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  • 10 hours ago
Il "rischio zero" non esiste, ma guardando ad alcune esperienze virtuose di città europee ci si può interrogare su quali soluzioni adottare per difendere il territorio dai rischi climatici, soprattutto nelle città d'arte". Così Fabio Castelli, Professore Ordinario di Idrologia e Costruzioni Idrauliche alla facoltà di ingegneria all'Università degli Studi di Firenze, in occasione del convegno internazionale "Centri storici a rischio: prevenzione, restauro e adattamento climatico", co-organizzato daFondazione RETURN e Fondazione Changes, tenutosi lunedì 6 ottobre 2025 a Firenze.

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Transcript
00:00I rischi per le nostre città sono purtroppo non zero, per quanto possiamo fare in termini
00:11di difese strutturali, di interventi, avremo sempre la possibilità di qualche cosa, di
00:16eventi che vadano oltre quello che riusciamo effettivamente a gestire.
00:22Le città, le grandi città, le città d'arte in particolare, hanno la peculiarità di avere
00:27un rapporto con il territorio molto complesso, non tutti gli interventi sono possibili in
00:32una città d'arte, per contro poi le città d'arte ognuna ha la sua peculiarità, per
00:37cui non possiamo dare delle ricette univoche che si possono applicare in maniera replicativa
00:44a città così diverse. Un Mose di Venezia non potrà mai salvare Firenze dalle alluvioni,
00:51non è immaginabile un'opera di quel genere, in città diverse possono avere rischi e
00:57priorità di rischio completamente diverse. Certo, alcune soluzioni su certi temi specifici
01:03possono esistere, per esempio se parliamo di rischi per i cambiamenti climatici, non solo
01:09in termini di alluvioni o frane, ma per esempio di onde di calore, scusate, allora lì è chiaro
01:16che per esempio la gestione del verde, diciamo quelle che possono essere le tecnologie per
01:22aumentare il raffrescamento naturale nelle città, anche basate su soluzioni cosiddette
01:27naturali, può essere una soluzione abbastanza trasversale. Però il tema fondamentale è che
01:34è importante mutuare da esperienze virtuose fatte in altre città non tanto la singola soluzione
01:42tecnica che deve necessariamente cambiare da città a città, quanto quello che può essere
01:47il processo con cui si arriva a queste soluzioni, che è un processo che ancora deve riguardare
01:52anche l'involgimento della città, delle comunità per capire quelle che sono le soluzioni effettivamente
01:57viabili e non semplicemente quelle più efficaci da un mero e teorico punto di vista tecnico.
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