che è vasto. Che non finisce dove finisce il derma, ma vibra, ondeggia, si espande.

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Confini energetici: dalla difesa alla risonanza
Nella psicologia immaginale (ne parlo nel mio libro Daimon, scopri il tuo spirito guida e guarisci con i miti), il confine non è una barriera, ma un luogo di incontro. È simile alla linea dell’orizzonte: la vedi, ma non la puoi toccare. Molte donne che incontro nei miei gruppi di meditazione mi confidano la difficoltà nel “dire no”, nel riconoscere i segnali del proprio corpo quando qualcosa o qualcuno è troppo, troppo vicino, troppo invadente. La pelle diventa allora una guida. Si contrae quando qualcosa è fuori risonanza. Si distende quando ci sentiamo al sicuro. La pratica è semplice ma potente: imparare ad ascoltare la pelle.
Essa ci dice esattamente dove siamo e dove non vogliamo più essere.

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Cura del corpo come rituale di espansione
Prendersi cura della pelle – con un bagno rituale, una crema profumata, una carezza consapevole – è un modo per abitare la propria vibrazione. Ogni poro del corpo è una porta degli insegnamenti che ci provengono dall’universo: se lo attraversi con consapevolezza, ti conduce all’illuminazione.  Non è vanità. È presenza. Quando nutriamo la pelle con amore, ricordiamo a noi stesse: sono parte del tutto, e il tutto scorre attraverso di me.

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Meditazione della Pelle Cosmica
Siediti in silenzio, chiudi gli occhi. Porta l’attenzione alla tua pelle. Visualizza ogni centimetro come una membrana luminosa. Ora immagina che la tua pelle si espanda, lentamente, fino a toccare le pareti della stanza… poi la città… poi il pianeta… Ripeti interiormente: «La mia pelle è il confine del mondo. Tutto ciò che tocco, mi tocca»

Resta in ascolto. Senti se qualcosa si muove, si rilassa, si apre. Questo esercizio, se praticato con regolarità, permette di sviluppare confini energetici sani, basati non sulla chiusura, ma sulla consapevolezza vibratoria.
Come ascoltare la pelle per riconoscere i propri confini sacri
Quando iniziamo a vivere la pelle come confine sacro, non solo impariamo a prenderci cura di noi stesse con più amore, ma smettiamo an...

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Trascrizione
00:00La materia non è solida, è un'onda, una vibrazione che danza nel vuoto.
00:07E allora il corpo non è che un frammento dell'universo che ha preso forma.
00:15E la pelle? La pelle è il confine sacro, o forse è il luogo in cui il cosmo tocca a se stesso.
00:23Quando avevo vent'anni camminavo scalza in un monastero della foresta
00:28era il crepuscolo. Il maestro Gattatera mi guardò e mi chiese
00:35dove finisce il tuo corpo? Risposi alla pelle e lui con un sorriso leggero disse
00:44la pelle non è la fine, è un invito. Quella notte sognai di galleggiare sull'acqua.
00:52La mia pelle si dissolveva tra le stelle.
00:59Da allora ogni volta che la tocco ricordo che sto toccando il cielo.
01:06Il tatto è sacro. Ogni gesto di cura, ogni sfioramento consapevole è una preghiera silenziosa.
01:16Quando spalmo crema sul mio corpo non lo faccio solo per nutrire la pelle
01:23ma per ricordare a ogni cellula che è vasta, che vibra, che si espande oltre i limiti del visibile.
01:33La pelle ci parla. Si ritrae quando qualcosa è fuori risonanza. Si distende quando ci sentiamo al sicuro.
01:45Ora fai un respiro profondo. Inspira lentamente ed espira come se lasciassi andare ogni contorno rigido.
02:06Chiudi gli occhi. Porta l'attenzione alla tua pelle. Non pensare. Ascolta.
02:17Senti l'aria che ti accarezza. Senti il peso dei tuoi abiti.
02:24Il modo in cui il tuo corpo è accolto dalla terra.
02:28E ora, immagina ogni centimetro della tua pelle come una membrana luminosa.
02:37Una rete di luce sottile e viva che pulsa.
02:44Visualizza questa luce espandersi.
02:47Prima fino a sfiorare lo spazio intorno a te.
02:51Poi, oltre le pareti della stazza, come un respiro che cresce,
03:00oltre la città,
03:03oltre le montagne,
03:06oltre il pianeta,
03:10lascia che la tua pella diventi infinita,
03:13che tocchi le stelle, le radici, le galassie,
03:18senza sforzo.
03:21Solo con la coscienza.
03:25Ripeti dentro di te come un mantra segreto.
03:29La mia pelle è il confine del mondo.
03:33Tutto ciò che tocco, mi tocca.
03:36Ovunque io sia, io sono.
03:41Senti se qualcosa in te si rilassa,
03:43si apre, si ricorda.
03:45Ora, immagina che ogni poro del tuo corpo sia una porta d'ascolto.
03:54attraverso ognuna di esse,
03:58il cosmo entra,
04:00e la tua coscienza esce.
04:03Tu sei una porta tra i mondi,
04:06un confine che respira,
04:08un pellegrinaggio di luce rivestito di pelle.
04:13Resta in questo stato per qualche respiro ancora.
04:16Lascia che la tua pelle ti insegni
04:27cos'è casa
04:29e cosa sei tu.
04:33Quando smetti di stringerti
04:36e inizia ad espanderti
04:38quando sei pronta
04:40e ti lascia andare.
04:47Ora puoi riaprire gli occhi,
04:50ma porta con te quella luce,
04:53con umore e consapevolezza.

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